La Scuola dei Papà – Pog – Recensione

“Una piccola fila indiana attraversa la foresta.
Sono i futuri papà che oggi tornano a scuola.
Si trascinano un po’.
Alcuni di loro non hanno voglia, proprio nessuna voglia, di andarci.
Ma non hanno scelta:
le mamme li hanno iscritti affinché siano pronti per il grande giorno”.

Eccoli dunque alla Scuola dei Papà, non una scuola come le altre, qui non impareranno né matematica né coniugazione, no, dovranno superare loro stessi in un giorno ed una notte…i futuri papà Coniglio, Orso, Volpe e Procione guidati dall’anziana tartaruga maestra che si aspetta che imparino a memoria un centinaio di filastrocche ed a cambiare un pannolino ad occhi chiusi.

“Affiderò a ognuno di voi un mio uovo.
Dovrete prendervene cura […] e, soprattutto,
riportarmelo tutto intero domani mattina”.

Tra la teoria e la pratica sappiamo che c’è una bella differenza… papà Coniglio, Orso, Volpe e Procione riusciranno a dimostrare di essere non tanto brillanti scolari quanto piuttosto dei bravi papà?
Ogni papà esce da scuola con il suo uovo e cerca di fare il meglio che può con quello che ha.

Papà Procione al suo uovo canta una canzone, papà Orso gli racconta delle favole, papà Coniglio invece lo dipinge tutto, mentre papà Volpe… beh lui è quello che sceglie la soluzione più pericolosa di tutte!

Non è facile fare il papà, perché non è facile prendersi cura di qualcosa e qualcuno di delicato come un uovo, ma questi quattro (futuri) papà ce la mettono davvero tutta per svolgere il prezioso compito…ovviamente con finale a sorpresa! 😉

La Scuola dei Papà di Pog, con le illustrazioni di Clotilde Goubely edito da Il leone Verde Piccoli, è una storia tenera e simpatica per bambini dai 3 anni.
Una vera e propria celebrazione del legame padre-figlio fatto di coccole ed accudimento.

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Che pasticcio, Ms. Alce! – Andrea Steinhöfel

“Tu scendi dalle stelle, o re del cielo” avevo appena intonato.
…A scendere dalle stelle, però, non fu il re del cielo, bensì Mr. Alce.

Bertil è un bambino come tanti, ma a differenza dei suoi coetanei che scrivono liste lunghissime di desideri indirizzate a Babbo Natale e attendono la notte del 24 dicembre pieni di eccitazione, immaginando i doni che troveranno sotto l’albero. Bertil invece a Babbo Natale non ci crede proprio più.
Ma quando una sera, mentre intona canti di natale con la famiglia, un’alce precipita sulla sua casa mandando in frantumi il tavolino ikea del salotto e sbriciolando i biscotti della nonna (che tanto era pessimi!) è costretto a rivedere le sue posizioni…


Mr. Alce purtroppo, prendendo male una curva sopra l’Irlanda sbanda e arriva dritto nel salotto della famiglia Wagner.
Oltre al fatto che un’alce siede nel suo salotto, ci sono altri due aspetti che rendono la faccenda alquanto insolita. Innanzitutto l’animale parla e già questo sarebbe sufficiente a lasciare stupefatto chiunque. Ma, in più, dice di essere il collaudatore della slitta del “capo” e cadendo, si è ferito una zampa.

“Ma gli alci possono volare?” domandò poi dubbiosa la mamma.
“No”, rispose Kiki, “Così come non possono fare trekking, immersioni o giocare a tennis. E nemmeno parlare.”
Come se avesse atteso proprio quel momento, l’alce aprì gli occhi: “Ti sbagli, bambina!” bofonchiò. “Io parlo ben cinque lingue, e tutte correttamente!”
“Sarà”, ribattè Kiki impassibile.

Sulle prime incredulo, Bertil comincia a nutrire qualche dubbio sulle sue convinzioni. I due diventano ben presto amici, per la prima volta in vita sua il bambino si sente capito.
Così, nascosto nel garage di casa, inizia la sua convalescenza e anche un periodo magico per Bertil e sua sorella. Alce racconta loro il dietro le quinte del lavoro del boss e Bertil gli rivelerà il suo desiderio più segreto, quello di rivedere i suoi genitori separati di nuovo insieme.
Finché, un giorno, uno strambo vecchietto con la barba bianca si presenta alla porta reclamando Mr. Alce!

Che pasticcio, Ms. Alce (edito da Terre di Mezzo) di Andrea Steinhöfel, illustrato da Katja Gehrmann con un tocco di allegria e ironia perfettamente in armonia con la storia ci racconta un’avventura tenera e divertente, dove non mancano le risate per grandi e piccoli lettori 😉
Un bestseller da 375.000 copie vendute in Germania, tradotto in 9 lingue!
Non sarebbe un libro di Steinhöfel se non ci fosse molto rilievo comico oltre all’assoluta assurdità degli eventi: momenti divertenti che danno leggerezza alla storia.


