Il mio piccolo NATALE – Astrid Lindgren

“La vigilia è proprio una strana giornata, secondo me.
E’ tutto un aspetta e aspetta, dalla mattina alla sera.
Io e Gunnar andammo di nascosto in sala e tastammo i pacchetti nella cesta del bucato.”

Manca poco a Natale e quindi inauguriamo il conto alla rovescia con un consiglio natalizio: il bellissimo 𝑰𝒍 𝒎𝒊𝒐 𝒑𝒊𝒄𝒄𝒐𝒍𝒐 𝑵𝒂𝒕𝒂𝒍𝒆 di Astrid Lindgren edito da Mondadori


Astrid Lindgren racconta con passione i giorni del suo Natale del 1913, quando aveva 6 anni: il taglio dell’albero nel bosco, i preparativi, la neve, gli addobbi, il pranzo dalla nonna.
Insomma un albo illustrato perfetto -anche grazie ai meravigliosi disegni Cecilia Heikkila per prepararci a questo meraviglioso periodo!
Nessuno ha descritto il Natale come Astrid Lindgren. Le sue immagini descrivono perfettamente l’attesa, la gioia esuberante e la bellezza che evoca sentimenti natalizi nella maggior parte di noi.

Questo libro racconta di un Natale di molto tempo fa, in particolare del lontano Natale 1913, quando Astrid Lindgren aveva solo sei anni. Astrid e suo fratello Gunnard hanno dovuto accompagnare papà nella foresta per abbattere un albero di Natale, la vallata era piena di neve, ed arrivava fino alle ginocchia, era difficile camminare sul sentiero buio e stretto della foresta. Ma l’albero era così bello ed è diventato ancora più bello quando lei, papà e Gunnar l’hanno decorato il giorno dopo.

“Addobbammo subito l’albero.
Be’, veramente fu il papà a farlo, però io e Gunnar lo aiutammo.”

È anche la storia di quando la cucina nella casa della fattoria si è trasformata dall’oggi al domani nella più bella casa natalizia che si possa immaginare, e di quando Astrid ha ricevuto un “regalo celestiale” di Natale.
E della divertente festa di Natale dalla nonna insieme a tutti i cugini, quando il gioco non voleva mai finire. Poi ancora, del magico viaggio verso casa quando le stelle brillavano, i cavalli correvano selvaggi nella neve e Astrid era sdraiata sulla slitta.

“Quando salimmo sulla slitta era buio,
ma il cielo era pieno di stelle,
almeno qualche migliaio.
E il bosco scuro con le stelle lassù,
era uno spettacolo.”

Con dolcezza e atmosfera, Il Mio piccolo NATALE, ci porta nell’infanzia dell’autrice, con quell’atmosfera magica, delle aspettative e di tutto il divertimento che ha avuto modo di vivere. 


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Siete tutti i miei preferiti – Sam Mc Bratney

“C’erano una volta mamma orsa,
papà orso e tre orsacchiotti.”

La storia narra di una famiglia di orsi in cui mamma e papà ripetono ogni sera ai loro tre cuccioli che sono gli orsetti più belli del mondo, il che però non impedisce ai piccoli di mettersi a riflettere una sera dopo aver ricevuto il consueto bacio della buonanotte su come i genitori siano giunti a quella conclusione.
Ed anche se la risposta della mamma (lo sa perché il papà glielo disse il giorno in cui i cuccioli nacquero) li tranquillizza, questo non impedisce che poco tempo dopo tutti e tre i piccoli si pongano un nuovo interrogativo: e se i genitori preferissero uno degli altri fratellini?

“La sera, sia mamma sia papà, sistemando i giacigli ripetevano sempre:
“Siete gli orsacchiotti più belli del mondo!”.

Ovviamente una volta che il dubbio ha fatto capolino, ciascun cucciolo ha le sue ragioni per convincersi che mamma e papà siano più affezionati a qualcun altro: chi non ha le macchie (mentre i genitori le hanno), chi è femmina (e papà potrebbe preferire i maschietti), chi è il più piccino … le differenze fra loro fanno sentire i fratellini meno speciali degli altri e li spingono a chiedere al padre chi sia in effetti il suo preferito. Per fortuna anche questa volta la risposta sarà rassicurante e positiva: i genitori amano tutti i loro figli perché ognuno di loro è perfetto a modo suo.

Siete tutti i miei preferiti di Sam McBratney illustrato da Anita Jeram edito da Rizzoli è un libro tenerissimo, perfetto per raccontare ai nostri cuccioli che non ci sono favoritismi tra i fratelli.
Le illustrazioni di Anita Jeram sono il complemento perfetto per questa storia. Delicate sia nel tratto che nei colori, mantengono lo stesso tono intimo e coinvolgente del testo, come se la dimensione familiare che è la cornice del racconto permeasse il libro nel suo insieme.

Ogni giovane cucciolo di orso è descritto in ordine di nascita, sesso, colore e taglia. Le morbide illustrazioni ad acquerello migliorano lo sviluppo del personaggio mostrando deliberatamente l’unicità di ogni orso. La storia è ambientata nella casa della famiglia degli orsi: la foresta e la luna posta nel cielo notturno raffigura le riflessioni notturne di ogni giovane orso: come faccio a sapere di essere il preferito di mia madre e il preferito di mio padre?

Qualsiasi bambino potrebbe facilmente raccontare di nuovo la storia seguendo le illustrazioni della storia che creano un’atmosfera calda e onirica, rendendo questo libro una scelta perfetta per la lettura prima di coricarsi.

Mi piace il modo in cui entrambi i genitori “tirano in ballo” l’altro (lo so perché papà mi disse, lo so perché mamma mi ha detto) a dimostrazione che entrambi amano svisceratamente i loro piccoli, anche se magari in modo diverso. Proprio analogamente al modo in cui le differenze dei cuccioli non li rendono meno amati, ma solo preferiti per ragioni diverse.

