Abc dello yoga per bambini – Teresa Anne Power

A come Albero, Aereo e Aquilone, B come Barca, e Bambola di pezza, C come Cigno, Cobra e Coccodrillo.
E così via fino alla Z di Zero! Un libro che permette di imparare l’alfabeto e le posizioni dello Yoga.

Lo yoga per i bambini?
Se è vero che per molti è un po’ una moda, nata sulla scia di mamme famose che postano foto in pose plastiche assieme ai loro bebè, è anche vero che ai bambini lo yoga fa bene davvero.
Rimane ancora un territorio tutto da esplorare e ogni contributo è il benvenuto nell’approfondimento di questo interessantissimo campo di studio.
Psicologi e medici concordano: è un’attività che aiuta a tranquillizzare i più irrequieti, consente di imparare concentrazione e coordinazione, allena la fantasia e aiuta la conquista di consapevolezza del proprio corpo. Ma soprattutto, è adatto ai bambini semplicemente perché è divertente, visto che la flessibilità tipica della giovane età consente loro di “trasformarsi” in animali e forme strane.
In India lo yoga in versione infantile è pratica comune. In Italia si sta diffondendo lentamente.

Ce ne sono di divertenti, spiritose e entusiasmanti, e ognuna permette di avere benefici a livello fisico, mentale e spirituale. Con questo libro o con le carte i bambini possono:

1) Migliorare la concentrazione
2) Stimolare l’equilibrio e l’elasticità.
3) Favorire la libertà di espressione.
4) Sviluppare la consapevolezza del respiro e del proprio corpo.
5) Dedicare più tempo al gioco come fondamentale strumento di crescita.
6) Migliorare la conoscenza di se stessi e la socializzazione.
7) Esprimere al meglio emozioni e stati d’animo.
8) Ridurre ansia, stress e aggressività.
9) Nutrire l’intelligenza razionale e emotiva per imparare a conoscere il mondo.
10) Stimolare la capacità di apprendimento.
11) Imparare l’alfabeto
12) Condividere un momento speciale con i genitori.

Abc dello yoga per bambini” di Teresa Anne Power edito da Macro Junior si propone di coniugare l’apprendimento dell’alfabeto con la scoperta delle posizioni yoga. Un compito non indifferente che viene concretizzato associando due/tre asana per ogni lettera in modo tale che il bambino impari la A –ad esempio – attraverso due/tre asana che iniziano con la A.
Questo espediente risulta assolutamente funzionale, ma l’autrice si vede costretta ad inventare di tutto punto i nomi di alcune posizioni, effettuando scelte non sempre condivisibili.
In ogni caso, il fatto che ci troviamo di fronte ad un libro per bambini concede un’indulgenza maggiore e questa licenza, che può essere discutibile, non inficia la godibilità del testo, soprattutto per i piccoli.
È fondamentale tenere presente che lo Yoga per bambini non è e non deve essere un’imitazione dello Yoga per adulti. Quando parliamo di Yoga per bambini non dobbiamo pensare solo alle asana. Lo Yoga per i più piccoli è innanzitutto gioco e movimento sano.

Ogni asana è corredato da una spiegazione semplice e poetica che vuole essere evocativa e attraente per il bambino. La struttura e la spiegazione è piuttosto semplice tale da renderlo uno strumento utilizzabile sia dai bambini stessi che insieme ai genitori.
Lo yoga può essere di enorme aiuto per i figli di questa epoca storica, dunque vi esortiamo a proporlo ai vostri piccoli con entusiasmo.

Ecco quindi un percorso poetico, con belle illustrazioni con colori gentili e leggeri che conducono i bambini e i genitori a vivere avventure fantastiche nella savana con la posizione del leone, o a nuotare in compagnia di simpatiche lontre, oppure saltare in compagnia di un allegro grillo e via di seguito.
Un libro da regalare ai vostri figli, nipoti, per lasciarli leggere da soli, o in compagnia dei grandi, per guardare e sognare, e per copiare divertendosi le varie posizioni, inventare giochi e molto altro ancora.
Da tenere sul comodino per chiudere una giornata, da portare anche al parco con gli amici per fare le posizioni sull’erba in mezzo agli alberi.
Un modo gioioso e divertente per avvicinare i più piccoli alla grande tradizione di questa disciplina e scoprire che in realtà lo yoga è adatto a tutti, anche ai più piccini.
Buona pratica e magnifiche avventure per tutti voi!

