Tutti i giorni NATALE – W. D. Howells

“…ti racconterò la storia della bambina che voleva fosse Natale tutti i giorni. Ti va?”
“Si che bello!”
E come un uccellino nel nido si rannicchiò comodamente sulla pancia del papà.”

Ebbene, una volta c’era una bambina a cui piaceva così tanto il Natale che voleva che fosse Natale tutti i giorni dell’anno; e appena trascorso il Ringraziamento cominciò a mandare cartoline alla vecchia Fata di Natale per chiedere se poteva esaudire questo suo desiderio. Ma la vecchia fata non rispondeva a nessuna posta… solo il giorno prima di Natale, ricevette una lettera dalla Fata, che diceva che avrebbe potuto festeggiare il Natale tutti i giorni per un anno, e poi avrebbero provveduto a tenerlo più a lungo.

La bambina era già parecchio eccitata, e decise di tenere per sé questo segreto e di sorprendere tutti mentre Il Natale tutti i giorni sarebbe diventato una realtà.

“Che cos’è?” disse la bambina, e si stropicciò gli occhi e cercò di alzarsi sul letto.
“Natale! Natale! Natale!” gridarono tutti e agitarono le calze.
“Senza senso! Ieri era Natale».
I suoi fratelli e le sue sorelle si limitarono a ridere.
“Non lo sappiamo. Comunque oggi è Natale. Vieni

Poi, all’improvviso, la bambina si rese conto che la Fata stava mantenendo la sua promessa e che stava iniziando il suo anno di Natale. Era terribilmente assonnata, ma balzò su.
E così fu, era Natale tutti i giorni, la bambina mangiava così tante caramelle che non aveva più fame, ricevevano tutti così tanti regali che non sapevano più dove metterli, e non avevano nemmeno voglia di giocarci.

La bambina cominciò a spaventarsi, tenendosi tutto per sé il segreto; voleva dirlo a sua madre, ma non osava; e si vergognava di chiedere alla Fata di riprendersi il suo dono, le sembrava ingrato e maleducato, e pensava che avrebbe provato a sopportarlo, ma non sapeva come avrebbe potuto, per un anno intero. Così andò avanti.
Ebbene, dopo circa tre o quattro mesi, la bambina, ogni volta che entrava nella stanza la mattina e vedeva quelle calze grosse, brutte e bitorzolute che penzolavano davanti al camino, e quei regali disgustosi ovunque, era solita basta sedersi e scoppiare a piangere. In sei mesi era perfettamente esausta.

Nel racconto di William Dean Howells del 1892 riportato sugli scaffali per questo Natale da Pulce edizioni incontriamo un papà amorevole che ama trascorrere del tempo con la sua bambina raccontando storie di fantasia. La curiosità immensa della bambina incita il papà a raccontare anche quella mattina una nuova storia, una storia sul Natale.
E’ uno spaccato di vita autentica, dove non manca il calore del Natale e i bei momenti di condivisione padre e figlia.
È raccontato come una storia all’interno di una storia.
La morale della favola è fantastica sia per i bambini che per gli adulti.
Ciò che rende speciale il Natale è che arriva solo una volta all’anno e che ogni cosa dovrebbe avere il suo tempo e il suo posto.

Una storia un po’ più lunga che consiglio dai 5 anni per una lettura ad alta voce condivisa, dai 7 per una lettura autonoma.
Il bello degli albi illustrati natalizi è proprio la condivisione, leggere insieme vicini vicini sotto una bella coperta, perchè le storie lette insieme sono una piccola magia.
Una storia con un bel ritmo, con un incalzare di eventi che vanno in loop temporale e un finale caldo e rassicurante.

Con le illustrazioni originali di fine ‘800 Tutti i giorni Natale, è un piccolo libro che si fa amare subito. Questo racconto sul Natale dal sapore antico e magico, ci restituisce un’atmosfera speciale, fatta di cose piccole, a testimonianza che certe emozioni, certi sentimenti sono proprio senza tempo.

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Il Coniglietto di Velluto o come i giocattoli diventano veri – Margery Williams

C’era una volta un coniglietto di velluto…

C’è qualcosa di speciale nelle relazioni che i bambini instaurano con i loro giocattoli e mai un libro lo ha evidenziato meglio di “il Coniglietto di Velluto”.

Pubblicato per la prima volta nel 1922, Il Coniglietto di Velluto è una storia fantastica che nella sua semplicità, ha insiti insegnamenti fondamentali: una storia che ha come protagonista un giocattolo donato per natale. Dopo i primi giochi e quell’entusiasmo derivante dalla novità, il bambino che riceve in dono il piccolo coniglio, lo ripone in un armadio, dimenticandolo. Una moltitudine di giocattoli più alla moda, prendono in giro il coniglietto dimenticato per via della sua semplicità, quasi noiosa, e lo accusano di non essere un gioco autentico a differenza loro.
Persino Timothy, il leone snodabile di legno realizzato dai soldati invalidi, che avrebbe dovuto essere di più ampie vedute, si dava delle arie.
Solo un giocattolo gli dimostra gentilezza…

“Il Cavallino di cuoio viveva nella camera del Bambino da molto più tempo degli altri.
Era vecchio, lo si vedeva dal suo manto rovinato e mezzo scucito e dalla sua coda spelacchiata. Era anche saggio. Nella sua vita aveva conosciuto molti giocattoli meccanici. Li aveva sentiti vantarsi e poi le aveva visti rompersi e finire nella spazzatura.
Il Cavallino di cuoio lo sapeva. E sapeva anche altri magici segreti che solo i giocattoli più vecchio conoscono.”

L’unico giocattolo ad essere gentile con il povero coniglietto è il saggio Cavallino di Cuoio che gli spiegherà il significato di essere Vero.

«Che cosa vuol dire essere VERI?», chiese un giorno il Coniglietto al Cavallino di cuoio.

