Le Bambole di Carta – Julia Donaldson

“C’era una volta una bambina con le pantofole a forma di tigre
e il soffitto pieno di stelle
e una molletta con una farfalla che cadeva sempre
e due pesci rossi
e una mamma gentile che la aiutava a ritagliare bambole di carta.”

Una mamma gioca con la sua bambina e insieme creano incantevoli bambole di carta: sono Puntina e Righetto, Gina Girata, Teo con due nasi e Betta Fiocchin. Le bambole di carta, tenendosi sempre per mano, ballano, cantano, e affrontano i peggiori pericoli: un dinosauro, una tigre, un feroce coccodrillo.

Finché un giorno un bambino con un paio di forbici non le divide e le bambole, ridotte a pezzettini di carta, volano in cielo e se ne vanno per sempre. Ma le bambole non spariscono, continuano a cantare e a tenersi per mano nella memoria della bambina, nella quale ci sono altre cose belle.
Man mano che la bambina cresce e diventa madre lei stessa, conserva questo ricordo nella sua mente e lo condivide con sua figlia.

L’autrice, Julia Donaldson, non smette mai di stupire e dopo aver fatto entrare nel bosco del mostro Gruffalò piccoli lettori di tutto il mondo, con “Le bambole di carta” edito da Rizzoli, l’autrice inglese racconta una storia tenera e intensa con protagonista una bambina simpatica e un po’ eccentrica che si dedica con passione e dedizione a ritagliare bambole di carte.


Il racconto è magistralmente accompagnato dalle illustrazioni tenere di Rebecca Cobb aprendo una finestra sul mondo dell’infanzia, sulla grande importanza della creatività e dei sogni che anche se affidati a un semplice foglio carta che si usura o può essere tagliato e distrutto persistono nel tempo e regnano nel cuore di ognuno di tutti noi… anche quando diventiamo grandi.

È possibile usare il libro Le bambole di Carta per parlare ai bambini di quanto possiamo sentirci tristi quando le cose vanno perse e se ne sono andate, ma c’è un modo per trattenerle nella nostra mente e nel nostro cuore e così possono continuare a vivere.
Vi lascio l’immagine qui di seguito da salvare e stampare per creare e colorare a vostro piacimento le vostre bambole di carta. Ecco che dopo la lettura si può trascorrere del tempo insieme ❤

 

C’è un grande ritornello che piace e involontariamente diventa melodia leggendo la storia
“Tanto non ci prendi.
te lo scordi, sai!
Noi ci diam la mano e non ci lasciamo mai.
Siamo Puntina e Righetto e Gina Girata e Teo con due nasi e Betta Fiocchin!”

Non solo il libro è una lettura divertente e leggera, ma contiene anche un bellissimo messaggio su come la vita chiude il cerchio con la bambina che cresce e crea bambole di carta con la sua stessa bambina. L’ho trovato molto emozionante…


Questa storia è un toccante promemoria della crescita dei bambini e del passare del tempo, e questo può essere molto toccante come un genitore che legge a un bambino piccolo. Affronta anche il tema della perdita, e penso che sarebbe un buon libro da condividere con un bambino che ha vissuto un lutto o qualsiasi altro tipo di perdita, poiché si basa sull’idea che niente e nessuno è andato per sempre, loro vivrà sempre nei tuoi ricordi.

CURIOSITA’: Pensate che con queste bamboline di carta è stato battuto il record mondiale della catena di paper dolls più lunga al mondo e proprio qui a Londra.
Era l’11 Novembre 2013 e le 45.252 bamboline di carta create da una miriade di bambini, genitori, volontari, servirono per raccogliere fondi per Save The Children. Un’evento spettacolare! Potete vedere qualche foto qui:

Una bella storia sull’infanzia e quelle piccole cose che rimarranno impresse nella tua memoria da adulto.
Una storia che ricorda la magia dei bambini e il potere dell’immaginazione.
Un paio di forbici aiutano a creare e distruggere una catena di bambole di carta, ma le loro avventure rivivono nella memoria dei bambini.

