Che fifone ORSO! – Steve Smallman

Robby Junior era il più coraggioso dei conigli.
ADORAVA fare ricerche e scoprire cose nuove,
ma NON sopportava il fatto di dover andare a dormire.

Il piccolo coniglietto Roby Junior, la sera, piuttosto di fare la nanna, vuole andare a giocare là fuori nella foresta scura. La mamma spiega al suo piccolo che nella foresta fitta e scura si nasconde una terribile creatura, che tutti chiamano PELOSONE!
Che cosa ci sarà di GRANDE e PELOSO che causa così tanto allarme negli animali della foresta?
Secondo la madre di Robby Junior, è una creatura terribile con un ruggito come un tuono, enormi denti spaventosi e artigli lunghi, altrettanto spaventosi.

Il piccolo Roby, tuttavia, vuole scoprire da solo questa creatura e quindi aspetta che sua mamma dorma profondamente, afferra una super carota per difendersi e si insinua nella foresta: una foresta che al chiaro di luna sembra molto più spaventosa e minacciosa di come la conosceva di giorno.
Per schivare di diventare la cena di un gufo si tuffa in un enorme cespuglio, che non è affatto un cespuglio ma bensì un’enorme orso.

“Ehi! Mi hai spaventato!” esclama l’orso
“Scusa, sto dando la caccia al PELOSONE,
in tutta la foresta non esiste nulla di
più spaventoso di lui!”

I due, si presentano l’un l’altro e dopo aver deciso di diventare amici, Robby Junior e Robby Big, continuano la ricerca insieme.

“Come fai a essere così coraggioso?” chiede Orso
“Perchè sono piccolo fuori, ma GRAAANDE dentro!” mormorò Robby Junior
“Mi sa invece che io sono piccolo dentro!” piagnucolò Orso

A questo punto i due avvertono fitte di fame, quindi Robby Big l’orso, va alla ricerca di cibo. Improvvisamente da dietro sbuca fuori una volpe molto affamata.

Ora Robby Big ha bisogno di trovare quell’orso grande interiore, che l’amico gli ha detto che c’è! E’ l’unico modo per fare in tempo a salvare il suo amico dal diventare la cena della volpe.
Quando il piccolo coniglietto finalmente capisce chi è il suo salvatore, i due possono sistemare le cose tra loro senza far ricorso alla sua carota 😀

Che fifone questo ORSO! di Steve Smallman edito da Sassi Junior è un bel albo illustrato su come trovare la forza interiore e trovare un amico speciale.
Un grande promemoria, per ricordarci che possiamo essere tutti coraggiosi, indipendentemente dalla nostra forma o dimensione, fintanto che abbiamo la fiducia necessaria per attingere alle nostre risorse interiori, proprio come ci insegna Robby Big… talvolta nemmeno ce ne accorgiamo e siamo più coraggiosi di quanto pensiamo!


Piace fin dal primo sguardo, ai bambini, questo adorabile libro. Perchè una favolosa storia di amicizia e di superamento delle paure. All’interno, la storia è ricca di bellissime illustrazioni colorate e il testo è proposta in un formato perfetto anche per i bambini che stanno imaparando a leggere.

L’amicizia aiuterà ad affrontare le paure?!
Una storia meravigliosamente delicata che può stimolare la discussione sulla fiducia e l’amicizia. Dimostrando che le dimensioni non contano, ma è molto più importante ciò che senti dentro.

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Il primo passo

“Il primo passo verso la prevenzione e la cura di qualunque genere di malattia è quello di liberare la mente dalla credenza e dall’errore che la vostra forza mentale sia diminuita o debba diminuire”.

PRENTICE MULFORD – IL DONO

E’ piuttosto frequente pensare che con l’avanzare dell’età il nostro corpo perda vigore e sia maggiormente esposto a malattie e sofferenze. Certo, non si può avere ventidue anni tutta la vita, e neppure fare a sessant’anni le cose che si facevano a quindici. L’invecchiamento è ineluttabile, ma non è assolutamente vero che all’invecchiamento vadano necessariamente collegate tutta una serie di malattie a cui è impossibile sfuggire.

