Che tipo di eredità lascia il tuo passaggio?Cosa accade quando le cose interagiscono? Che tipo di eredità lascia il tuo passaggio? Il tuo mondo si integra con il mondo circostante in modi che sfuggono alla tua comprensione. Gli eventi della tua vita sembrano casuali, ma possono essere letti e interpretati come segnali per andare nella direzione di ciò che tu desideri. In questo seminario di due giorni e mezzo Italo Pentimalli ti mostrerà come renderti conto di queste dinamiche, e soprattutto come prenderne il controllo perché esse ti portino dove tu vuoi anziché esserne in balia. Per avere successo nella vita, nelle relazioni e nel business… senza remare controcorrente. PIÙCHEPUOI LEGACY©MILANO – MARZO 2013(da venerdì a domenica)
INGRESSO OMAGGIO PER CHI ACQUISTA ALMENO 1 CORSO MULTIMEDIALE ENTRO OGGI 27 DICEMBRE 2012
ANCHE TU SEI CONVINTO SIA FINITO IL TEMPO DI STARE A GUARDARE?“IO NON CI STO” I più fanno quello che pensano di dover fare e ciò significa servire il sistema secondo le condizioni del sistema stesso, piuttosto che scardinarlo. Nessuno ti vieta di uscire il sabato sera e salire in macchina di amici: c’è un solo problema, devi andare dove vogliono loro. E’ questo quello che vuoi? |
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La domanda più importante che dovresti fare a te stesso
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Alex Bellini, Miranda Sorgente, Lelio Canavero, Italo Pentimalli, Max Formisano, Giovanni Annunziata, Max Damioli
Il cuore dell’ autostima
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“Sai qual è la domanda più importante che dovresti fare a te stesso
per aumentare la tua Autostima, la tua Motivazione e la tua Energia?
Te lo dirò tra poco, ma prima lascia che ti dia il benvenuto o benvenuta nel corso N. 1 di Autostima in Italia con
Max Formisano (e tanti altri Top Trainer)
Ora la domanda fondamentale è ..
.. sei più Noce o più Albicocca?!?”
La noce è dura fuori, ma fragile dentro!
La maggior parte delle persone tende a essere una noce, mostra una forte corazza all’esterno, intrappolata in una gabbia sociale falsamente dorata e una serie di convinzioni e credenze limitanti.
Il comportamento “noce” solitamente è di due tipi apparentemente opposti: aggressivo e passivo.
In genere, le persone aggressive sono pronte a sottolineare solo gli errori, ad attaccare, a dare addosso.
La “noce”, dura fuori, usa uno stile aggressivo anche perché probabilmente nasconde tutta la sua fragilità interiore.
Allo stesso modo, anche le persone passive usano lo “scudo” ma per difendersi.
Quando ti parlo di “passività” non intendo “timidezza”, che è un’emozione normale e naturale.
Bensì di quella forte, incredibile, ed eccessiva voglia di proteggersi dal mondo, dalla vita, che porta a non mettersi in gioco e a non mettersi in discussione, come se ad ogni passo ci fosse un pericolo.
Dall’aggressività si passa all’eccessiva auto-difesa
La tenera e dolce albicocca al suo esterno, ha un nocciolo duro e forte al suo interno.
Nel momento stesso in cui la tua autostima è forte e consolidata, credi in te stesso, hai un buon rapporto con te stesso, ed hai capito che per il solo fatto di essere stato messo al mondo meriti di volerti bene, puoi adottare dei comportamenti e delle strategie verso l’esterno più “morbide”, ovvero flessibili, aperte ed “empatiche”, pur rimanendo stabile nei tuoi valori e nella tua mission grazie al tuo nocciolo duro.
A te la scelta!
Continuare ad essere una noce testarda,
oppure tornare ad essere un albicocca
per ritrovare …
Il corso N. 1 di Autostima in Italia
con Max Formisano (e altri Top Trainers)
Un corso straordinario per conoscersi profondamente e acquisire padronanza personale.
