Il mondo Segreto di Babbo Natale – Alan Snow

Un altro Natale è alle porte e non possono mancare questi due libri di Natale per bambini che potrete regalare per vedere un magico stupore nei loro occhi appena li aprono!
Dove vive Babbo Natale? Come fa a sapere cosa vuoi per Natale e da dove vengono tutti i giocattoli?

Il mondo segreto di Babbo Natale-pop-Up  edito da Mondadori non solo dà risposte a queste domande, ma accompagna anche il lettore in un viaggio attraverso il mondo di Babbo Natale e condivide tutti i segreti che grandi e piccoli lettori hanno sempre voluto sapere.
Paesaggi innevati, l’ufficio postale, l’officina di Babbo Natale, tanti Elfi e una spettacolare festa di Natale per i lavoratori di Babbo Natale, è tutto in questa favolosa edizione pop-up!

Le illustrazioni di Alan Snow saltano letteralmente da ogni pagina insieme ai pop-up. L’opera d’arte ricca e colorata è una gioia da guardare. E proprio come nella versione del libro classica, anche in questo ogni pagina contiene molto umorismo e battute che lo rendono una lettura divertente.
La quantità di dettagli è sbalorditiva e c’è così tanto da fare che non riesci a vederlo. Ogni singolo pezzo di carta in questo libro è stampato su entrambi i lati, il che rende le pagine pop-up di questo libro ancora più interessanti da guardare da diverse angolazioni.


Ogni pagina contiene immagini molto dettagliate con cose quasi infinite che i bambini possono trovare. Una pagina include anche piccole lettere a Babbo Natale che puoi leggere.
Alan Snow ha fatto un ottimo lavoro fondendo ed espandendo l’artwork originale in scene pop-up tridimensionali. Funziona veramente!

Ti sei mai chiesto come fa Babbo Natale a sapere esattamente cosa vuoi per Natale?

Un bellissimo libro pop-up di Natale, un classico da collezione ma esiste anche la versione classica
Il mondo segreto di Babbo Natale, scritto da Alan Snow  tradotto (in formato tradizionale cartaceo) da Ilva Tron per Mondadori. Questa versione è stata pubblicata per la prima volta nel 2005 e rieditato nel 2011 in versione pop-up con l’aiuto di Maggie Bateson, una vera e propria “ingegnere della carta”, e tradotto stavolta da C. Di Clemente.

Il mondo segreto di Babbo Natale, (in entrambe le versioni), vi svelerà tutti i misteri che si celano dietro l’omone vestito di rosso, che ogni anno visita le nostre case per portarci i tanto agognati doni:

Dove vive? Come fa, con quel pancione, a passare attraverso camini così stretti?
E se solo i bambini buoni dovrebbero ricevere i regali (ahi ahi!), cosa succede realmente a quelli “meno buoni”?


A questa e a mille altre domande troverete risposta in questo libro che – come un vero e proprio scoop – vi rivela il “dietro le quinte” di Babbo Natale e del suo importantissimo lavoro.
La versione pop-up, affascina e colpisce moltissimo i bambini perchè riesce a regalare tutta la magia del Natale in 3D: davanti ai loro occhi, infatti, prenderanno vita Babbo Natale in persona e tutti i suoi aiutanti, la sua casa, il suo laboratorio, l’ufficio postale del Polo Nord e tanti altri luoghi dove si svolgono i preparativi per la festa più bella dell’anno.

Vi ammalierà già dalla copertina con quel bel Babbone di rosso vestito e vi conquisterà non appena lo aprirete: ogni pagina è un meraviglioso pop-up che si può leggere in tre dimensioni e guardandolo da tutti i lati!


Il mondo segreto di Babbo Natale – pop-up, una volta scoperto diventa in assoluto uno libri più preferiti dai bambini! E’ affascinante e coinvolgente, ogni bimbo ne rimane entusiasta!
Il fascino del pop-up è senza tempo, è un regalo prezioso e originale da fare

Nella versione classica gli aneddoti e i dettagli sono ricchissimi, perfetto per rispondere alle domande più bizzarre dei bambini curiosi!


Già la copertina è uno spasso, solo guardare “Babbo” e scoprire tutti i segreti del suo “outfit” (come direbbero in un blog di fashion), ci soddisfa una marea di curiosità. Gli stivaletti succhianeve, il sistema di filtraggio zuppa, il sistema di localizzazione del bimbo che russa ed altre diavolerie, sono degne dei migliori super eroi.
Gli argomenti trattati sono tanti e tutti fondamentali e tutti rigorosamente accompagnati da ricchi disegni esplicativi.

Lo sappiamo bene come i bambini dal nulla se ne escono con domande curiose in cerca di risposte chiare su Babbo Natale, ad esempio:
Dove abita Babbo Natale? e Dove lavora?
Chi aiuta Babbo Natale? C’è una scuola per Elfi?
Come fa Babbo Natale a sapere cosa vogliono i bambini? e soprattutto come fa Babbo Natale a sapere se i bambini sono stati buoni? 😀
Da dove vengono i giocattoli? Chi costruisce i giocattoli?
Dove sono depositati i giocattoli? e chi organizza l’invio dei giocattoli?
Come fa Babbo Natale a trasportare i giocattoli sulla slitta tutti tutttiiiii in una volta?
Le slitte di Babbo Natale quante sono?? Come fa Babbo Natale a scendere dai comignoli?
Cosa molto importante, a che ora arriva Babbo Natale?!?
Che succede se ti svegli e lo trovi?
Cosa fanno Babbo Natale e gli elfi, il giorno di Natale? Mangiano e fanno festa o dormono?