Siete tutti i miei preferiti è una bella lettura anche per prepararsi all’arrivo di un fratellino sia per spiegare ai propri figli che se anche ci comportiamo diversamente in base al carattere dei nostri bambini nel nostro cuore non ci sono dei preferiti ma sono tutti amati allo stesso modo.
Con dolcezza e tanta semplicità la famiglia orsi parla ai bambini di amore incondizionato, enorme e sincero per i figli.
È un bel promemoria per ricordare che i genitori amano tutti i loro figli, ognuno in un modo diverso.
Un bel libro da regalare ai propri figli con una bella dedica di mamma e papà

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iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii – Barbro Lindgren

“Facciamo che siamo due gorilla.
Io sono il papà gorilla e tu sei il gorillino.”

Due fratellini si fingono gorilla. Uno è un po’ più grande, l’altro è un po’ più piccolo.
Quello un po’ più grande è il gorilla papà, quello un po’ più piccolo è il gorilla bambino.
E se arriva un coccodrillo? E se diventa tutto buio?
Il libro iiiiiiiiiiiiiiiiiiii di Barbro Lindgren è uscito per la prima volta nel 1971, ora lo troviamo anche nelle nostre librerie grazie a Lupoguido.

I bambini molto spesso giocano “a facciamo che“, proprio come i due bimbi che ritroviamo in questa storia e che prendono fin da subito le sembianze di due gorilla.
Eccoli dunque, papà gorilla e il suo piccolo gorillino che si aggirano nella foresta. Da subito i ruoli sono chiari: il maggiore decide cosa si andrà a compiere e il minore è trascinato.
Una storia piena di amore tra fratelli, eccitazione, giocosità e umorismo tipicamente stravagante di Lindgren.


Il tema dell’affidarsi è da subito presente tra le pagine. Affidarsi ad un altro comporta fiducia.
È quello che accade al piccolo gorilla che si trova a trasformare il suo “iiiiiiiiiiiiiiiiii” di gioia ed entusiasmo in un “iiiiiiiiiiiiiiiiii” di spavento quando il regista del gioco decide che entrerà in campo un feroce coccodrillo.
Ma il gioco, come la lettura, è necessario anche per sfidare i propri limiti, per sperimentare le emozioni negative. Il mondo fantastico creato dal gioco è un campo contenuto per fare le prime esperienze di ciò che poi si potrà incontrare nel reale, per tirare fuori emozioni vere.
Infatti il gioco del fratello diverte e rende felice il piccolo fino a quando il fratello fa arrivare nel gioco un coccodrillo…

“Adesso facciamo che arriva quatto quatto un coccodrillo?
NO.
Sì dai. Facciamo che arriva. Perchè nella giungla possono arrivare i coccodrilli. Eccolo!
No no no non lo voglio un coccodrillo!
Invece arriava lo stesso…
… Dai, urla!”

L’”iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii” del titolo ricorre quasi in ogni pagina, invitando chi legge e declinarne l’intonazione secondo le varie emozioni del registro narrativo, dall’entusiasmo alla paura, dall’eccitazione all’improvviso spavento. Il suono onomatopeico permette una lettura ad alta voce vivace e coinvolgente.


Una lettura che conquista senza farsi limiti di età! Dai 2 anni ai più grandi di 7/8 anni o più 😉

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L’Amore a 126 cm da terra – Luca Tozzi

“E’ tutto così nuovo.
E’ tutto così fresco.
Spiegarvi cosa provo
adesso non riesco.”

Chi l’ha detto che i bambini non si innamorano?
Dove sta l’Amore?


C’è un piccolo libro dalla copertina rossa, che sembra ricordarci un diario con delle poesie che scaldano il cuore e pagina dopo pagina ci ritroviamo con il sorriso e gli occhietti a cuore.

L’amore a 126 cm da terra di Luca Tozzi e Sara Carpani pubblicato da Pulce edizioni è una raccolta di poesie e immagini che parlano dell’Amore in tutte le sue forme.
Poesie che parlano di amore tra fidanzati, di amore tra nonni e nipoti, di amore per le piante e per gli animali e di amore tra amici, tra fratelli e c’è anche la relazione tenuta segreta, così segreta che nemmeno l’amata lo sa.

“Rebecca sei tu la mia fidanzata.
Fra tante ti ho scelta...

Che stiamo insieme
ancora è un segreto..

Ma un giorno a tutti
lo dirò, vedrai,
e allora a quel punto
anche tu lo saprai.”

I bambini iniziano a parlare del loro essere innamorati fin da piccolini, chi già dalla materna e chi più avanti. Con tenerezza e spensieratezza i piccoli protagonisti di queste trentatré poesie raccontano le varie sfumature dell’amore.


I bambini tendono a pensare che l’amore sia solo quello tra fidanzati, mentre in realtà è bello far scoprire loro che ci sono tantissimi tipi di amore e che loro stessi lo provano magari per i genitori, per dei fratelli o per i loro nonni.

“Va bene mio bel macho
non voglio darti rogna
andrò a dare un bacio
a chi non si vergogna.”

Ci sono amori che fanno sudare le mani e amori che ribollono nella pancia.
Ci sono amori nascosti nelle profondità di un segreto e amori che hanno il suono di una trombetta.

Poesia dopo poesia è inevitabile i bimbi si riconosceranno in qualche momento o emozione e avranno un bel promemoria, perchè l’amore porta a vivere bellissime esperienze insieme e che non dobbiamo disprezzarlo o ridicolizzarlo.

“Non demordo, mi accontento
e non perdo il buonumore:
ci sarà una su ceno
che desidera il mio amore!”

L’Amore a 126 cm da terra è sì visto con gli occhi dei bambini ma è stupendo anche per quelli più cresciuti 😉
Una raccolta speciale per chi ama l’amore, per chi è innamorato o lo è stato, per chi sta aspettando il momento giusto, o per chi si sta stancando di aspettare, ma anche per tutti quei bambini che affermano con fierezza che l’amore fa schifo, troveranno chi la pensava come loro

“L’Amore mi fa schifo.
Ma quest’altr’anno Viola
forse cambia scuola
e quando l’ho saputo
un po’ mi è dispiaciuto.”

