Nino & Taddeo e i primi fiocchi di neve – Henri Meunier

“La fortuna è come un fiocco di neve
che ondeggia nel vento. Non basta crederci, bisogna saperla cogliere…
La fortuna come un fiocco di neve. Oggi volteggia tutto intorno a noi, la senti?
La fortuna turbina sempre intorno a noi quando siamo insieme…”

È il grande ritorno dei nostri due simpatici amici, Nino e Taddeo, ma questa volta in pieno inverno.


I due migliori amici vivono vicini e non passa giorno che non si vedano. Nel corso delle stagioni, condividono molti momenti con noi: pesca, pittura, gite in tandem, ora anche la lettura accanto al fuoco e non mancheranno i fiocchi di neve!
Il freddo si sta lentamente avvicinando ed è iniziato il periodo di letargo per i topi campagnoli. Tuttavia, la nostra cara talpa ha deciso di divertirsi. È fuori questione per lui dormire!! e ancora meno per il suo amico topo campestre!!

Nino, l’imprevedibile e creativo miope, si invita a casa di Taddeo per un pomeriggio di lettura accanto al fuoco, mentre sonnecchia in un sonno invernale. Tra uno che non vede nulla e l’altro che non è sveglio, la lettura si preannuncia folcloristica…
Infatti quale modo migliore per tenersi svegli se non una bella storia da leggere accanto al fuoco (ma attenzione a non confondere il libro con un ceppo…), o divertirsi e anche sfidarsi a catturare il primo fiocco di neve!? E non può mancare, alla prima nevicata, un gioco improvvisato di bocce con i vicini.


L’universo di Nino e Taddeo e i primi fiocchi di neve di Henri Meunier illustrato da Benjamin Chaud edito da Terre di Mezzo, è la quarta avventura di questo universo che appassiona e incanta i bambini e non solo. Anche questo quarto libro è strutturato con 3 storie indipendenti che riprendono lo scorrere del tempo dall’autunno all’inverno e che permettono di dare un ritmo alla lettura e di osservare insieme ai bambini i segnali premonitori dell’inverno.


Le illustrazioni che accompagnano la storia sono semplicemente sublimi e offrono un’atmosfera estremamente morbida.
Personalmente, mi piacciono molto questi graziosi libri che stanno tra l’albo illustrato e il romanzo e  sono quindi perfetti per i bambini dai 5/6 anni dove le situazioni comiche sono mirabilmente descritte con una scrittura cesellata e umoristica!

È un bellissimo inno all’amicizia che Henri Meunier e Benjamin Chaud ci offrono con le avventure di questo duo. Nonostante le loro differenze, Nino & Taddeo vanno d’accordo meravigliosamente e, come due gentiluomini, sono pieni di attenzioni l’uno per l’altro. Ciò che li rende terribilmente accattivanti per noi lettori! C’è da dire che hanno il dono di trasformare banali momenti quotidiani in indimenticabili momenti di gioia.

3 storie divertenti e perfette da leggere al caldo, rannicchiati sotto un plaid.

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Buonanotte bosco – Karen Jameson

Placida pancia piena di more
Morbido muso che odora di miele
Il cielo a valle diventa fosco
mentre tu riempi la grotta del bosco.

Un bambina bionda con stivali rossi, accompagnata dal suo cane nero, cammina nel bosco al tramonto e ci tende la mano, ci invita a passeggiare nel bosco, che lentamente si addormenta alla fine dell’autunno. È una bambina attenta, che spalanca gli occhi, che ascolta e che disegna questo bel momento sul suo taccuino e si sofferma a osservare a salutare uno ad uno gli animali che incontra.
Camminando nel bosco incontra piccoli e grandi animali della foresta, che si preparano a rifugiarsi, e a stare al caldo per tutto l’inverno.

Buonanotte bosco di Karen Jameson illustrato da Marc Boutavan edito da Terre di Mezzo è un libro illustrato nei toni del marrone, dell’arancione e del verde ed emana una certa morbidezza.
Ci lasciamo stupire da questa natura, dai suoi boschi e dai suoi abitanti, ma anche dalle dolci parole che accompagnano questi disegni. È una lettura che tranquillizza grandi e piccini, è magia.


Una vera passeggiata nel bosco e un bel passaggio tra l’autunno e l’inverno.
La lettura dal breve testo in rima è poetica e confortante. Ogni doppia pagina è una piccola gioia per gli occhi. Pagina dopo pagina pare quasi di sentire i rami e le foglie che scricchiolano, poi il silenzio circostante con l’arrivo dei primi fiocchi di neve. Meraviglioso e dolcissimo!

Un tenero albo con un titolo così evocativo e una copertina meravigliosamente autunnale per invitarci a dormire, serenamente, per tutto il tempo che occorre, in armonia con la natura.
Man mano che le pagine scorrono, la luminosità cala sui colori pieni di sfumature del bosco.
L’aria è più frizzante, il freddo comincia, la neve cade e vediamo tutti rannicchiati per la notte o il letargo.
Il testo ricco di poesia invita tutti a chiudere gli occhi, a riposare, a dormire un sonno ristoratore, che duri diversi mesi o solo poche ore.


Tutti sono invitati e chiamati con i loro nomi caratteristici dalla bambina, troviamo infatti Naso Velluto, la grande alce, Passi leggeri sono invece i cerbiatti, Lunghe orecchie invece è la piccola lepre, tra gli altri, ci sono ancora Ombra Enorme, l’orso, con la sua “placida pancia piena di more”, Rapide Zampe, la volpe, che corre a rifugiarsi nella sua tana, e Soffice Coda, lo scoiattolo, occupato a raccogliere le ultime ghiande.

A tutti loro dedica dolci parole attente, come il calore di un tenero abbraccio, raccomandazioni amorevoli che riconoscono ed evidenziano le loro doti più preziose, le loro fatiche, la laboriosità della vita nel bosco….tutti al suo passaggio si avviano a dormire.


