Le confidenze di Britt-Mari – Astrid Lindgren

Britt-Mari è una ragazzina di 15 anni che adora leggere e quando ha ricevuto in dono dalla mamma traduttrice la sua vecchia macchina da scrivere e si illuminano gli occhi e inizia a raccontare la sua quotidianità alla sua “amica di penna” nella capitale Stoccolma che nel suo immaginario è una città viva e frenetica, piena di possibilità. Ci descrive le sue giornate a scuola, fatte di pettegolezzi tra compagni di classe e pomeriggi trascorsi con la sua migliore amica Annastima o con l’amato Bertil e gli avvenimenti che accadono in famiglia.

Le confidenze di Britt-Mari edito da Mondadori è composto da 21 lunghissime lettere scritte a macchina, che Britt-Mari invia a Kajsa.
Un romanzo epistolare a senso unico, perché possiamo leggere solo le lettere che Britt-Mari scrive a partire da settembre fino ad aprile.
Che cosa racconta questa vivace quindicenne?

Britt-Mari è una ragazza tranquilla, che vive in una cittadina piccola dove non accade mai niente di particolare.
Come tante coetanee ama ballare il valzer, ama uscire e stare con gli amici, ha un ragazzo che le piace e con il quale immagina un futuro con una famiglia felice.
Come tutti i nordici, vive con particolare trasporto il rapporto con la natura.
Però Britt-Mari ha tutte le caratteristiche dei personaggi creati da Astrid Lidgren dimostrando di sapere il fatto suo quando si parla di farsi valere, di ingiustizie o di compassione!
Nonostante il libro sia stato scritto nel 1944 (è l’esordio letterario dell’autrice), leggendolo è impossibile non sentirsi vicina a questa ragazza spiritosa e ingenua, ma anche saggia abbastanza da amare le persone che la circondano pur distinguendo bene i loro difetti.


A partire dalla sua famiglia con genitori presenti e distratti allo stesso tempo, il fratello dispettoso ma complice, la sorella maggiore che accudisce tutti così bene da farli preoccupare quando spunta un corteggiatore, l’amica che sembra snob ma poi, a conoscerla meglio… storie comuni, si potrebbe dire, ma che forse per questo riescono a entrare nel cuore di ognuno, per averle vissute una volta o l’altra.
La sua è una famiglia di cui ci innamora a primo colpo e secondo me è la vera protagonista del romanzo, un po’ stramba ma sempre molto unita, ci fanno sentire a casa e ci affezioniamo ad ogni componente, incluso il fratello Svante. 😉

Le confidenze di Britt-Mari di Astrid Lidgren è un libro deliziosamente retrò. Ha in sé una serie di caratteristiche che riconosciamo ma che mentre lo si legge sappiamo appartenere ad un altro tempo.
Il suo stile è fresco e scorrevole come in ogni sua opera, emerge il suo amore costante per i libri per ragazzi attraverso la passione di Britt-Mari per la lettura, infatti ci suggerisce molti titoli classici di questo genere che viene la curiosità di recuperare.

E’ un libro spensierato, non ci sono drammi, non ci sono scossoni, ma ci sono un calore, un’umanità e un’arguzia, vita, crescita, affetti e progetti che lasciano intravedere bene il futuro di una grande autrice e per questo lo rendono un libro rassicurante e molto piacevole (8-10 anni età)!
Britt-Mari con un grande cuore e un bel carattere sembra avere il grande talento della sua inventrice, Astrid Lindgren, mentre batte a macchina tutti i suoi pensieri e desideri.

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Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo – Charlie Mackesy

Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo di Charlie Mackesy edito da Salani non è un libro qualunque.
Pagine illustrate e testi scritti a mano, poche parole, molte riflessioni e tanti sorrisi: questo è quello che troverete ne Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo.
Già dalla copertina il protagonista è quel disegno che presenta i quattro personaggi connessi, in un unico contatto che ne dichiara il forte legame:
il cavallo tocca con il muso il bambino, che tiene in braccio la talpa e la volpe, con la coda, tocca il suo piede. I personaggi sono diversi, ma connessi, legati da un’amicizia che nasce e cresce durante le pagine.

«Ce l’hai un motto?» chiese il bambino.
«Sì» rispose la talpa.
«E qual è ?»
«Se al primo tentativo non riesci, mangia un po’ di torta».
«Ah… ho capito… e funziona?»
«Sempre».

Inizialmente c’è un bambino. È solo.
Si imbatte in una talpa, che a quanto pare ama la torta più di ogni altra cosa. La talpa diventa amica e compagna del bambino, suo mentore e confidente. Il bambino condivide le sue paure, la talpa condivide consigli e il suo amore per la torta.

Quando incontrano la volpe, la trovano impigliata in un laccio. Istintivamente sia la volpe che la talpa sanno che se la talpa libera la volpe, la volpe dovrebbe poi ucciderla, ma se la talpa lascia la volpe impigliata nel laccio, morirà.
A volte puoi ignorare i tuoi istinti e scoprire cose meravigliose.

«Una delle nostre più grandi libertà sta nel modo in cui reagiamo alle cose».

Infine incontrano il cavallo, che ha nascosto per troppo tempo alcune delle sue abilità speciali.
Non potrebbero esistere quattro personaggi tanto diversi, eppure, in questa piccola parentesi della loro esistenza, sembrano essersi riconosciuti immediatamente e lottano con gentilezza perché ognuno di loro non rimanga mai indietro in quello che è, a tutti gli effetti, un cammino senza meta.

«Ho imparato come vivere nel presente».
«Come?» chiese il bambino.
«Trovo un posto tranquillo, chiudo gli occhi e respiro».

