Che pasticcio, Ms. Alce! – Andrea Steinhöfel

“Tu scendi dalle stelle, o re del cielo” avevo appena intonato.
…A scendere dalle stelle, però, non fu il re del cielo, bensì Mr. Alce.

Bertil è un bambino come tanti, ma a differenza dei suoi coetanei che scrivono liste lunghissime di desideri indirizzate a Babbo Natale e attendono la notte del 24 dicembre pieni di eccitazione, immaginando i doni che troveranno sotto l’albero. Bertil invece a Babbo Natale non ci crede proprio più.
Ma quando una sera, mentre intona canti di natale con la famiglia, un’alce precipita sulla sua casa mandando in frantumi il tavolino ikea del salotto e sbriciolando i biscotti della nonna (che tanto era pessimi!) è costretto a rivedere le sue posizioni…


Mr. Alce purtroppo, prendendo male una curva sopra l’Irlanda sbanda e arriva dritto nel salotto della famiglia Wagner.
Oltre al fatto che un’alce siede nel suo salotto, ci sono altri due aspetti che rendono la faccenda alquanto insolita. Innanzitutto l’animale parla e già questo sarebbe sufficiente a lasciare stupefatto chiunque. Ma, in più, dice di essere il collaudatore della slitta del “capo” e cadendo, si è ferito una zampa.

“Ma gli alci possono volare?” domandò poi dubbiosa la mamma.
“No”, rispose Kiki, “Così come non possono fare trekking, immersioni o giocare a tennis. E nemmeno parlare.”
Come se avesse atteso proprio quel momento, l’alce aprì gli occhi: “Ti sbagli, bambina!” bofonchiò. “Io parlo ben cinque lingue, e tutte correttamente!”
“Sarà”, ribattè Kiki impassibile.

Sulle prime incredulo, Bertil comincia a nutrire qualche dubbio sulle sue convinzioni. I due diventano ben presto amici, per la prima volta in vita sua il bambino si sente capito.
Così, nascosto nel garage di casa, inizia la sua convalescenza e anche un periodo magico per Bertil e sua sorella. Alce racconta loro il dietro le quinte del lavoro del boss e Bertil gli rivelerà il suo desiderio più segreto, quello di rivedere i suoi genitori separati di nuovo insieme.
Finché, un giorno, uno strambo vecchietto con la barba bianca si presenta alla porta reclamando Mr. Alce!

Che pasticcio, Ms. Alce (edito da Terre di Mezzo) di Andrea Steinhöfel, illustrato da Katja Gehrmann con un tocco di allegria e ironia perfettamente in armonia con la storia ci racconta un’avventura tenera e divertente, dove non mancano le risate per grandi e piccoli lettori 😉
Un bestseller da 375.000 copie vendute in Germania, tradotto in 9 lingue!
Non sarebbe un libro di Steinhöfel se non ci fosse molto rilievo comico oltre all’assoluta assurdità degli eventi: momenti divertenti che danno leggerezza alla storia.


Il libro è divertente e colpisce assolutamente il suo pubblico di destinazione. Piace anche perché la storia ha qualcosa di diverso e non segue allo stesso modo tutti i cliché natalizi.
Una storia che non nega che i regali li comprano i genitori, ma racconta di un Babbo Natale che pensa ai desideri speciali, non materiali, quelli che alla fine sono per tutti più importanti.
Un avventura questa che ci porta a sperare in questo Babbo Natale che si dedica ai desideri speciali!

Il Natale riguarda i desideri del cuore, quelli che non si possono esaudire con i soldi. Anche Bertil riconosce presto la differenza.
Ma prima di tutto, il libro è una lettura natalizia divertente. È un’avventura che non consiste in grandi sfide, ma in piccoli compiti della vita quotidiana. Questo è ciò che rende questa storia così speciale, così suggestiva ed eccitante, così divertente e piacevolmente diversa.
Una storia, a capitoli, che conquista i bambini dagli 8 anni in su, di una bellezza disarmante in cui i sentimenti si fanno vivi, e la lettura è piacevole in qualsiasi periodo dell’anno.

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L’inganno dell’Amore Materno

Come evitare che il "Troppo Amore" distrugga i figli e la coppia

Come evitare che il “Troppo Amore” distrugga i figli e la coppia

Diventare mamma vuol dire dimenticarsi di essere donna e moglie?
Essere donna e madre, qual’è il giusto bilanciamento?
Sei una mamma che vive solo per suo figlio?

Molti parlano di quanto grande sia il ruolo di essere mamma, ma ci si dimentica di un altro ruolo fondamentale, l’essere donna.
Essere donna per continuare a stare bene con sè stesse e per continuare ad alimentare la complicità di coppia che vi ha fatto incontrare l’uomo e marito che vive ogni giorno con voi.
Nel nuovo libro L’inganno dell’Amore Materno l’autore, Anatolij Nekrasov, ci spiega come un eccesso di amore materno possa essere la causa di problemi nella vita famigliare, dalle piccole incomprensioni ai divorzi, dalla morte dei bambini ai grandi problemi sociali.

