Lemmi lento lento Respira, sorridi e… vai piano! – Chiara Carminati

…Perchè ogni tanto è bello anche vivere lentamente…
…molto, molto lentamente.

Lemmi è un piccolo Bradipo e come già sappiamo, tutta la sua specie, si muove molto molto lentamente, perchè sono piuttosto pigri, ed evitano ogni fatica dormendo un sacco.
Ma da poco Lemmi ha iniziato la scuola e per lui sono iniziati i problemi.

Ogni mattina deve svegliarsi presto e fare tutto di fretta.
Deve lavarsi in fretta… vestirsi in fretta…
persino mangiare in fretta!

Lemmi infatti pur alzandosi presto, non riesce mai ad arrivare in classe puntuale e pur essendo amato da tutti i suoi compagni, Lemmi non viene più invitato a giocare con loro perchè è troppo lento per giocare a palla armadillo o per saltare la corda e perfino per la staffetta di corsa delle tartarughe.


Lemmi nonostante non lo voglia dare a vedere, soffre molto per questa esclusione, infondo anche lui è un piccolo come gli altri che vorrebbe divertirsi con gli amici.
Sarà anche vero che Lemmi è molto lento ma nessuno può dire che non sia coraggioso. Ed ecco che quando il suo amico Armadillo cade in acqua rischiando di essere mangiato da un Coccodrillo, Lemmi senza pensarci, si butta in acqua e in men che non si dica, lo salva.

Come ha fatto ad arrivare velocemente nuotando a salvare l’amico?
Semplice i bradipi sono molto lenti sulla terra ma velocissimi in acqua. Grazie a questa scoperta ora tutti gli amici di Lemmi hanno trovato un nuovo gioco da fare a ricreazione e passare più tempo con lui, le gare in acqua!

Lemmi lento lento respira, sorridi e…vai piano! di Chiara Carminati e Roberta Angaramo edito da Rizzoli ci ricorda con la dolcezza tipica dei bradipi quanto l’Amicizia come l’Amore siano dei sentimenti puri che molte volte, ci richiedono di scendere a compromessi per essere tutti felici.

Questo è un invito ad un clima di serenità, ascolto dell’altro, complicità, che ci permette di mettere anche in mostra, senza vergogna alcuna, le nostre diversità o difficoltà.
E non con meno importanza Lemmi ricorda a grandi e piccini quante cose ci sfuggano e ci passino davanti agli occhi presi dalla nostra frenesia di fare e correre di qua e di là..
Ad esempio, quand’è stata l’ultima volta che vi siete fermati a guardare le farfalle che volano seduti ai piedi di un albero?

Una storia tenerissima sulla grande ricchezza di essere tutti unici e diversi
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Flix Tomi Ungerer

Il signor Zeno Krall era un gatto felice e soddisfatto.
…amava sua moglie Colza… e la sua felicità fu ancora più grande quando lei gli annunciò:
“Tesoro, presto saremo in tre!”
“Aspettiamo visite?”
“Sì, il nostro bambino”.

Flix è un carlino, e questo non sarebbe così rilevante, non fosse che i suoi genitori, i signori Colza e Zeno Krall, sono entrambi gatti.


Appena nato, il padre guarda incredulo il suo musetto piatto e tutto a pieghe e la gioia di essere diventato papà cede momentaneamente il posto ad un grande turbamento. Sì, Flix è un cane, e allora? Manco a dirlo per la mamma, non sussiste alcun problema.
Alla fine è solo una questione di genetica visto che la nonna di Zeno aveva avuto una relazione proprio con un cane. 😉

Grazie al modo di vivere della mamma e del papà, Flix cresce a Borgatto e viene educato sia come cane, grazie all’aiuto del migliore amico di famiglia, Medoro, (anch’esso un cane, per la precisione un bassotto), che come un gatto e tali doti, come si vedrà in seguito, non sono indice di diversità, ma un valore aggiunto.

Purtroppo, la sua vita è tutt’altro che facile: viene guardato male a Borgatto; è bullizzato perché visto diverso. Con il suo trasferimento a Canecittà la situazione si ribalterà e Flix si sentirà finalmente a suo agio a scuola e nella società.


La storia non si ferma qui, perché Ungerer non vuole mettere il punto lasciando il messaggio sbagliato che basta ritrovarsi tra i propri simili per vivere serenamente, no assolutamente.
Flix si ritroverà a vivere situazioni in cui ne uscirà da eroe aiutando chi si trova in pericolo, senza badare alla razza o al genere.

 

Flix di Tomi Ungerer pubblicato da Camelozampa è una storia attualissima, che con un pizzico di umorismo diventa un esilarante manifesto sulla bellezza della diversità e contro ogni forma di razzismo.


Questo è sicuramente uno dei più amati classici di Tomi Ungerer, già tradotto in tutto il mondo, torna in Italia dopo oltre vent’anni e per la prima volta nel grande formato originale, con una traduzione particolarmente attenta al rispetto del testo originale.