Una lettura speciale, un momento di dolcezza per esternare i propri sentimenti, per scoprire che qualcun altro sta vivendo la stessa emozione.
Con parole semplici, che riportano i bambini alla loro quotidianità, dai momenti insieme tra i banchi di scuola, agli sguardi nascosti, al desiderio di incrociarsi…

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Un solo mondo – Michael Foreman

Un solo cielo
Un solo sole
Una sola luna
Un solo mondo

Due bambini, un fratello e una sorella trascorrono la giornata giocando sulla spiaggia.
Osservano il mare blu e chi vi abita e poi decidono di raccogliere, nel loro secchiello, un po’ di quell’acqua, alcune alghe, sassi colorati, conchiglie, gamberetti e pesciolini, per creare un loro mondo in miniatura da osservare e portare in giro.


I due bambini si accorgono presto però, che il loro mondo sul secchiello, sebbene sia da loro curato con amore e attenzione, è stato prelevato dal prezioso mondo reale, che ora senza quegli elementi pare vuoto: al suo interno vedono con chiarezza una bolla di olio, una lattina e delle piume. E questa bolla d’olio cresce e si espande, nascondendo tutte le cose belle che amiamo osservare quando ci mettiamo a scrutare il fondale marino.

Improvvisamente per loro tutto diventa chiaro: i due bambini comprendono quanto, per dar vita al loro gioco, hanno sottratto al mondo reale. Comprendono come sia compito di tutti noi proteggere tutto quanto ci circonda, il nostro pianeta, tanto meraviglioso quanto fragile. Perché il mondo è uno solo, il suo futuro del nostro pianeta è nelle nostre mani…di grandi e piccini!

Quella notte i bambini guardarono la luna e le stelle.
Pensarono a tutti gli altri bambini che vivevano sotto a quel cielo
e che avevano bisogno del calore del sole
e della luce della luna, tenue e argentea.

Vivevano tutti in un solo mondo.
E anche quel mondo, lo tenevano tra le mani.

Un solo mondo di Michael Foreman edito da Camelozampa ci illustra splendidamente quel che stiamo facendo al nostro pianeta, utilizzando parole e immagini d’impatto che guidano il lettore attraverso una presa di coscienza importante, ricordandoci che esiste un solo e unico mondo.

“Michael Foreman ha un talento per trasformare un libro in un’occasione speciale”
(Quentin Blake)

Michael Foreman ci porta sui fondali del mare con gli occhi di un bambino che, da innocente, cerca di salvare ciò che altri stanno tristemente distruggendo. Una visione che molte persone dimenticano ma che sarebbe giusto ricordare.
A 30 anni dalla prima edizione, si è fatto sempre più forte il grido di pericolo di perdere la nostra unica, preziosa Terra e invita tutti noi, grandi piccoli lettori a una possibile via da intraprendere per salvarlo… tutti insieme.


Un solo mondo, è un albo illustrato arricchito da bellissimi acquerelli dalle delicate tinte pastello di Michael Foreman e che può essere utilizzato a partire dalla scuola dell’infanzia sino alla scuola secondaria per un progetto che miri alla continuità, a un’azione che deve iniziare dal più piccolo dei bambini, al più grande, per educarli alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente che ci circonda


Poetico, allegro e delicato, Un solo mondo, è una storia ambientalista pensata per i più piccoli, dai 3 anni (ai 99 anni 😉 ), che riporta anche tutti noi adulti a quelle splendide giornate di sole in cui giocavamo con il secchiello e la paletta sulla spiaggia in riva al mare.
I bambini, fin da piccoli, sono sensibili a questi temi e questa lettura sarà un bel ricordo per essere attenti per il resto della loro vita.

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Prima della pioggia & La gara delle Chiocciole – Lùcia Hiratsuka

Lia e Nico sentono Moca che abbaia in veranda.
Quando aprono la porta, trovano una grossa foglia.
Chi può averla lasciata lì?
Nico, c’è scritto qualcosa. Leggiamo.

Vi aspettiamo alla nostra festa
sull’isola delle ninfee.
Oggi prima della pioggia.

Lia e Nico sentono abbaiare la loro cagnolina Moca, e quando aprono la porta di casa per vedere cosa accade, i due fratelli scoprono di aver ricevuto un invito mai visto prima. È Lia che legge al fratello quello che c’è scritto su questa enorme foglia di ninfea lasciata alla loro porta.

Una festa? Amano fare festa. Ma devono fare in fretta, perché l’invito non arriva con nessuna indicazione di orario, dice solo che sarà Prima della pioggia.
Molto curiosi e pieni di entusiasmo si precipitano subito perché le nuvole si stavano accumulando nel cielo e dovono arrivare prima della pioggia.
E’ impensabile perdere la festa, ma l’emozione sale perchè devono anche trovare l’isola e scoprire chi ha inviato l’invito. Un’avventura, ricca di sorprese, vissuta da Lia e Nico.

Prima della pioggia racconta la vita a contatto con la natura: gli animali e i suoi ritmi.
Racconta di due bambini incantati ad ascoltare il canto delle rane scritto e illustrato da Lùcia Hiratsuka edito da Pulce Editore


È un libro che si sposa perfettamente con l’approccio con il mondo esterno, con la scoperta delle piccole meraviglie della natura, con le mille possibilità che regala ogni giorno la natura ai bambini e non solo per divertirsi e viaggiare sulle ali della fantasia.

Dopo la lettura, osservate il tempo e regalate ai bambini il piacere di un’esperienza simile… ❤
La magia dei racconti di Lùcia Hiratsuka continua con La gara delle chiocciole!

La dolcezza dei libri di Lucia Hiratsuka è infita in Prima della Pioggia e La gara delle chioccioline, il gioco e l’immaginazione sono il filo conduttore della narrazione.

