Siete sicuri di sapere cosa fare per migliorare la vostra salute?

Cambia la tua dieta e riduci drasticamente
il rischio di cancro, diabete, malattie cardiache e obesità

The China Study è una fonte inesauribile di informazioni sulla salute: Informazioni oggettive, scientifiche e soprattutto indipendenti di gran valore, di massima utilità e di applicazione efficace. Nel libro sono analizzate diverse tipologie di cancro, malattie che riguardano le ossa, i reni, il cervello, l’obesità, solo per citarne alcune. Tutte le analisi sono corredate da grafici, tabelle e diagrammi per comprenderle al meglio.

Viene analizzata l’incidenza dell’alimentazione nella formazione di patologie degenerative (tumori, diabete, malattie cardiovascolari ecc.) e in particolare delle proteine di origine animale.

Basandosi sui risultati di un progetto svolto dall’autore nella Cina rurale, ma andando ben oltre queste constatazioni, The China Study spiega nel dettaglio la correlazione tra alimentazione e malattie rivelandosi lo studio più completo e affidabile sul rapporto tra la dieta e il rischio di sviluppare malattie.

E’ però anche un’accorata denuncia alla disinformazione alimentare prodotta da potenti lobby, enti governativi e scienziati. Gli autori denunciano le relazioni tra le case farmaceutiche e la salute e i meccanismi attraverso cui queste riescono ad influenzare la nostra percezione e cura delle patologie.

Questo studio è potenzialmente in grado di salvare milioni di vite umane.

Un testo monumentale che sta sollevando un vero polverone intorno alla medicina convenzionale in tutto il mondo
T. Colin Campbell e Thomas M. Campbell IIThe China Study

Lo studio più completo sull’alimentazione mai condotto finora con sorprendenti implicazioni per la dieta, la perdita di peso e la salute a lungo termine.

The China Study è una fonte inesauribile di informazioni sulla salute: Informazioni oggettive, scientifiche e soprattutto indipendenti di gran valore, di massima utilità e di applicazione efficace. Nel libro sono analizzate diverse tipologie di cancro, malattie che riguardano le ossa, i reni, il cervello, l’obesità, solo per citarne alcune. Tutte le analisi sono corredate da grafici, tabelle e diagrammi per comprenderle al meglio.

Viene analizzata l’incidenza dell’alimentazione nella formazione di patologie degenerative (tumori, diabete, malattie cardiovascolari ecc.) e in particolare delle proteine di origine animale.

Basandosi sui risultati di un progetto svolto dall’autore nella Cina rurale, ma andando ben oltre queste constatazioni, The China Study spiega nel dettaglio la correlazione tra alimentazione e malattie rivelandosi lo studio più completo e affidabile sul rapporto tra la dieta e il rischio di sviluppare malattie.

E’ però anche un’accorata denuncia alla disinformazione alimentare prodotta da potenti lobby, enti governativi e scienziati. Gli autori denunciano le relazioni tra le case farmaceutiche e la salute e i meccanismi attraverso cui queste riescono ad influenzare la nostra percezione e cura delle patologie.

Questo studio è potenzialmente in grado di salvare milioni di vite umane.

Un’opera colossale!

Uno studio completissimo e approfonditissimo durato quasi 30 anni

che pone un punto di domanda sulla medicina convenzionale moderna

In anteprima l’introduzione di T. Colin Campbell

Pur avendo dedicato tutta la mia vita lavorativa alla ricerca sperimentale sull’alimentazione e la salute, la fame di informazioni nutrizionali riscontrabile nella gente non finisce mai di stupirmi.

I libri sulle diete sono costantemente in cima alle classifiche di vendita; non c’è praticamente rivista popolare che non dispensi consigli dietetici, mentre i quotidiani pubblicano regolarmente articoli sull’argomento e nei programmi radiotelevisivi si parla in continuazione di alimentazione e salute.

Dato il bombardamento di informazioni, siete sicuri di sapere cosa dovreste fare per migliorare il vostro stato di salute?

  • È consigliabile acquistare alimenti con etichetta biologica per evitare l’esposizione ai pesticidi?
  • Le sostanze chimiche ambientali sono una delle cause principali del cancro?
  • Oppure la vostra salute è “predeterminata” dai geni che avete ereditato alla nascita?
  • È vero che i carboidrati fanno ingrassare?
  • Meglio stare attenti alla quantità totale di grassi preoccuparvi solo dei grassi saturi e trans?
  • Quali vitamine è meglio assumere, ammesso che sia necessario prenderle?
  • Comprate cibi a cui sono state aggiunte fibre?
  • Sarebbe opportuno mangiare pesce, e se sì con quale frequenza?
  • Il consumo di alimenti a base di soia previene le cardiopatie?

La mia ipotesi è che non siate veramente sicuri delle risposte a queste domande. In tal caso sappiate di non essere i soli: malgrado l’abbondanza di informazioni e opinioni, pochissime persone sanno davvero che cosa dovrebbero fare per migliorare la loro salute.

Questo non dipende dalla mancanza di ricerca. Le ricerche sono state fatte, disponiamo di un’enorme quantità di informazioni sui legami fra alimentazione e salute, ma la vera scienza è stata sepolta sotto un cumulo di informazioni irrilevanti, se non addirittura dannose: la scienza spazzatura, le diete alla moda e la propaganda dell’industria alimentare.

Voglio cambiare questa situazione. Voglio fornirvi un nuovo quadro di riferimento per capire l’alimentazione e la salute, una struttura che elimini la confusione, prevenga e curi le malattie e vi consenta di vivere una vita più appagante.

Alcune scoperte, pubblicate nelle riviste scientifiche più prestigiose, dimostrano che:

  • un cambio di alimentazione può permettere ai pazienti diabetici di sospendere l’assunzione di farmaci;
  • una cardiopatia può essere fatta regredire solo con la dieta;
  • il cancro al seno è in relazione con i livelli di ormoni femminili nel sangue, a loro volta determinati dal cibo che mangiamo;
  • il consumo di latticini può aumentare il rischio di cancro alla prostata;
  • gli antiossidanti presenti nella frutta e nella verdura sono collegati a migliori prestazioni intellettuali nella vecchiaia;
  • è possibile prevenire i calcoli renali con una dieta sana;
  • il diabete di tipo 1, una delle malattie più devastanti che possano colpire un bambino, presenta evidenti correlazioni con le pratiche di alimentazione infantile.

Queste scoperte dimostrano che una buona dieta è l’arma più potente di cui disponiamo contro la malattia.

continua a leggere l’anteprima del libro qui >>>

The China Study - Libro
Lo studio più completo sull’alimentazione mai condotto finora.
Sorprendenti implicazioni per la dieta, la perdita di peso e la salute a lungo termine.

Voto medio su 163 recensioni: Da non perdere

Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: Grande Dizionario delle Malattie e della Guarigione

La formula per la Vita

I tre livelli di coscienza e la salute
Medicina corpo-mente

L’espressione «corpo-mente» è diventata molto popolare, tanto da aver persino dato il titolo ad alcune riviste. Le prove scientifiche del collegamento fra mente e corpo sono cresciute esponenzialmente. La medicina corpo-mente raccoglie tutte le modalità che agiscono tramite i meccanismi con cui i nostri stati emozionali (la psiche) influiscono sulla fisiologia (i processi che avvengono nell’organismo). La ricerca ha dimostrato che c’è un enorme potere insito nelle nostre intenzioni, che può, quando lo si usa con efficacia, influenzare il benessere generale, e persino i processi cellulari e genetici. L’obiettivo di questo libro è mostrarvi come adoperare questo potere dell’intenzione per guarire anima e corpo a livelli inimmaginabili.
Un cocktail miracoloso: intenzione e potere magico dell’anima
Quando l’intenzione è combinata con altri ingredienti magici quali rilassamento, abbandono, convinzione e aspettative abbinate a gratitudine, accadono miracoli. È possibile farlo in molte forme diverse: qi gong, visualizzazione, ipnosi, biofeedback, yoga, rituali sciamanici, preghiere e salmodie, per nominarne solo alcune. Ecco una storia che illustra questa magia in azione.
John era un quarantaduenne cui era stato diagnosticato un tumore al pancreas, una delle forme di cancro più letali. Gli era stata somministrata una serie di cocktail chimici per rallentare lo sviluppo della massa tumorale, compresi alcuni farmaci sperimentali. John aveva dodici metastasi; quando lo incontrai durante una conferenza era magrissimo ed esausto. Mi pose la domanda che molti malati cronici o incurabili mi ripetono: «Conosce qualcosa che possa aiutarmi?» L’avevo già notato durante il mio intervento: non solo era pelle e ossa, ma anche grigiastro ed evidentemente malandato.

Parlò rapidamente, come se non avesse più molto tempo. Lo guardai e gli chiesi: «Che lavoro fai?» Rispose veloce: «Ero un dirigente delle vendite». «Eri bravo?» gli domandai. «Uno dei migliori nella mia azienda», fu la risposta. «Bene, allora hai una possibilità», dissi e continuai: «Voglio che vendi a te stesso un nuovo leasing sulla vita. C’è qualche condizione che devi rispettare per vincere questa battaglia; ti farò un elenco delle cose da fare. Devi farle alla lettera perché non abbiamo molto tempo. Non ti do alcuna garanzia, ma ottime probabilità.»
«Innanzitutto devi ascoltare una serie di dodici meditazioni guidate che ho creato e chiamato Omega Healing. Ti insegneranno a rilassarti e a controllare il sistema nervoso autonomo, a programmare la tua mente e il tuo sistema immunitario per raggiungere il risultato desiderato. Devi farlo per un minimo di sei ore al giorno, otto se possibile. Comincia con la prima, poi passa alla seconda il giorno successivo, alla terza il terzo giorno e poi avanti così; alla fine ripeti il ciclo da capo.
«Secondo, devi seguire il mio programma intitolato ‘Come far sì che quest’anno sia il migliore che hai passato’ alla lettera, e praticarlo finché ti viene automatico.»
Ecco l’elenco che diedi a John perché lo leggesse otto volte al giorno.