«Essere Vero non dipende da come sei fatto», rispose il Cavallino di cuoio. «È qualcosa che ti succede. Quando un bambino ti vuole bene per tanto, tanto tempo, quanto tu per lui non sei solo qualcosa con cui giocare, ma qualcuno da amare DAVVERO, ecco, allora diventi VERO.»
«È una cosa che fa male?» domandò il coniglietto.

«Qualche volta», disse il Cavallino che era sempre sincero…
«Veri si diventa piano piano, ci vuole tempo.
Quando diventi vero, lo sei per sempre»

E così il coniglietto di velluto aspetta la sua occasione per diventare “vero”, e da lì a poco arriva, perché una sera il bambino non trova il suo cagnolino di porcellana e la tata gli propone proprio il coniglietto di velluto.
Da quel giorno il coniglietto il suo bambino diventano veramente inseparabili: condividono tutti i momenti belli della giornata, dai giochi, ai sogni, dalle nottate stretti stretti alle avventure in giardino con costruzioni di rami, dagli incidenti ai bagni. Sono sempre insieme, ed il Coniglietto viene trascinato, lanciato, appoggiato, portato in carriola…
Giocano insieme durante una lunga estate dorata e, anche se il Coniglietto diventa sempre più logoro e vecchio, diventa “reale” per il bambino che lo ama così tanto.
I conigli in giardino la pensano diversamente:
Come può Coniglio essere reale quando non può saltare e saltellare?

Però tutto cambia quando un giorno il «Bambino improvvisamente si ammalò».
Vediamo come Coniglietto vive con tristezza il vedere il suo amico ammalato, lontano da ogni giocattolo ed ogni forma di divertimento. Finchè un giorno gli adulti raccolgono tutti i giochi a contatto con il bambino nel periodo di degenza, in quanto aveva avuto la scarlattina, e sarebbero potuti essere infetti, quindi devono essere bruciati. Ecco che, mentre il coniglio aspetta di essere bruciato, piange una lacrima reale, da cui emerge una fata. La fata consola il piccolo coniglio dicendogli che, per il ragazzo, lui era reale, in quanto il bambino lo amava.

La fata che riconosce il ruolo che Coniglietto ha avuto nella vita del piccolo bambino: si è dunque meritato di diventare vero, vero per davvero.
Così accade la magia, da coniglietto di velluto, Coniglietto si trasformò in un coniglietto selvatico che da lontano, un giorno, può anche salutare il suo amico, il bambino.

L’autrice Margery Williams, ha un messaggio che arriva con delicatezza ai bambini che ascoltano e leggono ma anche per gli adulti: un adulto che legge la sua opera, non potrà fare a meno di chiedersi cos’è il reale. L’autrice che, di base, fa pervadere le sue opere da sfumature di sentimentalismo, non tralascia la tenacia di sottolineare l’importanza di accettare sé stessi, i difetti che rendono unici e che compongono l’autenticità di ognuno.

Il Coniglietto di Velluto o come i giocattoli diventano veri di Margery William splendidamente illustrato da Sarah Massini pubblicato da Emme Edizioni è una fiaba commovente sullo straordinario potere dell’amore, qui in versione integrale.
Le illustrazioni di Sarah Massini hanno un bellissimo fascino antico, completano perfettamente questa meravigliosa storia. Sfondi meravigliosamente dettagliati con colori tenui e con un uso favoloso di luci e ombre. Le illustrazioni a pagina intera ti trascinano nella storia e catturano l’amore tra il ragazzo e il suo coniglio.
Una rielaborazione di un classico può essere una cosa complicata da gestire, ma ciò che amo di questo è che ha utilizzato il testo originale, completo e integrale. La storia originale di Margery Williams è un classico molto amato per un’ottima ragione e sono così felice che sia qui nella sua interezza per far innamorare un’intera nuova generazione.
Da bambini ci piaceva pensare che i nostri giocattoli fossero reali, ora vediamo come sia lo stesso per i bambini di oggi… forse prendono vita quando dormiamo…  Questa è una storia con cui ogni singolo bambino può identificarsi, capire e divertirsi.

In un mondo pieno di rumore come il nostro, è difficile rimanere autentici, accettarci come si è e non come “dovremmo essere” secondo standard assurdi che spopolano nel web e non solo. Si è spinti a raggiungere una perfezione irrealizzabile nascondendo quei difetti che però ci rendono unici e autentici.

Troppo spesso tralasciamo quelle che sono le nostre aspirazioni per adeguarci a ciò che si aspettano gli altri da noi. Durante il percorso della vita è facile perdere la propria strada, ma è attraverso queste piccole e semplici letture che si può venire colpiti da un fulmine a ciel sereno che ci fa fermare e riflettere su ciò che stiamo facendo.

Buona lettura!
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Ali di Lana – Cristiana Soriano

“Nel giardino del signor Beniamino vivevano fiori, api, libellule, farfalle, coccinelle, uccellini, un gatto e tante fate.
Dodo era una fata.”

La piccola Dodo è una fatina nata senza ali, a causa di questo, viene etichettata come diversa, derisa e allontanata da tutti. Fortunatamente Dodo, pur soffrendo delle prese in giro, non si lascia abbattere, è decisa ad avere le sue ali, e dimostrare a tutti che riuscirà anche lei a volare.

Lei le desidera tanto e si impegna molto perché possano spuntare, addirittura segue tutti i consigli della nonna per farle crescere. C’è una lista di cose da fare piuttosto bizzarra, tra cui il consiglio di indossare sempre calzini ai piedi per non far spuntare le ali proprio dai piedi, dormire 8 ore ogni notte e fare un’ottima colazione.

“Era alta un filo d’erba o poco più.
Amava danzare.
Aveva la polvere magica tra le dita.
Tipico delle fate…”

Le ali, però, nonostante tutta la buona volontà di Dodo e della nonna non arrivano e la fatina inizia a sentirsi diversa, viene emarginata a scuola e presa in giro da tutti i suoi compagni dotati di ali dalle forme e colori più disparati. La nonna le ricorda:

“Dì alle tue amichette che non servono le ali
per volare in alto, ma tanto coraggio,
un vero amico e delle braccia robuste.”

