Acchiappasguardi – Marina Núñez

La nonna ha sempre occhi per lei,
anche se dice di non vederci più tanto bene.
Ascolta tutte le sue storie,
anche se dice di non sentirci più bene come prima.
E non ha mai fretta e altre mille cose da fare.
Marina Núñez

E’ molto bella, tanto quanto attuale, questa storia, di questa bambina che non può restare indifferente quando tutte le persone intorno a lei guardano uno schermo e non hanno tempo di guardarla e guardarsi.
Sente il bisogno di trovare una soluzione a questo problema, motivo per cui esce di casa molto presto in cerca di sguardi. Armata di retino deve acchiappare sguardi, vede molte persone, ma nessuno la guarda; ognuno guarda il proprio schermo: cellulare o tablet che sia.


A volte riceve in cambio uno sguardo consapevole da altri bambini, anche se non da tutti. Anche a casa non la guardano, i suoi genitori e suo fratello guardano sempre il loro piccolo schermo. Se la guardano, è con un telefono per scattare una foto di un suo gesto, o in malo modo per far sparire uno di quei dispositivi.

“Se gli adulti non osservano
e non apprezzano le cose meravigliose,
come riuscirò a fare in modo che mi guardino?”

Più i giorni passano più una strana e brutta sensazione cresce nel petto di Vera. Come fare?
Quando non ce la fa più, va alla ricerca dell’unica persona che può aiutarla, sua nonna Marga.
Come far capire alle persone che la meraviglia del mondo non si trova dentro uno schermo del telefono, ma alzando gli occhi e vivendo quello che le circonda? Per fortuna nonna Magda ha un piano… che deve funzionare!
Hanno passato un intero pomeriggio a elaborare un piano.
Hanno inventato un gioco che hanno messo in pratica nel parco, quando passavano più persone.

E’ una rivoluzionaria la piccola Vera, la protagonista di questo albo illustrato Acchiappasguardi di Marina Núñez edito da Kalandraka. Con un retino da pesca e tanta determinazione, vuole riuscire a cambiare quella che ormai è diventata un’ossessione, ossia “scollare” gli occhi degli adulti (e non solo) dallo schermo del telefono, tablet, pc.


In Acchiappasguardi troviamo quello che spesso si verifica nella realtà: da una parte abbiamo i bambini ai quali è proibito l’uso della tecnologia e dall’altra parte gli adulti incollati allo schermo dello smartphone da diventarne quasi un tutt’uno.
Vera è una bambina che ama ancora le cose “reali”, che ama guardare lontano con il suo cannocchiale, che ama osservare la natura e rincorrere le farfalle con il suo retino.
Il bello di questo libro è che sono i bambini a tentare di riportare gli adulti alla vera realtà!

Un albo illustrato dal formato quadrato, ricco di illustrazioni colorate, attuale e senza età, che fa riflettere su come il modo di osservare la realtà sia cambiato con l’avvento degli smartphone e dei social network: ormai troppo impegnati per cogliere l’attimo perfetto col cellulare piuttosto che godere davvero delle piccole cose e delle persone che ci circondano.


Questa storia si presta a far riflettere anche noi adulti sulla qualità delle relazioni e del tempo che dedichiamo ai nostri bambini. Inoltre permette di approcciare con loro molteplici temi (la comunicazione, l’educazione digitale, la solidarietà intergenerazionale, l’educazione alle emozioni…) L’albo è stato finalista del XII Premio Internazionale Compostela di Albo Illustrato.

I cellulari esistono e non possono scomparire ma Vera, con l’aiuto di nonna, riesce a far capire agli adulti che ogni tanto alzare lo sguardo, distoglierlo dal cellulare, e soprattutto vivere la vita reale, è un’ottima opportunità per scoprire altre cose, cose fantastiche come la vita e lo stare insieme.
Ecco dunque come questo libro illustrato riflette una realtà che tutti osserviamo intorno a noi: persone appassionate di chiamate, messaggi, foto, musica, social network … che vedono la realtà attraverso i loro telefoni cellulari e dimenticano che ci sono cose meravigliose che possono essere osservate solo alzando gli occhi, senza la mediazione di alcun dispositivo elettronico…


Marina racconta in modo semplice ma perfettamente veritiero di come è mutata la nostra società, ma questo albo è anche un chiaro messaggio di speranza: un invito a tornare a guardarsi negli occhi e Vera ha scoperto come fare!

Sicuramente piacerà a tutti i lettori, perché gli album di qualità non hanno un pubblico specifico, piacciono a grandi e piccini.

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Mamma Volpe – Amandine Momenceau

“Ha nevicato molto stanotte.
Non vi allontanate troppo piccoli miei.”