Dietro questa storia raccontata con grande leggerezza, c’è anche qualcosa dell’esperienza, tutt’altro che leggera, dell’autore che visse la sua infanzia in luoghi di confine e di scontro.
Sono nato emigrante nel mio stesso paese e lo sono rimasto per tutta la vita. […] Ero francese prima della Seconda Guerra Mondiale, poi sono arrivati ​​i nazisti ed ero tedesco. Dopo la guerra ero di nuovo francese.
Tomi Ungerer (1931-2019) è stato uno dei giganti della letteratura per bambini.

Flix, pagina dopo pagina ci parla di diversità, di emarginazione, ma soprattutto del fatto che non bisogna mai arrendersi e grazie alle doti uniche di ognuno ciò che ci differenzia non è più un ostacolo, anzi è un valore aggiunto, perchè siamo tutti diversi, e con qualità uniche.

Un albo illustrato che contiene un forte ed importante messaggio contro ogni forma di razzismo o esclusione, che insegna ai bambini a non farsi spaventare dai pregiudizi e che niente è davvero impossibile!

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Puffy & Brunilde – Un pizzico di magia – Barbara Cantini

Brunilde ha 10 anni, è una bambina un po’ maldestra dai capelli rossi e arruffati, è un’aiutante fioraia (di giorno) e un’aspirante strega (di notte), studia per seguire le orme della mamma e della nonna, per diventare un giorno anche lei una strega. Ora, nonostante Brunilde stia studiando moltissimo, è semplicemente una QUASI STREGA, infatti per completare la sua formazione dovrà cimentarsi nel suo Volo di Mezzanotte e, prima di farlo, dovrà trovare e avere con sè il suo Gatto Strega, un gatto che diventi il suo amico fidato con cui condividere ogni incantesimo.

Puffy e& Brunilde – Un Pizzico di Magia è la storia raccontata ed illustrata magistralmente da Barbara Cantini; incuriosisce sin dalle prime pagine e fino all’ultimo rigo non cessa di stupire il lettore e divertirlo.


E’ impossibile non intenerirsi di fronte al gattino Puffy un gattino nero che dopo l’adozione dei suoi tre fratelli si era ritrovato solo e senza una famiglia ad accudirlo e prendersi cura di lui e che coraggiosamente cerca il suo posto nel mondo, senza scoraggiarsi quando la vita lo mette alla porta.
Lui tenta, sbaglia, ritenta, certo che da qualche parte ci sarà qualcuno che gli vorrà bene e lo adotterà, come è toccato ai suoi fratelli dal pelo fulvo.

Anche Brunilde per realizzare il suo sogno le ha tentate tutte, ma di micetti a casa sua nemmeno l’ombra. Quando ormai il tempo è agli sgoccioli, scopre Puffy e in quattro e quattro otto si tengono le presentazioni.


Puffy è stupito della sorte toccatagli, ma s’immedesima subito nel ruolo, scoprendo quasi subito che la vita in una famiglia che tira su streghe da diverse generazioni è tutto tranne che tranquilla. Con Brunilde vivono infatti una nonna super vivace, una mamma chic e due gatti davvero particolari 😀

Dopo il fortunato personaggio di Mortina (leggi la recensione QUI), la bambina zombie protagonista di una serie di libri già tradotti in trenta lingue, l’autrice toscana Barbara Cantini dà vita a un’altra ragazzina molto speciale. Con Puffy & Brunilde – Un pizzico di magia edito da Mondadori, leggiamo un piccolo libro che fa sorridere ma anche riflettere. Ogni elemento, anche il più piccolo, è caratterizzato in modo originale in ambienti così caratteristici nei quali far muovere con disinvoltura i personaggi.

Questo libro è quindi perfetto per grandi e piccini perchè ci dimostra come anche le difficoltà più grandi possono essere superate con l’aiuto di un buon amico che, se non lo abbiamo già trovato, è lì fuori ad aspettarci pazientemente.


Infatti tra le righe si leggono diversi messaggi che l’autrice lascia al lettore riguardanti l’imprevedibilità della vita, la diversità, l’accettazione di se stessi, l’amicizia, le imperfezioni e le insicurezze che tutti abbiamo.
Una storia molto piacevole da leggere che arricchisce molto ❤

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Mignolina – Andersen & Marco Mazzoni

“Poi tornò a casa e piantò il granello d’orzo.
Presto vide spuntare dalla terra un gran bel fiore,
che somigliava a un tulipano, ma ancora in gemma.
“Che bel fiore!” esclamò la donna,
baciandone i petali rossi e gialli
e in quel momento il fiore si aprì con un botto.
Era proprio un tulipano, ma al suo interno,
sul pistillo verde, era seduta una bambina piccola,
graziosa e delicata, alta poco più di un mignolo.
Perciò la donna la chiamò Mignolina.”