Il libro è divertente e colpisce assolutamente il suo pubblico di destinazione. Piace anche perché la storia ha qualcosa di diverso e non segue allo stesso modo tutti i cliché natalizi.
Una storia che non nega che i regali li comprano i genitori, ma racconta di un Babbo Natale che pensa ai desideri speciali, non materiali, quelli che alla fine sono per tutti più importanti.
Un avventura questa che ci porta a sperare in questo Babbo Natale che si dedica ai desideri speciali!

Il Natale riguarda i desideri del cuore, quelli che non si possono esaudire con i soldi. Anche Bertil riconosce presto la differenza.
Ma prima di tutto, il libro è una lettura natalizia divertente. È un’avventura che non consiste in grandi sfide, ma in piccoli compiti della vita quotidiana. Questo è ciò che rende questa storia così speciale, così suggestiva ed eccitante, così divertente e piacevolmente diversa.
Una storia, a capitoli, che conquista i bambini dagli 8 anni in su, di una bellezza disarmante in cui i sentimenti si fanno vivi, e la lettura è piacevole in qualsiasi periodo dell’anno.

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Io gomitolo, tu filo – Alberto Pellai

“All’inizio, eri gomitolo come me…
anzi, eri proprio dentro di me.
E un giorno sei diventato filo,
ma io sono rimasta gomitolo per te.”

L’autore, con queste parole, parla ai bambini, ma anche agli adulti, come spesso gli albi di qualità riescono a fare tenendo insieme piani diversi, attraverso la storia di Filo e Gomitolo…


Nasciamo immersi nell’amore di chi ci fa entrare nella vita. Da quell’amore veniamo avvolti e cullati. Nutriti e accuditi. L’amore che ci tiene, mantiene e sostiene quando non siamo ancora in grado di farlo da soli è quello che costruisce dentro di noi la dimensione della sicurezza e della protezione, che ci permette di fidarci e affidarci alla vita.
John Bowlby nella seconda metà del ‘900 ha rivoluzionato il nostro modo di comprendere la genitorialità e i bisogni evolutivi del neonato formulando la teoria dell’attaccamento grazie alla quale ha fornito una cornice teorica di importanza fondamentale per comprendere quanto e come le cure che riceviamo da chi ci ama e accudisce sin dal primo giorno della nostra esistenza determinano lo stile, il modo e l’attitudine con cui poi ci muoviamo nei territori della vita.

Quando ti ho visto ho detto: “Oh io ti adoro!”
Eri un filo corto corto….. ma che grandissimo tesoro
Ti guardavo dormire e mi dicevo “Com’è bello il mio filo nella culla”
A volte mi avvolgevo accanto a te …. E non pensavo a nulla proprio a nulla.

Io gomitolo, tu filo è un viaggio attraverso le principali tappe evolutive della relazione madre-figlio, dal primo incontro, alle prime esplorazioni, racconta di incontri, luoghi, desideri, pensieri, avventure.
Una narrazione delicata che ripercorre tutte le tappe del percorso di crescita attraverso cui il bambino comincia a esplorare il mondo per comprenderle appieno e imparare a viverle con serenità.
Amare e accompagnare un figlio nella vita significa proprio questo:
insegnargli a staccarsi da noi, avendogli fornito la certezza che noi rappresenteremo per sempre la base sicura, il porto verso cui potrà direzionare la sua navigazione quando le onde diventeranno spaventevoli o il mare della vita diventerà tempesta.

“Amare significa imparare a lasciar andare, avendo prima però costruito una stanza nel cuore in cui l’amore di un genitore per il proprio figlio (e viceversa) troverà sempre il proprio luogo elettivo”.
Alberto Pellai

Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva ci accompagna a conoscere in modo semplice e chiaro la teoria dell’attaccamento grazie a questa tenera metafora di un gomitolo da cui nasce un filo.
Ci sono molti momenti che mamma gomitolo e il suo filo condividono, dalla nascita, alla prima pappa, alle prime parole…
Mamma gomitolo accompagna costantemente il suo filo alla scoperta di quello che lo circonda, dei fiori, di altri gomitoli e fili, di nuovi ambienti come la scuola.

Man mano che filo cresce aumenta la distanza percorribile dal filo che si allontana verso il mondo, mentre mamma gomitolo rimane porto sicuro verso cui tornare nel momento del bisogno.
Io gomitolo, tu filo di Alberto Pellai edito da De Agostini è un libro dolcissimo ed emozionante. Con un testo poetico racconta a grandi e piccini una teoria che altro non è che una tenera storia di vita, una filastrocca da narrare accoccolati stretti stretti.
Tutti noi abbiamo vissuto un pezzo di storia di vita in cui siamo stati Filo prima di trasformarci poi in Gomitolo per qualcun altro. In questa continuità di vita e di legami da cui proveniamo e che creiamo e generiamo, si snoda la meravigliosa matassa in cui è avvolta la nostra Vita.


