Senza perdere Tempo

Quanta fretta, ma dove vai?
Sembra essere questo il ritmo di marcia dei nostri giorni… un ritmo forzato che ci porta a correre quasi fino allo sfinimento.
E si finisce per perdere il vero senso della vita e la sua bellezza.

Si fa tutto di fretta, dal mattino alla sera non ci si ferma mai. Ma c’è il tempo per fare veramente tutto? No! Perché?
Perché non si può mai fare tutto, si può fare tanto, ma tutto è impossibile; però è come se fosse una gara interiore che porta ad affrontare tante cose, forse sempre più cose, e poi vivere la frustrazione nel non riuscirci.

Per molti anche le vacanze, anziché essere un momento di riposo e di rigenerazione, diventano impegnative e pesanti, ci si misura con altre mille cose da fare, diverse da quelle quotidiane, ma pur sempre stressanti. Che dire poi dei perfezionisti, per cui è impossibile lasciare qualcosa in sospeso o non fatto a regola d’arte?

Il tempo sta accelerando, questo è un dato di fatto ormai, ci si trova spesso con l’acqua alla gola e l’ansia di non concludere e di non arrivare in tempo! Cosa succede però se gli impegni aumentano ed il tempo scarseggia? Si va in tilt e nasce l’ansia, che arriva quando per la fretta e la paura di non gestire la vita si esce dal nostro centro, e si inizia a “respirare fuori tempo” perdendo il giusto ritmo interiore.

Una scarsa ossigenazione porta ad un battito cardiaco più affrettato generando stanchezza. Come eliminare questa condizione di fatica che se non ascoltata può portare ad intoppi più seri?
Fermandoci per qualche istante!
Ti sembra difficile? Ti è impossibile con la mole di impegni che hai?

Prova questo esercizio:
ESERCIZIO DEI TRE RESPIRI DEDICATI

Ogni ora fermati per tre respiri, sospendi qualunque attività tu stia facendo e pensa
“Adesso fermo il mio corpo, la mente e le emozioni”.
1) Porta attenzione al tuo corpo fisico, prendi un respiro, trattieni l’aria nei polmoni e pensa “ Questo è per te” ed espira tranquillamente dalla bocca.
2) Sposta l’attenzione al tuo corpo mentale (alla testa), inspira e in ritenzione pensa “Questo è per te” ed espira sempre dalla bocca.
3) Infine porta l’attenzione al tuo corpo emotivo (al cuore), inspira e in ritenzione pensa “Questo è per te” ed espira.

Se pensi di non riuscirci voglio insistere sull’importanza di dedicare almeno tre respiri a te stesso. Se non puoi fermarti neppure per così poco mi dispiace dirti che vivi davvero fuori tempo.

Se vuoi inizia l’esercizio facendolo 3 volte al giorno: mattino, pomeriggio e sera.
Vedrai che ti piacerà e, aiutandoti, scoprirai l’importanza di aumentare il numero quotidiano dei respiri.

Sarai davvero bravissimo quando arriverai a dedicare a te stesso 3 respiri ogni ora, puoi usare il cellulare come promemoria!
Imparare ad amarsi e prendersi cura di se stessi può davvero iniziare da un respiro.

Leggere oggi “La Via del Bodhisattva”

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In queste pagine Pema Chodròn invita il pubblico alla meditazione attraverso il suo commento della Via del bodhisattva, un classico testo del buddhismo indiano, scritto dal saggio Shantideva nell’VIII secolo e che ha profondamente influenzato la sua stessa esperienza.

Le sue parole rendono accessibile davvero a tutti questo tesoro di antica saggezza, permettendo a ciascuno di noi di coltivare, nelle travagliate vicissitudini quotidiane, il coraggio, la compassione e la gioia: le chiavi per portare pace nelle nostre vite e nel mondo.

I libri di Pema Chodròn, hanno indicato ai lettori una via per sviluppare la generosità e la compassione in ogni aspetto delle loro vite, eliminando angosce e timori.