Ad accogliere invece Piccoli Piedi quando fa ritorno a casa c’è il suo papà, che sta aspettando la bambina sulla soglia. Anche per lei e il suo cane è giunto il momento di riposare, stretti l’uno all’altra…anche lei ora si addormenta silenziosamente come se vegliasse su di loro, sulla natura e sul regolare svolgimento del suo ciclo.

Esploratrice curiosa del mondo
Sguardo preciso, attento e profondo
Nella tua comoda e calda casetta
c’è un letto morbido pronto che aspetta.

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Una festa inaspettata – Akiko Miyakoshi

“Quella mattina Kikko si era svegliata in un paesaggio invernale incantato.
Aveva nevicato tutta la notte.”

C’è qualcosa di estremamente unico e indescrivibile nel camminare nei boschi in inverno. È tutto tranquillo, ma la natura, sappiamo, nasconde molti segreti… Forse anche un po’ di magia.

Una festa inaspettata di Akiko Miyakoshi edito da Salani, esprime perfettamente questa sensazione. Quando una giovane ragazza di nome Kikko si rende conto che suo padre ha dimenticato la torta che avrebbe dovuto portare a casa della nonna, si offre di provare a raggiungerlo mentre si fa strada attraverso il bosco. Cercando il più velocemente possibile di raggiungerlo correndo sulla neve fresca, inciampa e cade, rovinando torta.


Ma Kikko non si fema, si alza e segue in fretta le orme di suo padre nella neve e si imbatte in una grande casa che non ha mai visto prima. Curiosa, Kikko sbircia attraverso la finestra, quando viene sorpresa da un piccolo agnellino che indossa un cappotto e porta una borsa.
Ancora più sorprendente, l’agnello parla, chiedendole con voce gentile:

“Sei qui per la merenda?”

Improvvisamente, Kikko si rende conto che il suo viaggio nei boschi si è trasformato in qualcosa di magico.

Ecco! Quanto è fantastica l’atmosfera in questa illustrazione? Quel preciso istante in cui le cose non sono assolutamente come sembrano?
Kikko entra in un incantevole momento di festa dedicato alla merenda. Subito viene accolta da una lista di ospiti di animali di tutte le forme e dimensioni.

“Benvenuta!” la salutarono
Un coniglio la fece accomodare.
“Avrai freddo” disse il cinghiale.
“Forza, vieni a scaldarti”
“Stiamo per fare merenda” aggiunse il coniglio.

Sentendosi nervosa ed eccitata, spiega agli animali che stava portando una torta da sua nonna, ma la torta si è rovinata lungo la strada. Gli animali la incoraggiarono a prendere un assortimento di torte che avevano alla festa per sostituire la torta rovinata.

Una festa inaspettata, è un albo illustrato è tranquillo e suggestivo, pieno di fantasia e meraviglia.
La pluripremiata autrice e illustratrice Akiko Miyakoshi ha splendidamente realizzato un originale libro illustrato che delizia e incanta. L’esclusiva presentazione visiva presenta principalmente illustrazioni in bianco e nero con l’uso occasionale di rosso o giallo per guidare i lettori attraverso le pagine. La miscela di coraggio e reticenza di Kikko insieme alla sua natura curiosa la rendono un personaggio con cui i bambini si rapportano, e i molti colpi di scena inaspettati della sua avventura fanno crescere l’intrigo.


Il finale è libero di essere interpretato dai lettori – in cui non è chiaro se Kikko abbia immaginato la merenda o se gli animali siano semplicemente scomparsi di nuovo nel bosco – offre ai bambini un’incredibile opportunità di valutare ciò che pensano sia successo.

Con l’utilizzo di un linguaggio fiabesco, semplice e accogliente di Miyakoshi, combinate con le scene fantasiose e il finale allegro rendono questa storia molto molto bella, perfetta da condividere.”
E’ delizioso quando la storia prende una piega nuova, e scopriamo che tutti gli animali sono il miglior tipo di compagnia.
E voi, siete mai andati ad una festa decisamente inaspettata e unica?
Questa è una storia meravigliosa da godersi tutto l’anno.

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Com’è bello il Bosco oggi… quante cose da scoprire! – Rachel Piercey

“Ciao amici, sono un orso,
Orso Bruno in verità.
Il bosco è la mia casa,
veniteci con me, vi va?”

Orso accompagna i bambini in un tour meraviglioso nella sua foresta, a partire dall’inizio della primavera e viaggiando per tutto l’anno fino a quando non si sistema per un lungo pisolino invernale.

Ogni doppia pagina è riccamente illustrata e presenta una poesia e un elenco di circa 12-15 elementi (per lo più altri animali) da trovare nell’illustrazione.


Inoltre nelle ultime pagine i bambini ritrovano un sentiero natura, con una linea tratteggiata che collega immagini circolari tratte dalle illustrazioni principali; i bambini possono tornare indietro per trovare da dove sono venuti nelle pagine precedenti.


Un percorso naturalistico con attività divertenti alla fine per incoraggiare i lettori a uscire ed esplorare il mondo naturale da soli.
Prima di leggere una qualsiasi delle poesie, divertitevi ad esaminare con gioia le incredibili immagini, gli occhi di grandi e piccini saltano e ammirano sempre di più perché c’è così tanto da vedere!

Il Bosco di Orso Bruno – com’è Bello il Bosco Oggi …quante storie da scoprire di Rachel Piercey, illustrato da Freya Hartas edito da Emme Edizioni è un albo assolutamente incantevole e infinitamente coinvolgente.
Questo libro è affascinante con le sue poesie accattivanti, la belle illustrazioni e gli elementi interattivi educativi offre ai giovani lettori ore di divertimento.


C’è anche un messaggio ispiratore generale sul vivere in armonia non solo con la natura, ma tra di loro, poiché vediamo così tante creature diverse che vanno d’accordo e stanno così bene insieme. Naturalmente, non manca l’assoluta meraviglia di quanto Madre Natura sia davvero varia, interessante, colorata e sorprendente.
Pagina dopo pagina viviamo la meraviglia quotidiana della natura con poesie ed esplorando un magico anno boschivo.

