Dai un Morso – ghiotte storie sui cibi del mondo – Recensione

Un fantastico atlante che ti porterà in un interessante viaggio intorno al mondo pieno di sapori!
Quindi siediti e preparati per un libro che ti farà brontolare lo stomaco!
Un maxi libro che può solo stupire con tutta la ricchezza di particolari e di informazioni che troviamo pagina dopo pagina viaggiando di paese in paese, attraversando il mondo!

Di ogni Paese che ci presentano, gli autori raccontano brevemente la storia, i personaggi fondamentali e i cibi tipici, spesso legati a feste, tradizioni e ricorrenze. Il cibo, infatti, ha un altissimo valore simbolico e culturale, per esempio nei Paesi Slavi si accolgono gli ospiti con pane e sale e, più in generale, nell’antichità li si accoglieva o li si salutava condividendo un pasto, base di un rapporto di fiducia e amicizia. A seconda del paese che si “visita”, si noteranno diverse usanze anche nel modo in cui si maneggia e si cucina il cibo: anche la preparazione è parte di un rito.

Dai un morso, questo è il titolo del progetto dei due illustratori varsaviani, che con l’aiuto preziosissimo di ricerca storica e gastronomica di Natalia Baranowska, hanno raccolto curiosità non solo su nuove e sconosciute prelibatezze, ma anche sui loro straordinari viaggi lungo la strada, dimostrando quanto il cibo sia fortemente legato alla storia, alla cultura e alla natura.

La storia del cibo, e di come questa abbia plasmato le prime civiltà e le società moderne, è la protagonista indiscussa di Dai un morso. Tra le bellissime tavole illustrate del libro è possibile scovare racconti antichi e ricette tradizionali di luoghi lontani che hanno, in qualche modo, influenzato i nostri palati.

Leggendo, scopriamo quali sono le piante commestibili più tipiche e utilizzate in cucina, quali sapori e spezie arricchiscono i piatti e soprattutto possiamo cimentarci in cucina. Per ogni paese, infatti, vengono proposte ricette da sperimentare a casa, con tutti gli ingredienti e i passaggi necessari a portare nelle nostre cucine un pezzetto di mondo ma, non di quelle impossibili da riprodurre. Natalia, ha voluto creare ricette facili. Per ogni piatto ha raccolto decine di varianti tradizionali e le ha distillate negli adattamenti più fedeli e semplici da realizzare.

“Dai un morso. Ghiotte storie sui cibi del mondo” di Aleksandra Mizielinska, Daniel Mizielinski, e Natalia Baranowska, edito da L’ippocampo è un’interessante combinazione di un atlante geografico, un libro di cucina e una guida turistica. Gli autori hanno raccolto in questa ampia pubblicazione molte curiosità culinarie e molti fatti interessanti sulla storia, la cultura e le tradizioni dei singoli paesi.
Visiterai la festa degli zar, visiterai il mercato galleggiante in Vietnam e controllerai cosa sta succedendo con i leggendari gauchos argentini. Inoltre, ogni visita sarà accompagnata da straordinarie esperienze culinarie.

Com’è possibile? In ogni capitolo, dedicato a un paese diverso, troverai diverse ricette. Questi saranno sia piatti molto caratteristici di una determinata cucina (come il letcho ungherese, il blini russo o i tacos messicani), sia prelibatezze meno conosciute, come il manzo argentino in umido con frutta o un dolce di pane egiziano.

Ma soprattutto, in tutti i capitoli ci sono molte curiosità varie, non sempre culinarie che ti aspettano. Perché le mucche sono sacre in India? Dove sono state utilizzate le prime diete? In quale paese potrai ascoltare fino a 700 lingue? Questo è ciò che leggerete, però, vi troverete molti fatti interessanti e spesso sorprendenti legati alle prelibatezze locali e alle tradizioni culinarie di una determinata regione.
Un libro strutturato in cui c’è il piacere di perdersi assaporando i gusti di ogni paese, oppure si possono sfruttare quattro sommari molto diversi presenti nel libro per facilitare la ricerca di argomenti di interesse:

– Un elenco di paesi con i corrispondenti numeri di pagina (che si trova sul primo risguardo)

– Un elenco di ricette incluse nel libro (che si trova accanto al frontespizio).

– Un sommario cronologico che include quasi 200 eventi menzionati nel libro (due ultime pagine, poco prima del risguardo).

– Un indice tradizionale che elenca i riferimenti a oltre 500 argomenti (il risguardo di chiusura).

Un giro del mondo fra mille sapori, sulle tracce di pietanze e ingredienti di 26 paesi e di 5 continenti, dai gustosi manicaretti che ci offre un banchetto marocchino alle primizie del mercato galleggiante vietnamita, fino ai raffinati piatti portati in tavola da uno chef francese…
E allora prepariamoci ad accogliere la ricchezza e le differenze delle più svariate tradizioni culinarie del mondo e a imparare moltissime cose nuove: da dove viene il mais? Davvero possiamo mangiare il bambù anche se non siamo panda? E le alghe, come si cucinano? Quante varietà di peperoncino esistono e come si fa a capire quale sia il più piccante? Quanti tipi di cereali e pane possiamo conoscere?

