“Per tutti i bambini che incontrano un lupo cattivo nel cortile della loro scuola.”
Carlotta ha sempre avuto paura del lupo, e anche se gli adulti dicono che non esiste, lei non gli crede perché ce n’è uno nella sua scuola. Viaggia in branco e si chiama… Agnese. È una ragazza della sua classe, a cui piace prendere in giro gli altri, le sue parole poi diventano zanne.
Ad ogni intervallo, pensieri, parole cattive, prese in giro… Nel pancino di Carlotta quella sensazione di rabbia e paura cresce, le impedisce di ridere, giocare, dormire e persino mangiare.
Carlotta è sempre più angosciata dalle prese in giro, ma non osa parlarne con i suoi genitori, che la vedono strana e sono molto preoccupati. Si sente sminuita e perde la fiducia in se stessa.
Una notte di luna piena, ancora infastidita, Carlotta non riesce ad addormentarsi.
E se la soluzione, per fermare tutto questo fosse diventare come loro, anche lei un lupo cattivo?
Per cercare di unirsi al gruppo di Agnese, anche lei si trasforma in un lupo, tira fuori le zanne… e per un po’ diventa lei stessa una bulla.
Il giorno dopo per far parte di quel gruppo anche lei grida al piccolo Simone. La colpa di aver visto il terrore negli occhi di Simeone le stringe il cuore.
Si rende conto di quello che ha fatto al povero Simeone, era spaventato a morte proprio come lei, questo circolo vizioso deve essere spezzato.
Fortunatamente nel caldo abbraccio della mamma, prima di dormire, escono lacrime liberatorie che raccontano tutto.
Le parole svuotano la sua palla e la liberano. Si sente meglio. Non vuole più essere amica del lupo, Carlotta non ha più paura del lupo.
“Ho capito che certe volte quando sei tanto spaventato e magari le cose si mettono male, la rabbia può farti diventare un lupo cattivo.”
Più cattiva di un lupo di Amélie Javaux edito da Mondadori affronta con forza e sensibilità la piaga del bullismo scolastico. La metafora del lupo è efficace e funziona molto bene con i bambini, portando forte e chiare le emozioni che troviamo con Carlotta. Tuttavia, è un peccato associare sempre il lupo alla crudeltà e alla paura 😉
È un albo illustrato, secondo me, indispensabile. Apre la discussione su pratiche che stanno diventando sempre più “comuni” e che si verificano sempre prima nella carriera scolastica. Questo argomento mi sta particolarmente a cuore e questo albo ci aiuta molto a riflettere anche come genitori e adulti che lavorano con i bambini.
Inoltre, questa storia evoca la situazione del bullo che a sua volta diventa un bullo, per paura e rabbia, ma anche per il desiderio di entrare in un gruppo, e questa è una posizione molto interessante, perchè sembra che sia sempre più frequente e che alcuni bambini siano fortemente condizionati dal comportamento di altri… un tema molto delicato e poco presente nei libri per bambini.
Non è sempre così facile risolvere una situazione così, ma trovo questa storia rassicurante. Sapere che puoi trovare aiuto da un adulto o dialogando.
“In due, ci si sente fortissimi. In due, siamo già una banda di super amici da favola!”
Un libro che affronta con delicatezza il tema del bullismo, e che aiuta a sconfiggere anche i lupi più feroci.
E’ tornata la befana a cavallo di una scopa: vola senza far rumore nella notte nera nera
Sulle spalle ha tanti sacchi e li posa sui camini tira fuori sorridente i regali per i bambini dolci e biscottini, ma più bello ancora essa sa donare una grande gioia che non si può scordare. Viva via la Befana!
L’Epifania è uno dei giorni più attesi dell’anno da parte di tutti i bambini, e non soltanto da loro… poiché in questo giorno speciale che chiude definitivamente le festività natalizie, la simpatica vecchietta dalle scarpe rotte arriverà volando su una scopa per portare regali ai bimbi buoni e “birichini”.
Se volete raccontare una storia della Befana per bambini ci sono alcuni libri illustrati davvero carini e ricchi di messaggi belli e significativi! Ecco alcune proposte di lettura prima di appendere la calza al camino e aspettare l’arrivo della simpatica vecchietta Befana!
di Laura Matilde Isgrò illustrato magnificamente da Stefania Ruggeri edito da Kimerik editore.