Praticamente le risposte a tutte le domande che un bambino curioso potrà farvi su Babbo Natale sono svelate pagina dopo pagina. Immaginatevi solamente gli occhietti dei bambini quando verranno a conoscenza di tutti questi segreti natalizi!

Sono due libri fantastici da regalare ai bambini, da leggere e rileggere più volte tutto d’un fiato, magari alla luce di un albero di Natale, al calduccio sotto una bella coperta… in attesa che arrivi Babbo Natale con le renne e la slitta carica di regali, ma vi dico già che sarà richiestissimo anche in primavera, estate, autunno 😀

2 libri perfetti per chi ama la magia del natale,
per chi ama scoprire insieme ai bambini i segreti di babbo natale,

2 libri stupendi e ricchi di dettagli per leggere insieme e non smettere mai di sognare!

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Principe della Gioia – Gek Tessaro

Col suo nome lui la chiama
E le giura che la ama
E il prodigio è che intanto
Anche lei lo ama tanto.
Qui la storia è gia finita?

Una strega molto antica
Di ogni gioia è la nemica

Principessa e Principesso sono sposi per festeggiare il loro grande amore, ma c’è qualcosa che va storto e Principesso diventa un rospo! Proprio così! Tutto per colpa della strega cattiva che trasforma Principesso in un saltellante ranocchietto.

Accipicchia mamma mia
Che bruttissima magia
Lo vedete a nudo occhio
Ora il principe è un ranocchio

Riuscirà Principessa a dargli un bacio sulla guancia?
Solo così, come si sa, forse Principesso umano tornerà…
Il guaio è che la principessa non ha nessuna intenzione di baciarlo: le rane le fanno davvero schifo.
A un tratto quel ranocchio così grande, sembra talvolta grande quasi come loro ma che non lo è affatto, diventa fastidioso e inaccettabile. Tutti vogliono la normalità, vogliono che le cose vadano come sempre sono andate e che tutti, ma proprio tutti siano tranquilli e felici come in tutte le altre favole.
In quattro e quattr’otto l’intera popolazione del castello passa dall’adorazione per il principe a rincorrerlo con i bastoni.

Principessa si fa seria
Cos’è questa cattiveria?
Vede in volto il suo amato
Molto solo e disarmato
…Piange forte e a sè lo chiama
Lui si ferma, lei lo ama
Anche lui la ama e scende
Tra le braccia poi la prende.

Tra una rima e un salto Gek Tessaro, ci mette lo zampino e stravolge tutto.
Non solo con una serie di rime piene di allegria e umorismo, ma anche con uno splendido finale a favore di ranocchio.

Gek Tessaro, tra gli autori più amati della letteratura contemporanea per ragazzi, torna a sorprenderci con un’ inedita rivisitazione della celebre fiaba dei Fratelli Grimm, Principe della Gioia edito da Lapis, una bellissima storia da leggere in rima e ci sono delle illustrazioni che sembrano uscire fuori dal libro.
Un invito a non rinunciare a ciò che ci piace, perchè diverso, perchè non corrisponde alle abitudini dei più
Un invito a non rinunciare se si sente che è vero amore

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Harold e la matita Viola – Crockett Johnson

Una sera, dopo averci pensato su per un bel po’,
Harold decise di andare a fare una passeggiata
al chiaro di luna.
Ma la luna non c’era e ad Harold serviva una luna
per fare una passeggiata al chiaro di luna.

Quella di Harold è l’avventura di una notte: lui è un bimbo che svegliatosi da un sogno oppure dentro al sogno stesso, con la sua matita viola crea un universo solo con la potenza dell’immaginazione e del suo estro creativo. La matita disegna su un foglio bianco e rende visibile e vero ciò che prima era solo immaginato. Harold si diverte a scarabocchiare in libertà e poi, all’improvviso, dalla divagazione nasce una storia.


C’è anche con un momento centrale di sconforto in cui sembra siano i mostri, creati da lui stesso, ad avere la meglio. E’ un instante di paura che si può sconfiggere. L’immaginazione e la creatività sono libertà, sperimentazione, fallimento ed errore talvolta, ma anche ripresa e continua ricerca.
Questo ai bambini non dovremo spiegarlo, perché per loro sarà evidente e la matita ha la stessa potenza di una bacchetta magica.

Il piccolo Harold ci ricorda e ci insegna nel modo più naturale ed efficace, mostrandocelo senza dircelo, che se vogliamo anche noi adulti abbiamo una matita viola nelle nostre mani e non solo nell’immaginazione dei piccoli. La matita viola è la nostra possibilità di scrivere un capitolo diverso, ogni giorno, possiamo scegliere se seguire le solite strade o muovere nuovi passi in direzioni nuove 😉

Harold sapeva che più in alto fosse andato,
più lontano avrebbe visto.
Quindi decise di far diventare la collina una montagna.

