Meditare è un sano stile di vita

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In questo nostro stile di vita nel quale gli impegni, le relazioni, la fretta, lo stress, il traffico, ci logorano ogni giorno di più, concedersi piccole pause di silenzio è quanto di meglio si possa fare per riacquistare quel benessere psicofisico che sempre più rischiamo di perdere.

E’ innegabile che la nostra società sia colma dei più diversi stimoli emotivi e sensoriali e che proprio gli stili di vita sempre più accelerati e la competitività fra persone siano la causa principale di disturbi psicologici e di forme di nevrosi. Diventa allora indispensabile coltivare una calma interiore che ci consenta di guardare alle situazioni come se queste fossero lontane da noi, per mantenere un’imparzialità di giudizio e una serenità d’animo che al momento pochi possiedono.

Meditare vuol dire ristabilire un contatto con la propria realtà più profonda, con il proprio sé, prendendo, almeno in quel momento, le distanze dalle emozioni e dai condizionamenti della vita quotidiana.


Come si entra in una forma di meditazione?

Il nostro cervello ha un’attività di tipo elettrico che viene misurata da appositi apparecchi che ne calcolano la frequenza nei diversi momenti di attenzione. Queste frequenze sono state classificate e divise in cicli di secondo per determinare i diversi livelli di coscienza nei quali ci muoviamo nell’ambito della nostra giornata.

Sono stati individuati quattro stadi principali, ossia quattro frequenze elettriche che corrispondono a diversi tipi di attenzione del nostro cervello.

Abbiamo le onde beta, che corrispondono alla stato di veglia: quel periodo nel quale siamo svegli, consapevoli e impegnati in una qualche attività.

Dopo le onde beta siamo nelle onde alfa, che corrispondono ad uno stato di rilassamento nel quale l’attività cerebrale è rallentata e le onde elettriche sono più distanti tra loro. La coscienza è vigile, ma il corpo è rilassato ed è scarsa o nulla l’attività motoria. E’ quello stato nel quale è più facile avere un’intuizione e immagini mentali slegate dal contesto attuale. Sono le onde della meditazione.


Seguono poi le onde theta, che ci portano in un rilassamento ancor più profondo. Le onde cerebrali sono molto più ampie e l’inconscio diventa più percepibile perché la mente ha rallentato la sua attività. Queste onde portano ad uno stato di meditazione profonda oppure al sonno con sogni.


Infine ci sono le onde delta, che corrispondono al massimo del rilassamento quello in cui l’attività razionale è del tutto sopita. Sono le frequenze del sonno più profondo durante il quale i sogni sono assenti e soltanto l’organismo è attivo e mantiene le sue funzioni vitali.


La meditazione avviene con il rilassamento e l’ingresso nelle onde alfa, poi chi è in grado di farlo può arrivare alle onde theta, ma per raggiungere questo livello è necessaria una grande capacità di concentrazione e molto esercizio.


La pratica della meditazione

Il consiglio che viene dai maestri che insegnano questa pratica è di meditare sempre alla stessa ora e nello stesso posto, per una forma di disciplina interiore e per motivi molto più profondi che gli allievi delle varie scuole imparano presto.

La pratica fornisce anche la tecnica. Ognuno ne sviluppa con il tempo una propria e sarà facile, poi, riuscire a meditare in ogni posto, in ogni situazione e a qualsiasi ora. A volte basteranno pochi minuti per ritrovare la concentrazione o l’ispirazione utile al momento.

E’ consigliabile, comunque, iniziare con cinque, dieci minuti di meditazione al giorno, imparando a concentrarsi su un oggetto, un pensiero.

Di solito si rimane a fissare la luce di una candela cercando di mantener ferma l’attenzione e il turbinio dei pensieri. Oppure ci si concentra sul respiro seguendo il percorso dell’aria che si inspira ed espira, si può unire a questo esercizio la visualizzazione di un colore (ad esempio: il bianco nell’inspirazione ed il grigio nell’espirazione), si può anche pensare che con l’aria che entra arrivi la pace e con quella che esce vada via lo stress (o la rabbia, l’insicurezza…). Poi gradualmente si passa a tecniche più sofisticate e interiorizzate. All’inizio serve l’aiuto e la guida di una persona esperta.

Ci sono vari modi per meditare. Si può meditare all’occidentale o all’orientale ma l’importante è dedicare quel tempo a se stessi e alla propria crescita come individuo.

Molto spesso s’imparano le tecniche di rilassamento e di meditazione frequentando un corso diyoga o altri simili, ci sono tante scuole e tanti insegnamenti, alcuni di questi sono legati ad un credo, ad una tradizione religiosa, come ad esempio il buddismo, ma non necessariamente si sceglie di meditare per una scelta di tipo spirituale, ognuno ha la sua strada e forte della sua intenzione troverà a chi rivolgersi.