“Quanto lavoro c’è da fare e quante calze da riempire!
Tutto deve esser pronto per la consegna dei doni,
ciò sarà possibile grazie all’aiuto di Epifanio,
l’affezionato gatto della signora Befana.”
Consigliato dai 4 anni, racconta le avventure dell’amico gatto della Befana, che l’accompagnerà in un entusiasmante viaggio tra le stelle e stupendi panorami.
Ci sono tantissime calze da riempire e tutto deve essere pronto per la consegna dei doni, ma la Befana non si trova da sola ad affrontare questo immenso lavoro, con lei c’è Epifanio. Quest’ultimo conoscerà il mondo fuori dalla loro casa, mettendosi comodo sulla scopa volante e scoprirà i vari regali per i bambini riconoscendone il significato del donare.
“Adesso tieniti forte, dobbiamo atterrare,
ma silenzio dobbiamo fare, non facciamoci sentire,
non facciamoci vedere;
nei lettini dormono tranquilli i bambini,
riempiamo le calze di carbone e regalini”.
Alla fine del libro ci sono delle immagini da colorare (la Befana, il gatto Epifanio e la calza) e la mappa del mondo della Befana e di Epifanio, dove il bambino può indicare la sua nazione e città.
di Anna Genni Miliotti, illustrazioni di Cinzia Ghigliano edito da Le Rane Interlinea.
consigliato anche dai 4 anni racconta la storia della piccola Daria. Una bambina che si sente ripetere la famosa filastrocca per la festa della Befana, “La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte…”e decide di comprare delle scarpe nuove alla Befana per ringraziarla dei doni.
“ma quando viene la befana? Viene di notte. E a che ora viene la Befana? A mezzanotte. E come viene? Viene volando sulla scopa.
Le pagine sono scorrevoli, con delle belle illustrazioni colorate che accompagnano il testo in ogni pagina e attirano molto i bambini, e rimangono affascinati dalla storia che la mamma di Daria racconta sulle scarpe della Befana e come lo gnomo calzolaio è specializzato nel fare le scarpe di ogni tipo.
“Non è che alla Befana i piedi crescano come ai bambini, che ad un tratto le scarpe gli diventano strette e corte, come pure i vestiti….il tempo per comprarsi delle scarpe nuove proprio non lo trova mai. Ma preferisce accontentarsi delle sue vecchie scarpe rotte piuttosto che far mancare i suoi doni a un bambino”.
Alla fine, Daria scelse un paio di stivaletti rossi, belli alti e caldi, e mise il bel pacchetto sotto il camino per la Befana. Il libro finisce con un colpo di scena simpatico, anche perché la protagonista insegna anche agli adulti quanto sia importante donare qualcosa e di voler dare una mano agli altri.
di Tea Ranno ed illustrazioni di Lorenzo Santerelli (a metà tra disegno e collage)
ed edito da Armando Curcio Editore.
La Befana sta per partire quando: «Ahi! Il colpo della strega!». Invoca la nipote strega buona: «Tulipandra guariscimi! Devo partire!».
Ma puo` farlo solo chi l’ha colpita: Tulipandra chiama allora la brutta e grigia Dondomelia. «Perche´ l’hai colpita?». «Ha sbagliato!». Ma come? Doni ai buoni, carbone ai cattivi.
«Hai sempre sbagliato! Non ci sono bimbi cattivi, solo VIVACI!». «E il carbone?». «Se i bimbi crescono tra i rimproveri diventeranno cattivi. Il carbone va agli adulti: fanno le guerre, avvelenano l’aria». Dondomelia, che quindi ha molto a cuore i bimbi, viene trasformata da Tulipandra in una bellissima dama bianca. La Befana guarisce e inforca la scopa per portare doni ai bimbi e carbone agli adulti cattivi.
Il Carbone bisogna portarlo, certo che bisogna portarlo! Ma non ai bambini hai capito Befana?
Un libro illustrato ricco di un grande messaggio oltre che della storia della simpatica Befana.