Harold e la matita Viola di Crockett Johnson edito da Camelozampa è un albo illustrato che ritorna nelle librerie dopo diversi anni, non solo un ritorno molto gradito da grandi e piccini, ma direi indispensabile come spunto 😉

Un inno al potere dell’immaginazione, una storia affascinante per i lettori di ogni età e un perfetto esempio della forza narrativa del picture book.
3 milioni di copie vendute, tradotto in 14 lingue: un classico intramontabile, che finalmente torna in Italia

Harold è un bambino piccolo, che indossa il suo pigiamino e prende la sua matita viola per iniziare a disegnare strade, alberi, montagne, la luna e la città… insomma un mondo intero in cui poter passeggiare.
Una matita viola, davvero unica, come la fantasia dei bambini, perchè crea ciò che Harold pensa ma anche risolve al volo i problemi che Harold incontra, disegnandoli involontariamente, sul suo cammino.
Lo spazio bianco su cui si muove Harold è, senza mai essere nominato, il luogo della sua immaginazione: una pagina bianca (letteralmente) su cui il bambino dà vita alle proprie fantasie.

L’immaginazione di Harold è un vero e proprio ambiente, prima che un racconto: il bambino la vive in modo non del tutto consapevole, tanto che quando disegna un drago lo fa così spaventoso che “la mano cominciò a tremare”… disegnando così una linea non più dritta ma ondulata, che si fa subito mare.
Harold e la matita viola è uno dei più alti tributi all’immaginazione, un albo illustrato che grazie a Camelozampa rivive in un’edizione curatissima che lo rende preziosa.

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Ti mangio di baci – Carmen Gil

Il mostro Peloso era grande.
Più della quercia millenaria.
O della torre del castello.
O della montagna nuvolosa.

Peloso è un mostro molto grande che è sempre arrabbiato e solo. E più è solo, più si arrabbia, e più si arrabbia, più solo è…
Peloso era grande, enorme e soprattutto era sempre arrabbiato, arrabbiato e ruggente come una tempesta GRRRRRR !!


Peloso viveva nel paese dei paronzoli, adorabili esseri colorati che temono il grande mostro. Ogni volta che provano ad avvicinarsi a lui, scappano spaventati, intanto Peloso continua ad arrabbiarsi e ringhiare.
Una volta un paronzolo viola ha cercato di avvicinarsi a lui, ma un disegno che stava facendo è andato storto e Peloso non poteva sopportare che qualcosa fosse andato storto. Il grande Peloso iniziò ad arrabbiarsi e cominciò a ringhiare e ad agitarsi. Grrrrrr


Il paronzolo viola iniziò a correre pensando che Peloso lo avrebbe mangiato.
Allo stesso modo in cui il paronzolo viola ha cercato di avvicinarsi, così ha fatto anche un paronzolo blu, ma anche lui scappò dalla paura.

Ma arriva un giorno in cui un paronzolo arancione invece di scappare, gli sorride e questo sorprende così tanto Peloso che le sue sopracciglia sempre aggrottate si trasformano in un enorme sorriso. A poco a poco si rende conto che l’affetto che il paronzolo gli sta dando, anche quando è arrabbiato, gli fa perdere la rabbia…e tornare il sorriso!

Cosa succederà alla fine?
Farà amicizia davvero con tutti i paronzoli?
Perché il libro si chiama “Ti mangio baci” e non ho menzionato nulla sui baci?
Qual è la fine? Dovrete scoprirlo da soli 😉

Sai quando dicono… “amami quando meno lo merito, sarà quando ne avrò più bisogno“?
Ti mangio di baci di Carmen Gil edito da NubeOcho è una bella storia che mi ha ricordato quella frase.

Peloso aveva bisogno di amore, qualcuno che nonostante qualche momento no, e qualche arrabbiatura non se si fosse spaventato lasciandolo solo, accompagnandolo e convalidando i suoi sentimenti. Una storia che può insegnarci molto, sia ai più piccoli che a noi adulti 😉

Consiglio questo libro per lavorare sull’autostima, soprattutto nella fase dell’infanzia, dove si costruiscono veri sentimenti verso se stessi e verso gli altri. Possiamo anche lavorare con questo libro sull’empatia verso gli altri, poiché Peloso è un mostro che ha un problema a livello personale e questo influisce sui suoi rapporti con gli altri. Come possiamo aiutare alcuni amici che sono come Peloso?

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Più piccolo di me non c’è nessuno – Clotilde Perrin

Il più incredibile
dei super bambini
è di sicuro
il bambino minuscolo.
Questa è la sua storia.

Un bambino, o meglio un fratellino è appena entrato nella sua vita e in quella dei suoi genitori.
E lui, bambino e  da poco fratello maggiore, si sente trascurato con il pretesto che ora è cresciuto e può badare un po’ a se stesso.
Ma se lui non si sente affatto grande! Se si sente ancora piccolo..o meglio minuscolo!
Proprio così, in un momento da grande, dove deve fare colazione da solo, si sente attirato dal biberon di latte del fratellino e quando inizia a rimpicciolirsi, non sospetta di essere all’inizio di un viaggio che non dimenticherà…

Tra gli albi della collana L’Acchiappastorie di Terre di Mezzo trovate i “Super bambini. Piccoli poteri magici per crescere”. Si tratta di tre titoli dell’autrice e illustratrice francese Clotilde Perrin.
Una nuovissima collezione di piccoli album tanto belli quanto delicati. In ogni avventura seguiamo un bambino che affronta una situazione che lo turba, lo preoccupa o non gli si addice.