Come far sì che quest’anno sia il migliore che hai passato sappi e ricorda a te stesso che tutto sarà perfetto alla fine

Cancella dalla mente TUTTO ciò che non concorda con l’intenzione di fare di quest’anno il migliore tra quelli che hai trascorso.

Cancella TUTTI i pensieri negativi e ripeti ” Sto vivendo l’anno migliore della mia vita (tre volte respirando profondamente). Mentre lo ripeti chiudi la mano sinistra a pugno e colpisciti tre volte sul cuore (per un totale di nove colpi). Questa è la cosiddetta «àncora del potere» (la spiegheremo dettagliatamente più avanti).

Fai un elenco di tutte le persone che ti hanno causato dolore o sofferenza. Perdonale tutte dedicando dieci minuti a ogni persona. Individua un insegnamento o un dono che hai ricavato
da ogni episodio doloroso; perdona anche te stesso per il tuo eventuale contributo nell’accaduto, cosciente o meno che fosse.

Ogni mattina, fatti le seguenti domande:

1. Cosa mi entusiasma in questo preciso istante?
2. Chi amo? Chi mi ama?
3. Fai TUTTO senza resistenza, fai TUTTO con il cuore ricolmo di gioia.
4. Cosa posso fare oggi per far sorridere il prossimo? Come posso sorridere di più? Per cosa sono grato?
5. Come posso divertirmi e ridere di me?
6. Chi sono io?
7. Abbandona TUTTA la negatività, abbandona TUTTO e ricorda solo che sei uno spirito divino che sperimenta ciò che chiamiamo vita.
8. Cosa devo fare oggi? Il tuo compito è accettare ciò che non puoi cambiare, e rilassarti nell’esperienza.

Concentrati sui tuoi punti di forza (i tuoi talenti o doni), rafforzati sapendo che ogni esperienza ti rafforza e ti aiuta a equilibrare ciò che ha bisogno di essere equilibrato. Con questo potere cambi ciò che dev’essere cambiato in te, quindi la vita diventa libera dalla paura ed è più piacevole. TUTTO è perfetto, alla fine, perché in realtà non c’è alcuna fine, solo una trasformazione che ci riporta a chi siamo: esseri divini ricolmi dell’essenza dell’amore.
Ripeti tutto ciò prima di andare a letto.
Mangia solo alimenti biologici, bevi molta acqua, prendi molti antiossidanti e prega Dio, gli angeli e gli altri esseri di luce perché ti inviino la guarigione; visualizzala mentre ti entra nel corpo.
Dopo che gli ebbi consegnato la lista, John mi chiese: «Non devo prendere qualche medicina speciale?» La mia risposta fu: «Questa è la tua medicina. È la migliore medicina che io possa darti. Torna da me tra un anno.»

John se ne andò e io mi dimenticai completamente di lui. Due anni dopo, durante un’altra conferenza, un uomo mi venne incontro. Aveva un aspetto molto sano, pareva addirittura risplendere di energia. Con un grande sorriso disse: «Roy, ti ricordi di me? Sono John!» Lo guardai senza avere la più pallida idea di chi fosse: aveva un volto familiare ma non mi ricordavo dove l’avessi conosciuto. Incontro migliaia di persone ogni anno, per cui lo guardai con aria interrogativa. Continuò: «Due anni fa sono venuto a vederti, stavo morendo, i dottori mi avevano dato quattro mesi di vita al massimo. Tu mi hai dato un elenco di regole per far sì che questo fosse il migliore anno della mia vita. Mi hai consigliato di ascoltare le tue dodici sessioni di Omega Healing.

All’inizio ero dubbioso, ma non avevo nulla da perdere. Dopo una sola settimana ho sentito un cambiamento formidabile. Dopo tre settimane ho cominciato a sperare, perché mi sentivo sempre meglio. Dopo tre mesi sono andato a fare un controllo e ho scoperto che il 50% delle metastasi se n’era andato. Dopo sei mesi ne era rimasta solo una, il tumore originale nel pancreas. Oramai mi sentivo fortissimo ed ero certo che avrei battuto anche quello. E sai che ti dico, quest’esperienza è stata la cosa migliore che mi sia mai capitata. Ora sono una persona diversa: sono felice e mi godo la vita; e ho ripreso a lavorare, ma questa volta è diverso, lo faccio con piacere e gratitudine per avere avuto una seconda possibilità. Ti ho portato un regalo», e mi diede una bottiglia di vino. «Bevila alla mia salute!»

La storia di John conferma che laddove l’intenzione è combinata con gli ingredienti magici di rilassamento, abbandono, convinzione e aspettative abbinate a gratitudine, accadono miracoli. John non guarì solo a livello fisico, ma anche a quello dell’anima. Aveva lavorato sia sul conscio sia sul subconscio…

Tratto da: La Formula per la Vita di Roy Martina


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Un viaggio per raggiungere salute, felicità e libertà

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Affrontando il problema da una prospettiva olistica, la “formula” messa a punto dall’autore va oltre i semplici sintomi e agisce alla radice, correggendo abitudini ed emozioni negative attraverso i nove codici della prevenzione, della guarigione e della felicità.

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Roy Martina svela come possiamo attingere alle infinite risorse che tutti abbiamo dentro di noi per ottenere il massimo delle potenzialità vitali: bellezza, salute, equilibrio psicofisico, felicità.

Ma spiega anche come troppo spesso rischiamo di perdere il benessere con clamorosi autosabotaggi e condizionamenti limitanti. Il percorso che indica è affascinante e coinvolgente e ci regala la libertà di scegliere il meglio per la nostra vita.

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Prenditi ora la responsabilità del tuo futuro e del tuo corpo e investi in te stesso.

È il momento di sbloccare il potere di guarigione che è dentro di te e di scoprire i tuoi codici di accesso a salute, felicità e libertà.

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Una Grande lezione di Vita

L’ultima conferenza del prof. Randy Paush, con traduzione in italiano, una grande lezione di vita.

“Come realizzare i sogni della vostra infanzia”

Buonasera a tutti. É magnifico essere qui. Questa serie di conferenze un tempo si chiamava “L’ultima conferenza: se aveste un’ultima conferenza da fare, di che cosa parlereste?” E io ho pensato: “Accidenti, finalmente avevo centrato l’argomento e loro le cambiano nome!” [Risate].

Bene, eccoci qui. Nel caso in cui ci fosse qualcuno che è capitato qui per caso e non conosce la mia storia, mio padre mi ha insegnato che quando c’è un grosso problema bisogna affrontarlo. Nelle mie Tac compaiono una decina circa di tumori al fegato e il dottore mi ha detto che mi restano dai tre ai sei mesi di buona salute. Considerato che me l’ha detto un mese fa, i conti sono presto fatti. Ho i medici migliori al mondo. Cosa c’è? Non funziona il microfono? Allora parlerò più forte…[aggiusta il microfono]. Va bene così? Ok. Allora, stavo dicendo che le cose stanno così. Non possiamo cambiarle. Possiamo soltanto decidere in che modo reagiremo alla situazione. Non possiamo cambiare le carte che ci sono date, possiamo soltanto decidere come giocare la prossima mano. Se non vi sembro depresso o cupo come pensate che dovrei essere, mi dispiace deludervi. [Risate].

Vi assicuro che non provo un atteggiamento di rifiuto. Non è che io non sia pienamente consapevole di quanto mi sta accadendo.

La mia famiglia, i miei tre figli, mia moglie…abbiamo traslocato. Abbiamo comperato una splendida casa in Virginia e stiamo facendo tutto ciò perché questo è un posto bellissimo per viverci. […] L’altra cosa che vorrei dirvi è che in questo momento sono in ottima forma, in forma smagliante e fenomenale. Ciò che intendo dire è che il fatto che io sia in ottima forma davvero è l’esempio di dissonanza cognitiva più plateale che vi possa capitare di vedere. Di fatto, credo di essere in forma migliore della maggior parte di voi qui presenti. [Randy si sdraia per terra e inizia a fare flessioni] [Applausi] Pertanto se qui c’è qualcuno che intende piangere o compatirmi, può scendere e fare un paio di flessioni, e soltanto dopo potrà compatirmi. [Risate].

Va bene… allora, di una cosa non parleremo oggi. Non parleremo di cancro, perché ho già parlato a lungo di questo e davvero non mi interessa parlarvene. Se avete qualche integratore a base di erbe o qualche altro rimedio, vi prego di starmi alla larga. [Risate].

Non parleremo anche di altre cose che sono più importanti dell’esaudire i sogni della vostra infanzia. Non parleremo di mia moglie e non parleremo dei miei figli, per esempio, perché sono bravo, sì, ma non così bravo da poterne parlare senza scoppiare a piangere. Pertanto, molto semplicemente, accantoneremo questo argomento, che è molto più importante.

Altre cose di cui non parleremo sono la spiritualità e la religione, anche se vi devo confessare di aver appena avuto una conversione in extremis, in punto di morte… [pausa drammatica di silenzio]. Mi sono appena comperato un Macintosh. [Risate e applausi]. Ecco, adesso so che almeno un nove per cento del pubblico è con me…

D’accordo, ma allora di che cosa parliamo oggi? Parliamo dei miei sogni d’infanzia e di come li ho realizzati. Da questo punto di vista sono stato molto fortunato. Parleremo di come credo di aver reso possibili i sogni altrui e, in una certa qual misura, degli insegnamenti che se ne possono ricavare. Sono un professore, pertanto dovrebbe essere possibile ricavare qualcosa che consenta ai vostri sogni di realizzarsi. A mano a mano che si diventa grandi, si può scoprire che “permettere ai sogni altrui di realizzarsi” è ancora più gratificante.

