La fabbrica delle Mamme – Claudia Mencaroni

Nino voleva a tutti i costi giocare a pallone,
ma la mamma disse no.

Bisognava tornare a casa,
preparare la cena, finire i compiti,
telefonare ai nonni,
svuotare la borsa della piscina
e tutte quelle cose lì.

All’ennesimo richiamo della mamma, Nino va su tutte le furie: vuole rimanere a giocare a pallone nel parco! La mamma insiste per tornare a casa, perché è tardi. A quest’ora ci sono tante cose da fare: preparare la cena, svuotare la borsa della piscina, fare i compiti… insomma, tutte quelle cose noiose che fanno i genitori.
Nino questa volta non vuole proprio obbedire e per rabbia pronuncia la fatidica frase:

“Io non voglio più essere tuo figlio!
Voglio un’altra mamma”

E se esistesse una fabbrica delle mamme dove poter scegliere la propria mamma, come la vorrebbe?
Se ci fosse, non un catalogo di mamme tra cui scegliere, ma la possibilità di costruire una mamma a proprio piacimento, i nostri figli come lo vorrebbero?

Dopo un primo istante di smarrimento, la mamma di Nino decide quindi di accompagnarlo alla fabbrica delle mamme, dove sicuramente potrà avere la mamma che più desidera.
Nino entra e viene accolto da un soldatino di stagno, che gli spiega che ad ogni tappa del suo cammino con lui dentro alla fabbrica, potrà scegliere una caratteristica della sua nuova mamma.
Che bellezza! A Nino non pare vero.

Tanto per cominciare vorrei una mamma buona, che mi lasci giocare a pallone quando mi va.
Deve avere la bocca grande per chiacchierare con le altre mamme,
così non mi chiamerà ogni cinque minuti per andar via.
E poi una bocca grande è capace di dare tanti baci può tornare utile”

Voglio una mamma brava,
che sappia fare le navicelle spaziali con i mattoncini,
costruire le capanna sui prati e preparare cose buone in cucina.
Non si devono stancare mai le sue mani,
non si possono fermare mai, tra coccole e frittelle con lo zucchero. ”

Voglio una mamma dolce, che legga per me tanti libri.
Deve avere gli occhi grandi per fare scorta di storie…

“E poi voglio una mamma forte che mi prenda in braccio se sono stanco,
così posso andare dovunque e arrivare più in alto quando mi va di arrampicarmi.
Deve avere piedi grandi per camminare svelta
e braccia lunghe e resistenti per sollevarmi senza fatica. ”

Tappa dopo tappa si delinea una mamma perfetta.


Ma è davvero così?

Quasi alla fine Nino si accorge che esiste già una mamma con cui vorrebbe tornare a casa: la sua.


Ripercorre quindi a ritroso il cammino correndo, temendo di non trovare più nessuno, di essere rimasto solo. Ma quando esce la mamma è lì, pronta per riportarlo a casa.
Le mamme ci sono sempre!

La fabbrica delle mamme di Claudia Mencaroni edito da Verbavolant edizioni è un libro dedicato a tutte le mamme, alle mamme e ai bambini.
Essere madre è il dono più bello che la vita può fare. Ma anche il più difficile.
Ma La fabbrica delle mamme ci ricorda che ognuna come meglio riesce è la mamma perfetta per i nostri figli.
E poi diciamolo, nessuno insegna ad essere madri, ma ogni mamma impara ad esserlo da sola, di giorno in giorno, grazie ai maestri migliori: i figli
Un libro che fa riflettere le mamme, ma che non manca di sorprendere e divertire i bambini!
Tenero, commovente e pieno di amore pagina dopo pagina ci mostra come sia insostituibile l’amore di una mamma e quanto sia difficile per i bambini capire cosa vuol dire veramente essere genitori.

Grazie alle grandi illustrazioni ad acquarello di Giulia Cregut, nasce così un albo che ci racconta una storia di crescita in cui il bambino prende consapevolezza di cosa comporta davvero la vita di una mamma e racconta in modo divertente un desiderio inconscio che almeno una volta ogni figlio ha avuto: cambiare mamma 😉

E i vostri bambini come vorrebbero la mamma
se potessero costruirne una su misura alla Fabbrica delle mamme? 😉

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Lucy e il filo dell’Amicizia – Vanessa Roeder

Un giorno Lucy
trova un filo
e gli dà uno strattone.
Poi tira, scuote
punta i piedi, tira ancora più forte e…

La piccola Lucy trova un filo rosso e gli dà un piccolo strattone. Quando non succede niente, tira sempre più forte fino a che non si trova faccia a faccia con Hankun orso che dopo tutto questo tirare si ritrova senza i pantaloni 😀

Lucy diventa tutta rossa per l’imbarazzo, ma in un attimo ritrova la sua fantasia!
Con le sue codine, le guance rosse, il vestitino a righe sbarazzino ed un sorriso che racconta più di mille parole non si scoraggia e non si spaventa, anzi è incoraggiata a trovare la sua creatività bambina e ad usare la sua capacità di risoluzione per tirare su il morale ad Hank!


