Il Cavallo di Adrian – Marcy Campbell – Recensione

“Adrian Cox è seduto in disparte
e, come al solito, ha la testa tra le nuvole.
Quando parla del suo cavallo, invece,
diventa un chiacchierone.”

Adrian Cox dice a chiunque lo ascolti che ha un cavallo, il cavallo migliore e più bello del mondo.
Ma Chloe NON gli crede. Adrian vive in una piccola casa. Dove avrebbe tenuto un cavallo? Ha dei buchi nelle scarpe. Come avrebbe pagato il mantenimento per un cavallo?
Più Adrian parla del suo cavallo, più Chloe si arrabbia. Ma quando lo chiama a scuola e si lamenta persino di lui con sua madre, Chloe non ottiene la vendetta che desiderava. Ottiene qualcosa di molto più importante.

Scritto con tenerezza e intensità e splendidamente illustrato, questo libro mostrerà ai lettori che la gentilezza è sempre gratificante, la comprensione è più dolce del giudizio e l’amicizia è il miglior regalo che si possa fare.

Il Cavallo di Adrian di Marcy Campbell edito da Fatatrac è una bellissima storia sulla gentilezza e l’empatia. Nelle parole di Marcy, il libro parla di “vedere le cose in un modo diverso “. Racconta la toccante storia di Adrian che ogni giorno ripete ai suoi compagni di classe che ha un cavallo, e non un cavallo qualsiasi. Il cavallo di Adrian è il cavallo migliore e più bello di tutto il mondo. Ma Chloe sa che Adrian sta mentendo. Dopotutto, Adrian vive in una piccola casa e ha le scarpe bucate, quindi non è possibile che abbia un cavallo nel suo cortile. E più Adrian parla di questo bellissimo cavallo, più Chloe si arrabbia… e più vuole dimostrargli che si sbaglia.
La vendetta darà a Chloe la soddisfazione che tanto desidera?

Alcune persone sono spesso veloci nel giudicare gli altri senza cercare di capirli. In questa storia, Chloe crede fermamente che Adrian NON abbia davvero un cavallo. Più Adrian ne parla a scuola, più Chloe si irrita. Quando ne ha abbastanza, Chloe lo mette in difficoltà dicendo a tutti nel parco giochi che Adrian sta mentendo!


Per fortuna, la mamma di Chloe incarna la luce guida perfetta. Porta Chloe a fare una passeggiata, con il loro cane Bull,  nella parte povera della città. Lì Chloe scopre la verità e impara una lezione importante.

“…e fu in quel momento che capii che Adrian Cox
possedeva davvero il cavallo più bello del mondo.”

Se stai cercando un libro che parli con delicatezza di empatia questo è perfetto!
Il tocco leggero di Campbell è evidente in tutto questo libro, specialmente attraverso il suo testo sottile e il modo in cui Chloe arriva a capire perché Adrian potrebbe essere perso nella sua immaginazione.
Adoro il modo in cui questa storia incoraggia così meravigliosamente i bambini a mettersi nei panni degli altri, così come il modo in cui aiuta i bambini a riconoscere che indulgere nelle storie fantasiose di un compagno di classe a volte va bene, soprattutto se aiuta quel bambino a rendere più felice l’amico.

È solo un libro illustrato, ma come capita spesso… anche noi adulti ci possiamo riscoprire leggendolo. La combinazione della scrittura dolcemente assertiva di Marcy Campbell – il testo è davvero raffinato e accessibile – con la magnifica magia dell’opera d’arte di Corinne Luyken è qualcosa da vedere e apprezzare.

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Le Caramelle magiche – Heena Baek

“Io gioco da solo.
Giocare da soli non è poi così male.
Gli altri bambini non immaginano neanche quanto possa essere divertente giocare con le biglie. Loro fanno altri giochi, e non mi invitano mai.
Per questo, alla fine ho deciso di giocare da solo.
Mi servono delle biglie nuove. Ehi, queste non le avevo mai viste prima d’ora.
‘Queste sono caramelle speciali. Sono deliziose!'”

Giocare da soli può essere divertente, soprattutto quando si ha un sacchetto pieno di biglie nuove. Questo è ciò che pensa Dong Dong, un bambino che non viene mai invitato a giocare con gli altri. Così, quando entra in un negozio in cerca di biglie, scopre che le biglie che sta per comprare sono in realtà caramelle speciali e deliziose.

Le caramelle sono rotonde come biglie e hanno sapori insoliti, come quella scozzese che sa di menta. Appena la inizia a gustare, Dong Dong si sente chiamare da una voce che proviene dal soggiorno e scopre che è il divano a parlare e a lamentarsi. È incredibile! Caramelle magiche?

La seconda caramella che Dong Dong mette in bocca ha macchie come il suo cane e gli permette di fare due chiacchiere con lui. Poi papà torna a casa e Dong Dong, nonostante il divieto di mangiare dopo essersi lavato i denti, di nascosto nella sua camera, mette in bocca la terza caramella, quella a puntini che sembra avere la barba.