A spasso con il tuo respiro

camminare-BREATHWALK

BREATHWALK – A spasso con il tuo respiro

La migliore ginnastica per rinvigorire il corpo, acuire l’intuito e rilassare la mente?
E’ alla portata di tutti, basta camminare respirando secondo semplici regole di Rita Bertazzoni

Il Breathwalk affonda le sue radici nel Kundalini Yoga, o yoga della consapevolezza, insegnato dal Maestro indiano Yogi Bhajan una combinazione dinamica di asana, pranayama mantra e meditazioni utili a mantenere in salute il corpo, allenare la mente a essere forte e flessibile, conquistare un profondo senso di pace e benessere. Yogi Bhajan, a partire dalla fine degli anni Sessanta, diffuse il Kundalini Yoga in Occidente per fornire anche agli occidentali uno strumento utile ad affrontare la quotidianità in modo nuovo all’insegna della spiritualità. “Questo non è lo yoga che si pratica in solitudine, in cima a una montagnae fuori dalla realtà, è stato insegnato per la gente che lavora, che ha una famiglia e che è sottoposta agli stress di ogni giorno” soleva affermare il Maestro.

Che cosa ha mantenuto di questo stile il Breathwalk?

Respirare e camminare. Sono queste le attività più semplici e naturali della nostra vita e, se eseguite in sincronia, possono diventare dei potenti strumenti di trasformazione personale a livello fisico, emotivo e mentale. Approfittando della bella stagione e dell’arrivo della primavera, possiamo cogliere i benefici del Breathwalk, una disciplina che collega ritmi diversi di respirazione all’atto consapevole del camminare.

LA TECNICA
Respiro, allineamento del corpo, ascolto sono le basi di questa pratica che dona energia, rivitalizza
il corpo, rende lucida la mente, giova all’umore. Il Breathwalk prevede diversi tipi di camminata consapevole (o programmi) a seconda dei risultati che si vogliono ottenere: relax, concentrazione,
vitalità, intuito, creatività…
• Ogni programma è composto da una serie di esercizi suddivisi in 5 momenti in successione: risveglio, allineamento, vitalizzazione, equilibrio e integrazione.
• Il Breathwalk ti chiede di prestare attenzione alla postura, all’andamento con cui procedi e al modo in cui respiri.
Il respiro, durante la passeggiata, viene sincronizzato sui passi.

PROGRAMMA PERUNA MENTE LUCIDA E RILASSATA
Questa sequenza di esercizi è una delle tante previste nel Breathwalk. Serve a rilassare il corpo e ottenere lucidità e chiarezza mentale, migliorare l’attenzione e la consapevolezza del presente inducendo una profonda calma interiore.

Risveglio (durata: 12-15 minuti)

Rilassa il corpo e lo prepara alla camminata.

  1. In posizione seduta, inizia a respirare lentamentee profondamente (1-3 minuti).
  2. In piedi, allunga le braccia in avanti e in alto (a circa 150°) con i polsi diritti e i palmi delle mani rivolti in basso con le dita stese. La schiena è diritta e il mento leggermente rientrato. Esegui il Respirodi Fuoco (Kapalabhati) per 2-3 minuti. Poi inspira,mtrattieni per qualche secondo a polmoni pieni, infineespira e rilassa.
  3. Ora piega le braccia a candelabro (90°) con le ditadelle mani in Gyan Mudra (pollice e indice a contatto, le altre dita stese e rilassate). Inspirando, ruota il bustoe le braccia a sinistra (le gambe restano ferme), espirando ruota a destra. Ripeti il movimento a sinistra(inspirando) e a destra (espirando) per 2 minuti. Alla fine inspira al centro, trattieni per qualche secondoa polmoni pieni, espira e rilassa.
  4. Congiungi le mani al centro del petto nella posizio-ne della preghiera (Namasté). Inspirando, allarga le braccia parallele al pavimento con i palmi delle manirivolti verso l’alto. Espirando, congiungi le mani sopra la testa con le braccia tese che sfiorano le orecchie ele dita che puntano verso il cielo. Di nuovo inspira e abbassa le braccia parallele al pavimento con i palmidelle mani rivolti verso l’alto, poi, espirando, torna80nella posizione iniziale (in Namasté). Continua la sequenza dei 4 movimenti per circa 3 minuti. In posizione seduta, chiudi gli occhi e ascolta il battito del cuore sul polso sinistro. Respira profondamente. Espandi la consapevolezza fino a percepire il battito cardiaco in tutto il corpo mentre il respiro si fa sempre più lento e prolungato (3 min.). Poi riapri gli occhi e, mantenendo la respirazione lenta, resta in ascolto delle sensazioni (2 min). Infine, rilassa.

Allineamento (durata: 2 minuti)
Inizia a camminare lentamente aumentando con gradualitàl’andatura fino a trovare un ritmo confortevole.  Fai attenzione alle diverse parti del corpo, in particolare piedi, spalle e anche per mettere in asse il corpo. Questo esercizio di consapevolezza perfeziona l’andatura e la presenza mentale.

