Conoscerci meglio

Per cercare di conoscerci meglio dobbiamo imparare a rilassarci, abbandonare ogni preoccupazione, ogni vergogna (indotta dal condizionamento degli altri), pronti ad accettarci con amore e compassione.

Deepak Chopra, Wayne W. Dyer, James Van Praagh e tanti altri raccontano come la loro vita sia cambiata nel giro di pochi secondi: lo stesso può succedere a te.
ISBN: 9788834424643

Prezzo € 15,00
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“Alcune delle storie raccolte in questo libro sono molto intime e profonde,

altre sono così sorprendenti da lasciarci disorientati.

Spero che queste storie toccheranno il vostro cuore così come hanno toccato il mio.

Alcune vi indurranno probabilmente a riconsiderare il vostro modo di guardare al mondo,

altre vi ispireranno e vi incoraggeranno a compiere scelte di vita migliori.

Penso che dopo averle lette tutte vi sentirete motivati

ad assumere maggior consapevolezza del carattere divino della vostra esistenza.”

Caroline Myss

Anche se non sempre se ne ha la coscienza immediata, una vita può cambiare radicalmente in un batter d’occhio. Accettare questi cambiamenti per goderne appieno è un dono che non ha prezzo.

D’altra parte la vita è fatta di una serie di momenti, che possono essere subito dimenticati oppure sono destinati a rimanere indelebili. Ed è proprio su questi momenti che Phil Bolsta si sofferma.

Attraverso i racconti di alcuni dei più grandi maestri spirituali (da Deepak Chopra a Neale Donald Walsch, da Wayne W. Dyer a James Van Praagh) e con bellissime storie di persone comuni, l’autore dimostra che non è necessario essere dei guru o dei capi spirituali per cogliere quei 60 secondi che possono mutare e arricchire per sempre l’esistenza.

L’importante è imparare a riconoscerli.

Per caso..

L’Universo ha le sue regole che governano ogni cosa, sia materiale che astratta. Queste regole definiscono le prove che ciascun essere vivente è destinato a sperimentare nella sua vita, anche quelle apparentemente più semplici e insignificanti. Non è per caso che un libro ci capita tra le mani e attira la nostra attenzione.

Seguire il giusto cammino evolutivo evita squilibri e malattie

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Una crisi è contemporaneamente separazione, decisione, giudizio, scelta e prova.

Varianti non più sostenute dai tradizionali riti di passaggio e che più che mai richiedono, non l’accantonamento e la rimozione, ma il confronto e la digestione, al fine di evitare disagio e malattia.

Il Sapere non è un traguardo, ma una via

Avere Fede (fiducia) significa credere che ogni cosa è possibile (da non confondere con il credere ad ogni cosa). Non bisogna fermarsi davanti alle negazioni, al pregiudizio dell’ “opinione comune” e le sue “verità”.
Ciò che avremo personalmente verificato essere per noi vero e giusto sarà valido. Questa è l’indispensabile premessa per poter fare nuove esperienze ed espandere la conoscenza ed il Sapere.
La Fede è una delle grandi qualità del bambino che dobbiamo risvegliare in noi.
Il Sapere non è un traguardo, ma una via. Il Sapere muta e cresce assieme alla nostra capacità di mutare e crescere.
Dobbiamo avere Fede nella nostra capacità di mutare e crescere.
La ricerca può essere più importante della scoperta stessa. Cercare significa mettere in discussione, rinunciare a tutte le posizioni acquisite, diventare flessibili. Ricercando, l’uomo si apre. Occorre un’apertura interiore, disponibilità a considerare idee nuove ed insolite, senza pregiudizi. Per l’uomo è molto difficile abbandonare idee e posizioni acquisite, per sostituirle con nuovi punti di vista.

Un diapason vibra per risonanza in presenza di un suono che ha la stessa frequenza. Suoni con frequenza diversa non vengono percepiti. Allo stesso modo l’uomo può percepire gli stimoli esterni che sono in risonanza con la sua natura e la sua esperienza. La realtà oggettiva del mondo esterno è uguale per tutti, ma nessuno la percepisce correttamente. Ecco perché abbiamo bisogno di un aiuto che attiri la nostra attenzione su ciò che altrimenti non saremmo capaci di vedere. Con questo aiuto, con la “Fede” e con un umile, costante ed onesto lavoro, possiamo essere in grado di percepire una più ampia gamma di “frequenze” e con meno “distorsioni”.
Possiamo così espandere il nostro Sapere. Ognuno di noi crea la propria realtà, la propria illusione, in base a ciò che per risonanza riesce a percepire.
La nostra realtà non è altro che lo specchio di noi stessi. Nel mondo non c’è niente di sbagliato o da migliorare, ciò che possiamo e dobbiamo migliorare è dentro di noi.

Con la mappa della visione – PNL applicata alla crescita personale e al cambiamento

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Nulla per caso..

Macrolibrarsi.it presenta il libro: I 7 Veli di Ruediger Schache

Nulla avviene per caso, né al di fuori né dentro di te. Se sei sulla strada verso la comprensione del mondo in cui i tuoi pensieri ed emozioni agiscono sul mondo che ti circonda, questo percorso ti porterà a conoscenze e domande sempre più profonde su te stesso e sulla tua vita.

