La Vita è veramente Semplice

“I cancelli della saggezza e della conoscenza sono sempre aperti”

LA VITA E’ VERAMENTE SEMPLICE: CIO’ CHE DIAMO CI RITORNA

Ciò che pensiamo di noi stessi, diventa reale per noi. Credo che ognuno, inclusa me stessa, sia al 100% responsabile di ogni avvenimento della propria vita, il meglio e il peggio. Ogni pensiero che abbiamo nella mente, crea il nostro futuro. Ognuno di noi produce le proprie esperienze tramite pensieri e sentimenti. Il contenuto della mente e le parole con cui ci esprimiamo, creano le nostre esperienze.
Siamo gli artefici delle situazioni, poi gettiamo al vento il nostro potere incolpando gli altri per le nostre frustrazioni. nessuna persona, nessun luogo, nessuna cosa ha alcuna autorità su di noi, perché “noi siamo gli unici pensatori nella nostra mente. Plasmiamo le nostre esperienze, la nostra realtà e chiunque presente in essa. Se la nostra mente sarà in pace, armonia e equilibrio, allora la nostra esistenza ne sarà un riflesso.

Quale di queste affermazioni vi appartiene?
“Son tutti pronti a saltarmi addosso”.
“Ricevo aiuto da parte di tutti”.
Ognuna di queste convinzioni creerà esperienze assolutamente differenti. Per noi si avvera ciò che crediamo di noi stessi e della vita.

Tratto da: Louise L. Hay Puoi Guarire la Tua Vita – ed. Armenia

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Pensare in positivo per ritrovare il benessere fisico e la serenità interiore

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LA VITA E’ VERAMENTE SEMPLICE: CIO’ CHE DIAMO CI RITORNA

Ciò che pensiamo di noi stessi, diventa reale per noi. Credo che ognuno, inclusa me stessa, sia al 100% responsabile di ogni avvenimento della propria vita, il meglio e il peggio. Ogni pensiero che abbiamo nella mente, crea il nostro futuro. Ognuno di noi produce le proprie esperienze tramite pensieri e sentimenti. Il contenuto della mente e le parole con cui ci esprimiamo, creano le nostre esperienze.
Siamo gli artefici delle situazioni, poi gettiamo al vento il nostro potere incolpando gli altri per le nostre frustrazioni. nessuna persona, nessun luogo, nessuna cosa ha alcuna autorità su di noi, perché “noi siamo gli unici pensatori nella nostra mente. Plasmiamo le nostre esperienze, la nostra realtà e chiunque presente in essa. Se la nostra mente sarà in pace, armonia e equilibrio, allora la nostra esistenza ne sarà un riflesso.
Quale di queste affermazioni vi appartiene?
“Son tutti pronti a saltarmi addosso”.
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Ognuna di queste convinzioni creerà esperienze assolutamente differenti. Per noi si avvera ciò che crediamo di noi stessi e della vita.

Tratto da: Louise HayPuoi guarire la tua vita

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Il vero problema dell’essere genitori

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Essere genitori

“Il vero problema dell’essere genitori non è tanto il risultato, quanto riuscire a imparare da questa esperienza.”

Polly Berrien Berends

Non abbiamo le idee molto chiare sul nostro ruolo di genitori: spesso, infatti, siamo assolutamente convinte che sia nostro preciso dovere insegnare ai nostri figli, dimenticando che è altrettanto importante imparare da loro. Certo, alcuni non sono consapevoli della loro responsabilità di essere “maestri” nei nostri confronti, tuttavia è noto che i genitori fanno una grande fatica ad apprendere. E’ difficile per noi imparare qualcosa quando crediamo che il sapere debba giungere da un’unica fonte. A causa di questo attegiamento arrogante perdiamo molte cose.

E’ probabile che mio figlio mi abbia scelto come genitore perchè io avevo ancora molte cose da imparare.

Tratto dal libro di:  Anne Wilson Schaef, Meditazioni per Donne che Hanno Troppo da Fare

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Avete la sensazione di avere troppo da fare? Di correre tutto il giorno tra lavoro, famiglia e commissioni?
Di non avere mai abbastanza tempo? Sentite di trascurare voi stesse e ciò vi rende infelici e insoddisfatte?

Allora queste meditazioni, una per ogni giorno dell’anno, vi aiuteranno ad affrontare in modo più positivo e più diretto la vostra vita e a ritrovare finalmente la serenità e l’autonomia.

Meditazioni sagge, audaci e divertenti, accompagnate da citazioni di donne diverse per età, cultura e formazione, come antidoto contro la follia della vita di oggi.

La rabbia: emozione negativa?

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Il punto importante da comprendere a proposito della rabbia, e’ che, nonostante venga spesso etichettata come emozione negativa, da evitare in noi come negli altri, di fatto diventa negativa, e soprattutto distruttiva, quando non viene riconosciuta e usata al momento in cui emerge, ma viene repressa con conseguenze dannose non solo per se stessi, ma anche per gli altri.
Il problema è che fin dalla tenera età ci viene insegnato che è cattivo e sbagliato esprimere la collera; ancora oggi questa emozione viene considerata inopportuna, irragionevole, associata all’aggressività e al capriccio; La gente è spesso spaventata dalla propria rabbia: teme che la spinga a compiere qualche azione dannosa e, di conseguenza, ci si rifiuta di prestare attenzione alla collera degli altri e si esita ad esprimere la propria.