La forza mentale non invecchia mai e non diminuisce diminuisce. Quel che diminuisce è la nostra propensione ad allenare la mente, e quindi, a fornire al corpo l’energia necessaria per evitare molte malattie comprese quelle legate all’invecchiamento. Il Dono di Prentice Mulford tratta, tra le altre cose, anche questo argomento e ci offre una prospettiva ricca di spunti che ci permette di guardare alla nostra crescita come un percorso di arricchimento, e non come un inevitabile declino.

Apprendere l’arte di attingere al dono della nostra forza interiore per guarire tutti i malesseri psichici e fisici è fondamentale per la vita di tutti. Non è facile focalizzare da soli la potenza di questo dono, e neppure è facile mantenere costante la nostra convinzione nella bontà di tale intuizione. Ma chiunque abbia provato, come Mulford, a verificarne l’efficacia, non può non ammettere l’evidenza delle prove, piccole e grandi.

Tutto quel che succede al corpo passa in primo luogo dalla mente, questo il grande insegnamento di Mulford. Quindi una mente rinunciataria e votata alla sconfitta non potrà che attirare malanni e insuccessi.

“Se siete in collera, il corpo freme di emozione. Se siete incerti, scoraggiati o avviliti, i vostri muscoli non agiscono come quando siete contenti e pieni di speranza. Potete essere stati timidi, collerici e scoraggiati per anni, indebolendo gradualmente il vostro corpo, una debolezza che successivamente si è ripercossa su qualche organo – occhi, orecchie, stomaco, polmoni, fegato o altro”.

PRENTICE MULFORD – IL DONO

Quindi il primo grande Dono che possiamo fare a noi stessi è quello di smettere di commiserarci per i nostri malanni: non c’è modo migliore per attirarne dei nuovi. Assieme a Mulford è possibile scoprire questi ed altri poteri insiti in ognuno di noi, e scoprire quanto la nostra mente influenza non solo la nostra salute ma tutti gli eventi che ci accadono e che, generalmente, subiamo come un qualcosa di ineluttabile.

Il Dono è esattamente il contrario. Quel che accade a noi e al nostro corpo è prima di tutto frutto di un nostro atteggiamento mentale. Non riusciremo mai ad uscire da una situazione di sconforto senza cambiare il nostro modo di pensare, e non riusciremo mai a guarire le nostre malattie di qualsiasi tipo esse siano, se non facendo ricorso al nostro potere interiore.

Accettare il Dono è il grande regalo che possiamo fare alla nostra salute e alla nostra serenità!

L’infinito potere che è in te

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Qual è lo scopo della vita? Ottenere da essa il maggior grado di perfezione,

imparare a vivere in modo che ogni domani sia atteso con la certezza

che sarà ancora più pieno di gioia del giorno che stiamo vivendo.

Lo spirito ha doni immensi e la natura attorno a noi, piante, animali e pietre comprese, sono la materializzazione della grandezza della Mente Infinita. Noi tutti siamo parte di questi doni. Anzi, siamo un dono noi stessi!

La consapevolezza di questa unione è il primo gradino che è necessario compiere per utilizzare correttamente e consciamente le potenzialità che ci sono offerte. Infatti possiamo attingere a questo potere che ci circonda e che permea il nostro stesso essere per innalzare il nostro spirito e raggiungere la piena realizzazione.

Imparare ad utilizzare i doni dello Spirito permette di scoprire il mistero che conduce alla salute perfetta, alla felicità più pura, alla ricchezza interiore ed esteriore. Prentice Mulford ci aiuta a cambiare ciò che abbiamo sempre pensato di noi e contemporaneamente cambiare la nostra vita.

Nulla è impossibile per lo spirito e questo libro ci fornisce gli strumenti per riconoscere i doni e farne uso quotidianamente.