Una crociera all’interno di se stessi per rafforzare l’autostima ed il proprio nocciolo duro, per avere una visione precisa di sé, capire dove ci auto-limitiamo e come trovare le spinte giuste per realizzare ciò che davvero vogliamo.
Il nucleo più profondo di noi stessi: identità e credenze.
Il principio da cui si parte è che più si è consapevoli della propria “mappa del mondo” meglio possiamo assumerci la responsabilità delle nostre azioni. Scoprire a fondo la propria mappa per definirla e avere una direzione nella vita che infonda potere e coerenza. Tutto questo per la tua leadership personale.
Il corso si svolge in tre giornate uniche, coinvolgenti e di riflessione profonda su se stessi per indirizzare il proprio focus mentale e avere una direzione nella vita che infonda potere e coerenza trovare le spinte giuste per realizzare ciò che davvero vogliamo.
Il faro ci indica la destinazione e la nostra bussola, nei momenti di difficoltà, ci guida anche quando tutto sembra confuso. Avere ben chiara la missione personale e come raggiungerla, passo dopo passo, fa aumentare il desiderio e la motivazione per assaporare i benefici che otterremo.
Tutte le navi non lasciano il porto senza avere stabilito prima la destinazione da raggiungere e la rotta da seguire.
Dedica tre giornate a te stesso…
“Il Nocciolo Duro: il Cuore dell’Autostima” è l’occasione per scoprire come avere fiducia in se stessi, rafforzare l’autostima e agire con ottimismo e determinazione!”
“Una sana autostima è la più importante conquista per ognuno di noi. Tutto è subordinato ad essa ed essa è strumentale a tutto: obiettivi, risultati, relazioni. In una sola parola: felicità.”
3 giornate fantastiche in cui avrai modo di assaporare alcuni top trainer nel panorama italiano!
Per maggiori informazioni clicca qui: IL NOCCIOLO DURO
Una Grande lezione di Vita
L’ultima conferenza del prof. Randy Paush, con traduzione in italiano, una grande lezione di vita.
“Come realizzare i sogni della vostra infanzia”
Buonasera a tutti. É magnifico essere qui. Questa serie di conferenze un tempo si chiamava “L’ultima conferenza: se aveste un’ultima conferenza da fare, di che cosa parlereste?” E io ho pensato: “Accidenti, finalmente avevo centrato l’argomento e loro le cambiano nome!” [Risate].
Bene, eccoci qui. Nel caso in cui ci fosse qualcuno che è capitato qui per caso e non conosce la mia storia, mio padre mi ha insegnato che quando c’è un grosso problema bisogna affrontarlo. Nelle mie Tac compaiono una decina circa di tumori al fegato e il dottore mi ha detto che mi restano dai tre ai sei mesi di buona salute. Considerato che me l’ha detto un mese fa, i conti sono presto fatti. Ho i medici migliori al mondo. Cosa c’è? Non funziona il microfono? Allora parlerò più forte…[aggiusta il microfono]. Va bene così? Ok. Allora, stavo dicendo che le cose stanno così. Non possiamo cambiarle. Possiamo soltanto decidere in che modo reagiremo alla situazione. Non possiamo cambiare le carte che ci sono date, possiamo soltanto decidere come giocare la prossima mano. Se non vi sembro depresso o cupo come pensate che dovrei essere, mi dispiace deludervi. [Risate].
Vi assicuro che non provo un atteggiamento di rifiuto. Non è che io non sia pienamente consapevole di quanto mi sta accadendo.