In una bella giornata di sole invernale, ai margini di un bosco, una volpe e i suoi cuccioli si godono il sole. I quattro cuccioli giocosi che si nascondono in questo fresco paesaggio innevato. La mamma li perde rapidamente di vista. Vorrebbero giocare a nascondino?

Il bellissimo album Mamma Volpe di Amandine Momenceau, animato da pagine tagliate, invita a partecipare anche noi al gioco.
La parte di “nascondino” viene lanciata e funziona meravigliosamente grazie alle animazioni dell’autore. L’obiettivo è vagare da una pagina all’altra, i ritagli lasciano molto spazio per scoprire gli elementi nascosti. Divertente a volontà, la calma è essenziale per gli eventi mentre ci lasciamo trasportare dall’allegria dei più piccoli.

Li cerchiamo come mamma volpe, alzando una pagina, scoprendo un nuovo paesaggio e una volpe qui, un altro dietro un cespuglio, un altro ancora dietro la mamma volpe.

Il libro ci invita a giocare, a camminare, ripercorriamo i nostri passi, ri-girando una pagina per vedere come il piccolo si è nascosto in questo paesaggio immacolato.

Mamma Volpe edito da Pulce edizioni è un libro sorprendentemente elegante ed essenziale che riesce a sorprenderci con la sua costruzione semplice e geniale…con forme pure ed eleganti e colori morbidi e teneri.

“Dobbiamo sbrigarci, è notte ormai.
Io lo so perchè giocate a nascndino
è per stare fuori il più a lungo possibile.
Ma adesso bisogna proprio andare a dormire.”

L’album, fatto di carta fustellata e sagomata, è realizzato in modo tale che il contorno degli alberi risalti nella pagina e dia alla foresta tutta la sua imponenza, rivelando gradualmente la sua estensione e profondità.
Il taglio dà sollievo a piante, animali, con la sensazione di poterli sentire sotto le dita.

Una bella e gioiosa passeggiata attraverso paesaggi innevati, che termina calda, rannicchiata contro la mamma…
Un album con un testo delicato che rivela tutta la tenerezza, l’attenzione e la serenità di questa madre volpe.

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E’ in arrivo un bambino – John Burningham

Presto arriverà un bambino, sai.
Quando arriverà il bambino?
Come lo chiameremo?
Cosa farà il bambino?

La mamma annuncia al figlio che presto arriverà un nuovo bambino. E, come spesso accade, la fantasia del neo-fratello maggiore comincia a spaziare per immaginare come sarà e cosa potrà fare questo bambino. E ad ogni domanda seguono delle tavole solo illustrate dove di vede il bambino alle prese con la sua futura presunta occupazione.

E così dalle domande del fratello, accolte con tenerezza dalla mamma, emergono tutti i sentimenti contrastanti dell’attesa: curiosità, emozione, ma anche paura, gelosia, insicurezza…

“Mamma, non puoi dire
al bambino di andare via?
Non abbiamo mica bisogno di lui, vero?!

Non c’è bisogno di dire nulla. La mamma sceglie il silenzio per rispettare questo brutto pensiero.. l’importante, ancora una volta, è affrontarlo insieme, stretti stretti, in una natura complicità tra madre e figlio, al riparo di un grosso ombrello verde.

“Mamma, ma quand’è che arriva il bambino?
Ho tanta voglia di vederlo.

Non manca molto, ormai.
Sta facendo più in fretta che può.

E’ in arrivo un bambino di John Burningham, illustrato dalla pluripremiata Helen Oxenbury edito da Mondadori è un libro che fa sentire un neo-fratello maggiore accolto e compreso, che lo fa sorridere con le buffe tavole dove il nuovo arrivato è alle prese con occupazioni nelle quali fallisce simpaticamente.
In questo albo l’attenzione degli autori è rivolta al fratello maggiore, che vive l’attesa alternando momenti di curiosità ad altri di tristezza e confusione.
John Burningham è un autore e illustratore inglese di cui si sente parlare poco o niente in Italia, eppure, è uno dei più grandi. È mancato a gennaio di quest’anno all’età di 82 anni. Era sposato con Helen Oxenbury (lei più conosciuta in Italia grazie a diversi libri tradotti, tra cui “A caccia dell’Orso
La Oxenbury oramai lo sappiamo quanto abbia una naturale predilezione e una speciale dote nel raffigurare l’essenza della prima infanzia. Suo è anche il capolavoro come “Dieci dita alle mani dieci dita ai piedini“.
Helen ha vinto due volte ed è stata in corsa altre quattro volte per il premio Kate Greenaway, un riconoscimento per le illustrazioni dato dai librai inglesi.