 

Mignolina può sembrare piccola e fragile, ma in realtà ha un forte spirito. Supera ogni difficoltà, trova il modo di scappare e vivere la sua vita, non la vita che gli altri vogliono che lei viva. Deve raggiungere la sua felicità, e lo fa.
Ancora una volta la storia la si conosce: una donna, disperata perchè non può avere figli, si rivolge ad una strega, la quale le dà un seme magico da piantare e improvvisamente spunta una bambina piccina, alta quanto un pollice e da qui deriva il suo nome. Ma la piccola non fa in tempo ad ambientarsi che viene rapita da un rospo, il quale la vuole sposare ma fortunatamente viene salvata in tempo da un maggiolino, che però ascolta il giudizio degli altri suoi compagni, che dicono che è brutta, e quindi la scaccia e questa volta a salvarla è un topino, che decide di farla sposare ad una talpa e quindi condannarla ad una vita senza sole.

“…prese un guscio di noce come culla, delle violette come materasso e un petalo di rosa come coperta. La piccina dormiva tutta la notte, mentre di giorno giocava sul tavolo, dove la donna aveva posato un piatto pieno d’acqua con tutt’intorno una ghirlanda di fiori. Nel piatto galleggiava un gran petalo di tulipano sul quale Mignolina si sedeva e navigava da una sponda all’altra usando come remi due crini bianchi di cavallo. Era uno spettacolo affascinante.”

Mignolina è la storia perfetta da leggere ai bambini dai cinque / sei anni in su. Può essere di ispirazione, e di esempio perché non si da mai per vinta!
Infatti è proprio quando sembra che il destino abbia deciso tutto, che ancora una volta la vita la sorprende, liberandola da questa condanna e facendole conoscere una persona molto più simile a lei di tutti gli altri e così finisce per sentirsi finalmente a casa, accettata da qualcuno.

Anche Mignolina, fa parte della collana di classici illustrati diretta da Benjamin Lacombe, una collana che “nasce dal desiderio di presentare grandi classici in una veste nuova e raffinata, affiancando all’autorità dei maestri del passato lo stile originale di alcuni tra i più ispirati giovani illustratori di oggi”.
Sono storie che tutti noi conosciamo, Mignolina, Pinocchio e Il mago di Oz, ma sono in una veste diversa, con illustrazioni ognuno da un disegnatore diverso, e anche se il contenuto, la storia, è sempre quella, ci viene proposta da un punto di vista differente.
Rizzoli, che ha deciso di ristampare le favole più famose creando delle vere e proprie opere d’arte e degli oggetti da collezionismo perchè non si può che restare incantati davanti a queste illustrazioni.

…quando gli altri le volsero le spalle,
si chinò sulla rondinella, scostò le piume
che le coprivano il capo e le depose un bacio sugli occhi chiusi.

“forse era proprio lei ad allietarmi con il suo canto questa estate” pensò.

“Povero uccellino, quanto mi dispiace!”
…”La fuori fa freddo, nevica e gela.
Resta a letto, ti curerò io.”

In Mignolina edito da Rizzoli, le illustrazioni di Marco Mazzoni, prediligono il rosa e hanno tratti molto delicati quando la trama lo richiede, altri invece quasi inquietanti, a rendere proprio l’idea di quanta sofferenza sta vivendo la protagonista. Delicati, leggeri, ma al tempo stesso colpiscono.
La piccola Mignolina, è una bambina, certo, ma molto più piccola rispetto alle solite e questo la porta a vivere un’esperienza intensissima a causa di animali che ritengono sia come loro da lontano, ma quando la vedono da più vicino iniziano a notare le differenze e quindi spesso ad allontanarla. Anche il fatto stesso che guardino la bellezza di Mignolina e non nessuna altra caratteristica ahimè si riflette molto bene con le aspettative della nostra società, dove ancora troppo spesso prevale l’importanza dell’aspetto.


Mignolina vuole solo un amico e qualcuno di simile a lei e, fortunatamente, in questa pericolosa e folle avventura, riuscirà a trovare tutto ciò che cerca e questo non potrà che portarle la felicità tanto a lungo sognata.
Mignolina insegna ai bambini a guardare al cuore delle persone, non al loro aspetto esteriore, a rispettare il prossimo e ad apprezzarne le diversità.
Ci mostra quanto la vita sia ricca di sorprese. Ci insegna a non credere che tutto sia scontato perchè non è così, a volte c’è proprio bisogno di prendere posizione se si vuole avere un lieto fine come si deve.

Leggere Mignolina, (per alcuni nota anche come Pollicina), significa iniziare un piccolo grande viaggio straordinario. Possiamo dire quasi un percorso di vita e crescita che insegna tanto alla sua protagonista ma anche a ogni lettore…grande o piccolo 😉
L’autore sembra ci voglia mettere in guardia, ci voglia mostrare sin da piccoli che non sempre gli sconosciuti possono volere il nostro bene. Così come ci fa vedere quanto la solidarietà possa portare del bene.
Una storia che stimola a pensare che non importa quello che accadrà: bisogna lottare per sé stessi e contro le ingiustizie.
Mignolina, come ogni fiaba che si rispetti, lascia degli insegnamenti, regala messaggi e tocca argomenti positivi.
Mignolina dovrà crescere, capire cosa vuole, accettare di essere libera per poter trovare il proprio posto.
Una storia illustrata da leggere assolutamente, fa bene ai bambini, ma regala momenti di gioia e riflessione anche ai più grandi.

