Scegli di vivere in positivo!

L’esperienza e l’intuizione portano alcuni soggetti a scegliere di vivere applicando un atteggiamento sereno e positivo. L’intuizione, tuttavia, spesso precede l’effettiva solidità costituzionale psicosomatica richiesta per sostenere e difendere la scelta di tale atteggiamento. Ecco perché nella maggior parte dei casi si rimane ancora influenzabili dall’ambiente esterno nonostante la scelta sia stata decisa e chiara.
E’ anche troppo palese che, senza aver prima realizzato una salda capacità di “distacco”, ovvero di non coinvolgimento, si è vincolati a suggestioni provenienti dall’esterno.
Credo sia capitato a tutti, di fare i conti con la contaminazione negativa che noi stessi, o altri, in taluni momenti portiamo nel circolo di esistenze che stanno intorno a noi.
Un caso tipico viene spesso vissuto sul posto di lavoro quando, ad esempio, e capita più facilmente di lunedì, un collega dopo aver passato un brutto fine settimana, magari a bisticciare con la moglie, con i figli o con la suocera, si presenta di cattivo umore. Anche se rimane silenzioso e in disparte, finisce con coinvolgere chi gli sta intorno, trasmettendo la propria negatività, e dalla quale, senza esperienza, agli altri, diverrà difficile potersi salvaguardare.
Eccovi allora un esercizio che può aiutare a rinforzare le proprie difese attivando uno schermo psicosomatico:
·      sdraiatevi sul pavimento (se non vi è possibile lo potete fare anche su un letto) e, prima di tutto, sistemate con cura il corpo, nella posizione ideale di rilassamento : le gambe leggermente aperte con le punte dei piedi che cadono verso l’esterno, le braccia non troppo vicine né troppo lontane, con il palmo delle mani rivolto verso l’alto. Il mento leggermente più vicino allo sterno.
·      Concentratevi sul piano fisico e gradatamente, realizzate uno stato di totale abbandono. Poi divenite consapevoli del respiro impegnandovi a risvegliare la respirazione naturale e spontanea e, quando l’avrete ottenuta, assumetene il controllo sviluppando respirazioni più lente e profonde.
·      Concentratevi in seguito su un punto sotto i piedi distante circa 10 centimetri. Intensificate la vostra consapevolezza e sentite questo punto chiaramente. Poi fate la stessa cosa sopra la testa cercando di percepire nitidamente un punto 10 centimetri oltre il capo.
·      Visualizzate ora l’inspirazione che partendo dal punto oltre i piedi risale sul lato destro fino al punto sopra la testa formando un semicerchio luminoso. Con l’espirazione, al contrario, completate il cerchio luminoso scendendo da sopra il capo a sotto i piedi sul lato sinistro. Continuate a lungo per rinforzare sempre più tale immagine fino a sentir divenire concreto e reale quello scudo energetico a forma luminosa di cerchio che vi state costruendo con la forza della vostra mente e del respiro. Quando avrete resa tangibile, quasi reale, la visualizzazione del cerchio, allora immaginate voi stessi sicuri, rilassati e protetti all’interno di quel cerchio e continuate fino a quando il tempo ve lo permetterà.
Senza dubbio, tale esercizio, in relazione con il piano energetico, vi rinforzerà, anche da un punto di vista psicologico.
Il Pensiero Positivo
Per vivere in armonia con noi e con gli altri

Come si mantiene attivo l’entusiasmo?

forma un’immagine della meta che intendi raggiungere

e un’altra di quella stessa meta come se fosse già stata conseguita

e avrai un paio di ali per arrivare fino ad essa.

Questo libretto distilla il contenuto di saggezza del pensiero di Peale: attraverso rassicuranti parole di conforto, riflessioni acute e penetranti l’autore ci propone la sua rivoluzionaria filosofia di vita e ci aiuta a ritrovare quel sereno equilibrio interiore con noi stessi e con gli altri.

La Vita è veramente Semplice

“I cancelli della saggezza e della conoscenza sono sempre aperti”

LA VITA E’ VERAMENTE SEMPLICE: CIO’ CHE DIAMO CI RITORNA

Ciò che pensiamo di noi stessi, diventa reale per noi. Credo che ognuno, inclusa me stessa, sia al 100% responsabile di ogni avvenimento della propria vita, il meglio e il peggio. Ogni pensiero che abbiamo nella mente, crea il nostro futuro. Ognuno di noi produce le proprie esperienze tramite pensieri e sentimenti. Il contenuto della mente e le parole con cui ci esprimiamo, creano le nostre esperienze.
Siamo gli artefici delle situazioni, poi gettiamo al vento il nostro potere incolpando gli altri per le nostre frustrazioni. nessuna persona, nessun luogo, nessuna cosa ha alcuna autorità su di noi, perché “noi siamo gli unici pensatori nella nostra mente. Plasmiamo le nostre esperienze, la nostra realtà e chiunque presente in essa. Se la nostra mente sarà in pace, armonia e equilibrio, allora la nostra esistenza ne sarà un riflesso.