“Dai un morso. Ghiotte storie sui cibi del mondo” è un interessante atlante culinario che vale davvero la pena avere sullo scaffale. Curiosità accuratamente selezionate ti permetteranno di conoscere la cultura e la storia, nonché le tradizioni e i costumi di molti paesi, ma soprattutto saranno una grande opportunità per conoscere i sapori locali e la cucina tradizionale sia dei nostri vicini che degli angoli nascosto dall’altra parte del mondo. Questo è sicuramente un libro che suscita curiosità per il mondo. Lo consiglio sia agli adulti che ai bambini. La lettura insieme e gli esperimenti culinari in famiglia saranno sicuramente un ottimo modo per trascorrere il tempo libero.
Buon viaggio con gusto!

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Un barattolo di Emozioni – Deborah Marcero – Recensione

A Luis piacevano le storie paurose,
le barzellette paurose,
e anche i cartoni animati paurosi.
Ma a Luis non piaceva avere paura.
Cercava di nasconderla…

Tutto inizia con la nera paura, sempre pronta a tornare, finché non la chiude in un barattolo
Libero dalla paura, Luis rapidamente mette tristezza, entusiasmo, rabbia, solitudine, gioia e delusione nei barattoli. Che sia negativa o positiva ogni emozione è soffocata nei barattoli, ancora prima dì venire a galla.
Fino a sentirsi vuoto, senza provare nulla o così crede, ma un semplice commento di un compagno gli fa provare “vergogna” ma Luis non vuole affrontare altri sentimenti.

Per un bambino, ma anche per un adulto, la gestione delle emozioni può essere un impresa
Accantonare, mettere da parte e non lasciare respirare quel sentimento pensando che non guardandolo negli occhi sparisca, per poi ritrovarselo di fronte più grande e potente

Luis pensa di mettere anche la vergogna in un barattolo, ma non c’è più posto, troppi sentimenti sono stati rinchiusi e e più spinge per fare posto ad altre emozioni da accantonare, più si dispera e viene travolto dai barattoli che esplodono in mille pezzi


Luis si ritrova a terra, circondato da emozioni, e si sente leggero, felice e triste, entusiasta e preoccupato, Luis si sente libero ora le può riconoscere, esprimere ma soprattutto condividerle!

“Quando fu pronto a guardare
ogni emozione negli occhi,
la abbracciò e la lasciò andare.”

Adesso con tutte le emozioni si sente finalmente libero di esternare, di mostrare tutte le emozioni che prova e di condividere con gli altri ogni sua fragilità.

Un Barattolo di Emozioni di Deborah Marcero edito da Terre di Mezzo è un albo illustrato che parla della potenza delle emozioni e della gestione di esse. Luis fa fatica a gestire ciò che prova, le emozioni negative e quelle positive lo mandano in confusione. L’unico modo per non provare quella spiacevole sensazione di discontrollo è rinchiudere le emozioni in un posto lontano. Ma ben presto Luis si rende conto di non poter rinchiudere la sua intera sfera emotiva in un posto lontano.

L’autrice affronta, ancora una volta, dopo il successo di “Un Barattolo di Stelle” una tematica importante con grande semplicità e ingenuità: non esistono emozioni buone o cattive, ma esistono strategie diverse per imparare a gestirle senza farsi travolgere dalla loro potenza esplosiva. Anche le illustrazioni sono immediate e coinvolgenti, sfruttando i colori e le forme per dare forza e significato a ciò che racconta.

Luis parla ai bambini ma anche a noi adulti e ci insegna che le emozioni vale la pena viverle, che nasconderle non servirà a nulla perché prima o poi usciranno fuori con tutta la loro forza.
La bellezza del sentire è parte della vita, è proprio imparare a cavalcare l’onda emotiva e esperirla fino in fondo, qualsiasi sfumatura essa possa avere.
Perchè quella sensazione di libertà che si prova una volta rotti tutti i barattoli è davvero impagabile! ❤

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Che pasticcio, Ms. Alce! – Andrea Steinhöfel

“Tu scendi dalle stelle, o re del cielo” avevo appena intonato.
…A scendere dalle stelle, però, non fu il re del cielo, bensì Mr. Alce.

Bertil è un bambino come tanti, ma a differenza dei suoi coetanei che scrivono liste lunghissime di desideri indirizzate a Babbo Natale e attendono la notte del 24 dicembre pieni di eccitazione, immaginando i doni che troveranno sotto l’albero. Bertil invece a Babbo Natale non ci crede proprio più.
Ma quando una sera, mentre intona canti di natale con la famiglia, un’alce precipita sulla sua casa mandando in frantumi il tavolino ikea del salotto e sbriciolando i biscotti della nonna (che tanto era pessimi!) è costretto a rivedere le sue posizioni…


Mr. Alce purtroppo, prendendo male una curva sopra l’Irlanda sbanda e arriva dritto nel salotto della famiglia Wagner.
Oltre al fatto che un’alce siede nel suo salotto, ci sono altri due aspetti che rendono la faccenda alquanto insolita. Innanzitutto l’animale parla e già questo sarebbe sufficiente a lasciare stupefatto chiunque. Ma, in più, dice di essere il collaudatore della slitta del “capo” e cadendo, si è ferito una zampa.

“Ma gli alci possono volare?” domandò poi dubbiosa la mamma.
“No”, rispose Kiki, “Così come non possono fare trekking, immersioni o giocare a tennis. E nemmeno parlare.”
Come se avesse atteso proprio quel momento, l’alce aprì gli occhi: “Ti sbagli, bambina!” bofonchiò. “Io parlo ben cinque lingue, e tutte correttamente!”
“Sarà”, ribattè Kiki impassibile.