La notizia, al fratello maggiore, viene data presto, all’inizio della gravidanza, nel pieno della stagione invernale, quando il ventre della mamma è ancora piatto e il parto è previsto per l’autunno.
Ad ogni cambio pagina notiamo che il tempo scorre, e che le stagioni mutano, mentre la pancia della mamma cresce e il dialogo tra madre e figlio va avanti, sobrio, dolce.
Le situazioni che li ritraggono sono sempre diverse: li vediamo dialogare al ristorante, al museo, al parco, allo zoo, a casa nella vasca da bagno. La sensazione che arriva con semplicità è quella di una profonda intimità che li lega, di un affiatamento tangibile, un desiderio comune di vivere tante esperienze belle insieme.

La domanda su cui ruota il loro confronto è: “Che cosa farà il bambino?” e le fantasiose risposte che dà la mamma rappresentano un terreno fertile per innescare l’immaginazione del figlio.

Chissà, potrebbe lavorare in un ristorante e fare il cuoco…
ed ecco la fantasia del figlio prende forma e anche noi vediamo ciò che la sua mente gli suggerisce: un piccolo e maldestro bebè in cucina intento a preparare una torta.

Forse diventerà un pittore e dipingerà quadri meravigliosi…
ed ecco un buffo lattante che armeggia con pennelli e colori creando disastri in casa.

Il libro non è la soluzione o “il metodo perfetto” per favorire questi passaggi, ma può offrire spunti, parole, immagini e una chiave simbolica ed emotiva a noi e a nostri bambini. La lettura condivisa di temi poi così “grandi” ed importanti per i nostri piccoli, ci può aiutare a creare finestre per poterne parlare apertamente.

Un delizioso albo da regalare ad un primogenito in attesa di un fratellino, o subito dopo la nascita, è rassicurante e racconta con naturalezza i sentimenti del bimbo protagonista.

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Quello è il mio posto! – Satoe Tone

Il piccolo Cucù adora starsene
accoccolato al morbido e al calduccio.
Così quando Papà è impegnato,
Cucù si sposta sotto Mamma e
quando lo è Mamma, sotto Papà.
Da quando è arrivato il suo fratellino
le cose però sono cambiate

Arriva un fratellino!
La famiglia si allarga, e il piccolo di casa dovrà assumere il ruolo di fratello maggiore.
Come affrontare il cambiamento?
Quando il posto privilegiato del primogenito viene messo in discussione; le paure, le gelosie e le insicurezze che bisogna colmare da bravi genitori.
Molti genitori si fanno la stessa domanda: come fare con il primogenito?
Prepararlo per tempo, sopportare la sua gelosia e gestire bene il momento del parto sono di sicuro indicazioni preziose, ma un aiuto può arrivare anche dalla letteratura 😉

La nascita di un fratellino, infatti, rappresenta necessariamente per il primo figlio un momento delicato: il timore di sentirsi messo da parte, di perdere l’amore esclusivo di mamma e papà.
Tranquilli, è tutto assolutamente normale.
Non è cattiveria. E’ il naturale meccanismo di difesa di un bambino che, da un giorno all’altro, si vede sottratta l’attenzione esclusiva di mamma e papà, il suo ruolo di piccolo di famiglia, la sua capacità di suscitare immediatamente reazioni e risposte.
E siccome trovare le parole giuste in questi casi non è sempre facilissimo, puoi affidarti anche alle pagine di un albo illustrato per bambini.

Ecco allora un libro speciale da sfogliare e leggere con il vostro primo bimbo in attesa di conoscere il fratellino o la sorellina: Quello è il mio posto di Satoe Tone pubblicato da Kite Edizioni

Cucù è un pinguino piccolo che ama stare sotto la pancia di mamma e papà però un giorno accade qualcosa…anzi qualcuno arriva.
Un uovo contenente un fratellino prende il suo posto e un misto tra gelosia, paura e insicurezza di essere messo in disparte nasce nel suo piccolo cuoricino.

Forse Papà e Mamma non mi vogliono più.

I suoi genitori cercheranno di spiegargli con varie argomentazioni che il loro amore per lui non cambierà mai e il piccolo Cucù se ne convincerà teneramente.

Tesoro, sai che ci manchi tantissimo quando sei all’asilo?

Chicco, quando non riesci a nuotare e piangi,
sai chi vuole stare vicino a te finchè non ti senti meglio?

Cucciolo, sai chi vuole darti il bacio della buonanotte quando vai a dormire?

Satoe Tone ci stupisce ancora una volta, il suo tratto e la sua dolcezza si fondono nel suo stile unico che piace molto ai piccoli e ai grandi lettori.
Tutti i libri dell’autrice hanno come protagonista un animale perché, come lei stessa dichiara in un’intervista, tutto parte da un particolare stato d’animo “poi cerco un animale che rappresenti bene la sensazione, il sentimento che voglio descrivere”.
E sicuramente il sentimento predominante di questo libro è l’AMORE.