E’ importante quindi considerare che, se non ci siamo mai concessi di esprimere la rabbia, probabilmente ne abbiamo accumulata una montagna dentro di noi.
Reprimendola, è più probabile che la rabbia esploda in momenti inopportuni e soprattutto verso persone e situazioni che hanno poco a che fare con la causa originale della rabbia che ci ribolle dentro, ed e’ anche piu’ probabile che ce la prendiamo con chi crediamo sia piu’ debole di noi, non fosse altro che per avere un minimo di senso di potere.  Un atteggiamento questo, tipico delle bestie, temere il piu’ forte e sopraffare il piu’ debole, quando invece, l’essere umano, a differenza degli animali, può dominare i suoi istinti.
La rabbia repressa si ritorce contro noi stessi con attacchi depressivi e alimenta un sentimento di inferiorità; inoltre, quando la mente non riesce più a gestire i conflitti, il corpo ne soffre. Numerose affezioni psicosomatiche come mal di schiena, ulcere, psoriasi possono essere legate al soffocamento della collera.
E’ fondamentale dunque, per la nostra salute psico-fisica, imparare ad esprimere la collera in maniera costruttiva ed appropriata.
Senza rabbia si e’ privi di protezione, senza rabbia siamo alla merce’ delle reazioni altrui e non possiamo prevenire tali reazioni dal riaccadere, per noi e per gli altri. La rabbia usata costruttivamente aiuta a sviluppare fiducia in se stessi in quanto non e’ necessario che monti fino ad esplodere per esprimerla. E’ importante riconoscerla al momento in cui emerge, per quello che e’: un meccanismo di protezione che ci segnala che c’e’ qualcosa che non va, una reazione di insoddisfazione intensa, suscitata generalmente da una frustrazione che ci riguarda e che giudichiamo inaccettabile; dunque la rabbia, comunque venga espressa,  in modo esplosivo o in forma repressa, agisce come un segnale d’allarme. La nostra rabbia ci mette a conoscenza del fatto che ci fanno del male, che i nostri diritti vengono violati, che i nostri bisogni e i nostri desideri non sono soddisfatti.
Imparare a manifestare la propria collera significa conoscere i propri reali bisogni e intrattenere relazioni più autentiche con le persone che ci circondano.

COME ESPRIMERE LA RABBIA

Riabilitare la rabbia non significa tuttavia lasciarsi andare a comportamenti irosi.
Non c’è bisogno di urlare o di arrivare addirittura alle mani per esprimere la propria irritazione. L’arma migliore è la parola. E’ bene però utilizzarla consapevolmente per esprimere i veri motivi delle nostre insoddisfazioni. Dietro la collera si nasconde sempre una sofferenza. Adirarsi ad ogni costo e contro chiunque è un modo per sottrarre energia alla disperazione e non guardare in faccia il dolore. Perché il proprio malcontento sia preso seriamente in considerazione, è bene esprimerlo con la massima calma.
Di seguito alcuni consigli utili per fare in modo che questa emozione diventi costruttiva:

PLACARE L’EMOZIONE PARLANDONE CON UN AMICO:

Per rendere possibile un approccio disteso alla discussione con la persona che ci ha fatto arrabbiare, può essere utile scaricare preventivamente le proprie tensioni, telefonando ad esempio ad un amico per raccontargli l’accaduto. Questo serve a far passare il primo moto di collera, quello più aggressivo, senza contare che una terza persona potrebbe suggerirci un modo diverso di guardare le cose.

CHIARIRSI LE IDEE:

avere infatti un’idea precisa di cosa si sente dentro e di cosa ci si aspetta possa accadere dopo una discussione, ci aiuta a mettere a fuoco le cose da dire, gli argomenti da mettere in campo. E ci dà una mano a controllare le cose, in modo che l’emozione non prenda il sopravvento facendoci sfuggire il controllo della situazione. Per acquisire chiarezza, può essere utile porsi delle domande:
che cosa ha scatenato la nostra collera?
Il nostro interlocutore ci ha nuociuto intenzionalmente o per errore?
Siamo sicuri di non esserci sbagliati sulle sue intenzioni? O di non aver mostrato eccessiva suscettibilità?
La situazione merita una reazione decisa?
Abbiamo considerato delle alternative per sdrammatizzare?
Spetta al nostro interlocutore cambiare o a noi farci capire meglio?
Che risultati ci aspettiamo dalla nostra collera?
ESPRIMERE LE PROPRIE OPINIONI:

