Scusi, posso chiederle quanti anni ha?

Scusi, posso chiederle quanti anni ha?

Come cambiare prospettiva di vita dimenticandoci della nostra età!
Quanti anni avreste se non sapeste la vostra età? Come vi sentireste se non sapeste quanto tempo fa siete nati? Avreste 20 anni, oppure 17, 95 o 5?

Sembra un gioco di parole, ma non lo è! Sicuramente è una riflessione che disorienta, perché, se non conosceste la vostra età, come fareste a riconoscere il modo “giusto” di comportarvi?
A tutti noi è stato insegnato a “comportarci secondo gli anni che abbiamo”. 
Ma se ce ne dimenticassimo?

Sappiamo tutti che da una persona di 40, 50 o 60 anni non ci si aspetta un comportamento da 17enne o da 90enne. Ci si aspetta che si comporti secondo la propria età, quindi da “adulto”. Questo significa che ci sono molte cose che potevamo fare quando avevamo 17 anni e che, si suppone, non possiamo più fare se abbiamo 40 o 50 anni.

Una volta ero ad una conferenza con Wayne Dyer (ndr, autore di bestseller come Credere per Vedere) che raccontò questa storia. Un giorno stava facendo jogging con la moglie e si trovò davanti una staccionata. Mentre si preparava a saltarla sua moglie gridò: “Non puoi farcela…” Ma era troppo tardi: lui aveva già saltato. Sua moglie lo rimproverò: “Wayne, non puoi saltare le staccionate in quel modo… hai 55 anni”. E lui disse: “Oh, me n’ero dimenticato”.
Incredibile, no?

È interessante notare come il pensiero sull’età ci limiti. Ci limita nel modo di vedere noi stessi e limita soprattutto l’idea di ciò che possiamo permetterci di fare.

Eccovi un’altra domanda. Guardate la foto di questa donna. Sono io.

Barbara Berger


Ora, che idea vi fate di me se pensate che ho 42 anni? Beh, probabilmente pensate che io sia una donna attiva, magari con un compagno, dei figli e una carriera.
E se vi dico che ho 49 anni? Adesso cosa pensate? È un po’ diverso, vero? Pensare che ho quasi 50 anni cambia il vostro punto di vista su di me e su ciò che faccio.
E se vi dico che in realtà ho 52 anni? La vostra idea su di me cambia di nuovo. Potete immaginare che i miei figli siano più grandi e potreste pensare:hey, ha un gran bell’aspetto per la sua età.
E se vi dico che in realtà ho 59 anni? La vostra idea su di me cambia ancora, vero? E probabilmente pensate: mio Dio, allora è anziana. Quasi 60 anni, wow! Questo cambia tutto, non trovate?
E se vi dico che ho 62 anni? Ora pensate: è straordinario, li porta davvero bene. Mi domando quali siano i suoi segreti di bellezza!
E se vi dico che in realtà ho 69 anni, beh allora probabilmente penserete: mio Dio, non può essere vero. Questa donna è davvero vecchia.


Sta tutto nei numeri, quindi? La vostra idea su di me, su chi sono, su ciò che posso fare, su quel che faccio nella vita, sulle mie relazioni personali, ecc., tutto si basa sulla vostra percezione di quanti anno ho.

E questo mi porta finalmente a ciò di cui vorrei parlarvi! Come forse saprete, io scrivo libri e tutti i miei libri parlano di come funziona la mente. E con questo intendo i modi in cui i nostri pensieri e le nostre idee influenzano la nostra esperienza di vita. Ho scoperto che il nostro modo di pensare e di vedere le cose è ciò che determina se siamo felici in questo momento oppure no. È davvero così semplice, ma molti di noi non conoscono ancora questo segreto.