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Il Natale di Coniglietto – Enid Blyton

“E’ quasi Natale” disse una sera il grande cavallo nel negozio di giocattoli.
“Che cos’è il Natale?” chiese un piccolo orsacchiotto.
“Oh, è il periodo più bello per i bambini” rispose il cavallo…

Con l’avvicinarsi del Natale, la maggior parte dei giocattoli nel negozio di giocattoli è entusiasta di andare in nuove case. Per il piccolo coniglietto non è così, lui è preoccupato. Non riesce a immaginare la vita fuori dal negozio o senza il suo migliore amico marinaio, con la carica a molla. Quando Coniglietto viene selezionato come regalo da regalare a una festa con tanti bambini, spera disperatamente di andare a casa di un bambino gentile, ma il suo nuovo proprietario non sembra troppo interessato a lui…anzi!
Per fortuna, una felice sorpresa è in serbo per lui!

 

Il Natale di Coniglietto di Enid Blyton edito da Mondadori è una storia perfetta per condividere con i bambini più piccoli lo spirito natalizio e la magia della vera Amicizia. Splendidamente illustrato con affascinanti immagini a colori che trasmettono con dolcezza le emozioni e il profumo del Natale.

“Dormirai con me la sera, se non ti dispiace dividere il letto con un altro giocattolo…
Secondo me andrete d’amore e d’accordo” disse Katy
Abbracciò entrambi, contenta, e diede loro il bacio della buonanotte.

Se noi adulti ripensiamo alla nostra infanzia, sappiamo quanto sia sempre stato emozionante il periodo natalizio. L’attesa della grande festa aumenta di giorno in giorno. Il periodo natalizio è il periodo più tranquillo dell’anno. I bambini amano fare i biscotti, aspettare l’occasione per costruire un pupazzo di neve e la magica attesa dei regali di Natale.

“Oh Coniglietto, quanto ci divertiremo!” disse il marinaio.
“Adesso potremo essere amici per tutta la vita!”

La lettura di storie di Natale fa anche parte di questo momento che è di pura intimità per ogni famiglia, è un modo speciale e ricco di emozioni per entrare insieme nell’atmosfera natalizia. Si trovano innumerevoli libri di Natale per bambini e Il Natale di Coniglietto è una lettura fresca di stampa in Italia che i bambini amano sin dalle prime pagine.
Per tutti i bambini che attendono la magia del natale.
Per tutti i bambini che ogni sera riservano un posticino nel letto ad un piccolo coniglietto e ai loro peluches
Per tutti i bambini che hanno un amico speciale!

Regalare libri è un gesto bellissimo. Un libro può trasformarsi in un compagno di avventure, di giochi, di risate. Un libro libera la sua energia e riempie di profumi, di suoni e sapori tanti momenti della giornata. Un libro rivela i segreti della vita, cuce delicati passaggi, sprigiona la sua magia e regala sorrisi. Un libro a Natale è il dono speciale che con semplicità scalda i cuori ❤
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Il Coniglietto di Velluto o come i giocattoli diventano veri – Margery Williams

C’era una volta un coniglietto di velluto…

C’è qualcosa di speciale nelle relazioni che i bambini instaurano con i loro giocattoli e mai un libro lo ha evidenziato meglio di “il Coniglietto di Velluto”.

Pubblicato per la prima volta nel 1922, Il Coniglietto di Velluto è una storia fantastica che nella sua semplicità, ha insiti insegnamenti fondamentali: una storia che ha come protagonista un giocattolo donato per natale. Dopo i primi giochi e quell’entusiasmo derivante dalla novità, il bambino che riceve in dono il piccolo coniglio, lo ripone in un armadio, dimenticandolo. Una moltitudine di giocattoli più alla moda, prendono in giro il coniglietto dimenticato per via della sua semplicità, quasi noiosa, e lo accusano di non essere un gioco autentico a differenza loro.
Persino Timothy, il leone snodabile di legno realizzato dai soldati invalidi, che avrebbe dovuto essere di più ampie vedute, si dava delle arie.
Solo un giocattolo gli dimostra gentilezza…

“Il Cavallino di cuoio viveva nella camera del Bambino da molto più tempo degli altri.
Era vecchio, lo si vedeva dal suo manto rovinato e mezzo scucito e dalla sua coda spelacchiata. Era anche saggio. Nella sua vita aveva conosciuto molti giocattoli meccanici. Li aveva sentiti vantarsi e poi le aveva visti rompersi e finire nella spazzatura.
Il Cavallino di cuoio lo sapeva. E sapeva anche altri magici segreti che solo i giocattoli più vecchio conoscono.”

