Felicità è una parola semplice – Arianna Papini

Di questi tempi, Felicità è una parola chiave.
Felicità è una parola semplice di Arianna Papini è un inno alla semplicità, perchè è nella semplicità delle piccole cose che ci ritroviamo ad assaporare il piacere di un sorriso e di un momento immensamente Felice.

Quest’ultimo periodo che ci ha visti limitati in tantissime situazioni, sicuramente ci ha resi consapevoli che le vere cose che ci mancavano non erano le cose grandi, ma le cose piccole, come indovinare i sorrisi nascosti dietro le mascherine, reinventare il tempo liberato, avere finalmente il tempo di fermarsi a leggere una storia stesi tranquilli sul lettone, ricordare e assaporare, con una semplicità essenziale ma potente, pagina dopo pagina questo libro ci apre le porte per vedere la Felicità.

Camelozampa ha sicuramente fatto centro ancora una volta, portando nelle librerie un albo illustrato potentissimo capace di smuovere qualcosa dentro di noi, bambini e adulti, nessuno escluso.
Quando lo leggi con i bambini o seduto tranquillo all’ombra di un’albero senti che ogni pagina con la sua poesia essenziale riesce a sciogliere quel nodo di paura, solitudine e tristezza che un po’ tutti ci portiamo dentro ormai da più di un anno.

Arianna Papini vincitrice nel 2018 del Premio Andersen come Miglior illustratore, è scrittrice, artista, docente e arteterapeuta, ha scritto e illustrato 150 libri pubblicati da numerose case editrici. Oggi con queste 12 tavole a tutta pagina dà voce a quello che abbiamo pensato, le paure che abbiamo provato, alla bellezza e alla forza di assaporare la felicità.
Sono tante le cose che ci sono mancate, e la percezione di queste vale per i bambini come per gli adulti, nel fermarci abbiamo sicuramente re-imparato ad apprezzare quelle piccole cose, e abbiamo scoperto che è proprio da queste che arriva la felicità.

Le rinunce e il dolore provato per molti è stato grande, qui l’autrice suggerisce ora di puntare lo sguardo a quei giorni passati, e scoprire come certi attimi nella loro semplicità ci abbiamo fatto dono di una grande Felicità laddove forse prima manco la vedevamo…perchè abbiamo alimentato la fantasia che abbatte barriere e supera i limiti.

Dopo la lettura divertiamoci a liberare la fantasia con i bambini, perchè come ci ricorda il titolo del libro, La Felicità è una cosa semplice…dunque peschiamo dall’elenco delle frasi poetiche del libro, trasformiamole in strumenti per dare un volto agli elementi fondamentali della vita.


Divertiamoci con i bambini a fare musica libera, oppure a disegnare sorrisi di ogni forma e colore, divertiamoci a sognare stesi per terra con le gambe per aria

Buona Felicità!
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Felici nella nostra Pelle – Fran Manushskin

GUARDATI!
ma quanto sei carina
nella tua nuova tutina.
Iniziano così le cose belle
Felici e Contenti nella propria pelle.

C’è qualcosa di più splendido della pelle di un bambino?
Felici nella nostra Pelle pubblicato da Pulce Edizioni è una dolce celebrazione di ciò che ci rende unici e di ciò che ci tiene insieme.
Subito dopo la nascita di un bambino, qualcuno lo avvolge stretto in una coperta o in un maglione per tenerlo al caldo. Ma sapevi che un bambino – ogni bambino, anche tu – è già nato con un vestito caldo? È il vestito di compleanno, fatto di pelle.

La pelle è disponibile in tutti i tipi di colori: ‘marrone cacao, cannella e oro miele… color zenzero… pesca e crema…’ così come pallida, lentigginosa, con fossette, screziata e pelle di diverse tonalità. Non importa come sia, è solo pelle. Ce l’abbiamo tutti, e fa la stessa cosa davvero interessante: 

Avere la pelle è davvero un portento.
Tiene fuori il fuori
e tiene dentro il dentro.

Man mano che si cresce, anche la pelle è intelligente e lo fa, godendo di abbracci e solletico, proteggendoli dentro e fuori e rendendoli unici nel loro genere.
Proprio così, man mano che diventi più grande, la tua pelle diventa più grande insieme a te. Non devi nemmeno pensarci o chiedere aiuto. Lo fa e basta. E sai cosa succede quando ti fai male alla pelle? Sì, ottieni una crosta un “sigillo perfetto” 😉

Cos’altro fa la pelle?

Ti rende caldo e avvolgente per gli abbracci. Ti fa ridere quando ti solleticano la pancia. La tua pelle si sente bene quando qualcuno ti gratta la schiena, ti tiene la mano. Sì, hai vestiti per il tuo corpo, mani e piedi, ma la tua pelle è la tua prima protezione.

Nessuno ha la pelle esattamente come la tua! Tu sei unico, e così è la tua pelle.

Tutte le pelli
sono perfette
che abbiano lentiggini
le voglie o le fossette.