Quale di queste affermazioni vi appartiene?
“Son tutti pronti a saltarmi addosso”.
“Ricevo aiuto da parte di tutti”.
Ognuna di queste convinzioni creerà esperienze assolutamente differenti. Per noi si avvera ciò che crediamo di noi stessi e della vita.

Tratto da: Louise L. Hay Puoi Guarire la Tua Vita – ed. Armenia

puoi guarire vita Sono perfetto esattamente come sono  accettazione

Pensare in positivo per ritrovare il benessere fisico e la serenità interiore

Compralo su Macrolibrarsi

Ottieni il massimo!

In una recente conversazione ho consigliato a una donna di raccogliere il coraggio per prendersi una “cosa buona” che aveva desiderato a lungo e che, finalmente, sembrava fosse sul punto di verificarsi.
Le ho detto che sembrava che il suo desiderio stesse per venire soddisfatto, che la Legge dell’Attrazione lo stava conducendo da lei.
Ma le mancava la fede e continuava a ripetere: “Oh! È troppo bello per essere vero, è troppo per me!”.
Il bruco non si era trasformato in farfalla e sebbene potesse intravedere la Terra Promessa, si rifiutava di entrarvi, poiché era “troppo” per lei!
Credo di essere riuscito a mettere in lei abbastanza pepe da renderla capace di rivendicare ciò che le spetta, poiché le ultime testimonianze dicono che “ne sta prendendo possesso”.

Ma non è questo che desidero dirvi. Voglio richiamare la vostra attenzione sul fatto che niente è troppo per voi, per quanto sia meraviglioso; per quanto indegni crediate di essere. Avete diritto al meglio che c’è, poiché è la vostra eredità diretta. Non abbiate dunque paura di chiedere.Chiedete e prendete!
Le cose buone della terra non sono la dote di figli preferiti. Appartengono a tutti, ma vanno soltanto verso coloro che sono abbastanza saggi da rendersi conto che le “cose buone” sono loro di diritto e verso coloro che sono abbastanza coraggiosi da tendere la mano per prenderle.

Molte cose buone vengono perse perché non le si chiede. Voi perdete molte cose magnifiche perché vi sembra di non esserne degni. Perdete molte cose grandiose perché vi mancano la fiducia e il coraggio di chiederle e di prenderne possesso.“Aiutati che il ciel t’aiuta” dice un vecchio adagio e la regola è vera in ogni linea dello sforzo umano. Se continuate a ripetere di essere indegni della cosa desiderata, che è “troppo” per voi, la Legge vi prenderà in parola e crederà a quello che dite!
Questa è una peculiarità della Legge. Crede a quello che dite. Vi prende sul serio. Quindi state attenti a quello che dite, perché gli darà credito.

Ditele che meritate il meglio che c’è e che niente è troppo per voi, e con tutta probabilità la Legge vi prenderà sul serio e dirà:“Credo che abbia ragione. Gli darò tutto se lo desidera! Conosce i suoi diritti e a che scopo negarglieli?”.
Ma se dite: “Oh, è troppo per me!”, probabilmente la Legge dirà: “Be’, non me lo sarei neanche domandato.  Ma lui lo saprà di sicuro, e chi sono io per contraddirlo?”. E così via. Perché qualcosa dovrebbe essere “troppo” per voi? Vi siete mai fermati a pensare a cosa siete?

Siete una manifestazione del Tutto e avete diritto a tutto ciò che esiste. O, se preferite, siete figli dell’Infinito ed eredi di tutto. In entrambi i casi state dicendo la verità. In ogni caso, qualunque cosa chiedete, state solo chiedendo ciò che è vostro. E più lo chiedete con impegno, più siete fiduciosi di ottenerlo; più Volontà impiegate, più sicuri sarete di conquistarlo.

  • Forte desiderio.
  • Aspettativa fiduciosa.
  • Coraggio in azione.

Queste cose vi portano “ciò che è vostro”. Ma prima che mettiate queste forze all’opera, dovete rendervi conto di stare soltanto chiedendo ciò che è vostro, e  non qualcosa su cui non avete nessun diritto o titolo.
Finché la vostra mente avrà l’ultimo, strisciante dubbio sul vostro diritto alle cose che desiderate, opporrete resistenza alle operazioni della Legge. Potete anche chiedere con vigore, ma se il dubbio sul vostro diritto persiste, vi mancherà il coraggio di agire. Se continuate a ritenere che la cosa desiderata appartenga a qualcun altro, vi metterete nella posizione dell’uomo avido o invidioso, o perfino in quella di un ladro in preda alla tentazione. In tal caso la vostra mente si rivolterà contro questo compito, poiché si tirerà indietro istintivamente dall’idea di prendere quello che non è vostro. La mente è onesta.

Ma quando capirete che, in quanto Erede Divino, il meglio offerto dall’Universo vi appartiene e che ce n’è abbastanza per tutti, senza che dobbiate derubare nessuno, allora la frizione sarà rimossa e la barriera abbattuta; la Legge potrà procedere con il suo lavoro.
Non credo in queste “umili” questioni. Questo atteggiamento docile e basso non fa per me. Non ha alcun senso.
L’idea di fare di queste cose una virtù, quando l’Uomo è l’erede dell’Universo e ha diritto a tutto ciò di cui ha bisogno per la sua crescita, felicità e soddisfazione!