Lia ha trovato un chiocciolina in giardino.
Anche Nico ne ha trovata una.
Facciamo una gara?
Vediamo quale arriva prima dall’altra parte? – Lia lancia la sfida
La mia sta uscendo dal guscio! -grida Nico
Shhh! Inizia la gara.

Inizia così la storia di questo libro.., La gara delle chiocciole di Lùcia Hiratsuka edito sempre da Pulce edizioni.
Lia e Nico vivranno un momento magico che segue le tracce delle lumache.
Ancora una volta è la natura che regala ai due bambini un’occasione di gioco che non ha tempo.
Osservare e aspettare due chiocciole mentre si spostano per arrivare dall’altra parte!
Un gioco che invita alla calma, al piacere di assaporare il tempo lento e l’attesa delle cose, e pure alla noia.
Proprio come accade a Lia e Nico che in veranda chiudono gli occhietti per un pisolino veloce, ma al loro risveglio dove saranno finite le chiocciole?!
Non rimane che seguire le loro scie che brillano sul terreno, tra colline, vulcani, montagne e poi giù giù fin dentro alla foresta per arrivare insieme nella città dei fiori.
Ma… chi ha vinto la gara?

Anche La gara con le chiocciole è un libro illustrato, scritto in maiuscolo per bambini a cui piace osservare la natura.

Illustratrice, autrice e ricercatrice, Lúcia Hiratsuka è laureata in Belle Arti e ha studiato le leggende del Giappone dagli anni ’80, quando era lì su invito del governo della Prefettura di Fukuoka, e ha svolto ricerche sull’uso del disegno nella letteratura per l’infanzia.

Pensare alle possibilità: raccontare una storia con parole e immagini;
con molte parole e poche illustrazioni; o solo con immagini;
è una bella sfida, che adoro.
Posso solo parlare di dedizione, tuffarmi nel meglio che ho e
produrre con amore.

Mi piace pensare che un bambino aprirà il libro e sentirà
che qualcosa sta per accadere dentro.
Lúcia Hiratsuka

Quello che Lúcia riesce a fare in questi due libri, raccontando la convivenza di due fratelli in un cortile è meraviglioso. Perché è il quotidiano, la boscaglia, il gioco, la ricerca, la pioggia, l’ascolto, con quel calore che piace ai nostri cuori, indipendentemente dalla vita che abbiamo, urbana o rurale. Meraviglioso nel testo e nel disegno (qui grafite, acquarello e pennellate, una tecnica pittorica giapponese). Come lei dice: “un montanaro con un tocco orientale“. Due libri dolcissimi, per rimanere nella memoria dell’infanzia.
Lia e Nico ci accompagnano in uno spazio per la creazione e i sogni. Un tempo di sospensione e rilascio, un angolo dove crescere, prolungare le esperienze, intensifica le sensazioni. Maturare insieme alla natura.

Lúcia Hiratsuka, sintetizza in modo splendido e delicato l’incontro tra Giappone e Brasile.
Le sue radici giapponesi sono limpide e forti: la storia della sua famiglia, emigrata in Brasile a metà degli anni Venti, è uno straordinario racconto di vita, che ispira tutti i suoi libri in maniera reale e poetica. Ha trascorso la sua infanzia e giovinezza nel cortile della casa di famiglia, tra grandi piantagioni di caffè e alberi di gelso, lontano dalla città.

Sono i suoi ricordi d’infanzia, dei giochi all’aria aperta, delle scoperte e dell’incanto che i bambini vivono quando sono circondati dalla natura, da soli o insieme ai coetanei.

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Tad – Benji Davies

Tad era una rana. Beh non proprio…
lei era quasi una rana.
Tad era piccola
Più piccola dei suoi fratelli
Più piccola delle sue sorelle.
Tad era la più piccola quasi-rana
di tutto il grande stagno.

La piccola Tad vive in un grande stagno con tutti i suoi fratelli e le sue sorelle, e lei è la più piccola, e deve lavorare sodo per cercare di tenere il passo.


Le storie di uno spaventoso pesce chiamato Big Blub terrorizzano Tad e quando, giorno dopo giorno, pian piano tutti i suoi fratelli girini iniziano a crescere e a scomparire tutti misteriosamente, lei inizia a chiedersi se Big Blub sia arrivato a loro e, se presto, arriverà anche a lei. Tad si domanda se sono andati in un posto migliore o se non siano spariti mangiati dal grande Big Blub, il grande vecchio pesce spaventoso che vive nelle profondità dello stagno.


E Tad? Continuerà a rimanere piccola e continuerà a nascondersi da Big Blub?
Dove sono finiti tutti? Saranno forse stati catturati dal terribile Big Blub?
Tad, nonostante i timori, non si dà per vinta. Sarà anche piccola, ma le risorse non le mancano.
La storia di Tad porta con sè un grande forte e positivo messaggio, in un progressivo accendersi di colori, scopriremo, insieme ai piccoli lettori, che anche Tad è forte abbastanza …di salto in salto.

I colori e le illustrazioni sono luminose e meravigliose, attirano immediatamente l’attenzione. Poi noti la piccola Tad seduta su una foglia, che guarda in lontananza, pensando alla vita…

Tad di Benji Davies edito da EDT Giralangolo racconta una grande storia, su come superare la paura di crescere e le prove che ognuno di noi, piccoli e adulti, dovrà affrontare e di come sia necessario imparare a riconoscere i pericoli. Magari ci sarà qualche lacrimuccia, ma senza timore, perché passo dopo passo…così è la vita ❤
Il più piccolo girino del gruppo affronta la sua più grande paura in questo commovente libro illustrato,
il coraggio e la crescita sono il messaggio importante dietro questa storia sul crescere, ramificarsi e imparare a fare le cose nel proprio tempo.