Dunque, volete sapere quali erano i sogni della mia infanzia? Prima di tutto vi premetto di aver avuto un’infanzia davvero molto felice. Sì, sul serio, non sto scherzando. Ho frugato nell’archivio di famiglia e la cosa che mi ha davvero colpito è che non sono riuscito a trovare nessuna foto di me bambino nella quale io non stessi sorridendo. E questo di per sé è già molto gratificante. [Compare una diapositiva] Questo è il nostro cane, d’accordo? Sbadiglia… e questo sono io che sogno. Sognavo molto.

Sapete, c’era molto per cui sognare ad occhi aperti. Sono nato nel 1960. Avevo otto o nove anni e se guardavo la televisione potevo vedere l’uomo sbarcare sulla Luna. A quel punto capite bene che ogni cosa è possibile. Ecco, questo non dovremmo dimenticarlo mai. L’ispirazione e la possibilità di sognare sono immense.

Quali erano i miei sogni d’infanzia? Potrete anche non essere d’accordo con il mio elenco, ma si tratta dei seguenti: sperimentare l’assenza di gravità, giocare nella Lega Nazionale di Football, scrivere una voce della World Book Enciclopedia (beh, sì, presumo che i secchioni si individuino subito, non è così? ), essere Captain Kirk…

C’è qualcuno tra voi che ha avuto questi stessi sogni quando era bambino? No, alla Carnegie Mellon University no di sicuro! Volevo anche essere uno di quei tipi che vincono i pupazzi giganti al Luna Park, e volevo diventare uno degli imagineer della Disney.

Ecco, ve li ho elencati in ordine sparso, anche se a esclusione forse del primo, sperimentare l’assenza di gravità, di sicuro erano sogni di difficile realizzazione.

Io credo che sia molto importante avere sogni precisi. Non sognavo di diventare un astronauta, perché quando ero piccolo e indossavo gli occhiali qualcuno mi aveva detto che gli astronauti non possono indossare gli occhiali… e io avevo dichiarato: “Mmmm, non mi interessa diventare astronauta. A me interessa soltanto galleggiare nell’aria”.

Così da piccolo, come potete vedere nella diapositiva, mi allenavo [si vede Randy bambino che sdraiato sul tavolo di casa assume la posizione tipica di chi galleggia in assenza di gravità]. Ma ovviamente questo sistema non funzionava granché. Più avanti è saltato fuori che la Nasa disponeva di una cosa detta “La cometa del vomito” con la quale si addestravano gli astronauti. Si tratta di un apparecchio che effettua delle paraboliche. Alla sommità di ogni arcata per 25 secondi circa si diventa dei proiettili e si sperimenta, per circa 25 secondi soltanto, un vago equivalente dell’assenza di gravità.

Ebbene, esiste un programma al quale gli studenti universitari possono sottomettere varie proposte e il progetto migliore si aggiudica il diritto di volare. Così io ho pensato che potesse essere un’occasione meravigliosa. Ho formato un team di studenti che ha vinto e si è aggiudicato il diritto di volare. Io ero al settimo cielo: sarei andato anch’io. Poi però mi sono scontrato con la prima dura realtà: mi hanno detto chiaramente che per nessun motivo un membro di facoltà avrebbe potuto volare con il team. Capirete… ero a pezzi. Mi sembrava impossibile: avevo lavorato così sodo!

Allora mi sono riletto con grande attenzione tutto ciò che c’era da leggere sul programma e ho scoperto che la Nasa, nell’ambito del suo programma di assistenza e promozione, permetteva agli studenti di portarsi dietro dalla loro città il giornalista di un media locale. [Risate]. E così… [fa la voce profonda] “Randy Pausch è un giornalista web”. [Torna alla voce normale].

È davvero molto facile ottenere un pass per la stampa! [Risate]. A quel punto chiamo la Nasa e chiedo a quale numero avrei potuto faxare alcuni documenti. Loro mi chiedono di che documenti si tratta. E io rispondo che si tratta delle mie dimissioni da membro della facoltà e della mia candidatura al ruolo di giornalista. Loro mi chiedono: “Non le pare un po’ troppo sfacciata come manovra?”. E io dico: “Sì certo, ma il nostro progetto riguarda la realtà virtuale. Porteremo con noi moltissime cuffie con apparecchi VR (virtual reality), e tutti gli studenti che formano il gruppo la sperimenteranno, mentre tutti i veri giornalisti riprenderanno la scena”. E Jim Foley (che è qui tra il pubblico e annuisce… sì, tu, bastardo!) mi dice: “Eccole il numero di fax”.

Quindi, in conclusione, abbiamo rispettato i patti. Questo è uno di quegli argomenti di cui sentirete parlare ancora a lungo più avanti: avere sempre qualcosa da mettere sul tavolo, proprio così, perché questo vi rende più bene accetti. Se siete curiosi di sapere com’è l’assenza di gravità, ecco… spero che il sonoro funzioni. [Nella diapositiva si vede Randy che sperimenta l’assenza di gravità]. Io sono questo qui. [Risate, perché le persone del video si schiantano sul pavimento dell’aereo]. Pertanto, sogno d’infanzia numero uno: esaudito.

Ok, passiamo al football.

Il mio sogno, come vi ho detto, era giocare nella Lega Nazionale di Football, ma probabilmente ho avuto molto più da questo sogno che non si è realizzato che da tutti quelli che invece si sono realizzati.

Avevo un allenatore. Firmai con lui a nove anni. Ero il più piccolo della Lega, e avevo un allenatore, Jim Graham, che era alto quasi un metro e novanta e aveva giocato da linebacker con i Penn State. Era un colosso ed era della vecchia scuola. Intendo proprio vecchia… il primo giorno di allenamento eravamo tutti spaventati a morte da quel gigante. Lui arrivò… ed era senza pallone. Come avremmo mai potuto allenarci senza pallone? Allora un ragazzino si fece avanti e gli disse: «Senta coach, mi scusi, ma non c’è il pallone». E il coach Graham: «È vero. Ma ditemi un po’, quante persone ci sono in campo?». E noi in coro: «Undici per squadra, ventidue in tutto». «Esatto. E quante persone alla volta toccano il pallone?». «Una sola». «Giusto. Quindi noi inizieremo da quello che fanno gli altri ventuno».

Sì, è propria una bella storiella, perché parla delle cose fondamentali, le cose basilari, le cose che contano. È importante concentrarsi su queste, le cose fondamentali, perché tutto ciò che è superfluo e inutile non serve a niente.

L’altra cosa importante legata al coach Jim Graham riguarda l’allenamento. Mi stava sempre addosso, sempre. Mi faceva sgobbare e lavorare senza sosta: “Sbagli questo, ripeti. Sbagli anche quell’altro. Fallo ancora. Torna indietro e ricomincia. Me lo devi… dopo l’allenamento fai le flessioni” e così via. Un giorno, al termine dell’allenamento, uno degli altri coach mi si avvicina e mi dice: «Il coach ti ha lavorato ben bene, non è così?». Io rispondo di sì, e lui chiosa: «Si tratta di un buon segno. Quando sbagli qualcosa e nessuno ti dice più niente, significa che ormai hanno rinunciato».

Questa è una lezione che ho imparato e ho ricordato per tutta la vita: quando fai qualcosa di sbagliato e nessuno si prende la briga di dirti qualcosa, significa che è meglio cambiare aria. Chi ti critica lo fa perché ti ama e ti ha a cuore.

Dopo il coach Graham ne ho avuto un altro, il coach Setliff, che mi ha insegnato moltissime cose sul potere dell’entusiasmo. Faceva una cosa terribile, a ripensarci: inseriva un giocatore alla volta per un solo tempo nella posizione che era la meno plausibile e la più sbagliata per lui. Per esempio, metteva in campo tutti i bassi nella posizione di ricevitore, capite? Beh, insomma, l’altra squadra era assolutamente disorientata. Non sapeva chi era a colpire. Perché se si gioca soltanto un tempo e non ci si trova dove uno suppone ci si debba trovare, libertà diventa sinonimo di nulla da perdere… L’entusiasmo era alle stelle. Ancora oggi da nessuna parte mi sento più a mio agio che su un campo da football.

Quello che voglio dire è che quando ho un problema da risolvere [tira fuori un pallone], la gente mi vede andare in giro con uno di questi… perché quando si è giovani e qualcosa come il football è la tua vita, diventa una parte di te. Per sempre. Sono molto contento che il football sia stato parte della mia vita. Anche se il desiderio di giocare nella Lega Nazionale di Football non si è realizzato, pazienza. Probabilmente ci sono cose che contano di più. Se poi guardiamo a quello che stanno facendo nella NFL… non sono più così sicuro che si stiano comportando bene….

Bene, uno dei modi di dire che ho acquisito lavorando per l’Electronic Arts, che mi piace moltissimo ed è in relazione a quanto ho appena raccontato è questo: “L’esperienza è ciò che ottieni quando non sei riuscito a ottenere ciò che volevi”. Penso che sia assolutamente deliziosa.

L’altra cosa che posso dire del football, come di qualsiasi altro sport o attività che facciamo praticare ai nostri figli, che si tratti di football o di calcio, di nuoto o di qualsiasi altra cosa, è che questo è un esempio di quello che io definirei l’apprendimento indiretto. In realtà noi non vogliamo che i nostri figli imparino a giocare a football. Sì, insomma, è carino che io abbia queste tre punte e che so come fare blocco e così via… ma noi mandiamo i nostri figli a imparare cose molto più importanti di queste. Spirito di squadra, spirito sportivo, perseveranza, eccetera. Tutti questi apprendimenti indiretti sono importantissimi. Anzi, bisognerebbe aprire bene gli occhi, stare sempre all’erta e coglierli ovunque, perché sono ovunque.