In questo senso, l’invecchiamento è l’esempio perfetto del modo in cui agisce questo meccanismo. Ecco perché ho iniziato questo articolo chiedendo come vi comportereste se non sapeste la vostra età? Ve l’ho chiesto perché volevo sottolineare il potere delle vostre idee sull’età. Volevo farvi notare:


–    quale influenza le vostre idee sull’età hanno sul vostro comportamento;
–    che se non sapeste la vostra età non sapreste come comportarvi;
–    che è opinione comune che ogni età (30, 40, 50, 60…) abbia le proprie regole di comportamento e queste regole di comportamento influenzano il modo in cui vi comportate e in cui vi sentite.


È davvero sorprendente.

Questo ci porta ad un altro interessante modo di considerare l’età. E se sceglieste di dimenticare la vostra età? Non importa se avete 30 anni, 40, 50 o 60! Che effetto avrebbe sulla vostra vita e sul vostro comportamento? Come vi farebbe sentire? Vi comportereste diversamente? Vi sentireste più liberi? Più giovani? Più vecchi? Più saggi? Più stupidi? O cos’altro? È un esperimento interessante. Come vi rapportereste ai vostri figli se non sapeste quanti anni avete? O ai vostri genitori? O ai vostri amici? Vi consiglio di provare a prendere un po’ di tempo per voi stessi, con calma, e riflettere su questi pensieri. È un esperimento interessante.


Secondo me abbiamo bisogno di un nuovo “copione” riguardo all’età! Ci siamo creati una prigione con i nostri stessi pensieri, ma è qualcosa di piuttosto folle, soprattutto perché ogni uomo, donna e bambino sulla faccia della terra vuole essere libero. Libero di essere se stesso a prescindere dal proprio sesso, religione, colore ed età!
Non vale anche per voi?
E secondo l’anagrafe, io ho…! Ora, qual è la vostra idea su di me?

Biografia
Di origine americana, Barbara Berger vive da molti anni in Danimarca, dove insegna e opera come consulente spirituale. Nelle sue opere comunica in un linguaggio semplice e leggero, la propria conoscenza dei principi e della saggezza spirituale antica, la scienza della mente e le più moderne pratiche mentali, guidando il lettore verso una soluzione delle proprie sofferenze e verso il raggiungimento dell’armonia interiore.

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Perché allora ce ne dimentichiamo così spesso? Forse perché non ci è ancora del tutto chiaro come la realtà nasca dal nostro stesso pensiero.

Ecco una guida per afferrare questa verità fondamentale, superare brillantemente i momenti di crisi e rispondere sempre sì, quando qualcuno ti chiederà se sei felice.

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Il senso di quello che leggerai è duplice:

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Insieme, le ispirazioni e piccole azioni quotidiane, ti condurranno verso il miglioramento della qualità della Tua vita.

Tre semplici passi prima di continuare con la lettura:

  1. leggi con attenzione ogni parola;
  2. impegnati a riflettere per pochi minuti su ciò che hai appena imparato;
  3. annota le tue rivelazioni o reazioni al brano. Dopo tutto, che senso ha l’ispirazione se non è seguita dall’azione?

Decidi cosa vuoi veramente e determina che cos’è che ti impedisce di averla adesso.

Ricordati che otteniamo qualsiasi cosa su cui ci focalizziamo. Invece di sprecare tempo su quello che non vogliamo, articola chiaramente ciò che vuoi davvero. Per esempio, anziché raggiungere la tua meta pensando di “smettere fumare”, decidi che vuoi “essere più sano, vivace, più allegro che mai”. Più specifico sei, più forza avrai per raggiungere il tuo scopo.

Una volta deciso ciò che vuoi, identifica gli ostacoli che potresti incontrare, come il dolore anticipato che potrebbe capitare come risultato di un cambiamento.

Che cosa desideri? Che cosa ti impedisce di averla adesso?