è necessario farlo dopo aver placato le proprie emozioni. L’atteggiamento da adottare è di tipo assertivo, evitando dunque di scadere in eccessi di alcun tipo, quali le ingiurie e le accuse.
Lo scopo è infatti quello di ristabilire un equilibrio e non di schiacciare l’interlocutore: lo psicoterapeuta americano Thomas Gordon ha elaborato il sistema dei cosiddetti “messaggi-io”, che si basa sul principio di parlare di sé in questo modo: definendo con precisione ciò che ci ha disturbato (quando tu…), raccontando le nostre emozioni (mi sento….), condividendo le nostre aspettative (perché io…), esprimendo i nostri bisogni attuali e le motivazioni (e io ti chiedo di.. in modo da..). Il beneficio di esprimere la collera va oltre il sollievo di togliersi un peso, significa ridefinire le relazioni con se stessi e con gli altri.
ESPRIMERE APERTAMENTE LA RABBIA:

è importante permettere a se stessi di avvertire completamente la rabbia, creando un posto sicuro per poterla esprimere, da soli, o con un amico fidato o con un esperto. Se siamo soli in un posto sicuro, permettiamoci di parlare ad alta voce, di vaneggiare, di scalciare o urlare, di lanciare e colpire cuscini. Dopo aver fatto ciò in un ambiente sicuro, (per un periodo potremmo aver bisogno di farlo regolarmente) non avremo più paura di compiere un atto distruttivo e saremo capaci di affrontare in modo più efficace, le situazioni che ci si presenteranno.

fonte: http://www.wmrconsulting.it/

Come trasformare un sentimento represso in equilibrio ed energia

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La rabbia è femmina. Ed è un sentimento latente e molte volte represso che si può governare con grande soddisfazione. È il risultato dei traumi fisici ed emotivi – abusi, perdite, carenze – vissuti nell’infanzia che, restando imprigionati nel corpo, accumulano un’energia dirompente ma ingabbiata che genera solo malessere.

Quante di noi soffrono di questa situazione, ma non la affrontano adeguatamente? Anzi la travestono in uno dei sei modi che questo saggio illustra – dominio, provocazione, distrazione, dedizione, dipendenza e depressione – perché sia accettabile socialmente?

Serio e documentato, ricco di numerosi questionari di autovalutazione, questo libro è un viaggio di profonda introspezione per capire, analizzare e approdare infine a possibili soluzioni. È un percorso verso la libertà, liberate dai fardelli che il tempo ha reso sempre più pesanti, per sfruttare con intelligenza il potenziale straordinariamente arricchente della nostra rabbia.

Guidate dai consigli dell’autrice, creati ad hoc per ogni tipologia d’intervento e testati nei suoi seminari, potremo ritrovare l’equilibrio e la serenità attraverso pratiche spirituali e fisiche che spaziano dalla meditazione alla danza, dalla fisioterapia all’esercizio del perdono e della compassione.

Un punto di partenza per una radicale trasformazione personale.

Il primo scoglio

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Il primo scoglio del “pensare positivo” è Crederci. Sembra una cosa banale, ma tutto gira intorno a quello in cui crediamo veramente, a quelle che sono le nostre credenze interiori.

Scopri che cosa vuoi veramente

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Jerry: Una delle preoccupazioni che più spesso ho sentito esprimere nel corso degli anni è: “Be, io non so nemmeno che cosa voglio” – Come facciamo a scoprire che cosa vogliamo?

Abraham: Siete giunti in questa esperienza di vita fisica con lo scopo di provare la varietà e il contrasto, per scoprire le vostre preferenze e i vostri desideri personali.

Jerry: Potete darci un’idea di come possiamo procedere per scoprire ciò che vogliamo?

Abraham: La vostra esperienza di vita vi aiuta continuamente a identificare ciò che volete. Se siete ben consapevoli anche soltanto di cosa non volete, in quel momento state già venendo in chiaro di ciò che volete. Ed è utile formulare il proposito “Voglio sapere che cosa voglio” perché, quando vi ponete questo obiettivo in modo consapevole, il processo di attrazione viene intensificato.

Jerry: Quindi la persona dice: “Voglio sapere che cosa voglio”, in quello stesso momento sta cominciando a scoprirlo?

Abraham: Attraverso le vostre esperienze non potete fare altro che maturare, dal vostro punto di vista, opinioni e preferenze personali
“Preferisco questo a quello, mi piace più quello di questo” –  Setacciando i dettagli dalle vostre esperienze è inevitabile che giungiate alle vostre conclusioni.

Non crediamo che, nel decidere che cosa vogliono, le persone siano tanto in difficoltà quanto lo sono quando non credono di poterlo ottenere….

In questo caso, dal momento che non hanno compreso il potere della Legge di Attrazione, e poiché non sono consapevoli delle Vibrazioni che stanno emettendo, non hanno mai alcun controllo consapevole sulle cose che entrano nella loro esistenza.

Al contrario, molti hanno provato il disagio di volere davvero qualcosa e di lavorare molto duro per cercare di ottenerlo, solo per continuare a restarne privi; questo perché pensano più all’assenza di quel qualcosa, piuttosto che al fatto che presto lo otterranno. Associano il cercare di ottenere qualcosa di desiderato con lavoro, le fatiche e le delusioni.

Quando dicono “Non so come ottenere quello che voglio” o “Non voglio fare ciò che penso sia necessario per cercare di ottenere quello che voglio” e ” Non ho più nessuna voglia di lavorare duro solo per poi non ottenere quello che voglio e rimanere un’altra volta deluso”.

