Charlie e Lola: Leggermente invisibile – Lauren Child

“Ho una sorellina che si chiama Lola.
E’ piccola e molto buffa.
Vuole sempre sapere cosa sto facendo
e vuole sempre fare quello che faccio io.”

Questa storia gioca brillantemente con ciò che accade quando un bambino più grande ha un amico con cui giocare e non vuole la sorella minore, molto affezionata, in giro.
Charlie ha una sorellina di nome Lola. Gli piace giocare con lei, ma lei vuole sempre sapere cosa sta facendo, vuole fare quello che sta facendo e non vuole MAI essere da nessuna parte senza di lui.

Charlie, come tutti, vorrebbe ogni tanto poter giocare da solo con Marv, il suo migliore amico.
Lola promette di non fare “nessuna disturbazione e nessuna interruzione”, ma ci si potrà fidare di questa simpatica furbetta?
Finalmente un giorno i due amici riescono a partire in solitaria per la loro grande avventura e dopo molto viaggiare si imbattono nella creatura più strana e astuta che abbiano mai visto e che è pronta a divorarli! I due si precipitano verso il frigorifero per prendere la pozione dell’invisibilità, ma scoprono che qualcuno l’ha già bevuta tutta.

Naturalmente c’è lo zampino di Lola e del suo amico immaginario Søren Lorensen, che però si riveleranno preziosi per catturare quell’essere così pericoloso…
In un mondo metà finzione e metà verità i bambini giocano insieme in un nuovo gioco che coinvolge la voce invisibile di Søren Lorensen, tre bicchieri di rosalatte, un carretto e un coniglio!

Non è facile per un fratello maggiore definire i propri spazi, spesso invasi dalle eccessive attenzioni dei membri più giovani della famiglia. Eppure, è sempre possibile trovare una soluzione per mediare fra le esigenze di tutti, specialmente se questo comporta creare nuovi fantasiosi giochi da fare insieme.

Questo sembra dirci Lauren Child con questa storia di Charlie e Lola – Leggermente invisibile, edito da Logos, un libro avventuroso da leggere col fiato sospeso fino a scoppiare in una sonora risata!
Questo è un capolavoro di gioco e fantasia per bambini. Le immagini sono grafiche ed emozionanti con il testo che si attorciglia a raffica sulla pagina.

“E’ stato divertente giocare con te e Marv
ma per favore non fate NESSUNA

disturbazione o interruzione…”

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Aldo e Rosa – Quando l’Amicizia vola alto – Susanna Mattiangeli

Aldo e Rosa stavano sempre insieme.
Aldo era invisibile, Rosa no.

Questa storia è per chi sa accogliere tutte le possibilità e anche per chi, almeno, ci prova.
Questa è la storia di una ragazzina che fa la prima media e del suo amico immaginario. Aldo è invisibile, ma noi per comodità lo possiamo vedere: è morbido e bianco.

Le persone del quartiere e la professoressa Spocchia spesso scambiano Rosa per un maschio, perché ha i capelli corti e non è sempre come ci si aspetta che sia una ragazza. Lei a volte ci rimane po’ male, ma la presenza di Aldo l’aiuta molto. Grazie a lui riesce a farsi molte domande, anche bislacche: a che servono i capelli? Chi ha inventato il primo formaggio? Chi ha inventato le domande?

Quando hai un sacco di domande, ci puoi fare un sacco di cose.
Giochiamo al gioco delle domande!
Come si gioca?
Si fanno solo domande.
ok.

Rosa incontra molti amici, tra cui Zoe, una bambina che all’inizio le sta molto antipatica perché sembra una secchiona, ma poi diventeranno inseparabili. Il mondo degli adulti in questo fumetto è abitato da strani personaggi: i professori non sono proprio simpatici e la famiglia di Rosa non fa che spostare e dare via mobili per fare spazio in casa. A un certo punto Aldo chiede a Rosa di rivelare agli altri la sua esistenza.

Giochiamo al gioco del nuovo anno?
Come si gioca?
Si esprimono i desideri.

