Cos’è in fondo un bacio?

Un bacio, in fondo, cos’ è? Un giuramento fatto un po’  più da vicino, una promessa più precisa, una confessione che si vuol confermare…”.

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Ti ricorda qualcosa questa frase? Probabilmente no. E se provassi a darti un altro indizio?

“Un bacio, insomma, che cos’è mai un bacio? Un apostrofo rosa fra le parole “t’amo”(….)un segreto detto sulla bocca”.

Ecco, ora forse è più chiaro il riferimento all’opera di Edmond Rostand, Cyrano de Bergerac.

Cos’è in fondo un bacio, chiede Cyrano? E’ solo un piccolo gesto: il più semplice e naturale al mondo.
Quante cose si dicono con un bacio? Ci baciamo per esprimere amore, tenerezza e passione, per dare una prova di fiducia, di confidenza, di disponibilità, per fare la pace dopo un litigio o per augurare la buona notte.
Potresti mai immaginare di non poter baciare la persona che ami? L’importanza del bacio nel rapporto di coppia è universale, evidente,intuitiva.

Le relazioni si costruiscono intorno al bacio. Baciarsi è la prima forma di intimità che un uomo e una donna  sperimentano e diventa, con il tempo, il simbolo di complicità e solidità della coppia.
Un gesto così semplice può mantenere viva la passione nel tempo, se solo impari a valorizzarlo e a riconoscergli la giusta importanza.

Dai più valore ai piccoli gesti! A volte basta solo un bacio per dimostrare al tuo partner quanto è importante per te!

In fondo, come dice la pubblicità di una nota marca di cioccolatini: “Un bacio è  qualcosa di più!”


John Gray

Conoscersi, Capirsi, Amarsi

La guida indispensabile per la coppia felice

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“La sfida che bisogna affrontare quando si vive un rapporto di coppia è superare i conflitti, fondendo le differenze fino a formare un’alleanza che funzioni. In ogni ambito che ci vede su posizioni differenti c’è un forte potenziale di conflitto oppure di crescita. In parole povere, ogni differenza è un’opportunità per rafforzare la capacità di instaurare rapporti armoniosi tramite soluzioni che soddisfino entrambi”. John Gray

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Aprirsi a se stessi e al mondo

apertura

L’apertura implica avere fiducia nell’altro, in se stessi, nel mondo.
Aprirsi vuol dire divenire vulnerabili ed essere “in balia” dell’altro, ma se non ci si apre vuol dire non aprire porte, non permettere all’altro di entrare, erigere muri.
Si può comunicare per tanto tempo senza mai veramente aprirsi. Coppie vivono insieme anni senza essersi mai aperti l’uno all’altro.
Aprirsi implica due passi evolutivi molto importanti: superare l’orgoglio/ego e superare la paura.
Si ha paura di aprirsi perché si pensa che l’altro possa “approfittarne”, ma se non ci apriamo, l’altro a sua volta si chiude e non c’è rapporto.
Non può esistere un vero rapporto se c’è chiusura, e se c’è chiusura non c’è fiducia.
Innanzi tutto non c’è fiducia in se stessi, in quanto aprirsi vuol dire aver riconosciuto le proprie esperienze, averne preso consapevolezza e aver deciso di condividerle allargando gli orizzonti altrui. Ma quando non si ha fiducia nelle proprie capacità, o non si vogliono riconoscere i propri errori, o non ci si fida abbastanza di aver fatto tutto il possibile in una data situazione o in tutte le situazioni della nostra vita, o quando ci si vergogna di un nostro comportamento o non si è in grado di ammettere l’errore e di volerlo correggere… allora non ci si apre.
L’apertura di noi stessi, dei nostri pensieri, del racconto della nostra vita all’altro, implica una libertà dell’anima.