Lucy non sa che le sue azioni ludiche hanno una conseguenza.
Lucy deve usare la sua creatività e intelligenza non solo per risolvere il problema, ma anche per guadagnare l’amicizia di Hank.

Hank, l’orso non è contento che gli manchino i pantaloni, e per di più quando diventa chiaro che Lucy vorrebbe risolvere tutto con un “Scusa”!
Lucy non si arrende. Invece, si rimbocca le maniche e lavora instancabilmente per trovare una soluzione accettabile al problema dei pantaloni mancanti di Hank usando solo il filo rosso che ha dato inizio a questo casino.

Scrolla il filo e lo attorcilia,
Avvolge, annoda, intreccia e lega…
Srotola e svolazza, ruota e si avvita.
Ma Hank è ancora mezzo nudo.

Quando i tutù, le pettinature a nulla servono per rendere Hank felice, Lucy trova la soluzione perfetta!
Ta…dà!!!!

Finalmente, Hank è felice!
E questo rende felice anche Lucy. Finché, la piccola Lucy con un paio di forbici taglia il filo che li tiene insieme.
Da qualche parte in mezzo a tutti gli avanti e indietro, Lucy e Hank hanno fatto nascere un’amicizia piuttosto improbabile. Hanno formato un legame speciale e non vogliono più essere separati. L’idea stessa li rende entrambi un po’ tristi.

Ecco come un semplice filo rosso, che ha causato inizialmente un problema, ora è la cosa che lega la loro amicizia insieme.

Lucy e il filo dell’Amicizia di Vanessa Roeder edito da Terre di Mezzo pagina dopo pagina, tra un tira, srotola e sferruzza porta ai piccoli lettori un grande messaggio, un grande esempio di amicizia.
Con illustrazioni dolci e dirette realizzate al tratto interamente in nero, bianco e rosso e al suo linguaggio semplice e diretto, questo libro insegna ai bambini l’importanza della creatività e della perseveranza e mette in mostra la bellezza che può svilupparsi e nascondersi in piccoli gesti così.
È anche un adorabile promemoria, non solo per i più piccoli, che ci ricorda come si possa trovare un amico speciale nell’ultimo posto in cui pensi di guardare 😉

La cosa eccezionale di Lucy è che non si arrende, con semplicità mostra la sua perseveranza e spero che i bambini possano vedere che se entrano in un piccolo casino possono lavorare per cercare di aggiustarlo!

Credendo fortemente che i libri aiutino i bambini a connettersi e capire il loro mondo, Roeder consiglia ai genitori di trovare il tempo per sedersi e leggere i propri figli.

I libri sono molto personali per i bambini“, dice.
“Non solo, ma li aiuta ad imparare:
imparare la lingua e imparare le qualità di cui avrai bisogno nella vita“.

Buone letture!
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A taaavola! – Babalibri

A taaavola!
Mangia la minestra, è buonissima…
Non mi piace la minestra!

Sono tantissimi i genitori che ogni giorno si inventano di tutto per far mangiare i loro pargoli, minestre di verdure salutari dal colore talvolta improbabile risultano a volte difficili da proporre. E allora la pazienza e la calma finiscono presto e si parte con metodi ancestrali, adesso viene il lupo a mangiare la tua minestra se non finisci subito di mangiare.
Solo che non si tratta di una minaccia a vuoto, eh no! Infatti il lupo si presenta veramente 😉

A taaavola!”: una storia unica e esilarante, quando la cena può diventare l’occasione per invitare un lupo e un orco. Matthieu Maudet e Michaël Escoffier si divertono a ribaltare la prospettiva del mondo dei bambini il tutto in un libro divertente targato Babalibri.

I due autori decidono però di dare un pizzico di follia alla storia e di far diventare questo libro, unico!
«Se non mangi» lo minaccia la mamma,
«sarà il lupo a mangiare te».
E infatti «1… 2… 3! Lupo, a taaavola!».


Ed ecco il lupo presentarsi a cena, peccato che a lui non piacciono i bambini, e quindi se il lupo non vuole mangiare, ci penserà l’orco a farsi uno spuntino!


«1… 2… 3! Orco, a taaavola!» grida la mamma.
Ma anche l’orco ha dei gusti piuttosto insoliti…

Quindi il bambino è salvo, ma alla fine chi avrà mangiato la minestra?!