L’unico giocattolo ad essere gentile con il povero coniglietto è il saggio Cavallino di Cuoio che gli spiegherà il significato di essere Vero.

«Che cosa vuol dire essere VERI?», chiese un giorno il Coniglietto al Cavallino di cuoio.

«Essere Vero non dipende da come sei fatto», rispose il Cavallino di cuoio. «È qualcosa che ti succede. Quando un bambino ti vuole bene per tanto, tanto tempo, quanto tu per lui non sei solo qualcosa con cui giocare, ma qualcuno da amare DAVVERO, ecco, allora diventi VERO.»
«È una cosa che fa male?» domandò il coniglietto.

«Qualche volta», disse il Cavallino che era sempre sincero…
«Veri si diventa piano piano, ci vuole tempo.
Quando diventi vero, lo sei per sempre»

E così il coniglietto di velluto aspetta la sua occasione per diventare “vero”, e da lì a poco arriva, perché una sera il bambino non trova il suo cagnolino di porcellana e la tata gli propone proprio il coniglietto di velluto.
Da quel giorno il coniglietto il suo bambino diventano veramente inseparabili: condividono tutti i momenti belli della giornata, dai giochi, ai sogni, dalle nottate stretti stretti alle avventure in giardino con costruzioni di rami, dagli incidenti ai bagni. Sono sempre insieme, ed il Coniglietto viene trascinato, lanciato, appoggiato, portato in carriola…
Giocano insieme durante una lunga estate dorata e, anche se il Coniglietto diventa sempre più logoro e vecchio, diventa “reale” per il bambino che lo ama così tanto.
I conigli in giardino la pensano diversamente:
Come può Coniglio essere reale quando non può saltare e saltellare?

Però tutto cambia quando un giorno il «Bambino improvvisamente si ammalò».
Vediamo come Coniglietto vive con tristezza il vedere il suo amico ammalato, lontano da ogni giocattolo ed ogni forma di divertimento. Finchè un giorno gli adulti raccolgono tutti i giochi a contatto con il bambino nel periodo di degenza, in quanto aveva avuto la scarlattina, e sarebbero potuti essere infetti, quindi devono essere bruciati. Ecco che, mentre il coniglio aspetta di essere bruciato, piange una lacrima reale, da cui emerge una fata. La fata consola il piccolo coniglio dicendogli che, per il ragazzo, lui era reale, in quanto il bambino lo amava.

La fata che riconosce il ruolo che Coniglietto ha avuto nella vita del piccolo bambino: si è dunque meritato di diventare vero, vero per davvero.
Così accade la magia, da coniglietto di velluto, Coniglietto si trasformò in un coniglietto selvatico che da lontano, un giorno, può anche salutare il suo amico, il bambino.

L’autrice Margery Williams, ha un messaggio che arriva con delicatezza ai bambini che ascoltano e leggono ma anche per gli adulti: un adulto che legge la sua opera, non potrà fare a meno di chiedersi cos’è il reale. L’autrice che, di base, fa pervadere le sue opere da sfumature di sentimentalismo, non tralascia la tenacia di sottolineare l’importanza di accettare sé stessi, i difetti che rendono unici e che compongono l’autenticità di ognuno.

Il Coniglietto di Velluto o come i giocattoli diventano veri di Margery William splendidamente illustrato da Sarah Massini pubblicato da Emme Edizioni è una fiaba commovente sullo straordinario potere dell’amore, qui in versione integrale.
Le illustrazioni di Sarah Massini hanno un bellissimo fascino antico, completano perfettamente questa meravigliosa storia. Sfondi meravigliosamente dettagliati con colori tenui e con un uso favoloso di luci e ombre. Le illustrazioni a pagina intera ti trascinano nella storia e catturano l’amore tra il ragazzo e il suo coniglio.
Una rielaborazione di un classico può essere una cosa complicata da gestire, ma ciò che amo di questo è che ha utilizzato il testo originale, completo e integrale. La storia originale di Margery Williams è un classico molto amato per un’ottima ragione e sono così felice che sia qui nella sua interezza per far innamorare un’intera nuova generazione.
Da bambini ci piaceva pensare che i nostri giocattoli fossero reali, ora vediamo come sia lo stesso per i bambini di oggi… forse prendono vita quando dormiamo…  Questa è una storia con cui ogni singolo bambino può identificarsi, capire e divertirsi.

