Il Segreto – Eric Battut & Ci penso Io! Cristina Petit

Che bella MELA ho trovato!
Sarà il MIO SEGRETO.

Il protagonista è un topolino che trova per terra una mela e in fretta la nasconde. Questo diventa il suo “segreto”, tanto da non mostrarlo a nessuno degli animali che incontrerà.
Passano diversi animali: uno scoiattolo, un uccellino, una tartaruga… e tutti chiedono al piccolo topolino cosa nasconda lì dietro, ma la sua risposta è sempre la stessa:

È il mio segreto e mai lo dirò

A poco a poco però, dietro di lui, sotto gli occhi complici del lettore, spunta una piantina, che diventerà albero e si riempirà di mele, proprio come quella nascosta dal topino.

Così il suo prezioso segreto diventa qualcosa di reale, grande, impossibile da nascondere. Un “segreto condiviso”.

Il segreto di Eric Battut edito da Pulce Edizioni ha un finale delizioso, sia perché c’è né per tutti, sia per la simpatica scena che accorda tutti e mette di buon’umore. Illustrazioni delicate, semplici su sfondo bianco, trama ciclica adatta a un target dai 2 a i 3 anni, un formato quadrato e solide pagine cartonate, adatte proprio alle piccole mani.
Il testo breve, con semplici rime e struttura ripetitiva, si presta ad essere imparato a memoria e porta a una conclusione di condivisione e di pace.

Che dite, voi, lo sapete tenere un segreto?!
Vedrete che questo libro si presta benissimo ad una lettura ad alta voce e cosa ancor più bello sarà vedere i bambini che si animano prima con grandi sorrisi per questa ingenuità del topolino e poi per avvertirlo 😀
ma come? non vedi? sta crescendo una pianta dietro di teeeeeee!

Camilla si è messa a piangere…
Ci penso io!
le ho dato un bacino e si è messa di nuovo a ridere

Avete presente i pasticci che possono fare e sperimentare ogni giorno i bambini?!
Pagine di libri che “per sbaglio” si strappano, quadri che cadono per qualche strano movimento oppure una maglietta nuova che dopo cinque minuti ha un bellissimo strappo e ancora urla e disperazione per una caduta e quel ginocchio sbacciato…cosa di tutti i giorni..o quasi 😉

I bambini con la loro voglia di provare, sperimentare ed essere grandi ne combinano sempre una nuova, ma sempre con la loro grande e indescrivibile inguenità sanno donare perle immense d’amore, proprio come il piccolo Tommaso nel libro Ci Penso io! di Cristina Petit edito da Pulce Edizioni

Quando siamo piccoli, abbiamo dei poteri magici. L’immaginazione, la fiducia incondizionata, la capacità di stare nel momento presente, di perdonare, di consolare, di aggiustare tutto, con un piccolo bacino

Perchè un bacio può guarire la bua
Perchè un bacio può far tornare il sorriso
Perchè un bacio può far scomparire la paura
Perchè un bacio può…grandi cose!

Forse per riflesso istintivo lo apprendono dalla mamma…perchè diciamocelo anche la mamma ha i poteri magici: uno di questi è far passare il male con un solo bacino, proprio come farà Tommaso con i suoi amici 😉
Non è forse proprio l’amore quel potere magico che tutto fa passare? e ci fa dimenticare pasticci e guai vari?!

Anche in questo libro cartonato, il testo è semplice e immediato per i più piccoli che si rivedono sicuramente nel piccolo Tommaso e nei suoi pasticci…e bacini 🙂

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E’ tempo di andare – Kim Sena

“Non ti sto lasciando, Mia” disse Lucy.
“Sarò sempre lì ogni volta che chiuderai gli occhi.
Se ci ricordiamo l’una dell’altra
SAREMO SEMPRE INSIEME.”

È tempo di andare sussurra la civetta a Mia. Lei solleva lo sguardo dal libro che stava leggendo e lo ferma appena sotto a quello della civetta che tendendo il collo, vorrebbe incontrarlo, per dare conforto. O più fermezza alle sue parole. Si ferma lo sguardo di Mia, mentre la bambina appoggia il capo al tronco della quercia.

È tempo di andare sì, ma perché? Mia è incredula, perplessa.
Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto salutare la sua amica ma non riesce a capacitarsi dell’ora, dell’adesso, del tornare all’improvviso da dove si è arrivati. Tornano allora sul luogo del loro primo incontro, ripercorrono i ricordi della loro vita assieme.
Quando Mia era piccola, aveva trovato la civetta sotto la quercia: era caduta dal nido, aveva un’ala ferita. Così l’aveva portata a casa e l’aveva accudita e curata. Da quel momento avevano trascorso insieme ogni giornata. La loro amicizia era intensa e piena di tenerezza, per la civetta, però, a un certo punto è arrivato il momento di andare…


Il tramonto tinge tutto di un arancio morbido che inonda anche i petali delle peonie che regali e tuttavia lievi sostengono Mia, curano il suo dolore rendendo il ricordo immortale, mentre bambina e civetta si fondono l’una nel volto dell’altra, l’una nei pensieri dell’altra.

La luna è ormai alta in cielo, Mia e Lucy socchiudono gli occhi e immaginano.
Per Lucy è tempo di andare. Un abbraccio in silenzio, il nastro rosso sciolto, e tenui fiori d’ortensia a far da corolla al distacco.

“Ho sempre saputo che un giorno
avrei dovuto lasciarti andare”

disse Mia, e alzó lo sguardo
verso le nuvole che correvano.

Una storia che aiuta tutti, piccoli e grandi indistintamente, a trovare un modo di affrontare le inevitabili separazioni, e dar loro un senso.
Che tiene insieme chi resta e chi va.


Lasciarsi è sempre doloroso: l’autrice nell’albo cerca la strada per aiutare piccoli e grandi a vivere le separazioni e a dare loro un senso, nella certezza che i sentimenti autentici creano legami che la distanza non può intaccare.


A tessere il filo delle relazioni sono i ricordi, la certezza di poterli rievocare in qualunque momento, e di trovarvi rifugio quando serve. Entrambe infatti si promettono di guardare la luna e dedicarsi un pensiero ogni sera, sapendo che è ricambiato.