Le storie di Heena Baek sono uniche e rimangono impresse nella mente del lettore per sempre. Sono visivamente ammalianti e raccontano storie in cui la vita quotidiana si intreccia con la meraviglia e la tenerezza. Heena Baek sa essere sempre divertente, spargendo una sottile ironia nelle sue parole e nei suoi personaggi. Heena Baek, che si è formata in Corea in tecnologie applicate all’educazione e poi si è specializzata in California in animazione, è strepitosa nella sua capacità di rendere ogni suo albo illustrato un vero e proprio set di cinema.
L’illustrazione del libro è semplicemente incredibile. Figure modellate, scenari strutturati e una perfetta profondità di campo danno al lettore la sensazione di essere dentro la storia, come se stesse guardando un’opera teatrale. L’autrice racconta che il processo creativo è lungo e laborioso, ma pieno di emozioni. Il primo passo è lo storyboard, poi la costruzione dei personaggi con fil di ferro, stagnola e argilla, poi il colore e l’abbigliamento. Infine, con i personaggi pronti, si passa agli scatti fotografici, che possono essere migliaia prima di raggiungere l’inquadratura perfetta.

Dong Dong continua a gustare le sue caramelle magiche, scoprendo sapori e sensazioni sempre nuove e sorprendenti. Ogni caramella gli offre un’esperienza unica e indimenticabile, può sentire i pensieri del suo divano, capire cosa turba il suo cane e scoprire che suo padre esigente in realtà lo ama. Anche la nonna morta gli parla e Dong Dong si rende conto che queste voci hanno molto da dire.

Le Caramelle Magiche, è un libro illustrato, scritto dalla pluripremiata autrice coreana Heena Baek edito da Terre di Mezzo, che accompagna i lettori in un viaggio emozionante con Dong Dong, mentre passa da solitario a coraggioso. Grazie alle voci, il bimbo scopre nuove comprensioni e guadagna fiducia in se stesso, permettendogli di cercare un nuovo amico.

Le espressioni di Dong Dong ispirano pozzi di empatia, dall’ilarità alle emozioni agrodolci mentre comunica con sua nonna. Questa storia è un viaggio meraviglioso che trasporta il lettore in un mondo magico all’interno della vita quotidiana. L’autrice ci ricorda che quanto più forte è la sua gioia durante il processo creativo, tanto più sarà apprezzato dai lettori.

Dong Dong impara anche che non c’è bisogno di avere tanti amici per essere felici, perché l’amicizia più importante è quella che si ha prima di tutto con se stessi e poi con un amico speciale.  Inoltre, giocando con le caramelle magiche, Dong Dong impara anche che tutto ciò che ci circonda può essere visto in modo diverso e che ogni cosa ha una sua magia se solo ci prendiamo il tempo di guardarla con occhi diversi.

In conclusione, Heena Baek in questo racconto, ci insegna che giocare da soli non è mai una cosa negativa, perché ci permette di divertirci con noi stessi e di scoprire nuovi mondi, di vedere con nuovi occhi le cose e le persone che ci stanno vicine.
Questa lettura fa nascere una piccola nuova consapevolezza in grandi e piccini, quel desiderio di assaporare a pieno una semplice caramella, e un semplice momento…perchè gustandolo a pieno, anche nella sua semplicità possiamo scoprire e trovare sapori, momenti e persone meravigliose 😉

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La buona strada – Alice Rohrwacher

“C’era una strada un po’ inesperta
che non sapeva dove andare.
Si mise a rotolare a casaccio e finì
per sbattere contro un tronco.”

Una strada un po’ inesperta che non sa dove andare. Si piega in grosse curve, salta su ponti alti, si fa stretta e poi si allarga per non disturbare nessuno.


Ma poi tutti cominciano a chiederle di andare di qua e di là, di su e di giù e la strada è stremata!
Sta per fermarsi, quando incontra un bambino che è proprio come lei. La strada e il piccolo non conoscono ancora la loro direzione, ma adesso possono cercarla insieme.
Quel che conta è non cercarla da soli.


La buona strada di Alice Rohrwacher, con le illustrazioni di Lida Ziruffo edito da Mondadori è un albo raffinato, per bambini e non solo (dai sei anni in su).
Con illustrazioni poetiche e un testo essenziale racconta la ricerca del proprio posto nel mondo tra curve, arresti e ripartenze…proprio come accade nella nostra vita.

“Ora mi fermo”
Si distese in uno spiazzo assoluto e chiuse gli occhi.

io proprio non mi ricordo la direzione…
tu dove vuoi andare?
“Non lo so” rispose il piccoletto.
“però forse ci possiamo accompagnare.”

Pagine e strade in cui perdersi e ritrovarsi, strade in cui fermarsi per riflettere, ascoltare il silenzio e non più tutte le voci attorno che pretendono di guidarti, parlare ed incontrare nuovi amici, nuovi compagni di viaggio…per un piccolo tratto di strada o forse più a lungo…questo albo parla del tempo, delle scelte, della vita vista e raccontata con la “semplicità” unica dei bambini.

Perchè molte volte quando ci si sente smarriti, e capita da bambini, come da adulti, non c’è sempre il bisogno di ricevere dritte e consigli, di provare con frenesia mille opzioni, no proprio no, e questo libro ci ricorda l’importanza di respirare il momento, ascoltarci e così ecco che come per caso si possono “incontrare” le risposte per iniziare a muovere nuovi passi, casomai insieme a qualcuno che come la strada, si sentiva perso.