La mia famiglia, i miei tre figli, mia moglie…abbiamo traslocato. Abbiamo comperato una splendida casa in Virginia e stiamo facendo tutto ciò perché questo è un posto bellissimo per viverci. […] L’altra cosa che vorrei dirvi è che in questo momento sono in ottima forma, in forma smagliante e fenomenale. Ciò che intendo dire è che il fatto che io sia in ottima forma davvero è l’esempio di dissonanza cognitiva più plateale che vi possa capitare di vedere. Di fatto, credo di essere in forma migliore della maggior parte di voi qui presenti. [Randy si sdraia per terra e inizia a fare flessioni] [Applausi] Pertanto se qui c’è qualcuno che intende piangere o compatirmi, può scendere e fare un paio di flessioni, e soltanto dopo potrà compatirmi. [Risate].
Va bene… allora, di una cosa non parleremo oggi. Non parleremo di cancro, perché ho già parlato a lungo di questo e davvero non mi interessa parlarvene. Se avete qualche integratore a base di erbe o qualche altro rimedio, vi prego di starmi alla larga. [Risate].
Non parleremo anche di altre cose che sono più importanti dell’esaudire i sogni della vostra infanzia. Non parleremo di mia moglie e non parleremo dei miei figli, per esempio, perché sono bravo, sì, ma non così bravo da poterne parlare senza scoppiare a piangere. Pertanto, molto semplicemente, accantoneremo questo argomento, che è molto più importante.
Altre cose di cui non parleremo sono la spiritualità e la religione, anche se vi devo confessare di aver appena avuto una conversione in extremis, in punto di morte… [pausa drammatica di silenzio]. Mi sono appena comperato un Macintosh. [Risate e applausi]. Ecco, adesso so che almeno un nove per cento del pubblico è con me…
D’accordo, ma allora di che cosa parliamo oggi? Parliamo dei miei sogni d’infanzia e di come li ho realizzati. Da questo punto di vista sono stato molto fortunato. Parleremo di come credo di aver reso possibili i sogni altrui e, in una certa qual misura, degli insegnamenti che se ne possono ricavare. Sono un professore, pertanto dovrebbe essere possibile ricavare qualcosa che consenta ai vostri sogni di realizzarsi. A mano a mano che si diventa grandi, si può scoprire che “permettere ai sogni altrui di realizzarsi” è ancora più gratificante.
Dunque, volete sapere quali erano i sogni della mia infanzia? Prima di tutto vi premetto di aver avuto un’infanzia davvero molto felice. Sì, sul serio, non sto scherzando. Ho frugato nell’archivio di famiglia e la cosa che mi ha davvero colpito è che non sono riuscito a trovare nessuna foto di me bambino nella quale io non stessi sorridendo. E questo di per sé è già molto gratificante. [Compare una diapositiva] Questo è il nostro cane, d’accordo? Sbadiglia… e questo sono io che sogno. Sognavo molto.
Sapete, c’era molto per cui sognare ad occhi aperti. Sono nato nel 1960. Avevo otto o nove anni e se guardavo la televisione potevo vedere l’uomo sbarcare sulla Luna. A quel punto capite bene che ogni cosa è possibile. Ecco, questo non dovremmo dimenticarlo mai. L’ispirazione e la possibilità di sognare sono immense.
Quali erano i miei sogni d’infanzia? Potrete anche non essere d’accordo con il mio elenco, ma si tratta dei seguenti: sperimentare l’assenza di gravità, giocare nella Lega Nazionale di Football, scrivere una voce della World Book Enciclopedia (beh, sì, presumo che i secchioni si individuino subito, non è così? ), essere Captain Kirk…
C’è qualcuno tra voi che ha avuto questi stessi sogni quando era bambino? No, alla Carnegie Mellon University no di sicuro! Volevo anche essere uno di quei tipi che vincono i pupazzi giganti al Luna Park, e volevo diventare uno degli imagineer della Disney.
Ecco, ve li ho elencati in ordine sparso, anche se a esclusione forse del primo, sperimentare l’assenza di gravità, di sicuro erano sogni di difficile realizzazione.