Proprio come accade in Più piccolo di me non c’è nessuno, per un breve periodo, il nostro (super) eroe si ritrova dotato del potere di diventare piccolo, anzi piccolissimo e gli permetterà di superare la sua apprensione.
Una volta domata questa nuova emozione grazie alla nuova amicizia con una creatura ancora più piccola di lui, che lo aiuterà a far pace con il suo ruolo di fratello maggiore, il super potere scompare, poiché il bambino non ne ha più bisogno 😉
Ecco dunque il magico potere di un buon libro, come un’avventura durante la quale un bambino, confrontato con la nuova difficoltà, come il sentimento di abbandono legato all’arrivo di un fratellino o di una sorellina, si trasforma in un “piccolo-eroe” grazie a un potere temporaneo. Non un potere qualsiasi, ma questo potere gli permette di superare l’ansia e l’apprensione di queste situazioni destabilizzanti.

“Il bambino minuscolo atterra su un fiore
grande quanto un letto.
Il bello di essere piccoli
è che puoi saltellare dappertutto.”

Clotilde Perrin comprende bene le piccole preoccupazioni dei bambini, e per accompagnarli nelle loro avventure ha immaginato una serie di meravigliosi ritratti di bambini che lei (come al solito) ha illustrato con dipinti vivaci e poetici…

L’arrivo del fratellino o della sorellina è carico di tante aspettative, qualche ansia e molti sensi di colpa dei genitori. E la trasformazione della famiglia, nei suoi equilibri, è totale. Per il primogenito, soprattutto se ancora piccolo, è difficile capire i cambiamenti che annusa intorno e, come sempre, i libri illustrati possono venire in suo aiuto.
Ribadisco però il concetto che il libro non è la soluzione o “il metodo perfetto” per favorire questi passaggi, ma può offrire spunti, parole, immagini e una chiave simbolica ed emotiva a noi e a nostri bambini. La lettura condivisa di un tema poi così “grande” ed importanti per i nostri piccoli, può aiutare a creare finestre per poterne parlare apertamente.

Una piccola lettura da condividere con i nostri piccoli senza moderazione!!!
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Qui accanto a me – Alexandre Rampazo

Io e il mio Orso
siamo grandi amici.
Amici per la pelle!

Un ragazzo ha un orso come grande amico (grande, vero?). L’orso si prende cura del bambino e il bambino si prende cura anche dell’orso.


Qui accanto a me di Alexandre Rampazo, edito da Gallucci, parla dell’amore incondizionato, di quelli rari e insolubili. Il finale rimane un un segreto, che non posso svelare… Ma non ho dubbi: tutti ameranno alla fine.


La delicatezza del testo e delle immagini racconta il rapporto affettuoso tra un ragazzo e il suo grande amico orso. La complicità tra i due nella vita quotidiana incanta man mano che il ragazzo cresce, fino a quando l’orso se ne va. Come affrontare questa perdita? A volte la risposta può essere molto vicina.


Durante la lettura restano altre domande:
Chi è questo orso?
Un amico immaginario?
Tuo padre? Un fratello maggiore?

Solo il passare del tempo può portare la risposta.
I bambini scopriranno la risposta, leggendo questo albo illustrato piena di fantasia e sentimenti – e chiunque abbia un orso in famiglia si identificherà! 😉

André Neves, un grande artista della letteratura, soprattutto dei bambini, dice:
“In molti modi un libro per bambini può trarci in inganno.
Uno di questi è leggerlo troppo in fretta. Senza concentrarsi.
E’ una presunzione pensare che solo un testo denso sia un buon testo.”

Questo albo illustrato di Rampazo, ha una storia con un senso si di circolarità, perchè con molta semplicità, pagina dopo pagina ci fa viaggiare nel tempo e in ciascuna tappa da lui raccontata..ed è proprio così che si accendono i ricordi, quelli luminosi, quelli speciali.

Alexandre Rampazo rievoca gli affetti che popolano l’ infanzia, in un libro in cui testo e immagine lavorano insieme per toccare le emozioni del lettore con estrema delicatezza. Attraverso il rapporto tra un ragazzo e il suo orso, il libro ci mostra che a volte un po ‘di fantasia può rendere più giustizia alla complessità dei sentimenti che proviamo di qualsiasi realismo.

Il finale del libro ci ricorda che l’infanzia, oltre ai suoi giochi e alla sua gioia, è anche il momento della vita in cui sperimentiamo le nostre prime grandi perdite e impariamo ad affrontarle.

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Parole BAMBINE – David Pintor

“Nara, mi chiede spesso di disegnare insieme a lei.
Voglio dipingere!” esclama con una tale esigenza che rende impossibile ogni mio tentativo di rimandare quel momento.

Parole Bambine di David Pintor edito da Lapis edizioni è nato come “Il primo dizionario di Nara” perchè è il risultato della maestria illustrativa di David Pintor e del tempo trascorso con sua figlia, con la matita in mano 😉
È proprio così, dai momenti trascorsi insieme alla figlia Nara, nata a marzo 2017, è nato questo dizionario compilativo delle prime parole di sua figlia…e non solo.


Sono più di cento parole pronunciate da Nara che servono come spunto a David per ricreare altrettanti momenti preziosi in compagnia della figlia e della sua scoperta del mondo attraverso il vocabolario. Il libro, ha un formato piccolo, compatto, quasi a voler essere un dizionario a misura di bambino e diventa così per l’autore:

«un riassunto dei momenti indimenticabili
che ho passato con mia figlia durante i suoi primi due anni»


“Il disegno è per lei, principalmente, intrattenimento ma anche fantasia, comunicazione e un modo meraviglioso di conoscere il mondo.”