In un mondo pieno di rumore come il nostro, è difficile rimanere autentici, accettarci come si è e non come “dovremmo essere” secondo standard assurdi che spopolano nel web e non solo. Si è spinti a raggiungere una perfezione irrealizzabile nascondendo quei difetti che però ci rendono unici e autentici.

Troppo spesso tralasciamo quelle che sono le nostre aspirazioni per adeguarci a ciò che si aspettano gli altri da noi. Durante il percorso della vita è facile perdere la propria strada, ma è attraverso queste piccole e semplici letture che si può venire colpiti da un fulmine a ciel sereno che ci fa fermare e riflettere su ciò che stiamo facendo.

Buona lettura!
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Uno in più – Olalla Gonzalez

Mamma, ti vedo più tonda.
Credo che avrai un cucciolo!

Bè sì. fra poco saremo
uno in più.

Coniglietto un giorno vede la pancia della mamma un po’ più tonda del solito e ha subito un’intuizione: “Mamma, credo che avrai un cucciolo!”. Alla conferma della mamma, la sua gioia diventa subito un’esplosione incontenibile di energia e Coniglietto inizia a correre per tutto il bosco annunciando ai sui amici la felice la notizia.

La mamma però non gli ha dato una risposta precisa precisa su quando il fratellino nascerà, si è limitata a rispondergli “Quando non mi vedrò più i piedi” ❤
Così Coniglietto diventa, giustamente, impaziente e, non perdendosi d’animo, pone la stessa domanda a Picchio, Scoiattolo, Orso e Pecora, vuole sapere insomma quando sarà il momento in cui il suo fratellino farà la propria comparsa.

-E quando nascerà?
-Quando non riuscirò più a vedermi i piedi.

Ma anche da ognuno dei suoi amici riceve risposte vaghe, Scoiattolo gli risponde quando avrà finito i giocattoli che sta preparando e Picchio invece quando la culla che sta costruendo sarà finita, Orso gli dice quando avrà finito il propio letargo, Pecora quando avrà completato i vestitini

Così a Coniglietto non rimane che armarsi di santa pazienza, attendere e sognare tutti i divertimenti e i giochi che a breve potrà fare assieme a un fratellino in più…

Uno in più, albo illustrato edito da Kalandraka, scritto e illustrato da Olalla Gonzalez e Marc Taeger, moglie e marito nella vita.
Una storia semplice, di attesa, che conquistata perché racconta con divertimento l’ansia dell’attesa mettendo in luce quella magica concretezza tipica dell’infanzia. È un racconto che, perfettamente riflette il vissuto dei bambini lasciando allo stesso tempo un bel respiro all’immaginazione.


Non si parla di quanto si vorranno bene i due fratelli, nemmeno dei litigi, delle gelosie, dell’amore della mamma eccetera.
Si parla di giochi. Di tutto ciò che nella fantasia di coniglietto si potrà realizzare insieme al cucciolo, del come staranno insieme, di cosa potranno fare.
Ohhh, quando saremo uno in più potremo…” e poi parlano solo le illustrazioni.

Una storia gradevolissima, tenera e molto divertente, non solo per i bambini 😉 in cui quell’agitazione felice dei piccoli fratelli che da lì a poco diventeranno fratelli maggiori è descritta con la giusta leggerezza e con sorriso, aiutandoli a capire che non sempre nella vita le certezze si possono avere, anzi, spesso molte sorprese possono nascondersi dietro l’angolo.
…e poi alla fine, secondo voi, nascerà davvero un fratellino? Uno in più?

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Bandito servito! – Babagiochi

Bandito servito! ispirato dal mondo di Catharina Valckx e le avventure del suo protagonista “Billy”.
Ecco che libro e gioco sono due esperienze che hanno molti elementi in comune.
I libri di Catharina Valckx piacciono da matti: l’illustratrice che viene dai Paesi Bassi ha creato dei mondi bellissimi per bambini e Billy, il suo criceto, sono diventati compagni di gioco per moltissimi bambini!
Se i libri per l’infanzia, infatti, hanno una spiccata componente giocosa, i giochi possiedono un elemento narrativo. E allora perché non far vivere i personaggi delle storie nuove avventure fuori dai libri, creando un passaggio quasi naturale tra i due universi?

