Dove scappi coniglietto? – Margaret Wise Brown

Una volta c’era un coniglietto che voleva scappar via.
Così disse alla sua mamma:”Io scappo via”.
“Se tu scappi via” disse la sua mamma, “io ti rincorro.
Perchè tu sei il mio coniglietto.”

Una storia, semplice e bella che resta nel cuore!
Un libro emozionante che rassicura e accoglie.
Dove scappi coniglietto? è una storia davvero carina sull’amore condiviso tra un genitore e un bambino che i bambini amano!
I protagonisti sono due conigli, mamma coniglia e il suo piccolo, il quale sembra desideroso di allontanarsi dalla mamma e così ipotizza tantissimi scenari in cui si allontana da lei, come se volesse provare non solo ad essere libero, ma indipendente, cosa che tutti prima o poi siamo destinati a fare.

Pubblicato per la prima volta nel 1942, Dove scappi Coniglietto? è uno dei tanti libri iconici per bambini della famosa autrice Margaret Wise Brown; la sua poesia racconta la storia di un giovane coniglio ansioso di lasciare la casa e avventurarsi nel mondo oltre la sua tana, scoprendo anche la portata infinita della protezione e dell’amore di sua madre.

Il coniglietto presenta una serie di scenari immaginari in cui ottiene un po’ di indipendenza trasformandosi in un bambino, una barca, un pesce, un uccello e così via. Per ogni scenario, mamma coniglietta ribatte su come lo avrebbe immediatamente ritrovato, qualunque cosa accada.

Sei un pesce? Sono lì con la mia rete. Sei una barca? Sarò il vento e ti soffierò dove voglio che tu vada…insomma la madre sarà sempre lì per amarlo e proteggerlo, anche se ciò significa salvarlo da se stesso, poiché è troppo giovane per capire le conseguenze delle sue azioni.
La madre coniglio è lì per suo figlio, non importa cosa, non importa dove.

“Se tu diventi un bambino e corri dentro casa”
disse mamma coniglia,
“io divento la tua mamma e ti prendo fra le braccia e ti stringo forte.”

Una bella foto d’amore, oltre che una bella “allegoria dell’anima”.
Questa meravigliosa storia di un giovane coniglietto e di sua madre mostra ai bambini piccoli che, qualunque cosa facciano, le loro madri li seguiranno e li ameranno sempre.
Questo coniglietto creativo cerca di pensare a quanti più modi possibili per scappare , ma per ognuno sua madre trova un modo per tornare da lui.

Margaret Wise Brown ha fatto un ottimo lavoro nel trasmettere la devozione di una mamma coniglietta a suo figlio poiché si impegna sempre a seguire il suo bambino fino ai confini della terra, sia che il coniglietto voglia diventare una roccia su una montagna o una barca a vela da cui fuggire sua madre. Arriva semplice e puro il tono rassicurante di questo libro poiché la storia non è mai troppo caotica o intensa quando si tratta del desiderio del coniglietto di scappare e la mamma coniglietta cerca di confortare il suo bambino dicendogli che lo amerà per sempre lui qualunque cosa accada.
L’opera d’arte di Clement Hurd è davvero meravigliosa e creativa da guardare, soprattutto quando ci sono transizioni tra le illustrazioni in bianco e nero e quelle a colori.
E’ una storia dolce e coccolosa, sul potere dell’amore condiviso tra un genitore e il proprio figlio.

«Ma dai allora tanto vale restare dove sono ed essere il tuo coniglietto»

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Il suono del mantra

mantra

Il suono si ripete, con le stesse cadenze, la voce che culla la mente e ti apre orizzonti lontani e perduti. Il mantra è una canto di libertà che arriva da Oriente, come il vento, come il viaggio profondo nell’anima, oltre la prigione della carne, del corpo.

Mantra è una parola che viene dal sanscrito e nasce dall’unione di manas (mente) e trayati (liberare). La ripetizione delle sillabe crea l’effetto cantilena. Il mantra più conosciuto è Om (Aum).

In Tibet molti buddhisti incidono i mantra nella roccia come forma di devozione. Il loro uso varia a seconda delle scuole spirituali o delle filosofie. Vengono utilizzati come amplificatori spirituali, parole e vibrazioni che inducono nei devoti una graduale concentrazione.

Ma nella loro concezione c’è anche qualcosa di magico e sacro, un rituale divino, che può servire a scacciare i demoni, ad accumulare ricchezza, a scongiurare pericoli o a eliminare i nemici. L’origine è in India, all’interno dell’Induismo vedico e nel Jainismo.

I mantra sono archetipi della realtà. Il mantra fondamentale è Aum, noto nell’induismo come il «pranava mantra», la sorgente di tutti i mantra. Il significato filosofico si fonda sull’idea Indù di nama-rupa o del nome-forma, che suppone che tutte le cose, le idee, o le entità presenti nell’esistenza e nel cosmo fenomenologico, hanno un nome e una forma di qualche genere.

Il nome-forma della vibrazione primordiale Aum è la prima manifestazione nama-rupa di Brahman, la realtà immanifesta. Prima dell’esistenza e al di là dell’esistenza l’unica sola realtà era Brahman, e sua la prima manifestazione nell’esistenza è Aum. Per questa ragione Aum viene considerato il mantra più potente e fondamentale, spesso usato come prefisso e suffisso in tutte le preghiere Indù.

Parole, preghiere, sillabe sacre per raggiungere l’equilibrio interiore

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Questo testo può essere utilizzato sia come pronto soccorso per la mente e le emozioni in caso di stress, depressione e paura, sia come guida spirituale durante la meditazione. Inoltre è di aiuto a chiunque sia coinvolto in professioni o interessi a livello terapeutico per migliorare le condizioni generali di altre persone.