Non intendo dire che dovremmo assumere un atteggiamento aggressivo e dominatore. Anche questo è assurdo, perché la vera forza non ha bisogno di essere esibita. La persona aggressiva è debole per ammissione. Aggredisce per simulare la sua debolezza.

L’uomo davvero forte è calmo, pacato e porta in sé la consapevolezza della sua forza, che rende superfluo lo sfoggio di aggressività e di forza.

Ma state alla larga dall’”ipnosi” dell’umiltà, da questo atteggiamento mentale “docile e basso”. Rammentate l’esempio terribile di Uriah Heep e guardatevi dall’imitarlo. Gettate la testa all’indietro e guardate il mondo dritto in faccia. Non c’è niente da temere. E comunque il mondo ha le stesse ragioni di temere voi che voi di temere lui. Comportatevi da uomini e da donne e  non da esseri striscianti.
Questo vale sia per il vostro atteggiamento mentale sia per il vostro contegno esteriore. Smettete di “strisciare”. Visualizzatevi in posizione eretta a fronteggiare la vita senza paura e a poco a poco vi tramuterete nel vostro ideale.
Non c’è niente che sia “troppo” per voi.
Niente.

Il meglio che c’è non comincia neanche lontanamente a essere abbastanza per voi, poiché ci sono cose ancora migliori. Il più bel dono che il mondo ha da offrirvi non è altro che un ninnolo in confronto alle cose grandiose del Cosmo che attendono che abbiate “l’età giusta”.
Non abbiate dunque paura di tendere le mani per prendere i balocchi che la vita vi offre, i ninnoli di questo livello di coscienza. Prendeteli. Afferratene una manciata. Giocateci finché non siete stanchi. È a questo che servono, dopotutto. Servono espressamente al nostro uso, non a essere guardati, ma a giocarvi, se lo desiderate.
Servitevi, c’è un’intera bottega piena di giocattoli che attendono di essere desiderati, chiesti e presi. Non siate timidi. Non fatemi più sentire questi sciocchi discorsi su cose che sarebbero “troppo” per voi. Sciò! Ipocriti!

Vi siete comportati come il figlio dell’imperatore che credeva che i soldatini di latta e le trombe giocattolo fossero troppo per lui e si è rifiutato di afferrarli.
Ma in genere questo non accade con i bambini. Essi capiscono istintivamente che niente è troppo per loro. Vogliono giocare con tutto quello che vedono e sembrano intuire che le cose appartengono a loro di diritto.
Ed è questa la condizione mentale che noi cercatori dell’”Avventura Divina” dobbiamo coltivare. Non possiamo accedere al Regno dei Cieli a meno di non “tornare bambini”.
Le cose che vediamo intorno a noi sono i giocattoli del giardino d’infanzia di Dio, giocattoli che usiamo nei nostri compiti-gioco. Servitevene. Chiedeteli senza timidezza. Chiedetene tanti quanti potete usarne.
Sono vostri.

E se non vedete quello che volete, chiedetelo. C’è una grande scorta sugli scaffali e nei ripostigli. Giocate, giocate, giocate, finché ne avete voglia. Imparate a intrecciare tappeti, a costruire le case con i blocchi, a disegnare i contorni del quadrato. Portate a termine il gioco e fatelo bene. E chiedete tutto ciò che vi serve per giocare. Non siate timidi. Ce n’è abbastanza.
Ma… ricordate questo! Per quanto vere, le cose migliori sono pur sempre “cose per giocare”, giocattoli, blocchi, tappeti, cubi e tutto il resto. Utili, molto utili per imparare, piacevoli, molto piacevoli con cui giocare, e auspicabili, molto auspicabili per tali scopi.

Traetene tutto il divertimento e il profitto possibili. Buttatevi nel gioco con il cuore e giocateci.
È una cosa buona.

Ma ecco la cosa da ricordare: non perdete mai di vista il fatto che queste “cose buone” non sono altro che giocattoli, parte del gioco. E dovete metterli via spontaneamente quando arriva il momento, per “passare al livello successivo” e non piangere e lamentarvi perché dovete lasciare indietro i vostri giocattoli.
Non consentite a voi stessi di legarvi a loro. Essi servono al vostro uso e piacere, ma non sono parte di voi; non sono essenziali alla vostra felicità nello stadio successivo.
Non disprezzatele solo perché non sono “reali”. Sono cose relativamente buone e dovete trarne tutto il divertimento che potete. Non siate dei “rigoristi spirituali”, rimanendo lontani e rifiutandovi di unirvi al gioco.