«Bello, e poi?»
«Poi mi concentro»
«Su cosa ti concentri?»
«Sulla torta» disse la talpa

Pagina dopo pagine il libro scorre in un soffio, è un libro molto bello e ricco… sull’amicizia, la gentilezza e l’autostima raccontati nel modo più semplice, ma anche in quello più significativo.
Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo non è solo una semplice storia ma, un libro che custodisce consigli, incoraggiamenti e lezioni affiancate da illustrazioni disegnate a mano con un forte carattere, un tratto dinamico e diretto, che evocano azioni ed emozioni.
Estremamente profondo e significativo, l’intero racconto è un’esperienza assolutamente toccante. Inoltre l’intero libro è scritto con un carattere simile alla scrittura “di un bambino”, idea che rende ogni parola ancor più significativa.

«A volte ho paura di scoprire che sono una persona ordinaria» disse il bambino.
«L’amore non richiede di essere straordinario» disse la talpa.

Questo è un libro per tutti, che tu abbia otto o ottant’anni”, spiega l’autore nell’introduzione, “A volte a me sembra di avere entrambe le età – prosegue – mi piacerebbe fosse un libro in cui tuffarsi, ovunque e in qualsiasi momento”.
Dunque non c’è una vera e propria storia, come ha affermato fin da subito l’autore, Charlie Mackesy. È un libro che si può aprire anche a caso per godersi la singola pagina.
Ci sono pagine che strappano un sorriso tenero, altre che spingono a riflettere, altre in cui l’assenza di parole fa risuonare la bellezza delle immagini.

«Quando arrivano le nubi nere…
continua ad andare avanti»

«Quando senti che le cose grandi ti sfuggono di mano
concentrati su ciò che ami
e hai proprio sotto il naso»

«Questa tempesta passerà».

Si incontrano pagine buffe (soprattutto grazie alla piccola talpa), frasi piene di affetto, momenti incoraggianti o semplici aforismi; ma in ogni pagina non manca mai quel senso di pace e sospensione che fa di questo libro un piccolo e prezioso gioiello.
Questo racconto ha la capacità di trasmettere dei messaggi fondamentali e stupendi ai più piccoli, ma soprattutto per le anime più grandi. Come l’importanza di chiedere aiuto, di fermarsi, di ammettere che per il momento non abbiamo le forze per farcela.
O la realizzazione che casa è dove siamo accettati e dove permettiamo a noi stessi di farlo.

Un albo sicuramente prezioso che dovrebbe essere letto insieme e condiviso.
Un albo tanto semplice quanto speciale.
Un albo da regalare ad un caro amico, ad un compagno di vita, ai genitori a grandi e piccini…per coloro con cui si voglia condividere un messaggio di incoraggiamento o amore.
…ogni pagina contiene qualcosa di speciale.

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Per Sempre Amici – Przemyslaw Wechterowicz

Immaginate una valle e poi
immaginate una radura proprio in mezzo alla valle.

I gufi hanno il nido in alto, tra i rami dell’albero,
mentre i conigli hanno scavato la loro tana in mezzo alle radici.

Coniglietto vive di giorno. «Di mattina, non appena i raggi del sole si posano sul prato» il suo naso spunta fuori dalla tana e comincia a saltellare. Gufetto, invece, è sveglio di notte. «Quando la luna appare in cielo tra le stelle, dal nido dei gufi appaiono gli occhi di Gufetto che esce a esplorare i dintorni».

Coniglietto e Gufetto sono nati lo stesso giorno di primavera, abitano nella stessa grande quercia e non si sono mai incontrati. Sono loro i due piccoli protagonisti di Per sempre amici un altro capolavoro del duo Wechterowicz & Dziubak edito da Sinnos.


I colori sono quelli tipici del bosco, i motivi autunnali, lo spettatore rimane incantato dal colorato cielo stellato
Uno spazio praticamente inesistente li separa. Il nido della famiglia di Gufetto si trova tra i folti rami dell’albero, mentre i conigli hanno scavato la loro tana tra le sue radici. Le loro diverse abitudini, però, hanno fatto sì che nessuno dei due sia a conoscenza dell’esistenza dell’altro.

Un giorno però la mamma di Coniglietto gli dice:
«pieghi la testa proprio come il nostro vicino Gufetto!».
E quella stessa sera il papà di Gufetto rivolto al figlio:
«devi fare un saltello come fa sempre il nostro vicino Coniglietto!»

Gli occhietti di Gufetto e Coniglietto si riempiono subito di curiosità.
Sono troppo curiosi, non vedono l’ora di conoscersi. Ma le difficoltà sembrano proprio essere tante: potranno mai diventare amici un animale diurno e uno notturno?

Per molto tempo hanno fanno affidamento solo su ciò che i loro genitori avevano detto loro. Fino al giorno in cui le loro strade si incrociano e i loro occhi si incontrano per la prima volta.
Una volta riescono a superare in astuzia i momenti del giorno e della notte, ma sanno che il loro sogno più grande non diventerà mai realtà. Anche se … forse un po ‘di magia aiuterà?

“E’ un incontro magico, ma breve…
…ma adesso ognuno comincia a pensare spessissimo all’altro.
Entrambi vorrebbero tanto giocare insieme,
ma non sanno come fare.”

Inizia così un’amicizia insolita, ma GRANDE GRANDE!
L’intera storia è una favola sul potere dell’amicizia -tale nonostante tutto, di conoscersi e di essere affascinati da un’altra persona, ma anche dei limiti naturali che si frappongono a questa amicizia.
Quest’albo aiuta a capire come è possibile coltivare amicizie importanti; anche se non ci si può vedere spesso, perché anche essendo vicini di casa si è svegli in momenti diversi della giornata.

Per sempre Amici, è una storia che con emozione e semplicità racconta ai bambini quanto sia bella una vera amicizia!


Bello da regalare ad un AMICO SPECIALE
Una storia sul potere dell’amicizia contro ogni previsione. Sul fatto che se vogliamo davvero qualcosa, niente può fermarci o scoraggiarci.
..Anche se distante un vero amico è sicuramente vicino a te con il cuore.