Per esempio, se i pensieri e le emozioni determinano la tua vita, chi o che cosa determina i tuoi pensieri e le tue emozioni? Cos’è che fa in modo che tu ti senta bene o male, che tu provi paura o felicità? Cosa ti fa dubitare o aver fiducia, tener duro o rinunciare, riflettere in continuazione o essere intimamente tranquillo? E qual è la causa del tuo modo di percepire le persone e gli avvenimenti che incontri nella vita? Cos’è che te li fa amare o te ne tiene lontano?

La grande varietà di sentimenti e pensieri che provi ogni giorno fa parte del sistema che ti contraddistingue come essere umano, un sistema meraviglioso e sottilmente sintonizzato in cui l’interazione di precise forze determina tutte le tue esperienze. Se non le conosci o non badi a loro, queste forze lavorano praticamente da sole, agendo spesso come veli che ti offuscano la coscienza e stabiliscono ciò che vedi e ciò che non vedi, cosa senti esattamente e quando, le tue reazioni e perfino i tuoi pensieri e il risultato che raggiungi o meno. Non appena comincerai a percepire consapevolmente queste forze, esse smetteranno di decidere arbitrariamente quello che avviene dentro dei te, quello che emani e quello che attiri.

Allora tutto si rimetterà automaticamente a posto, e torneranno la tranquillità e la chiarezza. A quel punto ci sarà anche lo spazio necessario per esprimere quello che sei veramente, per i tuoi desideri e obiettivi e, soprattutto, per l’amore nei confronti di te stesso e degli altri.

Per sperimentare questa situazione non hai bisogno di cambiare, non devi imparare né fare niente. Non è necessario fare esercizi o esprimere desideri, e neppure “eseguire bene” qualcos’altro. Non hai bisogno di fare nessuno sforzo.

Il cambiamento si verifica nel momento esatto in cui capisci pienamente qualcosa di te e della tua vita in un determinato ambito. Quando capisci davvero, è come se dagli occhi ti cadesse un velo, e questo produce un immediato e profondo cambiamento della tua percezione della realtà. Non appena la tua comprensione si amplia, anche i sentimenti che provi nei riguardi di determinate tematiche risultano modificati. E dato che i tuoi pensieri ed emozioni sono le tue emanazioni, la forza di attrazione che eserciti sulle persone e sugli avvenimenti sarà subito diversa.

La conoscenza relativa al rapporto fra eventi interiori ed esteriori è la “forza della verità“, grazie alla quale possiamo smettere di continuare a fare o a bloccare inconsapevolmente le stesse cose.

Tratto da I 7 veli di Ruediger Schache.

i sette veli 29064 La forza della verità what the bleep
Il Cammino verso la verità

La nostra luce può fare la differenza

Che tu ci creda o meno, ti sentirai molto meglio se permetterai alla tua luce di splendere sul mondo. E’ una cosa biologicamente già programmata nel tuo DNA. Il nostro sistema immunitario funziona meglio quando siamo connessi ai sentimenti di amore.
Maggiore è la quantità di amore che proviamo (ad esempio mandandone agli altri), e più diventiamo immuni contro cancro, malattie infettive, malattie cardiache e deterioramento cronico. Il cervello produce anche endorfine, che ci rendono più felici e più ottimisti. Quindi, mandando amore (pensieri amorevoli verso gli altri, preghiere, perdonando gli altri e augurando loro il meglio), verremo gratificati e premiati da migliore qualità di vita e di benessere. Noi abbiamo il potere di provocare il cambiamento.
Questo è ciò che io chiamo il Potere dell’Uno: una persona può creare una reazione a catena che potrebbe far cadere un governo.
Questo tipo di reazioni a catena ti sembreranno più chiare se sai cos’è Internet. Catene di lettere possono al giorno d’oggi raggiungere milioni di persone in pochi giorni. Siamo tutti connessi; internet ha solamente reso tangibile questo. Non puoi nemmeno immaginare quanto corrano veloci le notizie ora. Il governo cinese è così terrorizzato dal ‘Potere dell’Uno’, che ha proibito il movimento ‘Fa-long’ perché era in grado di
raggruppare insieme migliaia di persone nel giro di poche ore via Internet. Questo era un innocente gruppo Qi Gong che protesta contro alcune atrocità in China. Quindi mai dire: ‘Chi sono mai io per compiere qualsiasi cosa in questo mondo?

Sii cosciente del fatto che ciò che puoi realizzare tu è anche più esteso di ciò che poté realizzare Gesù Cristo ai suoi tempi. Il punto ora è: come hai intenzione di utilizzare il tuo Potere? Hai intenzione di utilizzarlo contro di te, e contro gli altri con la preoccupazione, con sentimenti di frustrazione e paura, eccetera, o hai intenzione di farlo lavorare per te?!?
Per raggiungere i pieni vantaggi di questi poteri, la prima cosa da fare è smettere di utilizzare qualsiasi espressione negativa: in quello che si dice, in quello che si scrive, nelle espressioni facciali, e nel linguaggio del corpo. Utilizza solo parole positive, trova l’armonia senza maltrattare la verità. Cerca il buono in ogni situazione, smettila di voler aver ragione a tutti i costi e inizia a rispettare la visione del mondo di chiunque.
Non devono più esistere pensieri dualistici come: buono o cattivo, bianco o nero. Inizia a pensare: buono e cattivo, bianco e nero. Possiamo cambiare il mondo rifiutando di seguire la negatività.
Tutto parte da te.