Aldo e Rosa quando l’Amicizia vola alto di Susanna Mattiangeli, illustrato da Mariachiara Di Giorgio, edito da Mondadori, è un fumetto che parla di crescita e di amicizia, dai 10 anni.
E’ una raccolta di tanti (ben 18) e brevi episodi ironici e filosofici sull’amicizia e la crescita.
La storia di Aldo e Rosa e dei loro amici è nata nelle pagine di “Internazionale kids“, la rivista che l’ha ospitata una volta al mese per un anno.
Prima di allora era da qualche parte nei pensieri di Susanna e di Margherita, la quale ha dato ad Aldo la sua forma rotonda e ha trasformato delle idee in tanti disegni colorati con l’acquerello.
Quando è arrivato il momento di entrare in un libro, oggetto molto reale e allo stesso tempo molto fantastico, la storia si è voluta allargare, ha chiesto più spazio ed è cresciuta di alcuni capitoli.

Ci sono giornate speciali.
Quelle con i regali.
…Ne abbiamo preso uno per tutti!
Saremo la banda del cappello!

Una storia a fumetti che è come un migliore amico, per i temi che con leggerezza racconta e per la sintonia che inevitabilmente si crea con Aldo e Rosa
I fumetti ultimamente si stanno guadagnando un ruolo di rilievo sugli scaffali delle librerie, e sui comodini in cameretta dei bambini.

Mancava solo una cosa.
ALDO!
…Sei l’amico migliore che si possa avere!
E tu il cervello migliore
da cui spuntare!

Rosa quella sera aveva una cosa da fare.
Aveva deciso che le domande avevano bisogno di un posto tutto per loro.
Così avrebbe potuto lasciarle libere e andarle a trovare ogni tanto.

Queste storie hanno la capacità di sapersi adeguare con efficacia e semplicità al linguaggio dei ragazzi per mettere in scena le loro esperienze, i loro sogni, le loro domande e la loro straordinaria visione del mondo. C’è scuramente l’obiettivo è di accompagnarli verso nuove domande e nuove risposte, aiutarli a capire meglio se stessi, altre volte per avvicinarli all’attualità o ai problemi con cui dovranno fare i conti da adulti; il tutto sempre in un’ottica che vuole essere universale e sincera e mai retorica o banale.

Ci sono tanti tipi di domande.
Domande belle, domande sciocche,
domande impertinenti, domande aperte…
…domande sbagliate, domande a trabocchetto,
domande di aiuto, domande sulle domande.
Le domande finiscono?
Forse, ma Rosa ne aveva ancora così tante.

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Il Piccolo Lupo Perché – storie pazze tutte da leggere o da ascoltare – Sylvia Englert

“Non sei un cane, vero?..
I cani non parlano mica, Sei un lupo mannaro?”
“Nooo! …Sono un lupo molto più raro, sono un Lupo Perché!”

Ci sono molte belle storie di lettura per la fascia di età dai 5 anni in su.
Ma penso che “Il Piccolo Lupo Perché – storie pazze tutte da leggere o da ascoltare” sia particolarmente brillante – e così divertente!

Per il piccolo Finn la strada per andare a scuola è noiosa. Non c’è niente e nessuno lungo la strada e sono sempre venti minuti all’andata e venti minuti per tornare a casa.
Un giorno però Finn ha un’incontro inaspettato, il Lupo Perché.

Perché gli uomini hanno solo due braccia e non tre o magari quattro?
Perché la banana è storta?
Perché le polpette non crescono sugli alberi? 
Cos’è una mezza sorella?
Perché la cacca è marrone?


Queste sono solo alcune delle domande che ogni bambino curioso prima o poi (si) fa!
Ma non in questo libro, ad essere pieno di curiosità è un piccolo lupetto, motivo per il quale non può andare dalla sua mamma a Responsi perché là sta chi ha trovato le risposte.
È un lupetto dagli occhietti vispi e molto curioso e con lui non mancano le domande e si vivono molte avventure, tra casa e scuola e viceversa.
Infatti, Lupo Perché ha la testolina fitta di domande e curiosità! Ama che gli si facciano carezze dietro le orecchie, é il posto che preferisce, che a volte piega e muove come se facesse ciao con una mano!