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Prendimi per mano, mamma – Nadine Brun-Cosme

Dico piano: “Prendimi per mano mamma”

Quando Lea va a scuola, c’è la strada principale con molte macchine che fanno molto rumore.
Quindi dice: “Prendimi per mano, mamma!” E cammina sul marciapiede, stringendosi un po’ a lei. Prendimi per mano mamma, di Nadine Brun-Cosme edito da Clichy edizioni è un libro illustrato essenziale, semplice, immediato e pieno di tenerezza, con il suo linguaggio infantile, invita i piccoli lettori in una bella passeggiata in città insieme alla piccola Lea e a sua mamma.
Resta, nonostante tutto, da superare tutti gli ostacoli, e scoprire timidamente, pagina dopo pagina il mondo esterno, affrontando il percorso che compie ogni giorno per raggiungere la scuola, c’è il solito traffico rumoroso delle macchine nelle strade, ma c’è anche il panettiere che saluta, i motorini rossi della pizzeria, la lavanderia automatica con i tanti panni che girano all’interno degli oblò e i vetri che si appannano giusto giusto il tempo per disegnare con il ditino un piccolo cuoricino.

Ci sono molte cose intorno al piccolo mondo di ogni bambino, molti rumori, le macchine e il cancello della scuola. Come? “O” Cosa? Chiedendo alla mamma, pagina dopo pagina, di camminare mano nella mano
Ogni tanto pronuncia una frase “prendimi per mano, mamma!” e così Lea, come ogni bambino si sentono protetti, come se in quella frase ed in quella stretta di mano ci sia un potere soprannaturale, che infonde coraggio e le permette di lasciarsi andare, per scoprire giorno dopo giorno un pò di più il mondo esterno.


Prendimi per mano, mamma è anche una storia positiva, leggera, allegra e perfetta per superare un momento delicato come il distacco dalla mamma quando si va a scuola. La piccola Lea infatti appena vede il cancello della scuola in lontananza chiede alla mamma di prenderla per mano, ma lei la accompagna solo fino all’ingresso e lì , senza tanti convenevoli la abbraccia, la bacia e la lascia sola. Ecco che Lea affronta ora il mondo senza la rassicurante formula magica… ma la soluzione arriva insieme all’amica la piccola Marie, che la invita a giocare con lei e Lea trova conforto questa volta in una mano amica, dimenticandosi tutte le sue insicurezze.

Prendersi per mano, stringerla, tenerla stretta per i bambini ma anche per noi grandi è sempre stato e sempre sarà un gesto che infonde sicurezza, calore, affetto…un gesto che senza parole rassicura come a dire “Sono qui, sono qui vicnino a te”.

Proprio come accade a lei in questa storia, anche nella vita di tutti i giorni i bambini, cercano appena si sentono spaesati questo calore, e negli ambienti, come la scuola dove la mamma non c’è…ci sarà sicuramente una mano amica pronta a tendere la mano per correre insieme felici

Prendimi per mano, mamma è una storia che ha sicuramente molti messaggi, dall’infondere sicurezza ai bambini più “spaventati” e alle prese con le nuove avventure, al far capire invece a quei bambini più “spavaldi” che alcune volte, come per strada o in situazioni nuove e meglio stare vicini alla mamma 😉

.mamma che tendendo la mano è sempre lì pronta a dare sostegno e incoraggiamento e al momento giusto si lascia andare per muovere piccoli grandi passi da soli nel mondo

Buona lettura
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Lettera a una bambina – Rosenthal

Cara bambina questo libro è per te.
Per te che sei meravigliosa, intelligente, bella.
Ogni volta che ne avrai bisogno, sfoglialo.
E ti ricorderai quanto sei speciale,
e quanto sei amata.

Lettera a una bambina è un libro scritto a quattro mani, quattro mani che racchiudono al loro interno una e allo stesso tempo tante bambine. Amy Krouse Rosenthal e Paris Rosenthal hanno deciso di scriverlo insieme, così che il messaggio potesse avere la visione di una madre e di una figlia.
Ora Amy Krouse non c’è più (l’autrice è morta di cancro nel marzo del 2017), ma rimane forte la voce della figlia, oltre che chiare e dirette le pagine del loro libro per la diffusione di questo messaggio di sostegno e accoglienza per tutte le bambine.
E il fatto che sia stato pubblicato postumo per Amy Krouse Rosenthal con sua figlia, Paris Rosenthal, lo rende più significativo.

In copertina, una bambina abbozza un sorriso seduta su di un’altalena che gioca spensierata, immersa nella natura.
Sin dalle prime pagine, si avverte la necessità da parte della mamma di spronare la figlia a essere sempre se stessa e protagonista della sua vita, ogni pagina parla con dolcezza e familiarità, proprio come potrebbe fare una madre o una cara amica/o.

Cara bambina,
alza in alto la mano.
Hai cose interessanti da dire!

L’invito, pagina dopo pagina è soprattutto quello di accettarsi per quello che si è, così come si può cambiare nel tempo ma anche da un giorno all’altro…

Cara bambina,
a volte vorrai essere tutta rosa e brillantini.
Altre volte vorrai essere completamente diversa.

L’accogliere se stesse e accettarsi riguarda, oltre alle tante declinazioni del proprio carattere, anche il proprio aspetto fisico, con tutto ciò che ci rende unici e speciali.

Cara bambina,
guardati allo specchio.
Ringrazia per tutte quelle cose
che ti rendono UNICA.

Gli stereotipi di genere, ancora oggi pervadono le nostre vite e possono condizionare il futuro delle nostre figlie. Quante volte, anche noi, ci siamo sentite ripetere “è roba da maschi”, “non fa per te”. Quanto tutto questo ci ha indotto a sottostimare le nostre capacità e a non fare ciò che, forse, avremmo veramente voluto.

Cara bambina,
ascolta il tuo coraggio.

Le illustrazioni di Holly Hatam sono affascinanti e decorano vivacemente le pagine di questa piccola lettera. Gli schizzi di base mescolati con le illustrazioni creano un calore semplice che scorre attraverso il libro.