Io gomitolo, tu filo, non è una semplice storia, è la voce interiore della vita, grazie anche alle illustrazioni piene di amore e poesia di Ilaria Zanellato il complemento perfetto che le trasforma in nutrimento per l’anima, riempendo tutte le pagine ci trasportano in questo mondo colorato pieno di fili e gomitoli, e delle loro avventure.
Pagina dopo pagina raccoglie con piccole frasi che pulsano d’Amore la nostra storia, una storia fatta di bellezza e calore, di protezione e autonomia, di vicinanza e distanza, di crescita e cadute, di spazi ed esperienze.
Frase dopo frase ci guida e culla verso una lettura chiara e semplice della relazione madre-figlio, verso la famosa relazione di attaccamento.

“Filo si spinge sempre più lontano.
Vuole conoscere, esplorare e la mamma ha un po’ paura nel vederlo andare lontano.
Ma, per il suo bimbo, ha imparato a cambiare forma, è diventata un grande mappamondo.
Poi, il suo bimbo è volato in alto come un grande aquilone.
Ma il filo tra loro non si è spezzato,
anzi è ancora più resistente solo più sciolto e lungo. “

Questo è un libro che profuma di abbracci e di vita, perfetto per la buona notte, oppure da leggere insieme stretti stretti, un libro da regalare per ricordare il nostro affetto immenso, un libro per ricordare che ci siamo, un libro speciale
Per tutte tutte le mamme del mondo…per tutti i gomitoli che ogni giorno lasciano andare un po’ più lontano il loro filo

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Io ci sarò – Ann Stott

Ti prenderai cura di me anche adesso che son cresciuto?

Questo affascinante libricino risponde alla domanda di un bambino su quando la sua mamma finirà di essere la sua mamma ora che non ha “bisogno” di lei così tanto.
I bambini adorano l’idea di crescere e di fare le cose da soli. È divertente vestirsi, leggere e fare la doccia come un bambino grande. Ma è anche un po’ spaventoso. Correndo lungo un muro di pietra, il bambino chiede a sua madre:

“Ti prenderai ancora cura di me quando sarò grande?”

Ann Stott e Matt Phelan, offrono un ritratto onesto e affettuoso di un bambino che fa i primi passi verso l’indipendenza.

Io ci sarò pubblicato da Pulce edizioni è una celebrazione dei successi di un bambino in crescita e una rassicurazione sul fatto che la mamma sarà sempre lì.
Una mamma è una mamma e lo sarà sempre, anche quando non dovrà più allacciare le scarpe o leggere il libro della buona notte, anche quando non ci sarà più il bisogno di spingere il proprio bimbo sull’altalena o quando non dovrà più fargli il bagnetto.
Una mamma è una mamma e camminerà sempre al fianco del suo bambino.

 

“Io sono la tua mamma e questo non cambierà mai.
Anche quando sarai grande, io ci sarò.”

Adoro le illustrazioni di Phelan, dolci e gentili e con molta espressione nei volti.


Una buona lettura per i bambini in età prescolare/asilo che stanno lentamente diventando più indipendenti e fanno di più da soli. Il testo in modo genuino, diretto e semplice, mostra queste fasi dell’indipendenza del bambino e del vicino sostegno dei genitori.


I colori tenui trasmettono la vicinanza tra mamma e bambino.
Un dolcissimo libro per i bambini che hanno superato la fase del bebè, ma hanno ancora bisogno di sapere che la mamma è lì per loro…e leggerlo assieme in un caldo abbraccio è stupendo ❤

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La zuppa di Pirata – Neil Gaiman

Zuppa pirata! Zuppa pirata!
Ma che zuppa prelibata!
Mamma e papà dovevano uscire..
…il baby sitter sta arrivando!

Meravigliosamente buffo e gloriosamente divertente, questa storia di pirati, navi volanti, feste di ciambelle e qualche stufato piuttosto magico è perfetta per tutti i pirati, grandi e piccini.
Con un testo deliziosamente in rima del maestro narratore Neil Gaiman e affascinanti illustrazioni del talentuoso Chris Riddell, questo libro illustrato piace un sacchissimo!
Gioioso, eccentrico e ricco di azione, è un regalo spettacolare e magico.

La zuppa di Pirata edito da Mondadori racconta la storia dal punto di vista di due fratelli. Quando mamma e papà escono per una cena a due, i bambini sono leggermente allarmati di essere lasciati alle cure di una baby sitter molto insolita: Long John Scardy, cuoco di bordo e pirata. E non appena i genitori sono fuori vista, il resto della ciurma di pirati di Long John suona alla porta. E per cena preparano uno stufato di pirati 😉


Sebbene non sia stata usata alcuna magia nella cucina, la strepitosa canzone che accompagna l’aggiunta di ingredienti alla pentola suona sospettosamente come qualcosa che una congrega di streghe canterebbe mentre prepara una pozione.