Ricorda sempre che..

ricorda-che

Che non si possono odiare tutti i fiori solo perchè le rose hanno le spine.
Non avere più sogni solo perchè uno non si é realizzato…
Perdere definitivamente la fede solo perchè non si é saputo attendere…
Desiderare che anche gli altri soffrano solo perchè noi in questo momento stiamo soffrendo…
Condannare tutte le amicizie solo perchè una ci ha tradito…
Non credere più nell’amore solo perchè uno ci è stato infedele …
Tieni ben a mente: devi cogliere tutte le oppurtunità per essere felice tentare in ogni modo di far realizzare i tuoi sogni…
E spero che il tuo cammino interiore non venga bloccato dalle brutture della vita che si presenteranno durante il tuo percorso.
R i c o r d a n d o   s e m p r e …

Esiste sempre un’altra opportunità Un’altra amicizia Un nuovo Amore Una nuova forza interiore bisogna solo avere la volontà di perseverare perchè la FELICITA’ busserà anche alla nostra porta … quando meno ce lo aspettiamo.

Tieni quindi bene a mente:
La vera “forza nella vita” non consiste nel non cadere mai, ma nel rialzarsi e tentare di nuovo tutte le volte che é necessario!

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Tutti i segreti del Pensiero Positivo in 100 domande e 100 risposte.

  • Ci sono situazioni in cui ti paralizza la paura? È normale.
  • Sei poco sicuro di te? Non sei il solo.
  • Sei spesso preoccupato e distratto? Benvenuto nel club.
  • Ti senti solo? Vai alla radice della solitudine una volta per tutte.
  • L’amore vero è un sogno irrealizzabile? Dipende da te.

«Per aprire gli occhi può volerci una vita; vedere può essere un attimo. È il paradosso della consapevolezza. Chi è maestro nell’arte della vita, non distingue più tra il lavoro e il tempo libero, ma è diventato consapevole del suo unico scopo: fare della propria esistenza un capolavoro di bellezza.

Qualsiasi cosa stia facendo, lascia agli altri decidere, se sta lavorando, o semplicemente giocando».

Senza perdere la calma

La pazienza, virtù importante ormai quasi dimenticata. Da coltivare per riscoprire una marcia in più nella vita di tutti i giorni.

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“Essere pazienti non significa essere deboli, ma avere scoperto una nuova forza interiore”

La pazienza non è un concetto di facile definizione. Secondo gli esperti è la capacità di porsi in un atteggiamento di calma e serenità di fronte alle situazioni più disparate: quando perdiamo l’autobus che è passato giusto due secondi prima, quando si teme di non riuscire a finire dei lavori importanti in tempo, quando aspettiamo ad un appuntamento l’amico ritardatario.

La pazienza è anche non perdere la lucidità mentale nella quotidianità mentre attendiamo notizie importanti.

Tutte queste caratteristiche sono tipiche del sesso femminile; basti pensare anche alla tradizione letteraria che riporta esempi di donne come Penelope o Arianna che trascorsero la maggior parte del tempo ad attendere il ritorno dei loro uomini.

Nella società moderna, da quando le donne lavorano e hanno assunto ruoli sociali importanti, la pazienza intesa come capacità di attendere è venuta un po’ a mancare; eppure è presente più che mai nella vita femminile. La capacità di conciliare i ruoli di moglie, madre, lavoratrice, persona con una vita sociale, non sarebbe realizzabile senza la pazienza.

Questa, infatti, non è una virtù passiva che si concretizza nell’aspettare, ma nel saper gestire con calma molte situazioni diverse senza perdere la calma.

La donna paziente di oggi è colei che riesce a guardarsi con ironia, che non pretende troppo da se stessa e che riesce a mandare avanti con serenità molte attività.