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Mirabelle senza Paura – Katie Haworth

Mirabelle e Meg, erano gemelle
sembravano davvero identiche, ma…
…non lo erano.
Già da piccole avevano attitudini diverse.

Mirabelle e Meg, sono due gemelline, e i loro genitori sono dei famosi acrobati circensi. Sembrano proprio identiche ma, in realtà, non lo sono!
Mirabelle, infatti, è molto coraggiosa e davvero audace, e rende molto orgogliosi i genitori, mentre Meg è affascinata da tutt’altro, e non smette mai di parlare, chiedere, osservare e di leggere libri!
Non le interessa minimamente arrampicarsi, neppure su una poltrona.

Quando, i genitori Moffat pensano sia arrivato il momento di introdurre le bambine alla vita del circo, Meg rimane per la prima volta senza parole, bloccata dalla paura.
Ha paura dell’altezza, ha paura ad arrampicarsi verso la piattaforma del trapezio, con il sostegno dei genitori prova ad esercitarsi in altre discipline, come la giocoleria, l’equitazione ma niente, neanche le altre discipline circensi fanno per lei.

Meg non vuole più parlare con nessuno nemmeno con la sorellina Mirabelle che invece ha trovato la sua strada e fa il gran debutto nel mondo del circo con il suo primo spettacolo, applaudita da tutti. Ma quando è il momento di parlare, ecco che è Mirabelle a essere presa dalla paura e si blocca.

Mirabelle senza paura era terrificata.
Fu proprio allora che sentì una piccola mano stringere la sua,
e udì una voce FORTE e SICURA alle sue spalle.

Mirabelle senza paura di Katie Haworth edito da Sassi Junior oltre ad essere una storia molto piacevole da leggere, porta con sè, pagina dopo pagina un gran bel messaggio:
Tutti noi abbiamo un particolare talento e tutti noi abbiamo paura di qualcosa, anche chi apparentemente sembra più coraggioso.


E’ un albo illustrato, che si presta molto bene alla lettura ad alta voce, è meraviglioso e dolce per come sottolinea la bellezza e l’importanza della diversità e dell’aiuto reciproco, soprattutto tra fratelli e sorelle
E’ una storia che porta anche un bel promemoria a noi adulti, talvolta troppo presi dalle aspettative, come i signori Moffat, potremmo non accorgerci che i bimbi hanno interessi diversi da quelli che ci si aspetta o immagina. Ancora una volta una conferma dell’ampio utilizzo degli albi illustrati perchì ognuno può interpretare la storia con le sue emozioni e con il suo vissuto 😉

Anche le illustrazioni di Nila Aye completano il significato che comunicano le parole, aggiungendo quello che il testo lascia in sospeso. Sono immagini semplici, che ispirano subito simpatia; inoltre sono prive di troppi particolari, cosicchè l’attenzione ricade tutta sulle due protagoniste.

Una storia speciale per due sorelle,
sorelle che si fanno forza a vicenda,
sorelle diverse, e ognuna speciale con le sue capacità!
Una storia per affrontare insieme le paure e la vita
tenendosi e tendendosi una mano…a vicenda

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Insieme – Una storia a colori – Arree Chung

All’inizio, c’erano solo tre colori:
i Gialli, i Rossi e i Blu

I Rossi, gran rumorosi, i Gialli tipi brillanti e gli elegantoni Blù vivono tranquilli e in pace finché… Tutti speciali a modo loro, tutti in armonia, finché un giorno un Rosso inizia a rivendicare una certa superiorità gridando:

“i Rossi sono i migliori!” .
Ma i gialli non erano d’accordo.
“No! siamo NOI i migliori,
perchè siamo i più brillanti!”

Ecco manco a dirlo, che ovviamente Gialli e Blu non sono d’accordo, e ovvio che scoppia una bella baraonda, finiscono per litigare e separarsi.
Ora chi può riuscire a fargli cambiare idea?!

I colori decidono di separarsi e dividere la città in zone rigidamente riservate. La loro bella armonia colorata non esiste più.
Poi un giorno succede che un blu era tutto solo e triste ma in compagnia di una sua amichetta gialla, magicamente ritrova l’allegria, proprio così loro due per caso si incontrano e scoprono, di stare bene insieme.
Presto i due sono inseparabili. Ma non tutti i colori approvavano questa nuova amicizia. In realtà, erano piuttosto turbati. Perché quei due stavano fraternizzando?
I colori non dovevano evitare di mescolarsi?