E’ anche molto preparato, perchè conosce molte lingue differenti che parla con estrema naturalezza: con Finn ne parla una ma con gli adulti fa strani suoni come “bau-bau” quando li saluta e a volte usa solo la sua coda per comunicare, veramente strano come lupo, e pensare che la maestra Klara insiste che non ne esiste! 😉

Finn e Lupo Perchè sono una simpaticissima coppia, perfetti per quei venti minuti di strada per andare a scuola! Se Lupo ha molte domande, Finn ha una risposta per tutto e quei venti minuti a passo veloce diventano meno noiosi e lunghi quando si può raccontare, immaginare, creare, modificare, ampliare e trasportare in altri mondi la logica di una risposta corretta e esaustiva.

Possono piovere caramelle? Certo! Ma solo dalle nuvole di zucchero, molto rare ma che ben si riconoscono perché giallognole e scosse con forza da un elicottero o da un aereo potrebbero cominciare a far piovere caramelle, a volte succede.
Finn, da quando ha incontrato il suo nuovo amico non si è mai divertito così tanto a percorrere, a piedi, la lunga strada che ogni mattina lo separa da scuola.

Il piccolo Lupo Perché, edito da Lupoguido di Sylvia Englert sviluppa sotto forma di storie divertenti, una per ogni capitolo, le domande più classiche, assurde e buffe della prima infanzia. E il lupetto in questione ben incarna quell’amico immaginario che tutti, grandi e piccini abbiamo sognato di avere al nostro fianco. La stessa autrice dichiara apertamente che rispondere alle domande, senza filtri e pure di lupetto, le piace tantissimo.
Ogni pagina è arricchita da numerose e variegate illustrazioni di Sabine Dully che rendono le storie ancora più vivaci e divertenti. Il libro è così colorato e amorevolmente dettagliato che rappresenta il passaggio perfetto dal libro illustrato al libro di lettura.

Ognuna delle 15 storie offre una trama a sé stante. Quindi puoi scegliere liberamente l’ordine. La lunghezza è ideale per leggere ad alta voce la sera. Tuttavia, poiché le storie sono così divertenti, possono essere due o tre 😉
Un libro di lettura rinfrescante e fantasioso che spazia dall’amicizia, alle curiosità, dalla noia, alle scoperte…e ovviamente non manca l’immaginazione! Lo possiamo solo consigliare!

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Qui accanto a me – Alexandre Rampazo

Io e il mio Orso
siamo grandi amici.
Amici per la pelle!

Un ragazzo ha un orso come grande amico (grande, vero?). L’orso si prende cura del bambino e il bambino si prende cura anche dell’orso.


Qui accanto a me di Alexandre Rampazo, edito da Gallucci, parla dell’amore incondizionato, di quelli rari e insolubili. Il finale rimane un un segreto, che non posso svelare… Ma non ho dubbi: tutti ameranno alla fine.


La delicatezza del testo e delle immagini racconta il rapporto affettuoso tra un ragazzo e il suo grande amico orso. La complicità tra i due nella vita quotidiana incanta man mano che il ragazzo cresce, fino a quando l’orso se ne va. Come affrontare questa perdita? A volte la risposta può essere molto vicina.


Durante la lettura restano altre domande:
Chi è questo orso?
Un amico immaginario?
Tuo padre? Un fratello maggiore?

Solo il passare del tempo può portare la risposta.
I bambini scopriranno la risposta, leggendo questo albo illustrato piena di fantasia e sentimenti – e chiunque abbia un orso in famiglia si identificherà! 😉

André Neves, un grande artista della letteratura, soprattutto dei bambini, dice:
“In molti modi un libro per bambini può trarci in inganno.
Uno di questi è leggerlo troppo in fretta. Senza concentrarsi.
E’ una presunzione pensare che solo un testo denso sia un buon testo.”