Sulle prime incredulo, Bertil comincia a nutrire qualche dubbio sulle sue convinzioni. I due diventano ben presto amici, per la prima volta in vita sua il bambino si sente capito.
Così, nascosto nel garage di casa, inizia la sua convalescenza e anche un periodo magico per Bertil e sua sorella. Alce racconta loro il dietro le quinte del lavoro del boss e Bertil gli rivelerà il suo desiderio più segreto, quello di rivedere i suoi genitori separati di nuovo insieme.
Finché, un giorno, uno strambo vecchietto con la barba bianca si presenta alla porta reclamando Mr. Alce!

Che pasticcio, Ms. Alce (edito da Terre di Mezzo) di Andrea Steinhöfel, illustrato da Katja Gehrmann con un tocco di allegria e ironia perfettamente in armonia con la storia ci racconta un’avventura tenera e divertente, dove non mancano le risate per grandi e piccoli lettori 😉
Un bestseller da 375.000 copie vendute in Germania, tradotto in 9 lingue!
Non sarebbe un libro di Steinhöfel se non ci fosse molto rilievo comico oltre all’assoluta assurdità degli eventi: momenti divertenti che danno leggerezza alla storia.


Il libro è divertente e colpisce assolutamente il suo pubblico di destinazione. Piace anche perché la storia ha qualcosa di diverso e non segue allo stesso modo tutti i cliché natalizi.
Una storia che non nega che i regali li comprano i genitori, ma racconta di un Babbo Natale che pensa ai desideri speciali, non materiali, quelli che alla fine sono per tutti più importanti.
Un avventura questa che ci porta a sperare in questo Babbo Natale che si dedica ai desideri speciali!

Il Natale riguarda i desideri del cuore, quelli che non si possono esaudire con i soldi. Anche Bertil riconosce presto la differenza.
Ma prima di tutto, il libro è una lettura natalizia divertente. È un’avventura che non consiste in grandi sfide, ma in piccoli compiti della vita quotidiana. Questo è ciò che rende questa storia così speciale, così suggestiva ed eccitante, così divertente e piacevolmente diversa.
Una storia, a capitoli, che conquista i bambini dagli 8 anni in su, di una bellezza disarmante in cui i sentimenti si fanno vivi, e la lettura è piacevole in qualsiasi periodo dell’anno.

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Perso nel Museo – Luisa Vera

Andiamo al museo?
Si! Al museo di arte moderna!

Con questo dialogo tra un padre e suo figlio inizia l’avventura attraverso il libro “Perso nel Museo“.
I due indicano in lontananza un suggestivo edificio, un’architettura contemporanea ricca di linee e proiezioni complesse. Una costruzione che si inquadra in un paesaggio urbano, ma che forma un microcosmo di natura e architettura, dove le forme costruttive si bilanciano con gli elementi naturali. Così, con l’orizzonte popolato da file di edifici, il museo si trova su un’isola verde, con un lago circondato da alberi. Le sculture dialogano con l’ambiente.

Questa è solo la prima pagina. Perché, voltando pagina, siamo già dentro il museo: un luogo più incredibile di quanto sembrasse dall’esterno. Lo spazio delle stanze aperte si dispiega liberamente, rivelando un mondo complesso di sculture, dipinti e installazioni.

I visitatori passeggiano nel museo d’Arte Moderna. Si godono le opere, le contemplano, le fotografano, ascoltano le audioguide, leggono gli opuscoli, cercano informazioni sui loro pezzi preferiti nei piani. Il personale del museo assiste il pubblico e consente ai visitatori di entrare con il proprio biglietto.

“Circa 150 anni fa, un gruppo di artisti iniziò a dipingere e scolpire in modo diverso, senza voler copiare esattamente la realtà. L’arte cambiò”. Così si racconta la nascita dell’Arte Moderna

Da qui, il bambino protagonista della storia entra nell’arte letteralmente.
Il ragazzo sente qualcuno che lo chiama:

Psss! Ehi tu!ascolta!
Dici a me?
Si, a te!
Vieni con me…”

Da dove verrà questa chiamata?
Il protagonista cerca la sua origine e incontra un ballerino di Degas, che lo invita a vivere l’arte e il museo in modo originale:
“Vuoi fare un giro nel museo?”

Questo libro racconta la storia di un padre e di suo figlio che visitano un museo d’arte moderna. Mentre il padre resta assorto in una delle sue opere preferite, il bambino prosegue la visita e si perde tra le stanze ei dipinti accompagnato dai personaggi che escono dalle opere. Il lettore segue con loro la visita e, cronologicamente, conosciamo i movimenti artistici del XX secolo.

Sono pochi i bambini che, appena cominci a parlargli di movimenti artistici e nomi di pittori, non hanno quegli occhi spaventati e preoccupati.
I nomi dei pittori e le loro discipline artistiche sono spesso noiosi per loro, anche se amano dipingere. Con il libro per bambini Perso nel Museo di Luisa Vera edito da Franco Cosimo Panini, imparano l’Arte Moderna, ma senza rendersene conto. perchè sarà un viaggio fatto in modo divertente e diverso. Conosceranno i pittori e gli stili più emblematici dell’arte moderna, come Matisse, Mondrian, Picasso, Gauguin, Monet, Van Gogh, Miró… mentre visitano un museo immaginario, accompagnati da uno dei personaggi dei dipinti.

A destra della pagina, e sotto un bel pieghevole di alcuni dei dipinti più rappresentativi del corrispondente movimento, c’è una breve spiegazione di ogni stile artistico, mentre, a sinistra della pagina, possiamo vedere, appesi su una parete del museo, alcuni dei dipinti più emblematici che lo rappresentano.