Vitalizzazione (durata: 21 minuti)
È il Breathwalk vero e proprio. Questo programma utilizza due moduli: l’aquila e la tigre, alternando il respiro segmentato con quello continuo. L’aquila: inspira dal naso in 4 segmenti ed espira, sempre dal naso, in 4 frazioni di uguale durata. A ogni segmento corrisponde un passo. Una volta che l’andatura e il ritmo respiratorio si sono sincronizzati, puoi aggiungere la scala dei 4 suoni primari ripetendo mentalmente “Sa, Ta, Na, Ma” mentre inspiri e “Sa, Ta, Na, Ma” quando espiri. Ogni sillaba corrisponde a un passo e a un segmento di respiro. La tigre: il respiro è profondo, completo e continuo. Inspira in 4 passi ed esprira in altri 4 passi. Quando l’andatura e il respiro si sono sincronizzati, puoi ripetere mentalmente i suoni “Sa, Ta, Na, Ma” mentre inspiri e “Sa, Ta, Na, Ma” mentre espiri. Ogni sillaba corrisponde a un passo e a un segmento di respiro. Inizia con 3 minuti del ritmo aquila, poi cammina liberamente e con vitalità per 2 minuti. Ripeti il passo
dell’aquila per 5 minuti a cui seguono 3 minuti di andatura normale. Poi introduci il passo della tigre e fallo per 5 minuti, facendolo seguire da 3 minuti di camminata normale. Respira sempre con il naso, mai con la bocca. E sempre in maniera armoniosa

La tradizione

• I primi riferimenti alla meditazione camminata si trovano nel discorso del Buddha sui quattro fondamenti della consapevolezza: il Buddha istruiva gli yogi ad applicare la concentrazione
e la chiara comprensione mentre andavano “avanti e indietro”. Tuttora la meditazione camminata
buddhista insegna a essere consapevoli di ogni atto del procedere – sollevare, avanzare, appoggiare, toccare e premere il piede a terra – osservando la leggerezza o pesantezza dei movimenti e sperimentando i diversi elementi (fuoco, aria, acqua, terra).
• Nei monasteri Zen e nei Dojo (centri zen) alla meditazione seduta Zazen si alterna la meditazione Kinhin, una meditazione camminata lungo il perimetro della sala (nella foto un monaco nel tempio Nanzen-ji, a Kyoto). Le mani sono nel mudra Shashu: braccia all’altezza dello sterno, le dita della mano destra chiuse a pugno mentre avvolgono il pollice, la mano sinistra copre quella destra.
• La meditazione camminata fa parte anche della pratica dell’attenzione consapevole proposta dal monaco vietnamita Thich Nhat Hanh, di tradizione Zen scuola Rinzai. Egli integra con essa e con alcune visualizzazioni guidate la meditazione Vipassana. Ogni passo diventa momento di crescita interiore.

fonte: http://www.yogajournal.it/

BREATHWALK – A spasso con il tuo respiro

La migliore ginnastica per rinvigorire il corpo, acuire l’intuito e rilassare la mente? E’ alla portata di tutti, basta camminare respirando secondo semplici regole di Rita Bertazzoni

Il Breathwalk affonda le sue radici nel Kundalini Yoga, o yoga della consapevolezza, insegnato dal Maestro indiano Yogi Bhajan una combinazione dinamica di asana, pranayama mantra e meditazioni utili a mantenere in salute il corpo, allenare la mente a essere forte e flessibile, conquistare un profondo senso di pace e benessere. Yogi Bhajan, a partire dalla fine degli ann Sessanta, diffuse il Kundalini Yoga in Occident per fornire anche agli occidentali uno strument utile ad affrontare la quotidianità in modo nuovo all’insegna della spiritualità. “Questo non è lo yoga che si pratica in solitudine, in cima a una montagnae fuori dalla realtà, è stato insegnato per la gent che lavora, che ha una famiglia e che è sottoposta agli stress di ogni giorno” soleva affermare il Maestro. Che cosa ha mantenuto di questo stile il Breathwalk? Respirare e camminare. Sono quest le attività più semplici e naturali della nostra vitae, se eseguite in sincronia, possono diventare dei potenti strumenti di trasformazione personale alivello fisico, emotivo e mentale. Approfittando della bella stagione e dell’arrivo della primavera, possiamo cogliere i benefici del Breathwalk, una disciplina che collega ritmi diversi di respirazione all’atto consapevole del camminare.