Inizia in modo abbastanza innocuo con alcune cipolle e carote, ma presto iniziano a comparire gli ingredienti insoliti e continuano ad arrivare. Palle di cannone, dobloni d’oro, alcuni lucchetti dagli armadietti. Uno dei nostri ingredienti preferiti è la bottiglia di lacrime di sirena. Il tutto cucinato in uno scrigno del tesoro e mescolato con una spada da pirata. Ma anche se lo stufato ha un profumo deliziosamente invitante, è meglio a stare attenti a mangiarlo… qualcuno di voi potrebbe trasformarsi in un pirata!
Le ultime parole…, “Diventerai un pirata anche tu” fa sì che la sorellina, faccia due più due. E insieme decidono di saltare prudentemente la cena.

“La serviremo calda e fumante
sotto la luna pirata gigante”.
Zuppa pirata! Zuppa pirata!
Ma che zuppa prelibata!
E ti aggiusta la giornata!
Anche tu sarai un pirata!”

Inosservati dai pirati troppo occupati a banchettare con la propria miscela, i bambini decidono così di evitare il detto stufato con i suoi ingredienti strani e meravigliosi. Tuttavia, non passa molto tempo prima che si ritrovino a salpare nella notte.

La vivace storia in rima di Neil Gaiman ci porta in un viaggio meravigliosamente divertente di pirati ribelli, case volanti, feste di ciambelle e, naturalmente con lo stufato magico. Il tutto accompagnato dalle illustrazioni meravigliosamente dettagliate di Chris Riddell. Questa avventura regala risate ed è un must per tutti i giovani fan dei pirati e per i giovani nel cuore.
Amatissima anche la svolta finale…che non vi svelo 😉


Completamente delizioso, narrazione spettacolare e illustrazioni incredibilmente dettagliate.
Pronti per un’avventura spavalda?

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Forza, Daisy! – Jane Simmons

“Devi starmi vicino, Daisy”
disse Mamma Anatra.
“Va bene” disse Daisy.
Ma Daisy non ubbidì.

La madre di Daisy la avverte di starle vicino, ma ci sono tante distrazioni nello stagno!


Inizia così l’avventura di una piccola anatroccola, che guarda i pesci, gioca con le libellule, salta sulle ninfee, incontra una ranocchia, ma improvvisamente si rende conto di essersi allontanata troppo dalla mamma e quando un grosso pesce le passa sotto ed un falco le vola sul capo, benché al riparo nel canneto, Daisy vorrebbe tanto che la sua mamma fosse lì!


Per fortuna ecco arrivare Mamma Anatra: la piccola Daisy avrà imparato la lezione?

Forza, Daisy! di Jane Simmons edito da Logos fa parte della collana “Gli albi della Copi” e racconta una storia adorabile per i bambini più piccoli che ricorda l’importanza di ascoltare mamma, papà e gli adulti che li accompagnano.
I bimbi si riconoscono fin da subito nella piccola Daisy, stessa voglia di scoprire, stessa curiosità, e quel pizzico di sicurezza e spensieratezza che è marchio dei più piccoli 😉

L’autrice è un personaggio davvero particolare, in un’intervista ha raccontato da dove nasce la storia di Daisy, infatti ha sempre usato il mondo intorno a lei per le mie storie. Quando ha scritto e dipinto Forza, Daisy! viveva su una barca che si chiama Prosperity in Cornovaglia. I dipinti provengono da tutto ciò che poteva vedere, come gli anatroccoli che nuotavano intorno alla sua barca. Si perdevano sempre, proprio come il figlio di un suo amico che per poco non si perdeva nel mercato mentre lo attraversavano.

Le illustrazioni corrispondono perfettamente alla storia. Sono in effetti bellissimi dipinti, il lavoro del pennello è evidente nelle immagini e aggiungono un tocco stravagante e morbido per abbinare le parole. La storia stessa ha un ritmo perfetto. Non è una storia in rima, ma la struttura della frase breve e la ripetizione di parole e frasi aiuta l’interazione e consente ai bambini di “leggere” la storia da soli, inoltre è perfetta per una lettura ad alta voce in gruppo 😉

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Il Progetto – Brigitte Minne

Cominciamo con il progetto, disse Lui.
Lei prese una matita e cercò il più bel foglio di carta che aveva nel cassetto.
Lui ne temperò la punta e disegnò una linea. Era piena d’amore. E Lui era così concentrato
che gli tremavano le mani.
Il segno era incerto e allora Lei lo cancellò perchè non voleva un bambino insicuro.
Lui ricominciò da capo.
Con più amore e senza più tremare.