“Crescere potrebbe richiedere più tempo quando inizi dal basso,
ma a volte i piccoli cuori hanno i sogni più grandi
e fanno i salti più grandi di tutti …”

Tad è fantastica. È resiliente e coraggiosa è impossibile non tifare per lei e non amarla fin da subito. Non si è mai sentita dispiaciuta per se stessa per essere piccola ed è in realtà un grande modello – per un girino …
Le illustrazioni di Benji sono semplicemente meravigliose, creano un mondo atmosferico e ritraggono brillantemente le emozioni di Tad; con il testo essenziale per comunicare e completare il racconto delle illustrazioni.
Benji Davies ha superato se stesso nel raccontare questa storia!


Tad è una splendida storia per tutti i bambini che si vedono più piccoli dei loro amici o fratelli
Una storia speciale da leggere con i bambini che si sentono lasciati indietro, esclusi o preoccupati di stare al passo con gli altri.
TAD è un viaggio colorato e coinvolgente nell’acqua
Una piccola perla, una meravigliosa storia sulla crescita, sull’abbracciare il cambiamento e sul correre il rischio!

…”A volte le storie più grandi provengono dai più piccoli inizi …”

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Pupazzi di Neve – David McKee

“Andiamo a fare un omino di neve” disse Rupert
“Un omino? siete sicuri?” domandò papà
“Io farò una donnina di neve” disse Kate

Rupert e Kate sono fratelli e sono i protagonisti, che in una giornata di neve decidono di fare un pupazzo di neve, ma se Kate vuole fare una donnina di neve, Rupert quasi sconcertato sceglie di fare il suo omino di neve. Prima comunicano le loro scelte ai genitori, che molto serenamente ritengono valide e belle entrambi le idee; genitori che nel loro essere e fare quotidiano sono rappresentati alle prese con le faccende che “solitamente” vengono etichettate al rispettivo compagno.
infatti il papà i bambini lo interrogano finchè è alle prese con le pulizie con l’aspirapolvere e la mamma con martello e chiodi sta fissando un quadro in casa.
E poi via! Entrambi con entusiasmo si adoperano per creare i loro pupazzi.


Indossati, guanti, sciarpa, giubbotto e berretto eccoli uscire, Rupert per fare un omino e Kate una donnina.
Non manca nulla ai due pupazzi di neve, grazie a mamma e papà l’omino di neve e la donnina di neve infatti hanno anche i loro cappelli e la loro sciarpa e non manca la foto ricordo…anche perchè dopo la notte forse i pupazzi potrebbero non esserci più…

Pupazzi di neve di David McKee edito da Mondadori, vede i piccoli Rupert e Kate intenti a costruire un pupazzo di neve. Rupert è felice, ma Kate vorrebbe realizzare una donnina di neve. Certo, nessuno ne ha mai vista una… Però, in fondo, chi ha detto che non si possa fare?


Ancora una volta un bel albo illustrato che insegna a guardare il mondo senza pregiudizi di genere e a sostenere con forza le proprie idee, dall’autore di Elmer.

Con la naturalezza e la semplicità di pensiero dei bambini, i due insieme trovano questa soluzione creativa alla questione, una soluzione che diverte e fa riflettere su un tema importante e di grande attualità come quello dei pregiudizi legati al genere.
Un classico scritto oltre trent’anni fa che, oggi più che mai sarà amatissimo anche dai nostri bambini.

David McKee deve gran parte della sua notorietà all’aver ideato un personaggio potente ed amatissimo dai  bambini: Elmer l’elefantino variopinto, che ha fatto della sua diversità una bandiera. Una riflessione quella che riguarda l’identità, il rapporto con se stessi, la relazione con gli altri che è presente in tutta la produzione dell’autore inglese, a partire da Elmer fino ad arrivare ai Due mostri protagonisti delle altre sue storie illustrate.
Con grande intelligenza e sapienza David Mckee è riuscito a regalare ai bambini di tutto il mondo albi che sanno far riflettere ma con grande leggerezza, avulsi da qualsiasi tipo di moralismo o conformismo, ma anzi propagatori di valori profondamente universali oltre che di un’idea d’infanzia assolutamente libera e selvaggia.
Nella vasta produzione disegnata di David McKee due possono essere i filoni principali da cui far partire la nostra analisi: da una parte l’accettazione della diversità e dall’altra la creazione fantastica del reale, o, se vogliamo, la normalità quotidiana nel suo rapporto con la fantasia e la fiaba.
Tutte qualità speciali che possiamo riscontrare anche in questo ultimo titolo Pupazzi di Neve.

Consiglio la scuola anche alle maestre, ai nonni, ai genitori in biblioteca… perchè è un albo che insegna a guardare il mondo senza pregiudizi di genere e a sostenere con forza le proprie idee.

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La Famiglia Volpitassi – Brigitte Luciani

Cos’è questo rumore, papà?
Qualcuno è entrato nella nostra tana.
Presto nascondetevi!

Nella tana di papà Tasso, Scouty e Woody, mamma Volpe e la piccola Rosie ci arrivano per sbaglio, dopo aver abbandonato in fretta e furia la loro casa perché scoperta dai cacciatori. L’intrusione crea scompiglio nella nuova tana, ma papà Tasso fin da subito si dimostra ospitale e gentile verso le nuove arrivate e offre loro del cibo e un letto dove potersi riposare.

Forse all’inizio pareva essere una sosta temporanea invecediventa una vera e propria convivenza tra la famiglia di volpi e quella di tassi.
Mamma Volpe e papà Tasso sembrano andare a gonfie vele
e sono in perfetta sintonia, la stessa cosa non si può dire dei tre cuccioli. Rosie non riesce a legare con Scouty e Woody e i due non fanno altro che elencare le differenze che intercorrono tra le due specie di animali. Nemmeno nei giochi i tre vanno d’accordo: i tassi sono troppo lenti, hanno paura di tutto e sono maniaci dell’ordine; le volpi sono troppo spericolate, vivaci e decisamente confusionarie.