Ma non legatevi a loro. Vanno bene per essere usati e per giocarvi, ma non per usare voi e rendere voi dei giocattoli. Non lasciate che cambino le carte in tavola.
È questa la differenza tra il Padrone delle Circostanze e lo Schiavo delle Circostanze. Lo Schiavo pensa che queste cose siano reali e di non meritarle. Riceve solo alcuni giocattoli perché ha paura di chiederne altri, e si perde così la maggior parte del divertimento.
E inoltre, considerando i giocattoli cose reali e non capendo che ce ne sono molti altri, egli si unisce ai piccoli gingilli che hanno incrociato la sua strada e permette che essi lo rendano schiavo. Egli ha paura che gli vengano portati via e ha paura di affacciarsi nel corridoio e prenderne altri.

Il Padrone sa che sono lì per essere chiesti. Egli chiede ciò di cui ha bisogno di giorno in giorno e non si preoccupa di sovraccaricarsi, poiché sa che ce ne sono “molti altri ancora” e che non essi non possono tradirlo.
Egli gioca e gioca bene e al contempo si diverte.
E attraverso il gioco apprende gli insegnamenti del Giardino d’infanzia.

Ma non si affeziona troppo ai suoi giocattoli. È anzi ben disposto a buttare via quelli vecchi e prenderne di nuovi.
E quando viene chiamato nella stanza adiacente per avere una promozione, lascia cadere sul pavimento i giocattoli della giornata… e con gli occhi che gli scintillano e un atteggiamento fiducioso…. Entra nella stanza… davanti al Grande Ignoto… con un sorriso sul volto.

Non ha paura, poiché ode la voce del Maestro e sa che lo sta attendendo… nella Grande Stanza Adiacente.

È COSÌ CHE VA!

William Walker Atkinson


Prezzo (-15%)
Compralo su Macrolibrarsi

Attrarre ciò che più desideriamo è davvero possibile e alla portata di tutti. Come? Imparando a utilizzare a nostro vantaggio la Legge di Attrazione che insegna che la mente è un potente magnete attraverso cui letteralmente possiamo “materializzare” i nostri desideri.

Ma allora perché soltanto alcune persone ottengono quelle cose che tutti cerchiamo? Cosa hanno loro di speciale?

Atkinson risponde che queste persone sanno generare pensieri sulla stessa lunghezza d’onda di denaro, benessere, salute e prosperità. Viene da sé che tutte queste cose si realizzano nella loro vita come la luce solare, una volta emanata, colpisce senza sforzo ogni cosa.

“Come un sasso lanciato in acqua, il Pensiero produce increspature e onde che si propagano lungo il grande Oceano del Pensiero. C’è una differenza, comunque: le onde sull’acqua si muovono su un solo livello in tutte le direzioni, mentre le onde del Pensiero muovono in tutte le direzioni da un centro comune, proprio come i raggi che irradiano dal Sole”.

Atkinson ha scritto La straordinaria forza di attrazione dei nostri pensieri per tutti coloro che vogliono migliorare la qualità della loro vita, utilizzando le immense forze mentali già a propria disposizione, ma di cui sono ancora inconsapevoli.

Magia in Azione

Credo che la vera essenza della PNL possa essere capita leggendo attentamente queste frasi tratte da  “Magia in Azione” di Richard Bandler.

“La cosa più importante è l’atteggiamento. Senza l’atteggiamento corretto e senza sistemi di credenza, state soltanto pronunciando parole, non state facendo PNL.

Questo atteggiamento è facile da descrivere: si può fare tutto. Se ne siete convinti, potete smettere di pensare a che cosa è possibile e cominciare a scoprire che cosa si può fare.

Perciò, quale che sia il problema che avete davanti, due sono le opzioni: o ce la fate o ancora non ce la fate, perciò comincerete a cercare ciò che vi serve per renderlo possibile.

Non appena ritenete che qualcosa possa essere fatto, gli dedicherete la vostra migliore attenzione, e troverete gli strumenti e le competenze necessarie per farlo accadere”.

Ho letto ben quattro volte questo splendido libro e tutte le volte che lo riprendo in mano, resto meravigliato dalla capacità che ha, questo passaggio, di spiegare l’essenza della Programmazione Neuro-Linguistica.

E’ questa parola, “Atteggiamento”, la differenza tra chi parla di Pnl come se fosse una moda e chi, pratica la Pnl come un vero e proprio stile di vita.

E Tu cosa ne pensi?
Cambiamento e cura delle fobie con la programmazione neurolinguistica

Compralo su Macrolibrarsi

La magia della programmazione neurolinguistica sta nei suoi rapidi risultati, che sfatano l’opinione comune che il cambiamento debba essere lento e doloroso; infatti, se una persona riesce a costruirsi qualcosa di tanto complesso come una fobia o una coazione, può certo imparare a usare quella stessa capacità per affrontare le situazioni in modo diverso.

.