Così, a poco a poco, e attraverso un divertente tour delle sale del museo, il piccolo visitatore scoprirà che l’arte moderna nasconde tanti diversi tipi di espressioni della pittura, ma per gioco.
I dipinti che vedremo in questo curioso museo della carta non sono fotografie dei dipinti veri, ma l’interpretazione di Luisa Vera, l’illustratrice e autrice del libro. È una rappresentazione dei dipinti molto suggestiva per gli occhi dei bambini, perché ci ricorda un fumetto.

Il grande formato del libro, i colori suggestivi, un’immagine che riempie l’intera pagina e i giganteschi lembi, invitano i bambini a volersi perdere in ogni dettaglio dell’interpretazione del dipinto, e scoprire che tipo di disciplina artistica è nascosto in loro. .

Un dettaglio da evidenziare è che, all’interno di ogni stile artistico, sono presenti alcuni dei pittori più noti, ma hanno voluto dare visibilità anche a quei pittori meno noti che sono stati rappresentati anche in ogni movimento pittorico.
Provatelo anche voi, perchè “Perso nel museoè decisamente un libro che con successo fa avvicinare i bambini alla maestosità dell’arte moderna, ma in modo divertente.

La prima cosa che un bambino impara leggendo e sfogliando il libro “Perso nel museo” è che i musei “non mordono”, non sono noiosi e che l’arte è una parte naturale della vita di tutti.
Più ne andiamo alla scoperta, più la apprezziamo.
Nel museo non è necessario avere una conoscenza accademica di nulla: devi solo guardare e far giocare gli occhi e divertirti. Per rendere la visita più piacevole ed educativa, puoi giocare a giochi museali: cercare elementi speciali nelle opere, temi che si ripetono, colori, ecc.

Insomma, Perso nel Museo di Luisa Vera funziona come un libro perfetto per introdurre i bambini al mondo dell’arte e dei musei. Rende il museo un luogo meraviglioso dove ogni opera d’arte è un’affascinante sorpresa. Le doppie pagine che si dispiegano aiutano a rafforzare questo effetto, così come i labirinti sotto forma di opere d’arte attraverso i quali devi seguire il tuo percorso attraverso il museo stesso.
Altamente raccomandato per bambini dai 5 anni .

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Charlie e Lola: Leggermente invisibile – Lauren Child

“Ho una sorellina che si chiama Lola.
E’ piccola e molto buffa.
Vuole sempre sapere cosa sto facendo
e vuole sempre fare quello che faccio io.”

Questa storia gioca brillantemente con ciò che accade quando un bambino più grande ha un amico con cui giocare e non vuole la sorella minore, molto affezionata, in giro.
Charlie ha una sorellina di nome Lola. Gli piace giocare con lei, ma lei vuole sempre sapere cosa sta facendo, vuole fare quello che sta facendo e non vuole MAI essere da nessuna parte senza di lui.

Charlie, come tutti, vorrebbe ogni tanto poter giocare da solo con Marv, il suo migliore amico.
Lola promette di non fare “nessuna disturbazione e nessuna interruzione”, ma ci si potrà fidare di questa simpatica furbetta?
Finalmente un giorno i due amici riescono a partire in solitaria per la loro grande avventura e dopo molto viaggiare si imbattono nella creatura più strana e astuta che abbiano mai visto e che è pronta a divorarli! I due si precipitano verso il frigorifero per prendere la pozione dell’invisibilità, ma scoprono che qualcuno l’ha già bevuta tutta.

Naturalmente c’è lo zampino di Lola e del suo amico immaginario Søren Lorensen, che però si riveleranno preziosi per catturare quell’essere così pericoloso…
In un mondo metà finzione e metà verità i bambini giocano insieme in un nuovo gioco che coinvolge la voce invisibile di Søren Lorensen, tre bicchieri di rosalatte, un carretto e un coniglio!

Non è facile per un fratello maggiore definire i propri spazi, spesso invasi dalle eccessive attenzioni dei membri più giovani della famiglia. Eppure, è sempre possibile trovare una soluzione per mediare fra le esigenze di tutti, specialmente se questo comporta creare nuovi fantasiosi giochi da fare insieme.

Questo sembra dirci Lauren Child con questa storia di Charlie e Lola – Leggermente invisibile, edito da Logos, un libro avventuroso da leggere col fiato sospeso fino a scoppiare in una sonora risata!
Questo è un capolavoro di gioco e fantasia per bambini. Le immagini sono grafiche ed emozionanti con il testo che si attorciglia a raffica sulla pagina.

“E’ stato divertente giocare con te e Marv
ma per favore non fate NESSUNA

disturbazione o interruzione…”

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La buona strada – Alice Rohrwacher

“C’era una strada un po’ inesperta
che non sapeva dove andare.
Si mise a rotolare a casaccio e finì
per sbattere contro un tronco.”

Una strada un po’ inesperta che non sa dove andare. Si piega in grosse curve, salta su ponti alti, si fa stretta e poi si allarga per non disturbare nessuno.


Ma poi tutti cominciano a chiederle di andare di qua e di là, di su e di giù e la strada è stremata!
Sta per fermarsi, quando incontra un bambino che è proprio come lei. La strada e il piccolo non conoscono ancora la loro direzione, ma adesso possono cercarla insieme.
Quel che conta è non cercarla da soli.