Mahatma Gandhi disse:

Il mio amore arde, ma se ci fosse
ancora sofferenza nel mio mondo, allora
il mio amore non brucia abbastanza!

Egli si prende la responsabilità per ciò che accade nel suo mondo, e inizia da se stesso.
Un proverbio cinese:

Se c’è luce nella tua anima, ci sarà bellezza nella tua persona.
Se c’è bellezza nella tua persona, ci sarà bellezza nella tua casa.
Se c’è bellezza nella tua casa, ci sarà ordine nel tuo paese.
Se c’è ordine nel tuo paese, ci sarà pace sulla terra.

Finché non ci sarà pace sulla terra, non faremo brillare abbastanza la luce dell’amore nei nostri cuori.

da Roy Martina

Dal massimo impegno all’annullamento di ogni fatica: la via che conduce alla pace e alla guarigione interiore

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Il cammino verso la verità

La mente mente

«Se parti dal presupposto che le tue opinioni sull’altro siano la verità, ti crei una immagine fasulla di questa persona. Come puoi supporre di sapere veramente chi è l’altro? Potrai vederlo davvero solo se non ti inventerai delle storie e cercherai di percepire il più spesso possibile ciò che accade o non accade fra voi in quel preciso istante. Presta ascolto anche alle sensazioni di critica ed esprimile senza rimproveri».

Da I 7 Veli
di Ruediger Schache

I 7 veli

Se è vero che i pensieri e le emozioni determinano la tua vita, cos’è che determina i tuoi pensieri e le tue emozioni?

Nella vita di ogni persona agiscono forze molto potenti. Senza la giusta consapevolezza, queste forze possono trasformarsi in pericolosi veli che ci impediscono di vedere la realtà così com’è.

L’autore de Il Segreto del Cuore torna con un nuovo grande best seller. Grazie a questo libro imparerai a sollevare, uno dopo l’altro, i sette veli che ti separano dalla verità.

Oltre i veli, ti aspetta una nuova vita, più autenticaappagante. Raggiungerla dipende solo da te.

I Sette Veli: un affascinante viaggio alla scoperta dei segreti della tua vita.

Cos’è che fa in modo che tu ti senta bene o male, che tu provi paurafelicità? Cosa ti fa dubitare o avere fiducia, tener duro o rinunciare? E qual è la causa del tuo modo di percepire le persone e gli avvenimenti? Cos’è che te li fa amare o te ne tiene lontano?

La grande varietà di sentimentipensieri che provi ogni giorno fa parte della tua vita, nel corso della quale le tue esperienze vengono determinate dall’interazione di alcune forze.

Se non impari a conoscerle e ad averne consapevolezza, queste forze possono agire come veli che offuscano la tua coscienza, stabilendo ciò che vedi e cosa senti, le tue reazioni e i tuoi pensieri e quindi anche tutto ciò che ottiene dalla vita.

Non appena comincerai a percepire consapevolmente queste forze, esse smetteranno di decidere arbitrariamente quello che avviene dentro di te, ciò che emani e quello che attiri. A quel punto ci sarà finalmente lo spazio necessario per quello che sei veramente, per i tuoidesideriobiettivi, e soprattutto per l’amore nei confronti di te stesso e degli altri.

Scopri come sollevare i Sette Veli che ti tengono separato dalla verità e dall’essenzialeprendi consapevolezza delle sette forze che velano la tua percezioneliberati da schemi,paureconflitti interiori e dalle illusioni che tu stesso hai creato.

Oltre ai sette veli, ti aspetta una nuova vita più autentica e appagante: i conflitti sparirannoi rapporti si faranno più profondiPace interiorestabilità troveranno per sempre spazio dentro di te.

Dall’autore de Il Segreto del Cuore (500.000 copie vendite in Germania e un grande successo anche in Italia) un nuovo grande best seller: I Sette Veli. Il cammino verso la verità.

Sperimentate un affascinante viaggio alla scoperta dei segreti della vostra vita.

La Vita è veramente Semplice

“I cancelli della saggezza e della conoscenza sono sempre aperti”

LA VITA E’ VERAMENTE SEMPLICE: CIO’ CHE DIAMO CI RITORNA

Ciò che pensiamo di noi stessi, diventa reale per noi. Credo che ognuno, inclusa me stessa, sia al 100% responsabile di ogni avvenimento della propria vita, il meglio e il peggio. Ogni pensiero che abbiamo nella mente, crea il nostro futuro. Ognuno di noi produce le proprie esperienze tramite pensieri e sentimenti. Il contenuto della mente e le parole con cui ci esprimiamo, creano le nostre esperienze.
Siamo gli artefici delle situazioni, poi gettiamo al vento il nostro potere incolpando gli altri per le nostre frustrazioni. nessuna persona, nessun luogo, nessuna cosa ha alcuna autorità su di noi, perché “noi siamo gli unici pensatori nella nostra mente. Plasmiamo le nostre esperienze, la nostra realtà e chiunque presente in essa. Se la nostra mente sarà in pace, armonia e equilibrio, allora la nostra esistenza ne sarà un riflesso.

