Dite. è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione.
Poi aggiungete: perchè bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi,
inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca. E’ piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli.
Janusz Korezak
Come accompagnare il proprio bambino verso l’autonomia e aiutarlo ad abbandonare il pannolino in favore di vasino e riduttore?
A questo proposito Elena Dal Prà autrice ha scritto Via il pannolino!, un libro con tanti consigli e suggerimenti utili in una prospettiva ecologica, etica ed educativa…
Ma prima di tutto con l’attenzione puntata sulla comunicazione con il bambino.
Ahimè negli ultimi anni l’età a cui si toglie il pannolino si è innalzata notevolmente, complici i pannolini usa e getta, tanto comodi quanto poco biodegradabili, e i timori di noi genitori, di non mettere ansia al bambino. Ecco che mamme e papà si trovano allora disorientati: da una parte si vorrebbe il bambino autonomo dal pannolino il prima possibile, e dall’altra si temono le conseguenze di un’educazione troppo precoce alla pulizia.
Che fare quindi?!
Questa libro illustra quale sia il percorso più semplice e più piacevole per togliere il pannolino, senza nessuna forzatura e men che meno conflitti inutili, tenendo presente che non esistono ricette precosituite, ma molto dipende dal temperamento del bambino e dalla reale disponibilità del genitore.
Via il Pannolino è un manuale?
Non direi.
Un guida? Più o meno.
Un aiuto per i genitori? Assolutamente!
Abbraccia vissuti genitoriali (nel libro sotto il nome di “Voci di mamma e papà”) e ricerche scientifiche, dando al lettore una gamma di informazioni complete e di valido spunto.
In genere, pediatri o voci di “corridoio affermano per la maggior parte che:
“Si inizia con lo spannolinamento a partire dai 2 anni circa, non prima!”
Ma i nostri figli non sono tutti uguali… insomma siamo noi mamme, papà, nonni, o altre figure di accudimento che abbiamo un rapporto di osservazione e condivisione delle emozioni privilegiato con il bambino, ed è da questa osservazione che devono partire le nostre considerazioni. Inevitabilmente si stabiliscono delle routine, ed è su queste che dobbiamo puntare anche nell’educazione al vasino. Nelle routine il bambino si sente al sicuro, sa cosa aspettarsi e si sente tranquillo a mettere in atto determinate azioni e comportamenti.
Come afferma l’autrice:
“Proporre il vasino o il water con il riduttore non vuol dire togliere del tutto il pannolino, ma semplicemente rendere l’utilizzo del vaso un gesto quotidiano e normale, che si inserisce con naturalezza nelle abitudini di tutti i giorni: ci si veste, si mangia, si dorme e a volte ci si siede sul vasino”.
Ecco alcuni segnali da guardare indicati da Elena dal Prà per valutare se il bambino è pronto sallo spannolinamento:
- Se ha una certa ricchezza di vocabolario e comprende il significato di termini come per esempio: asciutto/bagnato, pulito/sporco, lavare, sedersi, alzarsi;
- Se l’intervallo fra una pipì e l’altra (se la fa ogni due o tre ore è un segnale di prontezza);
- Se mamma o papà riescono a leggere i segnali e ad accorgersi quando scappa (al bambino ovviamente! :-);
- Se il bimbo sa seguire delle istruzioni, come per esempio andare a prendere un oggetto in un’altra stanza;
- Se ha un minimo di autonomia nel vestirsi e svestirsi.
Anche se in realtà se il bambino è pronto lo sa solo il genitore,
che lo conosce e lo ascolta dal pronfondo del cuore
meglio di chiunque altro!
Ritengo dovremmo ricordare prima di tutto quanto questa fase sia molto importante per noi genitori ma allo stesso modo per il bambino, in quanto si trova in una fase intermedia che lo sta portando verso l’autonomia ed inevitabilmente vive questo cambiamento. Sono inevitabili periodi di crisi, ma rimane una sola la parola d’ordine per noi genitori ed è: pazienza.
Non cercate lo scontro, non pensate che siano capricci, non arrabbiatevi.
Quali sono le principali difficoltà che si incontrano nel momento in cui togliamo il pannolino?
Il bambino può rifiutarsi di usare il vasino o il riduttore, d’altra parte si tratta per lui di un grosso cambiamento.
La formula magica?? Mai arrabbiarsi e considerare questo momento di passaggio molto delicato.
Più il bambino respirerà tensione o ansia, tanto meno si sentirà libero e rilassato.
E lo sappiamo anche da noi che non ci sono elementi tanto disturbanti quanto l’ansia in un percorso così intimo e importante.
“Le regressioni sono sempre temporanee. […] Mettete da parte per un attimo l’orgoglio di avercela quasi fatta o la delusione per l’accaduto, di certo la colpa della regressione non è da imputare a voi: il vostro bambino sta solo superando una normale tappa di crescita.”
Insomma, come potete capire questo libro può davvero rispondere a tutte le più comuni domande che mamma e papà si pongono davanti alla fase spannolinamento.
Una lettura unica nel suo genere e già molto apprezzata da tantissimi genitori!
Perché davvero potrebbe aiutare anche voi a sciogliere i dubbi su questo importante passaggio,
perchè nessuno di noi lo viva come un obbligo o un’imposizione del genitore nei confronti di un bambino piccolo e soprattutto
perché penso che quando si ha un figlio la parola rispetto, della sua personalità, dei suoi tempi e della sua preziosa ed unica individualità sia un valore da coltivare e condividere.
Concludo con dei commenti di chi ha trovato in”Via il Pannolino!” i consigli corretti:
Mamma Elisa:
Per me questo libro è stato fondamentale per capire dove sbagliavo e per impostare il sistema corretto che mi ha permesso, in soli 7 giorni , di dire addio al pannolone
Papà Paolo:
L’ho trovato molto esaustivo ed interessante, ora lo leggerà la mia compagna e successivamente ho intenzione di farlo leggere pure alla nonna in modo da adottare una linea comune per l’ inizio dello spannolinamento di nostra figlia di 19 mesi Ritengo possa sfatare alcuni luoghi comuni e possa essere un primo utile passo verso il “grande passo” per i nostri piccoli Mi è piaciuto il messaggio, ripetuto più o meno esplicitamente varie volte nel testo, che ogni bimbo ha le proprie esigenze e così ogni genitore, quindi non esistono regole da seguire se non quella di ascoltare intensamente ed accogliere i bisogni di questi bambini
Papà Pietro:
forse è superfluo dire che spesso i bimbi sono molto più pronti di noi riguardo questa tematica, questo libro aiuta mamma e papà a capire diversi aspetti per raggiungere questo traguardo importante!!!!!!!!!!!!
Buona lettura, sempre in ascolto dei bisogni fisici
ma sopratutto psicologici dei nostri figli! 🙂
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Come dare l’addio al pannolino in una prospettiva educativa, etica ed ecologica
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