Cara bambina,
non perdere mai la capacità
di meravigliarti.

Lettera a una bambina pubblicato da Il Castoro, è pensato e scritto come un vero e proprio dono.
Alla fine, infatti, si rivela un libro da poter aprire nel momento del bisogno, quando c’è qualcosa che non va, si ha qualche timore o insicurezza… oltre a ricordare le tante possibilità della vita.
Non prenderà il posto dei genitori, ma sono certa che possa aiutarle a sapere che ci sono spazi sicuri e luoghi in cui possono essere incoraggiate.
Ovviamente speriamo che si rivolgano sempre a noi genitori se sono tristi o hanno bisogno di consigli, ma spero che possano trovare un po’ di comprensione e conforto anche nei libri

Si intrecciano così tanti messaggi positivi: fiducia, lealtà, gentilezza, meraviglia, individualità, inclusione, speranza… Ogni frase incoraggia le bambine, le ragazze, le piccole e grandi donne a pensare e parlare da sole, e una pagina particolarmente potente ricorda loro che, in ogni situazione, hanno sempre il diritto di dire “NO”.

Cara bambina,
se il tuo istinto
ti dice di dire di no.
allora dì di no!”

Penso che questo possa essere il messaggio più importante in questo libro. Imparare a dire “NO” può essere difficile, ma è molto importante mantenere la sicurezza personale.
È uno di quei libri che ricorda semplicemente e perfettamente alle ragazze che è giusto alzare le mani, fare domande e colorare fuori dalle righe – perché andare controcorrente è necessario a volte.

È raccomandato per i 4-8 anni, ma credo che sia meraviglioso per TUTTE le età, anche il bambino interiore di noi adulti 😉


Un libro, una lettera riflessiva per tutte le giovani donne, le incoraggia ad abbracciare chi sono, a esplorare e ad essere coraggiose e audaci.
Ricorda loro che hanno valore, non importa chi sono o come appaiono.
Le spinge a scrivere, a decorare, a contemplare, a creare tradizioni e a
fare amicizia.
Sia per le bambine che stanno lottandondo e continuano a inciampare lungo la strada, sia per chi la conosce, ma a volte ha bisogno di un lieve e caro promemoria sussurrato nel suo orecchio.
Ecco il motivo per cui i libri illustrati non sono solo per i bambini, ma anche per i bambini grandi e anche per gli adulti.
Perché? Perché risuonano. Profondamente. E questo in particolare è di ispirazione, dà coraggioso, fiducia, proprio quando piccoli o grandi si ha bisogno di una carezza che rincuora e di una spinta.

Buona lettura
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E’ tempo di andare – Kim Sena

“Non ti sto lasciando, Mia” disse Lucy.
“Sarò sempre lì ogni volta che chiuderai gli occhi.
Se ci ricordiamo l’una dell’altra
SAREMO SEMPRE INSIEME.”

È tempo di andare sussurra la civetta a Mia. Lei solleva lo sguardo dal libro che stava leggendo e lo ferma appena sotto a quello della civetta che tendendo il collo, vorrebbe incontrarlo, per dare conforto. O più fermezza alle sue parole. Si ferma lo sguardo di Mia, mentre la bambina appoggia il capo al tronco della quercia.

È tempo di andare sì, ma perché? Mia è incredula, perplessa.
Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto salutare la sua amica ma non riesce a capacitarsi dell’ora, dell’adesso, del tornare all’improvviso da dove si è arrivati. Tornano allora sul luogo del loro primo incontro, ripercorrono i ricordi della loro vita assieme.
Quando Mia era piccola, aveva trovato la civetta sotto la quercia: era caduta dal nido, aveva un’ala ferita. Così l’aveva portata a casa e l’aveva accudita e curata. Da quel momento avevano trascorso insieme ogni giornata. La loro amicizia era intensa e piena di tenerezza, per la civetta, però, a un certo punto è arrivato il momento di andare…


Il tramonto tinge tutto di un arancio morbido che inonda anche i petali delle peonie che regali e tuttavia lievi sostengono Mia, curano il suo dolore rendendo il ricordo immortale, mentre bambina e civetta si fondono l’una nel volto dell’altra, l’una nei pensieri dell’altra.

La luna è ormai alta in cielo, Mia e Lucy socchiudono gli occhi e immaginano.
Per Lucy è tempo di andare. Un abbraccio in silenzio, il nastro rosso sciolto, e tenui fiori d’ortensia a far da corolla al distacco.

“Ho sempre saputo che un giorno
avrei dovuto lasciarti andare”

disse Mia, e alzó lo sguardo
verso le nuvole che correvano.

Una storia che aiuta tutti, piccoli e grandi indistintamente, a trovare un modo di affrontare le inevitabili separazioni, e dar loro un senso.
Che tiene insieme chi resta e chi va.


Lasciarsi è sempre doloroso: l’autrice nell’albo cerca la strada per aiutare piccoli e grandi a vivere le separazioni e a dare loro un senso, nella certezza che i sentimenti autentici creano legami che la distanza non può intaccare.


A tessere il filo delle relazioni sono i ricordi, la certezza di poterli rievocare in qualunque momento, e di trovarvi rifugio quando serve. Entrambe infatti si promettono di guardare la luna e dedicarsi un pensiero ogni sera, sapendo che è ricambiato.

E’ tempo di andare è un splendido e delicatissimo libro che parla di perdita, di separazione, di mancanza con una dolcezza che solo lei, Kim Sena, può mostrarci con la sua penna e la sua matita. Grazie ad Orecchio Acerbo, che continua a diffondere meraviglie di questo valore!

Il tocco delicatissimo, onirico, delle illustrazioni di Kim Sena mette in questo libro anche tutto ciò che le illustrazioni non riescono a dire. L’illustratrice, nata in Corea del Sud, è da sempre innamorata della natura: lo si legge nei suoi disegni ricchissimi di particolari, in storie, come questa, che trasmettono a lettori di ogni età (non è soltanto un libro per bambini) anche il rispetto e la cura per l’ambiente, invitano alla cura delle creature più fragili e più piccole.

