I Figli una Nuova Visione – Osho

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 “Ogni bambino nasce felice, innocente, colmo di meraviglia. Poi accade qualcosa, e tutti quei bambini meravigliosi si perdono: la loro innocenza viene distrutta. E tutta la loro felicità si trasforma in disperazione. Osserva un bambino che raccoglie conchiglie e pietre colorate sulla spiaggia: è più felice dell’uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto? Quel segreto è anche il mio.”

In questo meraviglioso libro “I Figli una Nuova VisioneOsho ci guida a riscoprire la grande importanza dei condizionamenti che fin da bambini riceviamo e a nostra volta, anche inconsciamente diamo ai nostri figli.

Sono suggerimenti da non sottovalutare per portare i bambini a vivere un futuro “diverso”, sono allo stesso tempo molto semplici ma radicali per chi sceglie di essere genitore;

Osho propone come soluzioni per non condizionare e reprimere i bambini nei desideri dei genitori alcune soluzioni: incoraggiare lo spirito d’avventura che i bambini hanno e il loro innato spirito di ricerca, per lasciarli quindi liberi di esplorare il mondo e anche loro stessi e la loro sessualità, creare fin dall’inizio relazioni di comunicazione fortemente ed assolutamente sincere ed oneste tra figli e genitori per evitare il ripetersi di “errori”  generazionali, vivere come nelle comuni, in alternativa alla famiglia singola, accettare la disubbidienza per lasciare gli orizzonti aperti alle avventure della vita.

E’ una visione sicuramente nuova per noi, che ci potrà risultare fin troppo rivoluzionaria ma ricordiamoci che ci sembra tale perché abbiamo paura perché siamo noi genitori che abbiamo progetti ben precisi, vorremmo che i nostri figli diventino questo o quest’altro, che diventino ricchi, rispettati, e famosi, vorremmo che i nostri figli soddisfino i nostri ego insoddisfatti, per far vivere alla fine a loro la vita che avremmo voluto vivere noi…

Al fine di amare i nostri figli sarebbe bello non far vivere attraverso di loro i nostri desideri ed ambizioni.

Loro hanno bisogno di amore e libertà ed è pura gioia vederli VIVERE la propria VITA e la propria libertà.

Se li amiamo veramente non gli imponiamo le nostre idee..

” Il bambino ha bisogno del tuo amore, non del tuo aiuto. Non puoi aiutarlo a raggiungere uno scopo che non conosci: tutto ciò che puoi fare è non interferire. E di solito, con la scusa dell’aiutare l’altro, si interferisce continuamente con lui, e poiché lo si fa in nome di qualcosa di bello, nessuno solleva obiezioni. La capacità di non interferire è una delle cose più difficili, non fa parte della natura della mente. La mente desidera interferire continuamente e con insistenza. Più riesci a interferire, più potente diventi.

 …Non si tratta di aiutare il bambino, si tratta di proteggerlo. Se hai un bambino, proteggilo da te stesso. Proteggilo da tutti coloro che possono influenzarlo. Esistono solo bambini che si portano appresso le paure e la debolezza dei loro padri, delle loro madri e di tutti i parenti, di quelli che hanno loro impedito di essere se stessi.

 …Se sei un genitore, hai bisogno di un grande coraggio: il coraggio di non interferire. Mostra al bambino direzioni sconosciute da esplorare. Non fargli temere il buio, non creare in lui l’incubo del fallimento o la paura per tutto ciò che è sconosciuto. Sostienilo. Quando inizia ad esplorare zone sconosciute dagli tutto il tuo appoggio, il tuo amore e le tue benedizioni.

 …Se ami, sarà molto facile. Non domandare “come fare” perché il “come” implica chiedere un metodo, una tecnica, e l’amore non è una tecnica. Ama i tuoi figli, gioisci della loro libertà.

 …Potranno essere felici solo se diventeranno ciò che devono diventare. Possono solo realizzare il seme che portano dentro di sé. …L’educazione è un ponte tra ciò che è potenziale e il suo realizzarsi. “

Infine Osho ci insegna che “ i bambini nascono attraverso di voi, ma appartengono a Dio, appartengono al tutto. Non possedeteli, non crediate che vi appartengano: come potrebbero appartenervi? Se questo modo di vedere si farà largo in voi, allora… solo allora non ci sarà più crudeltà.”

Il segreto della felicità è tutto qui: sii qui e ora!

Elisa – Crescere Leggendo

I Figli una Nuova Visione - Libro
La scienza dell’essere

Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

E se anche una sola volta hai assaporato cosa si provi a essere nel presente – a volte, mentre guardi un’alba o un tramonto, sii semplicemente presente, così potrai assaporarne il gusto – ti stupirai, ma arriverai a possedere per sempre la chiave che ti introduce nel reale.