Parole bambine, attraverso Nara, la bambina protagonista, i bambini potranno infatti imparare tantissime parole e associare l’immagine, partendo dalla A con ACQUA, ALBERO, ANNAFFIATOIO, passando per tutte le altre lettere dell’alfabeto… F come FIORI, G come GRANDE, GRIDARE, M come MAMMA, MATITA, O come ORECCHIO, P come PAPA’, PIEDI, PIOGGIA, e non poteva mancare la P di PUZZETTA :D, S come SOLLETICO, SCHIUMA, STELLE, T come TETTA, TUNNEL, U come UOVO fino ad arrivare alla lettera Z con ZAINO.


Seguiamo le prime conquiste della bambina coi codini con il suo stesso entusiasmo.


Ogni pagina contiene una parola: una cosa, un’azione, un colore, una coccola, e ogni volta la scopriamo (e la riscopriamo) insieme a Nara (illustrata nella pagina accanto) come se la pronunciassimo insieme a lei!


Nara impara a conoscere tutte le cose che la circondano e suo padre immortala e illustra ogni scoperta con il suo stile inconfondibile.

Insomma, un libro davvero molto piacevole e divertente, consigliato a partire dai 2 anni (ma anche prima se le manine non sono troppo “ruspanti” 😀 in caso contrario tenete a portata di mano il nastro adesivo che riparerà gli inevitabili strappi della curiosità) 😉

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Urrà, papà Sgrunf è di nuovo qua! – Tatjana Hauptmann

E’ arrivata una grande nave al porto e i marinai sono tutti impegnati a spostare bauli e scatoloni. Tra loro, ecco spuntare papà Eberhard Sgrunf, anche lui, come tutta la sua famiglia è un grosso morbido porcello appena arrivato a casa dopo lunghi viaggi lontani; a testimoniarlo ci sono gli adesivi sulla sua valigia.


Non poteva assolutamente mancare, ad attenderlo sua moglie, emozionata e felice, e altrettanto rosa e morbida con il loro piccolo porcellino sorridente che regala un mazzo di fiori al papà.


Il risultato dell’arrivo di papà Sgrinf è esilarante perché ha portato a casa con sè, fantastici doni per tutta la famiglia, ed ecco che la casa si trasforma rapidamente in un bazar!
Ci sono souvenir per il piccolo, vestiti tipici per la moglie, cartoline, pugnali e perfino un narghilè: l’eccitazione sarà al massimo quando papà Sgrunf mostrerà come usarlo.

Ma non è finita qui, Papà Sgrunf, infatti, ha portato i suoi filmini delle vacanze e tutta la famiglia assiste con curiosità quello che la cinepresa mostra, dei tanti luoghi esotici visitati, almeno finché il nastro non si arrotola comicamente intorno al suo naso 😀

Urrà, papà Sgrunf è di nuovo qua! di Tatjana Houptmann edito da Lupoguido racconta un giro del mondo che incanterà tutti! Grazie alle immagini senza parole e alle fustellature che si sovrappongono nelle varie pagine, ci spostiamo dentro altre stanze della casa.
E così pagina dopo pagina, dal porto, alla porta di casa, dalla cucina, al salotto… con espedienti cartotecnici che consentono di sfogliare le pagine e di sovrapporre le immagini in un prima e un dopo, si presta ad una lettura dialogata e immaginata con i bambini e lascia il necessario spazio all’immaginazione.


Questo è il valore aggiunto di questa storia (e del precedente libro Un giorno nella vita di Dorotea Sgrunf – vincitore del Premio Andersen 2018 per la categoria “Miglior libro mai premiato”.) è la speciale testualità artistica di cui si pregia: anche questo è un silent book (senza parole), con una la speciale sequenza di raffinate illustrazioni intagliate in un gioco tridimensionale di sagome e finestre che disvelano, pagina dopo pagina, il piccolo intimo mondo dei porcellini. Niente e nulla viene lasciato al caso: ogni tavola è ricchissima di dettagli tutti da scoprire!

Leggere, raccontare, immaginare esplorare con gli occhi e con le mani ogni pagina, ogni piccola architettura di carta della Hauptmann si conferma ancora una volta un’esperienza sensoriale “woooow” coinvolge e conquista i bambini e stimola la loro curiosità e immaginazione…ecco perchè è un’esperienza da ripetere ogni volta con nuovo stupore.

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Mappe delle mie Emozioni – Bimba Landmann

Mappe delle mie Emozioni di Bimba Landmann edito da Camelozampa è una storia speciale ed è anche un silent book.
Senza dire una sola parola, il bambino protagonista prende il suo zaino sulle spalle e con una piccola imbarcazione, inizia la sua navigazione fuori dal tempo e dallo spazio comune, verso luoghi immaginifici e sconosciuti per esplorare la sua dimensione più intima e profonda.

Le prime Terre che scopre all’inizio di questo viaggio sono quelle della Speranza, dai colori sulle tonalità dei verde chiari e cristallini. Il centro di questa terra rasserenante è un occhio che osserva e tranquillizza, il Mare dei Sogni, in cui è possibile coltivare questi piccoli desideri nascosti e custoditi in un cassetto, è possibile guardare avanti con coraggio, e ancora, abbracciare promesse e desideri.