E’ tempo di andare è un splendido e delicatissimo libro che parla di perdita, di separazione, di mancanza con una dolcezza che solo lei, Kim Sena, può mostrarci con la sua penna e la sua matita. Grazie ad Orecchio Acerbo, che continua a diffondere meraviglie di questo valore!

Il tocco delicatissimo, onirico, delle illustrazioni di Kim Sena mette in questo libro anche tutto ciò che le illustrazioni non riescono a dire. L’illustratrice, nata in Corea del Sud, è da sempre innamorata della natura: lo si legge nei suoi disegni ricchissimi di particolari, in storie, come questa, che trasmettono a lettori di ogni età (non è soltanto un libro per bambini) anche il rispetto e la cura per l’ambiente, invitano alla cura delle creature più fragili e più piccole.

Ancora una volta, con le sue illustrazioni a matita raggiunge il contesto impalpabile del sogno. La poesia surreale dell’amicizia, della forza, del ricordo.

E’ tempo di andare, è metafora di vita

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Mamma – Delforge & Gréban

Essere madri è un viaggio meraviglioso e complicato. Significa andare oltre i propri confini, accettare la rivoluzione di cui si è portatrici, donarsi e donare. Significa una giostra continua di emozioni: felicità, speranza, paura, allegria, tristezza. Mille diverse sfumature che un piccolo grande libro ha saputo cogliere.

Ci sarà il tuo primo passo,
il tuo primo libro,
il tuo primo disegno.
Ci sarà il tuo primo bagno al mare,
la tua prima canzone,
la tua prima candelina.
Ci sarà il tuo primo film,
il tuo primo: “Mamma”.,
il tuo primo: “Ti voglio bene”.
Ci sarà il tuo primo scherzo,
il tuo primo cucchiaio di miele,
la tua prima margherita.
Coraggio,
non è ora di svegliarsi?
Ne abbiamo di cose da fare!

Mamma, la parola più amata. La prima che viene pronunciata, di solito, dai bimbi di ogni latitudine.

Come narrare, quindi, i vari momenti
e i mille modi diversi di essere mamma?

31 ritratti di mamme da tutto il mondo, tanto diverse e allo stesso tempo, nonostante epoche e luoghi differenti, tutte accomunate da sentimenti ed esperienze identiche. Un viaggio emozionante attraverso i paesi del mondo che racconta il rapporto esclusivo e il legame forte e indissolubile che si crea fra madre e figli, che va oltre lo spazio e il tempo.

“…Custodisci l’amore,
la felicità di essere come sei,

il gusto di ogni istante,
la gioia di stare con gli altri,
il coraggio di cambiare,
il bisogno di condividere e il piacere di ridere.
Se segui queste idee, giorno dopo giorno,
se resti te stessa, ovunque anche in famiglia,
se sai ascoltare, ma rifiuti di giudicare,
sarai una donna, figlia mia.”

Mamma, è un libro illustrato toccante e unico, è nato in Belgio ma già tradotto e pubblicato in 20 lingue, e Terre di Mezzo editore ha portato fortunatamente anche in Italia.
Davvero un splendido in ogni pagina, impreziosito dai brevi testi poetici di Hélène Delforge e dai grandi disegni, splendidi, di Quentin Gréban.
Mamma è un nome che evoca amore, affetto, legame, dolcezza, nostalgia, tanti sentimenti profondi e unici che Hélène Delforge – giornalista belga, autrice di libri per bambini e mamma – ha cercato di fissare sulla carta, in un connubbio ben riuscito fra parole e immagini. E lo ha fatto in modo esemplare.
Hélène, riesce a portare alla luce sfaccettature diverse dell’essere madre, evocando sentimenti che chi è già madre conosce molto bene.
Lo fa in modo discreto e usando poche parole che per la loro delicatezza, arrivano diritte al cuore.

“Mio tesoro,
mio gioiello,
meraviglia mia.
Resta al caldo, nella muraglia delle mie braccia.
Lascia che ancora per qualche anno ti difenda
dalla durezza del mondo.”

Le bellissime illustrazioni di Quentin Gréban– illustratore belga che dal 1999 ha pubblicato in diversi paesi d’Europa circa 50 libri per bambini – valorizzano a pieno il messaggio dell’autrice, ritraendo le mamme del mondo nei loro reali momenti di vita.
Le sue illustrazioni, descrivono in modo molto particolareggiato la situazione di mamme provenienti da diversi paesi del mondo e appartenenti a diverse epoche storiche, e insieme ai testi, scavano nel profondo dell’animo di queste donne.

“Sei arrivata tu.
Non dico: “Volevo scoprire il mondo, ma…”
Dico: “Voglio scoprire il mondo con te, per te, grazie a te”.
Non sei un freno, sei il mio motore.
Non sei un fardello, sei il mio portafortuna.”

31 testi delicati come una carezza, sono immaginati come dialoghi o monologhi che ogni mamma rivolge al proprio figlio, 31 ritratti in tempi e spazi diversi.
Riflettono con pazienza e affetto tutto ciò che le madri vivono per i loro figli, tutto ciò che sono e saranno, perché siamo sinceri, per una madre un figlio sarà sempre il suo bambino.

“Tutta questa gente.
Tutti questi consigli non richiesti.
Tutte queste frasi che mi confondono…
Quando succhi tra le mie braccia, il mondo si ferma.
So che stai bene.”

Troviamo la donna tibetana sorridente, con il suo piccolo addormentato fra le braccia.
La giovane africana con lo sguardo lontano e il bimbo che sbuca dalla fascia portabebè.
La madre indiana che protegge suo figlio con gli occhi di tigre. Quella eschimese a caccia, fra le mani l’arpione, il bambino sprofondato nella sua pelliccia di volpe argentata.
E poi ecco anche il salto indietro nel tempo. Madri del Settecento e del dopoguerra, della Belle Époque e della rivoluzione hippy: peace & love, pollice sollevato e bimbo in spalla. Perché gli autori non dimenticano mai che ogni mamma è, prima di tutto, una donna, cambiano solo le condizioni di contorno. Non certo la sostanza!