Partendo da neonati coccolosi e usando una semplice filastrocca, l’autore Manushkin racconta la storia della pelle: cosa fa, perché ce l’abbiamo e perché la pelle di una persona è di un colore e quella di tuo figlio potrebbe essere di un altro. Manushkin non mette in evidenza le differenze invece, tratta il colore della pelle come un qualcosa di unico e meraviglioso per tutti noi (com’è giusto che sia) ❤

Il testo (maiuscolo) in rima e allegro di Fran Manushkin e le deliziose illustrazioni di Lauren Tobia dipingono un’immagine sbarazzina e irresistibile della famiglia umana, e di quanto sia meraviglioso essere proprio quello che sei.
In tutto il libro il piccolo lettore (dai 2 anni) impara tutto sulle cose meravigliose che la pelle fa per una persona e come può apparire diversa per tutti.

Tutti abbiamo la pelle
ma non siamo uguali
siamo unici al mondo…
… nella nostra pelle!

Amiamo davvero la diversa rappresentazione presente in queste illustrazioni. Fin dall’inizio, l’immagine di copertina mostra una ragazza di colore su una sedia a rotelle con un pallone da calcio che gioca con altri bambini che corrono e vanno in scooter fuori!
Ci sono altri favolosi esempi di famiglie diverse con genitori gay, famiglie diverse con copricapi religiosi, un bambino con una grande voglia sulla guancia e un bambino dai capelli lunghi con sopracciglia molto forti.
Lauren Tobia ha illustrato una rappresentazione incredibilmente fantastica di come appare la vita in molti ambienti diversi.
Felici nella nostra Pelle è un albo illustrato che celebra davvero la gentilezza, la comunità e l’amore per la pelle unica in cui sei nato.

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Amore di Mamma – Przemysław Wechterowicz

“Qual’è la cosa che ti piace di più papà?” domanda Orsetto.
“Al primo posto, mi piace abbracciare te e la tua mamma.
al secondo, fare una scorpacciata di miele insieme a voi”
“Anche a me piacciono le stesse cose, papà!
Gli abbracci di mamma sono più dolci del miele…”

Cosa potrebbe esserci di più bello di un abbraccio? Un eccellente duo – Przemysław Wechterowicz ed Emilia Dziubak portano di nuovo i lettori in un mondo caldo e sicuro come in una fiaba.
Mamma Orsa è andata a prendere il miele. Ha dato appuntamento sotto al salice a papà Orso e al piccolo Orsetto che non vedono l’ora di incontrarla per poterle dare l’abbraccio più tenero possibile, tanto che diventano esperti di abbracci.

Il salice però non si trova più al suo posto. Così papà e figlio si mettono a cercare: sotto i cespugli, dietro gli alberi. Non trovano il salice ma il signor castoro che ritiene l’incontro un colpo di fortuna dato che aveva proprio bisogno di dare loro un caldo abbraccio.

Mamma Orsa torna, ma non trova il papà Orso e Orsetto. Si mette a sua volta a cercarli: nel tragitto incontra tanti buffi animali che hanno saputo della sua incredibile abilità nel dare abbracci e ne vogliono uno ciascuno.
Caprioli, linci, procioni, lupi, ranocchie, gatti, galline…. Tutti vogliono l’abbraccio di mamma Orsa.

Amore di mamma è una storia senza morale autoimposta, senza azioni rapide e colpi di scena senza precedenti, una storia la cui forza deriva principalmente dal bene interiore degli eroi, dal loro altruismo, modestia e capacità di compiere azioni nobili!

Sicuramente la lettura incoraggia il pubblico più giovane a mostrare i propri sentimenti, dimostrando quanto possa essere importante un semplice abbraccio.


Anche le illustrazioni sono ricche di calore, in cui la natura amichevole avvolge tutti i personaggi.
Emilia Dziubak ha dimostrato più di una volta che le sue illustrazioni sono molto distintive, curate in ogni dettaglio, ricche ma non esagerate. L’artista accosta con gusto colori sfumati, intreccia fili umoristici nel mondo pieno di fiabe e poesie e gioca liberamente con le convenzioni. I suoi disegni riflettono perfettamente l’umore e le emozioni.

Amore di Mamma di Przemysław wechterowicz edito da Sinnos è un albo illustrato gentile, pieno di tenerezza, attento. La storia racconta in modo eloquente quanto sia cruciale, nel costruire la felicità interiore, l’armonia con se stessi e con il mondo circostante, anche con un abbraccio affettuoso. Come in ogni favola, questa finisce felicemente con una calda illustrazione di una famiglia che si ama. I fan dell’autrice apprezzeranno anche i riferimenti ad altri titoli, come l’incontro di mamma orso con due rane 😉

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Una Cioccolata calda per Orso – Jee-Yeon Park

L’orso a cui piaceva abbracciare tutto
era famoso in città per essere un vero amante
della cioccolata calda.
Da casa sua, usciva sempre
un dolce profumo di cioccolata calda.

Nella foresta vive un orso molto, molto tenero. Un orso calmo, con lineamenti morbidi e che adora coccolare. Trascorre il suo tempo abbracciando tutto ciò che vede, dalla sua sedia agli alberi che circondano la sua casa. Per mantenere questo lato caldo, consuma molta cioccolata calda. Sfortunatamente, scopre di non avere più cacao in dispensa. C’è solo una soluzione: andare al negozio, che dista solo 2 colline per comprarne un po’. E mentre si reca al negozio, ci sono buone probabilità che cederà ai suoi impulsi …

Sulla sua strada incontra molti animali della foresta, come la volpe che piange triste perchè i suoi amici la pensano furbacchiona, oppure il maiale che brontola perchè l’autobus è in ritardo, incontra anche dei coniglietti dispettosi…così tanti sentimenti diversi che questo orsetto molto, molto tenero troverà una soluzione per calmarli e renderli più felici: abbracciali.
Proprio così, qui ci vogliono dei teneri abbracci, Orso lo sa bene e non si tira indietro.