La nonna saggia e premurosa, decise di realizzarle delle ali con la sua lana, ma a causa della pesantezza del materiale, non erano proprio indicate per volare, infatti quando la nostra fatina, cercò di spiccare il volo dalla cima di uno stelo di una rosa, si ritrovò a precipitare. Fortunatamente arrivò in suo soccorso una farfalla che la prese al volo.
Da quel giorno le Dodo e le farfalle divennero amiche e inseparabili.

Ali di Lana di Cristiana Soriana edito da Sassi Junior racconta una storia semplice, ma molto ricca perchè pagina dopo pagina troviamo tanti temi: la differenza e l’unicità, l’inclusione e l’amore famigliare, il coraggio e la determinazione e infine la bellezza dell’amicizia.
Come la nostra fatina ogni bambino può 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑎𝑙𝑡𝑜, 𝑏𝑎𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜, 𝑢𝑛 𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑜 𝑒 crederci!
L’autrice, Cristiana Soriana, in questo delicato albo illustrato parla ai bambini con frasi semplici e dolcissime, ricordando che è solo con coraggio che si possono raggiungere i propri obiettivi. Racconta di quell’amicizia che va oltre le differenze, è l’amicizia vera che, come due ali invisibili di farfalla, sorregge, supporta e aiuta a spiccare il volo

Per affrontare le sfide della vita ci vuole tenacia, tentare e ritentare senza stancarsi, credere nei propri sogni… e poi ci vuole vicino qualcuno che sogna come noi, una mano amica per volare insieme. La fatina Dodo ha Ali di Lana e un amica speciale per volare alto…
Un libro per tutti i bambini che credono nelle fate, che si sentono diversi ma unici.
Per tutti i bambini che hanno un amico con cui volare e sognare

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La fata sotto il letto – Rosalinde Bonnet

“Quando cala la notte, prima che i sogni mi portino via con loro,
mi diverto a chiacchierare con la fata sotto il letto.”

È con grande piacere che vi presento questo album che oggi ci ha portato una bella boccata d’aria fresca! È la storia di un bambino a cui è affidata una missione della massima importanza… La fata che vive sotto il suo letto e che veglia sulla sua casa e sul giardino è raffreddata, quindi tocca a lui sostituirla.
E’ un grande onore aiutare una fata!
Ci metterà tutto il suo cuore!

Ma lo sappiamo, essere una fata è più complicato di quanto sembri!
Il bimbo dovrà trovare un nuovo mantello per l’ombra che vive nell’armadio, aiutare l’unicorno che vuole invitare l’autunno a prendere il tè, nutrire il mostro nascosto sotto il tavolo o persino creare un rifugio per il re della foresta.


Per essere una fata, devi saper ascoltare e avere anche molte altre qualità…come essere magica, e pure furba, fantasiosa e generosa, ma anche accogliente e premurosa.
Questa sarà una giornata impegnativa e una casa che potrebbe finire rapidamente sottosopra!

La fata sotto il letto di Rosalinde Bonnet edito da Terre di Mezzo è una storia illustrata che mette l’immaginazione sotto i riflettori e ci mostra che possiamo tenerci completamente occupati e trovare cose divertenti da fare senza uscire di casa. È davvero un album che colpisce nel segno affascinando i bambini e non solo 😉

Le illustrazioni di ogni stanza pullulano di dettagli e hanno un lato magico perché girando i lembi delle pagine l’ambiente si trasforma davanti ai nostri occhi . Date un’occhiata alle stanze della casa prima e dopo l’intervento della nostra fata in erba! È divertente e rinfrescante. Visitiamo le stanze di questa incredibile casa chiedendoci quale personaggio straordinario ci aspetta nella pagina successiva.


Le missioni che il bimbo deve compiere sono totalmente nel regno dell’immaginazione, ma allo stesso tempo sono cose che i bambini potrebbero immaginare come possibili. È davvero divertente, dolce e bizzarro allo stesso tempo.

I bambini troveranno qui tutte le creature che di solito possono immaginare nella loro casa. Ma qui avrà qualcosa di magico!
È una storia che si legge con molto piacere (dai 3 anni in su) e che porterà i giovani lettori in un mondo tanto immaginario quanto eccentrico.
La fata sotto il letto è un libro dolcissimo che valorizza l’aiuto reciproco e la solidarietà , e mostra che la gentilezza e lo sforzo sono sempre premiati

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Aspirante Fata 2° – Sophie Kinsella

…la mamma non è ancora molto brava
con gli incantesimi,

anche se si impegna davvero tanto.
Ma un giorno riuscirà a fare tutto per bene.
E, quando sarò grande,
anch’io sarò una fata come lei.

Avrò le ali luccicanti e la mia Smartbacchetta.
E quindi ecco cosa sono adesso:
un’Aspirante Fata.

Nel primo libro abbiamo avuto modo di conoscere fata Mammetta e la sua famiglia, in particolare sua figlia Ella, una bambina molto sveglia per la sua età… in questo capitolo invece saremo catapultati verso quattro simpatiche avventure riguardanti gli “imprevedibili” incantesimi di Fata Mammetta.
Aspritante Fata di Sophie Kinsella edito da Mondadori è il secondo volume che racconta le avventure di Ella e sua mamma. Questa secondo volume è una raccolta di quattro nuove storie: Scimmiaridù, Stopparidù, Gelatoridù e Volaridù, racconti che portano con sè una ventata di simpatia, leggerezza e ovviamente un pizzico di magia 😉

Bisogna essere molto abili e preparati per usare la super e tecnologica Smartbacchetta. Basta infatti digitare un codice sbagliato che vi ritroverete trasformate in scimmie, a nuotare in una piscina di gelato o peggio ancora sommersi da una torta gigante.
Tutto questo ovviamente è opera di Fata Mammetta che essendo un po’ pasticciona spesso nei suoi incantesimi, qualcosa va storto. Per fortuna però che in soccorso alla mamma maldestra arriva Ella, la sua assistente preferita, in grado di salvarla da ogni situazione.