Orso Bruno celebra ogni stagione mettendo in evidenza eventi speciali e attività che gli piacciono con tutti i suoi amici animali. Il libro presenta 16 pagine doppie, ognuna con una speciale poesia narrata e una leggenda cerca e trova che invita il lettore a individuare meraviglie come “Mamma donnola che guida una carriola“, “Papà Cervo e mamma Volpe che si lanciano nel lungo salto” e “Topi che giocano a frisbee“. Ai bambini viene chiesto non solo di identificare molti diversi tipi di animali, ma anche di contarli.

Ogni doppia pagina è dedicata a eventi chiave o riti di passaggio nella giornata di un bambino, portati in vita dai deliziosi amici del bosco di Freya Hartas.
Dal risveglio degli animali in primavera, passando ad osservare tutti i cuccioli che vanno a scuola, non manca una festa di compleanno del piccolo coniglietto, continua con l‘arrivo dell’estate e una bella gara sportiva dove tutti gli animali gareggiano, giocano e si divertono.

L’estate diventa occasione di piccole gite nello stagno tra gigli e salici, e se il sole splende nel cielo terso è una giornata perfetta per un picnic!
E prima che i giorni iniziano ad accorciare tutti gli animali organizzano al chiaro di luna una splendida recita, c’è chi suona, c’è chi balla.


Presto arriva il vento fresco dell’autunno, le foglie si tingono d’oro è l’estate che finisce, c’è una festa per i saluti, c’è chi parte e c’è chi resta…è il momento dei saluti.
Tra un giornata di pioggia e un pomeriggio di laboratori d’arte i piccoli amici del bosco ci incantano con colori e mille cose da osservare e trovare.


Non mancano le feste e le occasioni per stare tutti insieme con un bel falò al chiaro di luna e i giochi sulla neve. C’è chi pattina sul ghiaccio, chi fa un pupazzo e chi si scalda con una dolce cioccolata 😉
Ma prima che la luna sussurri che è arrivato il momento di dormire in un caldo letargo, non manca il momento dei saluti con la festa dell’inverno per scaldare i cuori, seduti tutti intorno alle tavole imbandite, gli amici animali chiacchierano, cantano e giocano prima di partire.

“Quando i fiori sbocceranno,
ritorneremo a giocare.
Per adesso sogni d’oro,
è ora di riposare.”

Che si tratti di un inno alla creatività o di un cenno all’aiuto reciproco, i versi spiritosi sono un modo meraviglioso per introdurre i bambini alla poesia. La loro allegra musicalità li rende un piacere da leggere ad alta voce.

Le incantevoli illustrazioni di Hartas sono disegnate a matita e poi colorate in digitale.
Amiamo in particolarmente il suo umorismo stravagante nel ritrarre gli animali perché è stata in grado di creare una gran quantità di mini narrazioni visive, proprio come un wimmelbuch mentre espandeva le poesie di Piercey. I suoi personaggi animali sono emotivi, divertenti da seguire e pieni di personalità.

La primavera e l’autunno vantano quattro eventi ciascuno, mentre ce ne sono cinque per l’estate e tre per l’inverno. Le intestazioni della stagione stuzzicano l’appetito per quello che verrà.

I bambini si incantano immergendosi in tutti questi momenti, mentre osservano procioni, conigli, gufi, anatre, volpi, scriccioli, pipistrelli, scoiattoli, farfalle, ragni, formiche, rane, scoiattoli, bruchi, puzzole, lumache e altro ancora, facendo così tanti cose divertenti. Un modo così favoloso per esplorare gli habitat degli animali e notare i cambiamenti stagionali!

Che divertimento ci aspetta, ogni volta una nuova scoperta!
Interessante, inaspettato, rinfrescante e amatissimo!!

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Mistero nel bosco – Susanna Isern

“Ogni mattina, alle prime luci dell’alba, Cervo esce di casa, volta a destra al quinto pino, taglia per il boschetto di salici, attraversa il fiume e camminando allegramente, si addentra nell’angolo più remoto del bosco.” 

Una storia tenera e deliziosa, “Un mistero nella foresta“, di Susanna Isern edito da Logos, che insegna il potere dell’empatia e del perdono in una bellissima favola nella foresta.

In questa storia incontriamo Cervo, che ogni mattina attraversa la foresta e il fiume per procurarsi il cibo di cui ha bisogno per le sue ricette. Nessuno meglio di lui conosce la foresta e cosa può offrire a seconda del periodo dell’anno in cui ti trovi: arance, pere e mele in inverno; fragole, ciliegie e albicocche in primavera; mirtilli, lamponi, prugne e fichi d’estate; e in autunno uva, castagne, noci e nocciole. Questa sequenza è bella e dinamica, potendo osservare il protagonista godersi ciò che gli piace fare di più. Con le sue provviste è in grado di preparare succulente prelibatezze, e il profumo gradevole si diffonde per tutte le case adiacenti  per invitare gli amici a mangiare tutti insieme a un enorme tavolo all’aperto.

“Condividono uno spuntino, ridono e chiacchierano
finché il sole non tramonta e i primi grilli iniziano a cantare”.

Ma improvvisamente un giorno qualcuno è andato nella foresta prima di lui e ha preso e rovinato tutto nel bosco. E come se non bastasse, ha messo sottosopra la cucina di Cervo ed è sparito con il suo ricettario!

Chi ha rubato il ricettario? Perché è successo? E, soprattutto, come dovrebbe o reagirà Cervo quando troverà il colpevole?

Scoprire chi è il colpevole è un compito semplice seguendo una sospetta scia di pinoli…

Coniglio è solo e senza amici, e pensa che se solo potesse cucinare come Cervo, la sua vita sarebbe diversa. Per questo motivo ha saccheggiato i luoghi segreti di Cervo e rubato il suo amato ricettario.  Questa situazione porterà entrambi ad acquisire una lezione molto preziosa.