Quindi, se ne va per andare al negozio a prendere la sua cioccolata, ma l’orso si accorge che è arrivato tardi ed è chiusa, quindi è impossibile avere la cioccolata! 😦
Triste e deluso l’orso torna a casa… ma una bella sorpresa potrebbe aspettarlo fuori dalla sua porta …

Una Cioccolata calda per Orso di Jee-Yeon Park edito da Jaca Book è una bella storia di solidarietà e amicizia che delizia grandi e piccini! Una storia dal sapore dolce e cioccolatoso piena di dolcezza e tenerezza. Un album da leggere nelle giornate con la “luna storta”, perchè è proprio vero che gli abbracci hanno un grande potere e portano calore e benessere 😉

Tutti gli animali aiutati da Orso sapranno ricambiare con la miglior cosa che possa succedere in un pomeriggio nevoso e freddo ad un orso amante della cioccolata??
Non dirò di più per non rovinarvi la storia, ma questo finale è semplicemente troppo dolce! Si tratta di solidarietà e amicizia.
Abbracciare, abbracciarsi è una terapia tanto semplice quanto efficace perché capace, più di mille parole, di comunicare un volersi bene, così come si è, coi propri difetti e limiti. Il buon Orso assomiglia tanto ai bambini, che hanno questa gratitudine profonda nel cuore: basta che tu ci sia e loro ti ri-amano di un amore infinito.

Il testo è piuttosto breve, perfettamente adatto a un pubblico giovane. La ripetizione, con il fatto che ogni incontro con l’orso fa la stessa cosa, è un principio che piace molto ai bambini perché permette loro di anticipare la reazione degli animali e quindi di sapere in anticipo cosa succederà.
Anche le illustrazioni, sono davvero molto carine, molto morbide con colori tenui e caldi.

In un periodo come quello in cui stiamo vivendo oggi, dove gli abbracci sembrano così lontani, ora come mai, tutti ci accorgiamo di quanto sia essenziale, di quanto bene ci faccia, stringerci forte.
Una stretta forte a volte è la sola cosa di cui abbiamo bisogno…per sapere che non siamo soli, per sapere che ce la possiamo fare, per rincuorarci.
Ecco che questa storia è anche un promemoria per noi adulti, abbracciamo i nostri bambini, quando sono felici, per dirgli quanto gli vogliamo bene, ma soprattutto quando sono tristi o ancor di più arrabbiati e scontrosi… perchè proprio quando c’è la rabbia che bolle, una abbraccio forte può calmare, rassicurare e donare calma e tranquillità!

Una storia da leggere e rileggere, in cui semplici gesti pieni di spontaneo affetto mostrano ai più piccoli come l’amicizia passi anche attraverso momenti teneri di vita quotidiana, come una tazza di cioccolata calda bevuta con gli amici.
Un libro illustrato per promuovere un momento molto dolce e coccoloso con i bambini. Come questo simpatico orso bruno, che ci ricorda e ci invita alla gentilezza, alla dolcezza e agli abbracci! Piacevolissima e perfetta come lettura serale molto tenera.
Un racconto dolce e caldo, come la cioccolata calda o come un abbraccio.

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Abbraccio di Orso – Susanna Isern

Natuk viveva nel Nord.
Una notte, mentre passeggiava su un mare
di ghiaccio, trovò, raggomitolato,
un piccolo orso bianco.

Natuk una bambina che vive in un piccolo villaggio eschimese a nord, dove il mare è quasi sempre coperto da uno spesso strato di ghiaccio e le notti sembrano eterne. Un pomeriggio, mentre camminava, trovò un piccolo orso bianco. Era solo e così piccolo che non riusciva nemmeno ad aprire gli occhi.

Natuk lo portò a casa, gli diede da mangiare e dormì con lui tutta la notte per stargli vicino.
Natuk e l’orso diventano inseparabili, lei si prende cura di lui e lui la ringrazia con abbracci affettuosi e maestosi da orso . Dormono insieme, giocano insieme…vivono insieme.

L’orsetto cresce, ed è diventato un animale grande e forte.
Fino a quando un giorno, mentre tutti gli eschimesi dormono, la riserva di pesci scompare. Tutti gli eschimesi del villaggio, danno la colpa all’orso, perché credono che essendo così grande sarà diventato anche molto affamato da aver mangiato tutto il pesce.
Natuk cerca di difenderlo, ma gli abitanti decidono che orso deve andarse via.
Con un abbraccio e unNon ti dimenticherò mai” quello stesso giorno Natuk saluta il suo amico.

Natuk era convinta dell’innocenza del suo grande amico dal pelo bianco, ma nessuno la ascoltava.
Natuk riuscirà a dimostrare che il suo amico orso non è un pericolo per la città, anzi sarà la sua salvezza?
Abbraccio di Orso di Susanna Isern illustrato da Betania Zacarias edito da NubeOcho è una storia che racconta di una tenera amicizia tra una bambina e un orso, un’amicizia che viene momentaneamente interrotta a causa dei pregiudizi.