Passiamo adesso all’altro desiderio, diventare autore di una voce della World Book Encyclopedia. Quando ero bambino, su una mensola di casa nostra c’era la World Book Encyclopedia… per le matricole devo precisare che si tratta di un’enciclopedia in versione cartacea! Bene, c’erano queste cose che chiamavamo libri [risate]. Dopo che sono diventato per così dire un’autorità in fatto di realtà virtuale, ma non poi così importante, mi sono trovato al livello di coloro ai quali la World Book Encyclopedia avrebbe potuto chiedere di scrivere un articolo. E infatti mi chiamarono e io ho scritto un articolo! Questa è Caitlin Kelleher [nella diapositiva Caitlin indossa una cuffia VR con la quale si muove in un mondo tridimensionale] e se andate nella vostra libreria locale, dove conservano ancora copie cartacee della World Book Encyclopedia, se cercate alla voce Virtual Reality troverete il mio articolo. Tutto ciò che posso dire è che effettivamente essendo stato scelto per diventare un autore della World Book Encyclopedia, posso assicurarvi che Wikipedia è una fonte perfetta di informazioni per voi, perché conosco il controllo di qualità delle vere enciclopedie!

Ok, passiamo pure al desiderio successivo. [Diapositiva riportante la scritta: “Incontriamo il Capitano Kirk”] [Risate].

A un certo punto della propria vita uno si rende conto che ci sono alcune cose che non potrà fare, così forse sarebbe meglio starsene con i piedi per terra. Beh, mio Dio, che modello per i giovani! [Risate] [diapositiva del Capitano Kirk seduto alla sua postazione di controllo sull’astronave Enterprise].

Ecco, io volevo essere così, ma quello che mi ha spinto più avanti nel corso della vita alla vera leadership, è aver capito che lui non era il più importante dell’astronave! C’era Spock, che non era niente male, e McCoy, il dottore, e poi c’era Scotty, l’ingegnere… tanto che alla fine uno finisce col chiedersi quali competenze, quali abilità possa mai avere lui per starsene ai comandi e coordinare tutti? E allora capisci che c’è una cosa che si chiama leadership, e ti piaccia o meno questa serie di telefilm, non c’è dubbio che osservando quel tipo in azione si imparano molte cose su come dirigere e comandare gli altri. E in più ha i giocattoli più belli di tutti! [mostra una diapositiva dei gadget di Star Trek].

Beh, insomma, da bambino credevo fosse affascinante che il Capitano Kirk avesse tutte queste cose, [tira fuori uno Star Trek Communicator] e potesse parlare a tutta l’astronave con questo. Credevo che fosse semplicemente spettacolare e ovviamente anche io oggi ne possiedo uno, e perfino più piccolo… [Estrae il suo telefono cellulare]. Insomma, tutto ciò è molto cool… quindi ho realizzato anche questo sogno.

James T. Kirk e il suo alter ego William Shatner hanno scritto un libro, che credo sia un libro niente male affatto. Lo hanno scritto con Chip Walter, uno scrittore che vive a Pittsburgh. Il libro parla della scienza di Star Trek, ovvero di quello che di Star Trek si è avverato. Gli autori si sono recati in vari posti del Paese, osservando varie cose e sono venuti qui a osservare la nostra realtà virtuale. Così abbiamo realizzato una realtà virtuale apposita, che era più o meno una cosa del genere. [Mostra la diapositiva del ponte virtuale di Star Trek ripreso da una trasmissione televisiva degli anni Sessanta]. È stato davvero forte conoscere l’idolo della mia infanzia, ma ancora meglio è quando è lui a venire da te per capire le cose più incredibili che tu stai preparando nel tuo laboratorio. Sì, fu un grande momento davvero…

Bene, siamo arrivati alla vincita dei peluche… potrà sembrarvi qualcosa di assolutamente banale, ma quando si è piccoli e al luna park si vedono questi tipi con grossi peluche sotto il braccio… bene, questa è la mia adorabile moglie e queste sono tutte immagini di grossi peluche che ho vinto. [Risate, mostra le diapositive di vari peluche di grosse dimensioni]. Questo è mio padre in posa con un peluche che ho vinto. Sì, ne ho vinti moltissimi. Questo è ancora mio padre con un peluche che ha vinto lui. Questa è una parte della mia vita e della mia famiglia.

Già so che cosa staranno pensando i cinici: diranno che in questa epoca di immagini manipolate digitalmente, forse tutti questi orsi non sono davvero nella foto con me, o forse ho pagato cinque dollari a qualcuno che aveva vinto davvero i peluche perché mi facesse fare una fotografia con loro… Così mi sono chiesto: come posso in quest’epoca di cinismo, convincere le persone? Risposta: ho capito, porto gli orsi. Prego, portateli fuori! [Svariati peluche di grosse dimensioni sono portati in scena. Risate e applausi]. Ecco, appoggiateli alla parete di fondo, grazie.


Come diventare padrone della tua vita – A livello personale, finanziario, di salute e benessere


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Non ne potevo più!

Poi 5 nuove attitudini hanno cambiato ogni cosa!

Ero stanco di dire: “Sarebbe bello ma…”!

Non avevo soldi per le cose che mi piacevano, non avevo una direzione, e mi ero ritrovato (non so come) a fare un lavoro che non mi piaceva! Mi “consolavo” leggendo libri, le storie delle persone che ce l’avevano fatta!

Quanto ho invidiato quelle persone! Per anni ho letto e preso appunti, letto e preso appunti! Ma tutte le storie erano diverse, totalmente diverse dalla mia. Così complicate!

Poi un giorno arrivai al culmine: doveva cambiare qualcosa!

Ripresi in mano tutti i miei appunti, quelli di 20 anni di studi.

E in un lampo… e arrivato l’essenziale! 5 semplie attitudini. 5 chiavi.

Semplici, facili da seguire, alia portata di tutti!

Oggi, nel momento in cui scrivo, e una bella giornata di sole. Sto ridendo e penso che… la vita e davvero una gran bella cosa. Mentre faccio il lavoro dei miei sogni (aiuto la diffusione di una culture del possibile su http://www.piuchepuoi.it) ho deciso di condiviedere tutto questo con te. Perche anche tu, da adesso, possa iniziare a vivere la vita che hai sempre sognato.

Ecco alcuni degli strumenti che stai per padroneggiare:

  • Come superare la paura di agire con un metodo “logico” ed “emotivo”;
  • Non sai cosa vuoi veramente? Ecco come riscoprire i tuoi veri sogni;
  • Impara a gestire i giudizi degli altri (e non farti distogliere dalla realizzazione della vita che vuoi);
  • Le 3 regole per mettere il turbo alla tua vita;
  • Come progettare e, soprattutto vivere, la vita come tu la vuoi. A partire da adesso.

Louise Hay: Puoi guarire la tua vita

Louise L. Hay nata a Los Angeles il 19 luglio 1926 è autrice di numerosi libri di self-help tra i quali il celebre “Puoi guarire la tua vita” libro che ha gettato le basi di quello che poi venne chiamato il “Pensiero Positivo”.


Biografia di Louise Hay

Dopo un infanzia molto difficile segnata da un patrigno disumano, da una violenza sessuale, dall’essere rimasta incinta a soli 15 anni, Louise si trasferisce a Chicago dove svolge una serie di lavori umili e frequenta vari ragazzi e uomini che la maltrattano.
Nel 1950 si stabilisce a New York, città dove la sua vita ha una svolta: cambia nome e inizia a lavorare con successo come indossatrice nell’alta moda.

Nel 1954 sposa un ricco uomo d’affari britannico ma dopo 14 anni di matrimonio viene lasciata per un’altra donna, avvenimento che devasta Louise Hay interiormente ma che risulta anche essere la molla per una grande trasformazione interiore.

Alla fine degli anni ’70 le viene diagnosticato un cancro all’utero e, dopo un esame interiore, giunge alla conclusione che questa malattia è una diretta conseguenza della sua incapacità di abbandonare il risentimento che aveva covato dentro di lei per le sofferenze provate nella sua infanzia.
Louise rifiuta le cure mediche convenzionali e inizia un regime di cura basato sulle affermazioni positive per il perdono e l’abbandono del risentimento, sulla nutrizione naturale, la riflessologia e i clisteri: quando viene visitata qualche mese dopo ogni traccia del tumore è scomparsa.

Dopo aver sconfitto il cancro grazie a questo processo di auto-guarigione stimolato dalla forza del pensiero creativo, ha intrapreso con successo l’attività di divulgazione della sua filosofia.
Nel 1984 fonda la HAY House in California che si occuperà di ricerca della correlazione tra psiche e corpo e delle malattie che entrambi sviluppano.

Oggi è uno degli esponenti più autorevoli nel campo dell’identità psicosomatica del panorama internazionale. Le idee, le tecniche e la filosofia che Louise L. Hay ha avuto modo di sviluppare, hanno cambiato e continuano a cambiare la vita di moltissime persone in tutto il mondo.

I suoi libri ormai tradotti in 24 lingue sono venduti a milioni di copie nel mondo.
Da moltissimi anni dedica la sua esistenza all’assistenza del prossimo, alla diffusione della sua filosofia tramite gli insegnanti autorizzati dalla HAY House e ad insegnare e divulgare le sue tecniche semplici, veloci ed efficaci.
I nostri pensieri creano la nostra realtà. Sono solo pensieri ed i pensieri si possono cambiare. Sviluppare la capacità di cambiare i nostri pensieri a nostro piacimento è possibile e meraviglioso.

“Alcuni dei valori in cui crediamo non sono mai stati reali: erano timori altrui. Concediti la possibilità di rivedere i tuoi pensieri, modificando quelli negativi. Ne vale la pena” Louise Hay

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PUOI GUARIRE LA TUA VITA

Dal libro omonimo che ha venduto 35 milioni di copie nel mondo….lo stesso successo sta per ripetersi ora con il DVD!
Louise L. Hay continua ad ispirare ed elevare milioni di persone ogni giorno!

Louise è una terapeuta, un’insegnante, una scrittrice, un modello, una guida, una pioniera, un vero e proprio punto di riferimento per tutti i veri ricercatori!