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Un buco per la pioggia? – Daniel Fehr

“Cosa fai?” chiede l’orso.
“Scavo un buco. Un buco per la pioggia” risponde il coniglio.
“No, così non va bene!” dice l’orso.

Fidarsi di te stesso e dei tuoi punti di forza, ascoltare il tuo istinto e seguire il tuo cuore non è sempre facile. Soprattutto quando le voci intorno a te sono così forti e tutti pensano di saperne sempre di più e avere la soluzione migliore.
Trovo tanto più importante consolidare questa forza in te stesso fin dalla tenera età.
Ecco dunque un bellissimo libro illustrato che porta con sé proprio questo messaggio:
Un buco per la pioggia? di Daniel Fehr, illustrato da Francesca Sanna edito da Pulce si rivolge proprio con questo argomento ai giovani amanti dei libri a partire dai 3 anni di età.

Il coniglietto guarda il cielo e scopre le nuvole. Molte nuvole. nuvole di pioggia.
Presto pioverà sicuramente.
Preferirei scavarmi una caverna, pensa il coniglio…ma..mentre sta scavando la sua buca, arriva l’orso.
Non scavare una grotta contro la pioggia. No, devi trovare una grotta. È ovvio!
A parer dell’orso quello che sta facendo il coniglio è completamente sbagliato.
Tuttavia, l’orso non è l’unico con la sua opinione completamente diversa. Il tasso, lo scoiattolo, il picchio, il castoro e la mucca sanno anche loro cosa aiuta davvero a ripararsi dalla pioggia.

Ciascuno degli altri animali è fermamente convinto della propria opinione e che il loro percorso sia proprio quello giusto!
Il coniglio imperterrito e continua a scavare sempre più lontano.

All’improvviso si sentono le prime gocce di pioggia e inizia a piovere davvero.
E il coniglio?

Ha finito al momento giusto e si rannicchia comodamente nella sua tana.
Che bello che il coniglio si fidi di se stesso, e abbia continuato a scavare una buca per ripararsi dalla pioggia e abbia lasciato parlare gli altri animali!
Perché è così che finisce questo libro illustrato comodamente caldo e non bagnato e freddo 🙂

Una storia che funziona senza molte parole, e con una struttura ripetitiva, eppure il messaggio più profondo è molto forte e comprensibile per i bambini. L’ illustrazione pronunciata, molto interessante, in parte morbida e molto naturale con i colori tenui irradia molta calma – quasi come se tu fossi lì dal vivo nella foresta!

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Forza, Daisy! – Jane Simmons

“Devi starmi vicino, Daisy”
disse Mamma Anatra.
“Va bene” disse Daisy.
Ma Daisy non ubbidì.

La madre di Daisy la avverte di starle vicino, ma ci sono tante distrazioni nello stagno!


Inizia così l’avventura di una piccola anatroccola, che guarda i pesci, gioca con le libellule, salta sulle ninfee, incontra una ranocchia, ma improvvisamente si rende conto di essersi allontanata troppo dalla mamma e quando un grosso pesce le passa sotto ed un falco le vola sul capo, benché al riparo nel canneto, Daisy vorrebbe tanto che la sua mamma fosse lì!


Per fortuna ecco arrivare Mamma Anatra: la piccola Daisy avrà imparato la lezione?

Forza, Daisy! di Jane Simmons edito da Logos fa parte della collana “Gli albi della Copi” e racconta una storia adorabile per i bambini più piccoli che ricorda l’importanza di ascoltare mamma, papà e gli adulti che li accompagnano.
I bimbi si riconoscono fin da subito nella piccola Daisy, stessa voglia di scoprire, stessa curiosità, e quel pizzico di sicurezza e spensieratezza che è marchio dei più piccoli 😉

L’autrice è un personaggio davvero particolare, in un’intervista ha raccontato da dove nasce la storia di Daisy, infatti ha sempre usato il mondo intorno a lei per le mie storie. Quando ha scritto e dipinto Forza, Daisy! viveva su una barca che si chiama Prosperity in Cornovaglia. I dipinti provengono da tutto ciò che poteva vedere, come gli anatroccoli che nuotavano intorno alla sua barca. Si perdevano sempre, proprio come il figlio di un suo amico che per poco non si perdeva nel mercato mentre lo attraversavano.

Le illustrazioni corrispondono perfettamente alla storia. Sono in effetti bellissimi dipinti, il lavoro del pennello è evidente nelle immagini e aggiungono un tocco stravagante e morbido per abbinare le parole. La storia stessa ha un ritmo perfetto. Non è una storia in rima, ma la struttura della frase breve e la ripetizione di parole e frasi aiuta l’interazione e consente ai bambini di “leggere” la storia da soli, inoltre è perfetta per una lettura ad alta voce in gruppo 😉

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Felicità è una parola semplice – Arianna Papini

Di questi tempi, Felicità è una parola chiave.
Felicità è una parola semplice di Arianna Papini è un inno alla semplicità, perchè è nella semplicità delle piccole cose che ci ritroviamo ad assaporare il piacere di un sorriso e di un momento immensamente Felice.