L’orso bianco fu accusato, senza prove, di aver spazzato via le scorte di cibo e credevano addirittura che poteva essere in grado di fare di peggio, se gli fosse stato permesso di rimanere nel villaggio. Quando la verità sarà finalmente scoperta, i due amici saranno in grado di condividere ore di gioco e molti abbracci.

E quando Natuk era triste, aveva
freddo, paura o arrivava una tormenta,
sempre, sempre poteva contare sul suo
abbraccio…l’abbraccio di Orso.

Un albo illustrato davvero molto bello e profondo che parla di sentimenti, amicizia e cura reciproca, che promuove l’amore per gli animali e il sentimento di giustizia nei bambini.
Ancora una volta l’autrice sceglie un animale come protagonista di una delle sue storie meravigliose. Ai bambini piace e trovano facile entrare in empatia con loro, soprattutto grazie a quel modo tenero con cui il testo dell’autore li descrive.

Susanna Isern è una psicologa, ma fortunatamente, è anche una scrittrice di libri per bambini. Tutti i suoi libri sono carichi di apprendimento e sono eccellenti risorse su emozioni, valori, amicizia o diversità.

Le tenere illustrazioni a tutta pagina di Betania Zacarias danno vita a questi due amati protagonisti, predominano i toni blu e giallo, in una bella combinazione di colori che ci riportano perfettamente in inverno e nel luogo freddo dove si svolge la storia.
Una storia delicata adattabile a innumerevoli situazioni della vita, ma soprattutto adatta ad accompagnare le situazioni di giudizio affrettato e pregiudizi 😉

Questa è la storia della loro Amicizia!

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Ti curo io, disse piccolo orso – Janosch

Un giorno Piccolo Tigre uscì dal bosco zoppicando.
Piccolo Orso arrivò di corsa da lui e disse:
“Che succede, Tigre, sei malato?
Non è grave”, disse piccolo Orso, “ti curo, io.”

La storia ha inizio proprio così nel bel mezzo di un accadimento. Piccolo Tigre è a terra dolorante, su una stradina accanto al bosco “nel bel mezzo del prato”. Zoppica e sta molto male.


Piccolo Orso giunge in suo aiuto, indaga il malessere, lo porta a casa, lo fascia da capo a piedi (“la testa no”, aggiunse Piccolo Tigre “perché potrebbe venirmi la tosse”).


Ora iniziano una serie di azioni per curare e rispondere alle richieste di Tigre fino a essere accompagnato da un corteo di amici all’ospedale degli animali dove sarà curato (e finalmente guarito!).
Tutto bene quel che finisce bene, dunque, certo.
Non era sufficiente la cura di Orso?
No, probabilmente in questo caso non lo era, ma non fa niente, la cura di Orso era indispensabile lo stesso!

Ti curo io, disse piccolo Orso è un libricino di piccolo formato, leggero e in brossura di Janosch pubblicato da Logos edizioni.


Con grande delicatezza, Janosch dipinge quadretti dal sapore familiare e domestico nei quali i protagonisti – Tigre, Orso e altri animali – vivono piccole avventure ambientate nella loro casetta e negli immediati dintorni. Nelle sue storie si respira una piacevole armonia.

Non solo i disegni di Janosch emanano magia, ma anche i vari contenuti: insieme riescono a superare i momenti difficili, proprio come la tigre che non solo riceve un grande sostegno dall’orso, ma anche dai suoi amici. Compaiono termini come radiografia e chirurgia e sono spiegati quasi incidentalmente, rimuovendo così la paura dell’esame e dell’ospedale. Un classico, e giustamente, non solo per i bambini che stanno poco bene.

Il valore dell’amicizia affiora pagina dopo pagina nella complicità, nelle parole non dette, nei piccoli gesti di cura, nelle attenzioni per l’altro e negli abbracci. È un’amicizia a due, quella tra Piccolo Tigre e Piccolo Orso ma anche di un’intera comunità quando al bisogno arrivano anche tutti gli altri animali – Elefantone Gentile, Anatra Gialla, Topo, Riccio, Asino Errante… Tutti vogliono bene a Tigre, “il nostro Tigre” come dice Zia Oca pronta a farlo star meglio con lo sciroppo di nuvole

Adesso chiedi pure il tuo piatto preferito“, disse Piccolo Orso una volta arrivati a casa
e io te lo cucinerò“.

Trota salterina con salsa alle mandorle e pangrattato“, esclamò Piccolo Tigre.
Dinne un altro“, ribatté Piccolo Orso.

Pasta all’uovo con salsa alle mandorle e pangrattato“, disse Piccolo Tigre.
Un altro ancora” disse Piccolo Orso, di “zuppa!”
“Ma certo è proprio quello che volevo dire!”

In questo breve scambio di battute si racchiude il senso profondo della relazione che lega Orsetto a Tigre, ma a ben vedere, che tiene insieme l’intero gruppo di animali. E’ un desiderio naturale e speciale di andare incontro all’altro, con la consapevolezza di poter rinunciare senza sforzo a qualcosa di sé, per la felicità dell’altro.