Autore: Maria Santucci

Maneesha James
Tecniche per una nuova vita. Come uscire dal caos frenetico quotidiano

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Oltre sessanta tecniche di meditazione, molto semplici e di sicura efficacia, in grado di soddisfare le esigenze di tutti! Nel mondo d’oggi, in cui tutto contribuisce a farci vivere “fuori” di noi tralasciando di curare la nostra vita interiore, la conseguenza più logica è la perdita d’equilibrio e di un senso nella vita.

Le meditazioni proposte consentono di ottenere un nuovo equilibrio, una rinnovata energia e un miglior rapporto con noi stessi.

Le tecniche, di facile esecuzione e studiate al fine di essere integrate facilmente nel ritmo frenetico della vita moderna, sono suddivise in quattro grandi gruppi:

– Tecniche per la mattina – Tecniche per il lavoro – Tecniche per il tempo libero – Tecniche per la notte

Maneesha James risponde in maniera chiara e esauriente ai più comuni quesiti riguardanti la meditazione: che cos’è, quali sono i fraintendimenti più comuni, quali le tecniche, il loro funzionamento, la scelta di quella più adatta per ognuno e come comprendere se si stanno facendo o meno dei progressi. Divertenti vignette e illustrazioni accompagnano e arricchiscono questo vero e proprio manuale per affrontare la vita moderna e renderla armoniosa, completa, viva.

A tu per tu con la paura

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“Paura significa una cosa soltanto, abbandonare il conosciuto ed entrare nello sconosciuto. Il coraggio è l’esatto opposto della paura”.

Con questa frase riportata da Osho, l’autore introduce il suo testo, e la condizione alla base di tutto il lavoro da intraprendere: conoscere. La maggior parte delle persone infatti, soprattutto del mondo occidentale, hanno, per i più svariati motivi, uno stile di vita basato sul consumo, sulla velocità, sul negare a se stessi la possibilità di avere paura.

Il bambino interiore che è dentro ognuno di noi, si trova ad affrontare un mondo in cui c’è spazio soltanto se si è bravi, o se ci si fa sentire urlando, o ancora in altri modi che ci permettano di destare le attenzioni degli altri. Ma ciò che scaturisce da tutto questo, è un fortissimo bisogno di compensare un amore che arriva soltanto a condizione; “ti amo, se”. Dalla ricerca di soddisfare sempre queste condizioni per ricevere amore, o meglio, un surrogato di amore, cresciamo con la paura di non poter ricevere abbastanza amore, o di perdere quello che riceviamo.

Il nostro bambino interiore, anche quando diventiamo adulti, è quindi un bambino costantemente in panico. L’attenta osservazione delle relazioni che viviamo, ci permette di prendere consapevolezza della nostra vulnerabilità, di questo bambino interiore spaventato, di quali siano le sue paure e di come  cerchi di compensarle e non sentirle, attraverso relazioni che creano dipendenza; sia la dipendenza che l’anti-dipendenza infatti, sono due facce della stessa medaglia, il cui punto di base è comunque il non sapersi prendere cura di noi stessi, della nostra vulnerabilità, ma supplire a questa mancanza di amore verso se stessi attraverso relazioni di dipendenza con gli altri.

Per liberarsi dalla co-dipendenza, Krishnananda traccia un percorso che nasce dalla conoscenza della propria vulnerabilità, delle proprie ferite.

Andare a conoscere da vicino la paura, diventa allora non un modo per stare ancora più male, ma al contrario il primo passo per “guarire” quella mancanza di amore che ci accompagna; stare a contatto con la paura è il primo passo per non esserne più dominati, come invece ci succede in quasi tutti gli aspetti della vita.

Conoscendo la vergogna e lo shock che sono i due elementi fondamentali della paura, possiamo imparare a vivere la vita in maniera più piena, totale, “giocando sempre sul filo delle nostre paure, correndo il rischio di avere l’insicurezza e l’incertezza come compagne, e andare sempre più in profondità nella meditazione, come una medicina per tutto ciò che ci affanna”.

Il rischio e la meditazione sono i due strumenti principali che l’autore individua ed utilizza, sia personalmente, per confrontarsi con le sue paure, sia nel lavoro di conduttore di gruppi, perché permettono di creare quello spazio interiore necessario a guardarsi dentro, senza giudizio, in ascolto e a contatto con le ferite che ci sono, e che, se accolte e riconosciute, permettono di dischiudere realmente il cuore all’amore, a quello vero, anziché ai surrogati di amore.

Quando andiamo in profondità dentro di noi, ad affrontare la paura ed il dolore, finalmente ritroviamo noi stessi, ed è a questo punto che possiamo ricostruire la nostra fiducia nella vita e lasciarci andare all’amore; osservare, sentire, lasciare che accada.

A tu per tu con la paura è un libro che, per chi è pronto all’ascolto, diventa un compagno di viaggio, in cui poter ritrovare l’esperienza di un’altra persona che ha già percorso questa strada, e che comunque la percorre di nuovo insieme a noi, perché non si finisce mai di conoscere la propria vulnerabilità.