“Che avventura!
Tu sei all’inizio, io quasi alla fine.
Tu hai tutto fra le mani,
io mi sciolgo fra le tue dita.
Ti passo il testimone.
Che avventura.
Che avventura!”

Sono mamme che parlano dei loro figli, delle sensazioni che gli hanno fatto vivere dentro e fuori dalla pancia e che li difendono come leonesse.
Sono mamme che non si rassegnano ad una società che le vuole incasellate, donne che hanno molto da dire e lo dicono con in braccio il loro bambino.

“Il nostro legame invisibile,
quello che mi fa riconoscere la tua sagoma,
il tuo pianto o il tuo colpo di tosse anche in mezzo alla folla.
Quel filo, dunque, saldamente annodato tra te e me, ha ceduto.
Sei troppo lontano. Dove sei?
E’ questo, lasciar crescere un bambino?
Accettare che tagli il filo per partire all’avventura?”

L’attesa, la paura, la speranza, la solitudine, il distacco, la severità, la stanchezza… sono parole che in qualche modo accomunano tutte le mamme, mamme che qualunque cosa succeda perdonano, abbracciano e accolgono

Un delicatissimo libro
per omaggiare ancora una volta
tutte le Mamme.

Mamma è un libro dal formato particolare, rettangolare e piuttosto grande, come grandi sono le emozioni che suscita, perché forte è la carica dei sentimenti che questi affreschi provocano, pagina dopo pagina ci si ritrova con il sorriso e con le lacrime… Essere madri è una delle esperienze più totalizzanti che una donna può vivere, ma oltre alla gioia e alla felicità sono da mettere in conto anche la fatica, il dolore, lo scoramento, la delusione…
Sebbene questo libro sia raccomandato dagli 8 anni, lo vedo più come un libro per tutte le mamme di oggi, di ieri e di domani, ma anche perfetto per un momento molto tenero e di complicità tra madre e figlio

“Promesso per tutta la vita
ti accoglierò a braccia aperte quando ti sarai fatto male.
Spazzerò via il dolore a forza di baci magici.”

Nel libro vediamo madri vere, combattenti, con coraggio e tanto amore da dare.
Mamme che hanno le loro virtù e anche i difetti.
Mamma, invita e ricorda di godere tutti i momenti, quelli più piccoli che possono sembrare insignificanti a quelli più forti e folli che scuotono la vita.
Mamma è un libro che parla al cuore di ogni mamma, senza retorica e luoghi comuni, è profondo, toccante ed emozionante…ogni mamma leggendolo si riconoscerà nel suo profondo!

“Oggi, siamo in due.
All’orizzonte una luce dorata.
Tra le mie braccia, il futuro.
Dorme”.

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La grossa carpa Cicciobalda – Luis Murschetz

In uno stagno vicino alla città di Roccagrumosa,
viveva da molti anni la grossa carpa Cicciobalda.
Non era l’unico pesce dello stagno,
ma di certo il più grande e il più astuto.
…Nessuno aveva ma visto un pesce tutto pieno
di stelle dorate e palline colorate.

A Roccagrumosa, in uno stagno, vive una carpa decisamente molto grossa ma, soprattutto, davvero molto furba. Cicciobalda, questo il suo nome, è così astuta che i pescatori non riescono mai a catturarla e danno ogni volta letteralmente in escandescenze. Forse è colpa anche delle esche che utilizzano (wurstel e formaggio non sembra essere lo spuntino preferito dai pesci), fatto sta che la carpa non si fa prendere.

La carpa Cicciobalda, come tutte le carpe anche se non Cicciobalde, si rifugia laddove preferisce di gran lunga stare: sul fondo melmoso dello stagno, fra le alte alghe, e lì attendere che la foga peschicida si plachi.
Cicciobalda non è solo il pesce più grosso dello stagno di Roccagrumosa, ma anche il più astuto: riesce a battere ogni tentativo dei pescatori locali di catturarla, li fa arrabbiare al massimo grado e si prende anche le coccole dei bambini che le sono amici.


I suoi amici più cari sono infatti i bambini del paesino, che le vogliono un gran bene, la proteggono e giocano con lei anche quando i pescatori decidono di aspirare tutta l’acqua dello stagno pur di stanarla, riesce comunque a trovare un nascondiglio migliore ed è proprio l’aiuto di due bambini a salvarla.

Quale sarà il destino della carpa Cicciobalda lo decidono proprio questi due scaltri ragazzini, fratello e sorella, rigorosamente in stivaletti color giallo che tenendosela sotto un braccio come fosse un libro di scuola la portano sino a casa, in città.
Davanti a noi si staglia una bellissima tavola violetta dal profondo potere evocativo con i due piccoli che trasportano, a volerla proteggere in un forte abbraccio, la carpa, più grande e ben più pesante di loro.

Cicciobalda vede per la prima volta com’è fatta una cittàcon la scuola, il municipio, l’asilo, il teatro, i camion e la ferrovia”.
I bimbi giocano con lei nella loro vasca da bagno, decorandola di stelline e palline colorate, fino a che il padrone di casa viene a sapere che nel palazzo viene ospitata una carpa. Cicciobalda deve andare via.

Non vi svelo il finale, per non rovinarvi la sorpresa e la bellezza della lettura di questo albo: vi basti sapere che Cicciobalda sta bene e ha trovato chi si prende cura di lei 😉

La grossa carpa Cicciobalda è una storia del 1978, ripubblicata dall’emergente casa editrice Lupoguido, e opera del prolifico Luis Murschetz, purtroppo pressoché sconosciuto in Italia dato che le sue opere non sono state ancora pubblicate (e allora incrociamo le dita e speriamo che LupoGuido ci riservi qualche altra sorpresa).
Il racconto celebra la forza che si cela nei sentimenti più puri: quelli dei bambini. La loro innocenza, il loro senso della giustizia e l’affetto che nutrono per Cicciobalda, la salveranno dalla bramosia degli adulti e dalle loro crudeltà, vincendo su tutto.
Ecco quindi una storia sull’amicizia e sulla lealtà che dimostra ancora una volta quanto spesso siano i bambini ad essere capaci di generosità e altruismo rispetto ad un mondo adulto egoista e insoddisfatto.