“Ti curo io” sicuramente una piccola frase che trabocca di amore profondo, di protezioni, di quel desiderio speciale di star bene insieme…perchè la cura, è non solamente da intendersi in senso stretto, ma anche come accudimento di una relazione di affetto reciproco…ecco dunque è proprio questo il senso bellissimo e profondo di questo piccolo bellissimo libro!

La disponibilità, lo stare insieme e la prima grande visita dal dottore sono i temi centrali. Ma si tratta anche di prendersi cura, prendersi cura e cucinare… Una storia perfetta per tutta la famiglia!

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Ti voglio Bene cucciolo mio – Nicky Benson

Ogni mamma dichiara l’amore immenso che prova per il suo cucciolo quotidianamente, tra baci, abbracci
e coccole.. oppure sussurrano al loro orecchio quel dolce ed infinito Ti voglio bene, cucciolo mio.

Questo è anche il titolo di un recente libro illustrato per bambini pensato da Nicky Benson e Jonny Lambert, pubblicata da Sassi junior.

Il libro parla di Mamma Orsa e del grande amore che prova per il suo piccolo orsetto, un amore viscerale, intenso, ma delicato e dolce.
Poche, ma profonde frasi in ogni pagina che trasmettono l’amore sincero fra madre e figlio.
Illustrazioni espressive, ammettiamo, chi non si riconosce nell’abbraccio finale di mamma Orsa carico di emozioni?! Immagini che si amalgamano perfettamente alle parole.

Il libro infatti è scritto in rima e diventa una dolce filastrocca da ricordare..per cui è molto bella da leggere. E’ semplice e di facile comprensione anche per i più piccoli e tra un Ti voglio bene e l’altro diventa quasi un mantra da memorizzare, raccontare, bisbigliare, cantare e ripetere insieme.. una gioia per il cuore!!!

E’ pieno di figure per cui si possono coinvolgere i bambini nella ricerca dei vari personaggi ed è una bella storia della buona notte dal punto di vista emotivo.
Le pagine sono ricche di un susseguirsi di tenere illustrazioni a tutta pagina realizzate con collage digitali che mostrano il calore, e l’amore che solo un mamma può trasmettere al suo piccolo.
Mamma Orsa, conduce pian piano il piccolo orso in un viaggio conoscitivo che gli permette di esplorare ogni aspetto della natura.

Una storia leggera e semplice, assolutamente adatta anche ai bimbi piccini, azzarderei persino dai 18 mesi in su, se sfogliato con gli adulti. Gli animali, protagonisti della storia, attraggono infatti sicuramente i bimbi e le frasi sono veramente essenziali, da poter coinvolgere anche i più piccoli lettori.
Le frasi sono poi così cariche di affetto che è bello pronunciarle ai propri figli:
“Come le nuvole adorano le cime innevate,
ti voglio bene, cucciolo mio,
nelle notti scure e in quelle stellate”.

Ti voglio bene, cucciolo mio!
Quante volte lo diciamo ai nostri piccoli!?
Forse mai abbastanza, non può, e non deve mai essere abbastanza esprimere tutto il nostro amore per loro!
Insegniamo loro a vivere a pieno i sentimenti!

Un libro dolcissimo nella sua semplicità arriva diritto al cuore.
Bello da regalare al proprio cucciolo e da regalare ad una neo mamma 😉

Buona lettura con i vostri cuccioli!

Ti voglio bene, cucciolo mio.

Nicky Benson

Si può dire senza voce – Armando Quintero

Un libro dolcissimo, una copertina calda,
un piccolo tesoro… il regalo perfetto!

Si può dire senza voce scritto da Armando Quintero, con delle meravigliose illustrazioni di Marco Somà, uno dei più talentuosi illustratori italiani.
Edito da Glifo Edizioni, questo il nome della casa editrice, nata dalla passione di due ragazzi coraggiosi e ostinati che, nel 2013, decidono di aprire una casa editrice nella loro città, Palermo.
Il mercato del libro proprio in quell’anno iniziava il suo declino, ma loro videro in quella possibilità l’occasione di offrire un valore aggiunto alla loro terra.
Il Glifo, di strada da allora ne ha fatta molta. Ha un suo piccolo catalogo che cresce e il desiderio di portare in Italia albi che sono nati all’estero e che cercano qualcuno che li porti in Italia.

Come il dolcissimo e delicato libro illustrato Si può dire senza voce.
Insegna e ci ricorda pagina dopo pagina che Si può dire senza voce… cosa? beh.. Ti voglio bene! 😉
E già, si può dire senza neanche una parola, anche con il semplice linguaggio dei sorrisi, degli abbracci e delle carezze.
E’ un albo veramente di grande e toccante dolcezza che ci ricorda come le dimostrazioni d’affetto non abbiano per forza bisogno di un nome e una voce che le pronunci. Spesso bastano i gesti, genuini e spontanei.

Armando Quintero ci ricorda in questo album che la voce è inutile per dimostrare l’affetto o per dire cose belle. Il contatto fisico, come segno di affetto è essenziale per lo sviluppo emotivo dei bambini, dà loro sicurezza, aiuta l’autostima, migliora la fiducia in sè e negli altri.
Proprio come racconta il libro, anche gli animali hanno tanti modi per comunicare tra di loro le emozioni, l’amore, abbaiando, miagolando, schiamazzando..e le giraffe? Come fanno a comunicare madre e figlia?

