In questa storia c’è un bambino di nome Pinin.
Mentre cammina in un bellissimo giardino scovato al di là delle colline, il piccolo Pinin è testimone di furto davvero molto insolito: un omino lungo e sottile, armato di spugna magica, sta rubando tutti i colori!
L’azzurro del lago, il verde del salice, il rosso del vulcano… Finiscono tutti mescolati in un grosso sacco, e al loro posto restano solo alberi e animali grigi.
Nel giardino passa un brivido d’allarme.
AIUTO! C’E’ UN LADRO DI COLORI!
Provate a immaginare un giardino rigoglioso, pieno di fiori, alberi, erba, colori e ad un tratto, qualcosa cambia, “l’aria rabbrividisce, l’erba si piega, il puledro drizza le orecchie”, e appare uno strano omino “grigio come l’ombra della sera” che comincia a sfiorare tutto quello che gli capita a tiro con la sua spugna, e i colori, come per magia, finiscono nel sacco che porta con sé. Pavoni, pettirossi, laghi, salici, vulcani, nessuno viene risparmiato dall’implacabile ladro di colori.
Tocca proprio a Pinin capire come sciogliere il triste incantesimo e poi far tornare ogni colore al posto giusto con l’aiuto della scimmia sapiente che rivela a Pinin che soltanto lui può sciogliere l’incantesimo, facendo qualcosa che gli altri abitanti del giardino non sanno fare. Dopo tante prove, finalmente (e casualmente) il nostro eroe scopre la sua inconfondibile prerogativa: soltanto lui sa ridere…
“Quando sono triste, tutte le cose perdono il loro colore, diventano grigie.
Chi mi ruba i colori, mamma?”
Da questa domanda di mia figlia bambina, racconta l’autrice, è nata la fiaba Il ladro di colori.
Eppure, è questa la forza del libro, il racconto non suggerisce mai schematicamente questa relazione: per il lettore bambino si parla di Pinin e del mondo fantastico in cui è finito, punto.
Una fiaba inventata quindi con il cuore da una mamma come tante per la sua bambina… in un giorno di tristezza.
Il ladro di colori di Mafra Gagliardi edito da Bohem press Italia ed è una storia che ha preso le forme e i colori della meraviglia, grazie al fantastico tocco artistico di Štepán Zavrel, un grande artista boemo che ha dato un decisivo impulso alla cultura dell’immagine per l’infanzia, anche nel nostro paese – che ricrea un paradiso terrestre da arabesco in cui fa muovere il piccolo Pinin come su un fondale teatrale.
E voi, che cosa fareste voi se un giorno uno strano omino, grigio come l’ombra della sera, vi togliesse uno dopo l’altro tutti i colori e vi ritrovaste in un mondo sempre più triste?
L’autrice Mafra Gagliardi racconta in modo semplice, Štepán Zavrel illustra, con i magnifici disegni e ai piccoli lettori e a noi adulti arriva il messaggio inequivocabile del potere straordinario del colore e il suo rapporto con lo stato d’animo infantile.
Questo libro è pubblicato in Italia in collaborazione con Morocolor Italia S.p.A., che han sostenuto con fiducia ed questo prezioso libro per far arrivare a più bambini possibile la magia e la forza dei colori e dell’arte, creando anche loro da tre generazioni colori di qualità!
“D’ora in poi, ogni volta che dopo un temporale
nel cielo comparirà un arcobaleno,
si ricorderà dei colori
del giardino meraviglioso tra le colline.
E proverà a disegnarlo.
Se vuoi, provaci anche tu.”
Il Ladro di colori in un meraviglioso caleidoscopio di immagini, parole e colori, usando il linguaggio delle favole, prova a raccontare le emozioni dei nostri bimbi, come gioia e tristezza, attraverso le mille sfumature dell’arcobaleno 😉
Buona lettura con Pinin!
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