Il bambino deve a questo punto divorare la minestra, prima che i due ospiti possano mangiarla, una storia ironica che gioca con gli stereotipi sui famosi cattivi e li rende più umani e simpatici.
Lo stile dell’albo è divertente, scanzonato e spiazzante, sia nel testo che nelle illustrazioni.
Poche parole e colori che attirano ne fanno un albo da presentare anche ai più piccoli.
Le immagini buffe e la storia di solo dialoghi, rende il libro affascinante e leggero e come ci hanno abituato gli autori, un libro dal finale sorprendente!

Non ci resta che augurarvi Buone minestre! 😛
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Cosa sono le stelle? – Primissimi perchè

I bambini sono molto curiosi e cercano di scoprire il perché di ogni cosa. Talvolta, però, spiegare loro fenomeni complessi, può risultare una sfida.
Con il naso all’insù, stretti sotto la volta celeste incantati dallo splendore di un cielo punteggiato di sfavillanti bagliori ecco che arriva una super domanda!

Cosa sono le stelle?

Effettivamente per i loro occhioni curiosi esiste forse qualcosa di più affascinante di una notte piena di stelle?

È facile cadere nel tranello d’utilizzare termini e concetti astrusi e magari perdersi in chiacchiere. È vero, sul web possiamo trovare ampie guide che ci illustreranno tutto quello che i nostri bambini ci chiedono con della terminologia più adatta per loro, in questo modo riusciremo a fornire loro delle informazioni corrette che li aiutino a comprendere meglio tutti i vari fenomeni. Tuttavia, è molto importante rispondere a tutte le curiosità del bambino in maniera coinvolgente e diretta, in questo modo sarà sempre più stimolato a conoscere ogni cosa che accade intorno a lui.
Perchè i bambini sono in grado di capire qualunque cosa, se usiamo un linguaggio semplice e chiaro; grandi verità, concetti complicati, possono essere capiti facilmente anche dai più piccoli. L’astronomia è un campo che appassiona molto i bambini, per la sua carica di potenza e mistero.

Il libro cartonato, Cosa sono le stelle? pubblicato da Edizioni Usborne risponde alle più svariate domande dei bambini, facendo parte della linea Sollevo e scopro – Primissimi perchè
Sollevando le finestrelle di questi divertenti libri i piccoli lettori potranno soddisfare la loro curiosità ed apprendere qualcosa di nuovo ed in questo caso sappiamo rispondere e coinvolgere i bambini con la loro infinita curiosità 😉
Pur essendo semplice ed essenziale nelle definizioni, è completo dal punto di vista delle informazioni; gli argomenti scientifici sono trattati in modo davvero accurato ma a portata di bambino!

Cos’è una stella?
Com’è fatta una stella?


Possiamo visitare le stelle?
Quante sono le stelle?
Qual’è la stella più vicina?


Le stelle sono tutte uguali?

Usando le parole giuste e il linguaggio semplice, tutto diventa chiaro.
Un modo unico e originale di avvicinare i bambini al mondo dell’astronomia, dando risposta alle prime domande che i più piccoli si pongono (dai 3/4 anni) 😉
Tra pagine solide, tante alette da scoprire e sollevare ecco un’idea per trasformare una sera qualunque in una avventura straordinaria…un viaggio tra le stelle!
Il cielo è un immenso libro di fiabe aperto sopra di noi, e scoprirlo insieme ai bambini, tutti con il naso all’insù può dar vita ad un’avventura meravigliosa e che sicuramente ricorderanno sempre!

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Domani farà bello – Rosie Eve

Benvenuti nell’Artide,
una terra di mare, di ghiaccio e di cielo,
tutta a Nord del nostro pianeta.
Il mondo si riscalda, i ghiacci si sciolgono…

Un giovane orso polare bianco con la sua mamma affronta le giornate belle e quelle brutte, le tempeste e le giornate di sole. Solo che le tempeste sono sempre più violente e il sole è troppo caldo, tanto da sciogliere i ghiacci della banchisa.
Così, a un certo punto, mamma e cucciolo sono separati dal crollo di un pezzo di iceberg, su cui l’orsetto si troverà a vagare da solo, in mezzo al mare.

Ci sarà il momento di doversi tuffare e cominciare a nuotare e continuare a farlo per giorni; per fortuna, quando si è stanchi, viene in soccorso un amico e il viaggio può continuare. E’ la mamma che parla e incoraggia ad avere sempre fiducia, perché lei sarà sempre lì ad attendere il ritorno del piccolo.

Ma dobbiamo sempre credere nel futuro…
e accettare i momenti belli come quelli brutti.
Un bravo orsetto conosce la pazienza.
Sa che il sole tornerà…

Nella storia avviene un “brusco” cambiamento di prospettiva.
La mamma aspetta il suo cucciolo non più sulla banchisa, ma in un territorio nuovo, disegnato dalle città sommerse; come dire, e a sottolineare che noi, la nostra civiltà fatta di consumismo compulsivo delle risorse, costi quel che costi, verrà letteralmente ricoperta dall’innalzamento dei mari, dovuto allo scioglimento dei ghiacci.
Gli orsi, invece, in qualche modo se la caveranno, come hanno sempre fatto, certi del loro futuro e attenti a conservare con amore il loro ambiente.