Così nel mentre gli adulti iniziano già a progettare di ingrandire la tana dei tassi, i tre cuccioli pensano a un piano che possa, una volta per tutte, aprire gli occhi ai genitori sulle evidenti differenze che ci sono tra tassi e volpi: e cosa c’è di meglio di una bella festa a sorpresa, piena di animali, musica e rumore? Di sicuro papà Tasso farà il guastafeste perché odia la confusione e questo costituirà per mamma Volpe il motivo per litigare con lui.
Come andrà a finire?
Sarà un problema o la possibilità di vivere in una nuova e amorevole famiglia?

 

Molti conoscono già la famiglia Volpitassi e finalmente sono arrivati in libreria i libri che hanno ispirato la serie in onda in tv! La famiglia Vopitassi è un tenero fumetto adatto ai giovanissimi lettori (dai 6/7 anni in su per una lettura autonoma) ricco di umorismo, poesia e splendide illustrazioni dai colori luminosi, opera della amatissima Ève Tharlet edito da il Castoro.


Anche questa volta si racconta delle vicende di una famiglia, o meglio di una famiglia che va a comporsi: nel primo volume, Volpitassi – L’incontro, infatti il signor Tasso e i suoi due cuccioli offrono riparo a Rosie e alla sua mamma, due volpi che hanno visto la loro tana distrutta dai cacciatori. La convivenza diventa presto molto di più: il signor Tasso e la signora Volpe infatti decidono di fondare una nuova famiglia in cui i tre “quasi fratelli”, come dice Rosie, un po’ combinano guai e avventure insieme un po’ faticano ad abituarsi alle novità.
Famiglia allargata dunque, infatti la serie animata affronta uno dei temi più importanti di questo millennio “famiglia mista” cercando di portare a ragionare sull’accettazione delle differenze degli altri e nel riuscire a trovare la propria strada, per la costruzione della propria personalità.
Tutti dovranno imparare ad andare d’accordo e trovare un nuovo equilibrio nelle loro vite. Fortunatamente, quando c’è amore e comprensione la casa è sempre piena di felicità e sorrisi!

Il secondo volume: Volpitassi – Scompiglio nella tana, riprende il racconto di questi nostri amici tassi e volpi che vivono insieme da 1 mese.
Genitori e figli si conoscono e vivono insieme.
Le inevitabili tensioni sorgono, ma questi 3 cuccioli intrepidi vivranno avventure che li uniranno. Di fronte a una minaccia comune, uniranno infatti tutte le loro forze.
Inoltre in questo seconda avventura farà la sua comparasa anche il padre nomade di Rosie 😉

È un fumetto facile da leggere e piacevole per gli occhi. I dialoghi sono semplici e accessibili.
Queste due storie si basano sul fumetto francese per bambini “Monsieur Blaireau e Madame Renarde” di Brigitte Luciani e Eve Tharlet tradotto in 17 lingue.
Va detto che queste due storie Volpitassi – L’incontro e Volpitassi – Scompiglio nella tana sono storie di famiglia che possono parlare a tutti.

Oltre ad essere delle letture molto piacevoli sono anche divertenti e mostrano come le differenze non sono necessariamente barriere insormontabili.
La convivenza tra le due famiglie Volpi e Tassi, consente di affrontare molti temi che si incontrano necessariamente e quotidianamente in ogni famiglia 😉
Sono ideali per apprendere e affrontare valori come la tolleranza, la condivisione, l’amore e l’amicizia.
Con tenerezza, questa serie di libri per bambini (dai 5 anni) lascia molto spazio alle relazioni familiari, all’immaginazione e all’avventura.

“Adorabile” è un termine molto appropriato per descrivere queste storie di tutti i giorni. La fratellanza, la famiglia ricostituita, le differenze, le concessioni necessarie per una piacevole convivenza, solidarietà, risate e piccoli piaceri, dissenso, condivisione, rispetto … teneri temi che parleranno a un buon numero di bambini.
Se gli intrighi sono sempre piuttosto positivi (gli argomenti non durano mai molto a lungo e non accade nulla di veramente drammatico), non c’è nulla di sciocco o ridicolo in queste storie. Gli autori hanno saputo cogliere momenti molto realistici e toccanti che gradualmente fanno crescere i nostri giovani protagonisti.

I disegni sono morbidi, bucolici e meravigliosamente colorati. Facilmente identificabile grazie alle sue caratteristiche, i personaggi sono espressivi, gli acquerelli di Eva Tharlet ci portano in questa foresta idilliaca con le sue radure e i suoi fiumi che sublimano il passaggio delle stagioni.

Divertitevi con la famiglia Volpi-Tassi!
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In punta di piedi – Christine Schneider

“Bernardo, io ho fame!”
“Anch’io, Clara!”
In punta di piedi, il cuore che batte,
Bernardo e Clara si tuffano nella notte.

Due bambini in un grande letto che hanno fame e che decidono di sgattaiolare giù in cerca di cibo.
In punto di piedi, Bernardo e Clara si tuffano nella notte.
E’ già inoltrata l’ora di dormire, le luci sono spente e in casa c’è il silenzio della notte ma Clara e Bernardo hanno fame.


Così inizia l’avventurosa notte di questi due bimbi nella casa dei loro nonni.
Clara e Bernardo attraversano con coraggio i corridoi e le stanze scure, vorrebbero essere leggeri e silenziosi, ma nel buio di quella casa che sembra un museo, per le scale e davanti al frigo illuminato, qualche
BADABUM! CRASH! SPLASH! Shhhhhhhhhhhhhhh! è inevitabile!


Un oggetto cade, una decorazione traballa, ceramiche si infrangono… i movimenti dei bambini provocano rumori sospetti che mettono in allerta i nonni.


Ma quei rumori, i nonni Igino ed Ortensia elegantissimi nelle loro vestaglie retrò, li conoscono molto bene, come conoscono tutti gli insoliti abitanti – Cocò un pappagallo dal petto arancione, Grangrosso un gigantesco elefante, Milù un’enorme tigre e Boboa un lunghissimo serpente…insomma non sospettano minimamente la verità: secondo loro i colpevoli sono piuttosto loro 😉

Bernardo e Clara, riusciranno a non farsi scoprire
e soprattutto a portare a termine la loro missione notturna?