Dire: “Voglio sapere che cosa voglio!” è un primo e Potente passo nel processo di Creazione Intenzionale

Ma poi occorre dirigere intenzionalmente la propria attenzione verso le cose che si vogliono attirare nella propria vita.

La maggior parte delle persone non ha mai diretto intenzionalmente i propri pensieri verso ciò che davvero vuole, e si limita invece a osservare ciò che accade intorno a sé.

Pochi comprendono di poter controllare il loro stato d’animo e poter determinare le esperienze che entrano nella loro vita, semplicemente dirigendo i propri pensieri in modo intenzionale.

Questo è il motivo per cui incoraggiamo il Metodo del Laboratorio Creativo.

Dirigendo intenzionalmente i propri pensieri e creando nella mente scenari piacevoli che evocano dentro di voi EMOZIONI POSITIVE, iniziate a cambiare il vostro Polo di Attrazione

L’Universo risponde ai pensieri che state facendo. I Pensieri corrispondono al vostro Polo di Attrazione e se vi concentrate sufficientemente a lungo su di essi, diventeranno la vostra realtà.

Basta avere le idee chiare!!!!!

Tratto dal libro la Legge di Attrazione

La visione del mondo e le rivelazioni all’origine di “The Secret”

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Scopri come ogni evento, voluto o no, si verifichi grazie alla più potente delle Leggi Universali, la Legge dell’Attrazione. Una legge che si basa su alcuni principi semplici ed essenziali…

Scopri l’entusiasmo per ciò che vuoi davvero raggiungere nella tua vita. Decidi di essere pronto a un impegno spirituale profondo. Chiedi con parole semplici e concise. Credi nel raggiungimento del risultato a livello consapevole e anche a livello inconsapevole. Lavora per ottenere ciò che vuoi ogni giorno. Immaginati già arrivato. Ricordati sempre di ringraziare l’universo e senti la gratitudine nel cuore.

“Eccovi qua. Siete arrivati. Non dovete andare oltre. Mettete giù tutti gli altri libri, disdite l’iscrizione a tutti i laboratori e seminari cui siete iscritti e dite alla vostra guida spirituale che non avrete più bisogno di lei. Perché qui avete tutto ciò che c’è bisogno di sapere sulla vita e su come farla funzionare. Tutte le regole per percorrere questa strada e intraprendere questo viaggio straordinario. Tutti gli strumenti che vi servono per creare le esperienze che avete sempre voluto. Non dovrete andare oltre il punto in cui vi trovate proprio adesso.”
dalla prefazione di Neale Donald Walsch

La filosofia di vita di Louise Hay

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Louise Hay ha sempre affermato di non essere una guaritrice. Non guarisce nessuno. Il suo lavoro è una pietra miliare nel cammino. Qualcuno di voi ha già lavorato molto su se stesso, e questa filosofia sarà una revisione e un approfondimento di quanto voi già sapete. Qualcuno di voi è nuovo a queste idee e sta solo ora cominciando il suo viaggio interiore, potreste trovare che i vostri interruttori vengono accesi!
Rendiamoci conto che ognuno di noi, me incluso, imparerà qualcosa che gli consentirà di migliorare la qualità della sua vita.
E’ sempre possibile rilasciare vecchi schemi che ci hanno limitato per così tanto tempo. E’ sempre possibile permettere alle nuove idee di entrare nella nostra Coscienza. Idee che ci consentiranno di sbocciare in maniere che mai avremmo creduto possibili. Non si tratta di credere ma di provare, verificare. In realtà tutti conosciamo già questi punti, ma spesso ce ne dimentichiamo. Come al solito non si impara ma si ricorda solo quello che si sa già.


1. Ciò che diamo ci ritorna

Sempre. Questo messaggio circola da molto tempo. Ricordate la regola d’oro: “Non fate agli altri quello che non volete sia fatto a voi”. Questa regola d’oro non è stata creata per produrre colpevolezza. E’ una legge della natura che tu sarai trattato esattamente come tratti gli altri. Questo si applica anche ai nostri pensieri. Se noi giudichiamo e critichiamo, anche con il pensiero, anche noi saremo giudicati e criticati. Se amiamo e accettiamo noi stessi incondizionatamente e accettiamo anche gli altri incondizionatamente, allora attrarremo persone nelle nostre vite che ci daranno lo stesso Amore Incondizionato e Accettazione.
Pensieri di odio attraggono pensieri e azioni di odio. Pensieri di gelosia attraggono mancanza e perdita nelle nostre vite. D’altra parte pensieri di Perdono attraggono salute e prosperità. Pensieri d’Amore portano non solo Amore nelle nostre vite ma più positività di quanto noi stessi possiamo immaginare. Creando uno sbilanciamento nell?universo, che dovrà compensare e quindi riceveremo.

2. Quello che noi pensiamo di noi stessi e della nostra vita diventa reale per noi
Questo è il perché è importante esaminare in che cosa noi crediamo. Veramente troppo spesso ciò che crediamo deriva dalle credenze limitanti dei nostri genitori e della nostra società. Louise spesso chiede di sedere quietamente e di elencare i grandi temi della vita, scrivendo le credenze che abbiamo a proposito di questi argomenti.