Hai mai notato come, quando qualcuno si fa male e gli altri si prodigano per lui, può succedere che le ferite non guariscano tanto in fretta? Sebbene ciò che lui voglia è guarire appena possibile, il piacere di ricevere tutta quella attenzione e la possibilità di rilassarsi, può inconsciamente tardare, o impedire la guarigione. Quando qualcuno ottiene un beneficio secondario dal suo comportamento o emozione dolorosa, che lui stesso sta cercando di cambiare, provoca quello che viene definito beneficio secondario. Questo bisogno di conservare il beneficio secondario è spesso uno dei grandi inibitori di un cambiamento durevole.

Quali sono i benefici nascosti che potresti ottenere da un comportamento che sai che dovresti cambiare? Quanto essi sono attraenti quando sono paragonati al dolore che sai che ti hanno causato nel passato, presente e futuro?

Associa un dolore tremendo al non cambiare ora e un piacere immenso ad un cambiamento immediato. Chiediti:

  1. Quanto mi costerà questo comportamento (o emozione) se non cambio?
  2. Che cosa mi mancherà nella vita se non faccio questo mutamento?
  3. Quanto mi costa già questo vecchio comportamento mentalmente, emozionalmente, fisicamente, finanziariamente, spiritualmente?
  4. Che effetto avrà questo sulla mia carriera? Sui miei cari?

Immagina vividamente e senti gli effetti piacevoli del cambiare ora. Chiediti:

  1. Quando cambierò davvero, che cosa penserò di me stesso?
  2. Che tipo di impeto creerò facendo questo cambiamento?
  3. Come si sentiranno la mia famiglia e i miei amici?
  4. Quanto sarò felice io?
  5. Non merito già questi benefici ora?

Se hai provato un cambiamento che è fallito, probabilmente l’ingrediente mancante era il fare leva. Fino a quando non arriverai al punto in cui il cambiamento sarà un dovere assoluto, continuerai a rimandare la decisione. Ma con dei motivi abbastanza forti – il giusto stimolo – sarai costretto ad agire.

Condiziona il nuovo schema affinché diventi consistente.

Ho ricevuto una vera educazione nel condizionamento l’altro giorno mentre guardavo un accordatore che lavorava sul nostro piano a mezza coda. Quando gli ho chiesto il conto mi ha risposto che me lo avrebbe fatto sapere alla prossima visita. “Vuoi dire che non ha ancora finito?” gli ho chiesto. Pazientemente mi ha spiegato che le corde del piano sono forti e che, per mantenere il livello di tensione perfetto, devono essere condizionate regolarmente.

Questo è esattamente ciò che dobbiamo fare per creare un cambiamento durevole. Per avere successo in questo,dobbiamo condizionare i nostri sistemi nervosi non soltanto una volta, ma costantemente. Dopotutto, non frequenteresti un unico corso di aerobica per poi proclamare “ora sono sano per il resto della mia vita!”

Ora tocca a te! Decidi cosa vuoi veramente e determina che cos’è che ti impedisce di averla adesso.

di Anthony Robbins

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A che punto sei oggi nella tua vita?

Ecco alcune aree specifiche della tua vita: ritagliati del tempo e assegna a ciascuna un valore da 0 a 10, che esprima il punto in cui ti trovi, oggi.

  • RELAZIONI ……………………..
  • LAVORO/CARRIERA……………
  • FINANZE ………………………..
  • TEMPO …………………………..
  • FORMA FISICA …………………

E dove vorresti essere tra 5 anni ?

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La spinta all’azione: i 7 passi del Metodo Robbins

  • CONSAPEVOLEZZA: definisci i tuoi  punti di forza e le aree da migliorare.
  • CHIAREZZA: cosa ami e cosa odi nella vita?
  • ENTUSIASMO: alimentalo sognando  senza limiti e annotando qualsiasi cosa tu voglia fare, essere, condividere, avere, dare, imparare vivere.
  • FOCUS: tra tutti i tuoi obiettivi, quali sono le tue priorità?
  • IMPEGNO: quali sono i motivi  per cui raggiungerai a tutti i costi ciò che desideri?
  • STRATEGIA: verifica la coerenza delle tue azioni con gli obiettivi prefissati.