Nella società caotica in cui viviamo la pazienza è un valore più che mai positivo

Come sfruttare una virtù antica

La pazienza non è più una virtù passiva, ma un atteggiamento saggio e costruttivo che si rivela vincente in molte situazioni della vita. Essere persone moderne e pazienti oggi significa:

NON FARE SFORZI INUTILI: se la strada che si vuole percorrere è difficile, è inutile intestardirsi perché l’unico risultato sarebbe quello di sentirsi frustrati. Meglio fermarsi e attendere che arrivi l’occasione giusta. Grinta e coraggio vanno bene, ma non quando l’obbiettivo è irraggiungibile.

NON FISSARSI SU UN UNICO OBBIETTIVO: avere una meta nella vita è giusto, aiuta ad andare avanti. Tra la partenza e l’arrivo c’è però molta strada da percorrere e se si guarda solo allo scopo finale si rischia di perdere occasioni di scelta che si possono presentare durante il percorso.

NON ANGOSCIARSI NELLO SCEGLIERE: ciò vale soprattutto per le donne in lotta perenne per far coincidere alla perfezione gli impegni quotidiani. Imparando a far convivere tante situazioni si impara sicuramente a essere più serene. Un esempio? : ho un buon lavoro e voglio stare più tempo con i figli? Rinuncerò alla palestra e farò una passeggiata con i bambini.

NON CERCARE DI CAMBIARE LE PERSONE: sperare che gli altri cambino è un atteggiamento di pazienza passiva e negativa che caratterizza uomini e donne. Bisogna invece accettare il fatto che l’altro non diventerà mai come si vorrebbe.

RISCOPRIRE I LATI INDEDITI DI SE’: l’impaziente è spesso una persona di successo che con grinta ottiene ciò che vuole. Se però fallisce è destinato alla frustrazione e all’insuccesso cronico perché vede quel fallimento come una sconfitta per tutta la vita. Pazienza è invece la capacità di darsi una seconda possibilità, riscoprendo capacità e talenti nascosti.

di: Bianca Maria Fracas – Psicologa e consulente sessuale

Tecniche e suggerimenti per ritrovare la calma interiore e abbattere lo stress

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Questo è un libro semplice che ha un unico scopo: darvi una mano a rilassarvi.

In ogni pagina troverete una tecnica di rilassamento che riuscirete ad apprendere in soli cinque minuti. Ogni tecnica è corredata di una breve spiegazione, seguita dalle istruzioni.

La spiegazione vi mostrerà come e perché una determinata tecnica funziona, e per quali fini è particolarmente salutare. Le istruzioni sono chiare e semplici. Dovreste essere in grado di leggerle e di assimilarle in pochi minuti, oltre che di praticare gli esercizi subito e con risultati positivi.

Rilassa il tuo corpo” è facile da usare.

Non occorre leggerlo tutto né sistematicamente: sfogliatelo fino a trovare la tecnica che vi interessa. Praticatela ogni giorno per una settimana circa. Una volta che l’avete appresa potete passare ad un altro esercizio.

Il coraggio di essere se stessi

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Per quanto possiamo essere capaci, abili ed intelligenti abbiamo bisogno di essere coraggiosi per affrontare e superare le situazioni, a volte piacevoli ed a volte impegnative, dure ed impreviste che la vita ci pone davanti.

Secondo il pensiero popolare, il coraggio è una caratteristica fondamentalmente  maschile, a tal punto che per molti è segno di distinzione tra chi, anche se maschio,  è definibile “uomo” e  chi “senza attributi”, in quanto credono che l’uomo deve essere come un leone, forte, coraggioso e senza paura. In realtà questa visione non solo è una falsa discriminante tra i diversi sessi ma ci allontana dal vero significato che questa virtù rappresenta.

Il “coraggio” è  quella forza interiore definita “forza d’animo” che permette a chi ne è dotato di non sbigottirsi di fronte ai pericoli, di affrontare con serenità i rischi, di non abbattersi per dolori fisici o morali, più in generale, permette di affrontare a viso aperto la sofferenza, il pericolo, l’incertezza e l’intimidazione e allo stesso tempo di essere coscienti e responsabili e quindi di tirarsi indietro quando è necessario. Pertanto avere coraggio non significa non provare paura ma significa essere pienamente consapevoli della paura ed avere la forza d’animo per affrontarla.