Questo albo illustrato di Rampazo, ha una storia con un senso si di circolarità, perchè con molta semplicità, pagina dopo pagina ci fa viaggiare nel tempo e in ciascuna tappa da lui raccontata..ed è proprio così che si accendono i ricordi, quelli luminosi, quelli speciali.

Alexandre Rampazo rievoca gli affetti che popolano l’ infanzia, in un libro in cui testo e immagine lavorano insieme per toccare le emozioni del lettore con estrema delicatezza. Attraverso il rapporto tra un ragazzo e il suo orso, il libro ci mostra che a volte un po ‘di fantasia può rendere più giustizia alla complessità dei sentimenti che proviamo di qualsiasi realismo.

Il finale del libro ci ricorda che l’infanzia, oltre ai suoi giochi e alla sua gioia, è anche il momento della vita in cui sperimentiamo le nostre prime grandi perdite e impariamo ad affrontarle.

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Giacinto – Graciela Beatriz Cabal

Non c’è niente di meglio di un buon racconto per lenire i mali,
tenere lontana la paura e mettere tranquilla una bimba piccolina e pasticciona.
Niente di meglio di un buon racconto per scacciare le lacrime e conciliare il sonno.
Ecco come è nato Giacinto.

Graciela Beatriz Cabal

E’ il compleanno della piccola Giulietta e i regali non mancano!


Ha ricevuto una tartaruga vera, un burattino di nome Pincopallino, una piantina con un bel fiore rosso… e pure un nuovo amico: Giacinto, un esserino buffo e birichino.
È l’amico più simpatico e unico, che abbia mai avuto e inizia a portarlo sempre con sé, anche all’asilo, nascosto nella tasca del grembiulino.


I due diventano inseparabili e insieme ne combinano di tutti i colori…forse di pasticci nè combina qualcuno in più il piccolissimo Giacinto ma se i grandi non lo vedono le colpe saranno di Giulietta.
Ma un bel giorno nasce il fratellino di Giulietta, Santiaguito. Tutta la famiglia è in fibrillazione, notte e giorno e corre senza tregua su e giù per la casa, e anche Giulietta non ha occhi che per lui il nuovo piccolo arrivato.
Giacinto, abituato a tutte le attenzioni dell’amica si sente un po’ messo da parte, e per la gelosia si riempie di macchioline, diventando più dispettoso del solito…

Chi avrà fatto sparire il ciuccio di Santiaguito?
E soprattutto chi lo ritroverà?!

Leggendo Giacinto di Graciela Beatriz Cabal edito da Logos Edizioni, è inutile negarlo, si ha voglia di tornare bambini per riacquistare la capacità di immaginare l’invisibile. Avere un amico sempre presente con il suo affetto onnipresente, un alterego nei momenti di difficoltà.
L’autrice, in questa dolcissima storia è riuscita ad inventare un universo a misura di bambino, dove il quotidiano si stempera attraverso la favola, e anche le paure si sciolgono e in un attimo ritorna tutto illuminato dalla magia che solo le parole sanno regalare.
Una storia dedicata all’importanza della fantasia, dedicata agli amici immaginari che i bambini possono vedere e gli adulti no. ❤

“Giulietta non disse nulla,
ma guardò Giacinto e il fratellino.
Giacinto le fece l’occhiolino e, zitto zitto,
si accoccolò nella culla pulita, profumata
e piena di fiocchetti celesti.”

Una storia con testi semplici e perfettamente arricchiti dalle illustrazioni splendide e naturali di Giulia Pintus, trasformando la lettura in gioco dal profumo di quotidianità.

L’autrice Graciela Beatriz Cabal (1939–2004) è stata una scrittrice e giornalista argentina. Accanita lettrice, è stata studentessa di Jorge Luis Borges. Trovava noiose le Cenerentole e le case perfette, mentre le piaceva moltissimo collezionare premi e viaggiare per l’Argentina con la sua valigia carica di racconti. Ha avuto figli, nipoti, un marito, un cane, un gatto, pappagalli e una casa tanto, ma tanto, strana. Ha scritto più di sessanta libri per ragazzi, e anche qualcuno per adulti, tutti finora inediti in Italia. “Batata” è stato pubblicato per la prima volta nel 1998. Della stessa autrice #logosedizioni ha pubblicato anche questo libro, “Giacinto” (2018), il suo primo racconto.