Quest’ultimo periodo che ci ha visti limitati in tantissime situazioni, sicuramente ci ha resi consapevoli che le vere cose che ci mancavano non erano le cose grandi, ma le cose piccole, come indovinare i sorrisi nascosti dietro le mascherine, reinventare il tempo liberato, avere finalmente il tempo di fermarsi a leggere una storia stesi tranquilli sul lettone, ricordare e assaporare, con una semplicità essenziale ma potente, pagina dopo pagina questo libro ci apre le porte per vedere la Felicità.

Camelozampa ha sicuramente fatto centro ancora una volta, portando nelle librerie un albo illustrato potentissimo capace di smuovere qualcosa dentro di noi, bambini e adulti, nessuno escluso.
Quando lo leggi con i bambini o seduto tranquillo all’ombra di un’albero senti che ogni pagina con la sua poesia essenziale riesce a sciogliere quel nodo di paura, solitudine e tristezza che un po’ tutti ci portiamo dentro ormai da più di un anno.

Arianna Papini vincitrice nel 2018 del Premio Andersen come Miglior illustratore, è scrittrice, artista, docente e arteterapeuta, ha scritto e illustrato 150 libri pubblicati da numerose case editrici. Oggi con queste 12 tavole a tutta pagina dà voce a quello che abbiamo pensato, le paure che abbiamo provato, alla bellezza e alla forza di assaporare la felicità.
Sono tante le cose che ci sono mancate, e la percezione di queste vale per i bambini come per gli adulti, nel fermarci abbiamo sicuramente re-imparato ad apprezzare quelle piccole cose, e abbiamo scoperto che è proprio da queste che arriva la felicità.

Le rinunce e il dolore provato per molti è stato grande, qui l’autrice suggerisce ora di puntare lo sguardo a quei giorni passati, e scoprire come certi attimi nella loro semplicità ci abbiamo fatto dono di una grande Felicità laddove forse prima manco la vedevamo…perchè abbiamo alimentato la fantasia che abbatte barriere e supera i limiti.

Dopo la lettura divertiamoci a liberare la fantasia con i bambini, perchè come ci ricorda il titolo del libro, La Felicità è una cosa semplice…dunque peschiamo dall’elenco delle frasi poetiche del libro, trasformiamole in strumenti per dare un volto agli elementi fondamentali della vita.


Divertiamoci con i bambini a fare musica libera, oppure a disegnare sorrisi di ogni forma e colore, divertiamoci a sognare stesi per terra con le gambe per aria

Buona Felicità!
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La Lepre che andava di fretta – Timothy Knapman

Harry andava sempre di fretta.
Mangiava velocemente
Parlava velocemente…

La lepre Harry è sempre attiva in una corsa frenetica per fare tutto e andare ovunque, tanto che è incline a causare il caos ovunque vada.


Evita a filo grossi pericoli, come cadere in un grande buco o in un cespuglio spinoso mentre sfreccia sul suo monopattino fino a quando improvvisamente si ritrova a sfrecciare in aria e dentro ad uno stagno.


Fortunatamente Tom, la tartaruga lo ripesca, compreso di monopattino alla mano 😀 ed è anche così gentile che si offre di aiutarlo a riprendersi dalle botte e per riparare il monopattino scassato.
Essere una tartaruga, tuttavia, significa che qualunque cosa Tom faccia, è a una velocità estremamente lenta e inevitabilmente sarà così con il compito che ha gentilmente intrapreso.


Harry non ha molte alternative, ma questa è la vera occasione per lui.
Fermarsi ad osservare ad apprezzare tutte le cose semplici e quotidiane che lo circondano dentro la casa di Tom e in mezzo alla natura.

La Lepre che andava di fretta di Timothy Knapman edito da Valentina Edizioni è sicuramente una storia che fa sorridere grandi e piccini, contiene messaggi seri sulla gentilezza, l’amicizia e l’importanza di prendersi del tempo per godersi tutto ciò che il rallentamento offre, non ultimo le interazioni bonarie con gli altri e la bellezza del mondo naturale.

“Harry non se ne accorse nemmeno.
Fece un respiro profondo…
…e per la prima volta
osservò il mondo per davvero.”

E’ una tenera e divertente rivisitazione della storia della lepre e della tartaruga, che ci invita a riflettere su quanto di bello perdiamo della vita andando sempre di fretta.

La lepre apre la storia con le sue corse travolgenti verso qualunque destinazione incurante di ostacoli e limiti, a un certo punto quell’incidente la costringe a una sosta forzata i cui tempi sono dettati da una lenta tartaruga, tempi nuovi che gli permetteranno di apprezzare la calma e la lentezza, praticamente un nuovo mondo di bellezza da osservare e gustare oltre alla speciale occasione di far nascere una nuova amicizia.

Le illustrazioni espressive di Gemma Merino orchestrano brillantemente l’azione, esaltando i contrasti tra i personaggi con umorismo gentile e fornendo molti tocchi divertenti, non ultime le attività del topolino e di altre creature non menzionate – una ricompensa in più per chi legge 😉

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Non voglio stare in SILENZIO! – Laura Ellen Anderson

Non voglio stare in silenzio, preferisco il RUMORE!
Voglio che la MIA VOCE si senta tra la gente a tutte le ore!