Tutto ha inizio quando in una mattina come tante Lui chiede a Lei:
“Che ne dici se facciamo un bambino?”
La coppia si è posta questa domanda e ora vogliono avere un figlio. I due aspettano e sperano e immaginano letteralmente come dovrebbe essere il loro bambino.
Come dovrebbe apparire? Che caratteristiche dovrebbe avere? Sì, sarebbe bello avere un bambino così!


Prima disegnano con la matita e cancellano molto, poi prendono i colori e infine viene modellato con l’argilla fino a renderlo perfetto per entrambi.


La pancia di Anna sta diventando sempre più rotonda e quando il bambino nasce, sono sopraffatti da quanto sia bello – eppure così diverso da quello che avevano inizialmente immaginato….

“Così è proprio come dovrebbe essere, disse Lei con una voce di velluto e uno sguardo dolcissimo.”

Il bambino è molto diverso da quello che i genitori avevano immaginato in precedenza. Ma è molto speciale e l’amore dei genitori per il loro bambino non conosce limiti.
Perché nulla può essere pianificato meno dell’aspetto e del carattere di un bambino.

“Sei unico disse Lei e strinse il piccolo a sè.”

E poi c’è questa frase che fa riempiere il cuore di amore e fa scendere lacrime di gioia a tutti i genitori, che si rivedono in questi semplici momenti di caotica quotidianità, mentre incrociamo gli sguardi con loro…
Infatti, quando i due lo guardano anni dopo, come salta felicemente per terra, sono comunque sicuri: è perfetto, proprio così com’è.
L’amore per il bambino desiderato è semplicemente indescrivibilmente bello e unico!

“Il nostro bambino è venuto fuori completamente diverso, disse Lei dolcemente.
Si schizza il fango fino alle orecchie e canta a voce alta: uno quattro, otto, dieci.
Quando li vide alla finestra, sorrise e li salutò con le mani….”

Il Progetto di Brigitte Minne, illustrato da Kaatje Vermeire pubblicato da Kite edizioni è un albo illustrato con una storia poetica sullo sperare e fantasticare, pianificare e preoccuparsi durante la gravidanza che ci ricorda la cosa più importante: l’amore incondizionato!.
Ogni immagine è bella e la storia si legge in modo lusinghiero e poetico.
Il grande messaggio completa questo meraviglioso libro illustrato… perché non importa se un orecchio è un po’ più basso dell’altro, se il bambino ha difficoltà a contare o canta completamente male, noi amiamo i nostri bambini incondizionatamente e da loro un sorriso lascia a noi genitori dimenticare tutto il resto.

Kaatje Vermeire ha illustrato il libro in stile collage, con colori tenui accompagnando i giovani genitori amorevoli in un palcoscenico affascinante e caotico. Quindi stanno in quello che sembra uno spazio infinito, su un’impalcatura, per dipingere e creare il loro bambino. Ogni pagina sembra sognante ed estetica a modo suo.
Il testo di Brigitte Minne si sposa molto bene con le illustrazioni. Descrive metaforicamente l’affetto tra i due e il grande amore che hanno per l’idea del bambino e poi per il bambino stesso. Questo libro illustrato è un omaggio follemente bello all’affetto illimitato che i genitori mostrano ai loro figli.

E’ probabilmente il regalo perfetto per i genitori in attesa o per annunciare la meravigliosa notizia!

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Il Maialino di Natale – J.K. Rowling

Jack adora il suo maialino di pezza, Mimalino, detto Lino. È sempre lì per lui, nei giorni belli e in quelli brutti. Una vigilia di Natale, però, succede una cosa terribile: Lino si perde. Ma la vigilia di Natale è il giorno dei miracoli e delle cause perse, è la notte in cui tutto può prendere vita… anche i giocattoli.

Jack è il piccolo protagonista della storia, un ragazzino come tanti altri, capace di amare profondamente il suo giocattolo preferito. Lino, il maialino di pezza chiamato in famiglia Mimalino è da sempre stato compagno di giochi e amico presente per Jack e per lui nutre un affetto sincero. Non importa quanto consunto sia ormai il tessuto di cui Lino è fatto o quanti rammenti e rattoppi abbia dovuto apportare la mamma, Lino è e sarà per sempre speciale per Jack, amico ed àncora di salvezza, un rifugio.
Questa nuova storia di J.K. Rowling di sicuro non esclude la magia e un’innumerevole dose di fantasia degna dell’autrice britannica che tanto adoriamo. Il libro si divide in nove parti, ognuna suddivisa poi in brevi capitoli.
Come accade in molte famiglie, Jack a soli sei anni assiste ai litigi e poi alla separazione dei suoi genitori. Il bambino soffre in silenzio per non far preoccupare la sua famiglia, sfogandosi e piangendo solo con il suo amico “Lino” il quale d’altronde: “capiva tutto al volo, non c’era bisogno di dirgli le cose ad alta voce”.