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Che cosa desideri?

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Il senso di quello che leggerai è duplice:
il primo è di ispirarti; il secondo è di incanalare l’energia verso risultati misurabili, spingendoti a compiere a ritmo costante azioni semplici.
Insieme, le ispirazioni e piccole azioni quotidiane, ti condurranno verso il miglioramento della qualità della Tua vita.
Tre semplici passi prima di continuare con la lettura:
1)leggi con attenzione ogni parola;
2)impegnati a riflettere per pochi minuti su ciò che hai appena imparato;
3)annota le tue rivelazioni o reazioni al brano. Dopo tutto, che senso ha l’ispirazione se non è seguita dall’azione?

Decidi cosa vuoi veramente e determina che cos’è che ti impedisce di averla adesso.
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Una volta deciso ciò che vuoi, identifica gli ostacoli che potresti incontrare, come il dolore anticipato che potrebbe capitare come risultato di un cambiamento.

Che cosa desideri? Che cosa ti impedisce di averla adesso?

Hai mai notato come, quando qualcuno si fa male e gli altri si prodigano per lui, può succedere che le ferite non guariscano tanto in fretta? Sebbene ciò che lui voglia è guarire appena possibile, il piacere di ricevere tutta quella attenzione e la possibilità di rilassarsi, può inconsciamente tardare, o impedire la guarigione. Quando qualcuno ottiene un beneficio secondario dal suo comportamento o emozione dolorosa, che lui stesso sta cercando di cambiare, provoca quello che viene definito beneficio secondario. Questo bisogno di conservare il beneficio secondario è spesso uno dei grandi inibitori di un cambiamento durevole.

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1) Quanto mi costerà questo comportamento (o emozione) se non cambio?
2) Che cosa mi mancherà nella vita se non faccio questo mutamento?
3) Quanto mi costa già questo vecchio comportamento mentalmente, emozionalmente, fisicamente, finanziariamente, spiritualmente?
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Chiediti:
1) Quando cambierò davvero, che cosa penserò di me stesso?
2) Che tipo di impeto creerò facendo questo cambiamento?
3) Come si sentiranno la mia famiglia e i miei amici?
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Se hai provato un cambiamento che è fallito, probabilmente l’ingrediente mancante era il fare leva. Fino a quando non arriverai al punto in cui il cambiamento sarà un dovere assoluto, continuerai a rimandare la decisione. Ma con dei motivi abbastanza forti – il giusto stimolo – sarai costretto ad agire.

Condiziona il nuovo schema affinché diventi consistente.
Ho ricevuto una vera educazione nel condizionamento l’altro giorno mentre guardavo un accordatore che lavorava sul nostro piano a mezza coda. Quando gli ho chiesto il conto mi ha risposto che me lo avrebbe fatto sapere alla prossima visita. “Vuoi dire che non ha ancora finito?” gli ho chiesto. Pazientemente mi ha spiegato che le corde del piano sono forti e che, per mantenere il livello di tensione perfetto, devono essere condizionate regolarmente.
Questo è esattamente ciò che dobbiamo fare per creare un cambiamento durevole. Per avere successo in questo,dobbiamo condizionare i nostri sistemi nervosi non soltanto una volta, ma costantemente. Dopotutto, non frequenteresti un unico corso di aerobica per poi proclamare “ora sono sano per il resto della mia vita!

Ora tocca a te! Decidi cosa vuoi veramente e determina che cos’è che ti impedisce di averla adesso.

di Anthony Robbins

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Anthony Robbins

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Passi da Gigante di Robbins è il piano fondamentale di gioco per la vita. È un manuale interattivo, carico di emozioni, per raggiungere il successo sia personale che professionale”.