Come quella volta che il papà aveva un pranzo importante con il suo capo e aveva vietato a Fata Mammetta di usare la magia, ma la donna entrando a casa di chi la ospitava aveva visto la moglie del capo molto triste a causa della scomparsa del suo pappagallo e perchè non usare la magia per trovarlo?
Peccato che i suoi incantesimi si sono rivelati disastrosi e hanno trasformato prima lei ed Ella in due scimmie, poi due elefanti e infine dei pinguini.
Quando sembrava tutto perduto Ella ancora una volta ha salvato la situazione e del resto che senso ha usare la magia senza un po’ di divertimento?

La storia più divertente è senza dubbio quella in cui tutta la famiglia decide di andare in vacanza a Parigi, in modo da godersi un po’ di sano relax e soprattutto staccarsi dalla magia, peccato che Fata Mammetta non riesce a starne senza e chissà che in vacanza non ci sia qualcuno come lei, pronta a farle guerra per gli sdrai migliori.
Ancora una volta però sarà Ella a riportare la mamma sulla retta via, anche se con qualche piccolo scivolone.
E dopo tutta al fatica, la aspetterà una festa di compleanno magica ed indimenticabile.

Sophie Kinsella è riuscita a distribuire anche in questo secondo romanzo tutti gli ingredienti che avevano reso un esperimento vincente il primo, la Kinsella si dimostra infatti perfettamente all’altezza della sua nuova veste, ovvero quella di irretire i sogni dei lettori più giovani. Credibilissima nel nuovo ruolo, Sophie è davvero un portento che lancia sapientemente i suoi incantesimi magici con la sua solita maestria.

Incantesimi, risate, avventure incredibili ed una Mammetta un po’ goffa, pasticciona forse ma sempre piena di magia, fanno di questa lettura un perfetto regalo, un momento unico di lettura per mamme e bambini ma anche nonne e zie ovviamente 😉

Inoltre, Fata Mammetta non sarebbe lo stesso senza le meravigliose illustrazioni di Marta Kissi, che sono distribuite per tutto il romanzo e sono davvero incantevoli, per grandi e piccini è davvero impossibile smettere di osservarle.


Anche lo stile della Kinsella è sempre piacevole, inconfondibile e scorrevole. Leggero, veloce e denso di magia, racconta in fretta quattro belle storie, magiche e divertenti, capaci di far sorridere e sognare ma anche riflettere. Si, perchè le storie di Fata Mammetta hanno tutte un giusto tocco di insegnamenti e buoni sentimenti che le rendono davvero uniche e preziose. Tanti incantesimi quindi ma anche tante piccole lezioni di vita, di quelle che fa sempre bene ricordare ogni giorno e portare nel cuore.

Tra risate e piccoli insegnamenti ogni avventura riuscirà a divertire!
Ma, Ella diventerà una vera e propria Fata?!…non ci resta augurarvi buona lettura 😉

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Isadora Moon: Magie di inverno

Era il lunedì mattina di una gelida mattina invernale
e io stavo andando a scuola con Coniglietto Rosa.
Faceva così freddo che vedevo
le ragnatele ricoperte di brina luccicare
sotto i primi raggi di sole,
e a ogni respiro liberavo sbuffi
di nuvolette bianche.

Abbiamo imparato a conoscere l’unicità di Isadora Moon nei precedenti libri (leggi le recensioni QUI )
Isadora non è solamente una bimba, metà vampira e metà fata, Isadora è molto di più!
Sua madre è una fata e suo padre è un vampiro e lei è un po’ di entrambi! 😉
Ci sono tanti motivi per amare Isadora Moon..ve ne diamo 5 per inizare 😉
o Isadora Moon è unica!
o Il pupazzetto di Isadora, Coniglietto Rosa, è magico!
o Con questa avventura puoi scoprire che cosa può accadere quando il pupazzo di neve si anima 😉 !
o E puoi visitare il magico palazzo di ghiaccio!
o Le sue avventure, le bambine (dai 5 anni) le adorano e ne sono letteralmente innamorate!

I suoi racconti che hanno come tema portante l’amicizia, l’inclusione e l’accettazione di sé ci raccontano le avventure di una bambina fuori dal comune che compie un percorso comune a tanti altri.

Al mattino appena arrivata a scuola vede Oliver che sta distribuendo gli inviti per andare a pattinare, l’entusiamo sale alle stelle, ma ahimè ben presto scopre insieme alle sue amiche Zoe e Selene che Oliver poteva invitare solo tre amici.
Anche a casa Isadora si sente delusa e triste per non poter provare a pattinare sul ghiaccio.
Ma potrebbe proprio esserci in famiglia una zia che conosce le magie del ghiaccio, anzi potrebbero proprio essere le sue specialità!
Zia Sabrina, con lunghi capelli argentati che brillano grazie a piccolissimi fiocchi di neve e con in mano una valigia che sembra fatta di cristallo arriva a casa di Isadora

Non c’è molta neve da queste parti, vero? chiede zia Sabrina
Magari ce ne fosse! Mamma mi ha raccontato che quando eravate piccole andavate insieme a pattinare sul ghiaccio.
Ci divertivamo tantissimo! Tu hai mai pattinato, Isadora?

Basta una piccola magia nel retro di casa ed ecco la neve e un piccolo specchio compatto e lucido che brilla alla luce del sole.