La storia è quasi un monito, indirizzato sotto sotto sopratutto ai grandi, che se continueranno a fare le guerre, ad uccidere e ad inquinare saranno loro a trasformare il pianeta in un enorme pezzo di carbone… infine è un invito ad avere più pazienza coi bambini a non farsi prendere troppo dai pensieri o dal lavoro altrimenti per forza la loro anima diventerà nera, per forza diventeranno cattivi!
Anche per questo libro la lettura è consigliata dai 4 anni
scritto nel 1964 da Gianni Rodari dove ci presenta una Befana fuori dagli schemi…
ed è l’avventurosa fuga di un gruppo di giocattoli dalla vetrina di un negozio per andare alla ricerca di un bambino.
Qui appare la Befana in una veste un po’ particolare. Rodari, infatti, si diverte a giocare con il personaggio della Befana, che per tradizione è la vecchietta che “vien di notte con le scarpe tutte rotte”: qui, invece, è una vera e propria imprenditrice (quasi baronessa), un po’ avara e sicuramente molto attenta alle spese.
La notte tra il 5 e il 6 gennaio la signora sale sulla sua scopa e, sfidando il freddo e la neve, consegna i regali solo ai bambini i cui genitori sono andati in negozio ad acquistare i giocattoli. È più simile a un corriere espresso, insomma! Con i tempi che corrono, bisogna pensare a fare cassa, mica beneficenza! Così anche quest’anno il piccolo Francesco non riceverà nessun regalo. Figuriamoci quel bellissimo treno azzurro esposto nella vetrina della bottega di giocattoli della signora Befana!
Un personaggio realistico e moderno, quello creato dall’autore di libri per bambini, che si è dovuto adattare al consumismo e alle logiche contemporanee: non la strega cattiva da temere né la signora buona che porta i regali ai bambini nuovi, la Befana vive dei giocattoli che riesce a vendere, come una qualsiasi imprenditrice. Per questo non può portare la freccia azzurra al piccolo Francesco, né accontentare i tanti bambini che le scrivono le letterine, e di cui Teresa annota pazientemente i nomi in un taccuino.
Per questo i giocattoli che ha esposto in vetrina, il capostazione, il manovratore e il macchinista della Freccia azzurra, il pilota dell’aereo, il capitano Mezzabarba, il capo pellerossa Penna d’argento, le bambole, gli ingegneri del Meccano, le marionette, i pastelli colorati, l’orso giallo e Spicciola, un cane peluche, decideranno di scappare per far felici i bambini poveri, tra cui Francesco.
Per fortuna che non tutti pensano ai soldi. Come i giocattoli esposti in vetrina che se pure sono di legno o di plastica un cuore ce l’hanno. E se è per questo pure il coraggio. Paladini dei bambini!
Buoni come Noi (Non troppo però…) Apri le finestrelle, svela i segreti, Scopri cosa c’è dietro.
Un Bambino, un Principe, una Principessa,
una Fatina….
I veri eroi di tutte le storie! Vietato l’accesso ai bricconi!
Conosci davvero i simpatici e i buoni dei classici racconti? Clotilde Perrin rivela tutti i trucchi e le astuzie delle classiche storie. Con i suoi lembi da sollevare e i suoi sistemi da attivare, Buoni come Noi (Non troppo però…) rivela i trucchi diabolici che permettono agli eroi di trionfare sui cattivi, piccoli segreti che tengono nascosti sotto i loro costumi e i loro portafogli!
Questo è un’insolito album, dal grande formato, e ci rivela che i “buoni” delle favole più famose hanno più di un trucco nelle loro borse per trionfare sui cattivi 😉 Buoni come noi (Non troppo però…) di Clotilde Perrin edito da Franco Cosimo Panini, offre una visione diversa dei personaggi che troviamo regolarmente nei racconti qui i “gentili” rivelano e ci fanno scoprire la loro vera personalità…
Tre pagine doppie, ognuna composta a destra, a tutta pagina, da un’eroe illustrato nella debita forma, e di cui si può esaminare la testa, il portafoglio, le tasche o la sottoveste;
il personaggio nasconde molte alette… alette tutte da sollevare per scoprire cosa nasconde, e per scoprire quali sono i trucchi che usa per trionfare sui cattivi, che non sapevamo fin’ora senza tralasciare quel pizzico di umorismo che piace tanto a grandi e piccini!