Quale di queste affermazioni vi appartiene?
“Son tutti pronti a saltarmi addosso”.
“Ricevo aiuto da parte di tutti”.
Ognuna di queste convinzioni creerà esperienze assolutamente differenti. Per noi si avvera ciò che crediamo di noi stessi e della vita.

Tratto da: Louise L. Hay Puoi Guarire la Tua Vita – ed. Armenia

puoi guarire vita Sono perfetto esattamente come sono  accettazione

Pensare in positivo per ritrovare il benessere fisico e la serenità interiore

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L’ascolto compassionevole

L’ASCOLTO COMPASSIONEVOLE DA’ SOLLIEVO ALLA SOFFERENZA

Se una persona si esprime con rabbia è perché sta soffrendo profondamente: la sofferenza la riempie di amarezza, dunque è sempre pronta a lamentarsi e a biasimare gli altri per i suoi problemi. Per questa ragione trovi molto sgradevole starla ad ascoltare e fai di tutto per evitarla.

Per comprendere e trasformare la rabbia dobbiamo imparare la pratica dell’ascolto compassionevole e imparare ad esprimerci con parole amorevoli.

Ascoltare con compassione può aiutare a soffrire di meno.  Con le migliori intenzioni, infatti, non riuscirai ad ascoltare l’altro in profondità se non alleni te stesso nell’arte dell’ascolto compassionevole; se invece sei capace di stare seduto tranquillo e di ascoltare quella persona per  un’ora con vera compassione, puoi alleviare molta della sua sofferenza.
Ascolta con un solo scopo: permettere all’altro di esprimere se stesso e di trovare sollievo dalla sua sofferenza. Mantieni viva la compassione per tutto il tempo dell’ascolto.

Mentre ascolti devi essere molto concentrato, devi focalizzarti sulla pratica dell’ascolto con tutta l’attenzione, con tutto te stesso: occhi, orecchie, corpo e mente. Se fai finta di ascoltare, se non ascolti con il cento per cento di te stesso, l’altro se ne accorge e non si sente affatto sollevato dalla sua sofferenza. Se invece sai praticare il respiro consapevole e sai rimanere concentrato sul desiderio di aiutare l’altro a trovare sollievo, allora ascoltandolo riesci a mantenere viva al tua compassione.

L’ascolto compassionevole è una pratica molto profonda. Stai ad ascoltare senza giudicare né biasimare; stai ad ascoltare solo perché desideri che l’altra persona soffra di meno.
L’altro potrebbe essere nostro padre, nostro figlio, nostra figlia, il nostro partner. Imparare ad ascoltare l’altro può aiutarlo realmente a trasformare la sua rabbia e la sua sofferenza.

Thich Nath Hanh – “Spegni il fuoco della rabbia

Governare le emozioni vivere il nirvana

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Crescere e cambiare

Non puoi sperare di crescere spiritualmente se TU non sei pronta a cambiare.
I cambiamenti possono cominciare dalle piccole cose, ma via via che ti addentrerai nel nuovo, essi diventeranno piu’ drastici e importanti.
A volte è necessario un completo rivolgimento per condurre un nuovo modo di vivere, e talvolta forse anche essere in apparenza crudeli, per poter essere buoni, per eliminare il vecchio e scoprire il nuovo.
Non irritarti per gli straordinari cambiamenti che debbono avvenire, ma sii pronta ad accoglierli e a fluire con essi per aiutarne la realizzazione.

di Eileen Caddy

50 regole per organizzare la vita in funzione dei propri desideri e delle proprie aspirazioni più profonde

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Puoi fare di questo giorno tutto ciò che desideri

Puoi fare di questo giorno tutto ciò che desideri. Nel momento stesso in cui ti svegli
al mattino, puoi decidere che tipo di giornata sarà quella che si sta aprendo.
Può essere la giornata  più splendida ed ispirante che si possa immaginare, ma dipende tutto da te.
Sei libero di scegliere.
Perchè allora non cominciare con il ringraziare, allo scopo di aprire il tuo cuore?
Più sei riconoscente, più sei aperto a tutti i meravigliosi eventi  che questo giorno porta con sè.
Amore, lode e gratitudine spalancano le porte e permettono alla luce
di fluire e rivelare ciò che di meglio vi è nella vita.

di Eileen Caddy da Le porte interiori

Le Porte InterioriLe Porte Interiori

Eileen Caddy

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L’autrice, una delle fondatrici della Comunità di Findhorn, è guidata da una voce interiore, fonte d’ispirazione per tutta la comunità. Gli insegnamenti ricevuti sono offerti sotto forma di “agenda” perenne, a sottolineare che vanno vissuti quotidianamente.

Un libro per 100 amiciUn libro per 100 amici

Dove trovare la felicità

Eileen Caddy

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Non comprare un libro per te. Comprane uno, ma per 100 amici.
Un libro, le cui pagine si trasormano in vere e proprie cartoline da “seminare” in giro (oltre che da tenere per sé).
Esse contengono bellissime meditazioni dell”Autrice di “Le porte interiori”. Buona semina…

Una Grande lezione di Vita

L’ultima conferenza del prof. Randy Paush, con traduzione in italiano, una grande lezione di vita.