Gli esercizi che vi sono raccolti aiutano a prendere contatto gradualmente con le nostre ferite, rispettando la paura che vi è alla base, accogliendo quel disperato bisogno di amore che ha mosso il nostro bambino interiore fino a dove siamo oggi.

In particolare, questo testo si concentra su un metodo di esplorazione interiore, sviluppato dall’autore stesso, che, attraverso le relazioni, permette di intraprendere il viaggio che dalla co-dipendenza porta alla vera libertà.

Un percorso d’amore attraverso le relazioni dalla co-dipendenza alla libertà

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Perché cerchi la gioia fuori da te?

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Perché cerchi la gioia fuori da te, non sai che la puoi trovare solo nel tuo cuore?
Tagore

La lezione di Hesse e Tagore

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II libro di Flavia Arzeni è un piccolo vademecum per la felicità. Da una parte rilegge la vita e le opere di Rataindranath Tagore e Hermann Hesse, che appartengono a mondi diversi ma si muovono verso uno stesso ideale di armonia, una saggezza che va al di là delle vicende contingenti.

Dall’altra mette in pratica un percorso costituito da “quattro gradini verso la felicità” attraverso le citazioni e i versi dei due maestri, esplorando l’aspetto “letterario” dei giardini, finora trascurato.

Dare forma alla natura diventa un esercizio di meditazione, per calare l’insegnamento di Hesse e Tagore nella pratica (6 nel simbolo) di uno spazio verde creato dall’uomo: un’oasi di stabilità e di ordine legata ai ritmi ciclici della natura.

Hai coraggio di stare bene?

Il coraggio di stare bene

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Non so se anche tra i vostri amici, colleghi o parenti ce l’avete anche voi quello o quella che ha sempre pronto un malanno da raccontare, che ha sempre un motivo per lamentarsi di qualcosa, che a volte vi sembra faccia addirittura finta di avere il raffreddore.
Non si tratta di certo di malati immaginari, sia chiaro, ma di persone insicure alla ricerca di attenzioni.

Abbiate pazienza per questo intervento di psicologia da salotto, ma c’è un concetto che ci tengo a riportare qui, nel quale mi riconosco profondamente e che sento molto vero: ci vuole un gran coraggio a stare bene.
Se siamo circondati da malati e da persone che si piangono addosso, uno dei motivi è che lo stato (reale o dichiarato) di debolezza legato a problemi di salute mette al riparo da un carico eccessivo di responsabilità.

Stare bene, essere nel pieno delle forze, costruirsi un’esistenza positiva, ricca e forte, combattere coraggiosamente e con successo la malattia ci costringe ad assumerci tutte le nostre responsabilità. Non avremo la possibilità di dire “Io non sto bene, fallo tu questo lavoro”. Ogni compito, ogni impegno, saremo “costretti” a portarlo a termine senza scuse.
Questo non significa certamente doversi comportare come supereroi sempre disponibili a ogni incarico, sempre pronti soddisfare ogni richiesta… Ma vuol dire certamente essere più esposti alla possibilità di sbagliare e, agendo, di fallire.

Chi si ritira prima di cominciare, invece, dietro la scusa di un acciacco o di un malanno, avrà certamente meno fallimenti o sconfitte con cui fare i conti. Ma non credo che questa possa considerarsi una grande soddisfazione.

Queste considerazioni scaturiscono dall’osservazione della vita di tante persone che mi circondano, che hanno a disposizione tutti gli strumenti cognitivi, economici e organizzativi per potersi costruire una vita serena e sana ma che trovano mille scuse per non seguire consigli e prescrizioni… Sanno esattamente che cambiamenti potrebbero attuare per dare una svolta alla loro esistenza, ma non fanno nulla.

Il marito le coccola di più se stanno male, le figlie non si lamentano se non preparano il pranzo, le mogli non si indispettiscono se lui si addormenta rovinosamente sul divano…

Se stai bene, le aspettative delle persone che ti circondano sono più alte. E anche tu pretendi di più da te stesso.

A qualcuno questa cosa fa paura.
A me sembra il gusto stesso della vita.

Quindi non aver paura se correndo, mangiando bene, prendendo gli integratori, disintossicandoti, dedicandoti del tempo… non temere se ti senti più forte e più sicuro/sicura e quindi intorno a te tutti iniziano a fare affidamento sulla tua energia. Non fermarti. Vai avanti. Avrai forza da spendere in ogni direzione. E anche se ti sembrerà di fare fatica, avrai una certezza in grado di supportarti in ogni istante, perché tu stai bene, e puoi farcela.

fonte: http://supersalute.wordpress.com

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Sottrarsi al mortale business del farmaco è facile: basta vivere in modotale da non aver bisogno di cure…In questo libro un programma rivoluzionario che ti permetterà di sconfiggere le malattie e che darà al tuocorpo salute, energia e vitalità straordinarie.

Uno dei più noti motivatori internazionali opera una spettacolare incursione nel campo di quella particolare industria che fa della malattia l’oggetto del suo business. Ne svela, implacabilmente, i meccanismi, le complicità, l’aspetto criminale.