Una chiave che può aprire tutte le porte dei misteri della vita..

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Di che colore è la tua autostima?

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Quando e’ stata l’ultima volta che avete toccato la vostra autostima? Di che colore e’? Quanto pesa?

Queste sono domande ridicole perché la vostra autostima non e’ evidentemente una cosa, e’ un processo; per capire e lavorare con l’auto-stima dobbiamo ricordarlo. La parola “stima” significa “valore” e quindi possiamo pensare a questo processo come dare valore a noi stessi. Inoltre la prima parola “auto” ci fa capire che l’auto-stima puo’ scaturire solo dalla propria valutazione e non dal valore che ci danno gli altri. Cercare il nostro valore dagli altri e’ una trappola comune che porta a risultati molto insoddisfacenti in quanto, per natura, l’auto-stima non puo’ essere raggiunta ricercando l’approvazione degli altri. Paradossalmente otteniamo piu’ approvazione o considerazione dagli altri quando ci diamo noi stessi valore.

E’ divertente il fatto che accettiamo molte cose nella vita, come una giornata di pioggia quando la desideravamo bella, oppure un amico che posticipa un appuntamento, ma abbiamo difficolta’ ad accettare tutte le parti di noi. Quando e’ stata l’ultima volta che vi siete accettati solo per il fatto di essere voi? Voi siete unici, nessun altro puo’ essere voi, non avete altro da fare che essere voi stessi – potete accettare questo? Come sarebbe se vi accettaste incondizionatamente? Sareste accettati in piu’ posti di una carta di credito… Potreste ancora sentire il bisogno di giudicarvi o misurarvi per quello che fate – molti di noi sono stati condizionati a fare questo dal nostro sistema scolastico.

Fermatevi un momento e considerate un neonato. Se avete un figlio e pensate alla nascita del vostro bambino, questo e’ ancora piu’ potente. Al momento della nascita cosa puo’ fare questo nuovo essere umano? La risposta e’: niente, tranne il piangere. Eppure anche se un neonato non puo’ fare nulla  quanto valore gli diamo? Un valore enorme, un valore che non ha a che fare con cio’ che fa, con i suoi risultati, ma con cio’ che e’.  Siamo tutti stati neonati. E tutti siamo venuti al mondo con un enorme valore intrinseco. Cosa ci ha indotto a scordare di onorare questo valore intrinseco?

L’errore fondamentale ma comune e’ quello di prendere un criterio interiore o un giudizio esterno per applicarlo al proprio senso di se e arrivare alla conclusione erronea “Non valgo”.

Ovvero occorre smettere di confondere le nostre azioni con quello che siamo!
Noi siamo molto di più delle nostre azioni.

1. chiave: Dare piu’ valore a se stessi che alle azioni
In Neuro-Semantica – la scienza cognitivo comportamentale che studia come diamo significato e immagazziniamo quel significato, che crea le nostre azioni, nelle nostre menti e corpi insegniamo che la prima chiave per una sana autostima e’ quella di scindere il vostro “se” da quello che fate (le vostre azioni). Questa e’ la differenza tra essere umani e “fare umano”. Voi siete un essere umano e quindi siete un membro della razza umana. A differenza di gare come i giochi olimpici, qui non ci sono gironi di qualifica per entrare a farvi parte – voi siete un essere umano e in quanto tale siete accettati.

2. chiave:  Non siamo responsabili per gli altri
La seconda chiave si riferisce all’accettazione del fatto che non siete responsabili “PER” come pensano e quello che provano gli altri, questo e’ compito loro. Noi possiamo essere responsabili “NEI LORO CONFRONTI” per alcune relazioni, ma non siamo responsabili “PER” come pensano e quello che provano.

3. chiave: Lasciare andare il passato
Ognuno di noi ha detto o fatto qualcosa di cui si e’ poi pentito ma questo non diminuisce il suo valore come persona, il passato non equivale al futuro e noi tutti abbiamo in noi il potere di scelta – la scelta di darci valore e di scegliere nuovi pensieri, nuove sensazioni, nuovi discorsi e nuovi comportamenti.

4. chiave: Smettere di svalutarsi
Quello che vi impedisce di realizzare il vostro potenziale e’ il vostro svalutarvi. Diventate consapevoli che se questo e’ accaduto nel passato e’ nel vostro potere smettere e iniziare ad accettarvi e apprezzarvi oggi e ogni giorno.