Se il cambiamento tarda troppo a venire,
perderai un poco la speranza.

Ma non mollare,
troverai sempre qualcuno pronto ad aiutarti.

Da bravo orsetto prosegui il tuo viaggio…
verso il sole.

Domani farà bello, di Rosie Eve, pubblicato da L’Ippocampo Ragazzi, è un albo illustrato originale, che racconta con grande semplicità il dramma del cambiamento climatico, con un finale che rappresenta una prospettiva diversa e interessante.
Nella storia convivono due filoni di narrazione:
da una parte l’esperienza drammatica del distacco e della perdita, la ricerca e poi il sollievo di ritrovarsi insieme, con il ruolo di mamma orsa che, conducendo il racconto, incoraggia a non perdere mai la speranza;
dall’altra lo sfondo dei cambiamenti climatici, la visione ahimè apocalittica, ma realistica, di quello che potrebbe essere lo scenario futuro, a fronte del comportamento autodistruttivo che la specie umana sta mettendo in campo.
L’autrice mette in guardia e sottolinea quanto, in una favola, può esserci di realismo, una prospettiva remota, ma non troppo, che può coinvolgere tutti noi, grandi e piccoli lettori.

La lettura è indicata dai 5 anni, ma è assolutamente da proporre anche a bambini più grandi in quanto questo apre la porta a molte riflessioni e a molti approfondimenti che ha senso fare con bambine e bambini, direi dalla terza elementare in poi.
E’ molto bello ragionare con loro sull’idea di futuro che hanno, come se lo immaginano e cosa farebbero per renderlo migliore e allo stesso tempo sensibilizzarli sul rispetto dell’ambiente che li circonda.

Le illustrazioni di Rosie Eve sono essenziali ed emozionali, l’albo, alterna tavole a tutta pagina o a pagina doppia, a pagine in cui il racconto accelera con sequenze di immagini che descrivono le azioni con un linguaggio che riprende lo stile del fumetto.
Domani farà bello, raccontando dell’orsetto che ha perso la mamma, la sua solitudine in mezzo al mare rende la storia ed il messaggio intuitivo ed evidenzia, sollecitando la partecipazione emotiva del giovane lettore o lettrice.
La visione del mondo futuro ha una limpida chiarezza, che esprime un indiretto grido d’allarme quanto basta per insegnare qualcosa alle generazioni che avranno il super-eroico compito di salvaguardare il nostro pianeta…una storia piena di speranza!

Ho imparato tante cose nel mio viaggio!
Quando c’è una tempesta o la notte senza fine…
devo avere pazienza…
e andare avanti fiducioso.

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La grande ruota – Christine Beigel

Ehi! Pollastra!
Se vuoi davvero fare un uovo perfetto, rotondo e bello…
guarda la mia ruota!
Io da solo sono grande e bello
come il mondo!

Ogni mattina, un pavone vanitoso tormenta gli abitanti di un villaggio. Mostrando la sua enorme ruota, tormenta una lumaca, rinominata bavosa, una gallina che viene definita pollastra e una donnola, appellata puzzola.


Mentre il pavone è tutto intento a sfoggiare la maestosità del suo ruota, la gallina suggerisce ai suoi compari un’idea. Una buona idea: in paese c’è la fiera, dove una meravigliosa ruota di lunapark fa mostra di sé, facendo luce e musica tutto il giorno e tutta la notte e, soprattutto, non chiudendosi mai. Il paragone, seppure assurdo, è lì a disposizione. Ruota contro ruota.


Detto fatto! Stanchi di cotanta arroganza, i tre animaletti decidono di coalizzarsi e sfidare il presuntuoso pennuto. Il pavone dovrà tenere aperta la sua ruota piumata per un’intera settimana, così da concorrere con la ruota sistemata in paese per la fiera.
Sfida accettata, il pavone, tronfio, si mette in competizione con il suo avversario meccanico, con la certezza di avere già in pugno la vittoria.

Mi stai sfidando?

D’accordo pollastra!
Se terrò aperta la mia
ruota fino alla fine della
fiera, tu e i tuoi amici
rimarrete lì ad ammirarmi
fino alla fine della vostra
vita di piccoli miserabili
mostriciattoli!