Nel film Louise L. Hay, fondatrice della Casa Editrice Hay House, coinvolge numerosi personaggi di fama internazionale come Gregg Braden, i coniugi Hicks, Wayne W. Dyer, Cheryl Richardson, Chtistane Northrup, Doreen Virtue, Mona Lisa Schulz e Leon Nacson, Gay Hendricks.

Alcuni dei migliori autori della casa editrice da lei fondata vengono intervistati e raccontano, insieme a Louise, le ragioni del suo e del loro successo.

“Ci sono molti modi per percorrere un sentiero spirituale – tante quante persone lo percorrono”

Il messaggio che Louise Hay sta diffondendo da oltre 20 anni è: cambia i tuoi pensieri, puoi cambiare la tua vita.

Molto di più di un racconto biografico della vita di Louise, con una colonna sonora indimenticabile, il film ci conduce irresistibilmente e dolcemente attraverso i sentieri della crescita spirituale

Un messaggio spirituale liberatorio, dalla grande carica umana di una donna che ha superato le difficoltà più grandi della vita!

“Siamo tutti in viaggio, che lo sappiamo o no. Siamo tutti in un viaggio per imparare come esprimere il nostro pieno potenziale in questo mondo. Molti di noi hanno imparato a vedere i propri pensieri come un riflesso del mondo esterno – un riflesso di qualcosa che ci sta accadendo. Ma come sarebbe, se l’Universo non funzionasse così?
E se invece con ogni pensiero che pensi, tu stessi creando il tuo presente e il tuo futuro?
E se tu stessi creando la storia della tua vita con ogni pensiero che ti passa per la mente proprio adesso?”

Il film si apre con l’immagine di una donna seduta in auto, bloccata nel traffico e noi siamo resi partecipi del suo dialogo interiore: Si lamenta delle sue sventure, senza mai fermarsi.

Noi spettatori viaggiamo con lei, dentro la sua testa, mentre si muove nelle prime ore del mattino.
E ci è subito chiaro che non trova nulla intorno a lei che la renda felice.

Mentre cammina sul marciapiede insieme all’altra gente, sentiamo i discorsi di tutti.

Queste persone si sfiorano l’una con l’altra catturate nel loro brontolio mentale, simile a quello della protagonista, fino a che non appare una donna, i cui pensieri sono diversi.

Sono pensieri positivi ed entusiastici!

Mentre le due donne passano, una carta cade e la nostra protagonista la raccoglie, c’è scritto:

“Io voglio cambiare”

Più la nostra eroina procede nel viaggio interiore, più il suo dialogo interno evolve.

E noi siamo testimoni partecipi di ogni rivelazione ad ogni stadio verso l’illuminazione.

Mentre percorre il suo sentiero alla scoperta di Sé, attraverso i vari CAPITOLI DEL FILM ci accompagna verso tutti gli stadi del cambiamento:

Siamo tutti in viaggio
Il Paesaggio Interiore del Cambiamento
Le Sfide lungo il Sentiero
Resistenza al cambiamento
False convinzioni
Credenze
Gli Altri
Concetti di Sé
Negazione
Tattiche dilatorie
Paura
Metti alla prova la profondità del tuo impegno
La mia guarigione è già in atto
Il Tesoro Nascosto al Centro di Te.
Impara ad accettare con gratitudine

La nostra eroina viene disorientata, sfidata, lascia andare tutto e… alla fine trova se stessa lungo la via!

Questo film è un gioiello da custodire, infatti la versione che sarà distribuita è quella ampliata: Macrovideo offre in questo modo ben 3 DVD con contenuti extra di quattro ore, composti da materiali inediti che includono le interviste INTEGRALI agli autori e un sistema completo di affermazioni interattive, che potete usare da subito per iniziare a portare significativi cambiamenti nella vostra vita!

Per star bene.. (parte seconda)

Come trasformare l’odio un sentimento positivo

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È molto meglio vivere bene e avere torto…. Che vivere male e aver ragione! (Louise Hay).

Molte persone non ammettono di provare sentimenti di odio. Esse affermano: “Io non porto alcun odio dentro di me, verso nessuno, davvero!“. Probabilmente non provano un odio costante ed intenso per qualcuno o qualcosa, ma ciò non esclude che non sentano occasionali sentimenti di odio verso chi è causa di una loro paura, di un’umiliazione o una frustrazione. Nella vita di un bambino questo è un fenomeno molto frequente.

Cominciate perciò a distinguere le sensazioni di odio quando si presentano. Dite a voi stessi: “Ecco, questo pensiero è stato provocato dall’odio, mi nuoce, non continuerò a nutrire e ad accrescere quest’emozione. Preferisco pensare o fare una cosa migliore“. Dovete rendervi conto che l’odio è una creatura della vostra mente: una reazione sbagliata provocata da una paura, umiliazione o frustrazione.

Spesso l’odio è praticamente dovuto all’incapacità della mente di reagire consapevolmente dinanzi ad un determinato pensiero, una determinata azione o una determinata parola di altri. Quando vi è possibile cercate di scaricare l’energia provocata da questa emozione con un movimento fisico: facendo alcuni passi, muovendo energicamente le braccia come se doveste scagliare lontano qualcosa, lanciando un fischio o pronunciando un’esclamazione a voce alta. Se ne avete la possibilità pigliate a calci una palla. Qualsiasi movimento fisico più o meno violento scarica l’energia accumulatasi in seguito alle vibrazioni dei nervi.

Naturalmente non intendiamo trasformarvi in individui incapaci di controllarsi che non sanno nascondere le proprie emozioni, tuttavia, quando è possibile, è sempre meglio scaricare l’eccesso di energia piuttosto che reprimerlo.

Dopo alcune settimane di questo esercizio, messo in pratica ogni volta che se ne presenta l’occasione, le sensazioni di odio diminuiranno progressivamente, manifestandosi ad intervalli sempre più lunghi sino ad attenuarsi quasi completamente.

Successivamente bisognerà andare alla caccia delle sensazioni di odio più blande, celate tra le antipatie e le avversioni di ogni genere.

Come cambiare i propri pensieri

  1. Rendersi conto e ammettere con se stessi di provare una sensazione di odio,
  2. Riconoscere che ciò è nocivo, sotto ogni aspetto, alla propria salute e impedisce di reagire correttamente,
  3. Scaricare l’eccesso di energie,
  4. Evitare di approfondire questo sentimento con tutti quei pensieri che potrebbero accrescerlo.

Come ho già detto prima si possono anche eseguire degli esercizi fisici per liberarsi da questo sentimento negativo: prendere a calci un pallone, fare alcuni movimenti di boxe, chi possiede un pianoforte e sa suonarlo potrebbe accennare una sonata vivace, e via dicendo.

Il perdono

Il perdono può spazzare via tutti gli ostacoli che hanno impedito al benessere ed alla salute di arrivare fino a voi. Il perdono è un potente magnete da cui nessun bene può evitare di essere attratto.

È provato che attriti, odi e rancori, fanno consumare molta energia vitale. Dopo aver perdonato, infatti, avremo in noi maggiori energie in grado di favorire l’eventuale guarigione e lo stato di buona salute. Il perdono fa diventare forti i deboli; trasforma i codardi in coraggiosi; muta gli ignoranti in saggi, e fa degli scontenti delle persone felici. Ricordate che il perdono può eliminare ciò che si era messo come ostacolo tra voi ed il vostro benessere.

Oltre a perdonare gli altri dobbiamo anche imparare a perdonare noi stessi. L’autocondanna ci priva della salute e ci può causare problemi di tutti i tipi, compresi quelli finanziari. Charles Fillmore, fondatore del movimento spirituale: “Unity” propone questa formula di perdono dicendo che questo è un trattamento mentale garantito per curare ogni tipo di malattia:

  • Ogni sera, prima del sonno, siediti per circa 30 minuti e chiedi perdono, mentalmente, a tutti quelli verso cui hai avuto un atteggiamento negativo o antipatia. Se hai dei pregiudizi contro un animale, o ne temi la presenza, chiedi perdono pure a lui e mandagli il tuo amore.
  • Se hai accusato qualcuno; hai discusso duramente; hai criticato o fatto pettegolezzi; ritira le tue parole chiedendo (mentalmente) perdono alle persone offese.
  • Se le circostanze ti hanno portato a delle rotture con parenti (o amici) fai tutto ciò che ti è possibile per sistemare le cose.
  • Cerca di vedere tutte le persone come dei figli di Dio che stanno facendo delle penose esperienze nella vita terrena. Offri loro la tua incondizionata comprensione ed i più intensi pensieri d’amore.
  • Non coricarti mai con la sensazione che vi siano nel mondo persone, animali, cose o situazioni, con cui non hai un buon rapporto.

Una formula per un perdono completo dovrebbe sempre comprendere il perdono che diamo all’altro per il male che ci ha fatto, e la richiesta di essere perdonati per il male che eventualmente noi abbiamo fatto a lui. Nessuno è santo e noi abbiamo sempre una parte di colpa, magari per qualcosa che abbiamo fatto in ua vita passata. Pertanto:

  • chiama mentalmente la persona da perdonare, quindi, dille a bassa voce, con cuore aperto e animo sincero:
  • Io ti perdono (nome e cognome), per tutto il male che mi hai fatto, volontariamente o involontariamente, in questa vita o in quelle passate […].
  • Ora ti chiedo perdono (nome e cognome), per tutto il male che posso averti fatto, volontariamente o involontariamente, in questa vita o in quelle passate […].
  • Io affermo che tu sei libero e io sono libero […]

Louise Hay, ammalata di cancro in fase terminale, è guarita quando ha iniziato a perdonare in cuor suo tutti coloro con cui aveva avuto un cattivo rapporto. In seguito ha scritto diversi libri di cui il primo (Guarisci il tuo corpo) che comprende esercizi di visualizzazione che aiutano il processo di perdono e guarigione.