Una giornata con la neve!
E via come per magia tutti a pattinare!
E appena i ricordi della festa di Olver ritornano, Isadora ben si inventa di fare un pupazzo di neve, o forse è meglio dire un bambino di neve e Coniglietto Rosa crea con la neve una Coniglietta 😀 Ma la magia della neve fatata continua perchè il bimbo di neve (Candido) e la coniglietta prendono vita e trascorrono insieme il pomeriggio a volteggiare nel ghiaccio come due grandi amici.
Raggiunta la sera Isadora e Candido giocano e lei insegna un po’ del suo mondo al bambino di neve.
Isadora ama giocare sulla neve, specialmente quando le sue creazioni prendono vita!
Ma la magia della neve non può durare per sempre.
Riuscirà a salvare i suoi nuovi amici prima che si dissolvano?

“Isadora ci tiene così tanto a te
che non può sopportare l’idea di perderti.

…Non si può rinunciare alle persone a cui teniamo…”

E non è tutto! Magie di inverno di Harriet Muncaster edito da DeAgostini è realizzato in una bellissima edizione regalo con copertina rigida è piena di attività magiche, e gustose, insomma tante cose da fare e assaggiare, offrendo ore di divertimento in compagnia di Isadora e Coniglietto Rosa per far rivivere la magia del racconto ;)!

Consiglio la lettura a partire dai sei anni. Il font è bello grande e perfettamente leggibile e le pagine sono arricchite da simpatiche illustrazioni. Perfetto come prima lettura autonoma, ma adatto anche come lettura condivisa. Tutta la seria è assolutamente spassosa e divertente. Quello che più ci piace, oltre a tutto lo stile, le illustrazioni è proprio il fatto che tutte le avventure di Isadora sono sempre istruttive, sempre delicate ma sorprendentemente regalano un significato molto importante e profondo.


Infatti sono racconti, che oltre a divertire e catturare l’attenzione dei piccoli lettori riescono a far capire l’importanza di accettare e accettarsi per come si è, con tutte le meravigliose peculiarità che ci rendono unici e speciali.
Parlano di persone molto diverse per cultura, caratteristiche fisiche e preferenze che decidono di coesistere e che lo fanno con piacere.
Il messaggio dei libri è presentato in modo semplice e diretto, da essere facilmente recepito dai bambini, che si rispecchiano spesso in tante delle attività/avventure di Isadora.

Puoi acquistare il LIBRO QUI:

Altri titoli della serie Isadora Moon:
Primo giorno di scuola,
Vacanza in campeggio,
Festa di compleanno,
Spettacolo di danza,
Guai in vista,
Gita scolastica,
Magie di Inverno,
Giornata al Luna Park.
Diario dell’Amicizia
Il magico quaderno delle attività

Io e Fata Mammetta – Sophie Kinsella

…questa è la mia mamma.
Sembra una mamma come tutte le altre…
ma non lo è, perchè può trasformarsi in una fata.
Le basta pestare tre volte i piedi per terra,
battere le mani, agitare i finachi, dire:
“Marshmallow” e…PUF!

Ecco Fata Mammetta!”

C’è una bambina, figlia di una fata pasticciona, che ci racconta quattro avventure della sua mamma speciale. Perché fata mammetta ha un po’ fretta, vorrebbe fare tanti incantesimi interessanti, ma spesso non ricorda le formule.
Non è forse vero che tutti i bambini pensano alla propria mamma come a una fata capace di fare magie?
Tra “riparidù”, l’incantesimo che ripara gli oggetti che si rompono, e mucche che compaiono in cucina quando hai voglia di latte fresco, la risata viene spontanea!
Mammetta è sì una fata, ma in un mondo contemporaneo, che i bambini conoscono: è una mamma che lavora, si occupa della casa e al posto della bacchetta magica ha lo smartphone, usa la FataApp e la FataMail.

Certo avere una mamma fata è davvero una rarità poichè con la sua magia può aiutarti in ogni campo.
Come quella volta che Ella doveva fare un figurone con i suoi amici e doveva cucinare insieme alla mamma, che grande avventura è stata lavorare fianco a fianco per far colpo sulla sua acerrima nemica.
Peccato però che il fratellino di Ella non la pensasse allo stesso modo, decidendo di divertirsi ad imbrattare la cucina di impasto per dolci.
Come risolvere il problema? Ma con la bacchetta magica, certamente, sperando che le cose vadano in meglio!

E che dire di quella volta in cui la mamma di Ella si è ammalata e per evitare di restare confinata a letto ha cercato rimedio nella magia, finendo solo per peggiorare le cose ma in compenso facendo divertire un mondo la sua bambina, che presto si è ritrovata sul tetto della casa con una madre supermuscolosa.
Ma non è solo la madre di Ella a padroneggiare la magia, è anche la zia di Ella, la quale è molto più preparata della sorella e azzecca al primo colpo tutti gli incantesimi.

Io e Fata Mammetta di Sophie Kinsella edito da Mondadori è un libro suddiviso in capitoli, ciascuno dei quali racconta un’avventura di Fata Mammetta e di Ella ed è incentrato su un incantesimo in particolare, assisterete quindi a numeri magici, si, ma anche a storie che hanno un risvolto su cui riflettere e che mostreranno il bellissimo rapporto che lega Ella alla sua Fata Mammetta.
Infatti è proprio la morale che l’autrice ricava da queste storie che lo rende un libro significativo perchè essere dotati di poteri magici è una cosa meravigliosa e spesso può aiutare quando ci si trova in difficoltà ma è bene sapere che non tutto si risolve con la magia e anzi, ad usarla troppo si rischia di perdere davvero le cose belle della vita.
Poter fare incantesimi è senza dubbio una dote invidiabile e può aiutarti a vincere e a stracciare i tuoi nemici, ma non è più importante sapere di avercela fatta con le proprio forze e non grazie ad un trucco?
L’autrice ce lo fa capire bene! Essere magici è fantastico, ma essere se stessi è semplicemente fenomenale.
Tutto il libro è arricchito da bellissime illustrazioni, in bianco e nero, che lo rendono più bello ed affascinante agli occhi delle baby lettrici. Lo stile del testo è lineare, e molto piacevole 😉 Evocativo e frizzante, saggio ma mai pedante, lo stile della Kinsella fa di sicuro centro!