Perché tacere quando si può fare molto rumore? Ci sono così tanti modi per essere ascoltati, dai colpi allo schiocco, dagli schizzi al ruggito, e la bambina in questo libro li fa tutti. Assaporando un frastuono, non riesce a capire perché qualcuno vorrebbe stare zitto.
Un giorno deve persino andare in biblioteca e significa che dovrebbe stare seduta in silenzio un sacco di tempo ma è TROPPO NOIOSO urla a gran voce generando un shhhhhhhhhhh da tutti gli altri!


Per far passare un po’ il tempo magari può aprire un libro..e si ritrova completamente assorbita dalla storia con tutto il rumore e l’avventura che si svolgono nella sua immaginazione.

“DENTRO la mia testa ci sono un sacco di RUMORI e SUONI:
pirati, maghi e sirene, mille avventure in mondi lontani.”

Da quel momento in poi, inizia ad ascoltare il mondo che la circonda e scopre di imparare così tanto ascoltando – anche se a volte le piace ancora essere rumorosa!


Favolosamente divertente, “Non voglio stare in silenzio” di Laura Ellen Anderson edito da Picarona. Una lettura brillante e leggera da leggere ad alta voce, il testo rimbalza insieme a molti rumori e azioni a cui i più piccoli possono unirsi.
Anche le illustrazioni sono meravigliose e piene di energia e vita poiché la bambina prima si diverte a fare rumore e poi trova la meraviglia della lettura e l’importanza di ascoltare. Ogni espressione cattura perfettamente le sue emozioni.


E’ una simpatica e vitale celebrazione dell’espressione di come essere se stessi in modi diversi.
È un’esplorazione giocosa e gentile del tempo e del luogo per il silenzio, ma il bambino lo impara e lo valorizza per se stesso piuttosto che per la lezione che gli viene detta o costretta. La ragazza del libro impara come il mondo si ferma ed è tranquilla e immobile quando legge ed è assorbita dalle storie piuttosto che distratta.
E un modo meraviglioso per ricordarci che c’è un tempo per la calma e un tempo per l’energia esplosiva 😉
Unisciti a questa bambina, in questo rumoroso libro illustrato su come prendere atto delle cose più tranquille della vita.

“Mi piace stare in silenzio,
così posso ASCOLTARE IN ADORAZIONE
i piccoli e meravigliosi suoni
ai quali prima non prestavo attenzione.”

Fare rumore è MOLTO divertente, ma cosa succede quando ti prendi il tempo per ascoltare veramente il mondo che ti circonda?
Una lettura perfetta per tutti i bambini che amano battere cose, urlare a gran voce e sfrecciare in ogni dove e sempre 🙂
.è anche grazie al silenzio che possiamo ascoltare il mondo e viaggiare sulle ali della nostra fantasia!

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Acchiappasguardi – Marina Núñez

La nonna ha sempre occhi per lei,
anche se dice di non vederci più tanto bene.
Ascolta tutte le sue storie,
anche se dice di non sentirci più bene come prima.
E non ha mai fretta e altre mille cose da fare.
Marina Núñez

E’ molto bella, tanto quanto attuale, questa storia, di questa bambina che non può restare indifferente quando tutte le persone intorno a lei guardano uno schermo e non hanno tempo di guardarla e guardarsi.
Sente il bisogno di trovare una soluzione a questo problema, motivo per cui esce di casa molto presto in cerca di sguardi. Armata di retino deve acchiappare sguardi, vede molte persone, ma nessuno la guarda; ognuno guarda il proprio schermo: cellulare o tablet che sia.


A volte riceve in cambio uno sguardo consapevole da altri bambini, anche se non da tutti. Anche a casa non la guardano, i suoi genitori e suo fratello guardano sempre il loro piccolo schermo. Se la guardano, è con un telefono per scattare una foto di un suo gesto, o in malo modo per far sparire uno di quei dispositivi.

“Se gli adulti non osservano
e non apprezzano le cose meravigliose,
come riuscirò a fare in modo che mi guardino?”

Più i giorni passano più una strana e brutta sensazione cresce nel petto di Vera. Come fare?
Quando non ce la fa più, va alla ricerca dell’unica persona che può aiutarla, sua nonna Marga.
Come far capire alle persone che la meraviglia del mondo non si trova dentro uno schermo del telefono, ma alzando gli occhi e vivendo quello che le circonda? Per fortuna nonna Magda ha un piano… che deve funzionare!
Hanno passato un intero pomeriggio a elaborare un piano.
Hanno inventato un gioco che hanno messo in pratica nel parco, quando passavano più persone.

E’ una rivoluzionaria la piccola Vera, la protagonista di questo albo illustrato Acchiappasguardi di Marina Núñez edito da Kalandraka. Con un retino da pesca e tanta determinazione, vuole riuscire a cambiare quella che ormai è diventata un’ossessione, ossia “scollare” gli occhi degli adulti (e non solo) dallo schermo del telefono, tablet, pc.