…sai chi ti amerà per sempre?

Un dolcissimo libro da regalare ai fratelli maggiori in attesa di diventare ufficialmente i primogeneti
Un dolcissimo momento di coccole da regalarsi tutti insieme in questa doce attesa

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Fai pace con te stesso

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“Quando i blocchi di dolore, di dispiacere, rabbia e disperazione si fanno più forti e più grossi, premono per salire nella coscienza mentale, nel soggiorno a reclamare la nostra attenzione. Essi desiderano emergere, ma noi non li vogliamo, perchè ci fanno stare male solo a vederli.
Non avendo nessuna voglia di affrontarli, usiamo riempire il soggiorno con altri ospiti: prendiamo in mano un libro, accendiamo la tv, andiamo a fare un giro in macchina… qualunque cosa pur di tenere occupato il soggiorno.
Abbracciare il tuo dolore e il tuo dispiacere con l’energia della presenza mentale è esattamente come massaggiare la coscienza invece che il corpo.
Quando togli l’imbargo e i blocchi di dolore affiorano ti tocca soffrire, almeno un po’, non c’è modo di evitarlo. Occorre imparare ad abbracciare questo dolore. Dopo che avrai abbracciato per qualche tempo i tuoi dolori, essi torneranno in cantina e si ritrasformeranno in semi.
Se invitiamo il seme della paura ad uscire allo scoperto, siamo anche meglio equipaggiati per prenderci cura della rabbia.
E’ la paura a generare la rabbia: quando hai paura non sei in pace e questo tuo stato diventa il terreno dove la rabbia può crescere.
La paura si fonda sull’ignoranza, mancanza di chiara comprensione.
Immergi quotidianamente la tua rabbia, la tua disperazione, la tua paura in un bagno di presenza mentale: la pratica di invitare i semi ogni giorno per abbracciarli è molto salutare.
Dopo svariati giorni o settimane di questa pratica, avrai generato una buona circolazione nella tua psiche. La presenza mentale lavora come un massaggio delle formazioni interne, dei tuoi blocchi di sofferenza. Questi devono poter circolare liberamente, dentro di te, possono farlo soltanto se non ne hai paura. Se impari a non avere paura dei tuoi nodi di sofferenza, puoi imparare anche ad abbracciarli con l’energia della consapevolezza e a trasformarli.”
di Thich Nhat Hanh tratto da Fare Pace con Se Stessi

Fare Pace con Se Stessi
Guarire le ferite e il dolore dell’infanzia, trasformandoli in forza e consapevolezza

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Come Scegliere la propria vita

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Inizia a fare spazio nella tua vita per la bellezza e l’abbondanza che ti spettano di diritto.

Ricorda quanto sei potente. Non è abbastanza sognare e desiderare; devi davvero essere disposto ad agire sia a livello interiore che esteriore nella direzione della creazione della vita dei tuoi sogni.
Devi anche essere abbastanza costante e disciplinato da seguire i rituali quotidiani che ti manterranno in uno stato di vibrazione positiva, controparte del futuro che desideri. Dunque, prenditi l’impegno di fare queste cose ogni giorno. Integra questi rituali nella tua routine quotidiana:

1. Inizia ogni giornata dedicando almeno 5 minuti alla concentrazione della mente su desideri, obiettivi e intenzioni. Mettiti comodo, chiudi gli occhi e visualizza tutti gli obiettivi e i desideri come se fossero già realtà. Senti davvero dentro di te le emozioni di quella realtà. Visualizza la giornata nel modo esatto in cui vorresti andasse.

2. Utilizza i tuoi strumenti ogni giorno. Libri delle visioni, diario della gratitudine, simbolo della gratitudine e affermazioni ti forniranno tutti un’ispirazione esteriore tangibile e sposteranno in maniera positiva il tuo campo energetico. Impegnati a utilizzare davvero questi strumenti quotidianamente, e applicali nella tua vita.

3. Inizia a prestare attenzione a quanto spesso durante la giornata hai delle risposte emotive che non sono allineate con il tuo scopo o con la creazione della vita che desideri. Ogni volta che ti accorgi di ciò, agisci. Cambia pensieri e sensazioni, rivolgendoti a quelli che costituiscono una controparte vibrazionale adatta a ciò che vuoi attrarre. Rimani concentrato sulle cose che ti arrecano gioia, e mantieni positive le tue aspettative.

4. Ricorda l’importanza della gratitudine e della riconoscenza in tutte le aree della vita. Prenditi del tempo, ogni giorno, per collegarti a Dio e a te stesso.