Il coraggio è di solito determinato da una predisposizione personale o dato dalla forza di disperazione quando è cieco ed incosciente, tipico di chi si trova in una situazione disperata. E’ necessario non confonderlo con l’essere temerario ovvero con l’essere sprezzante del pericolo in modo imprudente, sconsiderato, avventato, precipitoso, privo di consapevolezza e di senso di responsabilità perché non tiene conto delle conseguenze delle azioni e non contempla una visione obiettiva delle proprie effettive capacità.

Da ciò si evince che il saper cedere, il riuscire ad arrendersi e accettare di dire no è dimostrazione di coraggio e se, quando si è osservato bene e serenamente la situazione complessiva, si decide di non affrontare la prova non ci si deve sentire dei codardi o dei falliti ma semplicemente realisti e dotati di senso di responsabilità. Essere responsabili significa che qualsiasi sia il risultato, buono o cattivo, qualsiasi cosa accade non può essere imputata  ad altri o a cause esterne, ma solo a se stessi. Purtroppo, anche se essere coraggiosi è fondamentale per vivere, non è possibile diventarlo per imposizione o per comando ma è possibile divenirlo attraverso l’osservazione di se stessi. In quanto il coraggio ha un suo pilastro nell’autostima che si fonda sulla consapevolezza che nasce dall’osservazione neutra, serena e priva di giudizi di se stessi, essenziale per auto-comprendersi e scegliere di agire o non agire in modo consapevole.

Inoltre chi vuole diventare coraggioso deve abbandonare il pensiero che le cose vanno sempre allo stesso modo e non si deve adagiare nell’abitudine e/o perdersi nella paura di rischiare, ricordando che anche al migliore prima o poi tocca la sconfitta ma che si rialza, analizza la situazione, apporta le opportune variazioni di strategia e riprende il proprio cammino.

Vero è, che il rialzarsi richiede di stringere i denti, di resistere al dolore, alla fatica ed alla disperazione. Uno sforzo impegnativo e gravoso che, chi si arrende auto-commiserandosi, mascherando la paura di rimettersi in discussione e di affrontare il nuovo, non deve compiere.

Nella società odierna l’essere coraggioso consta sempre più in manifestazioni esteriori tendenti all’apparire e/o all’avere e sempre meno all’espressione della propria unicità, che può avvenire attraverso l’assunzione di responsabilità delle proprie azioni, sostenendo e difendendo apertamente, senza reticenze le proprie opinioni anche a costo di ricavarne un danno. Si preferisce accettare e seguire le idee della massa o quanto meno non contrastarle per poi auto-commiserarsi e sentirsi vittima di un mondo ingiusto che non potrà mai cambiare.

Ma seguendo l’onda del più forte, si abbassa la testa e giorno dopo giorno si chiude l’anima fino a soffocarla dietro una finta apparenza. Così facendo si perde l’identità e la libertà. E quando si perdono queste, abbiamo perso tutto. Non si vive più, non si è più creativi, si diventa come delle barche in balia delle onde di un mare in tempesta che le travolgono. Lo ha detto chiaramente il giudice Giovanni Falcone: “Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno.

E come ha scritto lo psicologo Francesco Alberoni nel libro “Abbiate coraggio”: “E’ nei momenti in cui perdiamo, in cui tutto va male, in cui veniamo ingannati, che viene fuori la statura morale dell’individuo e chi si auto-commisera, chi non sa rialzarsi dopo una sconfitta, è destinato alla sconfitta.