Dimostrando che non ha senso “farsi ammalare” questo libro va allaricerca delle informazioni più credibili e più serie per garantirci uno stiledi vita sano, aiutandoci così a sottrar-ci al controllo e a riprendere nellenostre mani l’aspetto più importantedella nostra vita: la salute.

Tu perdi la speranza di essere migliore?

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Ogni guerriero della Luce ha avuto paura di affrontare un combattimento.

Ogni guerriero della Luce ha tradito e mentito in passato.

Ogni guerriero della Luce ha imboccato un cammino che non era il suo.

Ogni guerriero della Luce ha sofferto per cose prive di importanza.

Ogni guerriero della Luce ha pensato di non essere un guerriero della Luce.

Ogni guerriero della Luce ha mancato ai suoi doveri spirituali.

Ogni guerriero della Luce ha detto “sì” quando avrebbe voluto dire “no”.

Ogni guerriero della Luce ha ferito qualcuno che amava.

Perciò è un guerriero della Luce: perché ha passato queste esperienze e non ha perduto la speranza di essere migliore.

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Se accade che il clamore del mondo soffochi la nostra voce interiore, vuol dire che è giunto il momento della lotta: dobbiamo risvegliare il guerriero della luce che dorme in ciascuno di noi e intraprendere un cammino disseminato di lusinghe e tentazioni, un sentiero in cui ogni passo può nascondere le insidie di un intero labirinto, un percorso dove la vittoria ha il medesimo volto della sconfitta.

Ma chi può soccorrerci nei momenti di difficoltà? Quali parole dobbiamo ascoltare tra le miriadi che ci rimbombano nelle orecchie? Possiamo davvero condividere con gli altri i sogni e i rimpianti?

Da Paulo Coelho, maestro di vita e di speranza, ecco la mappa per raggiungere un’isola dove il tesoro è la nostra felicità.

Affermazioni di guarigione

affermazioni

Perché le affermazioni sono efficaci?

La parola dell’uomo è lo Spirito presente nell’uomo. Le parole pronunciate sono dei suoni originati dalle vibrazioni dei pensieri e i pensieri sono a loro volta delle vibrazioni emesse dall’ego,  o dall’anima. Ogni parola che voi ripetete dovrebbe essere potentemente satura di vibrazioni animiche. Le parole umano sono prive di vita se non sono permeate di forza spirituale. La
loquacità, la tendenza all’esagerazione, o alla falsità rendono le parole inefficaci come palline di carta sparate da un’arma-giocattolo. E’ improbabile che i discorsi e le preghiere delle persone ciarliere e imprecise possano produrre benefici mutamenti nell’ordine delle cose. Le
parole di un uomo non devono solo esprimere la verità, ma anche manifestare esattamente il suo grado di comprensione e di realizzazione. Un linguaggio privo della forza che proviene dall’anima è simile a una spiga senza grano.

– Il potere che Dio ha dato all’uomo –

Nulla è più grande della Coscienza Cosmica, o Dio. Il suo potere supera infinitamente quello della mente umana. Cercate unicamente il suo aiuto.
Questo consiglio, però, non è un invito alla passività, all’inerzia, o alla credulità, né a minimizzare il potere della vostra mente. Il Signore aiuta coloro che si aiutano. Egli vi ha dato la volontà, il potere di concentrazione, la fede, la ragione e il buon senso, perchè li usiate cercando di liberarvi dai guai che vi tormentano fisicamente e spiritualmente. Voi dovete impiegare tutti questi poteri e al tempo stesso ricorrere a Lui.

Mentre pronunciate preghiere e affermazioni, tenete sempre presente, per curare voi stessi o gli altri, che state usando poteri che sono, si’, vostri, ma che Dio vi ha dato. Chiedete il suo aiuto, ma rendetevi conto che  siete proprio voi, gli amati figli suoi, a usare i suoi doni di volontà, di sentimento e di ragione, per risolvere tutti i complessi problemi della vita. E’ necessario trovare una soluzione di equilibrio fra la concezione medioevale della totale dipendenza da Dio e quella moderna, che ha affidamento unicamente sull’individuo.

– Le malattie croniche sono causate dalla mente –

Nello sforzo per guarire, spesso ci si concentra di piu’ sull’assillo che procura la malattia che sulla possibilità di curarla, permettendo così alla malattia stessa di diventare un’abitudine mentale, oltre che fisica.
Ciò vale specialmente nella maggior parte dei disturbi nervosi. Ogni pensiero di depressione, o di gioia, di irritabilità, o di calma, incide solchi sottili nelle cellule cerebrali e rafforza le tendenze latenti verso le condizioni di salute buone o cattive.