Ancora una volta, con le sue illustrazioni a matita raggiunge il contesto impalpabile del sogno. La poesia surreale dell’amicizia, della forza, del ricordo.

E’ tempo di andare, è metafora di vita

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Carlo alla scuola per Draghi

“9 aprile 1821. Silenzio.
Aria da fine del mondo. Il cielo è immobile. Nebbia.
Qualcuno sta nascendo in cima a una montagna, dentro un nido di sassi.
Eccolo! E’ nato! Lo chiamano…Carlo!”

Carlo e’ un drago meraviglioso. Nato sulla cima di una montagna altissima e coccolato da mamma e papa’ fin dal primo giorno. Ha solo un piccolo problema, ha dei piedi grandissimi e delle ali enormi. E’ diverso dagli altri draghi. Quando arriva il momento di cominciare la scuola, tutti imparano a volare e a sputare fuoco per incendiare i libri. Lui i libri li vuole leggere e sui fogli bianchi vuole scrivere poesie!
I compagni lo prendono in giro, la maestra non lo capisce e Carlo si sente solo e inadatto a questo mondo difficile e crudele.


Lui non riesce a volare, il suo corpo sembra essere molto sproporzionato. Ma lui non demorde e l’aiuto di una piccola mosca sarà la chiave di svolta per Carlo.

Una piccola mosca, ma la prima vera amica della sua vita, che lo incoraggia e lo sprona a sfruttare le proprie possibilità, a valorizzare le sue doti.

Ed ecco che finalmente Carlo spiega le sue magnifiche e immense ali dorate e vola. Nel frattempo la maestra e i compagnetti stanno festeggiando la fine della scuola, ma all’improvviso il cielo di mezzogiorno diventa buio: è Carlo che vola in alto mentre declama versi di rivincita e le sue ali sono così ampie da oscurare persino il sole.
Carlo vola e oscura il sole, e sorprende tutti!
Tutti acclamano Carlo, ne ammirano finalmente quelle caratteristiche fisiche che prima trovavano buffe.
Il cielo si riempie di bellissimi fuochi d’artificio. Carlo ha finalmente trovato se stesso… mentre si allontana alla ricerca di nuove avventure.

Carlo alla scuola per draghi di Alex Cousseau e Philippe-Nenri Turin edito da Giunti è una bellissima storia con illustrazioni a dir poco fantastiche, che ci parla di diversità, di solitudine, di coraggio, di avventura!


Il libro è realizzato in un maxi formato, quasi a misura di drago 😉 è bellissimo, le illustrazioni geniali, grandi e colorate. Un bambino non puo’ che lasciarci trascinare dalla storia e vivere la sua avventura insieme a Carlo. I colori sono forti e attraggono i piccolo lettori.


Ci sono momenti di sconforto e tutti abbiamo bisogno di un’iniezione di fiducia ogni tanto.


Gli amici, i fratelli, le mamme e i papà sono tante moschine che possono aiutarci e incoraggiarci a spiccare il volo.
Un libro che non può assolutamente mancare nella libreria di un drago!
E’ perfetto per draghi a partire direi dai 4 anni ma se ami le illustrazioni questo libro non ha età!
E poi…tutti a trovare la mosca!…e ricordiamoci che anche i piccoli possono insegnare qualcosa ai grandi… perchè anche noi grandi dobbiamo sempre stare attenti alle piccole lezioni che i piccoli vogliono e possono darci!

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La posta del DRAGO – Emma Yarlett

Avevo sempre desiderato
UN DRAGO!
ma… sembrava che quel piccoletto
potesse DAR FUOCO a tutta la CASA.
Perciò feci la cosa più SENSATA.

Il piccolo Alex scopre un drago nel seminterrato di casa, fin da subito si rende conto che ha bisogno di aiuto: dopotutto, “quel piccoletto” potrebbe dare fuoco alla sua casa 😀
Quindi, scrive ai vigili del fuoco.

Inizia così una sequenza di comunicazioni scritte in cui il ragazzo cerca il parere di esperti da varie altre parti riguardo all’alimentazione e alla cura generale della creatura.
Possiamo e dobbiamo supporre ciò che Alex scrive nelle lettere che spedisce; a differenza delle risposte alle sue missive, che sono presentate sotto forma di piccole lettere, ognuna delle quali si adatta perfettamente a una tasca a forma di busta pronta per essere afferrata dalle mani dei piccoli lettori cuoriosissimi!

La prima lettera di risposta d’aiuto arriva dal capo pompiere che solo al pensiero inizia a sudare e si getta addosso un secchio d’acqua per calmarsi 😀 😀 Il suggerimento per Alex quale può essere?!

“Ti suugerisco di fare lo stesso subito con il tuo drago.
Annaffialo subito!”

E se il drago inizia ad avere fame?
Dei panini con la marmellata potrebbero piacergli?!
Pare proprio di no, Alex anche stavolta deve chiedere aiuto..al macellaio 😉

E se il drago gradisce i consigli del macellaio e lo spuntino tanto da fare fumo e terribili ruggiti che disturbano il vicinato?!
Forse arriva una lettera dagli avvocati?! 😀


E se il drago ha bisogno di muoversi? Ad Alex non rimane che scrivere un’altra lettera 😉
In arrivo con Posta Aerea la risposta, altrettanto volante per loro.
I due insieme sono felici, ma c’è ancora qualcosa che non va, non rimane che scrivere un’altra lettera, la più saggia..alla cara Ilaria, la sua migliore Amica 😉

Ecco quindi che Alex ogni volta che scrive una lettera spera in qualche saggio consiglio di aiuto per prendersi cura del suo nuovo amico, ma non ha molta fortuna.
I vigili del fuoco sono estremamente nervosi all’idea di avere un drago in libertà, mentre il macellaio sembra più eccitato all’idea di mangiarlo. L’inevitabile rumorosità e il fumo che il drago apporta provoca pure un avvertimento ufficiale, sembra essere solo L’Ente protezione Animali ad offrire consigli sensati.