Un albo che sicuramente non potete fare a meno di leggere ai vostri bambini, oltre che per la storia in sé, anche per le belle illustrazioni realizzate ad acquerello che ricordano i classici nordici, che ambientano la narrazione in uno scenario dal sapore proprio nordico, tra uomini allampanati, pescatori che paiono somigliarsi tutti, in una cittadina fatta di case arrampicate le une sulle altre e con un acquario che sembra qualcosa di fantasmagorico!
Cicciobalda ci regala la speranza che la magia non sia andata perduta!

Buona lettura e siate astuti come Cicciobalda! 😉
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C’è un RINOFANTE sul tetto!

“Daniel va a dormire per la prima volta dai nonni.
Il nonno gli legge la storia di un soldato valoroso.
La nonna gli canta la canzone di un topolino coraggioso
che corre sopra un orologio.
Adesso è ora di addormentarsi.”

Daniel, un bambino come tanti, già in pigiama, indossa pantofole tartan e tiene sotto il braccio il suo orso e, accompagnato dalla sua valigia, viene lasciato a dormire a casa dei nonni…per la prima volta e quando si spegne la luce la sua fantasia si scatena.
È alla sua prima prova di autonomia, lontano dai suoi genitori e le cose non vanno proprio per il verso giusto.
I nonni sono molto bravi: gli leggono una storia, gli cantano una canzone, ma già dalla prima pagina, quando tutto sembra tranquillo, le illustrazioni “entrano” nella testa di Daniel e ci fanno vedere il suo mondo, che amplifica i dettagli più inquietanti di ciò che lo circonda.

Una volta si aveva paura di un semplice lupo…
Ma se ora ballano sul tetto pesantissimi “RINOFANTI
oppure sbuffa nel bagno un viscido “COCCOPOTAMO”?
O sbuca dall’armadio una “DRAGORAFFA” blu dagli occhi fluorescenti
e da sotto al letto fa capolino un peloso “CERVORILLA”?

Daniel ha paura, anche se fatica ad ammetterlo.
Chiama il nonno per quel rumore sul tetto (i rinofanti, appunto)….

…in modo piuttosto paziente, il nonno provvede a scacciare i rinofanti con il suo bastone da passeggio…

 


poi la nonna, per il coccopotamo in bagno,

e ancora il nonno, per la dragoraffa nell’armadio.
La paura, si sa, è creativa: ci porta a immaginare, a ricostruire, a rimescolare elementi tra di loro rendendoli più spaventosi di ciò che sono.
Le creature nascono da un rumore che proviene dalla stanza accanto, o da qualcosa di intravisto nell’armadio: sono i sensi amplificati dall’allerta provocata dalla nuova situazione in cui Daniel si ritrova.

Con l’aiuto amorevole e giocoso dei nonni, Daniel affronterà uno a uno i «mostri» della sua immaginazione, uscendo indenne dall’attacco sferrato. La penultima battaglia contro i fantasmi della paura sarà con un cervorilla sotto il letto, che scoprirà essere un orsacchiotto di peluche, innocuo e addormentato.
L’ultima, invece, sarà la più ardua da combattere. Questa volta qualcosa si muove sul serio fra le coperte. Daniel vorrebbe sprofondare nel sonno senza vedere, ma è il caso di resistere e fare una coraggiosa ricognizione.
Questa volta la belva non è nata dalla fantasia, esiste davvero ed è il gattone dei nonni che fa le fusa e ha scelto l’amicizia di quell’ospite inatteso e gradito 😀

Con l’ironica trovata di questi animali spaventosi ma immaginari abbiamo un albo illustrato, che arriva dal Sudafrica per LupoGuido, neo-nato marchio per ragazzi, un albo illustrato che affronta in modo nuovo, la tanto famosa paura del buio. Un libro che si rivolge ai bambini, e vuole raccontare senza insegnare, ma per divertire, e questo è un albo davvero divertente!
C’è qualcuno che spia la scena da un buco, attorno il nero più pesto, Daniel e l’orso hanno gli occhi fissi e spalancati.
Quel qualcuno che osserva la scena da un buco è proprio il lettore che da passivo si farà attivo, pronto a sostenere Daniel e aiutarlo ad attuare un piano…di fuga! C’è un RINOFANTE SUL TETTO!!!!

Daniel riuscirà a trovare pace solo quando riuscirà ad ammettere ai nonni (e soprattutto a se stesso) di avere avuto paura, dimostrando che le sensazioni vanno vissute, affrontate e comunicate, e non nascoste.

C’è un rinofante sul tetto! di Marita van der Vyver, illustrato da Dale Blankenaar pubblicato per la prima volta nel 1997, è valso alla sua autrice vari premi letterari.
Opera molto più complessa di quanto potrebbe sembrare, C’è un rinofante sul tetto! è un divertente viaggio all’interno della psiche infantile e dei suoi arcani segreti, in grado di chiarire aspetti spesso misteriosi e conflittuali.
Dedicata a chiunque si trovi in difficoltà al momento di lasciare i bambini dai nonni per qualche notte…
ll bambino non esiterà a riconoscersi in quella lunga serie di paure e a ridere di gusto di un inconscio non ancora in grado di superare a pieno il terrore del buio e dell’ignoto 😉

Il formato insolito, stretto e alto, del libro, amplifica la dimensione onirica delle illustrazioni: la stanza dove dorme Daniel, ad esempio, sembra altissima, come se Daniel fosse osservato da qualcosa di molto più grande di lui.

E i mostri immaginari invadono le doppie pagine in tutta la loro trabordante presenza, incontenibili come le paure del protagonista.

È una storia che può essere goduta a più livelli e a differenti età che, come abbiamo già indicato, non vuole insegnare nulla ai bambini su come affrontare le proprie paure.
È una storia senza morale per i bambini, ma con un enorme insegnamento per noi adulti: è il bambino che deve rimanere al centro della storia, esattamente così com’è, con le sue paure, le sue debolezze, i suoi salti di crescita.
Noi adulti possiamo solo metterci accanto e far sentire loro che siamo presenti a supportarli con serenità e comprensione, senza però prendere la guida della situazione (non a caso i co-protagonisti di questa storia sono i nonni e non mamma e papà, solitamente più coinvolti emotivamente).
In C’è un rinofante sul tetto! i nonni giocano un ruolo fondamentale, affrontando e sconfiggendo – senza mai negarli – i mostri che nascono dalla fantasia del nipote Daniel.