Nel caso in cui dovesse vincere, ai tre non resterà proprio che trascorrere il resto della loro vita in silenziosa ammirazione del vincitore.
E nel caso in cui dovesse perdere?
Ipotesi assolutamente irrealizzabile secondo il pavone che accetta la sfida.
Sarà la lucidità e la lungimiranza delle vittime della sua arroganza a mettere il pavone nelle condizioni di pensare che nessuno può essere perfetto sempre e comunque. Perché quasi sempre dietro la maschera della superbia e della vanità, si nasconde un bisogno di vicinanza ed affetto.
Cosa accadrà? Non ve lo svelo 😀 Ma sarà un piacere scoprirlo! 😉

La grande ruota di Christine Beigel edito da Clichy Edizioni è una storia che in modo ironico e leggero pone l’accento su uno dei problemi della società contemporanea: l’ossessione dell’apparire a discapito dell’essere. Da un lato il pavone, schiavo della sua bellezza, dall’altro i tre saggi animaletti che decidono di sostenersi l’un l’altro per non essere più soggetti alle angherie del volatile presuntuoso.

Costruito esclusivamente sul dialogo La grande ruota un libro molto adatto e piacevole alla lettura condivisa complici le illustrazioni favolose di Magali Le Huche;
Qualsiasi cosa lei illustri si riempie di così tanta ironia, da risultare inevitabilmente divertente. E’ un’arte rara quella di insinuarsi negli spazi muti del testo e di riempirli di tanto altro.
Il gioco di sguardi è una delle sue armi migliori, per cui anche gli occhi di una lumaca piccoli piccoli sono in grado di indirizzare il tono di voce e farlo diventare esausto, così come lo sguardo tagliente della gallina diventa una meravigliosa smentita della sua proverbiale stupidità.


E poi c’è il pavone che comunica non solo con gli occhi, ma anche e di più con le sue piume che diventano barometro del suo umore.

Un racconto divertente, buffo e colorato!
Buone letture!
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Tinotino Tinotina tino tin tin tin

Una volta si mise a pensare:
“Che melodia posso inventare?
Vorrei una musica per disegnare,
vorrei una musica per sognare.”

Tutto quello che osservava
nella sua testa si trasformava.
Tutto quello che toccava
una voce ritrovava.

Una musica per pensare,
una musica per giocare.

Tinotino Tinotina tino tin tin tin, dimostra come parole e immagini possano evocare le sonorità più diverse, aiutando il lettore a “vedere” la musica e ad “ascoltare” le illustrazioni.

Una magia che accade con la nuova collana di CarthusiaMusica disegnata e un po’ Strampalata” ideata dalla pianista e compositrice Elisabetta Garilli. La collana di albi illustrati di grande formato si inaugura proprio con ‘Tinotino Tinotina Tino Tin Tin Tin’, un libro generalmente indicato dai 4 anni, dove la lettura si può accompagnare con 16 tracce musicali dedicate, ascoltabili gratuitamente sul sito www.elisabettagarilli.it o scaricando il codice QR che si trova all’interno del libro, scaricabile con smartphone.

Brani e testi sono opera di Elisabetta Garilli, pianista, compositrice e ideatrice di rassegne di teatrali, le illustrazioni sono realizzate da Emanuela Bussolati, grande illustratrice e scrittrice di libri per bambini.
Come spiega l’autrice, la storia di Tinotino è un un invito a dare ascolto al proprio talento e non solo, perchè è anche un voler dare ai bambini e ai ragazzi nuove possibilità di incontro con l’arte.

Tinotino è un bambino, come tanti che “vuole suonare il mondo”, ha una grande passione per la musica e nella sua testa ogni oggetto si può trasformare in uno strumento che produce un suono.
Con semplicità si accorge dei ritimi e delle sonorità del mondo, in ogni momento della giornata, ovunque sia e soprattutto per mezzo di qualsiasi cosa, dai fogli di giornale, alle pentole, dalla chiave inglese al meccanismo del fischietto del poliziotto!

“Una mattina, a colazione,
esclamò serio con convinzione:
“Se voglio suonare un ritmo alternato,
ci vuole un tegamino dal fondo smaltato!”.

Da grande Tinotino vorrebbe fare il batterista, ma tutti i “grandi” il nonno, i vicini di casa i genitori cercano di fargli cambiare idea…
…il suo papà è preoccupato e cerca di convincerlo a fare qualcos’altro: il cuoco, il giardiniere, il sarto, il barista, ma a Tino “quei lavori piacevano soltanto perchè usavano attrezzi che suonavano d’incanto“.
Alla fine anche chi non vedeva nella musica una possibilità di “futuro” comprende che l’Amore di Tinotino per i suoni e per la musica non sono un semplice capriccio passeggero, ma una vera e propria vocazione che merita proprio di essere accolta e sostenuta 😉

Un grande messaggio arriva diritto a grandi e piccini, tra rime, illustrazioni e suoni che nascono pagina dopo pagina:
I bambini NON devono rinunciare per nessun motivo ai propri sogni
e il compito dei “grandi” è appoggiarli e sostenerli sempre! ❤

Un libro per imparare la musica, una fiaba per camminare nelle parole, una storia per danzare insieme, un invito all’ascolto della vocazione e del talento di ogni bambino, ecco cos’è Tinotino Tinotina Tino Tin Tin Tin di Elisabetta Garilli ed Emanuela Bussolati (Carthusia), libro vincitore del Premio Rodari 2018 per la sezione “Fiabe e filastrocche”.
La motivazione della giuria recita:
«..per l’originalità e freschezza del progetto editoriale; per il perfetto intrecciarsi di parole e immagini che permettono al lettore di “vedere” la musica e di “ascoltare” le figure;
per la vivacità e la bellezza di illustrazioni colte e sapiente.»