In Acchiappasguardi troviamo quello che spesso si verifica nella realtà: da una parte abbiamo i bambini ai quali è proibito l’uso della tecnologia e dall’altra parte gli adulti incollati allo schermo dello smartphone da diventarne quasi un tutt’uno.
Vera è una bambina che ama ancora le cose “reali”, che ama guardare lontano con il suo cannocchiale, che ama osservare la natura e rincorrere le farfalle con il suo retino.
Il bello di questo libro è che sono i bambini a tentare di riportare gli adulti alla vera realtà!

Un albo illustrato dal formato quadrato, ricco di illustrazioni colorate, attuale e senza età, che fa riflettere su come il modo di osservare la realtà sia cambiato con l’avvento degli smartphone e dei social network: ormai troppo impegnati per cogliere l’attimo perfetto col cellulare piuttosto che godere davvero delle piccole cose e delle persone che ci circondano.


Questa storia si presta a far riflettere anche noi adulti sulla qualità delle relazioni e del tempo che dedichiamo ai nostri bambini. Inoltre permette di approcciare con loro molteplici temi (la comunicazione, l’educazione digitale, la solidarietà intergenerazionale, l’educazione alle emozioni…) L’albo è stato finalista del XII Premio Internazionale Compostela di Albo Illustrato.

I cellulari esistono e non possono scomparire ma Vera, con l’aiuto di nonna, riesce a far capire agli adulti che ogni tanto alzare lo sguardo, distoglierlo dal cellulare, e soprattutto vivere la vita reale, è un’ottima opportunità per scoprire altre cose, cose fantastiche come la vita e lo stare insieme.
Ecco dunque come questo libro illustrato riflette una realtà che tutti osserviamo intorno a noi: persone appassionate di chiamate, messaggi, foto, musica, social network … che vedono la realtà attraverso i loro telefoni cellulari e dimenticano che ci sono cose meravigliose che possono essere osservate solo alzando gli occhi, senza la mediazione di alcun dispositivo elettronico…


Marina racconta in modo semplice ma perfettamente veritiero di come è mutata la nostra società, ma questo albo è anche un chiaro messaggio di speranza: un invito a tornare a guardarsi negli occhi e Vera ha scoperto come fare!

Sicuramente piacerà a tutti i lettori, perché gli album di qualità non hanno un pubblico specifico, piacciono a grandi e piccini.

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L’infilatrice di lacrime – Franca Perini

Le cercava dovunque
e ne trovava dappertutto.
Le raccoglieva a mani nude, con cura.
E le infilava una ad una.

La protagonista, sembra essere la bambina che compare subito in copertina. Lei l’infilatrice raccoglie e custodisce le lacrime che hanno segnato momenti speciali e particolari della sua vita…di ieri, quand’era bambina e di oggi, con qualche ruga in più…


Raccoglie delle lacrime, ovvero delle emozioni e crea delle collane che rappresentano le delusioni e le sofferenze. Quelle emozioni che tutti, adulti e bambini, considerano come negative.
In ogni pagina grazie a parole e immagini molto metaforiche L’infilatrice di Lacrime, ci accompagna attraverso le piccole grandi sofferenze della vita, nella creazione di una collana che racconta a chi la sa ascoltare… di sofferenza, delusione, ingiustizia, conforto, tempo e solitudine…

Erano di foglie, per il tempo trascorso
e che non tornerà.
Erano di cristalli, per le parole d’amore
dimenticate o mai avute.
Erano di fiammella, per ogni ingiustizia
che gli occhi avevano visto, che l’anima aveva subito.

Per ogni sentimento provato, per ogni avvenimento vissuto…c’è una lacrima e l’infilatrice di lacrime lo sa. Quando ne ha raccolte abbastanza se le lega al collo come un gioiello unico e cammina per il mondo, continuando a vivere e cercare.
Ma ci sono delle lacrime preziose e speciali che l’infilatrice non vuole raccogliere, sono delle lacrime che lascia lungo la strada perché possano essere trovate… ❤

Le collane di lacrime sono delicate per la materia di cui si compongono, ma anche pesanti per il carico emotivo che portano. Perché si sa bene che la tristezza esiste, ma in qualche modo può essere anche creativa e costruttiva. L’infilatrice di lacrime non è solo un libro illustrato, è un piccolo manuale di educazione sentimentale per riconoscere le emozioni che provocano turbamento e commozione sin da bambini e che parla di quanto sia importante l’ascolto tra le persone.

L’infilatrice di lacrime di Franca Perini, edito da Kalandraka è un albo illustrato poetico e profondo. Ogni pagina nella sua essenzialità ha una carita vitale indescrivibile!
Vincitore dell’XI Premio Internazionale Compostela per albi Illustrati, è un libro illustrato stupendo perchè accompagna i bambini in bei momenti di condivisione per capire che ci sono lacrime che vanno accolte, raccolte e poi con pazienza e amore trasformate


Parole e illustrazioni delicate, dolcemente scavano nell’intimità dei lettori e, con grande delicatezza e rispetto, quasi in punta di piedi, aiutano i genitori e gli educatori a mettere i bambini dinanzi a questa altra faccia dell’esistenza…perchè le lacrime e il dolore esistono, ma ci sono anche lacrime di gioia e lacrime piene di sorrisi 🙂

Questo è un libro che tutti, ma davvero tutti dovremmo leggere perchè, poche volte lo ammettiamo ma in realtà abbiamo un grandissimo bisogno di queste storie che parlano (a grandi e piccini) di quel lato di noi, di cui fatichiamo a parlare e riconoscere..storie come questa ci incoraggiano ad andare avanti e trovare dopo tante lacrime di sofferenza… quella del sorriso

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Un’Idea! – Hervé Tullet

“All’inizio si cerca…
si cerca…
e se non si trova.
Si cerca ancora…
All’improvviso… si sente
come un solletico…
OH! UN’IDEA!”