Chissà forse dopo la lettura, in occasione di qualche compleanno spunterà Giacinto anche a casa di qualche altro bambino?!
Nel frattempo divertiamoci con i bambini a disegnare un Giacinto unico, come piace a loro 😉

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Ciao ombra! – Anna Curti

Siete pronti a giocare con la vostra ombra?

Ammettiamolo tutti prima o dopo abbiamo rincorso, come il cane rincorre la sua coda, la nostra ombra 😀
L’ombra è una cosa alla quale noi adulti non facciamo neppure caso, a meno che non si tratti di cercare un po’ di riparo quando il sole è troppo forte. Ma immaginate di non aver mai visto un’ombra e di non sapere cosa sia…come accade prima o poi ai bambini;
la scoperta di avere un emanazione del sé che si spalma sulle superfici a seconda della luce è per loro un momento assolutamente unico!

La luce può alla pari del “proprietario” dell’ombra, e credo sia proprio questo che affascina i bambini: il confronto con qualcosa che loro muovono ma che sembra non rispondere.
Ma che ne dite se l’ombra fosse anche una possibilità di avere un altro sè!?
Che, casomai, compensa le nostre difficoltà e ci rafforza?
Per il bambino potrebbe diventare davvero un grande alleato!
Proprio su questa possibilità gioca Ciao ombra!, l’albo illustrato di Anna Curti edito da Notes edizioni, un albo che con l’ombra e le paure gioca dando però alla prima non il potere di fare paura ma di dare coraggio 😉

Il piccolo gufo, Alfredo, si sente sopraffatto dagli altri, non riesce a darsi voce, potremmo dire quasi che ha paura della sua stessa ombra se non fosse proprio questa ad un certo punto a prendere in mano la situazione.
Che bellezza avere qualcuno sempre attaccato che può darci forza! L’ombra mano a mano prende vita, fa cose diverse dalla propria sorgente di vita, ha espressioni e movimenti diversi man mano che il piccolo gufo comincia ad acquisire maggiore libertà di movimento.


L’ombra si snatura fino quasi a diventare una sorta di amico immaginario e diventa talmente indipendente da diventare anche amica degli amici del piccolo gufo i quali a loro volta scoprono di avere anche loro dei Signor Ombra pronti a entrare in gioco nelle relazioni amicali. Una moltiplicazione di giochi d’ombre in cui anche le ombre scoprono di avere un’ombra che ha un’ombra e così via, ce lo lascia immaginare il finale aperto con tanto di punto interrogativo.

Ombra, specchio e amico immaginario che accompagna il piccolo Alfredo fino a quando il gufetto non iresce a guardare davanti a sè senza più aver paura..ed ecco l’ombra a ritirarsi non intimorita ma felice di aver fatto il proprio dovere.
Il vincitore, se così si può dire, non è l’ombra, ma il piccolo gufo che del proprio alter ego non ha più bisogno perché ha imparato a bastare a se stesso.

Guardare i nostri figli, i bambini a scuola o i nipotini che crescono e scoprono il mondo è una cosa meravigliosa. La loro curiosità e la voglia di imparare sono praticamente illimitate e a volte anche difficili da gestire per noi adulti (pensate alla famigerata fase dei perché!).
Altre volte, invece, assistere alle scoperte dei bambini può essere assolutamente esilarante, perché la loro ingenuità e le loro reazioni spontanee di fronte a cose a cui noi ormai non facciamo neanche più caso, possono lasciarci davvero senza parole.
Guardate e giocate insieme a loro con la luce e con il buio un’attività che si può svolgere dopo la lettura, a costo zero.