Come afferma Elisabetta Garilli in un’intervista:
“La musica è per me una materia di inclusione scolastica, elemento imprescindibile nella formazione umana; porta interdisciplinarità e integrazione, incontra il piano narrativo e l’arte, mi guida nel cercare di capire i bambini.”

“Tinotino Tinotina Tinotini
è la voce di tutti i bambini,
che han diritto di cercare
quel che sanno già amare.

Se hai un bel sogno non lasciarlo,
prova solo a coltivarlo.”

Un messaggio molto forte è dedicato ai bambini, perchè CREDANO nei LORO DESIDERI e CREDANO che effettivamente possono sapere che cosa vogliono fare da GRANDI.
Un altrettanto importante messaggio è per i genitori, per i nonni, per gli insegnanti.. un invito ad osservarli, ad ascoltarli e che siano d’aiuto per “sbocciare”!

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Fiocchi di Neve – Helena Kraljic

Nevica! Nevica!
Eva osservava incantata i fiocchi
che cadevano dal cielo:

“Sono tutti diversi.
E ognuno di loro è così speciale!”

A scuola Eva e i suoi compagni di classe guardano fuori dalla finestra e si accorgono che sta iniziando a nevicare così corrono alla finestra entusiasti per osservare i fiocchi che scendono dal cielo come per magia.
Le lezioni riprendono ed Eva, come prima guardava incantata i fiocchi di neve ora guarda incantata i suoi compagni e si rende conto che i suoi compagni sanno fare delle cose molto meglio di lei:

“come sarebbe bello saper disegnare come Sandra,
che meraviglia saper cantare come Anna,
sarebbe magnifico essere coraggiosa come Zoe
o essere brava in matematica come Nico…”.

Ogni bambino è diverso e proprio per questo c’è chi è bravissimo a disegnare, chi a cantare, chi corre rapidissimo e chi risolve i problemi di matematica alla velocità della luce. La piccola Eva sente un po’ di invidia nei loro confronti e vorrebbe tanto essere come loro..fino a quando una sua amica le fa un bellissimo complimento e allora si rende conto che le persone sono come i fiocchi di neve

“tutti così diversi
e ognuno così speciale”.

Fiocchi di Neve di Helena Kraljic è un racconto molto dolce ed evocativo edito da Picarona e con illustrazioni stupende di Maja Lubi. Il racconto fa riflettere i lettori su svariati argomenti validi sia in ambito infantile che adulto: spesso tendiamo a buttarci giù, a notare la bravura degli altri, sentirci inadeguati, senza alcuna capacità o peculiarità.


Dovremmo (in primis noi adulti) avere maggior stima di noi stessi: è corretto apprezzare e ammirare le caratteristiche altrui ma rimane fondamentale avere altrettanta fiducia nelle nostre possibilità.
Dobbiamo amarci, ed insegnare ai bambini ad amarsi per quello che sono, impegnandosi a migliorare ogni giorno di più

Una storia piena di magia e simpatia in cui vediamo il valore dell’essere diversi e dell’amicizia.
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Un Memo – Hervé Tullet

Si vede il potere di questa scatolina appena aperta:
qualsiasi bambino ne rimane catturato e potrebbe anche rimanere un’ora ad abbinare forme, trovare coppie, immaginare e creare liberamente percorsi combinando le carte.

Attenzione “adulti” non fatevi ingannare dal nome!
Un Memo,
venduto e realizzato da Franco Cosimo Panini Editore, non è un semplice memo inteso come carte uguali da trovare, o per lo meno non è solo questo. Il gioco propone tantissime carte bellissime davvero strane, artistiche, disegnate con linee, punti, cerchi, curve e ricurve, incroci, palle colorate.

Unendo le carte, i bambini saranno totalmente liberi di comporre disegni, ricchi di percorsi artistici, da soli o in coppia, in quattro, in cinque…
Questo gioco, è un viaggio, è una storia che non pone limiti: la fantasia è libera di volare.
Si costruiscono percorsi, anche per le macchinine, astratte realtà, incredibili intrighi. I disegni delle 44 carte portano la firma inconfondibile di Hervé Tullet ma sono lasciati liberi per ogni esperimento.
E attenzione, anche il retro delle carte, realizzate in monocromia può venire utilizzato 😉

Tullet, torna quindi con la sua “semplicità” a stimolare la memoria, la creatività e a liberare l’immaginazione di ogni bambino, sia di quelli piccoli che di quelli “grandi”!