Mistero nel bosco, è una storia per giovani lettori in cui le parole sono usate magistralmente. L’autrice apporta un grande valore alla scrittura attraverso l’uso ampio e variegato di esse. Ogni lettera ha un grande potere evocativo poiché nella sua lettura si percepisce la musicalità, l’odore e il sapore delle prelibatezze di Cervo. Susanna Isern ci mostra ancora una volta che le storie per bambini non devono essere prive di qualità linguistica, anzi!

Non appena iniziamo a leggere, assistiamo alla fusione meravigliosa del testo con le illustrazioni di Daniel Montero Galàn, da sole, sono capaci di evocare i misteri, i profumi e la magia di quei paesaggi, è in grado di ispirare nel lettore la magia e il calore della foresta, rendendola visivamente accattivante.

La storia mantiene un profondo apprendimento emotivo tra le sue pagine. Infatti i personaggi si evolvono da soli dopo aver provato emozioni negative come l’invidia e l’egoismo. Sono in grado di reindirizzarli attraverso il percorso dell’empatia, dell’apprendimento e della cooperazione, portando il lettore a un risultato musicalmente perfetto.

Con questa bellissima storia, Susanna Isern dimostra ai bambini, che la cosa migliore è esprimere le nostre paure, potendo trovare sempre un “Cervo” che presterà la mano per accompagnarli nel loro percorso di crescita e maturazione.
Invidia, esclusione sociale, empatia e capacità di perdono sono argomenti da discutere in questo bosco innevato che profuma di torta di mele.

Tutti possiamo imparare a perdonare e dimenticare.
Come ti sentiresti se qualcuno ti derubasse? E se scoprissi che lo ha fatto solo perché voleva essere come te e voleva avere quello che hai tu? Lo perdoneresti?
Queste complesse domande sulla gelosia, la compassione e il perdono sono al centro di questo delizioso

La gelosia è un’emozione onnipresente, ma spesso non indirizzata, nei bambini. Questo libro fa un ottimo lavoro nel mostrare la gelosia e poi dimostrare come può essere gestita con grazia e gentilezza.

Un bel libro sul perdono che racconta anche come l’amicizia può nascere anche nelle situazioni più improbabili.

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Sito della Casa Editrice Logos:

Oppure qui:

Il grande libro degli GNOMI – Wil Huygen

“Sono molto meravigliato di sapere che c’è gente che non ha mai visto uno gnomo. Non posso fare a meno di provare compassione per costoro. Qualcosa non va. Certamente la loro vista non funziona bene.”
Axel Munthe

Il Grande libro degli Gnomi edito da Rizzoli in una mega versione cartonata per i piccoli, deliziosa, con le sue tipiche illustrazioni suggestive. Infatti contiene proprio le illustrazioni originali di Rien Poortvliet
L’autore e l’illustratore Wil Huygen e Rien Poortvliet uniscono in questa opera storica i loro talenti e danno vita ad un meraviglioso mondo. Un mondo immaginario? Chi può saperlo!? 😉
I dettagli, la precisione con la quale viene descritta la vita, gli usi e costumi, le caratteristiche degli gnomi, le loro abilità, è proprio quasi scientifica.

Ma chi sono gli gnomi? Sono creature della notte che vivono sotto grandi alberi, nelle tane o nei giardini, non si fanno mai vedere!

Sfogliando questo bellissimo testo scoprirete tante curiosità e informazioni sugli gnomi:
sapevate che lo gnomo adulto è alto circa 15 centimetri e che alla gnoma da anziana, intorno ai 350 anni, spunta un po’ di barbetta?
Perché lo gnomo porta sempre il cappello?
Perché ogni gnomo riceve il suo da bambino e senza di esso non è uno gnomo!
Sono grandi amici degli animali, se ne prendono cura, hanno pure un grillo che fa da guardia nelle loro abitazioni.

Il libro ci racconta anche le tante abilità degli gnomi, sono degli abili artigiani, ci dice anche come amano passare il tempo e giocare.

Ogni doppia pagina è dedicata ad un ambito della loro vita quotidiana, da come vivono a com’è composta la loro famiglia, da com’è strutturata la loro casa in vecchie tane di coniglio ristrutturate, o ancora che lavoro fanno, ovviamente senza tralasciare i loro amici animali, perchè gli gnomi sono amici di tantissimi animali e se ne prendono cura, come si divertono, con giochi e passatempi!

Per esempio, sapevate che
“Quando ha circa 100 anni, lo gnomo comincia a pensare al matrimonio? Il giovane gnomo comincia allora a cercasi la ragazza. A questo scopo, a volte gli capita di dover intraprendere lunghi viaggi, perché gli gnomi sono pochi e distanti tra loro ed è molto limitato il numero delle ragazze della sua età, non legate a lui da vincoli di parentela. Le paffutelle, di forme rotonde, son le preferite.”

L’autore dei testi è Wil Huygen. Olandese, la sua occupazione principale fu quella di medico. Questo spiega bene il metodo che ha usato per dare realismo e un senso di autenticità ai suoi libri sugli gnomi. Ma non finisce qui. Sì, perché i testi, da soli, sarebbero sicuramente un bel trattato, ma la vera bellezza sta nelle illustrazioni, frutto del lavoro di Rien Poortvliet

In questo libro non ci sono storie o racconti ma tantissime curiosità che nutrono l’immaginazione dei bambini e non solo!
Il Grande libro degli Gnomi abbatte le barriere che ci circondano e ci catapulta dolcemente e con il sorriso nel mondo della fantasia e dell’immaginazione.