Ogni pensiero ed ogni parola creano

Ricordate che la vostra serenità e la vostra felicità non sono di grande importanza soltanto per voi, ma anche per gli altri.

Ogni pensiero che abbracciate, ogni fantasia che avete per provare una qualche emozione, crea un sentimento nel vostro corpo che viene registrato nella vostra anima. Questo sentimento crea poi il presupposto per gli avvenimenti della vostra vita, perché attirerà a voi quelle circostanze che corrispondono al sentimento già registrato nella vostra anima ed esse lo ricreano. E sappiate che ogni parola che pronunciate crea i vostri giorni futuri, perché; le parole sono solo suoni che esprimono i sentimenti della vostra anima i quali, a loro volta, sono nati dal pensiero. Pensate che le cose vi accadano semplicemente per caso?

Non esiste il caso o la coincidenza in questo mondo e nessuno è una “vittima” della volontà o dei piani altrui. Voi avete pensato e sentito in precedenza tutto ciò che accade ora nella vostra vita. Lo avete prodotto fantasticando sul “come sarebbe? se…”, o temendo qualcosa, o accettando come verità ciò che qualcun altro vi ha detto. Tutto ciò che accade, accade come atto intenzionale del pensiero e delle emozioni. Tutto!

Ogni pensiero che avete abbracciato, ogni fantasia a cui avete permesso di diventare vostro sentimento, tutte le parole che avete pronunciato, o sono già accadute o attendono di accadere. Perché il pensiero è il vero donatore di vita che non muore mai, che mai può essere distrutto e che voi avete usato per creare ogni momento della vostra vita; è l’anello che vi collega con la Mente di Dio.

Conclusione

E, per concludere, dovremmo sempre ricordare che: È molto meglio vivere bene e avere torto, piuttosto che vivere male e aver ragione (Louise Hay — Guarisci il tuo corpo).

Fonte: http://www.procaduceo.org

Poi siediti sopra e ridi!

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La vita è una lotta senza fine, piena di frustrazioni e di prove, ma prima o poi riesci a trovare il parrucchiere giusto!

La cosa più semplice da fare quando sembra che tutto vada a rotoli è prendere i nostri guai, chiuderli in uno scatolone e ridere! È il consiglio appassionato dell’autrice di questo libro, scritto con la saggezza affettuosa e l’umorismo che la contraddistinguono e che contagiano i suoi lettori.

Quando siamo tormentati da domande come:

  • Che cosa fare quando chi amiamo ci spezza il cuore?
  • Come perdonare e dimenticare le offese ricevute?
  • Come eliminare i nostri sensi di colpa?
  • Come uscire dalla depressione?

Barbara Johnson, basandosi sulle sue esilaranti battaglie personali, ci aiuta a trovare la risposta giusta e a sorridere sempre dei problemi della vita, anche attraverso una serie di spunti di riflessione e di comicità che lei chiama “Scacciaguai” e che concludono ogni capitolo.

“Dobbiamo darci da fare, lottare sopravvivere… e anche vincere. È di questo che parla il mio libro: trovare delle risposte laddove non sembrano essercene, adattarsi alle situazioni che appaiono ineluttabili e accettare le persone – soprattutto i propri cari – quando si comportano in modo del tutto inaccettabile”.

Per star bene..(parte prima)

Quando smetterai di voler riempire la tua coppa di felicità, e inizierai a riempire quella degli altri, scoprirai, con meraviglia, che la tua sarà sempre piena (Paramansa Yogananda).

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Per star bene è molto importante sostituire i pensieri negativi con quelli positivi. Dice un vecchio adagio “cuor contento il ciel l’aiuta“. È inutile arrabbiarsi se si rompe qualcosa: ormai è rotto e conviene mettersi il cuore in pace. Dovremmo anche imparare a non giudicare i nostri simili, non importa il loro modo di vedere le cose o il colore della pelle. Al limite possiamo evitare di frequentarli, comunque dovremmo sempre salutarli e mantenere un buon rapporto con loro.
[…]

Suggeriamo anche di tornare indietro nel tempo e considerare tutte le volte che abbiamo avuto un grosso problema, che poi si è superato e ora non esiste più. È anche benefico tener presente che “dietro l’ombra più nera si cela la luce più fulgida”, i problemi, infatti, portano la possibilità di crescere o imparare qualcosa.

È necessario evitare il rimorso continuo

Il senso di colpa, è un piccolo strumento di precisione si può usare quando non si vuole assumere le responsabilità della propria vita. Usatelo ed eviterete ogni rischio, ma impedirete a voi stessi di crescere (Wayne W. Dyer).

Se ci tormentiamo per qualcosa avvenuto nel passato, ricordiamoci che abbiamo due occhi davanti e nessuno dietro, pertanto dovremmo guardare innanzi a noi e non sciupare il presente rovistando nel passato. Vi sono delle persone che, dal momento in cui si rendono conto di aver commesso un errore, si lamentano per giorni e settimane. Rimangono paralizzate, non vogliono più agire. Se credono che così faranno impietosire il Signore, si sbagliano. Bisogna smetterla con questo atteggiamento.

Chi ha fatto un errore, si metta al lavoro per riparare […]. Quando si lavora ci si sporca, ma non è grave, poi ci si lava. L’essenziale è lavorare, fare dei progressi. Quali che siano le vostre sciocchezze, i vostri errori, le vostre cadute, non interrompete mai il lavoro. Continuate, finché l’amore e la luce cominceranno a regnare in Voi.

I VELENI DELLA NOSTRA MENTE

I vari stimoli che raggiungono la nostra mente, ricordi compresi, producono tutto il complesso di “vibrazioni” di cui fanno parte anche le emozioni. Gli antichi testi tibetani citano quattro passioni, chiamate “veleni” in grado di produrre stimoli ed emozioni con effetti nocivi sul nostro io. Esse sono:

  1. odio,
  2. orgoglio,
  3. gelosia,
  4. l’avidità.

Ad esse i testi aggiungono la stupidità, capace di accecare l’individuo, e noi riteniamo opportuno aggiungere l’ira, la lussuria e la cupidigia.

Odio e rancori sono causa di malattia

Bisognerebbe evitare di pensare alle persone verso cui si prova odio o rancore. Esse, se non le perdoniamo, diventano i nostri padroni, ci vengono in mente quando mangiamo, rovinandoci il pasto; quando siamo a letto guastandoci il sonno; quando ci rilassiamo, riportandoci ansia ed agitazione (Mario Rizzi).

L’odio è una passione veramente distruttiva che trova la sua origine in vari fattori, tra cui:

  1. impedimento a realizzare un desiderio,
  2. paura (di non essere amati, compresi, valutati, ecc.),
  3. umiliazione (reale o apparente), 4. frustrazione.

L’odio può manifestarsi verso una o più persone come un impulso che dura pochi secondi, oppure può consolidarsi come atteggiamento permanente nei confronti di un determinato individuo o di tutta la società. Esiste l’odio verso gli altri e perfino verso se stessi, è la fonte di aggressività, feroce gelosia, suicidi, omicidi, è come una piastra di acciaio contro la quale si infrangono gli slanci più nobili.

Un impulso di odio, talvolta, è comprensibile, ma diventa patologico se si prolunga nel tempo. I deboli cercano di eliminare la loro sofferenza, come è naturale, cercano di distruggere la causa di tale sofferenza e, quando esasperati, potranno nutrire odio contro altre persone, contro lo Stato, contro una religione, o contro se stessi. Per esempio: quale bambino umiliato o terrorizzato non ha sentito un impulso di odio contro chi lo faceva soffrire?

Avversione, antipatia, opposizione e aggressione

Vi sono anche delle emozioni meno violente, che comunque racchiudono in sé il seme dell’odio, tra esse citiamo: avversione, antipatia, qualche volta anche l’opposizione, l’aggressione che è sempre una conseguenza dell’odio, l’intolleranza che porta fatalmente all’odio, e tutte le altre emozioni meno facilmente distinguibili che sono all’opposto dell’amore. Certamente l’odio è il primo sentimento che si deve cambiare, perché impoverisce le nostre energie vitali e ci impedisce di coltivare emozioni positive e di ampliare i nostri orizzonti mentali.

Accade spesso che alcune mogli pervengano ad esaurimenti mentali a causa del continuo alternarsi dei loro sentimenti di odio e di amore nei confronti del coniuge, infatti il conflitto di questi due opposti sentimenti produce un’enorme tensione nervosa. Lo stesso accade anche a certi bambini nei loro rapporti coi genitori e questo spiega il loro comportamento imprevedibile e irrazionale. Alcune volte l’odio per la matrigna o il patrigno è talmente intenso, che distrugge psichicamente chi lo nutre. È evidente, quindi, che l’odio è un sentimento da respingere, perché nuoce soprattutto a noi stessi.

ISBN: 8817012270

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Ogni volta che il Dalai Lama parla di perdono ama raccontare la storia di un monaco di Lhasa che conobbe prima dell’occupazione cinese del Tibet. “Lopon-la fu incarcerato e torturato dai cinesi. Rimase prigioniero per diciotto anni. Poi, finalmente libero, venne in India. Gli chiesi se avesse mai avuto paura e mi disse: ‘Sì, c’era una cosa di cui avevo paura. Avevo paura di perdere la compassione verso i cinesi’.” In un mondo dove l’ansia e l’egoismo sembrano essere dominanti, il leader del buddhismo tibetano ci invita a riscoprire “la saggezza del perdono” e l’importanza cruciale dell’unico sentimento in grado di combattere rabbia e odio.

I nemici possono essere i nostri più preziosi maestri e offrirci la possibilità di coltivare qualità come la compassione e l’altruismo, fondamenti della vera felicità e di un’autentica crescita individuale e sociale, e colonne portanti della stessa pratica spirituale del Dalai Lama. Le sue parole ci aiutano a riflettere sui grandi temi del buddhismo alla luce degli avvenimenti a noi contemporanei, offrendoci l’eccezionale ritratto pubblico e privato di una personalità straordinaria e di un uomo dall’incrollabile fede nell’amore tra gli uomini.