Lungo la strada, non manca di incontrare un compagno di viaggio, e insieme si avventurano e continuano questo viaggio misterioso.
Il bambino e il piccolo amico, con fiducia proseguono il cammino verso nuove terre proiettati nel futuro, ma ecco che all’orizzonte compaiono le Terre della Paura, sono scure, agitate, inquiete. Senza l’uso di nessuna parola, l’autrice trasmette in modo semplice e diretto l’emozione che cambia, il cuore batte forte e i dubbi affiorano, un senso di panico e paura attanaglia il giovane, che non si sente abbastanza pronto e forte per superare queste zone piene di paure, lo sgomento, il terrore. Queste terre sono impetuose, imprevedibili dalla Paura al Disgusto, meglio spostarsi e cambiare meta.
Ed eccoli finalmente in volo, leggeri e candidi volare verso le Terre della Gioia. Di nuovo emergono emozioni piacevoli, positive e trascinanti, l’allegria, la delizia, la beatitudine, la felicità e i colori delle illustrazioni tornano ad essere luminosi, brillanti.

Le emozioni di ogni terra hanno strade, montagne, laghi e mari e tanti dettagli da osservare e cercare.
Non ci resta che mettere lo zaino in spalla e viaggiare, giocare, esplorare ogni territorio insieme al piccolo protagonista.
Pagina dopo pagina Bimba Landmann racconta attraverso luoghi fantastici ed evocativi, ricchi di grande inventiva e varietà di registri tutte le sfumature delle emozioni, dalla gioia alla vergogna, dalla meraviglia alla tristezza, fino all’amore.
Un altro aspetto importante è come tutti i territori, sono collegati tra loro, fanno parte di un unico “mondo” e sono tutte ugualmente importanti affinché l’equilibrio possa continuare.
Mappe delle mie Emozioni porta un messaggio silenzioso, senza voler insegnare, senza voler giudicare, ma tra avventure di scoperta, di terra in terra, di colore in colore, scorre durante tutto l’albo.

E’ un albo illustrato che ogni volta che viene letto e sfogliato racconta e completa pezzi della storia, pezzi di questo immenso viaggio dentro se stessi.
Dal Mare dell’Allegria, al Grande Albero dei Doni, dalla Foresta del Buon Augurio al Mare del Dubbio, dall’Isola “non so fare nulla” al Lago della Malinconia, dalla Foresta stellata della Salute alla pianura degli Abbracci…


Percorriamo Strade che Guardano Lontano e Spiagge del Controllo, attraversiamo Foreste Stellate e ci immergiamo in Città Sotterranee del Delirio…ogni terra, come ogni sensazione, emozione hanno un nome preciso e descrivono il territorio, strade e sentieri conducono a ognuno di essi. Mondi che sembrano sconosciuti ma che invece ci appartengono perchè sono le nostre emozioni.


Questo libro è un viaggio che non ha età, un viaggio unico dentro noi stessi, adulti e bambini, perchè Mappe delle mie Emozioni è un inno alla bellezza di ogni sfaccettatura del nostro carattere

Bimba Landmann con questo albo illustrato, dal sapore visionario e dal grande impatto scenico, ci ricorda come i territori della nostra interiorità siano isole meravigliose da esplorare, talvolta terre inattese da attraversare, rifugi in cui trovare riparo ma anche siti oscuri e minacciosi da cui allontanarsi.

Un silent book che colpisce e conquista per le sue magnifiche illustrazioni e per la forza con cui permette ai bambini ( e non solo) di imparare a conoscersi, trasformando ogni pagina in un viaggio alla scoperta delle Emozioni.
Un libro che stimola una catena di nuovi pensieri, idee, racconti e libera la fantasia.
Dopo la lettura, con i piccoli lettori si possono creare mappe mai esistite, lasciandoli liberi di immaginare posti intimi e personali, creature dai nomi strani che possono abitarli…non serve una precisa direzione, lasciamoli liberi di raccontare le loro emozioni 😉

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Prendimi per mano, mamma – Nadine Brun-Cosme

Dico piano: “Prendimi per mano mamma”

Quando Lea va a scuola, c’è la strada principale con molte macchine che fanno molto rumore.
Quindi dice: “Prendimi per mano, mamma!” E cammina sul marciapiede, stringendosi un po’ a lei. Prendimi per mano mamma, di Nadine Brun-Cosme edito da Clichy edizioni è un libro illustrato essenziale, semplice, immediato e pieno di tenerezza, con il suo linguaggio infantile, invita i piccoli lettori in una bella passeggiata in città insieme alla piccola Lea e a sua mamma.
Resta, nonostante tutto, da superare tutti gli ostacoli, e scoprire timidamente, pagina dopo pagina il mondo esterno, affrontando il percorso che compie ogni giorno per raggiungere la scuola, c’è il solito traffico rumoroso delle macchine nelle strade, ma c’è anche il panettiere che saluta, i motorini rossi della pizzeria, la lavanderia automatica con i tanti panni che girano all’interno degli oblò e i vetri che si appannano giusto giusto il tempo per disegnare con il ditino un piccolo cuoricino.