Non ci si può aprire completamente all’altro senza liberare l’anima.
L’ego, nel momento in cui abbiamo la capacità di rivelare il nostro intimo – la nostra natura più profonda e oscura – al nostro compagno, non può che sparire. E quando sparisce l’ego subentra l’umiltà, e quando subentra l’umiltà, l’anima fa capolino e può nuovamente sentirsi leggera.
In alcune religioni c’è il rito della “confessione”, questo rito ha proprio la funzione di permettere all’ego di andar via e all’umiltà di prendere il suo posto.
Si può praticare questo rito parlando di “apertura”, mettendolo in pratica ogni giorno con chi ci ama: con il nostro partner, con la persona di cui ci fidiamo, almeno inizialmente. Poi si dovrebbe essere in grado di aprirsi potenzialmente sempre.
In un rapporto, se non c’è una vera apertura non ci può essere unione, non si arriverà all’intesa totale e all’Amore incondizionato. Fino a quando qualcuno terrà per sé se stesso, non donandolo all’altro, non ci sarà possibilità di unione.
E non ci sarà vera comunicazione con nessun altro essere umano. Dove non c’è apertura c’è solo conoscenza, non nascerà nemmeno un altro vero sentimento: l’amicizia.
L’amico si apre completamente all’altro amico fino a mostrargli l’anima e se così non è, non ci sarà vera amicizia.
Come ho detto, l’apertura di sé all’altro è un grande passo avanti nell’evoluzione perché aprendosi si rimane “nudi” di fronte ad un altro essere umano, sapendo che potrebbe utilizzare quanto detto in qualunque modo. Ma è proprio in quel momento che si fa il più grande dono di sé all’altro e il più grande atto di fiducia. Io ti offro totalmente me, in una sorta di “confessione” aprendo ogni porta che ci separa, abbattendo qualunque muro che tu ed io possiamo aver eretto.
E, quando questo avviene completamente e sinceramente, l’altro sente che si è aperta una porta sull’infinito e a sua volta si apre. E in questo momento due anime sono diventate una sola e percorreranno la strada insieme fino all’eternità.
Ci può essere sesso e se non c’è apertura non ci sarà unione. Ci può essere dialogo, ma se non apro tutto me stesso all’altro non ci sarà comprensione profonda. Ci può essere ascolto, ma se la mia mente e il mio cuore sono chiusi non sentirò veramente
Aprirsi apre la comprensione, unifica le lingue, allarga la mente e offre il cuore.
La mente chiusa non potrà concedersi esperienze e non vivrà veramente ciò che potrebbe, se rimane la chiusura all’altro. Gli esseri umani si incontrano per aprirsi, non per chiudersi nel loro piccolo giardino dell’ego. E se non c’è vera apertura all’altro non ci può essere vera apertura dello spirito e allo Spirito.
Chiedetevi e riflettete su questa domanda:

“Cosa mi impedisce di aprire me stesso/a all’altro (partner, fratello, sorella, amico, figlio/a)?”
Se guardate in profondità la risposta sarà semplice e una sola: il mio ego.

Libro consigliato:


Patty Howell Ralph Jones

Relazione di Coppia Efficace

Creare il rapporto desiderato

“Così come la vita è imparare, il matrimonio è imparare insieme ad affrontare sfide complesse con successo e farlo in modi che accrescano entrambi come individui e la vostra reazione come coppia.”
Le librerie sono piene di manuali che promettono d’insegnare ad avere successo negli aspetti più disparati della vita. La loro lettura è spesso deludente. La vita è per sua natura complessa e non tutto può essere risolto imparando tecniche o ancor peggio trucchetti di un manuale fai da te. Alcune sfide della vita non sono problemi, ma aspetti integranti della vita stessa. Questo libro saggiamente evita questo pericolo; illustra delle tecniche, ma solo dopo aver chiarito che per avere successo nel rapporto con il proprio partner sono necessarie delle attitudini fondamentali: il rispetto per l’altro, la capacità di comprensione empatica e l’autenticità.
Matrimonio efficace non indica, dunque, un matrimonio ideale. La sua premessa è che tutti gli esseri umani sono imperfetti e tutte le relazioni contengono conflittualità. Il successo di una relazione dipende, allora, dalla capacità di esprimere reciprocamente i propri bisogni, di risolvere insieme i conflitti, di disporsi in ascolto di fronte alle sfide della vita.

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