Io credo che sia molto importante avere sogni precisi. Non sognavo di diventare un astronauta, perché quando ero piccolo e indossavo gli occhiali qualcuno mi aveva detto che gli astronauti non possono indossare gli occhiali… e io avevo dichiarato: “Mmmm, non mi interessa diventare astronauta. A me interessa soltanto galleggiare nell’aria”.
Così da piccolo, come potete vedere nella diapositiva, mi allenavo [si vede Randy bambino che sdraiato sul tavolo di casa assume la posizione tipica di chi galleggia in assenza di gravità]. Ma ovviamente questo sistema non funzionava granché. Più avanti è saltato fuori che la Nasa disponeva di una cosa detta “La cometa del vomito” con la quale si addestravano gli astronauti. Si tratta di un apparecchio che effettua delle paraboliche. Alla sommità di ogni arcata per 25 secondi circa si diventa dei proiettili e si sperimenta, per circa 25 secondi soltanto, un vago equivalente dell’assenza di gravità.
Ebbene, esiste un programma al quale gli studenti universitari possono sottomettere varie proposte e il progetto migliore si aggiudica il diritto di volare. Così io ho pensato che potesse essere un’occasione meravigliosa. Ho formato un team di studenti che ha vinto e si è aggiudicato il diritto di volare. Io ero al settimo cielo: sarei andato anch’io. Poi però mi sono scontrato con la prima dura realtà: mi hanno detto chiaramente che per nessun motivo un membro di facoltà avrebbe potuto volare con il team. Capirete… ero a pezzi. Mi sembrava impossibile: avevo lavorato così sodo!
Allora mi sono riletto con grande attenzione tutto ciò che c’era da leggere sul programma e ho scoperto che la Nasa, nell’ambito del suo programma di assistenza e promozione, permetteva agli studenti di portarsi dietro dalla loro città il giornalista di un media locale. [Risate]. E così… [fa la voce profonda] “Randy Pausch è un giornalista web”. [Torna alla voce normale].
È davvero molto facile ottenere un pass per la stampa! [Risate]. A quel punto chiamo la Nasa e chiedo a quale numero avrei potuto faxare alcuni documenti. Loro mi chiedono di che documenti si tratta. E io rispondo che si tratta delle mie dimissioni da membro della facoltà e della mia candidatura al ruolo di giornalista. Loro mi chiedono: “Non le pare un po’ troppo sfacciata come manovra?”. E io dico: “Sì certo, ma il nostro progetto riguarda la realtà virtuale. Porteremo con noi moltissime cuffie con apparecchi VR (virtual reality), e tutti gli studenti che formano il gruppo la sperimenteranno, mentre tutti i veri giornalisti riprenderanno la scena”. E Jim Foley (che è qui tra il pubblico e annuisce… sì, tu, bastardo!) mi dice: “Eccole il numero di fax”.
Quindi, in conclusione, abbiamo rispettato i patti. Questo è uno di quegli argomenti di cui sentirete parlare ancora a lungo più avanti: avere sempre qualcosa da mettere sul tavolo, proprio così, perché questo vi rende più bene accetti. Se siete curiosi di sapere com’è l’assenza di gravità, ecco… spero che il sonoro funzioni. [Nella diapositiva si vede Randy che sperimenta l’assenza di gravità]. Io sono questo qui. [Risate, perché le persone del video si schiantano sul pavimento dell’aereo]. Pertanto, sogno d’infanzia numero uno: esaudito.
Ok, passiamo al football.
Il mio sogno, come vi ho detto, era giocare nella Lega Nazionale di Football, ma probabilmente ho avuto molto più da questo sogno che non si è realizzato che da tutti quelli che invece si sono realizzati.