Riuscirà Alex a tenere con sé
il suo nuovo amico DRAGO?!

Autrice ed illustratrice, Emma Yarlett di questo bel libroLa Posta del DRAGO edito da Sassi Junior, basato su una storia raccontata da suo marito che aveva un amico immaginario.
C’è un sacco di umorismo per i bambini nelle illustrazioni gloriosamente divertenti e vibranti di colore e lei cosparge la storia con molti riferimenti divertenti anche per noi adulti.
La storia è molto dolce e allo stesso tempo simpatica, piace fin da subito la personalità di Alex che traspare in questa avventura. È super carino, anche in prima apparenza sembra molto furbo e vispo e tutto ciò che vuole è prendersi cura del suo nuovo amico Drago.
Le illustrazioni sono audaci e colorate, perfette per raccontare la storia e incoraggiare l’immaginazione, infatti mostrano molta personalità e azione per sostenere il semplice testo presentato su ogni pagina. Le lettere di risposta sono presentate sotto forma di vere e proprie lettere che il lettore può sfilare dalle buste e aprire, queste offrono una lettura più impegnativa ma sono piene di umorismo 😉

Siamo nell’era delle e-mail, dei messaggi WhatsApp e i messaggi di scritti a mano stanno diventando una rarità.
C’è qualcosa di veramente eccitante e magico nell’aprire un’inaspettata lettera, per scoprirne poi qualcosa di nascosto all’interno. Siamo cresciuti scrivendo lettere agli amici che conoscevamo durante le vacanze, e molti avranno ancora in soffitta scatole piene di lettere che vi fanno ridere, sorridere e scaldano il cuore ogni volta che vengono rilette.
Quindi per i bambini, oggi, aprire una lettera è una cosa davvero magica e un libro pieno di lettere come quelle di La Posta del Drago di Emma Yarlett è per loro una piacevolissima scoperta!

Questo libro potrebbe essere utile per affrontare una perdita, sia che si tratti di un animale domestico, di un familiare o per “salutare” un amico immaginario 😉 Ma potrebbe anche essere solo una lettura divertente e interessante, senza le connessioni più profonde.
Dopo aver letto il libro, non ci rimane che scrivere una lettera a qualcuno, una bella attività e anche molto divertente che piacerà sicuramente ai bambini! 😉

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Ops! Abbiamo un problema – Jacob Grant

C’era una volta un orso pieno di sicurezze.
Orso e Orsetta pulivano la loro casa
tutti i giorni. La pulivano da cima a fondo.
Un giorno, mentre puliva, Orso scoprì
una cosa strana.

Orso è pieno di sicurezze. È sicurissimo di avere una casa pulitissima, ordinatissima e di saper fare ogni cosa nel modo migliore. Tra le certezze di Orso c’è anche quella di occuparsi nel migliore dei modi della sua amica di peluche Orsetta, ma una mattina mentre Orso rassetta si accorge di una cosa molto strana.
Un libro è fuori posto. Orso è SICURISSIMO di non averlo lasciato in terra!
Come’è possibile che ci sia un libro pieno di ragnatele per terra?
Che disordine! Che sporcizia!

Orso ribalta casa, cerca ovunque con orsetta, mettendo sotto sopra una stanza dopo l’altra, ragnatela dopo ragnatela.
Un ragnetto dispettoso si sta divertendo a riempire la casa di ragnatele!

Nella foga di cercare il ragno che sta riependo la casa di ragnatele, succede una cosa terribile: Orsetta rimane incastrata con un braccio sotto ad un tavolo e Orso, nel tentativo di prenderla, inavvertitamente le strappa un braccio.

Ecco il disastro, orsetta si è rotta; Orso è triste e dispiaciuto, cerca in tutta casa qualcosa per riparare la sua amica e corre a prendere la valigetta del pronto soccorso. Quando torna per fasciare la povera zampa trova orsetta già sistemata, come nuova!

Chi sarà stato?
Il piccolo ragnetto, con i fili della sua ragnatela, ha ricucito il braccio della sua piccola amica!
Ad orso ora non davano più fastidio le ragnatele, la casa non sembrava più tanto in disordine, e il nuovo amico non era poi così male!

Ops! Abbiamo un problema di Jacob Grant edito da Lapis Edizioni è una storia dolce che comunica ai nostri bambini quando la frettolosità nel giudicare, nel cercare un colpevole, alle volte, arrechi più danni che cercare di capire che cosa stia succedendo, avere pazienza di guardare. Non tutto il male viene per nuocere.
Con semplicità, Orso e ragnetto dimostrano a piccoli (e grandi) lettori che alle volte essere troppo sicuri di qualcosa, ci porta a perdere o rovinare oggetti e rapporti a cui teniamo.
Insegnano quanto è bello aprirsi a nuovi amici, e quanto questi possono essere diversi da noi, di diverse forme, ma non per questo sbagliati 😉

Le simpatiche e deliziose illustrazioni, il testo breve e semplice, rendono Ops! Abbiamo un problema un libro adatto a letture di gruppo ad alta voce; provate a leggerlo con un pizzico di enfasi e intonazione diversa per scandire meglio le emozioni che prova Orso, i bambini si divertiranno un sacco e chiederanno il bis!!

Buone letture!
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La Stella di Laura – Klaus Baumgart

Nella cameretta di Laura la luce resta spesso
accesa anche di notte, quando già tutti
dormono. Ogni volta che non riesce a
dormire la bambina si affaccia alla finestra
e guarda le stelle che brillano.

Laura guarda la notte mentre una stella cade dal cielo direttamente davanti a casa sua.
Corre a cercarla e si accorge che ha una punta rotta. Decide di portarla a casa dove la cura amorevolmente.