“Tutte le sue avventure avevano dato a Lino quel suo odore interessante, che a Jack piaceva molto. Era un miscuglio dei posti in cui era stato e della grotta calda e buia sotto le coperte di Jack. Aveva perfino una traccia del profumo della mamma, che abbracciava e baciava anche lui quando veniva a dare la buonanotte a Jack.”

Il giorno della Vigilia di Natale, Holly, la sorellastra di Jack, durante un litigio lancia Lino fuori dal finestrino, facendolo così sparire nella Terra dei Perduti. Per Jack viene acquistato un nuovo peluche: il Maialino di Natale – esatto, proprio quello raffigurato in copertina – ma il bambino non ne vuole sapere, lui vuole riavere indietro Lino e non uno stupido rimpiazzo! La fortuna vuole che arriva la notte dei miracoli e delle cause perse, una notte in cui tutto può succedere… e infatti a Jack viene offerta la possibilità di rimpicciolirsi ed entrare nella Terra dei Perduti alla ricerca del suo amico Lino.

Inizia così per Jack e il suo accompagnatore – il Maialino di Natale – un viaggio nella Terra dei Perduti. Un posto dove si percepisce la sofferenza delle cose perdute, le quali non smettono mai di sperare in un ritorno a casa.

Il maialino di natale è un romanzo di J.K. Rowling edito da Salani e pagina dopo pagina affronta molte tematiche importanti, tra cui la famiglia, il Natale, l’affetto in tutte le sue forme ma, anche perchè sa parlare con grande rispetto dell’amore che ciascuno di noi nutre per i suoi oggetti del cuore. Probabilmente, con Il Maialino di Natale, un lettore adulto riesce a soffermarsi anche su tematiche più complesse come il valore delle cose.

Nel mondo consumista in cui viviamo, sostituire una cosa “obsoleta” con una nuova e innovativa è all’ordine del giorno… Questo romanzo parla proprio di questo, di quanto un oggetto possa avere un valore aggiunto, diverso da quello materiale, dato dai ricordi e dai forti sentimenti che gli sono stati attribuiti dal tempo.

Attraverso il suo viaggio magico nella Terra dei Perduti Jack saprà ritrovare Lino?
Cosa succederà tra loro?
Cambiamento, perdita, crescita, ricordo ed amore li troviamo in una storia che commuove e che dona ricchezza al cuore dei lettori che vi si accosteranno con onestà.
Scritto magnificamente, illustrato magistralmente, Il Maialino di Natale è un romanzo che va letto e riletto per essere amato sempre di più.

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Emma e l’Unicorno – Dana Simpson

-Sei..
…un UNICORNO, giusto?
-Mh E tu sei un genio.

Emma è una bambina, come tante, frequenta la quarta elementare , è solare ed energica, piena di immaginazione e il sorriso sempre sulle labbra!


Dai suoi compagni di classe viene considerata un po’ stramba, soprattutto da Dakota che adora chiamarla “principessa stupidotta”. Nonostante tutto, a Emma del parere degli altri non importa nulla e vive le sue giornate in modo spensierato e allegro (e anche un po’ monotono…). Almeno fino a quando non incontra Marigold Musetto Divino. O anzi, fino a quando non tira un sasso nel lago e colpisce Marigold, uno splendido unicorno bianco, vanitosa, egocentrica e ironica. 😀

Dopo essere stata liberata, con un sasso in testa, Marigold dice a Emma che, per ringraziarla, esaudirà un suo desiderio.
Qui non mancano ovviamente le richieste mega di Emma, ma alla fine le chiede di diventare la sua migliore amica.
L’unicorno non, sa bene cosa significhi essere la migliore Amica, ma non ha scelta e poi quella bambina con le trecce e le lentiggini sul viso le ispira anche molta simpatia.


Dopo avere lanciato lo scudo della noiosità (l’incantesimo che permette agli unicorni di restare un mito) per evitare che tutti vedendola si sbalordiscano, Marigold ed Emma passano molto tempo insieme senza che nessuno – compresi i genitori di Emma – si stupiscano vedendola al fianco di un animale fantastico.

Emma e l’unicorno è un graphic novel che conquista i bambini, per la collana TipiTondi di Tunué, scritto e disegnato da Dana Simpson, una serie di successo che negli Stati Uniti ha venduto oltre 1,6 milioni di copie.


Emma e Marigold chiacchierano e passano molto tempo insieme, e non mancano mai i botta e risposta divertenti 😀 , giocano (anche se è un po’ difficile giocare a “sasso, carta, forbice” con un unicorno) e si confidano.