Avevo un allenatore. Firmai con lui a nove anni. Ero il più piccolo della Lega, e avevo un allenatore, Jim Graham, che era alto quasi un metro e novanta e aveva giocato da linebacker con i Penn State. Era un colosso ed era della vecchia scuola. Intendo proprio vecchia… il primo giorno di allenamento eravamo tutti spaventati a morte da quel gigante. Lui arrivò… ed era senza pallone. Come avremmo mai potuto allenarci senza pallone? Allora un ragazzino si fece avanti e gli disse: «Senta coach, mi scusi, ma non c’è il pallone». E il coach Graham: «È vero. Ma ditemi un po’, quante persone ci sono in campo?». E noi in coro: «Undici per squadra, ventidue in tutto». «Esatto. E quante persone alla volta toccano il pallone?». «Una sola». «Giusto. Quindi noi inizieremo da quello che fanno gli altri ventuno».
Sì, è propria una bella storiella, perché parla delle cose fondamentali, le cose basilari, le cose che contano. È importante concentrarsi su queste, le cose fondamentali, perché tutto ciò che è superfluo e inutile non serve a niente.
L’altra cosa importante legata al coach Jim Graham riguarda l’allenamento. Mi stava sempre addosso, sempre. Mi faceva sgobbare e lavorare senza sosta: “Sbagli questo, ripeti. Sbagli anche quell’altro. Fallo ancora. Torna indietro e ricomincia. Me lo devi… dopo l’allenamento fai le flessioni” e così via. Un giorno, al termine dell’allenamento, uno degli altri coach mi si avvicina e mi dice: «Il coach ti ha lavorato ben bene, non è così?». Io rispondo di sì, e lui chiosa: «Si tratta di un buon segno. Quando sbagli qualcosa e nessuno ti dice più niente, significa che ormai hanno rinunciato».
Questa è una lezione che ho imparato e ho ricordato per tutta la vita: quando fai qualcosa di sbagliato e nessuno si prende la briga di dirti qualcosa, significa che è meglio cambiare aria. Chi ti critica lo fa perché ti ama e ti ha a cuore.
Dopo il coach Graham ne ho avuto un altro, il coach Setliff, che mi ha insegnato moltissime cose sul potere dell’entusiasmo. Faceva una cosa terribile, a ripensarci: inseriva un giocatore alla volta per un solo tempo nella posizione che era la meno plausibile e la più sbagliata per lui. Per esempio, metteva in campo tutti i bassi nella posizione di ricevitore, capite? Beh, insomma, l’altra squadra era assolutamente disorientata. Non sapeva chi era a colpire. Perché se si gioca soltanto un tempo e non ci si trova dove uno suppone ci si debba trovare, libertà diventa sinonimo di nulla da perdere… L’entusiasmo era alle stelle. Ancora oggi da nessuna parte mi sento più a mio agio che su un campo da football.
Quello che voglio dire è che quando ho un problema da risolvere [tira fuori un pallone], la gente mi vede andare in giro con uno di questi… perché quando si è giovani e qualcosa come il football è la tua vita, diventa una parte di te. Per sempre. Sono molto contento che il football sia stato parte della mia vita. Anche se il desiderio di giocare nella Lega Nazionale di Football non si è realizzato, pazienza. Probabilmente ci sono cose che contano di più. Se poi guardiamo a quello che stanno facendo nella NFL… non sono più così sicuro che si stiano comportando bene….
Bene, uno dei modi di dire che ho acquisito lavorando per l’Electronic Arts, che mi piace moltissimo ed è in relazione a quanto ho appena raccontato è questo: “L’esperienza è ciò che ottieni quando non sei riuscito a ottenere ciò che volevi”. Penso che sia assolutamente deliziosa.