5. Intraprendi ogni giorno delle azioni che siano allineate con il tuo scopo, gli obiettivi e i desideri. Sii consapevole e attento. Agisci a seconda delle idee inspirate. Fidati delle tue emozioni e delle tue intuizioni. Presta attenzione e rispondi ai feedback che esse ti inviano. Fai ogni giorno dei passi avanti verso i tuoi sogni.

6. Riconosci che la Legge d’Attrazione opera nella tua vita. Riconosci le prove del suo effetto e ringrazia. Più lo farai, più essa funzionerà, semplicemente. Rimani saldo rispetto al tuo scopo e alla visione che hai creato per il futuro, e aggrappati a essi con tutto te stesso. Mantieni ogni tua azione in allineamento con tuo scopo ultimo, e mantieni pure le tue intenzioni. Attrarrai cose incredibili e belle.

Dunque, non temere, divertiti e sii disposto ad assumerti alcuni rischi.

Punta in alto, e sappi che l’Universo ti sostiene in ogni modo.

The Secret of the Shadow The Secret of the ShadowIl Segreto dell’Ombra – Come Scegliere la propria vita

Debbie Ford

Compralo ora

Debbie Ford ci aiuta a riscoprire la nostra vera essenza nascosta tra le ombre della vita. Sono infatti i sistemi di convinzione, gli atteggiamenti e i comportamenti che assumiamo a impedirci di avere tutto l’amore, la gioia e il successo che desideriamo. Grazie alla sua esperienza di coach e insegnante.

Debbie Ford ci guida alla scoperta di una grande, fondamentale verità, ovvero che proprio nascosta tra le pieghe della nostra storia personale, tra le ombre della vita, si cela la nostra eccellenza e il nostro dono unico e speciale.

Solo affrontando ed elaborando i traumi e le paure, le disillusioni e i fallimenti possiamo comprendere chi siamo veramente e riconoscere la nostra essenza divina.

“Le illuminazioni che Debbie Ford condivide in questo libro sono molto più che utili. Sono sorprendenti per la loro chiarezza e importanza. Con una lettura di poche ore, la vostra vita può cambiare radicalmente!”.
Neale Donald Walsch, autore di Conversazioni con Dio e di Conversazioni: l’ultimo scrivano di Dio

“In modo molto avvincente (…) Debbie Ford continua ad ampliare le nostre prospettive, fornendoci ottimi strumenti e procedimenti per trascendere i limiti della vita terrena.”
Marianne Williamson, autrice di Ritorno all’amore e Un Corso in Perdita di Peso

Piccoli Passi per Guarire

1. Per prima cosa compra un bel diario e intitolalo: “La mia grande storia misteriosa.” Usalo per registrare le emozioni, i pensieri e le idee che emergono mentre fai gli esercizi presentati in questo libro. Mentre esegui gli esercizi, cerca di non importi controllo o censura. Al contrario, esprimi con grande libertà tutto ciò che hai in mente o nel cuore.

2. Scegli un momento in cui puoi stare da solo e mettiti comodo. Crea un luogo senza distrazioni, tenendo il diario nelle vicinanze. Chiudi gli occhi e fai dei respiri lunghi e profondi, cercando a ogni respiro di inoltrarti nel profondo di te stesso. Cerca di rilassarti completamente, di entrare in uno stato di calma e dedica i minuti che seguono alla tua crescita spirituale e alla scoperta di te stesso.
Fai ancora un respiro lungo e profondo e libera il cuore da ogni preoccupazione. Mentre respiri, senti di entrare in contatto con il tuo essere interiore, ovvero con quella parte essenziale di te che ti ha accompagnato in ogni momento della vita.
Immagina di guardare il film della tua vita. Visualizza te stesso al momento della nascita e i visi delle persone che si prendono cura di te neonato. Osservati negli anni seguenti, mentre impari a camminare e a parlare. Rievoca gli anni della scuola, ricordando il volto e la voce di quelli che più ti colpivano (nel bene e nel male) durante il periodo della tua formazione. Lascia che il film scorra sullo schermo della tua coscienza, mentre ricordi e rivivi i tuoi amori, le perdite, le delusioni, le sfide, i successi. Non dubitare mai della perfezione di ciò che ti viene in mente. Respira profondamente mentre rifletti sulle molte esperienze vissute da quando sei sulla Terra. Tieni conto che tutte queste esperienze, ogni singolo evento della tua vita, si è dispiegato in armonia con un progetto divino. Apriti alla possibilità che ogni persona, evento, vicenda, sia stato portato nella tua vita con lo scopo di risvegliare in te la tua innata saggezza. Rifletti sul fatto che sei venuto al mondo per dare il tuo personale contributo e che ogni esperienza di vita ti è servita come allenamento, affinché portassi il tuo dono speciale nel mondo. Fai un altro respiro profondo e quando ti senti pronto, apri lentamente gli occhi e trascorri qualche minuto annotando sul diario qualsiasi pensiero o emozione ci sia dentro di te.