Mi raccomando, durante la prossima passeggiata nel bosco aguzzate la vista, forse forse potreste avere la fortuna di intravedere un piccolo gnomo 😉

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Amore di Mamma – Przemysław Wechterowicz

“Qual’è la cosa che ti piace di più papà?” domanda Orsetto.
“Al primo posto, mi piace abbracciare te e la tua mamma.
al secondo, fare una scorpacciata di miele insieme a voi”
“Anche a me piacciono le stesse cose, papà!
Gli abbracci di mamma sono più dolci del miele…”

Cosa potrebbe esserci di più bello di un abbraccio? Un eccellente duo – Przemysław Wechterowicz ed Emilia Dziubak portano di nuovo i lettori in un mondo caldo e sicuro come in una fiaba.
Mamma Orsa è andata a prendere il miele. Ha dato appuntamento sotto al salice a papà Orso e al piccolo Orsetto che non vedono l’ora di incontrarla per poterle dare l’abbraccio più tenero possibile, tanto che diventano esperti di abbracci.

Il salice però non si trova più al suo posto. Così papà e figlio si mettono a cercare: sotto i cespugli, dietro gli alberi. Non trovano il salice ma il signor castoro che ritiene l’incontro un colpo di fortuna dato che aveva proprio bisogno di dare loro un caldo abbraccio.

Mamma Orsa torna, ma non trova il papà Orso e Orsetto. Si mette a sua volta a cercarli: nel tragitto incontra tanti buffi animali che hanno saputo della sua incredibile abilità nel dare abbracci e ne vogliono uno ciascuno.
Caprioli, linci, procioni, lupi, ranocchie, gatti, galline…. Tutti vogliono l’abbraccio di mamma Orsa.

Amore di mamma è una storia senza morale autoimposta, senza azioni rapide e colpi di scena senza precedenti, una storia la cui forza deriva principalmente dal bene interiore degli eroi, dal loro altruismo, modestia e capacità di compiere azioni nobili!

Sicuramente la lettura incoraggia il pubblico più giovane a mostrare i propri sentimenti, dimostrando quanto possa essere importante un semplice abbraccio.


Anche le illustrazioni sono ricche di calore, in cui la natura amichevole avvolge tutti i personaggi.
Emilia Dziubak ha dimostrato più di una volta che le sue illustrazioni sono molto distintive, curate in ogni dettaglio, ricche ma non esagerate. L’artista accosta con gusto colori sfumati, intreccia fili umoristici nel mondo pieno di fiabe e poesie e gioca liberamente con le convenzioni. I suoi disegni riflettono perfettamente l’umore e le emozioni.

Amore di Mamma di Przemysław wechterowicz edito da Sinnos è un albo illustrato gentile, pieno di tenerezza, attento. La storia racconta in modo eloquente quanto sia cruciale, nel costruire la felicità interiore, l’armonia con se stessi e con il mondo circostante, anche con un abbraccio affettuoso. Come in ogni favola, questa finisce felicemente con una calda illustrazione di una famiglia che si ama. I fan dell’autrice apprezzeranno anche i riferimenti ad altri titoli, come l’incontro di mamma orso con due rane 😉

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Orsetto e la casa nel Bosco – Benjamin Chaud

Papà Orso schiaccia un pisolino,
Mamma Orso sgranocchia uno stuzzichino
e Orsettino fa la nanna.
Solo Orsetto si annoia terribilmente.

Nella foresta la giornata scorre tranquilla mentre la famiglia Orso si gode la natura, però Orsetto si annoia davvero tanto! Ha voglia di giocare ma nessuno lo accontenta, nessuno gli canta una canzone, nessuno gli gratta la schiena.

Ne ha abbastanza! E ne ha abbastanza di essere un orso. Vuole essere un bambino, così può avere giocattoli e vestiti e può passare il tempo a divertirsi.
Allora se ne va.
E lo vediamo attraversare quel bosco tra ghiande, radici, funghi e vari amici…volpi, scoiattoli, conigli e castori lo invitano a giocare o far merenda, ma lui ormai è un bambino, i bambini non giocano con gli animali della foresta!

Dopo una lunga camminata il piccolo Orsetto raggiunge una grande casa rossa proprio in mezzo al bosco.

Gli orsi non entrano nelle case, ma i bambini sì!
E i bambini si incantiamo e divertono ad esplorare ogni stanza insieme a lui.
Si avventura in tutte quelle stanze piene di dettagli e si diverte un mondo a fare di tutto: gioca coi pupazzi, fa il bagno, si veste, si prepara uno spuntino…


Quanti particolari, dettagli li incollano alle pagine così riccamente e meravigliosamente illustrate.
E che risate nel vedere cosa combina Orsetto nelle vesti di bambino. Ma all’improvviso si sente un rumore.

CRAC!

Orsetto, proprio come farebbe ogni bimbo corre a nascondersi sotto le coperte e comincia a immaginare chi potrà mai essere a fare un rumore così strano…
Cosa o chi sarà? Dei mostri?

Orsetto e la casa nel bosco di Benjamin Chaud edito da Franco Cosimo Panini, come per le precendenti avventure (raccontate QUI) anche questo è un albo di grande formato che vede ancora una volta protagonista il nostro tanto amato Orsetto.
Grazie alla ricchezza delle illustrazioni, la storia, che fa da canovaccio e da spina dorsale al libro, diventa anche punto di partenza per narrazioni parallele e giochi.


Si suggerisce infatti, ad ogni voltar di pagina, di cercare e trovare l’orsetto, ma, oltre questi, il testo, ad una lettura non troppo veloce, indica altre piste, altri particolari da scovare, altre piccole chicche su cui posare lo sguardo e l’attenzione.

Buffi e allo stesso tempo dotati di una loro, pur essenziale , raffinatezza, i disegni riescono ad essere ricchissimi senza diventare caotici.
Lo sguardo è così libero di correre sull’illustrazione senza affaticarsi ma, anzi, godendone appieno e riuscendo con facilità a cogliere dettagli e sfumature.
Forse merito anche dei colori usati che risultano armonici e con un effetto leggermente retrò, grazie ad un sapiente uso di tinte nette.