In questo Babagioco, Bandito servito!, (pubblicato da Babalibri) servono buona memoria e un’ottima capacità di imitare le carte del gioco per guadagnare quante più nocciole possibili.
Ogni giocatore gira a faccia in su, pescando dal mazzo, quante carte si sente di imitare. Ha un secondo per carta per memorizzarle. Dopo di che deve chiudere gli occhi e imitare in sequenza le carte. Se riesce guadagnerà tante nocciole quante ne sono rappresentate nelle carte che ha imitato.

Oltre ad essere super appassionante ed essere quindi un gioco perfetto per le serate in famiglia o per i pomeriggi tra bambini, è anche molto educativo, infatti i bambini devono testare la loro concentrazione, il loro essere furbi e soprattutto la loro memoria, grazie a delle sequenze da memorizzare in pochissimo tempo. E anche la coordinazione motoria si mette in moto, perché per guadagnare le nocciole dobbiamo ricreare ad occhi chiusi le mosse disegnate sulle carte, quelle eseguite da Giancarlo e Billy, come fare le boccacce, dare un bacio, canticchiare, mettere un dito nel naso, tapparsi gli occhi…

E si impara anche con le carte speciali che il flusso naturale di gioco può essere interrotto da eventi 😉

Sulle carte Billy e Giancarlo compiono semplici azioni e il gioco riprende pedissequamente personaggi e caratteristiche tipiche delle storie e del mondo da cui è ispirato, sembra quasi di giocare insieme a loro.
Ed è anche avvincente, perché come in ogni gioco di carte e di società che si rispetti ci sono carte speciali che fanno raddoppiare il malloppo, aumentare il tempo di memorizzazione o guadagnare nocciole in più!
La caratteristica principale dei Babagiochi consiste proprio nel legame strettissimo che intercorre con i libri: ogni gioco prende ispirazione da uno o più titoli di un autore Babalibri.

Ma andiamo con ordine 😉
Bandito Servito! è un gioco di carte dal mondo di Catharina Valckx della durata di circa 15 minuti
per 2 o un massimo di 8 giocatori.

Il gioco è composto da un mazzo di carte. Nella compatta scatolina troviamo 48 carte, di cui 8 speciali e 35 gettoni “Nocciola”. Tutte realizzate con materiale resistente e simpaticamente illustrate, perfettamente adatte al target per cui sono pensate.
La scatola è piccola ma comodissima anche da portare in giro e contiene tutto comprese le istruzioni facili e sintetiche per iniziare subito a giocare insieme!

Bandito servito! piace perchè:

  • C’è l’universo di Billy / Jean-Claude che richiama tutti gli album
  • Il lato giocoso : è molto divertente imitare, riprodurre le posizioni del lombrico o Billy
  • Il formato del gioco : una bella scatola in grado di memorizzare tutto e non perdere nulla.

La continuità tra giochi e libri letti è davvero piacevole, stimola moltissimo la fantasia dei bambini a cui piace ritrovare figure e personaggi conosciuti!
Ma attenzione, Bandito Servito! è sì un gioco per i bambini dai 4 anni, ma i Babagiochi potrebbero rivelarsi molto divertenti anche per i grandi! 😀

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Bandito Servito!

Pensa come Albert Einstein – Carlo Carzan & Sonia Scalco

STOP! Ferma la macchina del tempo!
14 marzo 1879, da questo momento tutto è diventato relativo: è nato il piccolo Albert,
che ci ha fatto vedere il mondo da un nuovo punto di vista.

A metà strada tra un manuale e un laboratorio ludico, Pensa come Albert Einstein di Carlo Carzan e Sonia Scalco edito da Editoriale Scienza è un percorso tra narrazione, attività e giochi per scoprire come si può allenare il cervello alla ricerca, alla logica, al metodo scientifico, alla passione e alla motivazione, sulle tracce dello scienziato più geniale di sempre.

Lo scopo, del libro è quello d’imparare a dare il meglio di noi stessi, non è quello di trasformare i bambini in tanti piccoli Geni, semmai riuscire a dare valore a quel pizzico di genialità che ognuno possiede, in modo diverso e particolare 😉
Questo libro permette di approfondire e scoprire lati inaspettati e inconsueti del carattere e delle capacità di Albert Einstein. Tutti pensano a lui come un grande scienziato, ma in realtà la sua grandezza maggiore sta nell’abilità di vedere il mondo da punti di vista differenti, riuscire a immaginare ciò che altri non riescono vedere e pensare.