3. Ogni capitolo di questo libro contiene un momento di raccoglimento con una contemplazione da assaporare e su cui ponderare con calma. Prenditi tutto il tempo, anche una settimana o due, per riflettere a fondo sulle parole delle contemplazioni di ogni capitolo.

The Secret of the Shadow

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Fare una cosa alla volta

Fare una cosa alla volta

Fare una cosa alla volta:
ecco come un maestro zen definì l’essenza dello zen.
Fare una cosa alla volta significa essere totali in quello che fate,
significa dare la vostra attenzione completamente a quello che fate.
Questa è un’azione nell’arrendersi, un’azione di potere.

Tratto da Parole dalla Quiete di Eckhart Tolle

Parole dalla Quiete
E’ la quiete che salverà e trasformerà il mondo

Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

In Parole dalla Quiete, Eckhart Tolle presenta, in brevi e semplici frasi, l’essenza del suo insegnamento. Dall’indice: al di là della mente pensante; il sé egoico; l’Adesso; chi siete voi veramente; l’accettazione e l’arrendersi; le relazioni; la sofferenza e la fine della sofferenza. Tolle comprende i disagi spirituali del nostro tempo ed estrae l’essenza di tutte le tradizioni spirituali, esprimendo queste verità in modi sorprendentemente freschi e nuovi.

Commenti di chi ha letto questo libro:

“Veramente bello e illuminante come tutti i libri di Tolle. Versi pieni di grande significato interiore, basta passarli dalla mente al cuore.” Fabrizio

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Due atteggiamenti di vita

Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare. I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito, ma presto o tardi concludono quello che stavano facendo. Allora si fermano, e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato. Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano. Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere. Esso richiede l’attenzione del giardiniere, ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere come in una grande avventura.

Tratto da: Brida

Brida

Voto medio su 5 recensioni: Buono

Ho la sensazione che il mondo stia sempre più prendendo coscienza del mistero, così, cari lettori, vi faccio oggi dono della storia di questa giovane donna.

Paulo Coelho

La forza dell’amore

La forza nell'amoreLa forza dell’amore

Viviamo in un’epoca di solitudine dove frequentiamo persone ma non coltiviamo l’amore e l’affetto.

Siamo spesso concentrati solo su noi stessi, egoisticamente imprigionati dalla nostra individualità.

E’ fondamentale amarsi per conoscersi e accettarsi, ma non si possono provare gioia,paceequilibrio se non si ha la capacità di dare attenzione e amore anche agli altri.

Amare è sconfiggere l’indifferenza e sperimentare la fiducia e la flessibilità verso gli altri, considerare la diversità una cosa bella, qualcosa da apprezzare, da rispettare. L’amore non è competizione, è pensare l’altro parte di noi stessi, un legame di eguaglianza dove isentimenti nascono dalla comprensione, dalla capacità di fermarsi ad ascoltare quando qualcuno ha bisogno di noi e offrire il proprio aiuto senza chiedere nulla in cambio.

La generosità d’amore rende la nostra vita ricca di significato e la nostra mente libera da pensieri negativi e pregiudizi.

L’amore si scopre solo amando
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Ovunque, in ogni momento Yoga

«Om shanti shanti shanti»: la lezione di yoga è terminata, mi alzo dal tappetino e poi?

Ognuno di noi cerca la pace. E quello spicchio di pace assaggiato durante la pratica yoga e la meditazione evapora nella ricerca estenuante del parcheggio, nella fila al supermercato affollato e nella lavatrice che perde acqua alle due di notte.

Ma quel piccolo spazio può essere mantenuto. Tramite una pratica costante fatta di tante attenzioni. Questa è la prima cosa da tenere a mente. E da ricordare continuamente.

Non soltanto è possibile, ma è l’obbiettivo di chi dello yoga fa una filosofia di vita e non solo una tecnica per farsi passare le arrabbiature e il mal di schiena (che è comunque un ottimo risultato quando si inizia a praticare!). Se dopo mezz’ora di meditazione, alzandosi dal cuscino ci si arrabbia con il proprio partner o con il vicino di casa c’è qualcosa che non funziona. Rimanere calmi in qualunque luogo e in qualunque situazione, questo è yoga. Quando riusciamo a dire: «succede!», di fronte a ciò che non avevamo desiderato, di fronte al pericolo, all’errore, al dolore, questo è yoga.