La storia, che oscilla tra la realtà e la fantasia, racconta una notte che potrebbe essere una come tante e invece diventa un’esperienza tanto imprevedibile quanto eccitante; affrontare il corridoio nero, non svegliare gli adulti, fare qualcosa di nascosto.
La prospettiva poi cambia: a volte sembra di essere lì dietro i due bimbi, senza sapere cosa sta per accadere, in altre illustrazioni li osserviamo in azione, speranzosi che non vengano scoperti nonostante piccoli e rumorosi incidenti.

Gli autori Christine Schneider ed Hervé Pinel, in questo albo illustrato, edito da Orecchio Acerbo, sono capaci di prendere per mano con maestria e accompagnare “In punta di piedi” i giovani lettori in una storia notturna dai tratti epici, al confine fra sogno e realtà.
Avvalendosi dell’uso di rime e assonanze, suoni onomatopeici e giochi di parole nei dialoghi dei due nonni, l’autrice tesse una storia con una trama dal ritmo brillante, perfetta per la lettura ad alta voce.
Anche le illustrazioni, con i loro giochi con i contrasti di colore e di luce, con le ombre e il vedo-non vedo, Hervé Pinel riesce a rappresentare perfettamente quella condizione di incertezza che la notte e il buio ci trasmettono e in cui tutto appare avvolto nel mistero.

Vi invito ad entrate in questa storia In punta di piedi, perchè è un’avventura sospesa tra sogno e realtà, una passeggiata tra luci, ombre;
Un libro che risveglia, nei piccoli lettori, ma anche nei grandi 😀 le emozioni che la notte porta con sé con parole in rima all’insegna del coraggio e della giocosità

“Ortensia, mi fai impazzire…
non sei ancora a dormire?”
“Shhhhh!………”

Puoi acquistare il LIBRO QUI:

Dory Fantasmagorica: 3 libri divertentissimi – Abby Hanlon

Chi è Dory?
Dory è una bambina di 6 anni, dalla grande fantasia, alle prese con la scuola, le prime amicizie, fratello e sorella troppo reali e amici immaginari molto presenti. Frutto della penna di Abby Hanlon – insegnante newyorkese che ha iniziato a scrivere e disegnare le avventure di Dory ispirata dai giochi di fantasia dei suoi figli.
Dory Fantasmagorica è una serie di tre libri, pubblicati in Italia da Terre di Mezzo editore.

Il 1° volume
Dory Fantasmagorica

la piccola protagonista, si presenta ai lettori con il suo fare inconfondibile, è divertente, imprevedibile e soprattutto incontenibile, fino a portare allo sfinimento i genitori e la sorella e il fratello più grandi di lei.

Non lo fa apposta, ma ha sempre la battuta pronta e vuole esserci ad ogni costo, anche finendo per mettersi nei guai:


Dory soffre del sentirsi la più piccola in ogni situazione, sempre esclusa dai giochi e dalle avventure dei fratelli. Cerca di sopperire con la sua fervida immaginazione che produce amici immaginari ad ogni piè sospinto (qui conosciamo Mary), a prendere alla lettera tutto quello che le vien fatto credere e a buttarsi a capofitto in tutto, senza stare mai zitta, disposta addirittura a trasformarsi in Ossodipollo, adorato cucciolo di cane, o a infilare le mani nel gabinetto per recuperare la pallina rimbalzina.

Il 2° volume
Dory fantasmagorica trova un’amica
(per davvero)


l’avventura di Dory continua nel suo secondo anno di scuola e il suo inatteso incontro con una bambina abbastanza singolare da poterle diventare amica e, soprattutto, amica vera; proprio così, vera, perché chi già conosce Dory sa che la sua vita sta a metà via tra la realtà e la fantasia (è questa la fantasmagoria!).

Che fatica, per una bimba già così coinvolta nei suoi spazi immaginari, prendere la porta di casa per uscire in mezzo agli altri, direzione LA SCUOLA, zaino in spalla (uno zaino in cui c’è di tutto, tranne il materiale per la scuola!) e, nelle orecchie, le raccomandazioni dei fratelli perché Dory non faccia quella “troppo stranaanche là fuori, in mezzo agli altri mentre lei, al suo fianco, porta a spasso gli amici della sua vita dentro casa, fantastici, irrinunciabili, invisibili.

In classe quest’anno c’è una nuova bambina: le mancano due denti davanti, disegna principesse, si veste come una principessa, è educata come una principessa e ha un nome da principessa: Rosabella!

Dory la riconosce: è lei la migliore amica per sempre!

Rosabella non si stupisce degli amici e delle storie di cui Dory la rende partecipe, né ha dubbi sull’esistenza di una Signora Arraffagracchi che ha rapito il Signor Bocconcino per convincere Dory, col ricatto, a tornare al mondo fantasmagorico di sempre. Rosabella e Dory, insieme, sfidano la terribile Signora, la battono e Dory scopre che la fantasmagoria più bella è quella vissuta, nel gioco, con gli altri.

Anche in questa seconda avventura ritroviamo il ritmo travolgente e l’ironia (divertentissime le vignette che accompagnano la storia), racconta anche la strada che tutti i nostri piccoli devono percorrere per andare verso il mondo senza paura di perdere i legami di casa: scopriranno che evento straordinario può essere, finalmente, l’incontro con un amico reale.

Questa coinvolgente serie di libri continua con
il 3° volume:
Una pecora nera a scuola.
Dory fantasmagorica


Indubbiamente Dory è sempre lei, come potrebbe cambiare la bambina burlona e sognatrice che abbiamo imparato a conoscere nei primi due libri della serie.
Dory ha iniziato la scuola e, come abbiamo scoperto nel secondo episodio, ora ha una grande amica vera che si chiama Rosabella.

Con tutte le sue imperfezioni e la sua visione distorta del mondo, è un personaggio che si lascia amare dai cuori dei suoi lettori. Le immagini in bianco e nero sono cosparse liberamente in tutto il libro, che lo rendono un libro divertente per i lettori in crescita.