Madre e figlia non hanno voce, (come tutte le giraffe, si sà!) ma hanno un altro metodo efficace e pieno di affetto per comunicare: le carezze. E la piccola giraffa sceglie di condividere con gli altri animali questo modo di trasmettere sensazioni ed emozioni!

La piccola giraffa che non ha voce, è abituata a donare il proprio affetto con le carezze e gli abbracci, glielo ha insegnato la mamma da quando è nata.
Ma si sa, fortunatamente la dolcezza è contagiosa, et voilà! Ecco che tutti i cuccioli degli animali sono alle prese con questo nuovo linguaggio, più semplice e diretto e ricchissimo.

A questo punto la storia prende una svolta a 180 gradi: l’opera dissegnata da Marco SOMA continua a mostrarci alcuni animali, ma la fonte del loro benessere è un’altra; non ci sono parole, solo con coccole, abbracci e carezze …
Si creano situazioni divertenti tra gli animali, la giraffa insegna all’elefante come si toccano, l’elefante insegna alla tigre, quest’ultimo insegna al lupo e così via.

Per quanto riguarda le emozioni l’unica cosa che differenzia animali e uomini è il modo in cui si esprimono. Agli animali mancano gli organi adatti per articolare il linguaggio e quindi per comunicare quel che provano, ma molto meglio di noi, e senza portare rancore dimostrano ai loro simili tutto il loro affetto senza tanti se e ma.

Le illustrazioni attorno agli animali sono volutamente “semplici e pulite” per dar maggior luce ed importanza agli animali e alle loro azioni. Così i protagonisti sottolineano quello che è il messaggio principale della storia… Spesso non abbiamo bisogno delle parole per dire “Ti Amo” o “Io Amo” un gesto molte volte è molto più forte ed importante.

Ecco che Silenzio e Carezze sono il linguaggio e un modo forte di comunicazione e di condivisione. Questo è il messaggio che Armando Quintero con i suoi caratteristici toni poetici e riflessivi, con questi splendidi animali umanizzati disegnati da Soma.

Si può dire senza voce è una di quelle opere che mostra la tenerezza e disegna un sorriso di soddisfazione sul volto dei lettori che contemplano 🙂

Consigliato per bambini dai 3 anni in su
ma, vi assicuro che è talmente bello e dolce che va bene per ogni età! 😉

Puoi acquistare il libro QUI:

Si può dire senza voce

Armando Quintero

Piccolo Blu e Piccolo Giallo: una storia vera

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Piccolo blu ha molti amici
ma il suo migliore amico è piccolo giallo
che abita nella casa di fronte

Ricordo di aver visto per la prima volta al nido di mia figlia, il libro Piccolo Blu e Piccolo Giallo. Le maestre ci avevano invitate a scegliere tra tanti libri, quello che pensavamo potesse essere il libro più adatto per i nostri piccoli. Avevo notato questo libro ma lo avevo subito scartato in quanto non c’era nulla, o quasi, da leggere, destino vuole che quello è stato e sarà uno dei libri più letti, anzi interpretati, di casa nostra 🙂

La narrazione della storia è affidata a poche frasi di 5-6 parole al massimo per pagina, il resto è solo colore.
Pagine con sfondi di diversi colori su cui vengono rappresentati i personaggi come macchie di colore. Un libro che consente al lettore, o al narratore per i bambini più piccini, di raccontare la storia ogni volta in modo diverso, approfondendo alcuni concetti e tralasciandone altri, in maniera tale che la storia sia ogni volta un pochino diversa, per il piacere non solo di chi ascolta ma anche di chi racconta.

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Piccolo blu e piccolo giallo sono i classici “migliori amici”, ma non delle persone normali, sono due macchie di colore. Insieme si divertono a giocare, correre e saltare insieme agli altri amichetti al parco o a scuola.

Un giorno Piccolo blu viene lasciato da solo in casa e Mamma blu gli raccomanda di aspettarla e di non uscire. Piccolo blu però non ubbidisce e va in cerca di Piccolo giallo per giocare un po’.
All’inizio fa fatica a trovare l’amico: lo cerca in casa, per strada, dappertutto, ma nulla! Finché improvvisamente, girato l’angolo, lo vede ed esclama, come solo i bambini sanno fare: “Eccolo!”.
L’entusiasmo e la gioia sono incontenibili e così i due si abbracciano e riabbracciano fino a fondersi tra loro diventando verdi.

Poi vanno a giocare nel parco, a scavare un tunnel e ad arrampicarsi su una montagna: miracoli di una grande amicizia! Tornando a casa, però, accade qualcosa di spiacevole. Mamma blu e Papà blu non riconoscono il figlio: “Tu non sei il nostro Piccolo blu. Tu sei verde”. La stessa capita a Piccolo giallo.

Affranti, i due bambini cominciano a piangere grosse lacrime, non verdi come ci si aspetterebbe, ma blu e gialle. E piangono così tanto da ricomporsi e ritrovare se stessi. Alla fine, sia i genitori di Piccolo blu sia quelli di Piccolo giallo, per la gioia incontenibile di vedere i propri bambini di nuovo a casa, si abbracciano diventando anche loro un po’ verdi e intuendo così quello che è successo…

Questa storia è oramai un classico per l’infanzia ed è stata letto da generazioni di bambini.
Ma cos’è successo veramente in questa storia?