La vita è veramente semplice

I cancelli della saggezza e della conoscenza sono sempre aperti

LA VITA E’ VERAMENTE SEMPLICE: CIO’ CHE DIAMO CI RITORNA

Ciò che pensiamo di noi stessi, diventa reale per noi. Credo che ognuno, inclusa me stessa, sia al 100% responsabile di ogni avvenimento della propria vita, il meglio e il peggio. Ogni pensiero che abbiamo nella mente, crea il nostro futuro. Ognuno di noi produce le proprie esperienze tramite pensieri e sentimenti. Il contenuto della mente e le parole con cui ci esprimiamo, creano le nostre esperienze.
Siamo gli artefici delle situazioni, poi gettiamo al vento il nostro potere incolpando gli altri per le nostre frustrazioni. nessuna persona, nessun luogo, nessuna cosa ha alcuna autorità su di noi, perché “noi siamo gli unici pensatori nella nostra mente. Plasmiamo le nostre esperienze, la nostra realtà e chiunque presente in essa. Se la nostra mente sarà in pace, armonia e equilibrio, allora la nostra esistenza ne sarà un riflesso.
Quale di queste affermazioni vi appartiene?
“Son tutti pronti a saltarmi addosso”.
“Ricevo aiuto da parte di tutti”.
Ognuna di queste convinzioni creerà esperienze assolutamente differenti. Per noi si avvera ciò che crediamo di noi stessi e della vita.

Tratto da: Louise HayPuoi guarire la tua vita

Pensare in positivo per ritrovare il benessere fisico e la serenità interiore

Prezzo (-15%)
Compralo su Macrolibrarsi

.

Il perdono è la chiave della felicità

Imparare a dire “Scusa, ho sbagliato” è una delle cose più difficili da fare.
Capita nei rapporti familiari, nelle relazioni di lavoro, in ogni ambiente in cui ci siano individui.

Credo conosca anche tu persone che hanno incrinato i rapporti con altri per non aver saputo chiedere “scusa” dopo un litigio o dopo una discussione un pò accesa.
Ho visto dei rapporti veramente disintegrarsi per non aver saputo cedere all’orgoglio di continuare a dire : “ho ragione io”.
Pensa: riuscire a dire “Ho sbagliato e ti chiedo scusa”.

Semplice vero, e invece no, non lo è…

Purtroppo non si riesce a fare un passo indietro, a recitare dentro di sè una sorta di mea culpa.
Eppure se ci stacchiamo momentaneamente da quella posizione e cerchiamo di vederla con animo distaccato, senza partecipazione, sembrerebbe così facile farlo. Pensa ai vantaggi che ne ricaveremmo, a tutti i livelli.
Prima di tutto il rapporto con l’altra persona magicamente si rinsalderebbe; in secondo luogo il rapporto con te stesso migliorerebbe immediatamente, lasciandoti in una sorta di pace interiore.
Questo aspetto si lega a un altro, che è quello del perdono.

Il perdono vuol dire dimenticare, lasciar andare, proseguire. Ci si libera così dalle energie negative e ci si rende conto, per quanto sia a volte complicato pensarlo e anche capirlo, che nessuno può farci del male senza il nostro consenso.
Non fraintendermi. Voglio solo dire che è la “risposta” che diamo ( cioè la reazione allo stimolo esterno) che determina poi i nostri atteggiamenti e la nostra vita.
E’ meglio allora concentrarci sui nostri errori piuttosto che su quelli degli altri. “Chi è senza peccato scagli la prima pietra” oppure ancor di più “Non ti dico di perdonare sette volte il tuo nemico, bensì settanta volte sette”, per dire cioè perdona all’infinito…

Il perdono è la chiave della felicità

Compralo su Macrolibrarsi

Ricomincia da Te è un vero e proprio seminario creato per il lettore e che lo aiuterà gradualmente ad abbandonare le resistenze a lasciare andare quello che nel passato ha portato risultati negativi.
Il perdono porta alla comprensione che il passato è concluso per sempre, e restituisce intatte le proprie possibilità di affermazione. Le cause del conflitto spesso si trovano dentro di noi, nel nostro cuore, risolverle ci permette di affrontare il presente e il futuro con energie del tutto nuove.
Perdonare con responsabilità ci restituisce pienamente il nostro potere.

È proprio questo il momento per lasciare andare tutto quello che non ha funzionato nella tua vita.
E ricominciare da subito.
Q
uello che afferma il perdono è che il passato è passato.
(Con molti esercizi all’interno)

“NON PUO ESSERCI FORMA DI SOFFERENZA
CHE NON NASCONDA UN PENSIERO DI NON PERDONO.
NÉ PUÒ ESSERCI FORMA DI DOLORE
CHE IL PERDONO NON POSSA GUARIRE”
(Un Corso in Miracoli)

Se leggendo Innamorati di Te e Imparare ad Amare Se Stessi Si Può, non ti sei autorizzato ancora ad accedere alla fonte al massimo potenzialedelle tue attitudini, forse dopo aver letto Ricomincia da Te (Il Perdono è la Chiave della Felicità) e aver integrato l’importanza assoluta del tema del Perdono, sarai pronto ad aprire davvero la tua vita al tuo prossimo futuro felice…

Le tue paure vengono dal passato perché è lì che abitano, perché ti ostini a volerle ospitare così spesso? Non sei costretto a sentire obblighi o doveri di cortesia verso di loro. Rimandale indietro da dove sono venute con un bel messaggio per il mittente: «Niente ho più a che vedere con voi, che siete solo le mie paure del passato».