LA TECNICA
Respiro, allineamento del corpo, ascolto sono le basi di questa pratica che dona energia, rivitalizza
il corpo, rende lucida la mente, giova all’umore. Il Breathwalk prevede diversi tipi di camminata consapevole (o programmi) a seconda dei risultati che si vogliono ottenere: relax, concentrazione,
vitalità, intuito, creatività…

• Ogni programma è composto da una serie di
esercizi suddivisi in 5 momenti in successione: ri-
sveglio, allineamento, vitalizzazione, equilibrio e
integrazione.

• Il Breathwalk ti chiede di prestare attenzione alla
postura, all’andamento con cui procedi e al modo
in cui respiri.

  • Il respiro, durante la passeggiata, viene sincronizzato sui passi.

PROGRAMMA PERUNA MENTE LUCIDA E RILASSATA

Questa sequenza di esercizi è una delle tante previst nel Breathwalk. Serve a rilassare il corpo e ottenere lucidità e chiarezza mentale, migliorare l’attenzion e la consapevolezza del presente inducendo una profonda calma interiore.

Risveglio (durata: 12-15 minuti)

Rilassa il corpo e lo prepara alla camminata.

  1. In posizione seduta, inizia a respirare lentamentee profondamente (1-3 minuti).
  2. In piedi, allunga le braccia in avanti e in alto (a circa 150°) con i polsi diritti e i palmi delle mani rivolti in basso con le dita stese. La schiena è diritta e il mento leggermente rientrato. Esegui il Respirodi Fuoco (Kapalabhati) per 2-3 minuti. Poi inspira,mtrattieni per qualche secondo a polmoni pieni, infineespira e rilassa.
  3. Ora piega le braccia a candelabro (90°) con le ditadelle mani in Gyan Mudra (pollice e indice a contatto, le altre dita stese e rilassate). Inspirando, ruota il bustoe le braccia a sinistra (le gambe restano ferme), espirando ruota a destra. Ripeti il movimento a sinistra(inspirando) e a destra (espirando) per 2 minuti. Alla fine inspira al centro, trattieni per qualche secondoa polmoni pieni, espira e rilassa.
  4. Congiungi le mani al centro del petto nella posizio-ne della preghiera (Namasté). Inspirando, allarga le braccia parallele al pavimento con i palmi delle manirivolti verso l’alto. Espirando, congiungi le mani sopra la testa con le braccia tese che sfiorano le orecchie ele dita che puntano verso il cielo. Di nuovo inspira e abbassa le braccia parallele al pavimento con i palmidelle mani rivolti verso l’alto, poi, espirando, torna80nella posizione iniziale (in Namasté). Continua la sequenza dei 4 movimenti per circa 3 minuti. In posizione seduta, chiudi gli occhi e ascolta il battito del cuore sul polso sinistro. Respira profondamente. Espandi la consapevolezza fino a percepire il battito cardiaco in tutto il corpo mentre il respiro si fa sempre più lento e prolungato (3 min.). Poi riapri gli occhi e, mantenendo la respirazione lenta, resta in ascolto delle sensazioni (2 min). Infine, rilassa.

Allineamento (durata: 2 minuti)

Inizia a camminare lentamente aumentando con gradualitàl’andatura fino a trovare un ritmo confortevole.  Fai attenzione alle diverse parti del corpo, in particolare piedi, spalle e anche per mettere in asse il corpo. Questo esercizio di consapevolezza perfeziona l’andatura e la presenza mentale.

Vitalizzazione (durata: 21 minuti)

È il Breathwalk vero e proprio. Questo programma utilizza due moduli: l’aquila e la tigre, alternando il respiro segmentato con quello continuo. L’aquila: inspira dal naso in 4 segmenti ed espira, sempre dal naso, in 4 frazioni di uguale durata. A ogni segmento corrisponde un passo. Una volta che l’andatura e il ritmo respiratorio si sono sincronizzati, puoi aggiungere la scala dei 4 suoni primari ripetendo mentalmente “Sa, Ta, Na, Ma” mentre inspiri e “Sa, Ta, Na, Ma” quando espiri. Ogni sillaba corrisponde a un passo e a un segmento di respiro. La tigre: il respiro è profondo, completo e continuo. Inspira in 4 passi ed esprira in altri 4 passi. Quando l’andatura e il respiro si sono sincronizzati, puoi ripetere mentalmente i suoni “Sa, Ta, Na, Ma” mentre inspiri e “Sa, Ta, Na, Ma” mentre espiri. Ogni sillaba corrisponde a un passo e a un segmento di respiro. Inizia con 3 minuti del ritmo aquila, poi cammina liberamente e con vitalità per 2 minuti. Ripeti il passo
dell’aquila per 5 minuti a cui seguono 3 minuti di andatura normale. Poi introduci il passo della tigre e fallo per 5 minuti, facendolo seguire da 3 minuti di camminata normale. Respira sempre con il naso, mai con la bocca. E sempre in maniera armoniosa