Quella notte tutto cambia perchè Laura ha trovato una nuova fantastica amica: una stellina caduta dal cielo. La bambina decide così di prendersi cura di lei, le cura la punta rotta con un cerotto.

Ma al mattino non la trova più nel cuscino vicino a lei! Che sia stato solo un sogno?!
O forse le stelle si vedono solo di notte?!
Laura per tutto il giorno ne sente tremendamente la mancanza, sperava di fare tante cose insieme alla sua nuova amica…ora non ha voglia di giocare, di mangiare, ma appena arriva la sera e rivede la sua nuova amica è felicissima e condividono bellissimi momenti insieme.
Lentamente, però, la stella inizia a perdere il suo splendore; l’unico modo per farla tornare a brillare è lasciare che torni in cielo.

La stella di Laura di Klaus Baumgart edito da Gallucci è un libro poetico, capace di toccare il cuore di grandi e piccini, sia per quanto riguarda i temi, sia per quanto riguarda lo stile e le illustrazioni.
La storia propone tematiche universali che tutti noi possiamo incontrare nel quotidiano: il confronto con la diversità dell’altro ed il dolore legato alla separazione delle cose o delle persone che ci hanno resi felici.
Al centro della storia c’è la rievocazione di quel preciso e delicato momento della crescita in cui un bambino inizia ad abbandonare gli atteggiamenti egocentrici tipici dell’infanzia sostituendoli con comportamenti più generosi e altruisti.


L’incontro con la stellina che proviene da un’altra realtà, le fa capire che per fare amicizia non c’è bisogno di essere tutti uguali, basta apprezzare l’altro nella sua unicità. Il ritorno della sua amica celeste al firmamento la rende un po’ triste ma, allo stesso tempo, riesce a vivere la partenza con serenità.
Laura ora sa che ogni volta che si sente sola può guardare il cielo e la sua speciale stella scintillante sarà lì per condividere i suoi segreti.

La piccola Laura mette in scena molte delle azioni quotidiane in cui ogni bimbo si può identificare: giocare e parlare con un amico “immaginario” o giocattolo, dormire o non riuscire a dormire, mangiare, arrabbiarsi coi genitori e col fratellino, guardare le stelle dalla finestra e giocare al dottore.

Quale bambino non si riempirebbe di gioia vedendo una stella cadere nel marciapiede davanti casa?

E’ soprattutto la delicatezza dei colori e delle immagini talvolta a tutta pagina, la semplicità della storia e la purezza dei caratteri a renderla una storia incantevole.
La stella di Laura pubblicato per la prima volta nel 1996, ha venduto oltre due milioni di copie ed è stato tradotto in 25 lingue. A seguito del successo riscosso, il personaggio di Laura è poi diventato, soprattutto in Germania, il centro di un ricco fiorire di sequel e parallele iniziative editoriali e multimediali appassionando i bambini di oltre 30 paesi!
Una lettura semplice, che profuma di tenerezza e coccole, con quel dolce sapore di magia tutto intorno

Una magica storia di amicizia!
Buona lettura!

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Björn – Sei storie da orso

Björn abita in una caverna.
E proprio davanti all’ingresso
ci sono un prato di erba tenera
e un albero dal tronco rugoso.
Perfetto per grattarsi la schiena.

Björn è un orso alquanto ordinario, vive in un bosco insieme agli amici (la donnola, il gufo, la cincia, il gufo, lo scoiattolo, il tasso e la lepre) e conduce una vita semplice e sobria.
Eppure la quotidianità di Björn è così lieve, che i 6 piccoli avvenimenti raccontati nel libro, rendono la sua vita davvero molto desiderabile, specie agli occhi di un bambino, il quale sa che il susseguirsi monotono dei giorni è quasi sempre straordinario: anche quando sembra non accadere nulla, il niente è pieno tesori, mentre l’inaspettato per essere speciale deve trovare il suo posto nel ciclo naturale delle cose quotidiane.

“Non succede granchè
nella vita di un orsoSpesso Björn non fa niente.
Ma non si annoia mai.”

Le sei storie racchiuse in questo prezioso libro sono uno spaccato della vita di questo simpatico orso, riflessivo, pigro, ironico e, soprattutto, circondato da tanti altri abitanti del bosco come lui.

Nel primoepisodioBjörn si troverà per le mani un divano, una cosa mai vista nel bosco e che gli creerà qualche grattacapo.


Nel secondo racconto organizzerà una festa di carnevale con tutti gli amici ideandola a partire da un catalogo di vestiti e altri orpelli per umani.


Il terzo racconto (moooolto apprezzato e richiesto 😉 ) è il vero e proprio elogio alla lentezza: Björn si troverà a non fare “niente” tutto il giorno e… a non vedere l’ora di ricominciare l’indomani mattina!


Il quarto racconto è decisamente il più profondo: il nostro amico orso si troverà a dover scovare un regalo per la sua amica umana di città e, pensa che ti ripensa, capirà che forse un seme, meglio, diversi semi sono la cosa più giusta da regalare, “perché nessuno sa che cosa spunterà”.


Il quinto racconto, intitolato “Occhiali“, ci parla della visita medica annuale organizzata dal saggio gufo, che, anche se ha delle idee un po’ strambe e non sempre divertenti, agli amici piace, perché a tutti gli abitanti del bosco fa piacere avere qualcuno che si occupi di loro.

E’ ora?” è la domanda che il nostro Björn rivolge a tutti gli abitanti del bosco.
Le foglie cadono, l’aria è cambiata e le rondini sono partite: l’autunno sta arrivando, bisogna fare scorta di grasso in vista del letargo, andare in fondo alla caverna e… puntare la sveglia su “primavera”.
Ecco che l’ultimo episodio è una sorta di arrivederci dopo tante avventure!