Scegli il buono regalo (gift card) Macrolibrarsi: LIBRI, DVD, EBOOK, EVENTI. Il modo sicuro per fare un regalo unico e di successo. Clicca per maggiori dettagli

Incontriamoci con un sorriso

incontriamoci-con-un-sorriso

Dovreste conoscere ciò che vuole dire povertà, forse la nostra gente ha molti beni materiali, forse ha tutto, ma credo che se guardiamo nelle nostre case, vediamo quanto è difficile talvolta trovare un sorriso e il sorriso è il principio dell’amore. Allora incontriamoci con un sorriso e una volta che abbiamo cominciato l’un l’altro a amarci diviene naturale fare qualcosa per gli altri.

Io sono felice?

Io sono felice?

felice-piccole-cose-vita

Che cos‟è la felicità?

A volte siamo così indaffarati nelle cose della vita che ci manca il tempo per porci queste domande. Eppure la domanda sulla felicità e sul senso della vita è la più importante che possiamo farci.

Spesso quando si parla di felicità, si tende ad identificarla con l‟avere molto: il successo, la ricchezza, una bella casa, ecc. Tant’è vero che, dopo aver realizzato un desiderio, spesso ci si stanca e si desidera altro. Sembra quasi che ciascuno di noi abbia sempre qualcosa che ancora gli manca per essere davvero felice, come se la felicità dovesse essere declinata al futuro e mai al presente. Ma la felicità spesso arriva senza annunciarsi. A volte addirittura passa davanti ai nostri occhi senza che nemmeno ce ne accorgiamo.

Per essere felici, bisogna imparare a “vivere” pienamente la felicità quando c‟è.

La felicità non è inseguire i sogni e le aspettative di domani, ma al contrario cercare di compiacersi della quotidianità, non è nel futuro ma nel presente. La felicità sta nel saper cogliere la vita nei suoi aspetti più ricchi di senso, cercando di trovare i lati positivi di ogni esperien-za (anche se non è facile), ritrovando la gioia delle piccole cose. La felicità, non è avere tutto ciò che si desidera, ma accontentarsi di ciò che si ha. Spesso si inseguono i soldi, il benessere, la fama, il successo, il potere come se il loro raggiungimento potesse offrire una felicità definitiva.

Niente di più sbagliato, in quanto questo atteggiamento non fa che creare ansia: la corsa ci rende schiavi del sistema in cui viviamo e se uno è schiavo non è libero e quindi non è felice.

Spesso si dice che la felicità non si può toccare, ma allora che cos‟è veramente?

Credo che riassumere il concetto di felicità in una sola parola o in una sola frase sia davvero difficile, se non impossibile. La felicità è quella cosa che ci tira fuori dallo sconforto e dalla tristezza, che “troviamo” quando svuotiamo la nostra mente dai pensieri, quando riusciamo a vivere serenamente.

Io credo che ognuno abbia una propria idea della felicità. La felicità può essere il sorriso di un bambino, o l’acquisto di una villa con piscina, può essere un matrimonio, o la conquista dell’Everest. Nel terzo mondo, è felicità una ciotola di riso. Nei paesi ricchi, possedere un’ automobile di lusso.

Dovendo fare un elenco di ciò che nella mia vita mi dà felicità, metto al primo posto la famiglia. È sicuramente lì che fin dalla nascita ho trovato serenità, amore, conforto nelle situazioni difficili. In secon-do luogo, fra le persone importanti per la mia felicità metto sicuramente gli amici. Avere degli amici è bello quando le cose vanno bene perché insieme ci si diverte, ma, se ci si trova in un brutto momento, potersi confidare con una persona di fiducia diventa davvero indispensabile per trovare un po’ di tranquillità. Un’altra cosa a cui penso, purtroppo solo quando la perdo, è la salute. Basta qualche linea di febbre, un dolore ai denti per farmi pensare: “Come ero felice, quando stavo bene!!

In conclusione, posso dire che se ogni persona avesse un atteggiamento positivo nell’affrontare la vita riuscirebbe più facilmente a superare le difficoltà e ad assaporare con pienezza i momenti di felicità che ogni giornata è in grado di elargire.

Elisa 4^MB

Come imparare a essere felici nella vita di ogni giorno

Compralo su Macrolibrarsi

La felicità, dicono i poeti, è un attimo, un momento irripetibile. I soldi non portano la felicità, ma aiutano. Luoghi comuni che paiono convergere in un’unica direzione: la felicità, quella chimera sfuggente che tutti noi inseguiamo, sembra molto difficile da raggiungere e, in ogni modo, è troppo breve per essere assaporata. Roba vecchia, rispondono insegnanti e psicologi di ultima generazione: la felicità può durare tutta la vita, basta impararla e farla diventare materia di studio, fondata sui principi della psicologia positiva. Lontana dalle visioni New Age e dalle pillole fai-da-te, essa mira a scoprire le potenzialità nascoste in ognuno per svilupparle e metterle in relazione con il benessere e la qualità della nostra vita. Un approccio opposto a quello della psicologia tradizionale, che tende invece ad analizzare deficit e patologie.
Ma come si arriva alla felicità? Secondo Ben-Shahar bisogna lavorare su autostima, empatia, amicizia, amore, ottimismo, ma anche creatività, spiritualità, musica e senso dell’umorismo. Viviamo una vita troppo stressante, rimandando spesso la felicità a un futuro lontano per inseguire la carriera, la famiglia, o abbandonandoci alla bella vita senza trovare mai un appagamento duraturo. Il miglior consiglio? Semplificare. E ricordare che emozioni come frustrazione e paura sono naturali: siamo esseri umani. La felicità dipende da noi, non dal nostro conto in banca!
Uno strepitoso successo internazionale venduto in diciannove Paesi, ricco di tecniche di rilassamento, meditazione e piccoli esercizi. Un manuale che ci può aiutare a essere più felici nella vita di ogni giorno.