Le mamme adoreranno rispecchiarsi nella Fata Mammetta, un po’ pasticciona forse, ma dotata di scintillanti ali fatate, una potentissima smartbacchetta ed una splendente e magica tiara, tutti accessori che, per’altro, la rendono bellissima agli occhi della sua bimba.

Le bambine non potranno fare a meno di adorare Fata Mammetta, rimarranno affascinate dalle sue magie e non vedranno l’ora di condividere con le loro mamme le avventure di Fata Mammetta e di sua figlia Ella.
Insomma un libro che piace a mamme e bambine, ma anche i maschietti si faranno delle belle risate!
Sarà per le avventure bizzarre, per le immagini, per i divertentissimi giochi che troverete nelle ultime pagine, o sarà per la golosissima ricetta di muffins magici da realizzare a casa con mamma ma fatto sta che questo libro lo consiglio come un graditissimo regalo per le bimbe!


La storia frizzante e piena di magie, strapperà più di un sorriso sia alle mamme che alle bimbe e contribuirà di certo a rendere memorabile un bel momento di lettura mamma-figlia
Leggero, scorrevole, immediato ed intrigante, questa raccolta di quattro racconti piacerà a chi riuscirà leggerlo in maniera indipendente, ma anche ai bambini più piccoli, che si faranno raccontare la storia della buona notte 😉

Sophie Kinsella è un’autrice famosissima in tutto il mondo per la sua serie per adulti dove ha dato prova di essere un’autrice che sa dosare la giusta ironia e allo stesso tempo creare il pathos per le scene più gravi.
Con questo libro si è lanciata in una nuova sfida, entrando nel mondo dei ragazzi con un romanzo magico tutto da scoprire!
Io e Fata Mammetta” è solo il primo capitolo, il secondo  è uscito in ottobre ed è “Aspirante fata

Io e Fata Mammetta è dedicato a Rex e Sissy, i miei figli più piccoli di 7 e 6 anni
(gli altri sono Freddy, 21, Hugo, 20, e Oscar, 12).

È una delle storie che ho inventato per loro, la sera quando li mettevo a letto.
Mi sono accorta che le avventure di Ella e di sua mamma li divertivano,
che avevano grandi potenzialità narrative.
Io raccontavo, Sissy e Rex a volte mi suggerivano cosa aggiungere.

Sophie Kinsella

Aprite le porte a un pizzico di magia!
Accendete le vostre smartbacchette e che la magia abbia inizio!
Lasciatevi incantare dalle avventure di Ella e di Fata Mammetta!

Buona lettura!
Puoi acquistare il libro QUI:

Isidora Moon: Guai in Vista & Gita Scolastica

Isadora non è solamente una bimba, metà vampira e metà fata,
Isadora è molto di più!

Sua madre è una fata e suo padre è un vampiro e lei è un po’ di entrambi!
L’avevamo già conosciuta nei primi tre libri>> (leggi la recensione QUI)  😉
Sono vivaci racconti in brevi capitoli, pieni di illustrazioni; questa serie accattivante è perfetta per i nuovi lettori indipendenti. Saranno sicuramente molto presi con Isadora!

Le sue avventure, le bambine (dai 5 anni) le adorano e ne sono letteralmente innamorate 🙂
Scopriamo insieme due nuove avventure di Isadora sempre opera di Harriet Muncaster edite da DeAgostini.

Guai in vista

“Era domenica pomeriggio,
e io stavo saltando dalla felicità
vicino alla finestra della cucina.
Mirabella, la mia cugina streghetta,
sarebbe venuta a farci visita!”

Isadora è davvero eccitata. Mirabella, che è una strega, è più vecchia di Isadora e ha sempre le migliori idee per le cose da fare. La prima grandiosa idea che ha la cuginetta, tanto da farle brillare gli occhietti è di fare una pozione magica per far diventare loro due delle bamboline in carne ed ossa che vivono e giocano nella casetta delle bambole!

“Giocare con le bambole è noioso,
Facciamo che siamo noi le bambole!
Ci rimpiccioliamo!”

Detto fatto, ovviamente, calderone, boccette magiche, brillantini rosa e PUFF!
Una nuvola di fumo rosa scintillante ed ecco Isadora e Mirabella sono minuscole 😀


Mentre giocano felicissime nella loro casetta delle bambole, nello scivolo che le fa tuffare in una vaschetta di gelato (per il breve tempo che dura la magia) anche coniglietto Rosa, che le stava cercando salta dentro il calderone, con un’unica differenza, la pozione l’ha ricoperto tutto e resterà piccolissimo per diversi giorni…
Neanche a dirlo, Isadora è triste perchè l’indomani non può portare coniglietto con sè a scuola e la cuginetta ha una magnifica idea!

“Che ne dici di un’animale da compagnia “diverso”…
Come..un drago! Faresti colpo su tutti!
Ne farei uno che non sputa fuoco
ma soltanto stelline e brillantini!”

Ahimè la piccola streghetta è un po’ pasticciona e il mattino dopo il piccolo draghetto oltre a soffiare per casa stelline e brillantini era diventato ben tre volte più grande! 😀
A scuola, al posto di Coniglietto Rosa, ne combina di tutti i colori e a casa lo ritrovano nella vasca da bagno con il tubo dell’acqua rotto.
Fortunatamente Isadora spiega tutta la storia ai genitori che iniziavano a vederla troppo strana e a sentir puzza di bugie e le ricordano una cosa molto importante…:

“Non devi mai intraprendere
qualcosa che non ti senti di fare,
soltanto perchè qualcun altro ti spinge a farlo”.

Vi lascio il piacere del finale per scoprire se Isadora riuscirà a sistemare le cose e come farà con due animaletti 😉

Gita scolastica

“Eccomi qui!
E questo è coniglietto Rosa.
Lui viene come me in ogni posto,
anche alle gite scolastiche!”