Nonostante la riprovazione degli altri, Giallo e Blu continuano ad essere amici e a prendersi cura l’uno dell’altro. Presto decidono di sposarsi. Dalla loro unione felice nasce una bambina, un nuovo colore…un verde brillante come il Giallo e calmo con il Blu. Una creatura così particolare e adorabile che piace a tutti.
Che dite, secondo voi la convivenza torna ad essere una necessità?
Altri colori decideranno di mettersi di nuovo insieme?

Insieme. Una storia a colori, è un albo illustrato realizzato da Arree Chung edito da Mondadori, con la sua semplicità, pagina dopo pagina, colore dopo colore 😉 parla ai più piccoli di tolleranza e valorizzazione delle diversità, di amicizia, comunità, inclusione e sentimenti con un’eco a quel capolavoro che è Piccolo giallo e piccolo blu di Leo Lionni

“I bambini riuniscono le persone.”
Arree Chung

I libri che parlano della diversità, della discriminazione, della tolleranza e dell’inclusione familiari corrono il rischio di essere didattici e predicatori. Ma quando sei nelle mani di un bravo scrittore, non senti nulla di tutto ciò. Invece, ti stupisci della genialità e della creatività insite nella storia e dei modi in cui l’autore ha reso un concetto duro, fresco, accessibile e divertente.


Un libro molto molto bello e totalmente tangibile, questa storia è perfetta per parlare ai bambini di pregiudizi e intolleranze, dei “pericoli” della mentalità chiusa e la bellezza della diversità familiare e delle strutture familiari alternative! Un libro adatto certamente all’età della scuola materna, ma è fantastico anche per i bambini più grandi, anche per quelli di voi che sono a contatto con i ragazzi della scuola media. Vivace e davvero speciale, Insieme. Una storia a colori susciterà discussioni animate e getterà bei semini per la loro crescita personale.

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Da oggi comando io!

Nel folto della foresta, qualcosa non andava.
Durante la notte era comparso un muro,
e qualcuno aveva tappezzato gli alberi di strani cartelli…

Una mattina nella foresta gli animali si accorgono che c’è qualcosa di strano. Durante la notte, era apparso un muro. E qualcuno aveva attaccato sugli alberi alcuni strani manifesti.
I tassi sono i migliori?” leggeva il Castoro. “Sii più Tasso!” leggeva Orso perplesso
Che cosa significa?
Tutti gli animali sono decisamente confusi.
Ecco subito pronta la risposta dal Tasso “Tutti sanno che i Tassi sono gli animali migliori del bosco!

Gli animali lo guardono con gli occhi sbarrati e perplessi, ma…
Sembra così sicuro, forse ha ragione..

Il piccolo protagonista crede di essere il migliore di tutti gli animali del bosco. Tasso, infatti, vuole un mondo fatto a sua immagine e somiglianza, dove tutti gli altri animali siano uguali ai tassi e ne rispecchino le caratteristiche.

Piano piano, dunque, Tasso inizia a verificare dunque chi può rimanere nella foresta con lui.
Punto uno: Sapete scavare come i tassi? Il cervo non può, quindi deve andarsene al di là del muro.


Punto due: i tassi vivono in piccole tane, se riuscite a passare per questa piccolissima porta, potete rimanere! Orso e Alce sono troppo grossi e ahimè non ci passano. Non c’è tempo da perdere e tasso li catapulta fuori dalla foresta, al di là del muro.

Punto tre: chi sa fare il verso del Tasso? Riccio, coniglio e castoro a sentire il Tasso sono terribili, non riescono a ripetere il suo verso, ed eccoli che anche loro vengono cacciati fuori!


Punto quattro: rimasti solo in tre, Procione, Puzzola e Tasso…che ne dite se non è nero e bianco non fa parte del branco?!

Dopo aver dipinto la foresta in bianco e nero, Tasso si rende conto di essere tutto solo. E finalmente capisce:

“I tassi non sono i migliori.
Gli amici lo sono! “

Da oggi comando io! di Stella J Jones, illustrato da Carmen Saldana e pubblicato da Sassi Junior è un libro assolutamente perfetto per parlare con i bambini di Amicizia o per i bambini che vogliono sempre fare le regole, per i bambini un po’ bulli e per chi li subische 😉
Evviva quindi le differenze perchè ognuno è unico, ed evviva l’inclusività!
Le illustrazioni sono colorate e divertenti ed evidenziano le reazioni degli animali, infatti il dolce umorismo delle sue scene, in particolare le espressioni e il linguaggio del corpo degli animali parlano molto bene sono un complemento perfetto della storia.

Dopo la lettura del libro è divertente immaginare con i bambini come può continuare la storia.
Cosa succede dopo?
Pensi che gli animali accettino nuovamente Tasso?
Continuare la storia e immaginare cosa succede dopo diventa un esempio per i giovani animali e anche per i nostri piccoli lettori per insegnare la diversità e le differenze in modo che ciò non accada mai più! 😉

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Carlo alla scuola per Draghi

“9 aprile 1821. Silenzio.
Aria da fine del mondo. Il cielo è immobile. Nebbia.
Qualcuno sta nascendo in cima a una montagna, dentro un nido di sassi.
Eccolo! E’ nato! Lo chiamano…Carlo!”