Dopo centinaia di combinazioni, dopo aver immaginato e viaggiato sulle ali della libertà e dell’arte proviamo a prendere un bel foglio tanti pennarelli o pennelli e creiamo pure noi con i bambini nella magia della creatività!
Infatti il gioco può continuare sia a casa che a scuola, lasciando liberi i bambini di creare e costruire nuovi pezzi, nuove carte personalizzate , in gruppo o da soli 😉
Non c’è limite all’immaginazione dei bambini, quindi perché limitarli?
Ogni spazio è utile per giocare, creare e imparare, non rimane che provare!

“I bambini vogliono sapere tutto e non hanno pregiudizi.
Essi, più sono piccoli e più sono aperti.
Tutto è comprensibile
ed è in grado di comunicare per loro
con un vasto repertorio di strumenti.
Tutto quello che dovete fare è mostrare qualcosa,
per farla diventare l’inizio di una nuova cosa.
Tullet

Un Memo è si aggiunge con gran successo ai progetti di grafica e cartotecnica in cui riconosciamo la caratteristica principale dello stile di Tullet: la creatività è servita sul piatto d’argento per ogni bambino che vuole giocare, inventare, scoprire. Girando, ruotando, combinado le diverse carte e mischiandole a piacere, il bambino impara a creare in libertà dando sfogo alla sua fantasia.
È davvero divertente e adatto anche ai più piccini perché non ha regole complesse da seguire.
La scatola contiene 44 carte grandi e resistenti.

Puoi acquistarelo QUI:

I migliori libri aspettando la Befana

E’ tornata la befana a cavallo di una scopa:
vola senza far rumore nella notte nera nera

Sulle spalle ha tanti sacchi
e li posa sui camini tira fuori sorridente
i regali per i bambini dolci e biscottini,
ma più bello ancora essa sa donare
una grande gioia che non si può scordare.
Viva via la Befana!

L’Epifania è uno dei giorni più attesi dell’anno da parte di tutti i bambini, e non soltanto da loro… poiché in questo giorno speciale che chiude definitivamente le festività natalizie, la simpatica vecchietta dalle scarpe rotte arriverà volando su una scopa per portare regali ai bimbi buoni e “birichini”.

Se volete raccontare una storia della Befana per bambini ci sono alcuni libri illustrati davvero carini e ricchi di messaggi belli e significativi!
Ecco alcune proposte di lettura prima di appendere la calza al camino e aspettare l’arrivo della simpatica vecchietta Befana!

di Laura Matilde Isgrò illustrato magnificamente da Stefania Ruggeri edito da Kimerik editore.

“Quanto lavoro c’è da fare e quante calze da riempire!
Tutto deve esser pronto per la consegna dei doni,
ciò sarà possibile grazie all’aiuto di Epifanio,
l’affezionato gatto della signora Befana.”

Consigliato dai 4 anni, racconta le avventure dell’amico gatto della Befana, che l’accompagnerà in un entusiasmante viaggio tra le stelle e stupendi panorami.

Ci sono tantissime calze da riempire e tutto deve essere pronto per la consegna dei doni, ma la Befana non si trova da sola ad affrontare questo immenso lavoro, con lei c’è Epifanio. Quest’ultimo conoscerà il mondo fuori dalla loro casa, mettendosi comodo sulla scopa volante e scoprirà i vari regali per i bambini riconoscendone il significato del donare.

“Adesso tieniti forte, dobbiamo atterrare,
ma silenzio dobbiamo fare, non facciamoci sentire,
non facciamoci vedere;
nei lettini dormono tranquilli i bambini,
riempiamo le calze di carbone e regalini”.

Alla fine del libro ci sono delle immagini da colorare (la Befana, il gatto Epifanio e la calza) e la mappa del mondo della Befana e di Epifanio, dove il bambino può indicare la sua nazione e città.

Puoi acquistare il LIBRO QUI:

Le scarpe della befana

di Anna Genni Miliotti, illustrazioni di Cinzia Ghigliano edito da Le Rane Interlinea.


consigliato anche dai 4 anni racconta la storia della piccola Daria. Una bambina che si sente ripetere la famosa filastrocca per la festa della Befana,
“La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte…” e decide di comprare delle scarpe nuove alla Befana per ringraziarla dei doni.

ma quando viene la befana?
Viene di notte.
E a che ora viene la Befana?
A mezzanotte.
E come viene?
Viene volando sulla scopa.

Le pagine sono scorrevoli, con delle belle illustrazioni colorate che accompagnano il testo in ogni pagina e attirano molto i bambini, e rimangono affascinati dalla storia che la mamma di Daria racconta sulle scarpe della Befana e come lo gnomo calzolaio è specializzato nel fare le scarpe di ogni tipo.