In questa avventura la sua classe partecipa a una gita scolastica in un castello locale.
Tutti i bambini accompagnati da un genitore viaggiano in pulman fino al castello.


Un castello un po’ spettrale e di certo non aiuta che fuori ci siano tuoni e fulmini. Tra stanze reali, costumi e corone Isadora e suo padre scoprono una porticina nelle segrete del castello, lì dentro, nascosto tra polvere, ragnetti c’è un piccolo fantasma solitario.


Il piccolino con il classico Uuuuuhh prova a spaventarli, ma imbronciato vede che il padre di Isadora gli risponde simpaticamente con altro Uuuuuhh, d’altronde vuole fare quattro chiacchere! 😀
Oscar è il suo nome, è lì solo da duecento anni e ora padre e figlia sperano che faccia nuove amicizie tra i compagni di classe di Isadora.

“Chi mai potrebbe avere paura di Oscar?
E’ un fantasma molto amichevole.
Guarda che faccia sorridente che ha!”

Ma quando gli altri bambini lo vedono, immediatamente scappano per la paura. È solo quando Isadora li aiuta a vedere Oscar come un altro compagno di giochi piuttosto che come un fantasma che si rendono conto di quanto gli piaccia.
Gita scolastica si conferma un’avventura divertente e originale, con un messaggio importante per i bambini!

L’autrice ci racconta com’è nato il personaggio di Isadora Moon:

C’è in realtà un po’ di storia dietro Isadora Moon.
Circa dieci anni fa, nel corso della mia formazione artistica, ho creato un personaggio chiamato Victoria Stitch e ho scritto e illustrato un libro illustrato su di lei. Era un personaggio cresciuto, cattivo, un po’ gotico, tipo fata e aveva un coniglio rosa che lei trascinava sempre con lei. Victoria Stitch è diventata come il mio alter ego e l’ho sempre tenuta vicina a me e ho lavorato su di lei nel mio tempo libero.
Nel corso degli anni si è evoluta. Ha iniziato con i capelli rosa e poi ha assunto un aspetto ancora più gotico con capelli neri e disordinati e con ali di pipistrelloinvece di ali fatate. Come il mio stile di illustrazione è cambiato, anche lei è cambiata. Lei è estremamente speciale per me. Tuttavia, ogni volta che ho mostrato Victoria Stitch agli editori mi è sempre stato detto che era “troppo cattiva”, “troppo birichina”, “troppo appuntita”, “non adatta ai bambini”. ‘Guardando indietro, posso capire bene cosa significava. Ho deciso di creare un nuovo personaggio che sarebbe più stato adatto ai bambini ma con l’estetica nero / rosa / gotico di Victoria Stitch – una versione più giovane, più amichevole e dolce. Così è nata Isadora Moon!

Tutta la seria è assolutamente spassosa e divertente. Quello che più ci piace, oltre a tutto lo stile, le illustrazioni è proprio il fatto che tutte le avventure di Isadora sono sempre istruttive, sempre delicate ma sorprendentemente regalano un significato molto importante e profondo.
Infatti sono racconti, che oltre a divertire e catturare l’attenzione dei piccoli lettori riescono a far capire l’importanza di accettare e accettarsi per come si è, con tutte le meravigliose peculiarità che ci rendono unici e speciali.
Parlano di persone molto diverse per cultura, caratteristiche fisiche e preferenze che decidono di coesistere e che lo fanno con piacere.
Il messaggio dei libri è presentato in modo semplice e diretto, da essere facilmente recepito dai bambini, che si rispecchiano spesso in tante delle attività/avventure di Isadora. Dal primo giorno di scuola, alla gita, alla lezione di danza…., ma sopratutto nel gioire e apprezzare delle qualità e particolarità di tutti i suoi amichetti, umani o soprannaturali che siano! Insomma una serie di bellissime “lezioni” sul valore della diversità 😉

Tutti i libri della seria si presentano con una splendida copertina scintillante, un’irresistibile opera d’arte rosa/nera in ogni pagina e un’eroina totalmente unica con una famiglia fuori dal mondo, questa è una serie che piace, perchè è affascinante e divertente dal primo all’ultimo capitolo 😉

Buone letture!

 

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Harriet Muncaster

Isadora Moon:
Primo giorno
di scuola

Harriet Muncaster

Libri: Isidora Moon – Harriet Muncaster

Che fatica essere speciali!
Lo sa bene la piccola Isadora Moon.
Sua mamma è una fata e suo papà è un vampiro. Per questo Isadora si sente un po’ tutti e due.
Ama la notte, i pipistrelli e il suo tutù nero, ma ama anche il sole, i fiori e il suo Coniglietto Rosa.

Isadora Moon, è una bambina metà fata e metà vampiro, non pensavo potessero innamorarsi una fata ed un vampiro, ma la mamma dice che tutto è possibile… l’amore non ha limiti, non ha pregiudizi, barriere, almeno così dovrebbe essere…quindi anche una fata e un vampiro possono innamorarsi e creare una famiglia e così hanno fatto i genitori di Isadora, mettendo al mondo lei e la sua sorellina Melita, insomma creando la famiglia Moon.
Isadora ha un amico il coniglietto rosa che la sua mamma ha animato per lei e anche se non parla la segue in tutte le sue avventure.

Sarà il contrasto della copertina in nero e rosa?
Saranno le stelline associate ai pipistrelli?
Sarà che Isadora è tanto carina da conquistare al primo sguardo?
Non lo so! Fatto sta che piace davvero molto!
Isadora è l’eroina che piace alle bambine quanto ai genitori.