Sulla sinistra la doppia pagina è dedicata ad una scheda dettagliata del personaggio con le sue caratteristiche fisiche, le sue qualità e difetti, i suoi piatti preferiti, ecc. insomma scopriamo una vera carta d’identità dove viene stilata una lista di punti deboli e punti di forza, accompagnata da tutte le indicazioni necessarie per conoscere il personaggio in profondità.
Inoltre diventa una bella occasione per (ri)scoprire il racconto.
Ma alla fine, questi BUONI ragazzi sono davvero così Buoni come Noi?!
Buoni come Noi e Cattivi come noi sono due maxi libri di grande successo che stupiscono i bambini.
Con uno stile ingenuo e ordinato, una tavolozza autunnale e un layout che simula perfettamente un giornale con titoli, iniziali e composizione su tre colonne. Il tono del testo, come da illustrazione, è leggero e divertente. Siamo lieti di osservare i piccoli dettagli ironici testuali o visivi nascosti qua e là.
Gli elementi da attivare sono semplici ma ben pensati, molto efficaci. A volte sono sovrapposti, un lembo può nascondere un altro, anche altri due! È qui che la dimensione dell’album ha senso: le animazioni sono facilmente manipolate da tutti i mignoli più o meno abili.
Un libro che può essere scoperto con delicatezza con i bambini della Scuola dell’infanzia, ma anche i più grandi apprezzeranno la scoperta aletta dopo aletta di questi personaggi 😉
Com’è nato il progetto di Clotilde Perrin e dei personaggi che ci racconta?
“A volte vorremmo sapere cosa c’è dentro gli individui. Mi piace la complessità delle persone, i loro sentimenti; Sono curioso di conoscere le loro emozioni. Una notte, ho avuto il desiderio di creare un modello di carta da questa idea. Successivamente, il progetto è diventato più chiaro. Volevo prendere personaggi noti a tutti… Ecco quindi, se potessimo entrare nel lupo? nella sua testa? sai come funziona? Cosa potrebbe esserci nel suo cuore?”
Un albo molto bello: 41 cm di altezza e umorismo!
Dopo Cattivi come Noi (pubblicato nel 2016), è il turno di conoscere Buoni come Noi!
Sempre con grande umorismo Clotilde Perrin ci offre un grande libro! Un libro davvero UNICO (nel vero senso della parola)!
Dobbiamo ricordarci che l’unica cosa con cui stiamo trattando sono pensieri, ed
il pensiero può essere cambiato e, che ci crediate o no, noi scegliamo i nostri
pensieri.
Louis Hay
Che cosa fate con i vostri pensieri?
Nel campo delle azioni, si può dire che la maggior parte della gente è piuttosto brava e ragionevole. Applica le
regole, rispetta le leggi della società. Interiormente invece, è un’altra cosa: si permette di tutto! Chiedete agli
esseri umani che cosa fanno con i loro pensieri, con i loro sentimenti, con la loro immaginazione! Creano delle nuvole, dei fumi, delle nubi, e anche delle creature mostruose. E quando, poi, si sentono stanchi, angosciati,
persi, malati, non ne comprendono nemmeno il perché!
Se si volessero fermare un attimo a riflettere, le persone in buona fede sarebbero obbligate a riconoscere che
in un certo momento dalla loro vita hanno avuto dei pensieri e dei sentimenti veramente malsani, distruttivi,
criminali. Ebbene, tali pensieri e sentimenti non rimangono senza effetto.
Voi credete che solo i gesti, le parole,le azioni abbiano veramente delle conseguenze e che ciò che accade nel mondo interiore può restare senza effetto?
… No, vi sbagliate. Tutto ciò che mettete in moto nel vostro mondo interiore produce dei risultati; certo
occorre più tempo per vederli apparire, ma infallibilmente un giorno appariranno.
Evitate di preoccuparvi di sapere se i vostri pensieri e sentimenti si realizzeranno: prima o poi si realizzeranno
di sicuro. Preoccupatevi solo di capire se tali pensieri e desideri sono buoni, perché se fossero
cattivi, il giorno in cui si realizzeranno, avrete di che lamentarvi, allora sarà troppo tardi.