Ci sono molte cose intorno al piccolo mondo di ogni bambino, molti rumori, le macchine e il cancello della scuola. Come? “O” Cosa? Chiedendo alla mamma, pagina dopo pagina, di camminare mano nella mano
Ogni tanto pronuncia una frase “prendimi per mano, mamma!” e così Lea, come ogni bambino si sentono protetti, come se in quella frase ed in quella stretta di mano ci sia un potere soprannaturale, che infonde coraggio e le permette di lasciarsi andare, per scoprire giorno dopo giorno un pò di più il mondo esterno.


Prendimi per mano, mamma è anche una storia positiva, leggera, allegra e perfetta per superare un momento delicato come il distacco dalla mamma quando si va a scuola. La piccola Lea infatti appena vede il cancello della scuola in lontananza chiede alla mamma di prenderla per mano, ma lei la accompagna solo fino all’ingresso e lì , senza tanti convenevoli la abbraccia, la bacia e la lascia sola. Ecco che Lea affronta ora il mondo senza la rassicurante formula magica… ma la soluzione arriva insieme all’amica la piccola Marie, che la invita a giocare con lei e Lea trova conforto questa volta in una mano amica, dimenticandosi tutte le sue insicurezze.

Prendersi per mano, stringerla, tenerla stretta per i bambini ma anche per noi grandi è sempre stato e sempre sarà un gesto che infonde sicurezza, calore, affetto…un gesto che senza parole rassicura come a dire “Sono qui, sono qui vicnino a te”.

Proprio come accade a lei in questa storia, anche nella vita di tutti i giorni i bambini, cercano appena si sentono spaesati questo calore, e negli ambienti, come la scuola dove la mamma non c’è…ci sarà sicuramente una mano amica pronta a tendere la mano per correre insieme felici

Prendimi per mano, mamma è una storia che ha sicuramente molti messaggi, dall’infondere sicurezza ai bambini più “spaventati” e alle prese con le nuove avventure, al far capire invece a quei bambini più “spavaldi” che alcune volte, come per strada o in situazioni nuove e meglio stare vicini alla mamma 😉

.mamma che tendendo la mano è sempre lì pronta a dare sostegno e incoraggiamento e al momento giusto si lascia andare per muovere piccoli grandi passi da soli nel mondo

Buona lettura
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Groelefante & Topolino: Che Amicizia bestiale!

Tutto è possibile, anche gli incontri impossibili…
Scusa non ti avevo visto!
Nemmeno io!
Guarda ci assomigliamo!

Un bel giorno, per caso o per sbaglio, un elefante e un topolino si incontrano. Beh, ai nostri occhi non ci sono due animali più diversi: elefante grande, topolino piccolo, uno con la proboscide, l’altro con un naso piccolo, uno erbivoro e amante di grandi spazi, l’altro onnivoro e amante delle piccole cavità più nascoste…
Invece i due, fin da subito notano di avere molto in comune: quattro zampe, due orecchie, una coda e sono entrambi grigi, tanto basta per decidere di cominciare un viaggio insieme alla scoperta del mondo, in un susseguirsi di situazioni comiche e assurde lungo il corso delle stagioni.
E così li vediamo avviarsi, come se fossero amici da sempre.

“Rischia di essere un po’ lungo”
“Se sei stanco puoi sempre appoggiarti a me”
“D’accordo allora. Si va!

Così i due amici scoprono il mondo e i suoi abitanti, tutti diversi. Elefante e topolino, insieme fanno davvero tante cose…osservano gli altri animali che incontrano, fanno i bagni in mare, scivolano anche sul ghiaccio, visitano case stregate, viaggiano e viaggiano moltissimo, si mascherano e guardano insieme le stelle, si fanno domande, e filosofeggiano, imparano a conoscersi meglio e parlano, parlano, parlano…


E’ Groelefante a far tante domande e Topolino pare conosce tutte le risposte: è bello sapere le cose, ma anche molto bello scoprirle insieme.
Passa il tempo, passano le stagioni e i due nuovi amici scoprono che il tempo trascorso insieme è l’aspetto più bello della loro avventura.

“Di’ Groelefante, secondo te c’è qualcuno sulla luna?”
“Ma certo, guarda, s’illumina tutte le notti'”

Groelefante e Topolino di Pierre Delye e Ronan Badel edito da Terre di mezzo, è un libro illustrato a fumetti che conquista i bambini per l’ironia e la simpatia!


Pagina dopo pagina, storia dopo storia insieme a questi due amici di viaggio impariamo che le dimensioni non contano, che anche se siamo diversi in amicizia nulla cambia.
Groelefante e Topolino, insieme si completano, viaggiano, scoprono, corrono, vivono e insieme si divertono.
Questa divertente amicizia tra un elefante e un topolino è tanto improbabile quanto ovvia. Certo, sono diversi, ma si arricchiscono a vicenda e con tanto umorismo!
La storia è suddivisa in brevi schizzi indipendenti. Ogni pagina (o doppia pagina) costituisce una gag, ma i diversi episodi sono collegati tra loro, il che dà un filo alla storia. C’è l’incontro tra i due eroi, la loro scoperta del mondo e degli altri, il loro progetto di vivere insieme e stabilirsi nella stessa casa.

Le illustrazioni di Ronan Badel (autore e illustratore bretone) sono molto espressive, spontanee e vivaci. Pochi tocchi di acquerello colorano delicatamente le linee tracciate con una penna in inchiostro nero.
Pierre Delye, compone con saggezza e in modo molto divertente con le parole. Qui affronta i temi della differenza, dell’amicizia e della scoperta attraverso situazioni talvolta burlesche e discussioni del tutto assurde tra i due amici.