“Einstein era un grande appasionato
di giochi e credeva fermamente nell’idea che
per imparare in modo più agevole
fosse necessario rendere piacevole l’apprendimento.”

Ogni pagina è movimentata dal testo e dalle illustrazioni intrecciandosi benissimo con la biografia di Albert Einstein e gli approfondimenti.
Allena la passione…perchè “è un’emozione che porta energia, è al centro di ogni nostro successo“.
Allena la ricerca… perchè “l’informazione non è conoscenza. La sola fonte di conoscenza è l’esperienza“.
Allena la Fantasia…perchè “la conoscenza è limitata mentre la fantasia comprende il mondo intero.
Allena l’Errore…perchè “la persona che non ha mai fatto un errore non ha mai tentato qualcosa di nuovo“.
Allena il Coraggio…perchè “per imparare a dire ciò che si pensa, avendo il coraggio delle proprie azioni e del proprio pensiero, senza però dimenticare di essere consapevoli delle proprie conoscenze“.

Tanti spunti, anedoti, racconti, esercizi per imparare, con Albert a scoprire il mondo intorno a noi. Perché ogni strumento che utilizziamo, dal telefono alla penna, dal computer al libro, è frutto di una scoperta scientifica, di una ricerca che ha contribuito a trovare la soluzione migliore per realizzarlo.
Come i precenti libri Allenamente, anche in Pensa come Albert Einstein sono presenti in diversi punti del libro circa cento giochi differenti, con delle pagine dedicate alla “PALESTRA DI EINSTEIN”, con giochi più enigmistici e di logica, che trasformano la lettura in un passatempo ideale per tenere il cervello attivo.


Ecco quindi che Carlo Canzan e Sonia Scalco hanno creato non un semplice libro sul più grande scienziato della nostra Storia, ma anche un manuale di crescita personale, una miniera di giochi, scoperte e attività!
Pensato per giovani lettori dagli 8 ai 15 anni, e per tutti quei giovani e meno giovani che hanno quel continuo desiderio di scoprire e apprendere 😉
Tanti giochi per esercitare logica, osservazione e creatività, tanti anedoti li aspettano tra queste pagine.
E ricordate che l’obiettivo non è diventare dei geni, ma capire come dare il meglio.

Buona lettura!
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Lea e l’elefante… una storia di Amicizia – Kim Sena

C’era una volta Lea, una bimba dai grandi occhi scuri, la camicetta con il fiocco e le scarpe lucide con il cinturino. Lea aveva proprio tutto: una bella casa, tanti giocattoli, persino una coroncina da mettere sul capo. Ma, nonostante tutte le belle cose che possedeva, la sua testa continuava a essere vuota e sopratutto lei non è felice.
Le giornate sono noiose e monotone. Un giorno riesce a parlare con un elefante che da tempo spiava dalla sua finestra e a diventarne amica.  Lo porta a casa, gli offre cibo e giochi, gli mostra i suoi tesori e cerca di stupirlo, ma ad un certo punto l’elefante chiede di poter tornare all’aperto dai suoi amici… decide allora di promettergli qualcosa di davvero eccezionale: lo farà volare.

Basterà che lui, tutto dipinto di bianco, si alleni correndo ogni giorno con un palloncino rosso legato sulla proboscide. La fiducia è talmente tanta che l’elefantino prova e riprova, ma questa non è la favola di Dumbo e il povero cucciolo non ottiene alcun successo. Anzi rimane sempre più solo e lontano dai propri amici.

Lea e l’elefante ci racconta una storia di amicizia, per bambini, scritto da Kim Sena (per Orecchio Acerbo Editore), giovane illustratrice di Seul. Dopo il grande successo di “Renna Bianca“, esce nelle libreria questo suo nuovo romanzo caratterizzato dai meravigliosi disegni a matita, che rendono il libro un meraviglioso gioiellino da poter legger con i proprio bimbi.

Un formato verticale molto grande, perfetto per rendere piena giustizia alle illustrazioni e alle parole, dove la piccola ed elegante sono la dimostrazione che il possedere e accumulare tanti oggetti costosi non riempie il vuoto che un amico può colmare.
Lea, nella sua reggia e con i suoi oggetti ricercati crede di avere le chiavi per la felicità ma è l’elefante a farle capire che i beni materiali sono destinati a distruggersi e rompersi mentre un legame d’affetto non conosce il logorio del tempo e la polvere.