Una delle barriere più comuni alla felicità è la falsa attesa che qualcosa – un libro o un professore, una principessa o un cavaliere, un complimento, un premio, o una rivelazione – possa portarci eterna gioia. Tutte queste cose possono contribuire al nostro benessere, ma formano solo una piccola parte del mosaico di una vita felice. La favola della felicità – la convinzione che qualcosa ci farà essere felici per sempre – porta inevitabilmente alla delusione. Una vita felice raramente è dettata da qualche straordinario cambiamento; piuttosto prende forma esperienza dopo esperienza, momento dopo momento, perché la vita è il giorno per giorno, l’ordinario, i dettagli del mosaico. Viviamo una vita felice quando otteniamo piacere e significato, quando passiamo del tempo con le persone che amiamo, impariamo qualcosa di nuovo, o ancora, ci impegniamo in un progetto sul lavoro. Più i nostri giorni sono pieni di queste esperienze, più felici diventeremo. Questo è tutto quello che serve.

«Lontani dalla visione New Age o dalle pillole di felicità fai-da-te che riempiono gli scaffali delle librerie e le pagine dei settimanali femminili, i corsi di “well being” si fondano sulla psicologia positiva: una scienza relativamente recente ma solida e adeguatamente documentata.»
La Repubblica

«Harvard accorre a vedere il guru della felicità. È inevitabile imparare a superare i fallimenti, spiega. Imparare a sbagliare e sbagliare per imparare è uno dei suoi slogan.»
The London Times

Scegliere la vita

vita-vivere

Una volta un mio amico medico mi disse che secondo lui le persone, a volte, devono ammalarsi gravemente per imparare a prendersi cura di loro stesse e vivere una vita migliore.

Credo che la sua osservazione sia molto pertinente.

Molte persone che sono sopravvissute a malattie mortali raccontano di apprezzare in modo del tutto nuovo ogni giorno della loro vita e di provare addirittura un nuovo amore per l’umanità.

Secondo me, ogni giorno che scelgo di vivere mi porta una nuova saggezza.

Uso la parola “scelgo” perché sento che “scegliere” ha qualcosa a che fare con l’estensione della vita.

Ho bisogno di far sì che ogni giorno valga la pena di essere vissuto. A volte è sufficiente guardare il cielo e gli alberi. Altre volte, la chiave è aiutare un’altra persona. Qualche altra volta, l’occasione emerge dal fatto che qualcuno ha bisogno di te. Un sorriso donato o ricevuto da uno sconosciuto può essere importante.

Non tutti hanno avuto il supporto e le opportunità di cui ho goduto io.

Ma le cose si possono fare su piccola scala, un passo per volta, affinché, guardando indietro, sia possibile riconoscere molti passi e miglioramenti.

Ogni passo rende la vita molto più preziosa, e ogni successo la rende sempre più un privilegio.

La vita assume più significato quando ne diventiamo una parte dinamica.

Raccogliamo le nostre ricchezze lungo la strada dell’esperienza.

Mio figlio Robert insegna che ognuno ha la sua mappa del mondo e ognuno di noi ha la capacità di cambiare alcune delle linee sulla propria mappa per rendere il mondo un posto in cui scegliere di vivere.

di Patricia Dilts tratto dal libro:  Il Mio Viaggio

Storia di una guarigione

Prezzo € 12,67

invece di € 14,90 (-15%)

Questo testo è un fondamentale promemoria per chi affronta ogni giorno il cancro: è rivolto alle persone che si ammalano, alle loro famiglie e a tutti coloro che esercitano la professione medica e para-medica.
Questo libro è un invito a ricordare che esiste un’indissolubile correlazione tra mente e fisico, che la volontà può avere effetti potenti sul recupero della salute e che il corpo umano può rispondere in modo straordinario alla scelta consapevole di continuare a vivere.
Consuelo Zenzani
Psicologa e Psicoterapeuta

Il resoconto del “Viaggio” di una donna nel suo corpo e nella sua mente, attraverso la malattia e oltre. In questo libro Patricia Dilts racconta di come abbia trasformato il rischio e la paura di morire in una potente determinazione a vivere in salute ancora per molti anni. E’ una storia da cui trarre ispirazione.
Donatella Stefanini
Medico chirurgo

Una storia reale in cui si vedono all’opera gli strumenti della PNL, senza che questa venga neanche menzionata. Avrete la sensazione di ascoltare questo racconto direttamente dalla voce della sua protagonista: una signora determinata a rimanere al mondo con gioia.
Claudio Belotti
Trainer PNL

Le nostre credenze sono la vita

credenze_pensiero

Sono in grado di cambiare la mia vita a seconda di ciò che penso, a seconda di quello in cui credo…?