Tipo: che cosa credi a proposito degli uomini, delle donne, dell’Amore, del sesso, della salute, del tuo corpo, della mancanza, della prosperità, dell’età, del lavoro, del successo, e di Dio?

E’ sorprendente quante di queste credenze sono state acquisite all’età di cinque anni. Sicuramente, non tutte queste vecchie credenze sono rilevanti nella nostra vita presente. E’ molto utile una “pulizia mentale” periodica. Dal momento che tutte le credenze sono scelte, puoi anche scegliere quelle che ti sostengono e ti nutrono di più. C?è anche un corollario a questo punto: le parole che usiamo per descrivere le nostre esperienze, creano la nostra realtà.
Attenzione alle parole che si usano! Una delle scoperte più importanti della nostra era. Provate a mettere un registratore vicino al telefono e poi ascoltate quali sono le vostre parole ricorrenti. E il tono che usate. Le frasi fatte che utilizzate e quanto le utilizzate.


3. I nostri pensieri sono creativi

Questa è la più importante legge della natura che abbiamo bisogno di conoscere. Un piccolo pensiero non fa una grande differenza, ma i pensieri sono come gocce d’acqua. Si accumulano nel tempo. Ed è così che se continuiamo a ripetere gli stessi pensieri ancora e ancora, loro crescono, e la goccia diventa una pozzanghera, e la pozzanghera uno stagno, e lo stagno un oceano. Se sono positivi, possiamo galleggiare nell’oceano della vita. Se i pensieri sono negativi, possiamo affogare in un mare di negatività.

Qual è il vostro normale atteggiamento quando vi svegliate la mattina? Se è un continuo lamentarsi e arrabbiarsi, quello sarà il tipo di giornata che avrete. Se è un’attitudine di speranza, fede, e Amore, quello sarà il giorno che vivrete perché è quello di cui avete bisogno. Sedete quietamente per qualche minuto e notate i vostri pensieri. Veramente volete il tipo di vita che questi pensieri creano? Scegliete pensieri che vi nutrono.

I nostri pensieri sono creativi e tu sei il pensatore! Qualsiasi oggetto o impresa è stato prima un pensiero nella mente di qualcuno, un?idea. Che idea abbiamo di noi stessi?
Quante volte nella vita ci fermiamo a creare, pardon pensare, a quello che vogliamo veramente? Se vogliamo realizzare qualcosa ci dobbiamo pensare, visualizzare, portare attenzione.


4. Noi meritiamo di essere amati

Tutti noi. Voi e io. Non dobbiamo “guadagnare” Amore. Non dobbiamo guadagnare il diritto di respirare; noi respiriamo perché esistiamo. Noi siamo degni di Amore perché esistiamo. Noi dobbiamo sapere solo questo. Noi meritiamo il nostro proprio Amore. Non permettiamo alle opinioni negative dei nostri genitori o ai pregiudizi popolari della nostra società di abbassare la nostra luce. La verità del vostro Essere è che voi potete essere amati, se VOI lo credete! Ricordate, i vostri pensieri creano la vostra realtà. Ciò che l’altra gente pensa non ha niente a che fare con questo. Dite a voi stessi adesso: “Io merito di essere amato.”

5. Auto-approvazione e auto-accetazione sono la chiave per i cambiamenti positivi
Quando siamo arrabbiati con noi stessi, quando giudichiamo e critichiamo qualunque cosa facciamo, quando abusiamo di noi stessi, le nostre vite non funzionano. Le vecchie credenze negative a proposito di noi stessi sono solo vecchi modi di pensare e non hanno base nella verità. Come possiamo aspettarci che gli altri ci amino e ci accettino se noi per primi non ci amiamo e non ci accettiamo? “Io amo e accetto me stesso esattamente come sono” è il più potente pensiero che vi aiuterà a creare un mondo di gioia.


6. Noi possiamo lasciare andare il passato e perdonare chiunque

Il passato esiste soltanto nella nostra mente. Trattenere vecchi dolori è un modo per punire noi stessi oggi per qualcosa che qualcuno ha fatto molto tempo fa. Questo non ha per niente senso. Troppo spesso noi sediamo in una prigione di risentimento auto-creato, e questo è un modo terribile per vivere. Libera te stesso. Perdonare non vuol dire giustificare il cattivo comportamento di qualcun altro; vuol dire lasciare andare il nostro risentimento su quella situazione. Chiunque, inclusi voi stessi, sta facendo il meglio che può in ogni momento, con la Comprensione, l’Attenzione, e la Conoscenza che ha in quel momento. Rinunciare al nostro risentimento e rimpiazzarlo con la comprensione libera noi stessi. Il Perdono è un dono a noi stessi.