La buona strada di Alice Rohrwacher, con le illustrazioni di Lida Ziruffo edito da Mondadori è un albo raffinato, per bambini e non solo (dai sei anni in su).
Con illustrazioni poetiche e un testo essenziale racconta la ricerca del proprio posto nel mondo tra curve, arresti e ripartenze…proprio come accade nella nostra vita.

“Ora mi fermo”
Si distese in uno spiazzo assoluto e chiuse gli occhi.

io proprio non mi ricordo la direzione…
tu dove vuoi andare?
“Non lo so” rispose il piccoletto.
“però forse ci possiamo accompagnare.”

Pagine e strade in cui perdersi e ritrovarsi, strade in cui fermarsi per riflettere, ascoltare il silenzio e non più tutte le voci attorno che pretendono di guidarti, parlare ed incontrare nuovi amici, nuovi compagni di viaggio…per un piccolo tratto di strada o forse più a lungo…questo albo parla del tempo, delle scelte, della vita vista e raccontata con la “semplicità” unica dei bambini.

Perchè molte volte quando ci si sente smarriti, e capita da bambini, come da adulti, non c’è sempre il bisogno di ricevere dritte e consigli, di provare con frenesia mille opzioni, no proprio no, e questo libro ci ricorda l’importanza di respirare il momento, ascoltarci e così ecco che come per caso si possono “incontrare” le risposte per iniziare a muovere nuovi passi, casomai insieme a qualcuno che come la strada, si sentiva perso.

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Il Corpo Umano dentro e fuori – Cristina Junyent

Il corpo umano dentro e fuori edito da Mondadori contiene spiegazioni, curiosità e dettagli interessanti, accompagnati in ogni momento da una guida visiva ed un testo chiaro, che aiutano i bambini a scoprire la complessità e le immense capacità del nostro corpo.

Comprendere il nostro ambiente è essenziale per comprendere la vita.
In Il corpo umano dentro e fuori, i bambini useranno la vista, l’udito e tutti i sensi per capire cosa succede intorno a loro, seguendo ad esempio il cambio delle stagioni e del clima, il passare del tempo, crescere…

Allo stesso modo accompagnerà i bambini in un viaggio attraverso l’interiorità del corpo e tutti gli elementi che lo compongono e rendono possibile la vita quotidiana. Il viaggio inizia con il cervello, che dirige e sovrintende a tutto, come un direttore d’orchestra, e prosegue diviso in semplici ed esaustivi capitolini fino ai piedi.

Pagina dopo pagina i bambini scoprono e imparano che se il corpo funziona bene in tutte le sue parti, possono crescere sanie vivere bene.
Come detto, si parte dal direttore d’orchestra il cervello, che fa sì che il corpo si muova in armonia secondo i suoi ordini, dirigendo i cambiamenti che il corpo affronta nel corso della vita.
Tenendo sotto controllo ciò che succede anche all’interno del corpo.
Grazie alle informazioni che riceve dall’interno e dall’esterno il cervello mantiene in equilibrio le funzioni del corpo.
Il corpo, però, non rimane sempre lo stesso per tutta la vita, cambia grazie a delle minuscole sostanze che circolano nel sangue, un fiume che scorre dentro di noi.

Poi scopriamo insieme i sensi che ci aiutano a percepire ciò che accade fuori dal corpo.
Grazie al linguaggio comunichiamo con gli altri, mentre le emozioni e i sentimenti suscitano delle reazioni.
La pelle protegge il corpo ed è la parte più a contatto con l’esterno.
Per funzionare l’organismo prende sostanze da fuori quando respira, mangia o beve, ed espelle ciò di cui non ha bisogno attraverso l’alito, il sudore, la cacca e la pipì.
Ecco dunque in bel viaggio, molto ben strutturato in più di 70 pagine per scoprire come funziona il nostro corpo dentro e fuori.

Il corpo umano dentro e fuori è scritto da Maria Cristina Junyent e illustrato da Cristina Losantos.

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Piano Piano… osservare la natura per vivere senza fretta – Rachel Williams

Poi esci all’aria aperta: c’è tanto da scoprire,
se ci si prende il tempo per rallentare.

Così tante cose accadono nel mondo senza che ce ne accorgiamo, o forse accadono in modo così affidabile che abbiamo smesso di notarlo, o forse sono così piccole che non le vediamo, finché non ci prendiamo un momento per guardare. Rallentando e mettendo in pausa 50 di questi straordinari avvenimenti quotidiani, Piano, Piano… ci guida attraverso la loro magia attraverso storie semplici e deliziose illustrazioni.

Incantevole, coinvolgente, essenziale! Piano Piano… osservare la natura per vivere senza fretta di Rachel Williams edito da Giunti è uno dei libri più belli e accattivanti che ho letto negli ultimi anni.

Questo libro speciale contiene 50 storie di meraviglie naturali. Dal picchio al pipistrello e dalle campanule alle ninfee. Intorno a noi, la natura è in movimento. Succedono tutti i tipi di miracoli, di cui a volte non siamo consapevoli. Basti pensare a un’ape che impollina un fiore o a un’ostrica che crea una perla. Ci sono miracoli che richiedono giorni o talvolta anche settimane, mentre altri richiedono molto meno tempo. Ma comunque ti ci abitui… rimangono meraviglie naturali.

Che vita è mai questa se, tra mille pensieri,
non abbiamo il tempo per fermarci a osservare?