Vi invito quindi ora ad accettarvi come separati dalle vostre azioni. E mentre accettate di essere un essere umano unico, forse potete iniziare ad apprezzare il potenziale che avete. Nessuno puo’ essere voi nel modo in cui potete esserlo voi.

Avete un contributo unico da dare solamente per il fatto di essere sul pianeta in questo momento

Stare bene con se stessi – Stare bene con gli altri

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L’autostima è la percezione complessiva del nostro valore: è il voto che diamo a noi stessi.
Non sorprende dunque che i problemi di autostima siano responsabili di comportamenti inadeguati, negativi, distruttivi, o che siano al centro di molte difficoltà, disagi e persino disturbi psicologici.

D’altra parte, l’autostima dipende a sua volta dai nostri comportamenti e dalle nostre scelte. Se ci comportiamo in modo inadeguato, negativo e distruttivo, la nostra autostima si riduce, e si attiva così un circolo vizioso che genera ulteriori comportamenti inadeguati che, a loro volta, riducono ancora di più la stima di noi stessi.

Come si esce da questa situazione? Come si apprende ad imboccare una strada virtuosa di scelte e comportamenti positivi, vitali, di successo, che accrescano la nostra autostima e che generino ulteriori successi personali?

Le chiavi dell’autostima è il libro che risponde a questa domanda.
Scritto da due autori di successo e trainer di grandissima esperienza,  quest’opera mette insieme e insegna, passo dopo passo, i fondamenti della psicologia positiva, dell’assertività, della comunicazione verbale e non verbale per avere successo, e la saggezza profonda della meditazione, lo strumento per eccellenza dell’equilibro e della conoscenza di sé.

Contenuti dell’opera

  • Apprendere ad essere assertivi
  • Importamza degli obiettivi e delle scelte
  • Comunicazione non verbale
  • Correggere le distorsioni
  • Scegliere consapevolmente
  • Direzioni e obiettivi personali

Gli esercizi di minduflness esposti nel libro sono integrati con la guida audio Esercizi guidati di mindfulness

La gioia di vivere

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Una serie di ricerche condotte da Martin Seligman, docente di psicologia all’Università della Pennsylvania, hanno dimostrato che esistono persone felici anche tra i miserabili delle bidonville.  E la felicità non è legata nemmeno ad una salute di ferro, alla giovinezza, all’ aspetto fisico o alla cultura.

Certo, tutte queste cose possono aiutare, ma quello che rende felici le persone è qualcosa di meno tangibile: qualcosa che può essere definito come l’atteggiamento psicologico verso la vita.

Chi affronta la vita con un atteggiamento psicologico positivo, riesce a superare meglio anche periodi difficili ed avversità, mentre chi guarda alla propria vita in modo negativo e pessimistico, anche quando ha tutto, non riesce ad essere felice.

Edonismo e felicità
Nella nostra cultura, il piacere viene associato con la felicità. Negli ultimi cinquant’anni, nei paesi ricchi, il reddito è cresciuto in modo costante: al giorno d’oggi abbiamo vite immensamente più comode e piacevoli rispetto ai nostri nonni.
Ma, nonostante, possiamo permetterci quello che una volta erano considerati dei lussi inimmaginabili , è difficile sostenere che il progresso economico abbia portato la felicità. Una vita ricca di piaceri  non è sinonimo di una vita felice. Il piacere è per sua natura effimero: non appena, la stimolazione che lo provoca cessa , svanisce senza lasciar traccia  anche l’emozione positiva.

Inoltre, l’indulgere ripetutamente allo stesso piacere è controproducente. Il piacere del secondo assaggio di gelato alla crema è di molto inferiore al primo, e il quarto assaggio è solo un introduzione di calorie. Dopo un po’, il piacere perde la sua attrattiva perché nel nostro cervello intervengono dei particolari meccanismi a livello neurologico. I neuroni sono, infatti, programmati per rispondere ad eventi nuovi o insoliti, e per non attivarsi se non ci sono nuove informazioni. Molte persone sognano di vincere al superenalotto e di poter condurre un esistenza da nababbi. Ma, secondo Seligman, una vita fatta di piaceri a buon mercato, che non comporta mai qualche sfida, è una vita che conduce alla noia e alla depressione.

L’essere umano ha bisogno di crescere, di mettersi alla prova, di sviluppare i suoi talenti e le sue potenzialità.

La felicità si costruisce
Purtroppo, non bisogna fare molti sforzi per essere insoddisfatti e scontenti. Mentre l’infelicità viene da sé, e in abbondanza, la felicità va cercata e costruita giorno per giorno.  Alcune persone possono avere vite più soddisfacenti e appaganti di altre, ma chiunque può incrementare il proprio benessere psicologico, coltivando quanto c’è di buono e di bello nella propria indole.