Carlo e’ un drago meraviglioso. Nato sulla cima di una montagna altissima e coccolato da mamma e papa’ fin dal primo giorno. Ha solo un piccolo problema, ha dei piedi grandissimi e delle ali enormi. E’ diverso dagli altri draghi. Quando arriva il momento di cominciare la scuola, tutti imparano a volare e a sputare fuoco per incendiare i libri. Lui i libri li vuole leggere e sui fogli bianchi vuole scrivere poesie!
I compagni lo prendono in giro, la maestra non lo capisce e Carlo si sente solo e inadatto a questo mondo difficile e crudele.


Lui non riesce a volare, il suo corpo sembra essere molto sproporzionato. Ma lui non demorde e l’aiuto di una piccola mosca sarà la chiave di svolta per Carlo.

Una piccola mosca, ma la prima vera amica della sua vita, che lo incoraggia e lo sprona a sfruttare le proprie possibilità, a valorizzare le sue doti.

Ed ecco che finalmente Carlo spiega le sue magnifiche e immense ali dorate e vola. Nel frattempo la maestra e i compagnetti stanno festeggiando la fine della scuola, ma all’improvviso il cielo di mezzogiorno diventa buio: è Carlo che vola in alto mentre declama versi di rivincita e le sue ali sono così ampie da oscurare persino il sole.
Carlo vola e oscura il sole, e sorprende tutti!
Tutti acclamano Carlo, ne ammirano finalmente quelle caratteristiche fisiche che prima trovavano buffe.
Il cielo si riempie di bellissimi fuochi d’artificio. Carlo ha finalmente trovato se stesso… mentre si allontana alla ricerca di nuove avventure.

Carlo alla scuola per draghi di Alex Cousseau e Philippe-Nenri Turin edito da Giunti è una bellissima storia con illustrazioni a dir poco fantastiche, che ci parla di diversità, di solitudine, di coraggio, di avventura!


Il libro è realizzato in un maxi formato, quasi a misura di drago 😉 è bellissimo, le illustrazioni geniali, grandi e colorate. Un bambino non puo’ che lasciarci trascinare dalla storia e vivere la sua avventura insieme a Carlo. I colori sono forti e attraggono i piccolo lettori.


Ci sono momenti di sconforto e tutti abbiamo bisogno di un’iniezione di fiducia ogni tanto.


Gli amici, i fratelli, le mamme e i papà sono tante moschine che possono aiutarci e incoraggiarci a spiccare il volo.
Un libro che non può assolutamente mancare nella libreria di un drago!
E’ perfetto per draghi a partire direi dai 4 anni ma se ami le illustrazioni questo libro non ha età!
E poi…tutti a trovare la mosca!…e ricordiamoci che anche i piccoli possono insegnare qualcosa ai grandi… perchè anche noi grandi dobbiamo sempre stare attenti alle piccole lezioni che i piccoli vogliono e possono darci!

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Il Pinguino che aveva freddo

“BRR! Una mattina Milo cominciò a tremare.
Si accorse di avere freddo.”

Milo, giovane pinguino dalle piume bianche e nere, dal becco e dalle zampe arancioni, vive tra i ghiacci del Polo Sud, come è sempre stato per i pinguini, e conduce la vita che ci si aspetterebbe da un pinguino… fino a quando un giorno, precisamente alle 8,29 di una mattina, Milo si sveglia e trema.

Questo è l’inizio del libro che racconta la storia di Milo, un pinguino del Polo Sud, che dovrebbe buttarsi nel gelido mare del Polo sud per raccogliere pesci come gli altri pinguini, ma capisce che questa cosa non fa per lui.
Trema al pensiero forse, e trema proprio per il freddo. Milo è un pinguino che sente freddo. Un pinguino che sente freddo tra pinguini che non ne sentono affatto, anzi, in diligente fila, si dirigono verso il bordo della banchisa per tuffarsi nell’oceano gelato. Milo, no, infreddolito, si ferma sul bordo, decide di non tuffarsi.

Anzi decide di mettersi alla ricerca di qualcosa di nuovo, una possibilità che gli permetta di restare con gli altri, ma essere felice.
L’alternativa arriva dal mare, da una gigantesca balena.

”Sto partendo per un viaggio.
Il posto in cui vado potrebbe piacerti.
Vuoi venire con me?”

Il viaggio è lungo e li porta dal freddo Polo Sud alla calda isola degli uccelli.
La differenza tra i due luoghi è evidente. Il Polo è dominato da colori freddi tra cui prevale il bianco. I pinguini sono tutti uguali, disposti in linee rette e fortemente stilizzati.
L’isola degli uccelli è invece un luogo dai colori caldi, in cui convivono uccelli d’ogni tipo, grandezza e colore che sono disposti liberi.