Puoi guardare una nuvola formarsi o il tramonto, oppure potresti essere in grado di trovare una coccinella che vola ad una velocità impensata o una lumaca che lascia una scia. I piccoli e grandi lettori possono persino essere in grado di scoprire una volpe che mangia bacche da un cespuglio o campanule che trasformano un bosco. Poi, ci sono i momenti che potremmo non vedere mai, da una talpa che riempie la sua scorta di lombrichi a un’ostrica che fa una perla. Non importa quale sia la tua opportunità di vivere questi momenti nella natura, Williams e Hartas infondono a ciascuno di loro tutta la magia e la meraviglia che meritano, ispirando consapevolezza in ogni pagina.

Questo non è solo un libro, è uno strumento incredibile per aiutare i bambini e i loro genitori a capire quanto sia affascinante il mondo naturale. 

Un libro che va gustato a poco a poco, Piano, Piano…

Per fermarsi un attimo e stupirsi. Ed è esattamente ciò che accade al lettore. Ti soffermi sulla doppia pagina, che è sempre dedicata a un tema naturale, e assorbe altrettanto intensamente il testo e le illustrazioni.

“La natura è in movimento e sono in atto metamorfosi favolose.
Ti unirai a noi in un viaggio alla scoperta
di 50 speciali storie di meraviglie naturali?”

Mamma, che ci fa quell’ape laggiù?” ha chiesto la figlia dell’autrice Rachel Williams. Per lei, questo è stato il campanello d’allarme per prendersi più tempo per i piccoli miracoli che accadevano intorno. È speciale come appare un arcobaleno e come un ragno tesse una ragnatela. Dopo aver letto questo libro hai imparato tanto perché tutti questi fenomeni naturali sono scritti in modo comprensibile. I testi sono brevi e accompagnati alle splendide illustrazioni rendono ancor più chiaramente il messaggio.

Sono proprio le illustrazioni colorate e dettagliate, create da Freya Hartas, a far sembrare che il miracolo stia accadendo proprio davanti a te mentre leggi.
Ogni spiegazione è avvincente come la successiva e anche se abbiamo visto formarsi nuvole, rugiada apparire al mattino o coccinelle che volano innumerevoli volte, le storie ce le mostrano in un modo nuovo, permettendoci di meravigliarci della loro quieta brillantezza come qualcosa da esplorare e apprezzare. Quando ti fermi a guardare, l’intricata meccanica delle ali di una coccinella è davvero una cosa da meravigliarsi.

C’è così tanto da vedere e così tanto da scoprire.

Un grande libro per chiunque a partire dai 6/7 anni in sù, sia curioso delle meraviglie della natura, che si svolgono proprio sotto il tuo naso. 

Un libro da custodire e apprezzare da tutte le età, sicuramente ispirerà tutti noi a vedere il mondo in un modo diverso.

Ottimo per stimolare l’interesse di un bambino per il mondo che lo circonda e un ottimo punto di partenza per ispirare molte avventure nella natura.

Prendiamo nota del mondo che ci circonda e prestiamo maggiore attenzione alla natura. Rendiamoci conto che i piccoli momenti sono i grandi momenti e i momenti apparentemente insignificanti sono i più importanti. Se mai c’è stato un libro per bambini che racchiude perfettamente questo messaggio, è questo, Piano, Piano…

Emma e l’Unicorno – Dana Simpson

-Sei..
…un UNICORNO, giusto?
-Mh E tu sei un genio.

Emma è una bambina, come tante, frequenta la quarta elementare , è solare ed energica, piena di immaginazione e il sorriso sempre sulle labbra!


Dai suoi compagni di classe viene considerata un po’ stramba, soprattutto da Dakota che adora chiamarla “principessa stupidotta”. Nonostante tutto, a Emma del parere degli altri non importa nulla e vive le sue giornate in modo spensierato e allegro (e anche un po’ monotono…). Almeno fino a quando non incontra Marigold Musetto Divino. O anzi, fino a quando non tira un sasso nel lago e colpisce Marigold, uno splendido unicorno bianco, vanitosa, egocentrica e ironica. 😀

Dopo essere stata liberata, con un sasso in testa, Marigold dice a Emma che, per ringraziarla, esaudirà un suo desiderio.
Qui non mancano ovviamente le richieste mega di Emma, ma alla fine le chiede di diventare la sua migliore amica.
L’unicorno non, sa bene cosa significhi essere la migliore Amica, ma non ha scelta e poi quella bambina con le trecce e le lentiggini sul viso le ispira anche molta simpatia.


Dopo avere lanciato lo scudo della noiosità (l’incantesimo che permette agli unicorni di restare un mito) per evitare che tutti vedendola si sbalordiscano, Marigold ed Emma passano molto tempo insieme senza che nessuno – compresi i genitori di Emma – si stupiscano vedendola al fianco di un animale fantastico.

Emma e l’unicorno è un graphic novel che conquista i bambini, per la collana TipiTondi di Tunué, scritto e disegnato da Dana Simpson, una serie di successo che negli Stati Uniti ha venduto oltre 1,6 milioni di copie.


Emma e Marigold chiacchierano e passano molto tempo insieme, e non mancano mai i botta e risposta divertenti 😀 , giocano (anche se è un po’ difficile giocare a “sasso, carta, forbice” con un unicorno) e si confidano.