Energy: un modo di vivere!

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La mia più grande passione è aiutare gli altri a essere più sani, felici e vitali. Questo è il mio modo di vivere e voglio condividerlo con il mondo intero.

Insegnando in molti diversi Paesi, e dopo trent’anni di ricerche, posso affermare di aver riscontrato continuamente lo stesso problema: la medicina tradizionale ha perso di vista l’unità psicofisica dell’individuo.

Nelle facoltà di Medicina non si parla veramente di salute ed è la ragione per cui i futuri medici non sanno nulla sull’argomento, perché non vengono minimamente formati per aiutare le persone a mantenere uno stato che dovrebbe essere naturale. Vengono indirizzati verso una estrema specializzazione, verso l’individuazione dei sintomi e alla loro soppressione con farmaci che spesso creano altri squilibri, tralasciando le cause che li hanno generati.

Basta pensare ai miliardi spesi per la ricerca sul cancro senza aver mai trovato una soluzione per capire che questo sistema non funziona.

Per quanto mi riguarda ho più di trent’anni di esperienza con malati cronici che riescono a riacquistare salute e vitalità seguendo la mia terapia.Ho addestrato, con le tecniche da me sviluppate, migliaia di medici, dentisti e terapisti in quattordici diverse nazioni, per questo sono riconosciuto come un punto di riferimento quando si tratta di curare e di prevenire il malessere cronico.

Non c’è niente che mi gratifichi di più che condividere le mie conoscenze, ma sono anche consapevole che da sole non servono a nulla. «Sapere è potere» solo se usiamo la conoscenza per agire, per modificare abitudini acquisite. Altrimenti sono semplici nozioni che non servono a cambiare lo stato delle cose.

Leggere questo libro senza agire di conseguenza è una perdita di tempo. Non troverete consigli dispendiosi né raccomandazioni particolari, ma indicazioni di puro buon senso.

Tutto dipenderà da come le applicherete.

Credo fermamente che prevenire sia meglio che curare. La prevenzione è il miglior modo per investire nel futuro e questo libro, come la maggior parte dei miei insegnamenti, è orientato a questo, a creare le condizioni per stare bene. In questo libro troverete riassunta parte della mia esperienza e delle mie conoscenze in merito. Se oltre a leggerlo ne metterete in pratica gli insegnamenti, ne trarrete grande beneficio. In molti casi si tratterà di argomenti che già conoscete e di cui avete già sentito parlare, ma la domanda è :«Siete intenzionati a metterli in pratica?»

Un mondo difficile

Mai come in questo momento storico la vita è stata così frenetica: abbiamo agende piene di impegni e la mente bombardata da informazioni. Internet, BlackBerry, iPod, blog… la tecnologia avanza così velocemente che facciamo fatica a tenere il passo. In tutto il mondo occidentale la pressione e la competizione si fanno sempre più ossessive. Lo stress a cui siamo sottoposti è a livelli quasi insostenibili.

[..] Dobbiamo quindi proteggerci tutti quanti, non c’è nessun ruolo o lavoro talmente importante da valere una malattia o un infarto. Anzi, non è possibile limitarsi a mantenere la salute, dobbiamo garantirci qualcosa di più, imparare a essere vitali e pieni di energia! Le persone vitali hanno più potere personale, sono più estroverse hanno un potenziale maggiore e sono capaci di realizzare molto di più.

[..]Per avere i maggiori vantaggi e benefici dalla lettura di questo libro, il mio consiglio è di essere il più possibile disponibili e aperti mentalmente. Dimenticare per un po’ le proprie convinzioni e affidarsi unicamente al buon senso. In molti pontificano sul cosa fare per stare bene, e poi mangiano male, fumano un pacchetto di sigarette al giorno, non fanno attività fisica. E probabilmente saranno gli stessi che si opporranno ai concetti qui espressi adducendo mille scuse per non applicarli. Questa tipologia di persone non può essere presa come esempio, è importante ispirarsi a persone sane e in piena forma, perché è da loro che c’è molto da imparare.

Una di queste è la francese Jeanne Louise Calment, arrivata a centoventidue anni e centosessantaquattro giorni. Appartiene alla categoria dei supercentenari, cioè quelle persone che raggiungono almeno i centodieci anni, un evento che accade solo a un centenario su mille, e circa un supercentenario su quindici arriva a centoquattordici anni. Finora i supercentenari documentati sono ottocento, anche se la mancanza in passato di certificati di nascita verificabili non permette di riferire una cifra certa.

Le ricerche compiute constatano che questi soggetti non avevano a che fare con diete particolari, con specifici programmi di attività fisica, con l’assunzione di integratori vitaminici, e che la longevità non dipende nemmeno dal luogo in cui hanno vissuto. Anche la teoria che l’aspettativa di vita sia determinata dai geni è stata ormai confutata.

Nel libro La biologia delle credenze il dottor Bruce Lipton dimostra chiaramente che i geni sono condizionati dai nostri pensieri, dalle nostre convinzioni e dall’ambiente che ci circonda: le cellule subiscono l’influenza diretta dei pensieri.

I supercentenari hanno infatti in comune l’atteggiamento mentale e una certa filosofia di vita. Sembrano possedere la capacità di gestire lo stress, le perdite e le altre difficoltà dell’esistenza rimanendo attivi in ogni situazione, guidati da un grande amore per la vita. Portano avanti passioni, interessi e progetti. Motivano gli altri, hanno degli obiettivi e fanno di tutto per raggiungerli. Sono entusiasti, appassionati, dimenticano in fretta, non rimuginano sul passato concentrandosi sul presente e sul futuro. Hanno un grande senso dell’umorismo, sono immersi nel flusso della vita, impermeabili alla convinzione che con il passare degli anni si debba rallentare il passo. Amano la compagnia ma stanno bene anche da soli, non dipendono dall’approvazione altrui, non sono interessati a cercare di apparire interessanti, si considerano senza tempo e prendono la vita come viene. [..] Invecchiare non è poi così difficile e farlo con brio e vitalità è meraviglioso.

Pronti a cominciare?

L’obiettivo è la prevenzione del malessere, abbassare le probabilità di ammalarsi, di contrarre il cancro o qualsiasi altra forma di deterioramento per sentirsi più vitali ed esuberanti. [..]

L’inconscio ha una grandissima influenza sulla qualità della nostra vita.

A ogni persona a cui faccio coaching prescrivo l’ascolto di cd con tecniche di rilassamento, almeno una volta al giorno, appena svegli o prima di andare a dormire. È un modo per assicurarmi dei buoni risultati, poiché il subconscio viene programmato per ottenere salute e benessere migliorando così la qualità di vita e il livello di energia. [..]

Stare bene è una questione di testa

Benessere. Esiste una parola più attuale, più alla moda, più trendy?

[..] Sembra proprio che il mondo abbia capito che avere cura del proprio benessere psicofisico e della propria salute sia di fondamentale importanza.Mens sana in corpore sano, dicevano i latini, e la pressione esercitata dal mondo in cui viviamo ci sta veramente obbligando a considerare questo concetto.

Quindi tutto bene? Siamo a cavallo? Le cose stanno cambiando? Abbiamo capito qual è il modo migliore di comportarci? Neanche per idea!

È vero che siamo più informati e consapevoli proprio perché se ne parla di più e ne sappiamo di più. Ma la stragrande maggioranza delle persone è così condizionata da vecchie abitudini, mentalità e convinzioni da non fare niente, o ben poco, di ciò che si capisce che sarebbe meglio fare.

Perché, pur sapendo qual è il modo di agire per il proprio bene, non lo si fa? Perché, al contrario, si continuano invece ad adottare comportamenti che alla lunga creeranno dei problemi? Perché dovrà succedere qualcosa di negativo prima di decidersi a cambiare, lavorando, a quel punto, per rimediare ai danni arrecati al proprio organismo, quando si sarebbe potuto evitare di arrivare a quella situazione estrema?

Vi aiuterò a dare una risposta a queste domande e, nel mio ruolo di coach, vi insegnerò a utilizzare al meglio le vostre risorse per vivere una vita sana, energica e vitale senza per questo ricorrere a particolari sforzi ma, anzi, facendo dell’azione una piacevole abitudine.[..]

Le abitudini sbagliate

relative al proprio stile di vita non solo non provocano quasi mai sofferenza nel breve termine, ma anzi, spesso sono addirittura piacevoli e sul momento ci fanno sentire bene. Ma giorno dopo giorno, lentamente e inesorabilmente, agiscono contro di noi e prima o poi, inevitabilmente, presenteranno il conto.[..]

Cosa ci motiva ad agire? Cosa spinge le persone a intraprendere dei cambiamenti? Cosa ci porta ad abbandonare quello che abbiamo sempre fatto per iniziare qualcosa di nuovo?

Se volessimo racchiudere l’essenza della motivazione in due sole parole, queste sarebbero sicuramente «piacere» e «dolore»: le due forze che ci spingono a fare tutto ciò che facciamo e che condizionano ogni nostra scelta e decisione. [..]Trovate il coraggio di farvi, con onestà, quelle domande che di solito evitate, datevi risposte sincere, sentitele risuonare dentro di voi, figuratevele mentalmente senza tentare di edulcorarle.

Ecco qualche esempio:

Quanto mi è costato finora questo comportamento o abitudine? Come mi fa sentire? Quali effetti negativi ha avuto sulla mia vita?

Quali potrebbero essere le conseguenze di questo comportamento?

Che effetti potrebbe avere sulla mia vita (salute, autostima, emozioni…) tra cinque anni? E tra dieci o venti? Cosa mi potrebbe portare in futuro?