L’altra cosa che posso dire del football, come di qualsiasi altro sport o attività che facciamo praticare ai nostri figli, che si tratti di football o di calcio, di nuoto o di qualsiasi altra cosa, è che questo è un esempio di quello che io definirei l’apprendimento indiretto. In realtà noi non vogliamo che i nostri figli imparino a giocare a football. Sì, insomma, è carino che io abbia queste tre punte e che so come fare blocco e così via… ma noi mandiamo i nostri figli a imparare cose molto più importanti di queste. Spirito di squadra, spirito sportivo, perseveranza, eccetera. Tutti questi apprendimenti indiretti sono importantissimi. Anzi, bisognerebbe aprire bene gli occhi, stare sempre all’erta e coglierli ovunque, perché sono ovunque.
Passiamo adesso all’altro desiderio, diventare autore di una voce della World Book Encyclopedia. Quando ero bambino, su una mensola di casa nostra c’era la World Book Encyclopedia… per le matricole devo precisare che si tratta di un’enciclopedia in versione cartacea! Bene, c’erano queste cose che chiamavamo libri [risate]. Dopo che sono diventato per così dire un’autorità in fatto di realtà virtuale, ma non poi così importante, mi sono trovato al livello di coloro ai quali la World Book Encyclopedia avrebbe potuto chiedere di scrivere un articolo. E infatti mi chiamarono e io ho scritto un articolo! Questa è Caitlin Kelleher [nella diapositiva Caitlin indossa una cuffia VR con la quale si muove in un mondo tridimensionale] e se andate nella vostra libreria locale, dove conservano ancora copie cartacee della World Book Encyclopedia, se cercate alla voce Virtual Reality troverete il mio articolo. Tutto ciò che posso dire è che effettivamente essendo stato scelto per diventare un autore della World Book Encyclopedia, posso assicurarvi che Wikipedia è una fonte perfetta di informazioni per voi, perché conosco il controllo di qualità delle vere enciclopedie!
Ok, passiamo pure al desiderio successivo. [Diapositiva riportante la scritta: “Incontriamo il Capitano Kirk”] [Risate].
A un certo punto della propria vita uno si rende conto che ci sono alcune cose che non potrà fare, così forse sarebbe meglio starsene con i piedi per terra. Beh, mio Dio, che modello per i giovani! [Risate] [diapositiva del Capitano Kirk seduto alla sua postazione di controllo sull’astronave Enterprise].
Ecco, io volevo essere così, ma quello che mi ha spinto più avanti nel corso della vita alla vera leadership, è aver capito che lui non era il più importante dell’astronave! C’era Spock, che non era niente male, e McCoy, il dottore, e poi c’era Scotty, l’ingegnere… tanto che alla fine uno finisce col chiedersi quali competenze, quali abilità possa mai avere lui per starsene ai comandi e coordinare tutti? E allora capisci che c’è una cosa che si chiama leadership, e ti piaccia o meno questa serie di telefilm, non c’è dubbio che osservando quel tipo in azione si imparano molte cose su come dirigere e comandare gli altri. E in più ha i giocattoli più belli di tutti! [mostra una diapositiva dei gadget di Star Trek].
Beh, insomma, da bambino credevo fosse affascinante che il Capitano Kirk avesse tutte queste cose, [tira fuori uno Star Trek Communicator] e potesse parlare a tutta l’astronave con questo. Credevo che fosse semplicemente spettacolare e ovviamente anche io oggi ne possiedo uno, e perfino più piccolo… [Estrae il suo telefono cellulare]. Insomma, tutto ciò è molto cool… quindi ho realizzato anche questo sogno.