È una lettura divertente e veloce
che i bambini possono apprezzare e ridere.

A Rosabella e Giorgio (altro compagno vero) si uniscono, ancora una volta, il fidato Signor Bocconcino, il mostriciattolo Mary, che dorme sotto il suo letto, e la temibile signora Arraffagracchi, nemica assoluta.

In questa nuova avventura la piccola Dory ha un nuovo problema da affrontare, deve imparare a leggere. Ma attenzione è una questione di assoluta importanza e non tanto perché lo richiede la maestra ma perché la sua amica Rosabella è la lettrice più grande e più brava mai vista.

Se non impara a leggere come la sua amica Rosabella, dovrà fare gli esercizi di lettura senza essere in coppia con lei ma con Giorgio e dover far finta di leggere con la mente mentre l’insegnante controlla.
Troppo faticoso e per niente divertente 😉

Per fortuna, c’è come sempre il signor Bocconcino, troppo geniale nel trovare le soluzioni, anche se non sempre adatte e perfette.
Eh già servirebbe una pozione magica del signor Bocconcino, ma le cose non vanno come previsto 😉
E così in un pomeriggio in cui leggere diventa la cosa più importante da portare avanti, Dory si trova alle prese con una pecora nera che esce dal libro e la seguirà ovunque.
Con questa pecora nera ci troveremo catapultati in una fattoria dove la nostra piccola amica chiederà l’aiuto di Bocconcino per ottenere una Pozione Magica di Lettura e dove incontrerà la signora Arraffagracchi che vorrà, invece, rubare degli animali.

Dory ancora una volta,
ci travolge con avventure
e divertimento assicurati.

e ovviamnete ancora una volta,
realtà e immaginazione si uniscono e si mescolano.

Io penso che questa serie e in particolar modo quest’ultimo libro possa diventare la chiave che farà capire e amare la lettura a tutti i piccoli lettori, che come Dory, si sentono schiacciati dal peso di non riuscirci.
Talvolta basta davvero poco per far scattare quella scintilla che può davvero fare la differenza…Forse forse potrebbe proprio Dory a farla accendere. 😉

Mi rimane solo da dire, nel caso non sia trapelato 😀 che Dory Fantasmagorica è incontenibile come la sua fantasia, che leggendola sarà anche come fare un viaggio sui pensieri dei vostri bambini piccoli, distratti, confusionari, combina guai.
Idee mirabolanti, spericolate, vedono cose che noi non vediamo, si entusiasmano per cose che noi non capiamo..sarà un viaggio davvero bello anche per i grandi!

Dory PIACE perchè?

Beh, perchè assomiglia alle bambine e ai bambini che conosciamo, desiderosi di vivere avventure e pronti a trasformare in narrazioni fantastiche ogni nuova esperienza o persona incontrata.
Si presta bene a una lettura autonoma dai 7-8 anni, a una lettura ad alta voce già a partire dai 5.

Buon divertimento,… leggendo 😉
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Dory
fantasmagorica

Abby Hanlon

Abby Hanlon

Abby Hanlon

Acero di Lori Nichols – Picarona

“Quando era ancora un sussurro,
i suoi genitori avevano piantato
un alberello in suo nome.”

Due genitori piantano un alberello poco prima della nascita della loro prima figlia.
Quando la bambina arriva e viene posta sotto i rami sottili dell’albero appena nato, i due genitori decidono che proprio come un acero era l’albero perfetto da piantare, Acero sarà il nome perfetto per la loro figlia. E così inizia questo affascinante libro!
Oltre a quella che sicuramente sarà un’amicizia per tutta la vita. I due “aceri” crescono insieme, e Acero, la ragazza ha un compagno tutto suo per il gioco. L’albero non si dice mai disturbato, quando Acero è troppo rumorosa, o troppo disordinata 😉

Trattando la sua anima gemella con preoccupazione umana, e non conoscendo ancora i cambiamenti stagionali, quando la bimba si rende conto che presto il suo albero sarebbe rimasto spoglio, si preoccupa che si possa prendere un gran raffreddore, allora come ben potete immaginare con la genuinità che solo i bambini hanno, la piccola Acero si tolse il cappottino e lo diede ad albero, perchè anche lui potesse stare al calduccio.

L’orginale coppia di Amici cresce insieme attraverso le stagioni, fino a quando arriva uno nuovo albero, e il pancione rigonfio della mamma annunciano in modo curioso l’arrivo della sorellina di Acero, la piccola Salice.
Nichols porta il ciclo di vita al punto di partenza con un’altra nascita e un altro albero.

L’autrice Lori Nichols ha iniziato a illustrare in seconda elementare, quando il suo poster per la Humane Society ha intimidito alcuni giudici piuttosto duri, e ha preso il primo posto. Inutile dire che è stata una pietra miliare fondamentale.

Ora guarda alla natura e alla sua famiglia per la maggior parte della sua ispirazione. Da bambina studiava tutto, dalle ghiande alle rane e si meravigliava. Le tre ragazze di Lori le hanno ricordato quei giorni e si ritrova a costruire sulle proprie percezioni, idee e disegni.
Ed è proprio Acero edito in Italia da Picarona ad essere il suo primo libro di debutto!

Lori sa bene che le illustrazioni, pagina dopo pagina documentano in modo unico il tempo quasi meditativo di un bambino con il suo “compagno” preferito molto più efficacemente di mille altri oggetti o parole.
Queste illustrazioni a doppia pagina sono un esempio stellare del perché meno può essere di più. Non intromettendosi nell’intimità, Nichols presenta una storia accattivante per i bambini piccoli che vorranno avere un amico all’aperto così unico. Le illustrazioni sono applicate in modo chiaro su carta bianca morbida che aiuta a ottenere un richiamo sensoriale e l’unità intenzionale con la natura.

Un grande libro sugli alberi, sul magico potere della natura, sui fratelli, sull’amore, sulla crescita.
Buona lettura

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Acero.

Lori Nichols