L’abitudine subconscia di pensare alla malattia, o alla salute, esercita una forte influenza. Le affezioni ostinate, mentali o fisiche, hanno sempre profonde radici nel subsconscio. La malattia può essere curata estirpandone le radici nascoste. Ecco perchè tutte le affermazioni della mente cosciente devono poter lasciare un’impronta abbastanza forte da influenzare il subconscio, che a sua volta agisce automaticamente sulla mente cosciente.
Delle forti affermazioni coscienti agiscono così sulla mente e sul corpo tramite il subcosciente. Le affermazioni ancora più forti raggiungono non solo il subconscio, ma anche la mente superconscia, il magico deposito dei poteri miracolosi.

Le dichiarazioni di Verità devono essere fatte con la collaborazione della volontà, del sentimento, dell’intelligenza e della devozione. Non si deve permettere all’attenzione di allentarsi. Se l’attenzione si svia, bisogna continuamente riportarla al punto di partenza, come si fa con un bambino che tende a scappare, e bisogna cercare ripetutamente e pazientemente di disciplinarla, perchè, possa svolgere il compito affidatole.

– L’energia vitale effettua la guarigione –

Il Signore Gesu’ disse: “L’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio” Matteo 4, 4.
La “parola” è l’energia vitale, o forza vibratoria cosmica. La “bocca di Dio” è il midollo allungato, il quale, situato nella parte posteriore del cervello, si assottiglia nel midollo spinale. Questa parte, la più vitale del corpo umano, è la divina porta (“bocca di Dio”) dalla quale entra la “parola”, o energia vitale, che sostiene la vita dell’uomo. Nelle scritture indù e cristiane la Parola viene chiamata rispettivamente Aum e Amen.
Questa forza perfetta è la sola che guarisce; tutti i metodi esterni di stimolazione non fanno che cooperare con l’energia vitale e senza di essa non hanno valore alcuno.

– La forza delle affermazioni consiste nella loro verità –

I pensieri devono essere chiaramente compresi e applicati per poter diventare efficaci. Le idee all’inizio compaiono nella mente dell’uomo in forma grezza e impropria; è necessaria una riflessione profonda, perchè esse possano venir assimilate. Un pensiero senza l’appoggio dell’intimo
convincimento non conta nulla. Ecco perchè coloro che usano le affermazioni senza comprendere la verità su cui si fondano – cioè l’unità inseparabile dell’uomo con Dio – non ottengono grandi risultati e muovono l’accusa che i pensieri non hanno il potere di guarire.

di Paramhansa Yogananda da Affermazioni scientifiche di guarigione
fonte: http://www.etanali.it

Affermazioni scientifiche di guarigione Affermazioni scientifiche di guarigione

Paramhansa Yogananda

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L’uso scientifico della concentrazione e delle affermazioni per guarire le disarmonie del corpo, della mente e dell’anima attraverso la ragione, la volontà, il sentimento e la preghiera.

Niente avviene per caso!

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«Nella tua vita niente avviene per caso.

Persone e avvenimenti non compaiono nella tua vita senza motivo. Il modo in cui nascono e si sviluppano i tuoi rapporti non ha nulla a che vedere con la fortuna o la sfortuna.

Dipende invece da una forza che ci collega tutti quanti e fa in modo che ci incontriamo oppure no. Questa forza determina i nostri sentimenti e il nostro comportamento, nonché la possibilità di trovare l’amore.

Se capirai questa forza e la userai consapevolmente, attirerai nella tua vita proprio le persone e gli avvenimenti che desideri.»

il segreto del cuoreDa IL SEGRETO DEL CUORE
di Ruediger Schache

Nella tua vita niente avviene per caso

segreto-cuoreNella tua vita niente avviene per caso.

Le persone e gli avvenimenti che compaiono nella vostra vita nascondono importanti motivi, significati e spiegazioni.

Per questo sbagliamo quando pensiamo che incontri e rapporti siano casuali: tutto dipende da una forza potente che ci collega e favorisce determinate conoscenze e relazioni.

Leggendo Il segreto del cuore avrai l’opportunità di conoscere e utilizzare questa forza e attirare nella tua vita le persone e gli eventi che più desideri.

Quante volte ti accade durante la giornata di riflettere sul tuo rapporto di coppia o sulle tue relazioni interpersonali? Quanto spazio occupa l’amore nella tua vita e nei tuoi pensieri? Probabilmente moltissimo.

Ognuno di noi, infatti, desidera sopra ogni cosa amare ed essere amato. Ognuno di noi cerca la felicità: la massima espressione del benessere che si manifesta accanto alla persona che si desidera.

Eppure spesso ci sentiamo soli, insoddisfatti, delusi, anche a fianco del nostro partner. Litigi, incomprensioni, sensazioni di inadeguatezza fanno sì che tra noi e gli altri si crei un muro: altissimo e difficile da abbattere.

Tutti facciamo il possibile per trascorrere una vita appagante e ricca di significato. Ci sforziamo di apprendere e migliorare ma, più di ogni altra cosa, vogliamo amare ed essere amati.

Il segreto del cuore ci rivela come utilizzare la forza che è in ognuno di noi e come riuscire così a determinare ciò che avviene nella nostra vita.