Con questa storia di Orsetto si può LEGGERE, OSSERVARE, GIOCARE e IMMAGINARE.
Da soli o in compagnia di un adulto, con o senza suggerimenti.
Può diventare pretesto per sfide con mamma e papà o con gli amici (“vediamo chi trova…”), oppure territorio per fantasticare in solitudine, collegare personaggi, dettagli, minuzie che al primo sguardo, magari, non erano risaltate.

Quanta ricchezza in questa nuova storia di Orsetto:
possiamo rileggerlo davvero cento volte, vedremo sempre cose nuove e inventarne tante altre storie 😉
Ora spetta a voi perdervi ed immergervi in questa lettura
e aiutare la famiglia di Orsetto a ritrovarlo con un caldo abbraccio

Scopri chi cè! Giardino e Nel Bosco

C’è un grande movimento stamattina in giardino.
Chi si nasconde dietro quella foglia? e dentro quel fiore?
Che animale è quello che sta correndo e saltando di ramo in ramo?
E quello che sta ancora dormendo, chi è?
Chi ha fatto questa montagnola di terra?

Le uscite all’aperto, sono per i bambini non solo occasioni per giocare con i giochi pre-strutturati presenti, ma anche e soprattutto opportunità di scoperta, ricerca, esplorazione e conoscenza. Scoprire ed osservare piante, animali e insetti, raccogliere rami, foglie e fiori, fare buche nella terra… in genere sono queste le azioni dei bambini in giardino, ed ognuna è vissuta con entusiasmo, godendo della meraviglia che suscita inevitabilmente ogni nuova scoperta.

Il bambino cresce attraverso le relazioni con persone, cose ed anche attraverso il rapporto con gli spazi in cui può muoversi e raccogliere sensazioni e messaggi.
Un giardino da vivere, ua gita fuori porta in un bel bosco sono occasioni belle e uniche per i bambini e possono diventare fonte di scoperta e ricerca, dove sviluppare esperienza di sé e del mondo e dove ritrovare tutti quei simpatici animali che con tanta cusiosità le loro manine indicano e chiamano per nome nelle loro prime parole.

I bambini, fin da piccolissimi, dimostrano molta curiosità verso gli animali. Questo interesse può rappresentare un incentivo per proporre loro libri divulgativi che permettano di approfondire quelli noti e di scoprirne di nuovi.
Proprio come accade sfogliando e girando cespugli o fiori nei libri Scopri chi cè! della Usborne. Ad accompagnarli ci sono un adorabile topolino e un curiosissimo scoiattolo, che scorazzano in un giardino e nel bosco alla ricerca degli animali che li abitano.
Una collana dedicata ai più piccolini per introdurli all’affascinante mondo della natura!

• sono maneggevoli;
• hanno le pagine cartonate;
• stanno aperti da soli;
• dopo la mediazione di un adulto, possono essere dati in mano ai bambini per una lettura autonoma e rievocativa;
• si prestano a sopportare molte letture e ad essere sfogliati ripetutamente, da manine poco delicate, senza rovinarsi.

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Quanti alberi ci vogliono? – Barroux

Quanti alberi ci vogliono
per fare una foresta?

Quanto pensi sia grande la foresta?

L’alce, il re della foresta, pensa che siano 1500 alberi, ma l’orso bruno pensa che siano 500; per la volpe, 85 alberi sono sufficienti per giocare a nascondino con un po’ d’ombra;

 

il coniglio, inizialmente è un po’ indeciso, ma alla fine conferma che il numero perfetto è 80, giusti giusti per confondere il cacciatore, e poi arriva anche una topolina piccolina e con molta fermezza dichiara che gli alberi sono 4! Uno per ogni stagione…e le stagioni sono quattro in un anno! L’ultima ad arrivare nella discussione è una piccola formica e pensa proprio che la risposta giusta è “un albero

“basta un albero per fare una foresta,
Perchè anche la foresta
più grande del mondo inizia
con il seme di un solo albero!”

Cosa ne pensi?

Quanti alberi ci vogliono? edito da Clichy Edizioni di Barroux ha sempre il tipico stile di racconto dell’autore, la storia è illustrata in modo essenziale e quasi rapido, ma ci sono nascosti grandi messaggi, problemi e pensieri.
Infatti è anche grazie alle storie,come questa che possiamo incoraggiare i bambini a elaborare idee o a sviluppare una discussione tematica, a dire la loro, come in questo caso, sull’ambiente e la natura.

Quanti alberi ci vogliono? È la domanda ricorrente che pagina dopo pagina si pongono il cervo, la volpe, l’orso e la formica, arrivando ciascuno a una conclusione diversa.
La risposta della piccola formica è intrigante …
È davvero necessario avere molti alberi?
Sono “esigenze diverse” o “opinioni diverse”?


Rispetto ad altri animali, la risposta della piccola formica è puramente semplice, perché sa che il bisogno e l’equilibrio vanno bene bilanciati.
Al fine di creare una vita migliore ricordiamoci e insegniamo sempre ai bambini che la terra è rispettosa dell’ambiente e la mente di tutti deve essere rispettosa a sua volta verso l’ambiente che ci circonda al fine di proteggere la nostra casa, la terra in cui viviamo!

Con l’esplosione di colori che gli è solita, Barroux, partendo anche da esperienze personali (per esempio, un viaggio in Brasile durante il quale ha visto parti della foresta Amazzonica date alle fiamme per far spazio a coltivazioni di soia),  affronta temi delicati in modo curioso e molto coinvolgente per i più piccoli.

“Lavoro alla vecchia maniera, senza computer: dipingo e uso anche il collage.
Sono libri per bambini, non va dimenticato.

La storia e le immagini devono farli sognare e farli riflettere,
e se possibile anche divertire.
Ma con i bambini si può affrontare qualsiasi argomento.
Basta trovare il modo

Quindi cerco temi e soggetti più contemporanei,
senza dimenticare di metterci dentro il sogno e la poesia
Ho la fortuna di viaggiare molto,
e quindi l’opportunità di vedere i disastri
che il nostro sistema di vita provoca alla natura
in ogni parte del mondo.”
Barroux

Leggere, dare in mano ai bambini albi illustrati e libri belli, significa abituarli alla bellezza.
Offrire loro anche contenuti, significa abituarli a riflettere e a farsi pensieri propri.