Se è vero che il dolore è la leva che nell’immediato ci porta ad agire con più forza e intensità, la doccia fredda che ci fa dire «Adesso basta!» è altrettanto vero che un obiettivo diventa motivante quando gli si associa una grande quantità di piacere. Perciò, se è fondamentale avere ben chiare le conseguenze negative del comportamento che vogliamo modificare, lo è anche rendersi conto di quanto piacevole sarà realizzare quel cambiamento, di quanto ci farà stare bene e di quanti effetti positivi avrà sulla nostra vita. Quindi, dopo esservi concentrati sugli aspetti negativi del non attuare una trasformazione, focalizzatevi su tutti i benefici che otterrete nel farlo.

In questo caso le domande da porsi sono:

Come mi sentirò una volta raggiunto questo risultato? Quali sensazioni positive mi darà?

Quali saranno le conseguenze favorevoli? Che effetto avranno sulla mia autostima, sulla fiducia in me stesso, sulla mia sicurezza?

Cosa mi permetterà di fare?

Chi, oltre a me, beneficerà di questo cambiamento?

In che modo migliorerà la qualità della mia vita?

In che modo mi permetterà di essere più felice?

Quand’è il momento giusto per iniziare a prendersi cura di sé e del proprio benessere?

ADESSO! Non c’è tempo da perdere!

Non limitatevi a rispondere, immaginate anche che la vostra previsione si sia già realizzata, vivetela anticipatamente e assaporatene le sensazioni piacevoli. La nostra mente ha il potere di prospettare gli eventi e quanto più vive in anticipo ciò che desideriamo, tanto più, inconsciamente, tende a creare le condizioni necessarie affinché accadano. Dedicatevi allora qualche minuto al giorno per visualizzare i vostri obiettivi, immergetevi dentro immagini mentali come se fossero un film appassionante e coinvolgente.

Buona lettura e buon viaggio verso l’incantevole universo dell’energia.

tratto da: Energy! di Roy Martina e Roberto Re

I Segreti di due grandi coach per una vita piena di benessere e vitalità

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Il libro che mancava nel panorama italiano del self improvement: come motivarsi e «allenarsi» al benessere. Il metodo serio e scientifico per applicare le strategie vincenti del coaching motivazionale alla salute.

Energia, vitalità, creatività, entusiasmo: il benessere profondo parte dalla testa, ed è importante conoscere ciò che ci fa bene e ciò che è nocivo, per scegliere la persona che vogliamo diventare. Un medico, studioso di terapie alternative, e uno dei più noti esperti di crescita personale e coaching uniscono i loro talenti per aiutarci a reggere il ritmo infernale della routine quotidiana e raggiungere salute, forma invidiabile e un perfetto equilibrio psicofisico. Dodici strategie super sperimentate – dall’alimentazione alla gestione delle emozioni, dal sonno alla capacità di raggiungere gli obiettivi -, dodici suggerimenti «amici» del benessere e di una vita appagante: per scoprire i nostri punti deboli e migliorare le nostre performance.

Un libro unico nel suo genere: il primo che aiuta il lettore a passare dalla teoria alla pratica. Non basta sapere che cosa fa bene e cosa fa male: come in tutti gli sport, bisogna… praticare!

L’originalità del manuale è proprio l’incontro tra un motivatole e un medico: la strada vincente per cambiare stile di vita e diventare «protagonisti attivi del proprio benessere.

I due autori organizzeranno molti seminar! in Italia e presenteranno insieme il libro. Entrambi si appoggiano a società attrezzatissime per la comunicazione e mailing list con decine di migliaia di assidui fan.

I libri precedenti di Roberto Re e Roy Martina hanno avuto ottimi riscontri di vendita.

«Non è possibile limitarsi a mantenere la salute, dobbiamo garantirci qualcosa di più, imparare a essere vitali e pieni di energia! Le persone vitali hanno più potere personale, sono più estroverse, hanno un potenziale maggiore e sono capaci di realizzare molto di più. Ma come si può essere sempre al top in un mondo così caotico ? Leggere questo libro è il primo passo per trovare una fonte di energia inesauribile.» – ROY MARTINA

«Il mio contributo è quello di ‘esperto della mente’ e personal coach. Mi occuperò di farvi applicare gli insegnamenti di Roy nel modo più facile ed efficace possibile. Vi spiegherò come usare le risorse mentali ed emozionali a vostro vantaggio, come stimolare la vostra motivazione e usare la mente come acceleratore di risultati piuttosto che come freno.» – ROBERTO RE

Pensiero positivo: Louise Hay

crescere leggendo

pensiero posiitvo

Lo scopo di questo articolo è di descrivere quelli che secondo il mio punto di vista sono i punti chiave del pensiero di Louise Hay.
[..]
Quello che mi ha colpito di Louise Hay, oltre alla sua straordinaria guarigione dal cancro, è la semplicità e la grande umanità del suo linguaggio, che punta diritto al cuore delle persone senza paroloni e complicate teorie.

I suoi libri sono di grande aiuto dopo una giornata di lavoro , di stress o di caos , ricordandomi di amare e comprendere anzitutto me stesso.

[..] Le cose che dice Louise Hay, sono più da sperimentare che da sapere.

Ognuno di noi è responsabile delle proprie esperienze.

Ognuno di noi è responsabile al 100% di ciò che fa e di ciò che gli accade nella vita, il meglio e il peggio.

Questo non significa affatto che gli altri abbiano sempre ragione o che giustifichiamo gli eventuali comportamenti negativi degli altri. Significa invece che negli accadimenti della nostra vita noi siamo totalmente responsabili della nostra parte.

La cosa non è affatto scontata come può sembrare poiché se noi fossimo totalmente responsabili delle azioni che compiamo e delle situazioni che ci accadono, non avremmo nessuno da incolpare per esse. Infatti sarebbero solo il nostro comportamento e le nostre convinzioni a determinare situazioni negative per noi.

Siamo gli artefici della nostra vita, ma quasi sempre rinunciamo a questo potere incolpando gli altri per le nostre frustrazioni.

Louise Hay dice che niente può avere autorità su di noi, perchè noi siamo gli unici “pensatori” nella nostra mente.

I nostri pensieri e le nostre parole creano la nostra realtà.

Ciò che pensiamo di noi stessi diventa reale per noi. I pensieri che abbiamo nella mente creano il nostro futuro, e le parole che usiamo per descrivere le nostre esperienze, creano la nostra realtà.

Facciamo attenzione alle parole che usiamo, i pensieri sono come gocce d’acqua e si accumulano nel tempo diventando convinzioni profonde e fatti.

Abituiamoci a soffermarci più spesso sui nostri pensieri, sul nostro modo di parlare e sulle frasi che pronunciamo, sulla scelta delle parole.

Veramente vogliamo il genere di vita che questi pensieri creano?

Scegliamo i pensieri che più ci occorrono.
Scegliamo pensieri creativi, che possano aiutarci a metterci nel percorso verso ciò che desideriamo.

I pensieri “negativi“, cerchiamo di capire da dove vengono e perchè li abbiamo fatti, perchè vogliamo ostacolarci.
Nulla è stato creato o realizzato senza essere stato prima pensato e desiderato.

Accettazione e amore per noi stessi

Le chiavi per un cambiamento positivo sono l’approvazione di sé e l’accettazione di sé nel momento presente.

Vale a dire che chiunque, inclusi noi stessi, ha fatto e sta facendo il meglio che può in ogni momento, con l’esperienza, la comprensione e la conoscenza che ha o ha avuto in quel dato momento.

Ciò non vuol dire giustificare o dimenticare le nostre “malefatte” passate o presenti, ma vuol dire che da questo momento possiamo accettarci così come siamo, comprendendoci e perdonandoci per le nostre attuali incapacità, cosa che può essere anche dolorosa.

Se da bambini i nostri genitori erano infelici, con molti sensi di colpa o con molte paure, o carichi di rabbia, abbiamo senz’altro appreso numerosi concetti negativi su noi stessi e sulla vita.
Abbiamo anche dovuto rinunciare a molte cose per adeguarci ai loro insegnamenti e non perdere il loro amore.
Crescendo e diventando adulti trasformiamo le nostre esperienze in modo da ricostruire l’ambiente emozionale della nostra infanzia e ripetiamo nei rapporti personali lo stesso tipo di relazioni che abbiamo avuto con i nostri genitori.
Ma soprattutto trattiamo noi stessi come loro ci hanno trattato, cioè ci puniamo, ci incolpiamo, ci consideriamo male, ci svalutiamo, ci odiamo.
Abbiamo invece bisogno di conoscere il bambino che vive ancora nel profondo di noi, e di diventare il genitore affettuoso di cui il nostro bambino interiore ha bisogno.
Impariamo quindi anzitutto ad amare e perdonare noi stessi.

Come possiamo aspettarci che gli altri ci amino e ci accettino se noi per primi non ci amiamo e non ci accettiamo?

Anche se ci hanno insegnato il contrario, noi meritiamo e possiamo essere amati, a patto che anzitutto siamo noi a crederci, poichè quello che crediamo e pensiamo diventerà realtà per noi.

di Claudio Faggi

http://www.ass-arcano.it/

Libro consigliato di Louise Hay:


Louise L. Hay

Pensieri del Cuore

Pensieri di saggezza e di infinita bontà da rivolgere a se stessi e agli altri per apprezzare la meravigliosa avventura della vita


Louise Hay consiglia di immergersi ogni giorno nella lettura di alcune pagine del suo libro, di rilassarsi e di lasciare che dentro di noi fluiscano soltanto sentimenti “limpidi”; le parole e le riflessioni che echeggeranno nella nostra mente rappresenteranno un riferimento utile per affrontare alcuni aspetti della vita che ci mettono a disagio. Se accompagnate da un forte e autentico desiderio di cambiare, queste semplici esercitazioni quotidiane potranno davvero far ritrovare a ciascuno il benessere fisico e la serenità interiore e assicurare un futuro più luminoso e carico di promesse.

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