Il teatro delle ombre cinesi vanta una lunghissima tradizione ed è partendo da questi antichi spettacoli che potete crearne di nuovi, giocando con le mani, con le ombre del corpo, con ritagli e sagome di cartoncino ma anche con oggetti di uso casalingo e giocattoli, da riconoscere attraverso le ombre… vedrete che da gioco nasce gioco e i bambini di tutte le età ne rimarranno entusiasti.

Cosa vi servirà: un telo dietro cui nascondersi oppure un muro bianco su cui proiettare le figure; una fonte luminosa puntuale, come una torcia.

Buona lettura e buon divertimento!

La posta del DRAGO – Emma Yarlett

Avevo sempre desiderato
UN DRAGO!
ma… sembrava che quel piccoletto
potesse DAR FUOCO a tutta la CASA.
Perciò feci la cosa più SENSATA.

Il piccolo Alex scopre un drago nel seminterrato di casa, fin da subito si rende conto che ha bisogno di aiuto: dopotutto, “quel piccoletto” potrebbe dare fuoco alla sua casa 😀
Quindi, scrive ai vigili del fuoco.

Inizia così una sequenza di comunicazioni scritte in cui il ragazzo cerca il parere di esperti da varie altre parti riguardo all’alimentazione e alla cura generale della creatura.
Possiamo e dobbiamo supporre ciò che Alex scrive nelle lettere che spedisce; a differenza delle risposte alle sue missive, che sono presentate sotto forma di piccole lettere, ognuna delle quali si adatta perfettamente a una tasca a forma di busta pronta per essere afferrata dalle mani dei piccoli lettori cuoriosissimi!

La prima lettera di risposta d’aiuto arriva dal capo pompiere che solo al pensiero inizia a sudare e si getta addosso un secchio d’acqua per calmarsi 😀 😀 Il suggerimento per Alex quale può essere?!

“Ti suugerisco di fare lo stesso subito con il tuo drago.
Annaffialo subito!”

E se il drago inizia ad avere fame?
Dei panini con la marmellata potrebbero piacergli?!
Pare proprio di no, Alex anche stavolta deve chiedere aiuto..al macellaio 😉

E se il drago gradisce i consigli del macellaio e lo spuntino tanto da fare fumo e terribili ruggiti che disturbano il vicinato?!
Forse arriva una lettera dagli avvocati?! 😀


E se il drago ha bisogno di muoversi? Ad Alex non rimane che scrivere un’altra lettera 😉
In arrivo con Posta Aerea la risposta, altrettanto volante per loro.
I due insieme sono felici, ma c’è ancora qualcosa che non va, non rimane che scrivere un’altra lettera, la più saggia..alla cara Ilaria, la sua migliore Amica 😉

Ecco quindi che Alex ogni volta che scrive una lettera spera in qualche saggio consiglio di aiuto per prendersi cura del suo nuovo amico, ma non ha molta fortuna.
I vigili del fuoco sono estremamente nervosi all’idea di avere un drago in libertà, mentre il macellaio sembra più eccitato all’idea di mangiarlo. L’inevitabile rumorosità e il fumo che il drago apporta provoca pure un avvertimento ufficiale, sembra essere solo L’Ente protezione Animali ad offrire consigli sensati.

Riuscirà Alex a tenere con sé
il suo nuovo amico DRAGO?!

Autrice ed illustratrice, Emma Yarlett di questo bel libroLa Posta del DRAGO edito da Sassi Junior, basato su una storia raccontata da suo marito che aveva un amico immaginario.
C’è un sacco di umorismo per i bambini nelle illustrazioni gloriosamente divertenti e vibranti di colore e lei cosparge la storia con molti riferimenti divertenti anche per noi adulti.
La storia è molto dolce e allo stesso tempo simpatica, piace fin da subito la personalità di Alex che traspare in questa avventura. È super carino, anche in prima apparenza sembra molto furbo e vispo e tutto ciò che vuole è prendersi cura del suo nuovo amico Drago.
Le illustrazioni sono audaci e colorate, perfette per raccontare la storia e incoraggiare l’immaginazione, infatti mostrano molta personalità e azione per sostenere il semplice testo presentato su ogni pagina. Le lettere di risposta sono presentate sotto forma di vere e proprie lettere che il lettore può sfilare dalle buste e aprire, queste offrono una lettura più impegnativa ma sono piene di umorismo 😉