Piscicelli Vincenzo fonte: http://piscicellivincenzo.myblog.it

Essere vincenti negli affari e nella vita

Nella prefazione a Il coraggio di rischiare, la cui prima edizione è stata un bestseller internazionale, Richard Branson scrive: “Non ho mai seguito le regole, ma da ogni esperienza ho sempre tratto insegnamenti di cui ho fatto tesoro, dapprima in famiglia, quando ero bambino, poi a scuola, negli anni dell’adolescenza quando ho lanciato la rivista Student, e infine nella vita adulta. Sto ancora imparando e mi auguro di non dover mai smettere di farlo”.

Che cosa ha permesso a un uomo come Branson, nato in Gran Bretagna nel 1950 da una famiglia come tante altre (il padre avvocato, la madre casalinga), di raggiungere le vette del successo? Sicuramente l’amore per la sfida, che lo ha spinto sin da bambino ad affrontare con determinazione ogni ostacolo potesse frapporsi al raggiungimento dei suoi obiettivi e che da adulto si è concretizzato in diverse imprese off-limits, per esempio il giro del mondo in mongolfiera. E poi, la capacità di guardare lontano, di cogliere le opportunità, di offrire risposte innovative a esigenze emergenti senza però trascurare i propri valori e l’etica dell’impresa.

In “Il Coraggio di Rischiare”, il racconto della sua storia di imprenditore e di uomo si sviluppa in quattordici capitoli, i cui titoli si configurano come altrettanti aforismi: “Coraggio, passa all’azione!”, “Apprezza la famiglia e gli amici”, “Rendi attraente tutto quello che fai”, “Pensa giovane”, “Fai del bene” sono alcune delle tappe in cui si snoda un percorso di vita straordinario e avvincente come un romanzo d’avventura.

L’estasi e l’Amore

I confini del corpo e le regioni dell’anima.

amore-estasi

La nostra vita si espande in un cosmo di colori. Tutto ciò che sfioriamo con il corpo e con lo spirito svela un dettaglio dell’Immenso che ci circonda. Quindi per realizzare appieno la vita, gustando e assaporando le infinite sfumature dell’esistenza, occorre lasciarsi scorrere come l’acqua che, consapevolmente, entra nei particolari avvolgendo ogni cosa, nutrendo, con la sua essenza, tutto ciò che tocca, con semplicità e amore. Questo significa che anche l’esperienza fisica del corpo esprime già la forza interiore, la spiritualità dell’essenza di ciascuno. Generalmente, la maggior parte delle persone fatica nel riconoscere la propria parte spirituale perché vive, con elevata intensità, le pulsioni terrene del corpo, percependo in esse la massima realizzazione delle emozioni creative della vita.

In altre parole l’estasi erotica, creata dall’unione dei corpi che si perdono l’uno nell’altro, donandosi vicendevolmente, in un elevato scambio d’amore, come le radici che affondano nella terra, come il fiume che si versa nel mare, viene vissuta come la più elevata emozione, l’istante sublime della vita. Il corpo è tutto questo. Il corpo ha bisogno di gustare il sapore estremo di ogni cosa, di toccarla, di assorbirne pienamente il profumo, di sfiorarne la forma, perché quest’emozione gli permette di elevarsi, di percepire la “scintilla” della vita che pulsa al suo interno.

Riflettendoci potrete scoprire che queste sensazioni non sono proprie solamente del “contatto sessuale” con l’altro ma possono essere percepite anche nell’accarezzare una foglia, nell’appoggiarsi ad un albero, nell’immergersi in acqua, nel respirare, intensamente, l’aria sottile delle cime lasciandosi attraversare dalla luce del sole. L’estasi dei sensi, lentamente, ci avvicina ai confini del corpo. E’ come se la fisicità evaporasse, dolcemente, trasformandosi in un profumo, un suono, un colore, una luce che eleva le frequenze del cuore.