Gli atteggiamenti psicologici che favoriscono la felicità

L’ottimismo.
Molte ricerche hanno dimostrato che le persone ottimiste vivono più a lungo, godono di una migliore salute e hanno dei matrimoni più felici rispetto ai pessimisti. Il pensiero positivo ha spesso confuso l’ottimismo con un atteggiamento psicologico di negazione dei problemi e delle difficoltà. L’ottimismo di cui stiamo parlando non è fingere che tutto vada bene, quando si sta attraversando un periodo difficile. L’ ottimismo a cui facciamo riferimento, è una atteggiamento psicologico che nasce dalla consapevolezza di essere in grado di  affrontare le difficoltà della vita. Mentre i pessimisti tendono  a concentrarsi sui problemi, gli ottimisti cercano di concentrarsi sulle soluzioni.

Saper apprezzare quello che si ha e quello che si è.

L’invidia e l’autocommiserazione sono sentimenti che possono minacciare gravemente il nostro benessere psicologico. Queste emozioni nascono dalla dolorosa percezione delle proprie mancanze e fallimenti, e dalla spiacevole  consapevolezza di aver ricevuto dalla vita meno di altre persone. Anche se in alcuni casi, questo può essere vero, la serenità psicologica si ottiene focalizzandosi su quello che di buono e di positivo c’è nella nostra esistenza.

Il professor Fara, docente di psicologia dinamica all’ Università degli Studi di Padova, ha utilizzato questa tecnica per guarire alcuni pazienti depressi. Egli consigliò ai pazienti con un disturbo dell’umore di tenere un diario su cui annotare i momenti di felicità. I pazienti dovevano trovare ogni giorno almeno cinque cose positive da scrivere nel loro diario. Nel giro di qualche mese, l’umore dei depressi migliorò sensibilmente perché era cambiato, almeno in parte, il loro modo di pensare. Al posto di rimuginare su quanto non andava nella loro esistenza, sui loro fallimenti e sui difetti delle persone che li circondavano, cominciavano a cercare i lati positivi di se stessi e degli altri. E si accorsero che la loro vita era più ricca di  opportunità di quanto non avessero mai pensato.

L’altruismo.
Un atteggiamento altruistico favorisce il benessere psicologico e l’autostima.

Mettere passione e impegno in quello che si fa

Al lavoro trascorriamo la maggior parte della nostra giornata, e se quest’ambito della nostra vita è insoddisfacente, la nostra soddisfazione personale ne risentirà notevolmente. Purtroppo la precarietà lavorativa e la crisi economica, obbligano molte persone ad accettare lavori mal pagati e poco interessanti, che non permettono loro di esplicitare le proprie potenzialità. Se cambiare lavoro non è possibile, bisogna cercare di mettere il nostro tocco personale in quello che si fa. Se si cerca di utilizzare le proprie potenzialità personali e di vedere il lavoro come un contributo per il bene comune, anche il lavoro più noioso può diventare meno gravoso.

Sviluppare le proprie potenzialità.

Una vita facile, ma senza obiettivi e prospettive, conduce alla noia e alla depressione. L’essere umano ha bisogno di stimoli, di scoprire e utilizzare i propri talenti. Chi non si sfida mai, chi non si mette alla prova per paura di fallire, non può realizzare il suo potenziale. E una persona che vive un esistenza monotona e senza stimoli, difficilmente sarà felice.

Dottoressa Anna Zanon


Grazia Cussigh

Pensieri Positivi

Parole di ottimismo per tutti i giorni dell’anno

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Vedere il lato positivo delle cose, anzichè quello negativo, avvantaggia nella vita: ci si impegna di più, si affronta il lavoro con entusiasmo, si riesce a incoraggiare e a trascinare gli altri, si crea simpatia intorno a sè.

Perchè allora non volgere in positivo le proprie grandi energie mentali, dimostrando a se stessi che il destino può effettivamente essere condizionato da come lo percepiamo, in accordo con la propria sensibilità e le proprie abitudini?

Pensieri positivi, meditazioni brevi da leggere ogni sera prima di addormentarsi, per interpretare gli avvenimenti della giornata o da leggere al mattino, appena svegli, e da portare con sè come un dono prezioso per scoprire il senso più profondo della vita e amarla come merita.

Rinnovarsi interiormente facendo e facendosi del bene è possibile, basta volerlo davvero, con pazienza e disponibilità, seguendo queste parole che rasserenano, che portano fuori dai problemi, dalle perplessità e dalle ansie quotidiane, penetrando nel vostro modo interiore e vi invitano a reagire.