La coltivazione delle idee è cruciale nella vita; ma le idee si trovano in tutto il mondo, ciò che serve è la curiosità di guardare, ascoltare, toccare, assaggiare, annusare, imparare…
Poi, improvvisamente, si sente come un soffio, un solletico… ecco l’idea!

Si capisce subito se è buona,
perché nelle buone idee
c’è sempre un pizzico di follia…
Un’idea è come un piccolo seme
che spinge forza
per il desiderio di nascere.

Ma solamente se si è curiosi, osservatori, se si impara e si cerca bene e anche un po’ si sbaglia… tutto quello che sembrava caos diventa un’idea, una bellissima idea!

Che cos’è un’IDEA?
Come nasce un’IDEA?

Le idee, quando arrivano fremono, sono frizzanti e talvolta sbarazzine e disordinate, ma perché un’idea sia davvero buona bisogna mettere ordine, catalogare, organizzarle, provarle, magari sbagliando, ma riprovando.

“ …da sempre mi rifiuto di imporre l’esercizio del bel disegno.
Intuito e istinto guidano i bambini nell’atto creativo”
Tullet

Dalla geniale intuizione comunicativa espressa nei suoi libri (che spesso non hanno bisogno di parole) possiamo avere “strumenti” per organizzare attività permettendo così ai bambini di “giocare agli artisti” e non solo!
Si possono far vivere ai bambini una serie di esperienze coinvolgenti, spaziando, con collegamenti multidisciplinari, dall’arte alla matematica.
Inclusività, cooperazione, interazione sono i punti fermi dell’arte collaborativa che ritroviamo sempre nei libri di Tullet.

I colori, i pennelli grazie a Hervé Tullet prendono vita nelle mani di tutti i bambini, i fogli si trasformano e prendono vita a ritmo di musica in un continuo movimento tra frequenti cambi di posto, pennelli lasciati cadere e la libertà di sporcarsi coi colori.
Nessuno ha un posto fisso, nè i colori, nè i bambini.
Un’Idea di Hervè Tullet edito da Franco Cosimo Panini è un libro che racconta in modo semplice, ma chiaro e diretto, come nasce l’idea, come riconoscerla e come impiegarla per stimolare la creatività di oggi e di domani.

Quello che mi piace di più di Tullet è il fatto che sembra istintivamente sapere come attingere a quella parte creativa del cervello dei bambini in cui diventano esperti assoluti nel colmare le lacune che a volte si sviluppano e vengono a galla da adulti – un vuoto invece può diventare un’idea semplice qualcosa di completamente diverso.

In Un’Idea, Tullet esplora e si espande su questo – in qualcosa di simile a un pezzo di poesia concreta, un libro che è pieno di illustrazioni molto semplici, che utilizzano solo i colori primari e il nero – ma il testo è progettato per stimolare e dar vita nei bambini e pure in noi adulti a quei pezzi creativi del nostro cervello.
E non si parla solo di un’idea per disegnare, illustrare qualcosa o per sognare nuove storie, ma per tutti gli aspetti della nostra vita in cui abbiamo bisogno di un po’ di immaginazione, una scintilla di ispirazione o anche solo di una buona spinta briosa nella giusta direzione.

“I bambini vogliono sapere tutto e non hanno pregiudizi.
Essi, più sono piccoli e più sono aperti.
Tutto è comprensibile ed è in grado di comunicare
per loro con un vasto repertorio di strumenti.
Tutto quello che dovete fare è mostrare qualcosa,
per farla diventare l’inizio di una nuova cosa.”

Tullet

Con il libro Un’idea possiamo dar inizio ad un viaggio esplorativo visivo, che invita il lettore a fare un viaggio alla scoperta di sé all’interno della propria immaginazione con citazioni ispiratrici e immagini scribacchianti per stimolare la creatività nella vita o con i nostri bambini.
Gioca, divertiti, cerca e … trova: poi fai tesoro delle tue idee. Questo è il messaggio che Tullet spera che i giovani prenderanno da questo libro.
È anche un messaggio di cui gli adulti (insegnanti e genitori) devono tener conto nelle loro aspettative 😉
Tullet sa che le idee sono eccitanti, meravigliose e luminose, ma trovarle è un’abilità. Può essere difficile vedere le idee rosse, gialle e blu a volte tra le frenetiche linee nere del mondo. Bisogna imparare a cercare idee.
Come gli altri suoi libri, incluso il suo più noto Un Libro, il semplice stile artistico e l’uso dei colori primari rendono la storia accessibile. Lo stile parla di un modo molto semplice di comprendere il mondo che è in definitiva toccante e commovente. A volte le linee nere nelle illustrazioni di Tullet nascondono e affollano le idee colorate e questo contrasto sembra soffocante.
Ma Tullet ci ricorda che le idee sono…lì, ovunque nel mondo, ma non sarai sempre in grado di vederle. Dovrai guardare da vicino … ” …e quando guardi da vicino, sbocciano in qualcosa di più luminoso e persino più bello di quando hai visto il tuo primo sguardo.