Grazie alla sua nuova migliore amica Emma si sente più sicura di sé e diventa gentile perfino con Dakota (che a sua volta è un po’ invidiosa del fatto che la sua arcinemica abbia un unicorno tutto per sé). Tra feste di compleanno e di Halloween, lezioni di pianoforte e di ginnastica, cavalcate in riva al lago e agenzie investigative Emma e Marigold diventano inseparabili tanto che arrivati a fine lettura pagina dopo pagina la lettura di poco più di 200 pagine vola via che è un piacere!
In USA sono stati pubblicati diversi volumi della serie, speriamo arrivino tutti tutti anche qui in Italia 😉

Emma è una ragazzina come tante, con le sue preoccupazioni e i suoi dilemmi, ma grazie a Marigold si ha subito l’impressione che niente sia davvero impossibile per lei, a partire dalla loro amicizia. Il legame tra la ragazza e l’unicorno viene infatti trattato con estrema naturalezza.

I caratteri delle due protagoniste sono evidenti fin dalle primissime tavole, dove all’ingenua irriverenza di Emma, l’unicorno Marigold risponde con quel sano sarcasmo, con battute spesso sottili e argute che zittiscono la ragazzina.


Emma è riconoscibile i bambini leggendo si immedesimano in lei.
Le piacciono le cose che piacciono ai bambini (unicorni, videogiochi, cartoni animati) e si occupa di cose con cui i bambini si occupano (gerarchie sociali scolastiche, compiti a casa, stranezze su Internet).
Anche il legame di amicizia tra Emma e Marigold viene dipinto in modo sincero: un legame fatto di alti e bassi, di momenti di non sopportazione e talvolta di esasperazione, costruito su un interesse incondizionato per il benessere dell’altra.


L’ironia utilizzata è sicuramente l’elemento forte di questa narrazione, dove anche le situazioni apparentemente più complicate per Emma si risolvono con l’aiuto dell’amica unicorno, della sua esperienza e della sua capacità di ironizzare su tutto.
Emma e l’Unicorno ha uno stile divertente, capace di veicolare pagina dopo pagina importanti messaggi, comunicando sia con un pubblico giovane (dagli 8 anni) che con lettori più adulti e maturi.


E’ un fumetto piacevole e delicato, che riesce a donare ai lettori conforto e sorriso, che sa portare un arcobaleno in una giornata grigia.
Una lettura che consigliamo perchè oltre ad essere piacevolissima, porta con sè un messaggio finale positivo ma non idealistico, inclusivo ma mai utopico e contempla le vere sfaccettature della realtà quotidiana, senza creare un’atmosfera favolistica intorno alla storia 😉

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Aldo e Rosa – Quando l’Amicizia vola alto – Susanna Mattiangeli

Aldo e Rosa stavano sempre insieme.
Aldo era invisibile, Rosa no.

Questa storia è per chi sa accogliere tutte le possibilità e anche per chi, almeno, ci prova.
Questa è la storia di una ragazzina che fa la prima media e del suo amico immaginario. Aldo è invisibile, ma noi per comodità lo possiamo vedere: è morbido e bianco.

Le persone del quartiere e la professoressa Spocchia spesso scambiano Rosa per un maschio, perché ha i capelli corti e non è sempre come ci si aspetta che sia una ragazza. Lei a volte ci rimane po’ male, ma la presenza di Aldo l’aiuta molto. Grazie a lui riesce a farsi molte domande, anche bislacche: a che servono i capelli? Chi ha inventato il primo formaggio? Chi ha inventato le domande?

Quando hai un sacco di domande, ci puoi fare un sacco di cose.
Giochiamo al gioco delle domande!
Come si gioca?
Si fanno solo domande.
ok.

Rosa incontra molti amici, tra cui Zoe, una bambina che all’inizio le sta molto antipatica perché sembra una secchiona, ma poi diventeranno inseparabili. Il mondo degli adulti in questo fumetto è abitato da strani personaggi: i professori non sono proprio simpatici e la famiglia di Rosa non fa che spostare e dare via mobili per fare spazio in casa. A un certo punto Aldo chiede a Rosa di rivelare agli altri la sua esistenza.

Giochiamo al gioco del nuovo anno?
Come si gioca?
Si esprimono i desideri.

Aldo e Rosa quando l’Amicizia vola alto di Susanna Mattiangeli, illustrato da Mariachiara Di Giorgio, edito da Mondadori, è un fumetto che parla di crescita e di amicizia, dai 10 anni.
E’ una raccolta di tanti (ben 18) e brevi episodi ironici e filosofici sull’amicizia e la crescita.
La storia di Aldo e Rosa e dei loro amici è nata nelle pagine di “Internazionale kids“, la rivista che l’ha ospitata una volta al mese per un anno.
Prima di allora era da qualche parte nei pensieri di Susanna e di Margherita, la quale ha dato ad Aldo la sua forma rotonda e ha trasformato delle idee in tanti disegni colorati con l’acquerello.
Quando è arrivato il momento di entrare in un libro, oggetto molto reale e allo stesso tempo molto fantastico, la storia si è voluta allargare, ha chiesto più spazio ed è cresciuta di alcuni capitoli.