La meditazione, lo yoga, la preghiera, ci permettono di fare esperienza di quel luogo di calma interiore che è oltre il caos, il turbinio della mente ed il fluttuare delle sensazioni di gioia, dolore e desiderio. Dobbiamo accedere il più possibile a quel luogo per provare a rimanere in pace in tutta la giornata, e non farsi convincere dall’ego che vorrebbe lasciare le cose come stanno e continuare a dominarci con le sue fluttuazioni.

Yoga Dinamico Facile
Ovunque, in ogni momento, a ogni età. Inserto speciale con due sequenze complete

Dal Saluto al Sole alle sequenze in piedi di equilibrio, dalle posizioni a terra alle asana rovesciate. Ispirandosi all’Ashtanga Yoga, Benedetta Spada propone una pratica dinamica fondata sulla sincronia dei movimenti e della respirazione. Eseguite in rapida successione, tutte le posture sono legate tra loro dal ritmo del respiro, in una sorta di danza che armonizza corpo e spirito. Grazie a questa pratica svilupperete flessibilità e flessuosità, acquisterete forza ed energia, ritroverete freschezza e lucidità mentale, riscoprendo quella sensazione di generale benessere che renderà la vostra vita più leggera e luminosa.

L’approccio facile consiste nello spiegare ogni posizione con una o più illustrazioni chiare e schematiche, accompagnate da un testo conciso e d’immediata comprensione. Tutte le sequenze possono essere eseguite senza difficoltà per sentirsi bene e ricaricati in pochi minuti.

Messaggi del corpo e sintomi

Se nella tua automobile mentre viaggi si accendesse la spia della riserva del carburante, come agiresti di conseguenza? Indubbiamente ti fermeresti al più presto da un distributore a fare gasolio o benzina. Penso che a nessuno verrebbe mai in mente di smontare il cruscotto e togliere la lampadina che ci segnala che il carburante è quasi terminato!

Eppure non abbiamo lo stesso buon senso quando si tratta del nostro corpo: abbiamo mal di testa e prendiamo la pillola per farlo passare, abbiamo male alla schiena e prendiamo un antidolorifico, ecc.

E se il sintomo fosse come la spia che ci indica che c’è qualcosa che non va nel nostro corpo?

Sin dall’antichità, per esempio con la medicina tradizionale cinese o quella ayurvedica indiana il sintomo è sempre stato considerato come un avvertimento che qualcosa in profondità nella persona era fuori equilibrio.

La medicina allopatica tende a considerare il corpo umano una complessa macchina composta da più pezzi tutti separati uno dall’altro che si guastano e con i medicinali li “cura” e nei casi più estremi li ripara o li sostituisce con interventi chirurgici.

La medicina olistica considera invece il corpo umano un tutt’uno con mente e spirito, dove uno squilibrio in uno di essi si manifesta anche in tutti gli altri livelli. Così invece di prendere magari una pastiglia per il mal di stomaco, si andrà ad intervenire direttamente alla fonte della causa: una cattiva alimentazione, degli schemi di pensiero inadeguati, modi di agire o di prendere in considerazione la propria situazione di vita, squilibri energetici. Il corpo ci invia continuamente dei feedback per farci percepire momento per momento se quello che stiamo attuando in quel momento è giusto oppure no, se quel cibo è indicato, se quel pensiero è giusto, se lo stiamo stressando, ma essendo sempre troppo impegnati a fare qualcosa o a pensare non portiamo mai attenzione ad esso e così nasce il sintomo che ci dice: “Ehi, prova a portare un po’ di attenzione qui e a quello che succede dentro di te!

Alcuni pionieri in questo campo hanno anche creato delle mappe di corrispondenza tra sintomo e causa:

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I pensieri negativi che danno origine alle malattie, i pensieri positivi che le curano

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Malattia e destino
Il valore e il messaggio della malattia
Fino a non molto tempo fa, parlare di valore o messaggio della malattia sarebbe sembrato assurdo. Discipline quali la psicosomatica, l’omeopatia, la floriterapia, hanno aperto la strada ad una concezione della malattia come messaggio dell’anima attraverso il corpo. Secondo la psicologia esoterica, la ‘malattia’ è unica e si manifesta in maniera diversa a seconda del vissuto di ciascuno. È questo vissuto che dobbiamo interpretare se vogliamo godere di una salute perfetta.

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Tutti hanno fame di qualcosa

Tutti hanno fame di qualcosa, a volte difficile da definire, e tuttavia tanti appetiti umani sono facilmente riconoscibili. Molti hanno fame di amore, altri di ricchezza. I nostri tempi sono dominati anche dal desiderio di salute e felicità. In questo preciso momento c’è chi desidera una rivalsa e chi protesta per la fame di armonia e di pace, perché prevalgano giustizia, verità e bontà o perché i suoi cari non debbano partire per la guerra.
Alcuni hanno fame di appagamento sensuale e altri sono alla ricerca dello spirituale, pronti a divorare l’illuminazione come si consuma il cibo quotidiano, incalzati da una fame più difficile da spiegare. La fame si esprime in modi diversi a seconda della sua profondità e dei desideri che la stimolano. Prova a raschiare la superficie di qualunque problema della vita e troverai qualcuno che ha fame di qualcosa.