Ruediger Schache riassume in dieci punti fondamentali l’essenza della sua ampia e profonda saggezza e dei suoi lunghi anni di studi e ricerche, fornendoci indicazioni pratiche e suggerimenti ispirati da numerosi esempi tratti dalla vita reale.

Ogni segreto che questo libro svela è un piccolo tesoro che ci viene messo a disposizione per vincere con più consapevolezza le straordinarie capacità che ognuno di noi ha di attirare nella propria vita le persone che desidera.

Questo manuale rivela i 10 Segreti del Cuore. Ogni segreto racchiude un’antichissima conoscenza: chi la renderà propria agirà con una nuova consapevolezza, attraendo nella propria esistenza le persone che desidera.

Primo segreto: Attrazione

“Qual è il motivo per cui un certo tipo di uomo o di donna ti attrae come per magia e altri sebbene più indicati per instaurare un rapporto di coppia funzionante non ti attirano per niente? Come mai tutte le tue relazioni hanno uno svolgimento simile, nonostante i tuoi tentativi di cambiare le cose?

Solo capendo il tuo magnete potrai capire chi attrai e perché. Tutto ha un senso. “Non si tratta del tuo corpo. E’ molto più facile… si tratta della tua emanazione.”

Secondo segreto: Lo Specchio

Tutto quel che attrai è come uno specchio che ti mostra ciò che si trova nel tuo magnete, affinché tu possa orientarti meglio”.

Non sempre è facile intuire il principio dello specchio, “il motivo è che lo specchio non si limita a riflettere quello che sei precisamente, ma ti mostra molto di più.”

Terzo segreto: Chiarezza

“Chi sei? Dove vuoi andare? Quali sono i tuoi desideri? Cosa vorresti assolutamente sperimentare? Con che genere di persone desideri stare? Qual è per te il senso della vita, in questo momento o in generale?”

Non sono domande facili e anche se trovi le risposte, queste possono cambiare nel corso del tempo. Per fortuna non si tratta tanto di dare risposte complete o definitive, quanto di imparare a sentire in che direzione si vuole andare.”

Quarto segreto: la Propria Fonte

Qualunque cosa tu cerchi negli altri si trova già dentro di te, allora di cosa sei fondamentalmente alla ricerca? Di sensazioni!”

Nessuno può darti l’amore perché ce l’hai già dentro di te. Questo lo sai. Guarda la foto di un bambino felice. Lo senti? Non ricevi niente e tuttavia lo senti, è lo stesso amore che provi quando hai vicino una persona a cui vuoi bene.”

Quinto segreto: il Potere dei Simboli

Finché credi in un simbolo, questo continuerà a riapparire nella tua vita o nei tuoi rapporti, dal momento che risuona nel magnete di altre persone che se ne sentono inconsciamente attratte.”

Un oggetto o un’azione rappresenta qualcosa. Questa perlomeno è la tua esperienza e ritieni sia evidente per chiunque. Ma è davvero così?”

Sesto segreto: la Profezia Autorealizzante

Le persone che ti stanno accanto si comportano raramente come vorresti, ma piuttosto come temi che accada?”

Forse “le tue parole o le tue azioni non corrispondono ai tuoi pensieri o ai tuoi sentimenti. Gli altri saranno quindi diffidenti nei tuoi confronti e ti terranno a distanza.” Sono i tuoi veri pensieri e sentimenti ad agire con maggiore intensità.

Settimo segreto: Amore di sè

Quando sei insicuro sulle decisioni da prendere e le azioni da compiere… Quando vuoi trasformare i pensieri e le sensazioni sgradevoli… Chiediti sempre: COSA FAREBBE L’AMORE?”

Se ti sacrifichi per qualcuno perché pensi che lo si possa anche fare quando si ama, chiediti se l’amore si comporterebbe così. L’amore vorrebbe che tu ti facessi questo? Vorrebbe che tu seguissi un’idea di amore in cui l’affetto è legato alla sofferenza?”

Ottavo segreto: lo Spazio Interiore

Lo spazio interiore è quel luogo dentro di te destinato ad accogliere ciò che desideri. Ogni volta che ti permetti di sentirlo, attivi il tuo magnete facendogli attirare con maggiore intensità l’oggetto dei tuoi desideri”.

Molti non vogliono accostarsi a questo spazio perché temono di provare un senso di insoddisfazione e vuoto. Ma questa fonte fa parte di te.

Nono segreto: Decisione e Azione

Metti già in atto quello che vuoi realizzare! Comportati come se ti fosse già stato permesso e tu lo stessi già sperimentando.

L’universo ama sentirti agire e risponde di conseguenza.

Decimo segreto: la Forza del Presente

Decidi nel presente: usa la forza dell’intuizione. Ogni volta che decide l’intelletto è il passato a decidere.

Lo scopo della nostra vita non è produrre risultati, ma provare esperienze.