Le mie credenze modificano la mia esistenza, la percezione delle cose, mi fanno riscrivere la mia vita presente, forse anche il passato, sicuramente il mio futuro.

Definizione forse semplicistica per poter introdurre, oggi, l’ultimo libro di Gregg Braden, già autore del bestseller “La Matrix Divina”, ora ritornato con La Guarigione Spontanea delle Credenze.

“La guarigione spontanea delle credenze”
sembra il giusto seguito del precedente libro, una branchia della Matrix divina che aveva bisogno di approfondimenti: “Descrivere il linguaggio delle credenze e come ci consente di essere architetti della nostra vita avrebbe richiesto un altro volume”.

Non è un libro semplice, nonostante si trova uno stile comunicativo piuttosto fluido. Non è semplice perché lo scopo di ciò che andremo a leggere è di ribaltare un intero modo di pensare, ribaltare tutte le nostre credenze.

Come per ogni libro che parla di “responsabilità personale” sulla propria vita, può sconvolgere chi non si è mai posto domande e chi ha sempre pensato che eravamo semplici entità capitate come per caso e che dobbiamo subire ciò che ci accade nella vita.

Sconvolgere le credenze, ho detto. In fin dei conti è proprio quello che Barden vuole fare: far scattare la guarigione identificando le credenze che fanno regredire la malattia del corpo o apprendere quelle che creano nella vita rapporti duraturi e capaci di nutrirci o addirittura scoprire quelle che portano la pace nella nostra vita, in famiglia, nella comunità dove viviamo, in un intero mondo.

Braden ci guida piano piano verso la consapevolezza del nostro enorme potere di riscrivere il codice della realtà, modificando il nostro sistema di credenze in modo da essere in grado di usare questo potenziale già insito in noi.

E’ la fisica quantistica che fa da sottofondo a questo stato di cose, i suoi atomi che compongono la materia, che ci mostra come una sola particella “può stare in un solo luogo, in due luoghi nello stesso tempo o perfino in più luoghi simultaneamente”, rimanendo sempre connessa a prescindere dalle distanze fisiche che intercorrono tra i luoghi. Noi siamo fatti di quelle particelle. Se possono loro, noi allora che miracoli possiamo eseguire?

Questa è una delle tante domande che Barden ci pone, intervallati da spiegazioni scientifiche sulla fisica quantistica e su Codici di credenze sparse per il libro, come una sorta di indizi di una caccia al tesoro, dove il premio è “Il lavoro è l’amore reso visibile” (Kahlil Gibran).

E’ attraverso le nostre azioni che dimostriamo la cura per la vita.

Vi lascio con alcune frasi, tratte dal libro,  come una sorta di piccoli spuntini:

“Viviamo la nostra vita sulla base di ciò che crediamo. Le nostre credenze sono la vita.”

“siamo artisti cosmici che proiettano le loro credenze più profonde sulla trama quantistica dell’universo”

“Il libro è stato scritto per uno scopo ben preciso: condividere un messaggio di speranza e di potenzialità che ci restituisca potere, in un mondo dove spesso siamo indotti a sentirci privi di tali qualità”


Gregg BradenLa Guarigione Spontanea delle Credenze

Come spezzare il paradigma delle false credenze


Compralo su Macrolibrarsi
Questo libro è dedicato all’accettazione dell’enorme potere che è in ognuno di noi e alla consapevolezza di non essere mai a più di una credenza di distanza dal nostro più grande amore, dalla nostra più profonda guarigione e dai nostri più straordinari risultati e miracoli.
La scienza ha riconosciuto che siamo immersi in un universo plasmabile, dove ogni cosa e fenomeno, dagli atomi alle cellule e alle galassie, cambia per adeguarsi alle nostre credenze.Ne consegue che il nostro unico limite è rappresentato dal modo in cui ognuno di noi concepisce e percepisce se stesso nell’universo di cui è co-creatore.

In queste pagine scoprirete come utilizzare l’immenso potere che deriva dalle vostre credenze, curando quelle che in passato vi hanno limitato, identificando quelle che possono far regredire la malattia dal vostro corpo, scoprendo quelle che creano nella vostra vita rapporti duraturi e capaci di nutrirvi e infine individuando quelle che portano la pace nella vostra vita, nella vostra famiglia, nella vostra comunità e nel mondo in cui vivete.

La guarigione spontanea delle credenze spiega e dimostra, in maniera chiara e completa, che siamo gli architetti e gli scultori della nostra realtà e che abbiamo il potere di guidare l’organizzazione delle particelle che compongono la materia.

Le credenze unite ai sentimenti che esse suscitano in noi sono il linguaggio dei miracoli.