Lo sò che può sembrare strano, e molto dura come affermazione, ma non affrettatevi a negarlo!

Provate prima ad osservare la vostra vita, o quella di qualche amica, e poi pensate se trovate delle conferme su questa “nuova visione” del troppo amore materno.
E’ un’osservazione molto importante e sicuramente non facile, ma se farete questo passo, potete cambiare molto, e in meglio, la vostra vita, la vita dei vostri figli e il vivere quotidiano da madre e donna.

Come ci insegna l’autore ci sono diversi e precisi segnali che ci possono aiutare nel capire se stiamo dando troppo amore ai nostri figli:
“Il primo è la presenza nei figli di malattie e di difficoltà.
Il secondo è la scarsa realizzazione del marito nella vita, le sue malattie e spesso anche le sue dipendenze.
Il terzo, l’esistenza di problemi nei rapporti familiari.
[..] Il fatto è che amicizia e confidenza non rientrano nello schema dell’“amore materno”.”

Impariamo, leggendo questo libro come affrontare in modo diverso il rapporto con i figli, e non diventare genitori “possessivi” e “iper-protettivi ma piuttosto genitori che amano, ascoltano e parlano tra di loro e con figli. Così facendo il troppo amore non vi renderà ciechi e sordi verso le vere esigenze della vita.

Mi piace questo libro perchè è una guida diversa da tutte quelle che fin’ora si trovavano, in quanto insegna a rispettare la vita di ogni singola persona, quello di donna e madre, di marito e padre e sopratutto quella dei figli.
“Abbiamo tutti sentito donne affermare con orgoglio e senso di sfida: «Ho dato tutto ai miei figli! Ho dedicato a loro tutta la mia vita!». Il significato reale sarebbe tuttavia: “Non riuscivo a esprimere me stessa e il mio amore, a diventare donna, e per questo non ho realizzato una famiglia felice. Ho operato con poca saggezza, e ho scelto la strada più facile, quella di dare il mio amore ai figli, e così ho trasferito a loro i miei problemi”.

Questo essere madre non è sano e senza che ce ne rendiamo conto interferisce per il loro bene e diventa un ostacolo per la felicità.
L’inganno dell’Amore Materno, un saggio che ha avuto successo in Russia e che adesso arriva nelle librerie italiane, insegna a tutte le donne come ascoltarsi per non proiettare tutti i propri sogni sui figli e potrebbe anche essere un libro per i padri, dal momento che l’autore ritiene che siano fondamentali perché la donna trovi un equilibrio fra femminilità e maternità. Non sono equilibri facili, in quanto la nascita di un figlio stravolge i ritmi di vita di una coppia.
Questo è l’altro lato della medaglia, di cui non se ne parla affatto volentieri, ma riflettere sull’amore materno e accettare i problemi che possono nascere è un grande regalo che vi farete come moglie e marito, madre e padre, ma sopratutto per amare senza autoinganni, senza manipolazioni e sogni del passato i vostri figli.

Un lettura talvolta sconvolgente, ma sono certa vi aprirà ad un nuovo modo di vedere e di essere, ma sopratutto d’amare perchè imparare ad amare correttamente sicuramente porterà meravigliosi vantaggi nella vostra vita di tutti i giorni!

L'inganno dell'Amore Materno - Libro
Come evitare che il “Troppo Amore” distrugga i figli e la coppia

Se quello che ci hanno sempre detto riguardo al nostro ruolo di figli fosse sbagliato? Se la dedizione incondizionata di una mamma verso i figli non fosse in realtà “vero amore“? Se l’eccesso di amore materno potesse diventare un inganno esistenziale che condiziona e danneggia sia i genitori che i figli?

Quando si parla di amore materno si sceglie di vedere sempre lo stesso lato della medaglia: il ruolo fondamentale di ogni mamma nella crescita e nell’educazione dei figli. Questo libro affronta invece il lato che nessuno ha mai il coraggio di svelare, il rovescio della medaglia: ogni mamma è anche donna e compagna.

Difficile a credersi, ma il concetto di amore materno dovrebbe sempre tenere in considerazione anche il ruolo della mamma in quanto donna, dell’uomo e, soprattutto, della coppia.

Questo libro è l’occasione per parlare dei problemi che il “presunto amore materno” crea in tutto il mondo: dalle piccole incomprensioni familiari ai divorzi, dalla morte dei bambini ai grandi problemi sociali e alle guerre.

Difficile da accettare e da credere. Sconvolgente quasi. Ma prima di negarlo a priori, leggiamo, pensiamo, osserviamo, soprattutto noi stessi.

Possiamo cambiare in meglio la nostra vita e quella delle persone che ci stanno accanto solo imparando ad amare davvero, senza inganni, senza illusioni, senza fraintendimenti. Semplicemente imparando a vivere correttamente il nostro ruolo di figli, amanti e genitori.

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