Voi lo sapete come sono fatte
e come nascono davvero le stelle
a cui affidiamo i nostri desideri più speciali
e che ci appaiono come tanti puntini luminosi,
mentre le guardiamo con il naso all’insù,
nel blu profondo del cielo notturno?
Sembra proprio che dietro le quinte opera una squadra di piccoli e ingegnosi costruttori che, con gran lavoro e passione, ogni giorno progetta e costruisce quelle magiche invenzioni che incantano le notti di tutti noi.
Ma le stelle, sono sempre state lassù?
Chi ce le ha messe?
Chissà quanti bambini se lo domandano, affacciati a una finestra o indicandole con il ditino sollevato verso quella distesa infinita.
Sicuramente son domande che si è posta anche la bambina che è stata Soojin Kwak, giovane illustratrice coreana.
E’ cresciuta perdendosi e viaggiando nelle pagine dei libri, “sognando di partire verso fantastiche avventure” in compagnia dei suoi personaggi immaginari preferiti. E questa spinta fortissima a volare con la fantasia verso territori e luoghi insondabili la ritroviamo intatta oggi nelle corpose tavole illustrate del suo primo, e già premiato, picturebook.
E’ proprio lei, Soojin Kwak che immagina un mondo dove uomini e donne operosi, infaticabili, visionari, studiano, progettano e realizzano qualcosa di unico.
In laboratori segreti, affidandosi a operazioni e calcoli complessi, questi tenaci e speciali architetti del cielo impegnano tutta la loro forza per portare bellezza e luce alla nostra vita.
Pagina dopo pagina, non importa se non si sono parole o storie da leggere perchè adulti e bambini, siamo tutti lì intenti ad osservarli mentre recuperano le stelle spente con i retini, per poi trasportarle in grossi camion e poi ancora arrivare nelle stanze in cui avviene il miracolo.
Questa è una squadra di costruttori affiatata, collaborativa, laboriosa.
Ognuno è alle prese con un compito preciso, e ognuno sa quanto sia importante il suo contributo: c’è chi disegna e teorizza, chi trasporta materiali edili, chi sale su una scala con un mattone in mano, chi si cala dall’alto appeso a una carrucola stringendo un rullo da pittore, chi tinteggia o asciuga usando un phon, chi inscatola e controlla i cavi elettrici.
E poi con lo sguardo non passano inosservati un orologio alla parete e altri dettagli che ci avvisano che in questa fabbrica speciale si lavora di giorno e senza nessuna sosta per arrivare in tempo al momento in cui ci sarà bisogno di accendere e illuminare il cielo.
Quando finalmente arriva l’ora, tutto è pronto, tutti sono pronti per attaccare la spina e alzare, stanchi ma felici e appagati, il naso all’insù!
Costruttori di Stelle di Soojin Kwak edito da Carthusia è il vincitore del Silent Book Contest 2019 – Gianni de Conno Award, primo concorso internazionale dedicato i libri senza parole.
E finalisti del Premio Andersen 2020 come Miglior libro senza parole.
Un inno alla collaborazione e alla luminosa energia che ne scaturisce, che si è aggiudicato la vittoria anche grazie alla perfetta costruzione del percorso narrativo, ritmato ed ironico.
Per chi non li conosce, i silent book non sono altro che libri senza parole dove il racconto è affidato esclusivamente alle immagini. Utilizzando solo rappresentazioni, sviluppano una narrazione, in genere legata a uno o due personaggi. Le immagini, infatti, hanno tutte un filo conduttore e generalmente sono molto curate sia nella raffigurazione dello sfondo e dello scenario, che del protagonista. La loro struttura è lineare, con uno sviluppo temporale dei fatti. Essendo libri che non prevedono la lettura di parole, quindi non verbali, possono essere utilissimi soprattutto per i bambini sotto i sei anni…ma nulla li vieta anche dopo i 6 anni, anzi!
Grazie ai silent book, anche un semplice momento di lettura sul divano può trasformarsi in un’esperienza piacevole e rilassante. Inoltre possono essere un ottimo modo per esercitare nel bambino competenze di tipo narrativo, e non solo.
Per esempio, una volta terminato il libro, noi genitori potremmo provare a chiedere come continua secondo i bambini la storia. In questo modo il piccolo, immaginando un racconto che va oltre la cornice del libro, può provare a costruire una storia sua, diventando coautore del racconto.
I silent book sono interessanti proprio per questo aspetto: se da una parte sono in grado di esercitare abilità narrative, dall’altra sono un ottimo modo per imparare a raccontare ed ascoltare una storia.
Costruttori di stelle, racconta alla meraviglia questo mondo silenzioso ma brulicante e non manca di dirci anche altro, per esempio ricorda ai bambini che insieme, aiutandosi reciprocamente e contando non solo sulle proprie capacità ma anche sulle competenze e capacità degli altri, si possono raggiungere obiettivi fantastici e unici!
Una storia che ci fa sognare ad occhi aperti
Una storia speciale per chi ama costruire e fantasticare
Una storia che non vedi l’ora di raccontare guardano le stelle!
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