Lo stile grafico di Philip Giordano è creato con volumi geometrici che non rinunciano al movimento e alla fluidità. Nei pinguini le forme sono facilmente riconoscibili, negli uccelli diventano meno nette e ripetitive. Si passa da un luogo in cui tutti sono uguali e fanno le stesse cose, ad uno variegato e coloratissimo in cui la diversità è accolta e vissuta con amicizia e comprensione.
Pagine armoniose, illustrate con geometrie dai colori tenui per rappresentare cieli e mari diversi, proprio come le emozioni che vengono espresse dai personaggi: paura e coraggio, inclusione ed esclusione, eccetera.

Tra gli uccelli domina la solidarietà, nessuno si sottrae dal donare una piuma quando il pappagallo bianco decide di creare una sciarpa per aiutare Milo a ripararsi dal freddo.
Ora Milo può tornare a casa un po’ più colorato e con più consapevolezze che lo aiuteranno a crearsi nuove amicizie e un nuovo interesse per il mondo che ora è diventato un luogo pieno di cose da scoprire.

Quando tornò a casa nulla era cambiato ma di diverso c’era la sciarpa che lo avrebbe protetto.

Il Pinguino che aveva freddo edito da Lapis Edizioni è una storia lieve e delicata che racconta di come a volte l’intreccio con realtà diverse possa aiutarci ad affrontare meglio le nostre diversità e riconoscere la nostra vera identità.
Un viaggio per crescere, accettare la propria diversità e… trovare nuovi amici questi gli ingredienti del libro ❤
Un libro perfetto per spiegare a un bambino, e magari anche a qualche adulto, che non c’è niente di male o sbagliato nell’essere diversi… anzi a volte è proprio grazie alla diversità che possono nascere nuove amicizie e si possono fare nuove esperienze, come è successo al nostro piccolo Milo.

Il VIAGGIO che simboleggia la crescita, il cambiamento.
L’ISOLA che rappresenta il porto sicuro, la pace raggiunta, la tranquillità emotiva.
Il RITORNO A CASA con la sciarpa, per raccontare metaforicamente una nuova maturità acquisita, una volontà di mostrarsi agli altri per come si è, senza bisogno di nascondersi o fingersi come loro.

“Per l’incantevole freschezza delle grandi tavole a colori. Per l’accorta e mirabile costruzione delle immagini. Perché ci racconta con grazia e candore una storia per nulla banale attorno all’affermazione della propria diversità.” Per tutto questo e grazie a questo Il Pinguino che aveva freddo è stato vincitore Premio Andersen 2017 come Miglior libro 0/6 anni!!!

Un libro per tutti i bimbi e non che vorrebbero una balena amica
quando non se la sentono di tuffarsi…

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Non sono tua Madre – Marianne Dubuc – Orecchio Acerbo

Lo scoiattolo Otto vive tranquillo nella sua tana di un grande albero,
per lui la vita è semplice e soprattutto tranquilla.

Un giorno, Otto trova sull’uscio di casa una strana palla verde, Otto non se ne cura e continua con le sue faccende. Ma, a sera, la palla verde è ancora lì e anche il mattino seguente finchè da quella palla vien fuori un esserino peloso che lo chiama “Mamma!”.
Otto prova a spiegare che non è così. Invano.
E invano prova a disinteressarsi della creatura.
Otto precisa da subito di non essere affatto la sua mamma e, convinto che la madre vera, prima o poi, verrà a cercarlo, decide di portare in casa il piccolo e aspettare che si faccia viva.
Solo per un giorno, gli dice, fino a quando non troverò tua mamma.

Passano i giorni e la palla pelosetta (che risponde al nome di Piu) si fa sempre più grande, cresce a vista d’occhio. Otto non sa più che fare, ha chiesto a tutti nel bosco ma nessuno ha visto una madre in cerca del suo cucciolo. Intanto il piccolo crescendo inizia a rendersi utile e si scopre che prepara delle buonissime minestre.

Otto decide di allontanarsi per qualche giorno e parte per le sue ricerche, ma nulla da fare, non trova la madre e al rientro il piccolo non è più così piccolo, anzi, occupa già tutta la tana dello scoiattolo ed è anche molto coraggioso.,

È proprio giunto il momento di allargare la tana e di continuare quell’inaspettata convivenza perché, in fondo, Otto non riesce più a immaginare di tornare a vivere tutto da solo…
Sembra proprio che la mamma di Piu dovrà essere Otto. 😉

L’autrice canadese Marianne Dubuc, dopo Il Leone e L’uccellino, ci regala un’altra parabola sul prendersi cura dell’altro attraverso una delicata storia di un’adozione dal titolo Non sono tua madre, edito da Orecchio Acerbo.