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Ti CERCO, ti TROVO – Anthony Browne

“Giochiamo a qualcosa?” chiese Cy
“MA a cosa possiamo giocare?” chiese Poppy

Due fratellini, Cy e Poppy, sono in cucina. La loro tristezza è tangibile per un cane, Goldie, scomparso da casa da giorni. Che si fa? Sono tristi e non sanno come passare il tempo.
Si potrebbe uscire, nel bosco e giocare a nascondino. Poppy è d’accordo. Uno, due, tre, quattro…

“Facciamo che tu vai più lontano che puoi nel bosco
e poi io ti vengo a cercare”.

Cy ha trovato una capanna di rami nella quale nascondersi, è emozionato perché questa volta sua sorella non lo troverà così facilmente, eppure per qualche ragione inizia a tremare.
Poppy e Cy giocano, ma il lettore continua ad avvertire un velo di inquietudine.


Il bosco per Antony Browne diventa sempre qualcos’altro, il posto dove i bambini sperimentano la propria solitudine, il proprio dolore o la propria disperazione. In questo albo il gioco del nascondino è doppiamente simbolico: Cy si è nascosto così bene che Poppy non riesce a trovarlo e Goldie, il loro cane, è lì fuori da qualche parte.
L’inquietudine, come sempre negli albi di questo straordinario autore, diventa la condizione necessaria per trovare una rassicurazione, la chiave con cui il doppio registro narrativo, senza sforzi, mescola conscio ed inconscio.

Ti cerco, ti trovo, di Anthony Browne che la casa editrice Camelozampa ha portato in Italia con la traduzione di Sara Saorin.
Un libro illustrato ricco, importante, che si sviluppa su livelli emozionali diversi.
Anche questa volta la lettura di uno dei libri di Browne equivale ad un’immersione totale nella storia. Riusciamo a percepire persino la brezza che si alza con il procedere della sera, il fremere delle foglie e quello di Cy che vorrebbe scomparire nel cumulo di fronde in cui si è nascosto ed insieme essere ritrovato dalla sorella a mano a mano che il tempo passa e calano le ombre e la sessione di nascondino nella sua mente infantile pare diventare infinita.


Un bosco è natura che accoglie, alberi altissimi, profumi e suoni che infondono pace. Ma si trasforma in un luogo molto diverso quando si è bambini e ci si trova lì da soli. Anthony Browne lo sa bene ed è capace, attraverso l’uso dei colori, del tratto e della prospettiva, a infondere nel lettore un’inquietudine crescente e a trasportarlo lì, nel bosco, insieme a Poppy e Cy.

Il gioco del nascondino è un gioco antico, forse il gioco simbolico più antico di tutti, quasi un rito iniziatico e tutti da piccoli eravamo entusiasti di giocarci. C’è una preda, c’è un cacciatore e c’è una tana, quella che ti salva e ti libera, e quella dove ti nascondi, ma che non ti può tenere al sicuro per sempre. Nel libro di Antony Browne, il lettore interpreta entrambe le parti – quella del cercatore e quella della preda – perché è questo che fa la letteratura, ci dà la possibilità di sperimentare e scambiare i ruoli, di attraversare i boschi, da quelli delle fiabe a quelli degli albi.

La storia si svolge al tramonto. Le ombre sono lunghe, scure, ma il cielo è terso in questa bella sera d’autunno. Pare di percepire l’aria pungente.


Il bosco, sebbene così nitido e luminoso, resta un luogo misterioso, pieno di ombre, di giochi di luce: i rami, le radici e la corteccia degli alberi sembrano o celano volti, animali, addirittura cose.
La prima lettura di questo albo ci troverà troppo presi emotivamente nel seguire le vicende dei due fratellini per accorgerci che Browne ha preparato per noi un secondo piano lettura/gioco, il lettore deve giocare a nascondino con Poppy e Cy. Cosa si nasconde nel bosco?
Antony Browne ha disseminato le pagine di oggetti da rintracciare. Allora sarà un piacere ricominciare a sfogliarlo da capo per cogliere la lista elencata a fine racconto.

Ti cerco, ti trovo, come suggerisce il titolo, si conclude con un lieto fine. Nel cambio di colori e di atmosfera, l’autore sembra quasi volerci ricordare una cosa semplice ma determinante: che il modo in cui percepiamo ciò che viviamo è spesso dettato soltanto dalla natura del nostro sguardo sul mondo.
Per questo le sue storie sono un dono, un luogo dove coltivare la speranza; bisogna avere paura, addentrarsi nel profondo di noi stessi, perdersi per ritrovarsi. Si ascolta, si valuta, si sta in attesa, si trattiene il fiato. Poi il gioco inizia.

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Olly va a sciare – Elsa Beskow


Quando Olly compì sei anni,

ricevette in regalo dal padre un paio di sci nuovi.
Olly non stava più nella pelle
per l’attesa e continuava a chiedersi:

“Arriverà mai l’inverno quest’anno?”.

Prima di raccontarvi di Olly e della sua avventura è necessario, però, che io vi dica che Elsa Beskow (1874-1953) è la più celebre autrice svedese di libri per bambini, è la Rodari di Svezia, la sua Beatrix Potter.
Il suo stile inconfondibile ha sempre cercato di rappresentare la natura in modo delicato, raccontando storie di vita quotidiana strettamente legate al suo mondo in cui gli elementi naturali prendevano vita.
Generazioni di bambini si sono nutrite con la sua penna e la sua matita, sempre attente alla natura, alla bellezza, all’armonia. E infatti questo albo è intriso di un realismo magico che vive della fantasia pura, quella dei bambini, e in essa si cura e rinnova.