7. Il perdono apre la via all’amore

L’Amore è l’obiettivo. L’Amore Incondizionato. Come ci arriviamo? Attraverso la porta del Perdono. Il perdono è come gli strati di una cipolla. Qualche volta è meglio cominciare con il perdonare le persone che sono più facili da perdonare, muovendosi verso dolori sempre maggiori man mano che diveniamo più sperti in questo processo. E così possiamo “sfogliare” i dolori uno ad uno fino a che non arriviamo ad un livello più profondo di comprensione. Troveremo l’Amore ad aspettarci. Amore e Perdono vanno mano nella mano.

8. L’Amore è la più potente forza di guarigione che c’è
L’Amore stimola il nostro sistema immunitario. Noi non possiamo guarire, o diventare interi, in un’atmosfera di odio. E mentre impariamo ad amare noi stessi diventiamo potenti. L’Amore ci aiuta a passare da vittime a vincitori. Il nostro Amore per noi stessi ci attrae verso quello di cui abbiamo bisogno per il nostro cammino di guarigione. Le persone che si sentono a posto con se stesse sono attraenti naturalmente.


9. Semplicemente decidete di volere

Non è necessario aspettare di sapere come fare tutte queste cose. Tutto quello che dobbiamo fare è volerle fare. Perché i nostri pensieri sono creativi. Se avete un pensiero, “Io voglio cominciare a rilasciare il giudizio, o a perdonare, o ad amare me stesso”, voi state mandando quel messaggio nell’Universo. E nel ripeterlo ancora e ancora, mettete in moto le Leggi dell’Attrazione. Nuove strade si dispiegheranno per aiutarvi. L’Universo vi ama ed è lì pronto ad aiutarvi a manifestare qualunque cosa voi decidiate di credere e di pensare. Sii veramente desideroso di avere una buona vita!

Vivere giorno per giorno pensando positivo per raggiungere i propri obiettivi

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Una piccola antologia di affermazioni positive, opera di una grande maestra di vita.

Secondo la visione di Louise L. Hay, i pensieri possiedono un enorme potere creativo, per cui svolgono un ruolo vitale nel processo di cambiamento. Le affermazioni non sono che piccoli avvertimenti destinati al nostro sé interiore, in grado di imbrigliare il potere del pensiero positivo e di indirizzarlo nella giusta direzione.

Louise ha concepito le sue affermazioni in maniera tale che investano tutti gli aspetti della vita, ed è buona cosa iniziare a leggerle e ripeterle da subito, soprattutto prima di andare a letto.

«Le numerose affermazioni positive contenute in questo piccolo libro vi mostreranno che il vostro punto di forza è sempre nel momento presente, poiché è nel presente che spargete i semi mentali per creare nuove esperienze.La sensazione di essere bloccati è illusoria, perché voi avete il potere di scegliere nuovi pensieri e nuovi modi di pensare. Così il vostro futuro sarà sempre più positivo, più ricco d’amore e più prospero. Riflettete su come vi piacerebbe vivere e su ciò che vorreste realizzare.Giorno per giorno vi aiuterò a guidare il vostro pensiero in modo positivo per realizzare questi obiettivi. Leggendo e ripetendo tali affermazioni la vostra mente inizierà a sviluppare nuove abitudini che potrete adottare per il resto della vostra vita!».
LOUISE L. HAY

Una guida pratica per capirsi e accettarsi, per vivere in armonia con se stessi e con gli altri, e riempire d’amore la propria vita.

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Solo se amiamo, accettiamo e approviamo realmente noi stessi, così come siamo, tutto andrà bene nella nostra vita. L’approvazione e l’accettazione di se stessi, qui e ora, sono le chiavi per arrivare a cambiamenti positivi in ogni aspetto della nostra vita.

Questo principio fondamentale costituisce il motivo ispiratore di Ama te stesso, il tema che ritorna, insistente e persuasivo in quest’opera originale, concepita da Louise Hay per offrire tutti gli strumenti utili per applicare concretamente nel quotidiano la filosofia del pensiero positivo.
Mediante gli esercizi di visualizzazione e i questionari, grazie all’uso ripetuto di affermazioni che infondono convinzioni positive, oltre che attraverso il lavoro allo specchio e l’attento ascolto del nostro corpo, che riflette i nostri pensieri e il nostro stato interiore, possiamo liberarci dagli schemi mentali negativi e cambiare la nostra vita.

Passi per essere Te stesso

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Essere presenti a se stessi è molto importante per vivere una vita viva e piena. Solo nel momento in cui siamo presenti a noi stessi e quindi attenti a ciò che ci accade possiamo riuscire a non farci sopraffare dagli eventi.

La consapevolezza si esercita con piccoli gesti e piccole attenzioni che sviluppano apertura nei confronti del mondo e allargano gli orizzonti percettivi di ciò che siamo e ciò che vogliamo diventare.

Prima di cambiare il mondo dobbiamo saper cambiare noi stessi. E quando abbiamo cambiato noi stessi abbiamo già cominciato a cambiare il mondo.

Cambiare non vuol dire diventare altro da ciò che siamo, ma vuol dire lasciare da parte ciò che crediamo di essere o ciò che gli altri vogliono che noi siamo, per entrare invece più in contatto con la nostra natura autentica con ciò che vogliamo, che sentiamo, che crediamo e con ciò che possiamo effettivamente diventare se solo diamo fiducia e sostegno alle nostre potenzialità sopite.