Siamo nell’era delle e-mail, dei messaggi WhatsApp e i messaggi di scritti a mano stanno diventando una rarità.
C’è qualcosa di veramente eccitante e magico nell’aprire un’inaspettata lettera, per scoprirne poi qualcosa di nascosto all’interno. Siamo cresciuti scrivendo lettere agli amici che conoscevamo durante le vacanze, e molti avranno ancora in soffitta scatole piene di lettere che vi fanno ridere, sorridere e scaldano il cuore ogni volta che vengono rilette.
Quindi per i bambini, oggi, aprire una lettera è una cosa davvero magica e un libro pieno di lettere come quelle di La Posta del Drago di Emma Yarlett è per loro una piacevolissima scoperta!

Questo libro potrebbe essere utile per affrontare una perdita, sia che si tratti di un animale domestico, di un familiare o per “salutare” un amico immaginario 😉 Ma potrebbe anche essere solo una lettura divertente e interessante, senza le connessioni più profonde.
Dopo aver letto il libro, non ci rimane che scrivere una lettera a qualcuno, una bella attività e anche molto divertente che piacerà sicuramente ai bambini! 😉

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Il Leone di Neve – Jim Helmore

Carol si ritrovò davanti un leone bianco come la neve.
“E tu da dove arrivi?”
Bè da molti posti” rispose il leone

Carol e sua madre si trasferiscono in una nuova casa in cima a una collina. Carol è un po’ triste, sola e riluttante ad uscire per esplorare e conoscere i nuovi dintorni e nuovi amici. Ma nella quiete di casa sua, un nuovo amico appare proprio quando ne ha più bisogno.
All’improvviso un amico sconosciuto ed inaspettato la chiama e le propone di giocare insieme: è un grandissimo Leone bianco come la neve.

Nel candore di tutto, questo dolce e grande leone innevato invita Carol a giocare a nascondino.
Carol è finalmente felice e con Leone ogni giorno impara nuovi giochi divertendosi a montargli in groppa ed abbracciarlo. Il loro gioco riempie la sua giornata portando esultanza invece di solitudine;
ma questo nuovo amico di neve può incoraggiarla ad avventurarsi fuori e divertirsi con i bambini del posto, superando paure e timidezza?
Ciò dimostra una sfida, ma a poco a poco, con l’aiuto del leone, Carol inizia a trovare il suo coraggio interiore e si unisce agli altri bambini.

Il Leone di neve aiuta Carol ad abituarsi al suo nuovo ambiente e la incoraggia ad affrontare la sua timidezza con un coraggio che sicuramente c’è stato da sempre. Le dolci illustrazioni catturano magnificamente il fascino e l’innocenza di una storia che molti di noi hanno vissuto: l’ondata di paura ed emozioni che spesso accompagnano grandi cambiamenti della vita.

Quando la mamma suggerisce di aggiungere colore alla loro nuova dimora, e invita i suoi nuovi amici a fare una “festa di pittura”, Carol è preoccupata che la mancanza di bianco significhi non avere più visite dal suo amico selvatico.


Effettivamente il suo amico di neve non appare più da nessuna parte all’interno della sua casa dai colori vivaci, ma sicuramente non può averla abbandonata del tutto, vero?
Una storia bella, gentile e rassicurante sul muoversi e trovare nuovi amici.

Con una sensazione magica, classica e un messaggio adorabile, Il Leone di Neve di Jim Helmore e Richard Jones edito da Terre di Mezzo, è una storia che si rivolge a bambini e genitori, e le splendide illustrazioni rendono questo libro un tesoro.