Le splendide illustrazioni sfumate in grigio con tratti leggeri accompagnano in un mondo fantastico che va oltre l’apparenza e insegna che in due è più facile volare. Un albo stupendo da ogni punto di vista.
Dalla copertina alle pagine interne, l’unica nota di colore è rappresentata da un palloncino rosso, simbolo della vita che vuole altra vita e della fuga dall’isolamento.

Lea vuole rendere speciale il suo nuovo amico: lo dipinge di bianco, gli lega il palloncino alla punta della proboscide. Lui ci prova ad alzarsi da terra, ma niente e niente, non riesce a volare.
E intanto, con l’abilità di chi sa narrare attraverso immagini e dettagli, Sena ci mostra un accenno di sorriso sul volto di Lea e un velo di tristezza, ora, negli occhi dell’elefante.
Adesso è lui ad essersi abbandonato sul grande divano ed è sempre lui a guardare da una finestra la vita che scorre senza che vi partecipi, con gli amici elefanti a rotolarsi nel fango.
Una raffica fortissima di vento spazza via la grande casa, il dentro capace di imprigionare e separare dalla vera vita, che per sua natura ha bisogno degli altri, dell’incontro, della comunità.

I pastelli compaiono sullo sfondo, colorano di rosa le guance di Lea, rendono gli sguardi più attenti, sembra quasi che i due sorridano con gli occhi.

L’amicizia è basata sulla gratuità, non ha prezzo,
non si compra con la promessa di far volare qualcuno.

Così, ad un certo punto, sparisce pure il palloncino rosso: non ha più senso, non serve più.
Perchè è questo il messaggio che scopriranno entrambi, non c’è bisogno di promettere l’impossibile per volersi bene e fare amicizia, ne’ di tanti oggetti belli e costosi per riempire un vuoto che solo un amico può colmare.
Molto meglio è giocare insieme.
Perché, come dice l’elefante a Lea, ”anche se non sei così tanto speciale, noi due siamo amici’‘.
E allora, anche volare sarà possibile.

Lea e l’elefante con poche ma efficaci parole, racconta non solo una storia, ma insegna qualcosa che arriva al cuore.
Il suo racconto, con grande semplicità e limpidezza, parla di solitudine e di amicizia, di insicurezze e di chi riesce a farcele mettere da parte.
Lea e l’elefante pagina dopo pagina racconta proprio ciò che provano oggi molti bambini. Spiega infatti come una bambina può sentirsi sola anche se è circondata da mille giochi, sottolineando l’incapacità degli oggetti di riempire un vuoto che solamente l’amicizia può colmare.

“Da sola puoi farcela, ma se staremo vicini, io potrò sempre aiutarti”

A chi vuole andare oltre l’apparenza,
A chi ama volare con la fantasia
A chi cerca, in una semplice storia, la vera amicizia.
Buona lettura!

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Lea e l’elefante. Ediz. a colori

Kim Sena

La giostra delle Emozioni

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“Perchè la marmellata dell’allegria
la sana confettura che il male porta via
spalmata sulle cose di ogni dì
ti dà il sorriso e sta sicuro che è così!
E’ la marmellata della felicità
il magico alimento che vivere ti fa
tu ce l’hai nel cuore e se nascosta a volte è
tu mescola e rigira, vedrai che in fondo c’è!

La Giostra delle Emozioni, un libro + CD che è stato pensato in maniera tale da permettere ai bambini di viaggiare nel magnifico mondo delle emozioni.

Purtroppo a causa dei mille impegni di noi genitori o della frenesia imposta dalla società, troppo spesso si è portati a trascurare gli aspetti emotivi del processo di sviluppo del bambino, a tutto vantaggio di quelli puramente cognitivi dimenticando che esso è totalità integrata ed organizzata e va educato nella sua interezza. Infatti oggi la parola “efficienza” sembra essere, la parola chiave
della società del futuro. Dinamismo, intraprendenza, incisività, efficacia, appaiono oggi valori più apprezzati. L’efficienza è necessaria, secondo me, ma non è criterio sufficiente, soprattutto per lo sviluppo della personalità individuale.