“Come realizzare i sogni della vostra infanzia”

Buonasera a tutti. É magnifico essere qui. Questa serie di conferenze un tempo si chiamava “L’ultima conferenza: se aveste un’ultima conferenza da fare, di che cosa parlereste?” E io ho pensato: “Accidenti, finalmente avevo centrato l’argomento e loro le cambiano nome!” [Risate].

Bene, eccoci qui. Nel caso in cui ci fosse qualcuno che è capitato qui per caso e non conosce la mia storia, mio padre mi ha insegnato che quando c’è un grosso problema bisogna affrontarlo. Nelle mie Tac compaiono una decina circa di tumori al fegato e il dottore mi ha detto che mi restano dai tre ai sei mesi di buona salute. Considerato che me l’ha detto un mese fa, i conti sono presto fatti. Ho i medici migliori al mondo. Cosa c’è? Non funziona il microfono? Allora parlerò più forte…[aggiusta il microfono]. Va bene così? Ok. Allora, stavo dicendo che le cose stanno così. Non possiamo cambiarle. Possiamo soltanto decidere in che modo reagiremo alla situazione. Non possiamo cambiare le carte che ci sono date, possiamo soltanto decidere come giocare la prossima mano. Se non vi sembro depresso o cupo come pensate che dovrei essere, mi dispiace deludervi. [Risate].

Vi assicuro che non provo un atteggiamento di rifiuto. Non è che io non sia pienamente consapevole di quanto mi sta accadendo.

La mia famiglia, i miei tre figli, mia moglie…abbiamo traslocato. Abbiamo comperato una splendida casa in Virginia e stiamo facendo tutto ciò perché questo è un posto bellissimo per viverci. […] L’altra cosa che vorrei dirvi è che in questo momento sono in ottima forma, in forma smagliante e fenomenale. Ciò che intendo dire è che il fatto che io sia in ottima forma davvero è l’esempio di dissonanza cognitiva più plateale che vi possa capitare di vedere. Di fatto, credo di essere in forma migliore della maggior parte di voi qui presenti. [Randy si sdraia per terra e inizia a fare flessioni] [Applausi] Pertanto se qui c’è qualcuno che intende piangere o compatirmi, può scendere e fare un paio di flessioni, e soltanto dopo potrà compatirmi. [Risate].

Va bene… allora, di una cosa non parleremo oggi. Non parleremo di cancro, perché ho già parlato a lungo di questo e davvero non mi interessa parlarvene. Se avete qualche integratore a base di erbe o qualche altro rimedio, vi prego di starmi alla larga. [Risate].

Non parleremo anche di altre cose che sono più importanti dell’esaudire i sogni della vostra infanzia. Non parleremo di mia moglie e non parleremo dei miei figli, per esempio, perché sono bravo, sì, ma non così bravo da poterne parlare senza scoppiare a piangere. Pertanto, molto semplicemente, accantoneremo questo argomento, che è molto più importante.

Altre cose di cui non parleremo sono la spiritualità e la religione, anche se vi devo confessare di aver appena avuto una conversione in extremis, in punto di morte… [pausa drammatica di silenzio]. Mi sono appena comperato un Macintosh. [Risate e applausi]. Ecco, adesso so che almeno un nove per cento del pubblico è con me…

D’accordo, ma allora di che cosa parliamo oggi? Parliamo dei miei sogni d’infanzia e di come li ho realizzati. Da questo punto di vista sono stato molto fortunato. Parleremo di come credo di aver reso possibili i sogni altrui e, in una certa qual misura, degli insegnamenti che se ne possono ricavare. Sono un professore, pertanto dovrebbe essere possibile ricavare qualcosa che consenta ai vostri sogni di realizzarsi. A mano a mano che si diventa grandi, si può scoprire che “permettere ai sogni altrui di realizzarsi” è ancora più gratificante.

Dunque, volete sapere quali erano i sogni della mia infanzia? Prima di tutto vi premetto di aver avuto un’infanzia davvero molto felice. Sì, sul serio, non sto scherzando. Ho frugato nell’archivio di famiglia e la cosa che mi ha davvero colpito è che non sono riuscito a trovare nessuna foto di me bambino nella quale io non stessi sorridendo. E questo di per sé è già molto gratificante. [Compare una diapositiva] Questo è il nostro cane, d’accordo? Sbadiglia… e questo sono io che sogno. Sognavo molto.

Sapete, c’era molto per cui sognare ad occhi aperti. Sono nato nel 1960. Avevo otto o nove anni e se guardavo la televisione potevo vedere l’uomo sbarcare sulla Luna. A quel punto capite bene che ogni cosa è possibile. Ecco, questo non dovremmo dimenticarlo mai. L’ispirazione e la possibilità di sognare sono immense.

Quali erano i miei sogni d’infanzia? Potrete anche non essere d’accordo con il mio elenco, ma si tratta dei seguenti: sperimentare l’assenza di gravità, giocare nella Lega Nazionale di Football, scrivere una voce della World Book Enciclopedia (beh, sì, presumo che i secchioni si individuino subito, non è così? ), essere Captain Kirk…

C’è qualcuno tra voi che ha avuto questi stessi sogni quando era bambino? No, alla Carnegie Mellon University no di sicuro! Volevo anche essere uno di quei tipi che vincono i pupazzi giganti al Luna Park, e volevo diventare uno degli imagineer della Disney.

Ecco, ve li ho elencati in ordine sparso, anche se a esclusione forse del primo, sperimentare l’assenza di gravità, di sicuro erano sogni di difficile realizzazione.