Ci sono giornate speciali.
Quelle con i regali.
…Ne abbiamo preso uno per tutti!
Saremo la banda del cappello!

Una storia a fumetti che è come un migliore amico, per i temi che con leggerezza racconta e per la sintonia che inevitabilmente si crea con Aldo e Rosa
I fumetti ultimamente si stanno guadagnando un ruolo di rilievo sugli scaffali delle librerie, e sui comodini in cameretta dei bambini.

Mancava solo una cosa.
ALDO!
…Sei l’amico migliore che si possa avere!
E tu il cervello migliore
da cui spuntare!

Rosa quella sera aveva una cosa da fare.
Aveva deciso che le domande avevano bisogno di un posto tutto per loro.
Così avrebbe potuto lasciarle libere e andarle a trovare ogni tanto.

Queste storie hanno la capacità di sapersi adeguare con efficacia e semplicità al linguaggio dei ragazzi per mettere in scena le loro esperienze, i loro sogni, le loro domande e la loro straordinaria visione del mondo. C’è scuramente l’obiettivo è di accompagnarli verso nuove domande e nuove risposte, aiutarli a capire meglio se stessi, altre volte per avvicinarli all’attualità o ai problemi con cui dovranno fare i conti da adulti; il tutto sempre in un’ottica che vuole essere universale e sincera e mai retorica o banale.

Ci sono tanti tipi di domande.
Domande belle, domande sciocche,
domande impertinenti, domande aperte…
…domande sbagliate, domande a trabocchetto,
domande di aiuto, domande sulle domande.
Le domande finiscono?
Forse, ma Rosa ne aveva ancora così tante.

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Ogni volta – Silvia Vecchini

«Ogni volta che ti guardo
sei tu che mi apri gli occhi»
«Ogni volta che ti chiamo
è il tuo nome che chiama me»

Ogni volta, racconta con dolci parole ed immagini essenziali la relazione che lega adulti e bambini. E’ uno scambio continuo, una reciprocità, una danza lenta e piena di vita misteriosa che conduce a risultati sempre diversi, ma che è sempre occasione di cambiamento, di rinnovamento e trasformazione.

«Ogni volta che ti stringo
sei tu, che come un nodo,
stringi più forte quello che conta»

Ogni volta, racconta momenti di vita, dove i genitori e il loro piccolo si guardano, si parlano, giocano, esplorano il mondo e accade qualcosa di unico ed inspiegabile,…come una magia che si rinnova ogni giorno in quel percorso che è la crescita e la Vita.
Pagina dopo pagina facciamo un viaggio di esplorazione e scoperta, fatto di sentimenti ed emozioni che, ogni volta, da un’eternità, si ripetono uguali e diversi allo stesso tempo.

«Ogni volta che ti proteggo
sei tu che mi fai più forte»

Ogni volta di Silvia Vecchini edito da Lapis è un libro che racconta emozioni, coinvolgente, sincero, e pulsa di vita.
È un libro nel quale il termine bellezza viene declinato attraverso tutte le sue potenzialità espressive. Infatti in ogni pagina si incontrano in perfetta armonia le illustrazioni e il testo volutamente lieve, leggero con parole semplici, ma estremamente potenti.
Parole scelte con cura, calibrate con amore, quelle di Silvia Vecchini, pensate per esplodere in significati ogni volta diversi.

Ogni volta, è un albo illustrato impostato per dare il giusto spazio alle immagini firmate dalla brava Daniela Tieni, illustratrice di rara sensibilità, che racconta con i suoi disegni rispettando il tempo lento dell’incontro, della scoperta, della relazione.


Le autrici ci ricordano come ogni nascita e ogni crescita siano un percorso da affrontare insieme, fatto di gesti di cura, di ascolto, di presenza e di occhi nuovi con cui guardare il mondo.
Dall’una e dall’altra parte: un rovesciamento di prospettiva che apre le porte alla meraviglia.
E’ immensamente grande il mondo di emozioni e sensazioni che un figlio può dischiudere ai suoi genitori.


In queste pagine, ogni genitore si ritrova. E lo fa con lo sguardo perso, innamorato e a tratti incredulo, come la madre che contempla il proprio bambino dormire e dolcemente lo sfiora…o ancora nelle mani tese del padre e nell’abbraccio che tutto racchiude e protegge
Ogni volta, è un albo illustrato meraviglioso per tutti i genitori, ci regala nuove consapevolezze, date dagli attimi, dai gesti, e dai momenti di vita quotidiana che si ripetono nelle nostre vite, perchè i figli sono come guide e maestri per noi genitori. I nostri bambini ci aiutano a recuperare l’essenziale, proprio come questa dolce poesia che è la vita di ogni giorno, e ogni volta…

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