Al parco con la mamma – Judith Kerr

“…si, sto portando fuori il piccolo
e mi prendo un po’ di tempo per me.”

Al parco con mamma racconta di un pomeriggio come tanti, quando, durante una passeggiata al parco, la mamma si concede una chiacchierata con un’amica ed il suo bimbo vive una bella avventura.

Realtà ed immaginazione si intrecciano pagina dopo pagina, la realtà in cui si immerge la mamma e l’immaginazione del suo piccolo che procedono di pari passo. Sarà partendo da una chiacchierata ascoltata in sottofondo quindi che il bambino esplorerà i meandri della sua immaginazione, scoprendo così il mondo attorno a lui.

L’autrice, di origini tedesche, (scomparsa nel 2019) all’età di novantacinque anni, continuava a scrivere e illustrare libri per i bambini, dalla sua casa di Londra, e si è confermata autrice straordinaria, perché le sue storie narrano la meraviglia che riempie gli occhi dei piccoli, dinanzi allo spettacolo che è la vita.
Nel suo ultimo libro, Al parco con mamma, edito da HarperCollins, l’autrice Judith Kerr ci accompagna a guardare a pieni occhi la vita, proprio come lo sono gli occhi dei bambini, pieni della stessa meraviglia che il quotidiano riserva. Anche un semplice pomeriggio al parco regala avventure dai risvolti imprevedibili, l’importante è essere pronti a vivere ogni stravaganza, che la giornata ci propone, fino in fondo, proprio come sanno fare i bambini.


Del resto, Judith Kerr aveva vissuto l’orrore della privazione di ogni bene, costretta a fuggire dalla Germania durante il nazismo, ecco perchè c’è questo grande desiderio di trasmettere la meraviglia del quotidiano e delle avventure imprevedibili; possiamo così capire quanto anche solo la normalità sia un bene prezioso, che va apprezzato fin nella banalità dei suoi aspetti.

Al parco con mamma, è una storia di amore e tenerezza tra una mamma, apparentemente distratta, e che sembrerebbe presa più dal suo dialogo al telefono che da ciò che accade al piccolo, ed il suo bambino che si sente pronto per lanciarsi alla scoperta di tutte le cose straordinarie che il mondo intorno a lui gli riserva.
Con le sue illustrazioni con tinte pastello e tratti semplici le rendono a misura di bambino, semplici e magiche, semplicemente perfette.
Il dialogo che tiene la mamma al telefono, del resto, descrive ciò che sta per vivere il bambino nei singoli episodi, ma anche i sentimenti della mamma, di fronte ai mille accadimenti della vita, e che corrispondono esattamente a quelli provati dal bimbo, segnando, così un rapporto di continuità tra i due sentire.
E mentre lui gioca, lei chiacchiera al telefono con una amica, ed ecco che la sua realtà si mescola con quella del figlio: il mangime dei piccioni è il buffet del party, un palloncino che vola via è la fortuna che scappa dalle mani, un cigno l’opportunità da afferrare a due mani …

Noi adulti, invece possiamo non fermarci all’apparenza della storia, ma possiamo cogliere la nota umoristica, il potenziale narrativo grazie alle meravigliose metafore. Judith Kerr, nei suoi libri non vuole mai creare giudizio, o pregiudizio, verso il mondo degli adulti. Gli adulti, (la mamma in questa storia) sono sempre figure positive, magari un po’ distratte e prese da tanti pensieri o preoccupazioni ma sempre in sintonia con il cuore dei più piccoli, c’è sempre quel sottile filo invisibile di unione dai quali si lasciano guidare nelle avventure più stravaganti.


Se ogni tanto provassimo a guardare il mondo attraverso il loro sguardo… Forse, tutto diventerebbe più leggero e divertente.
I racconto mette in luce perfettamente quel rapporto “magico” che c’è tra una mamma e i propri figli, una magia difficile da descrivere a parole ma che Judith Kerr è riuscita a rappresentare…come un pomeriggio al parco.

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