Io credo che sia molto importante avere sogni precisi. Non sognavo di diventare un astronauta, perché quando ero piccolo e indossavo gli occhiali qualcuno mi aveva detto che gli astronauti non possono indossare gli occhiali… e io avevo dichiarato: “Mmmm, non mi interessa diventare astronauta. A me interessa soltanto galleggiare nell’aria”.

Così da piccolo, come potete vedere nella diapositiva, mi allenavo [si vede Randy bambino che sdraiato sul tavolo di casa assume la posizione tipica di chi galleggia in assenza di gravità]. Ma ovviamente questo sistema non funzionava granché. Più avanti è saltato fuori che la Nasa disponeva di una cosa detta “La cometa del vomito” con la quale si addestravano gli astronauti. Si tratta di un apparecchio che effettua delle paraboliche. Alla sommità di ogni arcata per 25 secondi circa si diventa dei proiettili e si sperimenta, per circa 25 secondi soltanto, un vago equivalente dell’assenza di gravità.

Ebbene, esiste un programma al quale gli studenti universitari possono sottomettere varie proposte e il progetto migliore si aggiudica il diritto di volare. Così io ho pensato che potesse essere un’occasione meravigliosa. Ho formato un team di studenti che ha vinto e si è aggiudicato il diritto di volare. Io ero al settimo cielo: sarei andato anch’io. Poi però mi sono scontrato con la prima dura realtà: mi hanno detto chiaramente che per nessun motivo un membro di facoltà avrebbe potuto volare con il team. Capirete… ero a pezzi. Mi sembrava impossibile: avevo lavorato così sodo!

Allora mi sono riletto con grande attenzione tutto ciò che c’era da leggere sul programma e ho scoperto che la Nasa, nell’ambito del suo programma di assistenza e promozione, permetteva agli studenti di portarsi dietro dalla loro città il giornalista di un media locale. [Risate]. E così… [fa la voce profonda] “Randy Pausch è un giornalista web”. [Torna alla voce normale].

È davvero molto facile ottenere un pass per la stampa! [Risate]. A quel punto chiamo la Nasa e chiedo a quale numero avrei potuto faxare alcuni documenti. Loro mi chiedono di che documenti si tratta. E io rispondo che si tratta delle mie dimissioni da membro della facoltà e della mia candidatura al ruolo di giornalista. Loro mi chiedono: “Non le pare un po’ troppo sfacciata come manovra?”. E io dico: “Sì certo, ma il nostro progetto riguarda la realtà virtuale. Porteremo con noi moltissime cuffie con apparecchi VR (virtual reality), e tutti gli studenti che formano il gruppo la sperimenteranno, mentre tutti i veri giornalisti riprenderanno la scena”. E Jim Foley (che è qui tra il pubblico e annuisce… sì, tu, bastardo!) mi dice: “Eccole il numero di fax”.

Quindi, in conclusione, abbiamo rispettato i patti. Questo è uno di quegli argomenti di cui sentirete parlare ancora a lungo più avanti: avere sempre qualcosa da mettere sul tavolo, proprio così, perché questo vi rende più bene accetti. Se siete curiosi di sapere com’è l’assenza di gravità, ecco… spero che il sonoro funzioni. [Nella diapositiva si vede Randy che sperimenta l’assenza di gravità]. Io sono questo qui. [Risate, perché le persone del video si schiantano sul pavimento dell’aereo]. Pertanto, sogno d’infanzia numero uno: esaudito.

Ok, passiamo al football.

Il mio sogno, come vi ho detto, era giocare nella Lega Nazionale di Football, ma probabilmente ho avuto molto più da questo sogno che non si è realizzato che da tutti quelli che invece si sono realizzati.

Avevo un allenatore. Firmai con lui a nove anni. Ero il più piccolo della Lega, e avevo un allenatore, Jim Graham, che era alto quasi un metro e novanta e aveva giocato da linebacker con i Penn State. Era un colosso ed era della vecchia scuola. Intendo proprio vecchia… il primo giorno di allenamento eravamo tutti spaventati a morte da quel gigante. Lui arrivò… ed era senza pallone. Come avremmo mai potuto allenarci senza pallone? Allora un ragazzino si fece avanti e gli disse: «Senta coach, mi scusi, ma non c’è il pallone». E il coach Graham: «È vero. Ma ditemi un po’, quante persone ci sono in campo?». E noi in coro: «Undici per squadra, ventidue in tutto». «Esatto. E quante persone alla volta toccano il pallone?». «Una sola». «Giusto. Quindi noi inizieremo da quello che fanno gli altri ventuno».

Sì, è propria una bella storiella, perché parla delle cose fondamentali, le cose basilari, le cose che contano. È importante concentrarsi su queste, le cose fondamentali, perché tutto ciò che è superfluo e inutile non serve a niente.

L’altra cosa importante legata al coach Jim Graham riguarda l’allenamento. Mi stava sempre addosso, sempre. Mi faceva sgobbare e lavorare senza sosta: “Sbagli questo, ripeti. Sbagli anche quell’altro. Fallo ancora. Torna indietro e ricomincia. Me lo devi… dopo l’allenamento fai le flessioni” e così via. Un giorno, al termine dell’allenamento, uno degli altri coach mi si avvicina e mi dice: «Il coach ti ha lavorato ben bene, non è così?». Io rispondo di sì, e lui chiosa: «Si tratta di un buon segno. Quando sbagli qualcosa e nessuno ti dice più niente, significa che ormai hanno rinunciato».