La tradizione

• I primi riferimenti alla meditazione camminata si trovano nel discorso del Buddha sui quattro fondamenti della consapevolezza: il Buddha istruiva gli yogi ad applicare la concentrazione
e la chiara comprensione mentre andavano “avanti e indietro”. Tuttora la meditazione camminata
buddhista insegna a essere consapevoli di ogni atto del procedere – sollevare, avanzare, appoggiare, toccare e premere il piede a terra – osservando la leggerezza o pesantezza dei movimenti e sperimentando i diversi elementi (fuoco, aria, acqua, terra).
• Nei monasteri Zen e nei Dojo (centri zen) alla meditazione seduta Zazen si alterna la meditazione Kinhin, una meditazione camminata lungo il perimetro della sala (nella foto un monaco nel tempio Nanzen-ji, a Kyoto). Le mani sono nel mudra Shashu: braccia all’altezza dello sterno, le dita della mano destra chiuse a pugno mentre avvolgono il pollice, la mano sinistra copre quella destra.
• La meditazione camminata fa parte anche della pratica dell’attenzione consapevole proposta dal monaco vietnamita Thich Nhat Hanh, di tradizione Zen scuola Rinzai. Egli integra con essa e con alcune visualizzazioni guidate la meditazione Vipassana. Ogni passo diventa momento di crescita interiore.

Il respiro per rivitalizzare il corpo, la mente e lo spirito

Prezzo € 18,00
Compralo su Macrolibrarsi

Respirare e camminare: le attività umane più semplici e ordinarie possono diventare potenti strumenti di trasformazione personale a livello fisico, emotivo e intellettuale. La tecnica del Breathwalk, esposta in questo volume dai massimi maestri sikh di meditazione e yoga kundalini, si basa su esercizi di tradizione secolare che armonizzano ritmi e schemi diversi di respirazione con l’atto consapevole del camminare. Il libro è una guida accurata e dettagliata per un’escursione al proprio interno: il lettore non potrà fare a meno di diventare camminatore.

Esiste una vasta letteratura sull’autocambiamento. Essa non si rivolge a chi soffre di gravi patologie psichiche, che esigono un trattamento professionale, ma a chi è insoddisfatto delle proprie limitazioni e inadeguatezze, a chi vuole essere più libero. Sono testi di autorità mondiali nel campo della psicologia, concepiti per divulgare conoscenze utili a migliorare la propria esistenza, il proprio rapporto con la realtà e con gli altri. La collana “Cambiare se stessi” vuole raccogliere il meglio di questa letteratura.

Come rilassarti

rilassarti

Il modo migliore per rilassare il corpo è cominciare col tenderlo, poiché così facendo potrai distribuire uniformemente il flusso di tensione dalla testa ai piedi. In questo modo, quando poi rilasserai i muscoli, se ne saranno andate anche tensioni che nemmeno sapevi di avere.
Questo procedimento è utile anche in caso di tensione emotiva. Molto spesso possiamo liberarci da un’emozione solo quando ha raggiunto l’apice della sua intensità, poiché prima non era ancora abbastanza definita perché potessimo metterla a fuoco chiaramente.
Anche le nostre debolezze psicologiche sono difficili da affrontare finché sono sostenute da un’energia mentale debole. Una persona può sembrare del tutto innocua, fino a quando la buona salute e la rinnovata energia non fanno emergere improvvisamente in lei una vena di meschinità che era in agguato da sempre.
Le crisi spirituali e le prove della vita sono una benedizione, nel senso che contribuiscono a mettere “sotto tensione” i nostri difetti, rendendoci più consapevoli della loro esistenza. La calma accettazione che annuncia il superamento di una prova è spesso accompagnata dalla liberazione da quella debolezza.

Per raggiungere uno stato di rilassamento fisico, necessario per poter meditare profondamente, dapprima tendi e poi rilassa tutto il corpo.