Grazie alla sua nuova migliore amica Emma si sente più sicura di sé e diventa gentile perfino con Dakota (che a sua volta è un po’ invidiosa del fatto che la sua arcinemica abbia un unicorno tutto per sé). Tra feste di compleanno e di Halloween, lezioni di pianoforte e di ginnastica, cavalcate in riva al lago e agenzie investigative Emma e Marigold diventano inseparabili tanto che arrivati a fine lettura pagina dopo pagina la lettura di poco più di 200 pagine vola via che è un piacere!
In USA sono stati pubblicati diversi volumi della serie, speriamo arrivino tutti tutti anche qui in Italia 😉

Emma è una ragazzina come tante, con le sue preoccupazioni e i suoi dilemmi, ma grazie a Marigold si ha subito l’impressione che niente sia davvero impossibile per lei, a partire dalla loro amicizia. Il legame tra la ragazza e l’unicorno viene infatti trattato con estrema naturalezza.

I caratteri delle due protagoniste sono evidenti fin dalle primissime tavole, dove all’ingenua irriverenza di Emma, l’unicorno Marigold risponde con quel sano sarcasmo, con battute spesso sottili e argute che zittiscono la ragazzina.


Emma è riconoscibile i bambini leggendo si immedesimano in lei.
Le piacciono le cose che piacciono ai bambini (unicorni, videogiochi, cartoni animati) e si occupa di cose con cui i bambini si occupano (gerarchie sociali scolastiche, compiti a casa, stranezze su Internet).
Anche il legame di amicizia tra Emma e Marigold viene dipinto in modo sincero: un legame fatto di alti e bassi, di momenti di non sopportazione e talvolta di esasperazione, costruito su un interesse incondizionato per il benessere dell’altra.


L’ironia utilizzata è sicuramente l’elemento forte di questa narrazione, dove anche le situazioni apparentemente più complicate per Emma si risolvono con l’aiuto dell’amica unicorno, della sua esperienza e della sua capacità di ironizzare su tutto.
Emma e l’Unicorno ha uno stile divertente, capace di veicolare pagina dopo pagina importanti messaggi, comunicando sia con un pubblico giovane (dagli 8 anni) che con lettori più adulti e maturi.


E’ un fumetto piacevole e delicato, che riesce a donare ai lettori conforto e sorriso, che sa portare un arcobaleno in una giornata grigia.
Una lettura che consigliamo perchè oltre ad essere piacevolissima, porta con sè un messaggio finale positivo ma non idealistico, inclusivo ma mai utopico e contempla le vere sfaccettature della realtà quotidiana, senza creare un’atmosfera favolistica intorno alla storia 😉

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Babbo Natale e l’inaspettata Neve – Babbo Natale interstellar – Letture a capitoli

«I libri sono gli amici più tranquilli e costanti, e gli insegnanti più pazienti»,
così affermava Charles W. Eliot.

E se Natale si avvicina, non avete ancora trovato il regalo per bambini/ragazzini e volete donare una vera e propria occasione di crescita, scoperta e meraviglia, un libro fa al caso vostro. Ecco qualche consiglio di lettura per far viaggiare i giovanissimi lettori attraverso infiniti mondi possibili, dove fantasia, conoscenza e divertimento si fondono in un unicum.
I primi lettori hanno a disposizione un vasto panorama di scelte in grado di trasportarli in un mondo ove la fantasia diventa occasione di maturazione e la lettura mostra le sue infinite possibilità.

Per un dono all’insegna dell’ironia, imperdibile è “Babbo Natale e l’inaspettata neve” (Rizzoli), terzo capitolo della saga ironica scritta dal cosentino Michele D’Ignazio: con le coloratissime illustrazioni di Sergio Olivotti.
Vi ricordate il nostro caro Babbo Natale che dopo aver perso il suo amato lavoro si è ritrovato a fare il netturbino? Bhè da quel giorno la vita del nostro vecchietto preferito dalla barba bianca e lunga, il cappottino rosso e il cappello in tinta, è letteralmente cambiata! (leggi la recensione delle precedenti avventure qui: Babbo Natale fa gli straordinari 
Il secondo lavoro di Babbo Natale )
Pensate… ha vinto anche il premio come miglior lavoratore dell’anno e per finire ha anche messo su famiglia.

Babbo Natale ha vissuto diverse emozioni grazie anche ai suoi diversi lavori che hanno accresciuto il suo curriculum. Quando nella sua vita arriva Neve, lui la guarda con curiosità, non si occupa di lei, lo fa Bice.

Piano piano comincia ad avvicinarsi di più a lei e a farle vivere momenti indimenticabili, anche perchè la piccola Neve è adorabile e ha una bella fantasia.

Babbo Natale e Neve fanno delle cose davvero carine, come far ballare i calzini spaiati nella lavatrice, oppure fare disegni con le nuvole. In tutto questo c’è di mezzo il Natale e il lavoro che c’è dietro, ovvero preparare i regali per i bambini. Ma Babbo Natale è in ritardo, non sa se riuscirà a farglieli avere in tempo.

Con l’aiuto della Befana e della piccola Neve, Babbo Natale riesce a preparare doni più piccoli ma con un significato davvero profondo.

“Dono, però era la più dolce delle parole:
perchè non presuppone qualcosa di materiale,
ma un sentimento che viene dal cuore.
Semplice, ancestrale.”