Questa è una lezione che ho imparato e ho ricordato per tutta la vita: quando fai qualcosa di sbagliato e nessuno si prende la briga di dirti qualcosa, significa che è meglio cambiare aria. Chi ti critica lo fa perché ti ama e ti ha a cuore.

Dopo il coach Graham ne ho avuto un altro, il coach Setliff, che mi ha insegnato moltissime cose sul potere dell’entusiasmo. Faceva una cosa terribile, a ripensarci: inseriva un giocatore alla volta per un solo tempo nella posizione che era la meno plausibile e la più sbagliata per lui. Per esempio, metteva in campo tutti i bassi nella posizione di ricevitore, capite? Beh, insomma, l’altra squadra era assolutamente disorientata. Non sapeva chi era a colpire. Perché se si gioca soltanto un tempo e non ci si trova dove uno suppone ci si debba trovare, libertà diventa sinonimo di nulla da perdere… L’entusiasmo era alle stelle. Ancora oggi da nessuna parte mi sento più a mio agio che su un campo da football.

Quello che voglio dire è che quando ho un problema da risolvere [tira fuori un pallone], la gente mi vede andare in giro con uno di questi… perché quando si è giovani e qualcosa come il football è la tua vita, diventa una parte di te. Per sempre. Sono molto contento che il football sia stato parte della mia vita. Anche se il desiderio di giocare nella Lega Nazionale di Football non si è realizzato, pazienza. Probabilmente ci sono cose che contano di più. Se poi guardiamo a quello che stanno facendo nella NFL… non sono più così sicuro che si stiano comportando bene….

Bene, uno dei modi di dire che ho acquisito lavorando per l’Electronic Arts, che mi piace moltissimo ed è in relazione a quanto ho appena raccontato è questo: “L’esperienza è ciò che ottieni quando non sei riuscito a ottenere ciò che volevi”. Penso che sia assolutamente deliziosa.

L’altra cosa che posso dire del football, come di qualsiasi altro sport o attività che facciamo praticare ai nostri figli, che si tratti di football o di calcio, di nuoto o di qualsiasi altra cosa, è che questo è un esempio di quello che io definirei l’apprendimento indiretto. In realtà noi non vogliamo che i nostri figli imparino a giocare a football. Sì, insomma, è carino che io abbia queste tre punte e che so come fare blocco e così via… ma noi mandiamo i nostri figli a imparare cose molto più importanti di queste. Spirito di squadra, spirito sportivo, perseveranza, eccetera. Tutti questi apprendimenti indiretti sono importantissimi. Anzi, bisognerebbe aprire bene gli occhi, stare sempre all’erta e coglierli ovunque, perché sono ovunque.

Passiamo adesso all’altro desiderio, diventare autore di una voce della World Book Encyclopedia. Quando ero bambino, su una mensola di casa nostra c’era la World Book Encyclopedia… per le matricole devo precisare che si tratta di un’enciclopedia in versione cartacea! Bene, c’erano queste cose che chiamavamo libri [risate]. Dopo che sono diventato per così dire un’autorità in fatto di realtà virtuale, ma non poi così importante, mi sono trovato al livello di coloro ai quali la World Book Encyclopedia avrebbe potuto chiedere di scrivere un articolo. E infatti mi chiamarono e io ho scritto un articolo! Questa è Caitlin Kelleher [nella diapositiva Caitlin indossa una cuffia VR con la quale si muove in un mondo tridimensionale] e se andate nella vostra libreria locale, dove conservano ancora copie cartacee della World Book Encyclopedia, se cercate alla voce Virtual Reality troverete il mio articolo. Tutto ciò che posso dire è che effettivamente essendo stato scelto per diventare un autore della World Book Encyclopedia, posso assicurarvi che Wikipedia è una fonte perfetta di informazioni per voi, perché conosco il controllo di qualità delle vere enciclopedie!

Ok, passiamo pure al desiderio successivo. [Diapositiva riportante la scritta: “Incontriamo il Capitano Kirk”] [Risate].

A un certo punto della propria vita uno si rende conto che ci sono alcune cose che non potrà fare, così forse sarebbe meglio starsene con i piedi per terra. Beh, mio Dio, che modello per i giovani! [Risate] [diapositiva del Capitano Kirk seduto alla sua postazione di controllo sull’astronave Enterprise].

Ecco, io volevo essere così, ma quello che mi ha spinto più avanti nel corso della vita alla vera leadership, è aver capito che lui non era il più importante dell’astronave! C’era Spock, che non era niente male, e McCoy, il dottore, e poi c’era Scotty, l’ingegnere… tanto che alla fine uno finisce col chiedersi quali competenze, quali abilità possa mai avere lui per starsene ai comandi e coordinare tutti? E allora capisci che c’è una cosa che si chiama leadership, e ti piaccia o meno questa serie di telefilm, non c’è dubbio che osservando quel tipo in azione si imparano molte cose su come dirigere e comandare gli altri. E in più ha i giocattoli più belli di tutti! [mostra una diapositiva dei gadget di Star Trek].