Bene, stiamo entrando nelle “regioni dell’anima”. La “luce” determinata dal “contatto interiore” delle anime è come la sublimazione dell’atto erotico dell’amore. Quando si incontrano e si “aprono” si AMANO PER SEMPRE come due limpidi cristalli “nudi” nel sole. Immaginate quali riflessi e quali colori possono espandere. Il contatto interiore delle anime va oltre ogni confine, supera infinite distanze, sfiora i dettagli dei pensieri gustando il profumo dell’essenza di ciascuno, creando un’estasi ed un benessere paragonabili al sospiro del vento, all’emozione di una goccia che si lancia nel vuoto tra gli echi e le melodie di una cascata, alla consapevolezza di una foglia che cade a terra e, lentamente, vi si fonde per tornare al tremito delle radici.

Tutto questo avviene quando si osa attraversare il portale di cristallo del Sé, il confine tra il corpo e l’anima. La sessualità che si limita all’appagamento esteriore dei sensi è sterile e lascia un vuoto interiore incolmabile, un senso di insoddisfazione che taglia le ali del Sé. In un rapporto di coppia, in una relazione d’amore, prima o poi, bisogna affrontare il grande salto nel vuoto per provare la vera ebbrezza dell’alto volo, per superare lo strapiombo che separa il Sé dall’altro Sé. Il “risveglio” interiore, l’evoluzione spirituale, aprono il cuore e la “vista” svelando i corridoi segreti per l’incontro delle anime che vivono l’incanto dell’Amore oltre i confini della fisicità: fiori tra i fiori, foglie tra le foglie.

Per entrare nelle regioni dell’anima e sperimentare l’elevato contatto d’Amore occorre svincolarsi dall’attaccamento ai desideri del corpo poiché essi portano dipendenza, sofferenza e dispiaceri.
Rajinder Singh (esperto maestro di meditazione ben conosciuto in tutto il mondo) nel suo libro L’infinito potere dell’anima, scrive:

L’attaccamento blocca la nostra anima. L’attaccamento è una qualità della mente, il non-attaccamento invece appartiene alla sfera dell’anima… Quando siamo attaccati a qualcosa temiamo di perderla e di conseguenza ci comportiamo in modo negativo. Se ci viene a mancare l’oggetto del nostro desiderio diventiamo aggressivi, se bramiamo qualcosa che non ci appartiene arriviamo a mentire e a ingannare pur di averla…”.

Non è semplice comprendere le sfumature dell’anima. Tuttavia, sperimentarne la potenza risanatrice è un’esperienza che porta un benessere davvero superiore.

di Gabriele
fonte: www.diventiamopensieri.it


Bob Mandel

Vivi Relazioni Straordinarie

di coppia, con gli altri e con te stesso

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Quando ci guardiamo intorno e vediamo coppie felici, mentre la nostra relazione sta naufragando, vorremmo chiedere loro se esiste un segreto per far funzionare bene i rapporti.

Ci sono coppie felicemente insieme da molti anni che hanno messo in pratica nella vita quotidiana il segreto spiegato in questo manuale, un segreto che può essere davvero alla portata di tutti.

Vivi Relazioni Straordinarie insegna proprio questo, attraverso consigli, esercizi, esempi di vista vissuta (Bob e Mallie sono felicemente insieme da più di vent’anni) e dalla lunga esperienza professionale dell’autore. Mandel offre sperimentati suggerimenti su come instaurare  e mantenere una relazione stabile e soddisfacente. Evidenzia anche il modo migliore di interagire con il nostro partner e come costruire un rapporto di coppia felice e duraturo.

Ma non solo le relazioni di coppia hanno bisogno di “funzionare”: il primo e più importante rapporto noi l’abbiamo con noi stessi e, solo a partire da una buona autostima, possiamo costruire qualunque altra relazione. È  questo il primo gradino per vivere qualunque rapporto nel modo migliore, assicura Mandel che ci insegna nella pratica come ottenere questo risultato; ed è importante per tutti allo stesso modo, per chi ha già un partner o per chi ancora lo sta cercando.

Vivi Relazioni Straordinarie ci spiega quali sono i meccanismi, consci e inconsci, che entrano in gioco nelle varie fasi di una relazione e ne determinano l’andamento e ci insegna a gestire la nostra nel modo migliore e con la massima soddisfazione.