Per cominciare, fai alcuni respiri lenti e profondi per liberare il sangue dall’eccesso di anidride carbonica. Se hai abbastanza tempo, esegui questo esercizio:
1) inspira, contando mentalmente fino a 12
2) trattieni il respiro, contando fino a 12
3) espira, sempre contando fino a 12.
Ripeti da 6 a 12 volte, poi inspira profondamente e tendi tutto il corpo, non di colpo ma gradatamente, con tensione bassa, media e infine alta. Tendi con forza sufficiente a far vibrare tutto il corpo. Poi espira velocemente e rilassa ogni tensione. Ripeti ancora una o due volte.
Da qui in avanti, è importante che tu mantenga il corpo immobile. All’inizio può esserti difficile stare seduto perfettamente fermo, abituato come sei a muoverti di continuo; nel momento in cui decidi di stare immobile, è probabile che ti assalga il bisogno irrefrenabile di muoverti! Tuttavia, più a lungo riesci a mantenere il corpo completamente immobile, più ti sarà facile continuare a farlo. La tua irrequietezza fisica svanirà dopo cinque minuti o poco più e ben presto potrai apprezzare quella sensazione di libertà dalla coscienza del corpo.
Ricorda, essere legato ai muscoli significa essere schiavo del corpo. Getta via mentalmente il corpo e soffermati sul pensiero dello spazio.

Visualizzati circondato di spazio: spazio tutt’intorno a te; spazio che penetra lentamente nel tuo corpo attraverso i pori della pelle, come una purissima luce evanescente; spazio che permea il tuo corpo e lo rilassa completamente.
Di tanto in tanto, controlla mentalmente che il corpo sia ancora rilassato. Concentrati sulle tensioni che senti, visualizzando spazio o pura luce in quei punti.

Oppure, se senti che tutto il corpo sta diventando teso, inspira nuovamente, tendi il corpo, espira con forza e rilassati.
Anche il rilassamento mentale è importante. Non puoi meditare profondamente – anzi, non puoi meditare affatto – se la mente è tesa. Tra le cause principali di tensione mentale ci sono sentimenti di ostilità, rabbia e competitività, come pure il desiderio di esercitare il potere, in un modo o nell’altro, sulle persone o sugli avvenimenti.
Per rilassare la mente, concentra la tua attenzione nel cuore. Immagina in quel punto una pura luce bianca. Visualizza raggi di amore e di armonia che si irradiano da quella luce nel mondo intorno a te. Il cuore è il centro del sentire emotivo. Se le emozioni sono altruistiche e calme, si trasforman in intuizione e portano un’espansione della libertà interiore; se invece sono egoistiche o perturbate, causano solo confusione e un senso di schiavitù interiore.

Molto spesso, l’energia che fluisce dal cuore verso l’esterno ha l’effetto di intrappolare le persone nelle cose, negli avvenimenti o nella vita degli altri. Questi individui sono pieni di desideri e di avversioni; afferrano altri raggi di energia per possederli, oppure li combattono nella speranza di indebolirli e di vincerli. Immagina invece che nel tuo cuore ci sia una luce benefica.

Irradia all’esterno questa luce, come una benedizione per tutti. Benedici mentalmente tutti coloro che si trovano intorno a te. Poi invia benedizioni dal tuo cuore agli abitanti di ogni Paese, su tutta la Terra. Invia raggi d’amore a tutte le creature, a tutte le cose. Benedici le rocce, i deserti, gli immensi oceani e le alte montagne. Circonda il mondo intero di un’aura di luce, di amore, di gioia, perché tutto è vivo. Tutti gli esseri, tutte le cose create manifestano coscienza a vari livelli e sono parte della medesima vita, senza principio né fine, che anima anche te.
Più offri te stesso come canale di pace e di benedizioni per tutti, più ti sentirai colmato di benedizioni e di pace interiore.

Tratto dal nuovo libro, Io amo meditare, di Swami Kriyananda

Guida pratica per la pace interiore

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“E’ un fatto: in tutto il mondo sempre più persone praticano la meditazione …e la amano! La meditazione non è affatto difficile da imparare .In questo prezioso libro sarai guidato passo passo da uno dei massimi esperti contemporanei, Swami Kriyananda, che ha imparato a meditare con il grande maestro indiano Paramhansa Yogananda e pratica e insegna la meditazione da oltre cinquant’anni. Con visualizzazioni.”