Che cos’è l’emozione?

emozioni

Che cos’è l’emozione?
Attraverso questionari inviati a missionari sparsi su tutta la terra, Darwin verificò che non esiste società che non conosca la paura, il pudore, l’ira, la nausea, la curiosità, il
piacere, il dispiacere, il pianto, il riso, la gioia, la tristezza.
A qualunque popolo o razza appartenga, il disegno infantile del viso di un pupazzo con l’arco della bocca rivolto verso l’alto significa: allegro, rivolto verso il basso: triste.
Senza eccezione le emozioni appartengono a tutta l’umanità e a tutte le società.
Le emozioni di fondo sono uguali per tutti mentre è la loro espressione che varia a seconda della cultura e delle decisioni individuali. L’uomo è di fatto un animale sociale
che non si comporta umanamente se non cresce tra gli uomini. Ne sono esempi i bambini cresciuti tra i lupi o le scimmie.

Le espressioni del “sentire allo stato puro” si possono
scorgere solo sulle facce dei bambini: il neonato reagisce alle emozioni senza mediazioni, urlando, piangendo, gorgheggiando, tubando.

Definire in breve l’emozione non è facile.
È oggetto di studio solo di recente essendo stata trascurata a favore della “mente” e del mentale, quasi come se l’emozione fosse una reazione puramente “fisica”.
Ora la tendenza è quella di coniugare finalmente la psicologia con la fisiologia. Si comincia a poter rispondere in modo autorevole sui processi più irrazionali della psiche.

Possiamo definire l’emozione come un movimento interiore, una risposta psicofisiologica correlata a uno stimolo interno o esterno. L’emozione ha lo scopo originario di farci muovere e lo dice la radice stessa della parola “moveo”, di produrre un’azione, con l’aggiunta .del prefisso “e” diventa “movimento da”.
Ogni diverso stimolo provoca un’emozione diversa, e ogni tipo di emozione prepara il corpo a diverse funzioni. Per esempio, la collera fa affluire il sangue al cervello e agli arti superiori che consentono l’energia per un’azione aggressiva-difensiva vigorosa.
La tristezza fa cadere l’energia vitale, chiude la persona e le consente di elaborare la perdita per tornare in seguito a vivere.
La paura scatena l’adrenalina che serve a preparare la fuga rapida.
Al contrario, l’amore e i sentimenti di tenerezza provocano un’attivazione del sistema parasimpatico che è quel rilassamento che induce a uno stato di calma e di soddisfazione
utile a comprendere e a cooperare.

L’emozione è un segnale di un bisogno, non e una risposta razionale ma basata su una specie di istinto residuo che è servito a far sopravvivere sia l’individuo che la specie.
Poiché la società si è evoluta rapidamente, spesso le espressioni delle emozioni vanno filtrate attraverso una razionalità che ha rispetto dell’emozione stessa.
Per molto tempo l’emozione è stata identificata con gli intensi sfoghi passionali o stati d’animo particolari, negativi, infantili o animali, mentre la razionalità è stata privilegiata
come unica caratteristica esclusivamente umana. Ma cosa ce ne facciamo di fisici bravissimi in grado di fabbricare bombe atomiche o di tecnici industriali che inventano
procedure distruttive per l’ambiente?
Se non pensiamo anche a una vita fatta di socialità e di condivisione, questo nostro mondo non avrà scampo.
È questa la ragione per cui ha avuto molto successo il concetto di “Intelligenza emotiva`, cioè della capacità di essere autoconsapevoli, di provare l’emozione che stiamo vivendo coniugando l’emotività con la razionalità.
Provare emozioni, quindi, non vuol dire essere infantili, femminili o animali: l’emozione è una parte di noi, così come è una parte del nostro Io la capacità di ragionare.

Ogni società regola l’espressione delle emozioni e dei sentimenti. È nel processo di sviluppo, infatti, che impariamo cosa e come sentire, e il modo in cui esprimere le emozioni.
Il sentimento è perciò una emozione legata al pensiero ed è dunque un’acquisizione che avviene attraverso l’apprendimento.

Elisabetta Leslie Lionelli “Coccole e carezze”

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Dopo il successo di The Secret, grazie al quale tutto il mondo ha potuto conoscere la potenza della Legge dell’Attrazione, il Gruppo Macro porta in Italia un nuovo grande bestseller: Il Segreto del Cuore. In pochi mesi il libro ha scalato le classifiche di vendita tedesche, arrivando a vendere oltre 500.000 copie.

Tutti facciamo il possibile per trascorrere una vita appagante e ricca di significato. Ci sforziamo di apprendere e migliorare ma, più di ogni altra cosa, vogliamo amare ed essere amati.
Il segreto del cuore
ci rivela come utilizzare la forza che è in ognuno di noi e come riuscire così a determinare ciò che avviene nella nostra vita.

Ruediger Schache riassume in dieci punti fondamentali l’essenza della sua ampia e profonda saggezza e dei suoi lunghi anni di studi e ricerche, fornendoci indicazioni pratiche e suggerimenti ispirati da numerosi esempi tratti dalla vita reale.

Ogni segreto che questo libro svela è un piccolo tesoro che ci viene messo a disposizione per vincere con più consapevolezza le straordinarie capacità che ognuno di noi ha di attirare nella propria vita le persone che desidera.