32 brevi racconti a fumetti dove non manca una parte di ironia sottile che attraversa queste pagine, anche se leggendoli con calma e con osservazioni si coglie qualcosa che va ancora più nel profondo, quella consapevolezza che hanno entrambi i due amici riguardo al loro sentirsi uguali uguali.


Piccole avventure per parlare di fiducia, coraggio, sintonia, oppure momenti esileranti…ecco dovete sapere che dopo averli conosciuti difficilmente li dimenticherete, anzi! 😉
Groelefante e topolino, sono amici per ridere insieme, divertirsi e viaggiare.
Da regalare e leggere a tutti i bambini, grandi e piccini
😉

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Le Avventure di Pinocchio – Justine Brax

“C’era una volta un pezzo di legno.
Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo di catasta…
…Passò di mano in mano fino ad arrivare in quelle di Geppetto,
un vecchio scultore… A lui venne l’idea di costruirsi
con le proprie mani un bel burattino di legno,
una meraviglia di burattino.”

Le Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi e qui illustrato da Justine Brax, edito da Rizzoli e che fa parte di una collana di classici, diretta e presentata da Benjamin Lacombe. E’ un albo con una struttura narrativa divisa in capitoli (come l’originale), ogni capitolo è arricchito da tavole di una bellezza straordinaria, dalle linee moderne e realistiche ma con una sentore onirico e fanciullesco.
Pagina dopo pagina troviamo Pinocchio burattino ma dai tratti morbidi e umani, il grillo parlante quasi simile ad alieno, una fata Turchina incantevole in tutto, proprio come un dipinto.
I colori usati sono prevalentemente sui toni del blu e del verde in tutte le loro sfumature più calde, sfogliando e leggendo questo libro si ha la sensazione di immergersi in un mondo oramai dimenticato.

“Ma come avete fatto a crescere così presto?”
È un segreto.
“Insegnatemelo: vorrei crescere un poco anch’io.
Non lo vedete? Sono sempre rimasto alto come un soldo di cacio.”
Ma tu non puoi crescere” replicò la Fata.
“Perché?”
Perché i burattini non crescono mai.
Nascono burattini, vivono burattini e muoiono burattini.

“Oh! sono stufo di far sempre il burattino!” gridò Pinocchio, dandosi uno scappellotto.
“Sarebbe ora che diventassi anch’io un uomo come tutti gli altri.”

Le avventure di Pinocchio è libro classico molto amato, praticamente senza tempo e conosciuto da tutti.


I bambini fin da subito hanno un debole per questa storia perché è tenera e magica al tempo stesso, ma posso assicurarvi che ora illustrata da Justine Brax diventa ancora più magica agli occhi di grandi e piccini!


Da Geppetto che mette tutto se stesso nel costruire un bel burattino che chiama Pinocchio, un nome che a suo dire gli porterà fortuna, e impegnandosi con tutta la sua passione per farlo il più possibile somigliante a un bambino vero. Ed è proprio quel suo sguardo nella prima immagine del libro che ci lascia presagire tutta la grande pazienza che gli occorre per tenere testa alle monellerie di quel burattino, che una volta avute le gambe inizia a correre, ad attirare l’attenzione, a conquistarsi un po’ di libertà, mettendo nei guai…

Ma è proprio questa la sintesi delle avventure di Pinocchio, quel desiderio di libertà, quella voglia di diventare un bambino vero, che lo porterà ad affrontare una serie di peripezie incredibili; il diverbio tra il voler essere un bambino obbediente e il lasciarsi travolgere dalla vita. Il piccolo burattino vuole andare a scuola a imparare a leggere, a scrivere, ma allo stesso tempo non sa resistere alla tentazione di seguire quei furfanti del Gatto e la Volpe.


Già lo sapete che a nulla valgono le raccomandazioni del Grillo Parlante per farlo resistere dai suoi intenti.
Fortunatamente un’aiuto glielo darà la “bella Bambina dai capelli turchini”, pronta a tirar fuori dai guai il piccolo Pinocchio. Ma neanche con lei Pinocchio si comporterà bene perché le racconterà tante bugie che gli faranno crescere il naso di legno.


Tutti da bambini avremmo preferito giocare invece che andare a scuola e tutti, anche se sapevamo che non si doveva fare, abbiamo raccontato tante bugie. Pinocchio è un burattino ingenuo, sa poco della vita e pensa con molta leggerezza, fidandosi spesso degli altri che invece lo portano sempre su una cattiva strada.

Pinocchio, è una storia del passato, per noi adulti, è una storia con la quale siamo cresciuti, è una storia senza tempo che non smette mai di emozionare e far sognare sia i grandi che i piccini.
Le avventure di Pinocchio fa parte di una collana illustrata, edita da Rizzoli, diretta e presentata da Benjamin Lacombe, con la voglia di riproporre i grandi classici in una nuova veste, affiancando la grande fantasia di scrittori del passato con la meravigliosa bravura di giovani illustratori di oggi.

Ecco dunque che Le avventure di Pinocchio è una delle storie più belle mai narrate, una storia senza tempo, che tra avventure, disavventure, imbrogli e un po’ di magia, riesce a far vivere ancora oggi un’esperienza intensa e allo stesso tempo ad insegnare l’importanza dei valori più sinceri ai bambini.

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