I danni provocati dai pensieri incontrollati
Fermatevi un momento a pensare ai danni che può provocare il pensiero quando non è controllato: guai a se
stessi e agli altri, proporzionati alla potenza con cui furono emanati. Si pensi al vuoto interiore di quelli che si
abbandonano alle fantasticherie inutili. Essi fuggono dalla realtà in cui vivono, ma quando ricadono
necessariamente in essa, si ritrovano come estranei e in contrasto col tutto.
Peggio avviene agli sciagurati che se ne servono per danneggiare gli altri deliberatamente pensando di essi cose
negative. Se sapessero il male che fanno a se stessi, poiché l’energia di un pensiero ritorna al punto da cui
è partita, si guarderebbero bene dal farlo. Ma, purtroppo, sono ignoranti di questo fatto e pensano che con il
pensiero sia impossibile fare del male a qualcuno e specialmente a se stessi.
Quando l’uomo pensa cose non buone nei confronti di altri, anche se a parer suo se lo meritano, si carica di un
insieme di energie negative che dovrà, poi, amaramente esaurire.
Considerata la grande pericolosità dei pensieri negativi, bisognerebbe che ognuno di noi si preoccupasse di controllare il proprio pensiero come si fa’ per tutte le cose dannose. I pensieri, infatti, producono effetti
anche all’insaputa di chi le emana che poi si lamenta per i danni che essi gli arrecano.
L’odio, la vendetta e I’invidia, sono dei veleni terribile che uccidono fatalmente ciò che è buono in noi, peggio
dell’arsenico che uccide il nostro corpo.
Chi conserva per anni pensieri di odio, di invidia, di vendetta verso altri, li mette in condizione di essere ostili
nei confronti di stesso. Ciò che rende l’esistenza umana pesante e travagliata è l’uso errato del pensiero che
porta a subire conseguenze dolorose. Nessuno può conservare a lungo pensieri e sentimenti negativi
senza nuocere a se stesso.
La maggior parte dei mali che affliggono gli uomini sono creati dalla mente. Noi pensiamo che altri ci abbia
fatto del male, mentre siamo noi stessi gli autori dei nostri mali, tanto per le azioni compiute, che ritornano a
noi, che per quelle create con la nostra immaginazione, dando corpo alle ombre. Su quest’ultimo punto, si vuol
insistere per far comprendere che nessun male può essere arrecato arbitrariamente, mentre per la maggior
parte dei casi è la mente che li ha pensati.
Chi è convinto di star male, sta veramente male. Se sgombrasse la mente da questa creazione della fantasia, si accorgerebbe di star bene.
Libri consigliati:
È un libro che insegna a pensare, poiché la trasformazione dell’uomo dipende dai propri pensieri. L’uomo comuneè dominato dai suoi pensieri, che invadono la sua mente sotto forma di ricordi, sensazioni, immagini, brandelli di emozioni e di ragionamenti. Si abbandona passivamente alle fluttuazioni del pensiero, che cambia direzione e velocità ad ogni momento, come una vela posseduta dal vento. L’uomo saggioha le chiavi della propria mente. In essa i pensieri positivi sono ospiti ordinari. Sono banditi i pensieri che muovono vertici negativi, come quelli di paura, preoccupazione, ansia, agitazione, fretta e simili, tutti nemici della serenità dello spirito.
L’uomo saggio sa che se riesce a far tacere il rumore delle cose, la parte migliore di sé fa sentire la sua voce.
Questo è un ideale per tutti, che non è facile da raggiungere tra i tanti richiami della materia, che distolgono la nostra attenzione dall’Alto; ma la padronanza costante sui nostri pensieri ci porterà a un risultato felice.
D’altronde la regola è semplice: più i pensieri sono elevati, più la nostra vita sarà di ordine elevato.
Per comprendere e migliorare la nostra vita interiore ed esteriore è di fondamentale importanza capire le leggi del pensiero. Metodi per padroneggiare e usare al meglio la sconfinata energia mentale celata in tutti noi con esempi comprensibili e legati alla realtà quotidiana. Verso la padronanza della mente.