“Se si cerca…
si Trova!
e…
se ti mettessi
a cercare
anche tu?”

Un’idea è una storia, è un libro da assaporare, perchè come ogni opera dell’autore, è pensato per essere un punto di partenza e essere poi completato da ogni lettore, bambino, genitore ed educatore che li interpreterà, li leggerà e da tutte le attività che verranno sviluppate attorno a al libro dopo la lettura.
Un ottimo libro per i più piccoli in modo da poter ricordare loro di fare tesoro delle loro idee, ed è anche un’ottima lettura per gli adulti che hanno bisogno di sentirsi ispirati.

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Questa è la storia di TopoLina – Emanuela Nava

Questa è la storia di TopoLina
e della neve che cadde a primavera.

Questa è la storia di TopoLina, una piccola topina che non ha mai visto la neve e non riesce a gestire le sue emozioni.
TopoLina di fronte a questo cambiamento è spaventata ma allo stesso tempo ne è attratta. Le sue zampine lasciano impronte curiose, orme rabbiose, orme più delicate.
Esce fuori di casa a scoprirla ma purtroppo la neve continua a scendere fino a nascondere la sua tana.
TopoLina si arrabbia, ha paura di non ritrovare più la sua casetta. Comincia a correre, sentendosi perduta, finché finalmente si accorge che sulla neve ci sono delle impronte, ce ne sono tante, disegnano bellissimi percorsi sul tappeto bianco del prato, e decide di seguirle.

“Fu mentre si muoveva avanti e indietro
che vide le impronte.
Ce n’erano tante sulla neve fresca:
frettolose, indecise, pesanti, leggere,
persino innamorate.

Aveva freddo, era arrabbiata, ma le piacevano
qui segni bellissimi disegnati sulla neve.”

Incontra altri animali: Volpe, Scoiattolo, Talpa, Daino e Capriolo.
TopoLina però non riesce a comunicare con loro, non può parlare, e non capisce le loro parole, allora prova a tracciare delle impronte, in direzione della sua casa, proprio come quelle che aveva seguito all’inizio.
Inizialmente gli animali la trovano strana, molto strana, non la comprendono, fanno fatica a comunicare con lei, ma poi Volpe guarda le orme e capisce che TopoLina sta chiedendo loro di seguirla.
Volpe intuisce il bisogno di TopoLina e attraverso il disegno comunica con lei.
..insieme tutti iniziano anche a scavare per aiutarla a ritrovare la sua casa, e a loro se ne aggiungono altri, perchè la generosità diventa contagiosa e aiutare un’amica è divenuto un bel gioco di squadra.

“Tutti scavavano:
era un bel gioco aiutare un’amica.”

Emanuela Nava ha una dote speciale nel trovare le parole giuste per dire anche le situazioni più complesse alle orecchie dei bambini. Lo dimostra, una volta di più, con Questa è la storia di TopoLina: un racconto in forma d’albo illustrato, con le splendide illustrazioni di Simona Mulazzani, in cui le difficoltà comunicative che affliggono diversi bambini trovano voce attraverso la minuta figura di una topina del bosco.

E’ una storia che permette a tutti i bambini di riflettere su ciò che significa comunicare in modo diverso. Un manifesto che fa provare empatia e fa comprendere l’importanza di garantire a ogni persona il diritto a essere ascoltata, anche quando ciò richiede uno sforzo: un modo bellissimo di crescere e diventare grandi.

Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di Fondazione Allianz UMANA MENTE e Confcommercio – Imprese per l’Italia, che hanno creduto nel suo scopo: spiegare a grandi e piccini che comunicare è un diritto di tutti.

Ci auguriamo che i passi di TopoLina sappiano guidare ognuno di noi all’ascolto paziente di chi non può parlare ma ha sogni, emozioni e pensieri che può condividere con noi.
Delicatissima, nelle parole e nelle illustrazioni, Questa è la storia di TopoLina è una storia di silenzi esterni che non corrispondono a silenzi interni, di amicizie che fanno trovare soluzioni inattese e di modi di relazionarsi insoliti ma straordinariamente affascinanti. Muovendosi in punta di piedi, Emanuela Nava e Simona Mulazzani dipingono un quadro fantastico in cui la disabilità, le difficoltà che implica e le risorse che fa emergere, non vengono mai citate esplicitamente ma trovano una rappresentazione lucidissima ed efficace.

Gli albi come Questa è la storia di TopoLina trasformano così esperienze particolari e importanti, come quella del Centro Benedetta d’Intino di Milano, in storie di grande fascino che arrivano al lettore grazie a un alleato prezioso: l’emozione…ancora una volta complimenti a Carthusia edizioni per aver dato vita ad un albo illustrato dedicato al “diritto di comunicare”.

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