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Ovunque, in ogni momento Yoga

«Om shanti shanti shanti»: la lezione di yoga è terminata, mi alzo dal tappetino e poi?

Ognuno di noi cerca la pace. E quello spicchio di pace assaggiato durante la pratica yoga e la meditazione evapora nella ricerca estenuante del parcheggio, nella fila al supermercato affollato e nella lavatrice che perde acqua alle due di notte.

Ma quel piccolo spazio può essere mantenuto. Tramite una pratica costante fatta di tante attenzioni. Questa è la prima cosa da tenere a mente. E da ricordare continuamente.

Non soltanto è possibile, ma è l’obbiettivo di chi dello yoga fa una filosofia di vita e non solo una tecnica per farsi passare le arrabbiature e il mal di schiena (che è comunque un ottimo risultato quando si inizia a praticare!). Se dopo mezz’ora di meditazione, alzandosi dal cuscino ci si arrabbia con il proprio partner o con il vicino di casa c’è qualcosa che non funziona. Rimanere calmi in qualunque luogo e in qualunque situazione, questo è yoga. Quando riusciamo a dire: «succede!», di fronte a ciò che non avevamo desiderato, di fronte al pericolo, all’errore, al dolore, questo è yoga.

La meditazione, lo yoga, la preghiera, ci permettono di fare esperienza di quel luogo di calma interiore che è oltre il caos, il turbinio della mente ed il fluttuare delle sensazioni di gioia, dolore e desiderio. Dobbiamo accedere il più possibile a quel luogo per provare a rimanere in pace in tutta la giornata, e non farsi convincere dall’ego che vorrebbe lasciare le cose come stanno e continuare a dominarci con le sue fluttuazioni.

Yoga Dinamico Facile
Ovunque, in ogni momento, a ogni età. Inserto speciale con due sequenze complete

Dal Saluto al Sole alle sequenze in piedi di equilibrio, dalle posizioni a terra alle asana rovesciate. Ispirandosi all’Ashtanga Yoga, Benedetta Spada propone una pratica dinamica fondata sulla sincronia dei movimenti e della respirazione. Eseguite in rapida successione, tutte le posture sono legate tra loro dal ritmo del respiro, in una sorta di danza che armonizza corpo e spirito. Grazie a questa pratica svilupperete flessibilità e flessuosità, acquisterete forza ed energia, ritroverete freschezza e lucidità mentale, riscoprendo quella sensazione di generale benessere che renderà la vostra vita più leggera e luminosa.

L’approccio facile consiste nello spiegare ogni posizione con una o più illustrazioni chiare e schematiche, accompagnate da un testo conciso e d’immediata comprensione. Tutte le sequenze possono essere eseguite senza difficoltà per sentirsi bene e ricaricati in pochi minuti.

I CINQUE TIBETANI – La pratica dell’eterna giovinezza

La pratica dell’eterna giovinezza – Videocorso con Esercizi Preparatori

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Intervista a Silvia Salvarani

Perché un video-corso, Silvia? Ci sono già tanti libri su questo argomento…
Perché dopo tanti anni di insegnamento mi sono resa conto che l’esempio pratico, a vista, riesce a spiegare ciò che devi fare molto meglio di tante parole… e anche perché non puoi eseguire un esercizio mentre leggi, cioè… devi leggere la spiegazione, appoggiare il libro e a memoria eseguire il rito, invece con un video puoi guardare e contemporaneamente fare ciò che passo dopo passo ti viene mostrato, con una percentuale di errore molto più bassa.