Babbo Natale e l’inaspettata Neve racconta una storia emozionante scritta in modo impeccabile da Michele, che scava nel profondo dei cuori, regalando una luce splendente. Ci insegna la vera importanza del Natale, “perchè le parole possono trasportare qualsiasi emozione da un cuore all’altro“, allora una lettera sarà un dono speciale.
Una lettura divertente e simpatica che risveglierà anche negli animi più “grinch”, quella voglia di ritornare bambini per sperare con tutte le forze di vedere anche per un instante il vecchietto di rosso vestito, più desiderato del mondo, ma ricordate, il dono più grande siete voi stessi e non i regali che state aspettando!


Un’altra bella uscita per questo Natale è “Babbo Natale Interstellar” edito da Mondadori è lo spassosissimo racconto di Pietro Valsecchi, un’avventura tra alieni, turboslitte ipermoderne e Babbi Natali che devono mettersi al passo con i tempi, per raccontare con il sorriso l’inclusione e la diversità.

“Non posso permettere che passi il Natale da solo…Come ti chiami?”
“Mark”
“Mark, a Natale tutti hanno diritto di essere felici e di farsi una bella mangiata in famiglia.
Ti porto io a San Francisco.
tanto devo già andare a Los Angeles, che vuoi che sia una piccola deviazione…”
“Ma… se gli aerei sono bloccati, come ci arriviamo?”
“Oh, oh, oh,… Io sono Babbo Natale, sono laureato in desideri impossibili!”.

Ci troviamo chiaramente in Lapponia a inizio ottobre e Natale è già nell’aria: è il momento della prima grande ondata di lettere. Peccato che nell’enorme cassetta rossa di Babbo Natale non ce ne sia nemmeno una…

Diciamocelo, è ora che Bi-enne, come lo chiamano i ragazzini su YouTube, si modernizzi! Non si mandano più lettere, ma email. Babbo Natale deve stare al passo coi tempi, crearsi dei profili social, svecchiarsi!

Così, la notte prima della vigilia, ecco che i tecnici della NASA gli fanno trovare una turboslitta ipermoderna. Il giro di prova, però, non va esattamente come dovrebbe e Babbo Natale, insieme a Greta, la viziatissima figlia del re dei corrieri express, e a Mark, un ragazzino nerd cresciuto in orfanotrofio, si ritrova perso nello spazio. Più precisamente, su Zetazeta, nel buco nero Zeta. Il comitato di accoglienza è composto da strambi alieni dalle forme ancora più strambe e da un nugolo di giovani zetiani che li tempestano di domande.

Manca pochissimo alla notte di Natale e Babbo non può deludere i milioni di bambini che lo aspettano sulla Terra… Oh, oh, oh! Come farà a riparare la slitta e a tornare dai suoi amati elfi?


Una lettura piacevole e spassosa con illustrazioni a colori sparse nelle varie pagine a far da contorno apprezzatissimo della storia. Lettura consigliata dai 9/10 anni.

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Felicità è una parola semplice – Arianna Papini

Di questi tempi, Felicità è una parola chiave.
Felicità è una parola semplice di Arianna Papini è un inno alla semplicità, perchè è nella semplicità delle piccole cose che ci ritroviamo ad assaporare il piacere di un sorriso e di un momento immensamente Felice.

Quest’ultimo periodo che ci ha visti limitati in tantissime situazioni, sicuramente ci ha resi consapevoli che le vere cose che ci mancavano non erano le cose grandi, ma le cose piccole, come indovinare i sorrisi nascosti dietro le mascherine, reinventare il tempo liberato, avere finalmente il tempo di fermarsi a leggere una storia stesi tranquilli sul lettone, ricordare e assaporare, con una semplicità essenziale ma potente, pagina dopo pagina questo libro ci apre le porte per vedere la Felicità.

Camelozampa ha sicuramente fatto centro ancora una volta, portando nelle librerie un albo illustrato potentissimo capace di smuovere qualcosa dentro di noi, bambini e adulti, nessuno escluso.
Quando lo leggi con i bambini o seduto tranquillo all’ombra di un’albero senti che ogni pagina con la sua poesia essenziale riesce a sciogliere quel nodo di paura, solitudine e tristezza che un po’ tutti ci portiamo dentro ormai da più di un anno.

Arianna Papini vincitrice nel 2018 del Premio Andersen come Miglior illustratore, è scrittrice, artista, docente e arteterapeuta, ha scritto e illustrato 150 libri pubblicati da numerose case editrici. Oggi con queste 12 tavole a tutta pagina dà voce a quello che abbiamo pensato, le paure che abbiamo provato, alla bellezza e alla forza di assaporare la felicità.
Sono tante le cose che ci sono mancate, e la percezione di queste vale per i bambini come per gli adulti, nel fermarci abbiamo sicuramente re-imparato ad apprezzare quelle piccole cose, e abbiamo scoperto che è proprio da queste che arriva la felicità.

Le rinunce e il dolore provato per molti è stato grande, qui l’autrice suggerisce ora di puntare lo sguardo a quei giorni passati, e scoprire come certi attimi nella loro semplicità ci abbiamo fatto dono di una grande Felicità laddove forse prima manco la vedevamo…perchè abbiamo alimentato la fantasia che abbatte barriere e supera i limiti.

Dopo la lettura divertiamoci a liberare la fantasia con i bambini, perchè come ci ricorda il titolo del libro, La Felicità è una cosa semplice…dunque peschiamo dall’elenco delle frasi poetiche del libro, trasformiamole in strumenti per dare un volto agli elementi fondamentali della vita.


Divertiamoci con i bambini a fare musica libera, oppure a disegnare sorrisi di ogni forma e colore, divertiamoci a sognare stesi per terra con le gambe per aria

Buona Felicità!
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