Buona lettura tra mostri creativamente spaventosi e avventure tutte vostre per sconfiggerli 😉
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Sarai sempre qui con me – Sanja Pregl

“Sei andato via, ma sei ancora qui”
Questa è la storia di una ragazza di nome Ela, dei suoi genitori, zii e nonni e di tutti quelli che la circondano. Ogni giorno impara qualcosa di nuovo da tutti loro, dalle persone che la amano e da chi ama. Sanja Pregl ci parla di quell’amore che dura nel tempo, anche oltre la vita stessa.

Sarai sempre qui con me di Sanja Pregl edito in Italia da Picarona ci racconta di Ela, una graziosissima e dolce bambina che è circondata da una famiglia che la ama molto e le insegna molte cose: fare bolle di sapone, fare piccoli rumori con il suo naso, pulire con i pantaloni sotto il tavolo, disegnare…
Nonni, cugini e genitori, la amano molto e le insegnano le cose, ma c’è un nonno che non conosce perché morì quando la piccola Ela era ancora nella pancia di sua madre, pertanto, non è in grado di immaginare come sarebbe stato giocare con lui…
Ela sa benissimo e capisce che sua nonna, sua madre e suo zio sono stati molto tristi, perchè se qualcuno a cui vogliamo bene non è più tra noi, ci manca ma, lei non lo conosceva e non sa come fosse, ma sa una cosa molto più importante…che nel suo cuore ci sarà sempre un posto per lui.

Maja Lubi, con le sue illustrazioni delicate e belle, mostra in questa storia la dolcezza del concetto di amore.
Le sue immagini e i colori in toni pastello evocano il tempo dell’infanzia.
Le illustrazioni dei personaggi sono adorabili, con forme molto arrotondate che danno realismo.
I colori tenui di ciascuno di essi, aiutano ancora di più a migliorare la storia.

Sarai sempre qui con me, grazie alla piccola Ela, mostra che il dolore può essere avvertito dai bambini, ma possiamo aiutarli a vederlo in modo non drammatico.
È bello avere queste storie a casa o in classe perché emanano AMORE ovunque.

So sempre che lui è con me…
Nessuno muore se lo portiamo nei nostri cuori !!

Questa è l’idea che questo bellissimo album illustrato sa trasmettere, ideale per affrontare la perdita di persone amate senza mostrare eccessivi drammi, ma in modo molto naturale e amorevole. Con esso, possiamo spiegare ai bambini l’importanza della figura delle persone che mancano, ma che fanno parte delle nostre vite! Attraverso il testo di Sanja Pregl, questa domanda può essere spiegata con grande delicatezza ai bambini.

Questo racconto riflette una situazione molto comune nelle famiglie. I nonni sono persone essenziali nello sviluppo e nella cura dei più piccoli. Hanno sempre tempo per loro, per giocare, insegnare loro le cose e dirgli altro che l’immenso amore che danno loro. Trovo la relazione che i nonni e i nipoti hanno ed è insostituibile, molto bella e speciale. Ma ci sono molti bambini che purtroppo non sono venuti a conoscere i loro nonni o addirittura li hanno persi molto presto. Viene loro raccontato, le famiglie li ricordano, ma per i bambini non sono esseri tangibili. Se non li hanno conosciuti, non hanno ricordi di loro ma, sanno che sono esistiti e che senza questi, loro stessi non sarebbero mai nati.

Inoltre, questo libro mi sembra molto dolce ed immenso quando si tratta di onorare la figura dei nonni.
Grandi alleati dei nipoti, nei giochi e nelle piccole marachelle 😉
Anche grandi aiutanti dei genitori in molte occasioni con l’educazione dei bambini.
L’asse fondamentale della famiglia, su cui ruotano la maggior parte dei ricordi e delle esperienze di ognuno.

Buona lettura e felici ricordi ❤

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Come si fa a diventare grandi? – Cristina Petit

Potrà il mio gioco preferito
diventare il mio lavoro
quando sarò grande?

Tante sono le domande che frullano in testa ad un bambino o una bambina che sta crescendo…
Diventare grandi per i bambini ha molti significati. Vuol dire diventare più alti, essere capaci di fare da soli, ma anche diventare “un grande”, quella categoria a cui appartengono gli adulti.
Ed eccoli nella loro piccola età fare e farsi domande; le domande dei bambini sono semplici, dirette, chiare.
Riguardano l’oggi, il qui e ora, il presente.

Come si fa a crescere e a diventare grandi?
Le paure dei piccoli possono essere tante, le incertezze purtroppo si fanno spazio nella mente dei bambini con il passare del tempo e le domande sul proprio futuro diventano più insistenti.

Nel libro “Come si fa a diventare grandi?” di Cristina Petit edito da Valentina Edizioni, troviamo le domande del futuro, di ciò che ancora non c’è, che ancora non si è compiuto. Sono quesiti che riguardano il mondo delle possibilità, del divenire. Ecco che appaiono per questo improvvisamente e ineluttabilmente filosofiche, profonde, pregne di attesa e desiderio, ma anche un po’ di timore per ciò che sarà.

Pagina dopo pagina, i bambini trovano le “semplici” risposte che cercano e capiranno che non bisogna mai smettere di sognare, di andare a fondo senza fermarsi dinanzi all’apparenza e comprenderanno che è importante ascoltare chi è più saggio.

Come farà il mio cuore
a diventare elastico
per farci entrare
la mia famiglia,
il mio cane, il mio gatto,
la mia maestra…?

Certamente non ci sono risposte giuste in questo libro, ma semplici indicazioni che, se seguite con verità, indicheranno ai bambini come si fa a diventare grandi. Ad adulti e piccini basterà imparare a usare con saggezza le parole, che sono potenti e possono accarezzare oppure ferire, e a riconoscere il dono prezioso delle piccole cose che accadono in ogni momento senza per forza aspettare le grandi imprese.