Questo processo si innesca imparando a diventare presenti a noi stessi, creandosi spazi e tempi di silenzio interiore da cui lasciar emergere nuovi colpi d’occhio sulla realtà, nuove risposte e, soprattutto, nuove domande. Potremo così cominciare a indirizzare la nostra vita verso attività che abbiano un senso per noi, rimettendo in gioco – come dice il sociologo Domenico De Masi – gli equilibri che la nostra vita ci costringe a rendere definitivi, aprendoci all’innovazione, al rinnovamento, al cambiamento, all’apprendimento e alla crescita.

Cosa ci piace veramente?
Sappiamo rispondere a questa domanda?

Conosciamo le nostre più profonde esigenze e sappiamo scegliere ciò che è meglio per noi senza farci condizionare dall’abitudine o dalle convenzioni nelle nostre scelte? Non è mai troppo tardi per imparare, basta iniziare a porsi la domanda e porsi in ascolto, per cogliere le risposte.

Tempo per sé

Spesso troviamo un senso alla nostra vita semplicemente affannandoci per gli altri e disperdendoci in mille attività. Ma finiamo col dimenticare noi stessi, e non potremo mai essere veramente utili agli altri se non avremo prima imparato a fare i conti con noi stessi. Prendiamo tempo, quindi, e dedichiamocelo, per una volta.

Osare

E’ nell’oltrepassare i propri limiti che ci sentiamo ancora più vivi e che sperimentiamo in pratica la nostra capacità di modificare la realtà con il nostro contributo. Non facciamoci limitare da idee preconcette di noi stessi, non rassegniamoci a dipendere dalle nostre paure e dalle nostre incertezze. Andiamo oltre, è possibile!

Essere curiosi

Il mondo è piccolo quando non alziamo gli occhi dal nostro giornale o dalle pratiche che dobbiamo sbrigare. Diventa immenso quando ci permettiamo di guardarci attorno, di cogliere ogni occasione per imparare qualcosa di nuovo per scambiare esperienze e informazioni con chi ci sta vicino e chi ci sta lontano, scoprendo così cose che, da soli, non avremmo mai conosciuto.

Ritrovare la passione

Non è nel distacco ma nell’amore per la vita che si esprime il più alto grado dell’umanità. La capacità di provare forti emozioni nasce dall’interno, non dipende da un oggetto piuttosto che da un altro, nasce dalla disponibilità a lasciarsi trascinare dal vento della vita, senza perdersi, ma giocandoci insieme, come potrebbe fare un abile velista.

Coltivare la meraviglia

Anche la capacità di divertirsi e di vivere appieno il presente non nasce dall’esterno ma da una disponibilità interna. Il mondo è sempre nuovo, giorno dopo giorno, momento dopo momento. Aprendo la mente ed educandola a cogliere l’unicità di ogni istante, trasformiamo il nostro tempo in un’avventura senza fine.

Marcella Danon

Fonte: http://www.lifegate.it


Hal Stone Sidra Stone

Il Critico Interiore

Mai più contro noi stessi!


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Tra i libri più significativi di Hal e Sidra Stone, conosciuti per aver creato e diffuso in tutto il mondo il metodo del Voice Dialogue, Il Critico Interiore rappresenta una guida unica e preziosa alla scoperta e alla trasformazione di noi stessi.

Ogni volta che sentiamo una voce interiore che critica ciò che siamo, il modo in cui agiamo, quello che diciamo e perfino ciò che pensiamo, stiamo ascoltando il nostro Critico, uno degli aspetti che compongono il meraviglioso caleidoscopio della nostra personalità.

Spesso questa voce risuona particolarmente distruttiva e come uno specchio deformante ci impedisce di considerare con lucidità il nostro corpo, la nostra psiche e i nostri comportamenti.

Come un genitore ansioso che crede di sapere ciò che è meglio per noi, il Critico Interiore ci tiene lontani da comportamenti e situazioni che potrebbero danneggiarci ma al tempo stesso limita la nostra capacità di rischiare e creare.

Spesso un’azione eccessiva del Critico dà origine alle nostre crisi di autostima, al nostro continuo confronto con gli altri e alla nostra paura dell’insuccesso.

Come impedire al Critico interiore di nuocerci
e come fare per trasformarlo in una vera risorsa per il nostro benessere?

Attraverso semplici ragionamenti, esempi immediati ed esercizi pratici, i coniugi Stone mostrano al lettore come recuperare dal proprio Critico Interiore le preziose facoltà che è in grado di offrirci: la capacità di valutare serenamente le nostre qualità e i nostri limiti e quella di giudicare con lucidità ed equilibrio persone e situazioni.

Una lettura che ci regalerà la fiducia in noi stessi
e la gratificante scoperta
di quanto possiamo stare bene con noi e con gli altri.