La serie delle sue avventure è composta da diverse avventure, una deliziosa raccolta con copertine glitterate, pagine illustrate (rigorosamente tutte in rosa e nero) e testi da leggere semplici e scritti con un font adatto alle prime letture (generalmente indicato nella fascia d’eta dai 5 agli 8 anni).
Harriet Muncaster è l’autrice e illustratrice delle storie di Isadora Moon, edite in Italia con De Agostini, una serie in continua espansione, che non delude né le giovani lettrici né gli adulti che li regalano loro: Isadora è un’eroina buona, che fa della diversità un punto di forza, è leale e imperfetta, ha un coniglietto rosa da cui non si separa mai e una “mamma” molto simile a lei.

Scopriamo insieme le sue avventure 😉

Finora Isadora Moon è disponibile in quasi venti lingue diverse, tra cui spagnolo, italiano, rumeno e giapponese.
Ogni singolo libricino è scritto con un linguaggio semplice, pur essendo molto ricco al punto giusto da intrigare e attirare l’interesse del piccolo lettore.

– Primo giorno di scuola –

 

Quando arriva il primo giorno di scuola, la piccola deve scegliere: andrà alla scuola delle fate o a quella dei vampiri?
Oltre alla storia che invoglia a conoscere Isadora, c’è la sua strana famiglia: il papà, conte Bartolomeo Mood, profesione vampiro; la mamma contessa Cordelia Mood, origine fata; la sorellina Melita e il suo inseparabile coniglio rosa.

La bellezza di questo primo episodio sta appunto nella scelta per Isadora di decidere a quale scuola iscriversi, essendo per metà fata e per metà vampiro. Sembrerebbe una cosa facile se non fosse che subentrano delle complicazioni che portano la nostra piccola eroina a chiedersi cosa sia lei in realtà.
Si intravvedono pagina dopo pagina quei dilemmi che la accompagnano e la barcamenano tra due mondi, a cui non sente di appartenere completamente.
Non sa più chi essere fino a quando non incontra un gruppo di bambini “normali”: loro le fanno capire che è speciale così com’è. Da quel giorno Isadora decide che… 😉


Lei deve imparare ad accettarsi così com’è senza dover per forza scegliere chi deve essere e quale “razza” abbracciare, entrambe sono in lei e la identificano.

– Festa di Compleanno –

   

Questo “episodio” è ambientato dopo l’ingresso alla scuola di Isadora.
Nonostante le paure di Isadora, i suoi genitori sono desiderosi di partecipare alla vita di sua figlia e integrarsi nella società umana con cui Isadora ha deciso di vivere. Infatti, nei libri ci sono molti segnali che trasmettono la libertà che ogni bambino deve essere in grado di essere quello che vuole.

Ecco perché, quando sua figlia dice loro che vuole organizzare una festa di compleanno “umana”, i suoi genitori rispettano la sua decisione, la rispettano e sopratutto si sforzano di soddisfare i desideri della figlia maggiore (anche se suo padre avrebbe preferito fare una festa di vampiri e sua madre una fata).
Le avventure di Isadora hanno sempre una componente di divertimento e questo non potrebbe essere altrimenti.
E si scopre che quello che un vampiro e una fata comprendono come “normale” può essere molto diverso dal significato generale di questa parola … 😀
Per esempio: invia inviti… con le ali!


Oppure si confondono i bambini vestiti da veri vampiri e le fate, i genitori degli amici in costume si confondono con i suoi genitori, il mago della festa si rivela essere uno vero, il castello gonfiabile non è come lo immaginiamo, ma una nuvola vera che risulta non essere molto ben ancorata al terreno… 😀

Il fatto è che questa avventura è piena di equivoci che rendono divertentissima e indimenticabile la festa di compleanno di Isadora, sia per lei e per i suoi amici.

– Spettacolo di danza –

Ora Isadora si è appassionata alla danza e con Pinky, il suo coniglio e migliore amico, si esibiscono in spettacoli fantastici che i suoi genitori guardano con gioia. Isadora aspira ad essere un giorno come la famosa ballerina Tatiana Tutú.

Così, quando a scuola la sua insegnante annuncia che il giorno dopo andranno a fare una visita al teatro per vedere la rappresentazione del balletto di Alice nel paese delle meraviglie, Isadora è estasiata dalla notizia e diventa ancora più felice appena scopre che in aggiunta la ballerina che farà la parte del Bianconiglio sarà una ballerina molto famosa… Tatiana Tutú!!!
Tutù, la ballerina in assoluto, preferita da Isadora!

Tuttavia, l’aspettativa è offuscata dalla partecipazione dei loro genitori all’evento; questi infatti desiderano dare una mano a scuola e partecipare alla gita culturale di Isadora e accompagnare i bambini allo spettacolo.


Ancora una volta viene mostrata una Isadora che è sempre preoccupata di apparire “strana” perché la sua famiglia e lei sono diversi. Tuttavia, le loro differenze sono ciò che li rende totalmente unici, anche se la mamma decide di fare una magia per far crescere fiori in stazione o il papà vola per seguire il treno invece di salirci.

Ovviamente l’avventura continua con Pinky, il suo coniglio magico, che si è perso. Cercandolo Isadora finirà nello spogliatoio della sua artista preferita..
E ancora una volta, la magia che rende Isadora così diversa dagli altri, piuttosto che allontanarla dal resto, le offrirà l’opportunità di aiutare gli altri …

IDEA GIOCO – LABORATORIO


Sei più un vampiro o una fata?
Divertitevi dopo la lettura a creare la bacchetta magica vampiro o fatina 😉 ❤

SCARICA i disegni e le ali di ISADORA

Colora la Tenda di Isadora

Colora la fiera

Crea le tua ali di Isadora!

La vita di Isadora non è mai a corto di avventura e divertimento.
I libri sono un ottimo modo per insegnare ai bambini che va bene essere un po ‘diversi, anche se sei un vampiro fatato! Le immagini utilizzate sia sulle copertine del libro che contribuiscono davvero a dare vita al libro.

Le avventure continuano con:
>>> Vacanza in campeggio <<<
>>> Guai in vista <<<
>>> Gita scolastica <<<

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Isadora Moon:
Primo giorno
di scuola

Harriet Muncaster