Leggendo Non sono tua madre ai bambini ne esce subito la parte delicata e divertente che parla di amore, accoglienza e diversità. Attraverso il suo essere una storia semplice e buffa spiega ai piccoli lettori e ascoltatori che l’amore tal volta può essere imprevedibile e arrivare all’improvviso e che essere “mamma” vuol dire prendersi cura di un’altra persona o di un altro essere vivente diverso da noi nei tratti fisici.
Un libro perfetto per cominciare a parlare di adozione in tutte le sue possibilità e di rispetto verso le diversità.
I disegni hanno come sempre un tratto meraviglioso, sono pieni di dettagli e colori.
L’equilibrio pensato da Marianne Dubuc tra testo e illustrazioni è perfetto. Essenziale il testo, essenziali le immagini. Efficace il testo, efficaci le immagini. Tutto contribuisce a una fruizione intensa e partecipe di questo albo la cui lettura consiglio a bambine e bambini dai tre anni in su.

Non sono tua madre piace molto ai bimbi, soprattutto per il buffissimo “PIU” tutto bianco con il suo nasone rosa. Lo prendono subito in simpatia e viene voglia di coccolarlo e abbraccialo!
La storia è davvero molto dolce ma allo stesso tempo molto riflessiva proprio perchè affronta il tema dell’adozione e il tema della diversità.

Buona Lettura!
Se ti piace il libro puoi acquistarlo QUI:

Non sono tua madre.

Marianne Dubuc

Testa in su testa in giù – Lapis Edizioni

Dalla pluripremiata autrice e illustratrice, Marie-Louise Fitzpatrick, è nato un splendido libro illustrato senza parole che celebra la famiglia, l’amicizia e la potenza di stare insieme.
La storia si svolge su un ramo di un albero, dove Mamma Gufo e le sue tre civette vivono felici e spaziose, ma sopratutto cercano di dormire 😉


Sono lì tranquilli fino a quando, tutto ad un tratto non vi si trasferisce, sullo stesso ramo anche la famiglia pipistrello e decidonono di farlo diventare la loro casa, a testa in giù.
I nuovi vicini (i gufi sopra, i pipistrelli appesi sotto) non possono fare a meno di sentirsi un po’ “diffidenti”
l’uno verso l’altro e sono costretti a spostarsi lungo il ramo.

I Gufi, si sà, non sono mai stati i migliori amici dei pipistrelli e non dovrebbero mischiarsi e viceversa, e dopo aver ristabilito gli equilibri si prestano a dormire, ma ovviamente sappiamo.. i cuccioli di animali,  come i nostri bambini, sono curiosi 😉


I due piccoli membri delle famiglie vogliono chiaramente giocare, portando con loro sempre una gran  curiosità ma mamma pipistrello e mamma gufo cercano di impedirlo 😦
Forse una notte di tempesta, potrebbe anche portare queste due famiglie a stare insieme…?!

Testa in su testa in giù è un albo illustrato, silent book dolcissimo e profondo, edito da Lapis Edizioni,  dove i personaggi sono al centro di tutte le immagini, i piccoli protagonisti con i loro volti e i loro occhioni ci comunicano grandi cose, grandi emozioni, grazie anche alle semplici ed eleganti illustrazioni.
Il punto di vista del lettore non cambia mai, le immagini hanno uno stile molto semplice e naturale.

Possono dunque due famiglie molto diverse trovare il loro spazio nel mondo, insieme?
Un riflessione molto grande, ma Testa in su testa in giù, ci ricorda come i bambini (umani o animali) siano certamente più pronti di noi adulti ad accettare nuovi arrivati!

Senza nessuna parola, pagina dopo pagina, si intuiscono perfettamente pensieri e stati d’animo.
Questo libro illustrato è davvero molto pronfondo nel suo messaggio, ci insegna l’importanza di accettare, di aiutarsi, di cooperare, insomma questo viaggio tra i rami di un albero si apre ad una moltitudine di interpretazioni.
E così, attraverso l’esperienza condivisa e le avversità, le due famiglie possono rendersi conto che per quanto possano certamente essere diverse creature, con caratteristiche diverse, hanno però alcune cose  molto importanti in comune..
..la necessità di prendersi cura delle loro famiglie, la capacità di amare, e la necessità di dormire  durante il giorno! 😉

Testa in su, testa in giù, parla al cuore e grida a gran voce il dono della famiglia, dell’amicizia e l’importanza di non giudicare.

Marie-Louise Fitzpatrick con questo libro mette radici solide contro i pregiudizi verso ciò che ci  sembra diverso da noi.
La storia si esprime emozionando, senza alcun testo da leggere, attraverso i tratti del viso e il linguaggio del corpo.
Le illustrazioni cantano con chiarezza ed espressività un messaggio davvero importante per tutti noi!

Consigliatissimo!

 

 

Con i piccoli gesti

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Amici miei, dobbiamo coltivare la nostra autostima e imparare a rispettare gli altri nella loro diversità.
Affinchè possano coltivare la propria.

Con i piccoli gesti si cambia il mondo.