Björn sei storie da Orso di Delphine Perret edito da Terre di Mezzo è perfettamente pensato per i piccoli che sanno già leggere: a partire dai 6 anni, in su. Io lo trovo perfettamente adatto all’approccio alla lettura individuale, anche se nulla vi vieta di leggerlo insieme, adulti e bimbi.

Ogni episodio è strutturato per far sì che i bambini si sentano davvero partecipi di quanto accade nel bosco di Björn: scritto in stampatello, e quindi dall’approccio molto semplice, ogni frase (tutte brevi e dalla struttura elementare) è accompagnata da un’illustrazione.

I disegni, sono meravigliosi e nella loro essenzialità sono evocativi e riescono a trasmettere con delicatezza le emozioni provate dai personaggi. Non sono colorati proprio per aiutare ancora di più il bambino a concentrarsi sulla lettura della narrazione espressa in parole. Le illustrazioni sono un utilissimo supporto alla storia, ma senza toglierle il giusto respiro.
Come detto trovo questo albo davvero meraviglioso, l’autrice, nonché illustratrice, Delphine Perret ci restituisce in modo mirabile la semplicità e, nel contempo, la straordinarietà della vita nel bosco, una vita fatta di situazione quotidiane, di incontri speciali, di meraviglia e di stupore di fronte a quanto il mondo ci mette davanti.

Come leggiamo nella quarta di copertina…
“la meraviglia, spesso, si nasconde nelle piccole cose“

Copertina rigida gialla, pagine interne color tenue menta, disegni stilizzati che sembrano fatti a matita, tanti personaggi ai quali i bambini non faranno fatica ad affezionarsi, questo è il contenitore perfetto per 64 pagine e sei racconti ironici, delicati, un pochino strampalati come piacciono ai bambini. 😉

Björn e le sue avventure lo dedichiamo a tutti i bambini, per essere un po’ come il tenero orso, di badare all’essenziale, di meravigliarsi del normale, di gioire delle piccole cose, ma soprattutto di godere della bellezza di una vita semplice circondata da amici veri!

Buona lettura!
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Il Rinoceronte di Rita – Tony Ross

Quando Rita chiese di avere un animaletto, la mamma rispose:
“NOOOOOO! Gli animali sono ingordi e puzzolenti.
Devi pulire dove passano e portarli fuori per la passeggiata”
“Lo farò, promesso! TI PREGO!”

Rita non è altro che l’ennesima bambina a cui viene negato un amico peloso (o meglio la mamma le propone una pulce e lo zio un girino ma evidentemente la cosa non fa al caso di Rita), per fortuna nella città di Rita c’è uno zoo, tanto più che Rita decide di adottare il rinoceronte perchè all’animale non piace la pioggia mentre a casa si sta sempre al riparo e al calduccio (e non solo del termosifone!).

Rita, da brava bambina sensata e responsabile sa che non si potrebbe prelevare un rinoceronte dallo zoo e portarlo a casa e allora ha un’idea geniale e generosa, degna di ogni bambino, lo mimetizza mettendogli addosso il proprio cappello e cappotto con un effetto umoristico dell’illustrazione straordinario! 😀

Ora, non vi sfuggirà che un rinoceronte non è esattamente il prototipo dell’animale da compagnia per Rita, ma soprattutto per il suo pachidermico amico, cominciano le seccature: ascensori striminziti, improbabili camuffamenti per nascondersi agli occhi indiscreti della mamma, costosissima erba africana. Il fondo viene toccato quando il povero animale è costretto a fingersi un castello gonfiabile per sviare i sospetti della maestra.
Grosso errore! Tutti i bambini si precipitano sul povero rinoceronte saltandogli sul pancione proprio cose se fosse un gonfiabile. Questo è troppo anche per lui che si rende conto che forse è giunto il momento di far ritorno allo zoo.
Il giorno dopo il rinoceronte se ne torna quatto quatto al suo zoo.

Certo ora può mangiare la sua amata erba africana ma sente la mancanza di Rita così come la bimba sente la mancanza del suo ingombrante amico.

Ma lui e la bambina troveranno il modo di restare amici…

Il Rinoceronte di Rita di Tony Ross edito da Camelozampa è decisamente un bell’illustrato nel quale il rinoceronte in questione si presta come soggetto delle situazioni più improbabili giocate sulla sproporzione tra la sua mole e il contesto domestico e cittadino in cui si inserisce.
E si ride di gusto del rinoceronte che va a spasso col cappellino fiorato della sua amica piantato tra le orecchie, del viavai della bambina che deve smaltire ogni giorno col suo zaino i mucchi di cacca che produce.

Una curiosa storia di amicizia,
nata per caso e maturata attraverso incomprensioni e rispetto!

Le illustrazioni create da Tony Ross, pluripremiato artista di fama mondiale, sulla quale si muovono con estrema delicatezza i due protagonisti, sono punteggiate dal tratto essenziale, in perfetto equilibrio con le sfumature dell’acquerelo con le quali racconta momenti di vita interiore, emozioni, riflessioni dell’infanzia sulla vita quotidiana conferendo alla storia quel giusto tocco di leggerezza ed ironia. Il dettaglio, nelle sue illustrazioni, trasforma i libri in oggetti editoriali da leggere con la lente di un artigiano, pronto a cogliere particolari inafferrabili e ad offrire lo specchio per guardare i ritratti dell’infanzia con un occhio privilegiato.

Ora diciamocelo se il dubbio della mamma di Rita era che la bambina non fosse sufficientemente responsabile per prendersi cura di un “banalissimo” cane o gatto mi pare che con il rinoceronte abbia brillantemente superato la prova no? 😛

Il Rinoceronte di Rita è una storia tenera e divertentissima su un tema sempre molto caro ai bambini, il desiderio di avere un animaletto domestico. Come scoprirà la piccola protagonista, però, occuparsi di un animale comporta una grande gioia ma anche fatica e responsabiltà: specie se l’animale in questione è particolarmente “ingombrante”…

Buona lettura con Rita e il dolcissimo Rinoceronte 😉
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