La fame di potere vuole la conquista dell’altro, mentre la fame di conoscenza porta alla crescita personale. La fame di ricchezza porta allo sfruttamento del prossimo, mentre la fame di altruismo vuole la ridistribuzione della ricchezza. La fame di comunicazione vuole l’unione con l’altro, mentre la fame di cibo autentico spesso mette in luce ciò che ci manca. La fame di saggezza ci spinge a penetrare profondamente dentro di noi, quando la vita ci sfida a mettere in pratica ciò che abbiamo compreso. La fame di verità ci porta a scoprire che il Sacro Graal è dentro di noi, colmo dell’elisir chiamato Spirito.
La fame per lo Spirito ci rivela l’Essere Divino Interiore che ci appare come un enorme computer, responsabile di un complesso biomeccanismo che pulsa in campi che sostengono la vita. È un meccanismo composto da 6,3 trilioni di cellule che vibra a una data frequenza, e a sua volta questa frequenza determina le varie realtà che incontriamo nel corso della vita.

La soddisfazione di questi enormi appetiti ha impegnato il tempo e le riflessioni di leader, di saggi e anche di semplici curiosi, sebbene ben pochi abbiano trovato il tempo o la voglia di osservare con più attenzione questo processo. Tanti sono spesso troppo impegnati a soddisfare il bisogno di sopravvivenza per poter trovare il nutrimento sufficiente per prosperare. Chi lo fa, di solito è stato programmato in anticipo in questo senso, oppure s’imbatte nella comprensione del processo che può portarlo a ricevere un nutrimento autentico quando avviene nella sua vita qualche cambiamento importante.
Una scoperta comune fatta da chi cerca il nutrimento perfetto è quella che, appena un appetito viene saziato, di solito ne appare un altro, aggiungendo strati su strati al complesso tema della vita.

[..] Soddisfare tutti i desideri richiede tempo, attenzione, forza di volontà e concentrazione, ci porta a sognare e a far progetti, ha bisogno di denaro, energia, cooperazione, comunicazione e pianificazione, e per fare bene tutto ciò servono capacità notevoli.
Per saziare con successo gli appetiti, in modo da essere liberi dalla fame a ogni livello, dobbiamo ricevere una educazione olistica: non possiamo essere soddisfatti senza comprendere chi siamo veramente.

[..]Le cause della fame sono diverse per ognuno di noi: una parte deriva dall’insoddisfazione provata in esperienze precedenti, un’altra dal semplice fatto di non ricevere mai abbastanza – per esempio, nel caso di una persona che non si è sentita amata da piccola, diventando insicura a livello emozionale e quindi affamata di amore e approvazione. Oppure c’è il caso di donne che scelgono di abbandonare il lavoro quando i figli sono piccoli, e possono diventare affamate di stimoli mentali o di uno sbocco creativo. Gli adolescenti spesso sono affamati di libertà per poter sperimentare nel mondo tutto ciò che la vita può offrire, e al contrario le persone al tramonto possono avere fame di una nuova giovinezza.

Tratto da: Il Cibo degli Dei di Jasmuheen

Il Cibo degli Dei

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Cosa significa avere fame? Cosa può veramente soddisfare il nostro appetito? Molte persone conoscono già il modo per raggiungere la salute fisica attraverso una dieta equilibrata. Pochi invece hanno imparato ad attingere a una fonte di nutrimento più profonda, capace di creare quella salute emozionale, mentale e spirituale a cui tutti aspiriamo.

Il Cibo degli Dei nasce per diffondere un metodo

che permetterà a chiunque lo desideri di sentirsi nutrito

e appagato anche nell’anima, non solo nel corpo.

Attraverso il programma di Alimentazione Divina, Jasmuheen – tra le più importanti insegnanti spirituali del nostro tempo – collega sapientemente scienza e metafisica, individuando un percorso sicuro e pratico per raggiungere un alto livello di libertà: libertà dalla fame, libertà dalla malattia e libertà dallo stato di anoressia emozionale di cui molti sono schiavi.

Le meditazioni e le pratiche suggerite in queste pagine sono consigliate a tutti, perché la loro applicazione non può portar altro che preziosi benefici. Il libro introduce inoltre un sistema di base per chi desidera liberarsi dal bisogno di cibo materiale e abbracciare il nutrimento che viene dalla Luce, un percorso che Jasmuheen ha intrapreso ormai da diversi anni.