Come aumentare l’autostima?

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Eccoti allora 10 tecniche pratiche per aumentare la tua autostima.

  1. Preparati. Il tuo livello di autostima è direttamente proporzionale al tuo livello di preparazione. Pensa agli esami/verifiche/test che hai affrontato nella tua vita. Esserti preparato ha innescato nel tuo cervello un circolo virtuoso molto interessante: + preparazione = + autostima = + successo = + autostima… e così via. Indovina un po’?! Questo non vale solo a scuola, la vita è un esame continuo: studia ed esercitati quotidianamente nei campi in cui vuoi eccellere.
  2. Ripensa i tuoi pensieri. A volte sappiamo essere i peggiori nemici di noi stessi. I pensieri negativi possono letteralmente distruggere la tua autostima. Continuare a ripeterti frasi come “non sono all’altezza”, “non ci riesco”, “non sono capace” è un modo per la tua psiche di creare delle scappatoie quando hai paura di affrontare qualcosa. Queste scuse non ti aiutano: diventa consapevole di questi pensieri negativi e sostituiscili sistematicamente con pensieri positivi come “ho già affrontato __________ , posso affrontare anche questo”, “ho ottenuto _________ , posso raggiungere anche questo obiettivo”. E non venirmi a raccontare che non hai mai raggiunto un obiettivo nella tua vita: stai leggendo questo articolo, quindi sei migliore di 6 milioni di italiani totalmente analfabeti!
  3. Cura il tuo aspetto. Una bella doccia, la barba in ordine (la depilazione per le signorine), i tuoi vestiti migliori e… boom! l’autostima aumenta immediatamente. L’immagine che abbiamo di noi stessi ha un impatto determinante sulla nostra autostima: questa immagine non è immutabile e curando quotidianamente il nostro aspetto possiamo migliorarla, migliorando la nostra autostima.
  4. Fai esercizio fisico. Quando ti senti in forma con te stesso la tua autostima raggiunge un picco. Senti che stai facendo qualcosa di buono per te e le endorfine fanno il resto. Approfitta dell’inizio del nuovo anno per abituarti a fare sport.
  5. Conosci te stesso. Sun Tzu nell’Arte della Guerra dice: “Conosci te stesso e vincerai tutte le battaglie”. La carenza di autostima è generalmente legata ad una cattiva considerazione che abbiamo di noi stessi. La domanda è: questa cattiva considerazione è giustificata? Se non conosciamo realmente noi stessi, quali sono i nostri difetti e quali sono le nostre qualità, non potremo mai saperlo. Abituati a tenere un diario giornaliero: appunta i tuoi pensieri ricorrenti, registra le tue piccole vittorie, scrivi cosa è andato bene e cosa è andato male durante il giorno. Questo piccolo esercizio ti aiuterà ad avere un’immagine più oggettiva di te stesso e probabilmente una migliore autostima.
  6. Aiuta qualcuno che non conosci. Aiutare uno sconosciuto non solo ci rende immediatamente più felici, ma è anche un ottimo antidoto per la mancanza di autostima. Sentire di contribuire sinceramente al benessere di un’altra persona ti fa sentire bene e migliora la percezione che hai di te stesso. Provare per credere.
  7. Sorridi. Il sorriso è il nostro miglior biglietto da visita. Un bel sorriso semplice, spontaneo, cordiale è il modo più diretto ed efficace per dire a te e agli altri: “hei, sono sicuro di me stesso e tutto andrà alla grande!”.
  8. Parla lentamente. E… s… a… t… t… o… parlare lentamente ti aiuta ad accrescere la tua autostima. Come?! Parlare con lentezza e determinazione cambia il modo in cui gli altri ti percepiscono e contribuisce a migliorare la tua immagine. Hai mai seguito un discorso di Barack Obama? Le persone che hanno autorevolezza parlano lentamente e con chiarezza. In fondo un tentativo non costa nulla (Ps. non esagerare!).
  9. Impara a dire no. Sapere dire No quando serve è una dimostrazione di grande autorevolezza. Sopratutto in ambito lavorativo, dire qualche No può aiutarti ad affermare le tue posizioni e di conseguenza accrescere la stima che hai di te stesso.
  10. Fissa un piccolo obiettivo e raggiungilo. Le nostre vittorie influenzano la considerazione che abbiamo di noi stessi. Punta alle stelle, ma inizia con piccoli passi. Fissa un piccolo traguardo che puoi raggiungere oggi stesso. Ogni piccola vittoria che otterrai accrescerà il tuo senso di autostima e ti permetterà di scalare vette sempre più sfidanti.

fonte: http://www.psichesoma.com

Jerry Minchinton
Le 52 cose che puoi fare per migliorare la tua AUTOSTIMA

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A volte l’infelicità deriva da scarsa fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, con conseguente timore di sbagliare e di non essere all’altezza della situazione. Come superare paure e senso di inadeguatezza e divenire individui capaci di realizzare i propri desideri.