Sfogliandolo, sono le bellissime illustrazioni di Cristina Petit a toccare le corde delle emozioni, e sembra quasi di percepirne la sua esperienza di maestra elementare e attenta osservatrice dei piccoli, con un poetico senso della leggerezza e della verità. L’autrice è nata e cresciuta a Bologna, ha insegnato alla scuola materna, secondaria di primo e secondo grado e infine ha ottenuto il posto di ruolo alla scuola primaria.
Tiene corsi per insegnanti e laboratori per bambini. Appassionata di illustrazione, cinema, arte e letteratura. Fotografa, disegna e scrive appena le è possibile. Sposata, ha tre bambini che le hanno spalancato orizzonti nuovi e inimmaginabili.
E proprio con il libro “Come si fa a diventare grandi?accompagna i bambini per mano, nella lettura di quei consigli che ogni genitore vorrebbe dare a suo figlio per un futuro di soddisfazioni…un “grande” Felice!

Ricordiamo sempre, ai piccoli, quanto sia importante imparare ad amare gli altri e se stessi,
ma non abbandonare mai i sogni!

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Giochi d’Arte di Hervé Tullet

Cosa accade quando un bimbo gira le pagine di questo libro?
Che tipo di scenario apparirà? Quale mondo fantastico?
Quale opera d’arte si nasconde dietro ogni pagina, dietro ogni buco, dietro ogni chiazza colorata?
Sicuramente un gioco, una danza di forme e di linee.. la poesia visiva di Hervé Tullet torna nuovamente a stupire con la sua immensa spontaneità!

Giochi d’Arte è la versione italiana, pubblicata da L’Ippocampo, di The Big Book of Art, di Hervé Tullet, edito da Phaidon nel 2013, ed è il capolavoro di tutti i bambini. È un libro di libertà, di creatività, di espressione, di fantasia.

Si vede il potere di questo libro appena aperto:
qualsiasi bambino ne rimane catturato e potrebbe anche rimanere un’ora a sfogliare, ridere e creare.

Realizzato in pagine cartonate e rilegatura a spirale, Giochi d’Arte è l’ennesimo progetto di grafica e cartotecnica in cui riconosciamo la caratteristica principale dello stile di Tullet: la creatività è servita sul piatto d’argento per ogni bambino che vuole giocare, inventare, scoprire. Voltando le pagine animate dai tagli laser e mischiando le opere a piacere, il bambino impara a crearne di proprie dando sfogo alla sua fantasia.

Invece di sedere e, come di solito accade, ascoltare le parole del libro che viene loro sottoposto, i bambini che hanno in mano un libro di Tullet sono autorizzati ad afferrare, rivoltare sottosopra e scuotere il loro libro come più li aggrada. Sebbene questo titolo sia rivolto a un pubblico prescolare, la sua genialità non lascerà indifferenti i lettori di ogni età (anche dai 2 anni).

I bambini vogliono sapere tutto e non hanno pregiudizi.
Essi, più sono piccoli e più sono aperti.
Tutto è comprensibile
ed è in grado di comunicare per loro
con un vasto repertorio di strumenti.
Tutto quello che dovete fare è mostrare qualcosa,
per farla diventare l’inizio di una nuova cosa.
Tullet

Chiazze, scarabocchi, campiture, tutte le forme e i materiali utilizzati nel libro sono accessibili per i bambini poiché essi sono creati nello stesso modo in cui un bambino li immaginerebbe. La forza di questo libro, secondo lo stesso Tullet, non risiede nella tecnica o nel “bel disegno” ma nel suo essere raggiungibile. La semplicità incoraggia i bambini a sentirsi meno intimiditi quando si esprimono e a fargli sentire che anche loro possono produrre arte.

“Ho costruito questo libro in cinque parti divise: scarabocchi, forme, colori, lettere e segni. È una sorta di dizionario per gli occhi, nonché un dizionario per il bambino prima che questi diventi un lettore”.
ha affermato l’autore.

Nato ad Avranches nel 1958 e residente a Parigi, Hervé Tullet ha studiato Arti plastiche e decorative prima di lavorare per la comunicazione e la pubblicità. Il suo primo libro per bambini risale al 1994, e in breve la sua abilità nel proporre libri sorprendenti e stimolanti lo ha reso famoso.
Il suo super best seller “Un libro” è stato tradotto in ventisette lingue e gli ha consentito di vincere, fra l’altro, il Premio Andersen come Miglior libro fatto ad arte.

Come abbiamo detto, contrariamente a quanto avviene con la maggior parte degli altri libri, anche di quelli per bambini, i libri di Tullet sono pensati per essere afferrati, ribaltati, scossi e maneggiati nei modi più diversi. La sorpresa, infatti, è in attesa dietro ogni pagina, e Giochi d’arte non fa eccezione.

Ogni pagina del libro è divisa in due metà, in stile flip-book, che invitano i piccoli artisti a mescolare e abbinare le loro visioni artistiche in totale libertà. Il piccolo lettore crea centinaia di opere a piacere, seguendo istinto e fantasia, girando le pagine ricche di colori, disegni, forme, colori, scarabocchi e lettere.
Nel grande libro Giochi d’Arte, c’è sempre una sorta di nuova costellazione in corso che lo rende coinvolgente e super divertente.
Questo libro insegna alle giovani menti a pensare in modo creativo, indipendente e creativo.

Dopo centinaia di combinazioni, dopo aver immaginato e viaggiato sulle ali della libertà e dell’arte proviamo a prendere un bel foglio tanti pennarelli o pennelli e creiamo pure noi con i bambini nella magia della creatività!

PUOI ACQUISTARE IL LIBRO QUI:

Giochi d’arte. Ediz. a spirale

Hervé Tullet

 

i libri imperdibili:
Colori – Un libro che parla direttamente al lettore in modo da coinvolgerlo in un viaggio sensoriale ed esplorativo alla scoperta del mondo dei colori. Attraverso l’uso sapiente delle dita che si trasformano in pennelli, i bambini (dai tre anni) sono invitati a toccare e “dipingere” le pagine, in modo da vivere in prima persona la magia dei colori primari che si trasformano in secondari e via dicendo. Un piccolo capolavoro; un libro coinvolgente e interattivo, originale e stimolante che non può mancare nella biblioteca di famiglia e in quella scolastica (Vai alla scheda e alla recensione del libro).