Lo sviluppo dell’intelligenza è inseparabile da quello dell’affettività, che comporta curiosità, passione, molle indispensabili per qualsiasi ricerca filosofica e scientifica.
Le emozioni dovrebbero, come per fortuna sta succedendo, assumere un ruolo sempre più significativo nella formazione. Ricordiamoci che lo sviluppo delle emozioni positive migliora inoltre l’apprendimento 😉

L’emozione non solo è al centro dell’individuo ma è espressione stessa della vita; pertanto si può dire che sapere riconoscere, ascoltare e rispettare le emozioni proprie e altrui, significhi ascoltare e rispettare le persone nella loro globalità.

Un libro e delle bellissime canzoni… per far crescere uomini e donne di un domani in grado di comprenderne sentimenti, desideri, sofferenze, gioie, nella comprensione e nel rispetto di una personalità diversa dalla nostra.

La giostra delle Emozioni si mostra come un luogo fantastico che permette appunto ai bambini di conoscere e riconoscere le proprie emozioni grazie alla metafora coreografica e ai colori del Luna Park.
La chiave migliore per far apprendere le cose ai bambini è giocando, ed è proprio questo il metodo che viene proposto… giochi, canzoni e riflessioni per stimolare i bambini ad esplorare il loro mondo interiore.

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Puoi vedere in anteprima il libro qui:

 

http://www.youtube.com/watch?v=sCcvwocGSGU
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L’amore puro

mamma-e-figlio

Non ha fame, non ha sete, non le succede niente […] che diavolo vorrà adesso?
Vuole sua madre! Vuole te.
Non ti vuole perchè ha fame, né perchè le cambi il pannolino,
né per il calore, né per i giochi che le comprerai più in avanti,
né per il collegio provato a cui la iscriverai, né per i soldi che le lascerai in eredità.
L’amore di un bambino è puro, assoluto, disinteressato.
[…] Perchè da madre non approfitti della meravigliosa sensazione di ricevere un amore assoluto?
Ti sentiresti meglio se tua figlia ti chiamasse solo quando avesse fame, sete o freddo,
e ti ignorasse olimpicamente quando fosse soddifatta?

di Carlos Gonzàles, da Bésame Mucho

Bésame Mucho - Libro
Come crescere i vostri figli con amore

Voto medio su 25 recensioni: Da non perdere

Spesso i neogenitori sono pieni di dubbi e ansie e in caso di difficoltà chiedono consiglio agli amici, anziché fermarsi a riflettere su quello che gli sta comunicando il loro bambino.

E proprio per questo Carlos Gonzales ha ritenuto indispensabile intervenire in difesa dei bambini: i bambini non fanno i capricci, non sono da punire con la forza, ma vanno semplicemente accuditi con l’istinto materno (non quello codificato negli ultimi secoli ma quello atavico che ognuno di noi possiede da milioni di anni).

Qui troverete una risposta razionale a tante domande che assillano i genitori:
• Perchè il bambino non vuole dormire da solo?
• Perchè i bambini piangono?
• Perchè richiamano la nostra attenzione?
• Perchè sono gelosi?
• Quando diventano indipendenti?
• Perchè vogliono stare sempre in braccio?
• Cos’è l’insonnia infantile?

Come Crescere Bambini Felici

Come Crescere Bambini Felici
Giochi, attività, spunti e riflessioni per sviluppare autoconsapevolezza, empatia e intelligenza sociale nei nostri figli

La felicità è l’aspirazione fondamentale di ogni essere umano. Nasciamo, cresciamo e invecchiamo cercando, in ogni momento della nostra vita, di essere felici.

La strada verso il benessere interiore inizia dall’infanzia e richiede impegno, volontà e l’aiuto costante di chi ci circonda. Se desideriamo che i nostri figli siano felici, è necessario insegnare loro, sin dalla più tenera età, l’arte della felicità.

Questo libro, rivolto a genitori, nonni, insegnanti, educatori, offre una serie di spunti, riflessioni, giochi e attività utili a sviluppare autoconsapevolezza, empatia e intelligenza sociale nei bambini offrendo un piccolo ma concreto contributo alla crescita di persone compassionevoli e felici, in grado di vivere e condividere con gli altri il proprio benessere.

È dedicato ai bambini da 3 a 12 anni, con particolare attenzione all’età della scuola elementare.
Macrolibrarsi.it presenta la collana di dvd per l'infanzia Il Mondo di Ola