Da quanti anni insegni yoga?
Da più di vent’anni. Ho gestito un Centro Yoga per molto tempo nella mia città d’origine, Ancona, dove insegnavo non solo tecniche yoga, ma anche Rebirthing, aerobica, meditazione, Tai-Chi e altro ancora… sono anche Master Reiki… da quasi due anni vivo a Milano, dove continuo a insegnare, naturalmente.
Il tuo percorso di studi qual è stato?
Anomalo e variegato, direi… dunque, sono arrivata prima alla Maturità Magistrale e poi mi sono diplomata all’ISEF dell’Università di Urbino. Da qui ho proseguito con svariati corsi di specializzazione, come ad esempio il corso con la Federazione Italiana Yoga, quello triennale per Rebirthing Integrativo e via via tutti gli altri, a seconda di come si sviluppavano i miei interessi. La pratica dei Cinque Tibetani l’ho appresa da un maestro tedesco quando ancora in Italia, nel 1990, non era stato stampato niente sull’argomento.

Come sei arrivata a interessarti di yoga?
Per me lo yoga è stato qualcosa di familiare e comune sin dall’infanzia. Strano a dirsi, ma in casa mia di yoga ci si occupa da sempre. Durante la seconda guerra mondiale mio padre è stato prigioniero degli inglesi in India ed è stato in questo periodo che ha incontrato un maestro yogi, Sivananda, che gli ha spiegato che cos’è lo yoga e soprattutto il pensiero e la filosofia su cui poggia la pratica yoga. Quando è ritornato a casa, alla fine della guerra, mio padre ha continuato a scrivere a questo maestro per molti anni. A casa mia i libri sull’argomento erano normali, ho letto Autobiografia di uno Yogi di Paramhansa Yogananda quando avevo appena quindici anni, ma non mi sembrava di fare una cosa strana… semplicemente leggevo di cose di cui in famiglia si parlava spesso.

Parliamo un po’ dei Cinque Tibetani…
I Cinque Tibetani sono un’ottima pratica. Sono adatti quasi a tutti e si possono fare tutti i giorni dedicandovi poco tempo. Secondo me il motivo del loro successo è proprio questo. Oggi le persone cercano modi e tecniche che apportino beneficio ma richiedano tempi brevi e questi riti sono ideali a questo scopo. Li insegno ormai da tanti anni e i miei allievi ne sono più che soddisfatti. Ho visto migliorare problemi cronici di salute e di bellezza praticamente in tutti, anche se ovviamente non con gli stessi tempi. Alcuni hanno ottenuto risultati in brevissimo tempo, altri hanno dovuto faticare di più.

Perché un video-corso proprio su questa pratica e non altre delle tante che conosci e insegni?
Non esiste nulla di simile in Italia e credo sia il metodo di diffusione più rapido e facile. Per tutti i motivi di cui ti parlavo prima e anche per altri i Cinque Tibetani sono una tecnica ottimale: per la loro semplicità, perché con questi esercizi si ottengono buonissimi risultati e l’impegno richiesto è davvero poco in termini di tempo e fatica, perché rigenerano il corpo e lo spirito, perché hanno un approccio abbastanza dolce da non scoraggiare nemmeno gli anziani o i pigri di natura… sai, quando si sceglie una “carriera” come la mia si compie una scelta che non è solamente di lavoro.
Voglio dire: certo mi piace la ginnastica, l’attività fisica e l’insegnamento, ma con questi presupposti avrei potuto fare l’insegnante di ginnastica in una qualunque scuola. Invece ho scelto un percorso che passa attraverso il corpo, lo tonifica e lo mantiene giovane perché coinvolge in un tutto unico anche il cuore, la mente e lo spirito. Come ti ho già detto sono cresciuta con la convinzione trasmessami da mio padre che la crescita spirituale e l’espandersi delle potenzialità personali siano indissolubilmente legati al benessere fisico e ho cercato di conoscere e insegnare tecniche che portassero in questa direzione, prima di tutto per la mia crescita personale e poi per poterle trasmettere ad altri.

Quale consiglio daresti a una persona che inizia ora a interessarsi ai Cinque Tibetani?
Di essere paziente. Di non aspettarsi risultati in una settimana perché anche i miracoli hanno bisogno di tempo! Con questo non voglio sostenere che queste pratiche facciano miracoli, ma se si vogliono ottenere effetti duraturi occorrono pazienza, costanza e impegno… almeno un poco tutti i giorni. E soprattutto: fatelo per vera convinzione di aver cura di voi stessi.

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