A volte il mondo sembra molto grande…
…e a volte ti senti piccolo…
…Ma a volte tutto ciò di cui hai bisogno è un amico speciale
per aiutarti a trovare il coraggio nascosto dentro…

Alcuni bozzetti

Le illustrazioni raccontano con il giusto tono e calore le emozioni della piccola Carol. Il modo in cui Richard Jones interpreta la relazione tra la bambina e il leone è molto speciale.
Una storia dolce e magica sul potere della creatività e dell’amicizia, sia essa immaginaria o reale.
Una storia gentile ma potente con un tocco di magia perfetto per i bambini timidi o che hanno difficoltà a trovare amici in un posto nuovo!

Buona lettura ❤
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La Stella di Laura – Klaus Baumgart

Nella cameretta di Laura la luce resta spesso
accesa anche di notte, quando già tutti
dormono. Ogni volta che non riesce a
dormire la bambina si affaccia alla finestra
e guarda le stelle che brillano.

Laura guarda la notte mentre una stella cade dal cielo direttamente davanti a casa sua.
Corre a cercarla e si accorge che ha una punta rotta. Decide di portarla a casa dove la cura amorevolmente.


Quella notte tutto cambia perchè Laura ha trovato una nuova fantastica amica: una stellina caduta dal cielo. La bambina decide così di prendersi cura di lei, le cura la punta rotta con un cerotto.

Ma al mattino non la trova più nel cuscino vicino a lei! Che sia stato solo un sogno?!
O forse le stelle si vedono solo di notte?!
Laura per tutto il giorno ne sente tremendamente la mancanza, sperava di fare tante cose insieme alla sua nuova amica…ora non ha voglia di giocare, di mangiare, ma appena arriva la sera e rivede la sua nuova amica è felicissima e condividono bellissimi momenti insieme.
Lentamente, però, la stella inizia a perdere il suo splendore; l’unico modo per farla tornare a brillare è lasciare che torni in cielo.

La stella di Laura di Klaus Baumgart edito da Gallucci è un libro poetico, capace di toccare il cuore di grandi e piccini, sia per quanto riguarda i temi, sia per quanto riguarda lo stile e le illustrazioni.
La storia propone tematiche universali che tutti noi possiamo incontrare nel quotidiano: il confronto con la diversità dell’altro ed il dolore legato alla separazione delle cose o delle persone che ci hanno resi felici.
Al centro della storia c’è la rievocazione di quel preciso e delicato momento della crescita in cui un bambino inizia ad abbandonare gli atteggiamenti egocentrici tipici dell’infanzia sostituendoli con comportamenti più generosi e altruisti.


L’incontro con la stellina che proviene da un’altra realtà, le fa capire che per fare amicizia non c’è bisogno di essere tutti uguali, basta apprezzare l’altro nella sua unicità. Il ritorno della sua amica celeste al firmamento la rende un po’ triste ma, allo stesso tempo, riesce a vivere la partenza con serenità.
Laura ora sa che ogni volta che si sente sola può guardare il cielo e la sua speciale stella scintillante sarà lì per condividere i suoi segreti.

La piccola Laura mette in scena molte delle azioni quotidiane in cui ogni bimbo si può identificare: giocare e parlare con un amico “immaginario” o giocattolo, dormire o non riuscire a dormire, mangiare, arrabbiarsi coi genitori e col fratellino, guardare le stelle dalla finestra e giocare al dottore.

Quale bambino non si riempirebbe di gioia vedendo una stella cadere nel marciapiede davanti casa?

E’ soprattutto la delicatezza dei colori e delle immagini talvolta a tutta pagina, la semplicità della storia e la purezza dei caratteri a renderla una storia incantevole.
La stella di Laura pubblicato per la prima volta nel 1996, ha venduto oltre due milioni di copie ed è stato tradotto in 25 lingue. A seguito del successo riscosso, il personaggio di Laura è poi diventato, soprattutto in Germania, il centro di un ricco fiorire di sequel e parallele iniziative editoriali e multimediali appassionando i bambini di oltre 30 paesi!
Una lettura semplice, che profuma di tenerezza e coccole, con quel dolce sapore di magia tutto intorno

Una magica storia di amicizia!
Buona lettura!

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