“Non è che alla Befana i piedi crescano come ai bambini, che ad un tratto le scarpe gli diventano strette e corte, come pure i vestiti….il tempo per comprarsi delle scarpe nuove proprio non lo trova mai. Ma preferisce accontentarsi delle sue vecchie scarpe rotte piuttosto che far mancare i suoi doni a un bambino”.

Alla fine, Daria scelse un paio di stivaletti rossi, belli alti e caldi, e mise il bel pacchetto sotto il camino per la Befana. Il libro finisce con un colpo di scena simpatico, anche perché la protagonista insegna anche agli adulti quanto sia importante donare qualcosa e di voler dare una mano agli altri.

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La Befana e il colpo della strega

di Tea Ranno ed illustrazioni di Lorenzo Santerelli (a metà tra disegno e collage)
ed edito da Armando Curcio Editore.

La Befana sta per partire quando: «Ahi! Il colpo della strega!». Invoca la nipote strega buona: «Tulipandra guariscimi! Devo partire!».
Ma puo` farlo solo chi l’ha colpita: Tulipandra chiama allora la brutta e grigia Dondomelia. «Perche´ l’hai colpita?». «Ha sbagliato!». Ma come? Doni ai buoni, carbone ai cattivi.

«Hai sempre sbagliato! Non ci sono bimbi cattivi, solo VIVACI!». «E il carbone?». «Se i bimbi crescono tra i rimproveri diventeranno cattivi. Il carbone va agli adulti: fanno le guerre, avvelenano l’aria». Dondomelia, che quindi ha molto a cuore i bimbi, viene trasformata da Tulipandra in una bellissima dama bianca. La Befana guarisce e inforca la scopa per portare doni ai bimbi e carbone agli adulti cattivi.

Il Carbone bisogna portarlo, certo che bisogna portarlo!
Ma non ai bambini hai capito Befana?

Un libro illustrato ricco di un grande messaggio oltre che della storia della simpatica Befana.
La storia è quasi un monito, indirizzato sotto sotto sopratutto ai grandi, che se continueranno a fare le guerre, ad uccidere e ad inquinare saranno loro a trasformare il pianeta in un enorme pezzo di carbone… infine è un invito ad avere più pazienza coi bambini a non farsi prendere troppo dai pensieri o dal lavoro altrimenti per forza la loro anima diventerà nera, per forza diventeranno cattivi!
Anche per questo libro la lettura è consigliata dai 4 anni

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La freccia azzurra

scritto nel 1964 da Gianni Rodari dove ci presenta una Befana fuori dagli schemi…
ed è l’avventurosa fuga di un gruppo di giocattoli dalla vetrina di un negozio per andare alla ricerca di un bambino.

Qui appare la Befana in una veste un po’ particolare. Rodari, infatti, si diverte a giocare con il personaggio della Befana, che per tradizione è la vecchietta che “vien di notte con le scarpe tutte rotte”: qui, invece, è una vera e propria imprenditrice (quasi baronessa), un po’ avara e sicuramente molto attenta alle spese.

La notte tra il 5 e il 6 gennaio la signora sale sulla sua scopa e, sfidando il freddo e la neve, consegna i regali solo ai bambini i cui genitori sono andati in negozio ad acquistare i giocattoli. È più simile a un corriere espresso, insomma! Con i tempi che corrono, bisogna pensare a fare cassa, mica beneficenza! Così anche quest’anno il piccolo Francesco non riceverà nessun regalo. Figuriamoci quel bellissimo treno azzurro esposto nella vetrina della bottega di giocattoli della signora Befana!

Un personaggio realistico e moderno, quello creato dall’autore di libri per bambini, che si è dovuto adattare al consumismo e alle logiche contemporanee: non la strega cattiva da temere né la signora buona che porta i regali ai bambini nuovi, la Befana vive dei giocattoli che riesce a vendere, come una qualsiasi imprenditrice. Per questo non può portare la freccia azzurra al piccolo Francesco, né accontentare i tanti bambini che le scrivono le letterine, e di cui Teresa annota pazientemente i nomi in un taccuino.

Per questo i giocattoli che ha esposto in vetrina, il capostazione, il manovratore e il macchinista della Freccia azzurra, il pilota dell’aereo, il capitano Mezzabarba, il capo pellerossa Penna d’argento, le bambole, gli ingegneri del Meccano, le marionette, i pastelli colorati, l’orso giallo e Spicciola, un cane peluche, decideranno di scappare per far felici i bambini poveri, tra cui Francesco.

Per fortuna che non tutti pensano ai soldi. Come i giocattoli esposti in vetrina che se pure sono di legno o di plastica un cuore ce l’hanno.
E se è per questo pure il coraggio. Paladini dei bambini!

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