Rivedi i tuoi pensieri

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“Alcuni dei valori in cui crediamo non sono mai stati reali: erano timori altrui. Concediti la possibilità di rivedere i tuoi pensieri, modificando quelli negativi. Ne vale la pena”

Louise Hay

Emozioni in coppia

Tristezza, rabbia e paura: sono tutte emozioni che derivano da qualche forma di attaccamento a qualcosa o a qualcuno. Tuttavia molti di noi imparano a credere che anche l’amore e la felicità siano emozioni.
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Tale convinzione oscura sia il nostro bisogno che l’abilità di essere più consapevoli delle nostre emozioni e di come le creiamo. Essa deriva dalla perdita di significato delle parole ‘amore’ e ‘felicità’. Usiamo queste due parole in maniera troppo generica al punto che esse sono diventate due tra le parole più fraintese ed eccessivamente usate nel nostro linguaggio quotidiano.
Amore è per lo più confuso con desiderio (ti amo in realtà significa: ti voglio), con l’attaccamento (amo la mia squadra di calcio), con la dipendenza e con l’identificazione (amo il mio paese). Quando parliamo di amore in questo senso non parliamo di amore quanto del suo opposto.

Facciamo lo stesso con la parola felicità. La usiamo e ne abusiamo in molti modi. La confondiamo con un possesso (è appena arrivato il mio tappeto nuovo, sono così felice!), con il consumo (ho appena mangiato il mio cibo preferito, sono così felice!), con qualche esperienza stimolante (ho appena visto il film più recente, sono così felice!) e con il sollievo (non ho più mal di denti, sono così felice!).

In tutti gli esempi citati stiamo in realtà dicendo che crediamo che l’amore e la felicità nella vita vengano dal di fuori di noi e che siano dipendenti dagli altri, dalle circostanze o da qualche stimolo fisico. Tuttavia, tutti sappiamo profondamente che vero amore e felicità sono incondizionati, non dipendenti da qualcosa o da qualcuno, e che si muovono dall’interno verso l’esterno e non dall’esterno verso l’interno.

Amore vero e felicità possono essere considerati stati d’essere fondamentali a cui possiamo accedere a piacimento una volta che abbiamo imparato a rivolgere la nostra attenzione alla nostra interiorità e a vivere dal dentro al fuori e non dal fuori al dentro. Essi possono anche essere considerati il nostro puro potenziale in tutte le situazioni. Quando agiamo con amore vero facciamo qualcosa per gli altri che porta loro beneficio a livello spirituale e quando ciò accade sperimentiamo le vera felicità, che è più simile a una profonda sensazione di appagamento interiore.

Questo modo di vivere affonda le sue radici nella pace. Se non siamo in pace con noi stessi non possiamo dare amore. La pace è, l’amore fa e la felicità (appagamento) ripaga. Solo allora la nostra autostima e il senso del nostro valore diventano solide rocce, perché ci rendiamo conto che questi nuclei di qualità interiori non possono esserci portati via e che essi sono la base del nostro valore in quanto persone e dei nostri valori di vita. Quando impariamo ad accedere e a generare questi stati fondamentali del nostro essere, essi ci danno la forza di smuovere il nostro carattere in positivo, da quello basato sulla competizione, sul possesso e sulla sopravvivenza a uno basato sulla co-operazione, la condivisione e il servizio. In breve, dal prendere al dare.

Quando scopriamo interiormente ciò che eravamo convinti si potesse trovare solo esternamente, scopriamo libertà e serenità profonde. Il metodo per sostenere questa consapevolezza e connessione è la pratica regolare della meditazione. Il campo di azione è la relazione con gli altri.

Quando la felicità di una madre non dipende dall’obbedienza del figlio, allora è capace di ‘essere amore’ per quel figlio, anche quando imporrà delle regole. Quando la felicità di un manager non dipende dall’essere in tempo per le scadenze, né dalla performance dei membri del suo gruppo, allora saprà essere più attento e più incoraggiante verso i suoi collaboratori, il che è alla base di una leadership efficace. Quando gli innamorati si incontrano, smettono di dirsi “ti amo”, e invece si dicono “io sono amore per te”.

Domanda: Da dove pensi derivi gran parte della felicità nella tua vita?

Riflessione: La felicità è una decisione e non una dipendenza

Azione: Che cosa puoi fare domani nella tua relazione con una persona in particolare per passare dal desiderare e sopravvivere al sostenere e servire?

Brahma Kumaris World Spiritual University da http://www.lifegate.it/


Roy Martina

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In questo libro scoprirete i vostri lati oscuri e tutto ciò che è nascosto nella vostra anima. Imparerete a mostrare i vostri confini, a conservare la forza, anche se l’altro non riesce a farlo. Capirete come sostenervi a vicenda e cosa fare se l’altro è bloccato in meccanismi che non è in grado di cambiare.

Cosa significa amarsi all’interno di una relazione e cosa significa dare e prendere? Qual è la differenza tra accettare il vostro partner e tollerare le cose che non vi piacciono? Perché la tolleranza porta alla frustrazione e cosa si nasconde sotto il mantello dell’amore e dell’armonia?

Le nostre relazioni intime sono un legame diretto con il nostro cuore e la nostra anima. Capire come e perché ci sentiamo frustrati all’interno di un rapporto offre una prospettiva nuova per diventare più felici e per vivere il rapporto di coppia e le relazioni con gli altri in maniera più piacevole.