Il verde è il risultato della mescolanza del blu e del giallo, ma anche il simbolo di una grande amicizia.

Il tema trattato, l’Amicizia, uno dei sentimenti tra i più importanti per i bambini;
l’amicizia è passione, emozione, uno stato d’animo che i bambini vivono con pienezza, e Lionni riesce a rappresentare con vera delicatezza l’argomento, utilizzando queste due semplici macchie di colore su un foglio; due macchie senza espressione, senza bocca per ridere o per parlare, senza occhi per piangere o vedere, semplicemente due macchie una blu e una gialla che però riescono a rappresentare così bene il tema dell’amicizia.

Leggendo il libro vien da sè immedesimarsi, e pensare a cosa possa succedere ai nostri bambini quando, “innamorati” di un’altra persona, si uniranno ad essa per realizzare una qualche cosa insieme, e allora cambieranno, diventeranno verdi e dovremo essere noi a riconoscerli nel loro cambiamento.

Riusciremo a farlo oppure non saremo in grado di comprendere la loro trasformazione?

A molti genitori sarà capitato di veder tornare a casa il proprio bambino “un po’ verde” – sentirlo parlare in modo insolito o con una postura o un modo di fare mai visti prima – e probabilmente la prima reazione sarà stata di rifiuto (“Io non ti riconosco più”). Sono proprio i due protagonisti (bambini), però, che dimostrano ai genitori (adulti) che la fusione è un momento necessario da attraversare per sentire fino in fondo l’altro e prendere qualcosa da lui, senza che per questo venga intaccata la identità personale: non a caso, le lacrime non cambiano colore.

Vorrei proporvi un piccolo laboratorio-sentimentale che a noi in casa piace molto fare, e ci aiuta a riflettere sugli spunti offerti dal libro.

Basta avere del pongo.
Formate due palline, una blu e una gialla, poi unitele insieme come in un abbraccio.

piccolo-blu-piccolo-giallo-pongo

Ora i vostri bambini dovranno aiutare i protagonisti nella ricerca delle rispettive identità staccando i pezzetti di pongo blu e gialli e ricomponendo così i personaggi. Vedrete che non sarà un’impresa facile: in tutti e due rimarrà qualcosa dell’altro. 😉

Questo piccolo “esperimento” conferma che l’incontro con l’altro, con chi è diverso da noi, non ci toglie qualcosa, ma al contrario ci arricchisce, ancor di più se l’incontro avviene tra persone-colori lontani.

Con Piccolo blu e piccolo giallo Lionni crea un libro paradigmatico che continua, a oltre sessant’anni dalla prima edizione, a conquistare il cuore e la testa dei piccoli lettori, e ricorda a noi genitori l’importanza e la delicatezza delle emozioni che viviamo tutti i giorni.

Ho regalato questo libro ad un po’ di bambini, una copia anche alla scuola dell’infanzia del paese e tutti ne sono rimasti innamorati, Piccolo Blue e Piccolo Giallo non è solo un albo illustrato per la prima infanzia, è molto di più!…
Aiuta a stimolare attività espressive
Diventa il canovaccio su cui tessere tante storie di amicizia e integrazione fra culture e mondi diversi
E’ un regalo per tutte le età!

Leggete questo libro insieme ai bambini, sarà un’occasione per imparare da loro, per riscoprire la magia degli incontri che ci scombussolano, ci cambiano facendoci diventare noi stessi un po’ diversi nel tempo.
Per re-imparare gli abbracci che fanno diventare verdi.
Insomma adorato da bambini, genitori, educatori, coinvolgente nella sua poetica semplicità.

Buona lettura!

P.S. Disponibile anche con il cd dove avrete la possibilità di ascoltare la narrazione della storia con musica in sottofondo e pezzi dell’artista Schumann per un totale di circa 30 minuti.

Puoi acquistare il libro qui:

Piccolo Blu e Piccolo Giallo
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Per farti gli Auguri..

Riprogramma il tuo cervello

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Per far evolvere la tua vita

Joe Dispenza chiropratico e famoso autore scientifico, dedica le sue ricerche al campo della neurologia, della biochimica e delle funzioni cerebrali e presenta le sue recenti scoperte in un ultimo DVD intitolato: “Riprogramma il tuo cervello per far evolvere la tua vita” — 3 DVD CON 8 ORE DI VIDEOCORSO FORMATIVO E INTERVISTA!

Dispenza offre al pubblico italiano le scoperte scientifiche più all’avanguardia per ottenere i migliori risultati dalla vostra vita riprogrammando il vostro cervello e creando nuove reti neurali.

Dopo decenni dedicati allo studio delle funzioni cerebrali, Dispenza ci spiega in questo videocorso come usare il più importante strumento del nostro corpo: scoprirete la relazione esistente tra pensieri e corpo fisico, come guarire dalle malattie e quali autentici potenziali di evoluzione possiede il nostro cervello.

Combinando dinamicamente nozioni scientifiche a semplici istruzioni pratiche, imparerete come un nuovo pensiero e nuove credenze possano letteralmente rinnovare il cervello, per cambiare il vostro comportamento, le vostre reazioni emotive, i vostri modelli di formazione delle abitudini.