Un libro – Geniale e coinvolgente, Un libro è considerato uno dei capolavori di Hervé Tullet. Si tratta di un libro-gioco che coinvolge gli adulti e i bambini, stimolando le capacità narrative di questi ultimi in maniera creativa e originale. Davvero sorprendente risulta l’interazione tra il bambino e le pagine del libro. Indispensabile e immancabile a casa e a scuola.

Un gioco – l’autore ha trovato un nuovo modo per costruire l’interazione tra il libro e il lettore: qui il pallino diventa un personaggio con sentimenti ed emozioni, che esprime le sue paure e i suoi desideri incoraggiando il bambino a giocare insieme.
Il bambino è invitato a seguire la linea nera con il dito per guidare il punto giallo attraverso il libro.
Per fare questo si deve rispondere alle domande, giocare a nascondino, ottenere su un giro, passando ostacoli, recitare una formula magica …

Si tratta di un libro pieno di magia, gioia per i bambini ma anche per i bambini più grandi, è essenzialmente un “oggetto- libro interattivo “, nelle parole dell’autore, e un supporto magico per giocare.

Hervé Tullet e i laboratori: La fabbrica dei colori
La fabbrica dei colori. I laboratori è il titolo del nuovo libro dell’illustratore francese: un vero e proprio manuale per l’allestimento e la realizzazione di fantastici e coinvolgenti laboratori artistici e creativi rivolto a insegnanti, educatori, animatori, genitori e fratelli maggiori.

Si tratta di laboratori e workshop di grande successo che Hervé Tullet ha realizzato nel corso degli anni in tutto il mondo. Ogni attività viene illustrata in maniera esaustiva, a cominciare dai materiali necessari e dalle istruzioni fondamentali, cui si aggiungono esempi e immagini che aiutano nella preparazione e nella realizzazione del laboratorio.

Il libro diventa così una preziosa fonte di ispirazione per poter progettare attività creative in vari contesti ludico-educativi (Vai alla scheda e alla recensione del libro).

La Fabbrica dei Colori – Hervé Tullet

“Da sempre mi rifiuto di imporre l’esercizio del bel disegno.
Intuito e istinto guidano i bambini nell’atto creativo ”
HERVE’ TULLET

Lasciare la possibilità ai bambini di esprimersi liberamente, semplicemente incanalando la loro immaginazione. Un principio che può sembrare scontato, ma per nulla semplice da rispettare.
Scrive Tullet nell’introduzione:
“Mentre gioco con loro, accelerando ritmo e dando una lista di consegne vaghe,
i bambini finiscono per dimenticare i loro complessi e le loro inibizioni”.

E’ da questo presupposto che è nato il libro La Fabbrica dei Colori – i laboratori  di Hervé Tullet edito da L’ippocampo.
Lui celebre artista e autore di albi per l’infanzia spiega pagina dopo pagina come allestire i migliori laboratori artistici per bambini che lui stesso ha selezionato e organizzato in giro per il mondo.

Giocare con i colori. Sì, ma non disegnare semplicemente. Con la fantasia di Tullet e questo libro potrete intrattenere i bambini e dare spazio alla fantasia.
Per ciascuna proposta Tullet Hervé indica il materiale necessario e dà istruzioni precise affinché l’evento si riveli un successo.
Esempi e fotografie illustrano e guidano lo svolgimento delle varie attività. Ogni iniziativa è stata scelta per stimolare la fantasia dei bambini, favorire il lavoro di gruppo, senza richiedere particolari abilità artistiche.

La fabbrica dei colori è assolutamente una fonte di ispirazione per piccoli o grandi laboratori con i bambini!
Colori e pennelli prendono vita nelle mani dei bambini, metri di bianco si riempiono di puntini e di cerchi, per trasformarsi poi in grandi campi fioriti!
Tra l’altro uno dei laboratori più famosi e amati dell’artista francese è proprio Il Prato Fiorito, in cui i bambini danno vita, partendo da un puntino piccolissimo, a una gigantesca distesa di fiori colorati realizzati con macchie, cerchi, spruzzi di colore, pennellate veloci. Anche in questo caso la partecipazione dei bambini è massima e, dopo un iniziale stupore, non vedono l’ora che arrivi il comando STOP! CAMBIATE POSTO, per muoversi e proseguire sul foglio di un altro il lavoro.

Insomma, vien da sè capire che è una meraviglia disegnare liberi, a ritmo di musica, in un continuo movimento tra frequenti cambi di posto, pennelli lasciati cadere e la libertà di sporcarsi con i colori, sui fogli rimane traccia di un lavoro collettivo in cui si sono composte fantasia e spontaneità con il rispetto degli spazi di tutti.

“I bambini vogliono sapere tutto e non hanno pregiudizi.
Essi, più sono piccoli e più sono aperti.
Tutto è comprensibile ed è in grado di comunicare
per loro con un vasto repertorio di strumenti.
Tutto quello che dovete fare è mostrare qualcosa,
per farla diventare l’inizio di una nuova cosa.”

La fabbrica dei colori – i Laboratori è un ottimo “strumento” per cambiare la routine quotidiana e darle colore!
Non è un albo illustrato, No! E’ una vera e propria guida per divertirsi con i bambini facendo emergere la loro vena creativa. Dedicato a famiglie, genitori, insegnanti, educatori.
Vi posso assicurare, ma se già conoscete Tullet lo saprete, questo libro sarà una grande fonte di ispirazione per numerose attività in casa, a scuola o per una festa con i bambini.

Buon divertimento in libertà, con i colori!

>Puoi acquistare il libro qui:

La fabbrica dei colori. I laboratori di Hervè Tullet

Tullet Hervè

Rosicchio… Il mostro dei libri

Conoscete la storia di Rosicchio?
Ve la racconto subito 😉

Rosicchio è un mostriciattolo dispettoso. Adora mordicchiare le cose ma, più di tutto, ama mangiucchiare i libri. E non libri qualunque! I suoi preferiti sono i libri di fiabe. Rosicchio passa da Riccioli d’oro e i tre Orsi a Cappuccetto Rosso a Jack e il fagiolo magico e in ogni storia crea scompiglio, mordicchiando pagine e digerendo pezzetti di fiabe.
Bisogna fare attenzione, bambini, e riportarlo nella sua gabbia…ma aarghh non è così facile imprigionarlo!