Olly va a sciare è una fiaba di Elsa Beskow, pubblicata in Italia da Officina Libraria è una fiaba che ha più di 100 anni, ed è buffo che una fiaba centenaria sia oggi molto più fresca di altre tanto piùgiovani di lei!

Olly è un bambino di 6 anni. Vive ai margini di un bosco con la sua famiglia. Riceve per il compleanno un paio di sci tutto suo dopo quelli smessi dal figlio del mastro dove lavora il padre.
Manca solo la neve!

Alla fine l’inverno arrivò.
Un paio di settimane prima di Natale
la neve iniziò a cadere a grandi fiocchi
e nevicò per due giorni e due notti di fila
così che tutto venne avvolto
da una pesante coltre bianca.

Ah, quanto era felice Olly!
Così felice da fare tre capriole nel letto!

Non si era mai vestito così in fretta prima;
forse si mise perfino qualcosa al contrario.

Poi di corsa dalla mamma:
“Mamma, mamma,
posso andare subito nel bosco?”

L’intraprendenza del bambino è vera, credibile, convincente, tangibile sia nel testo, sempre puntellato da numerosi dialoghi, sia nei quadretti in bianco e nero posizionati di tanto in tanto all’interno della righe stampate. Pare quasi di averlo accanto, Olly, mentre trangugia la colazione, monta sugli sci e salutando mamma e fratellino si avvia verso il bosco.
E’ ovvio che Olly non aspetta altro, indossa i propri sci e va!
Cappello di lana rosso e giacchetta blu, spessi calzettoni e guanti caldi, Olly si addentra nel bosco e mano a mano che cammina, che scia, il bosco diventa più bello; un luogo reale in mezzo al quale sciare diventa per Olly talmente splendido da sembrare una fiaba, da dargli l’impressione di aver varcato la soglia del giardino del Re dell’Inverno.
Olly è davvero così felice che chiama ad alta voce proprio il Re Inverno per ringraziarlo. Al suo posto compare Mastro Gelo, un anziano signore barbuto, di bianco vestito, che con il solo soffio cosparge di brina e neve il cappotto di Olly.

E così s’incamminarono attraverso il bosco,
Mastro Gelo davanti e Olly dietro.

Mentre il dialogo tra i due si fa sempre più amichevole, compare una signora anziana, incappucciata, infreddolita, raffreddata, che viene prontamente -e malamente- scacciata da Mastro Gelo.
È la vecchia Sgelo che sbaglia sempre i tempi e al suo passaggio scioglie la neve per preparare l’arrivo della sua signora, la Primavera!

Ma la vera avventura per Olly deve ancora incominciare.
Con lui Olly arriverà scivolando e racchettando al palazzo del Re Inverno, dove assisterà, all’incredibile lavorio del popolo lappone al suo servizio, intento a preparare quelli che di abitudine sono i regali che chiedono i bambini svedesi: scarponi in pelle per sciare, calzettoni e guanti da sci con polsini lunghi fatti a maglia con magnifiche rose ricamate sopra, sci, slittini e pattini da ghiaccio. Ma al suono del gong…tutti fuori a giocare e allora sì ebbe inizio il divertimento!

E proprio qui accompagnato da Mastro Gelo, Olly conosce Re Inverno, una figura davvero imponente con al seguito due trichechi. Re Inverno, dopo averlo conosciuto, promette a Olly dei pattini nuovi, dato che non li ha mai avuti e gli permette di giocare con i bambini che al castello stanno lavorano per la realizzazione di semplici giochi. Quei regali arriveranno sulla porta di casa il giorno dopo.

Ti sei divertito?chiese Mastro Gelo, che arrivò proprio in quel momento.
Non mi sono mai divertito tanto in vita mia!”.
Non fatico a crederlodisse Mastro Gelo compiaciuto. Dopodiché legò una renna davanti agli sci di Olly, sali anche lui sugli sci per guidare e si misero in viaggio attraverso la grande torbiera dove Olly di solito raccoglieva more boreali durante l’estate.

Ritorna la calma, la tensione cala, Mastro Gelo conduce Olly fino al margine del bosco, verso casa. Ormai saldo, il legame tra il bambino e la natura, nella realtà fantastica, proseguirà nel tempo e quando Olly troverà due pacchetti regalo con pattini e sci davanti alla porta di casa, saprà da chi provengono;
quando vedrà la pioggia, il vento e il fango spazzare via il paesaggio invernale tanto amato da lui e suo fratello, saprà che vecchia Sgelo sta ormai compiendo il suo inevitabile lavoro 😉

Una storia, viva perché popolata da tanti personaggi, incantatrice, come solo l’immaginazione dei bambini sa essere, da assaporare e in cui accoccolarsi in attesa della neve. Grazie alle illustrazioni a piena pagina, accolte sempre nella tavola di destra, sono ariose, movimentate, luminose, dipinte con varie tonalità di bianco.

Una storia che ha il sapore della leggenda, basti sapere e ricordare come molti di noi sono cresciuti sentendo la leggenda dei giorni della merla che spiegava il freddo di fine gennaio. A inizio novembre ci sono giorni di sole perché è l’estate di San Martino, legata alla famosa cappa ceduta per benevolenza. Re Inverno non fa più parte delle storie che raccontiamo ai bambini, ma è una tradizione culturale molto presente in altri paesi soprattutto del Nord Europa. In Russia, durante gli anni in cui era proibito il culto cattolico, i bambini non potevano aspettare la nascita di Gesù Bambino, almeno ufficialmente, allora si rimediava dicendo che aspettavano Nonno Gelo o Re Inverno.

Una storia che merita di essere letta ai bambini perchè parla in modo originale del Natale, senza nominare Babbo Natale. Infatti Re Inverno porta doni ai bambini, vive in luogo pieno di ghiaccio dove i lapponi realizzano oggetti in legno e stoffa per i bambini. La sovrapposizione delle due figure è chiara, ma in Olly va a sciare è il legame tra favola e stagione il tema principale.

Buona lettura!
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