Beh, insomma, da bambino credevo fosse affascinante che il Capitano Kirk avesse tutte queste cose, [tira fuori uno Star Trek Communicator] e potesse parlare a tutta l’astronave con questo. Credevo che fosse semplicemente spettacolare e ovviamente anche io oggi ne possiedo uno, e perfino più piccolo… [Estrae il suo telefono cellulare]. Insomma, tutto ciò è molto cool… quindi ho realizzato anche questo sogno.

James T. Kirk e il suo alter ego William Shatner hanno scritto un libro, che credo sia un libro niente male affatto. Lo hanno scritto con Chip Walter, uno scrittore che vive a Pittsburgh. Il libro parla della scienza di Star Trek, ovvero di quello che di Star Trek si è avverato. Gli autori si sono recati in vari posti del Paese, osservando varie cose e sono venuti qui a osservare la nostra realtà virtuale. Così abbiamo realizzato una realtà virtuale apposita, che era più o meno una cosa del genere. [Mostra la diapositiva del ponte virtuale di Star Trek ripreso da una trasmissione televisiva degli anni Sessanta]. È stato davvero forte conoscere l’idolo della mia infanzia, ma ancora meglio è quando è lui a venire da te per capire le cose più incredibili che tu stai preparando nel tuo laboratorio. Sì, fu un grande momento davvero…

Bene, siamo arrivati alla vincita dei peluche… potrà sembrarvi qualcosa di assolutamente banale, ma quando si è piccoli e al luna park si vedono questi tipi con grossi peluche sotto il braccio… bene, questa è la mia adorabile moglie e queste sono tutte immagini di grossi peluche che ho vinto. [Risate, mostra le diapositive di vari peluche di grosse dimensioni]. Questo è mio padre in posa con un peluche che ho vinto. Sì, ne ho vinti moltissimi. Questo è ancora mio padre con un peluche che ha vinto lui. Questa è una parte della mia vita e della mia famiglia.

Già so che cosa staranno pensando i cinici: diranno che in questa epoca di immagini manipolate digitalmente, forse tutti questi orsi non sono davvero nella foto con me, o forse ho pagato cinque dollari a qualcuno che aveva vinto davvero i peluche perché mi facesse fare una fotografia con loro… Così mi sono chiesto: come posso in quest’epoca di cinismo, convincere le persone? Risposta: ho capito, porto gli orsi. Prego, portateli fuori! [Svariati peluche di grosse dimensioni sono portati in scena. Risate e applausi]. Ecco, appoggiateli alla parete di fondo, grazie.


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Non ne potevo più!

Poi 5 nuove attitudini hanno cambiato ogni cosa!

Ero stanco di dire: “Sarebbe bello ma…”!

Non avevo soldi per le cose che mi piacevano, non avevo una direzione, e mi ero ritrovato (non so come) a fare un lavoro che non mi piaceva! Mi “consolavo” leggendo libri, le storie delle persone che ce l’avevano fatta!

Quanto ho invidiato quelle persone! Per anni ho letto e preso appunti, letto e preso appunti! Ma tutte le storie erano diverse, totalmente diverse dalla mia. Così complicate!

Poi un giorno arrivai al culmine: doveva cambiare qualcosa!

Ripresi in mano tutti i miei appunti, quelli di 20 anni di studi.

E in un lampo… e arrivato l’essenziale! 5 semplie attitudini. 5 chiavi.

Semplici, facili da seguire, alia portata di tutti!

Oggi, nel momento in cui scrivo, e una bella giornata di sole. Sto ridendo e penso che… la vita e davvero una gran bella cosa. Mentre faccio il lavoro dei miei sogni (aiuto la diffusione di una culture del possibile su http://www.piuchepuoi.it) ho deciso di condiviedere tutto questo con te. Perche anche tu, da adesso, possa iniziare a vivere la vita che hai sempre sognato.

Ecco alcuni degli strumenti che stai per padroneggiare:

  • Come superare la paura di agire con un metodo “logico” ed “emotivo”;
  • Non sai cosa vuoi veramente? Ecco come riscoprire i tuoi veri sogni;
  • Impara a gestire i giudizi degli altri (e non farti distogliere dalla realizzazione della vita che vuoi);
  • Le 3 regole per mettere il turbo alla tua vita;
  • Come progettare e, soprattutto vivere, la vita come tu la vuoi. A partire da adesso.

Quando l’Amore Chiama, Seguilo

“…anche se le sue strade sono ardue e ripide… e quando vi parla credetegli…”. le parole più belle dell’autore de “Il Profeta”, parole vibranti di luce e di poesia, toccanti brani d’amore tradotti direttamente dall’arabo.

Le parole più belle di Khalil Gibran, i suoi più toccanti brani d’amore, tutti tradotti direttamente dall’arabo da Hafez Haidar, sono raccolti in questo piccolo volume. Parole vibranti di luce e di poesia, parole che invitano a navigare nello spazio dei sogni, per ritrovare l’unica, vera essenza della vita: l’amore.

Quando l’amore vi chiama, seguitelo. Anche se le sue ali vi avvolgono, abbandonatevi a lui. Anche se la spada celata tra le sue piume vi potrà ferire. E quando vi parla, credetegli. Anche se la sua voce può infrangere i vostri sogni e disperderli…

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