Con questo videocorso lavorerete su un’area che desiderate cambiare e imparerete di persona quali strumenti sono necessari per evolvere. Supererete gli stati emozionali distruttivi come l’insicurezza, la mancanza di autostima e la rabbia e li sostituirete con nuovi stati mentali. Passerete dal pensare all’agire all’essere, in un processo di trasformazione graduale e rivoluzionario del vostro più grande cambiamento: il vostro destino.

Benefici e vantaggi

  • attraverso di esso, scoprirete la relazione esistente tra pensieri e corpo fisico
  • come guarire dalle malattie
  • quali autentici potenziali di evoluzione possiede il nostro cervello
  • scoprirete la neuro plasticità e l’arte di ricablare il cervello
  • combinando dinamicamente nozioni scientifiche a semplici istruzioni pratiche, imparerete come un nuovo pensiero e nuove credenze possano letteralmente rinnovare il cervello
  • imparerete come uscire dai vecchi comportamenti, dalle vecchie reazioni emotive, dai modelli di formazione delle abitudini.

Passerete dal pensare all’agire all’essere, in un processo di trasformazione graduale e rivoluzionario del vostro più grande cambiamento: il vostro destino.

Semplicemente un sorriso


Tanzania 2009Tanzania 2009

Con emozione vi presento: Semplicemente un Sorriso..con il magico naso rosso, questo il nome del progetto di clownterapia al quale parteciperò, per i bambini Tanzani, che prevede momenti di divertimento ed educazione, con la collaborazione di S.O.S. Bambino International Adoption O.N.L.U.S.

Elisa

Continual’impegno di S.O.S. Bambino in Tanzania in favore dell’infanzia in difficoltà.

L’Associazione, infatti, sta realizzando un nuovo progetto di clown terapia denominato “Semplicemente un sorriso”, con il quale intende avviare un percorso ludicoaffettivo fra i bambini ospiti del Kurasini National Children’s Home di Dar es Salaam.

Il prossimo agosto tre volontari esperti in animazione di corsia per bambini, […] assieme a due volontarie di S.O.S. Bambino si recheranno nell’istituto Kurasini dove realizzeranno una serie di attività di animazione per promuovere l’educazione alla gioia e la pedagogia dell’affettività.

La delegazione sarà accolta dal nostro prezioso collaboratore e referente locale Andrea Pannocchia.

Sono stati pianificati divertenti momenti ricreativi che sviluppino la socialità attraverso la metodologia del gioco e favoriscano l’instaurarsi di relazioni affettive positive.

E’ molto importante che i bambini che hanno conosciuto il trauma dell’abbandono e vivono in istituto abbiano la possibilità di sperimentare momenti di gioco e spensieratezza, di divertirsi ed esprimere liberamente le proprie emozioni e la propria creatività.

Le dinamiche di gruppo favoriranno, inoltre, gli effetti positivi sullo stato psicofisico ed affettivorelazionale dei piccoli ospiti dell’istituto.

Grazie all’aiuto dei nostri amici clown, muniti di nasi rossi e palloncini colorati, e alla loro contagiosa allegria, saranno avviati laboratori di manualità e piccoli spettacoli interattivi.

Semplicemente un sorriso... con il magico naso rosso

I laboratori prevedono la creazione di figure con i palloncini, lezioni di trucco e di giocoleria con palline ed anelli e perfino la scuola di micromagia. Sono previsti, inoltre, una scuola di improvvisazione teatrale e piccole gag, nonché giochi di gruppo.

I volontari saranno anche disponibili a visitare ed animare realtà vicine e collegate al Kurasini e durante il periodo di permanenza collaboreranno con il personale locale per eventuali mansioni di ristrutturazione e di abbellimento degli spazi al fine di rendere più confortevole la vita dei bambini all’interno dell’istituto.

Anche gli altri bambini e le famiglie residenti nei pressi della missione saranno invitati a prendere parte agli spettacoli teatrali che verranno organizzati. In questo modo il progetto avrà delle ricadute positive su un numero maggiore di beneficiari e consentirà l’aggregazione di più persone, anche di età diverse.

semplicemente sorriso 2 Semplicemente un sorriso... con il magico naso rosso abbracci

Infine, l’invio di questa delegazione a Dar es Salaam sarà anche una preziosa occasione per monitorare l’andamento degli altri progetti che S.O.S. Bambino sta realizzando in loco, per portare ai bambini supportati grazie al progetto di sostegno a distanza S.O.S. Tanzania il caloroso saluto dei loro padrini. Ma soprattutto per manifestare a tutti i bambini e i giovani ragazzi ospiti del Kurasini l’affetto e l’incoraggiamento dell’Associazione e di tutti i suoi sostenitori.

Di Lara Bertazzi.
Fonte: S.O.S. Bambino n.1 2009 – http://www.sosbambino.org

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Ridere fa bene alla salute. Ecco la testimonianza di come il gioco e l’umorismo aiutino i bambini ospedalizzati e i loro genitori a superare periodi difficili di malattia e a guarire più facilmente. Un medico e un professore di teatro raccontano le storie toccanti che vivono quotidianamente negli ospedali francesi.