Sassi Junior, casa editrice per bambini interamente dedicata all’ecologia, ha pubblicato Rosicchio – Il mostro dei libri di Emma Yarlett, un libro strepitoso dal grande formato, dalle immagini accattivanti e originali. Questo libro sta diventando in assoluto uno dei libri preferiti dai bambini. E’ curatissimo, perfetto in ogni dettaglio, in grado di stupire i bambini con i suoi “effetti speciali”.
Già, perchè le pagine, sono realmente “mordicchiate” e all’interno del libro principale sono presenti i libri di fiabe che il famelico mostriciattolo ama tanto divorare. Si alternano così libriccini di diverso formato, che Rosicchio attraversa con i suoi morsi.

I bimbi si divertono davvero tantissimo a seguire le imprese di Rosicchio, anche se, di tanto in tanto, lo sgrideranno gridando: “Eh no! Non si mangiano i libri, poi bisogna aggiustarli con lo scotch! Meglio se mangi un panino…” oppure “Ha fatto un altro buco? Bisogna rinchiuderlo nella sua gabbia!” 😀

Ma come tutti i bimbi, sotto sotto, continuano ogni volta a fare i tifo per lui e alla fine esultano per l’astuzia del mostriciattolo e per la sua abilità nel liberarsi.
“Ehiiii” E’ scappato di nuovo…magari è andato in qualche altro libro! Oh oh, e adesso se li mangia tutti!”  😀 😀
Ma poi come dare loro torto? In fondo questo esserino giallo e cicciottello è davvero adorabile!

Impossibile resistere a questo simpatico mostro goloso che entra nelle fiabe più note e rosicchiando ne cambia il finale (e non solo!), come finirà la storia? Non ve lo racconto, altrimenti vi rovino la sorpresa! Il formato è grande e particolare con molte pagine di dimensioni diverse, a formare una sorta di libro nel libro e con buchi e finestre da una pagina all’altra. Anche leggere i piccoli testi che contornano il libro principale sarà sempre una sorpresa! Consigliatissimo!

> Puoi acquistare il libro qui:

Rosicchio. Il mostro dei libri

Emma Yarlett

La Mamma… è tante cose – Mariana Ruiz Johnson

A tutte le mamme che ci sono nel mondo…

Perchè una mamma è tante cose. E’ proprio con questa frase che inizia il meraviglioso albo illustrato La Mamma di Mariana Ruiz Johnson edito da Kalandraka è sì un libro illustrato per bambini ma, allo stesso tempo una delicata poesia, tenera come una ninna nanna, che parla al cuore dei grandi. L’opera tra l’altro ha vinto il Premio Compostela albi illustrati 2013.
Ogni pagina è un coloratissimo inno alla mamma, un ritratto in rima e illustrato, di cosa significa essere una mamma ❤

«Ho compreso di far parte di una rete invisibile di amore materno che sostiene l’umanità.
Un amore che assume molte forme, perché ci sono madri di un solo figlio o di tanti, madri di figli adottivi e biologici, madri che scelgono di esserlo oppure no, neo mamme e mamme che sono già nonne, e madri che affrontano l’evento più temuto: la perdita di un bambino. Così ho scritto la prima poesia in omaggio a noi, mamme».

Per la giovanissima illustratrice argentina la maternità è stata un’esperienza di creatività, un cambiamento esistenziale incredibile e vertiginoso, un evento che cambia la vita per sempre.

La mamma che è “una casa tonda,
morbida e ambulante,
un centro felice, sicuro e raggiante”.

Per chi? Per il suo bambino naturalmente.
Qualsiasi sia il tipo di mamma di cui parliamo.

In questo libro c’è una mamma come la vedono le donne, come la potrebbe descrivere un adulto, ma sicuramente anche come la vedono i bambini senza dirlo. E’ una mamma incinta, una mamma che partorisce, che allatta, che difende, si arrabbia e protegge. Il tema centrale è la maternità intesa come dare alla luce un figlio.

Infatti nel testo non troviamo solo il dolce sorriso di una mamma umana, ma anche gli occhioni sorridenti di una mamma coccodrillo o i passi premurosi di mamma orsa…La mamma avvolta di stelle, sotto il manto della notte, prima di darmi la vita. La mamma accoccolata a me nella mia casa quando mi ha nutrito con il primo pasto della mia vita.
La mamma che col suo sorriso fa cantare gli uccelli e che se si arrabbia è più forte di una tempesta. Con i suoi racconti crea davanti ai nostri occhi castelli sabbiosi così come interi mondi, ognuno con le sue stelle e i suoi soli naturalmente.

Sicuramente il libro La Mamma offre molti spunti, per questo merita un posto nelle librerie di casa.
E’ un regalo da fare ai nostri figli, o da regalare ad una mamma, perchè ogni pagina è un’esplosione di colori e di emozioni per il cuore grazie a una “semplice” poesia in rima che racconta i momenti più emozionanti della maternità.
Da quando si ha un bambino nel cuore fino a quando tuo figlio è pronto per il mondo.
Mi ha colpito molto perchè tra le pagine si percepisce la complicità che c’è tra una mamma e il suo bambino.
Una complicità unica e insostituibile.
Consigliatissimo perchè è una canzone universale dedicata all’amore e alla vita nella sua interezza.

Se vuoi acquistare il libro clicca qui sotto:

La mamma

Mariana Ruiz Johns

 

 

Poesia per tutte le mamme del mondo
Nella grande savana,
ogni mamma africana
culla il suo bimbo dagli occhi neri,
e sono dolci i suoi pensieri.
Nell’Oriente lontano,
ogni mamma tiene il suo bimbo per mano:

lo guarda e sorride felice
ascoltando quello che le dice.
Se penso a quello che tu fai con me, mamma, che differenza c’è?
E lo sai che cosa ho capito?
Una cosa bella che adesso ti dico:
qualunque sia il suo colore,
ogni mamma tiene il suo bimbo nel cuore.

Autore Sconosciuto