James T. Kirk e il suo alter ego William Shatner hanno scritto un libro, che credo sia un libro niente male affatto. Lo hanno scritto con Chip Walter, uno scrittore che vive a Pittsburgh. Il libro parla della scienza di Star Trek, ovvero di quello che di Star Trek si è avverato. Gli autori si sono recati in vari posti del Paese, osservando varie cose e sono venuti qui a osservare la nostra realtà virtuale. Così abbiamo realizzato una realtà virtuale apposita, che era più o meno una cosa del genere. [Mostra la diapositiva del ponte virtuale di Star Trek ripreso da una trasmissione televisiva degli anni Sessanta]. È stato davvero forte conoscere l’idolo della mia infanzia, ma ancora meglio è quando è lui a venire da te per capire le cose più incredibili che tu stai preparando nel tuo laboratorio. Sì, fu un grande momento davvero…
Bene, siamo arrivati alla vincita dei peluche… potrà sembrarvi qualcosa di assolutamente banale, ma quando si è piccoli e al luna park si vedono questi tipi con grossi peluche sotto il braccio… bene, questa è la mia adorabile moglie e queste sono tutte immagini di grossi peluche che ho vinto. [Risate, mostra le diapositive di vari peluche di grosse dimensioni]. Questo è mio padre in posa con un peluche che ho vinto. Sì, ne ho vinti moltissimi. Questo è ancora mio padre con un peluche che ha vinto lui. Questa è una parte della mia vita e della mia famiglia.
Già so che cosa staranno pensando i cinici: diranno che in questa epoca di immagini manipolate digitalmente, forse tutti questi orsi non sono davvero nella foto con me, o forse ho pagato cinque dollari a qualcuno che aveva vinto davvero i peluche perché mi facesse fare una fotografia con loro… Così mi sono chiesto: come posso in quest’epoca di cinismo, convincere le persone? Risposta: ho capito, porto gli orsi. Prego, portateli fuori! [Svariati peluche di grosse dimensioni sono portati in scena. Risate e applausi]. Ecco, appoggiateli alla parete di fondo, grazie.
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Come diventare padrone della tua vita – A livello personale, finanziario, di salute e benessere
|
Non ne potevo più!
Poi 5 nuove attitudini hanno cambiato ogni cosa!
Ero stanco di dire: “Sarebbe bello ma…”!
Non avevo soldi per le cose che mi piacevano, non avevo una direzione, e mi ero ritrovato (non so come) a fare un lavoro che non mi piaceva! Mi “consolavo” leggendo libri, le storie delle persone che ce l’avevano fatta!
Quanto ho invidiato quelle persone! Per anni ho letto e preso appunti, letto e preso appunti! Ma tutte le storie erano diverse, totalmente diverse dalla mia. Così complicate!
Poi un giorno arrivai al culmine: doveva cambiare qualcosa!
Ripresi in mano tutti i miei appunti, quelli di 20 anni di studi.
E in un lampo… e arrivato l’essenziale! 5 semplie attitudini. 5 chiavi.
Semplici, facili da seguire, alia portata di tutti!
Oggi, nel momento in cui scrivo, e una bella giornata di sole. Sto ridendo e penso che… la vita e davvero una gran bella cosa. Mentre faccio il lavoro dei miei sogni (aiuto la diffusione di una culture del possibile su http://www.piuchepuoi.it) ho deciso di condiviedere tutto questo con te. Perche anche tu, da adesso, possa iniziare a vivere la vita che hai sempre sognato.
Ecco alcuni degli strumenti che stai per padroneggiare:
- Come superare la paura di agire con un metodo “logico” ed “emotivo”;
- Non sai cosa vuoi veramente? Ecco come riscoprire i tuoi veri sogni;
- Impara a gestire i giudizi degli altri (e non farti distogliere dalla realizzazione della vita che vuoi);
- Le 3 regole per mettere il turbo alla tua vita;
- Come progettare e, soprattutto vivere, la vita come tu la vuoi. A partire da adesso.
Crea la Vita Come tu la Vuoi
Inno alla vita
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è ricchezza, valorizzala.
La vita è amore, vivilo.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La via è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è la vita, difendila.
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Non ne potevo più!
Poi 5 nuove attitudini hanno cambiato ogni cosa!
Ero stanco di dire: “Sarebbe bello ma…”!
Non avevo soldi per le cose che mi piacevano, non avevo una direzione, e mi ero ritrovato (non so come) a fare un lavoro che non mi piaceva! Mi “consolavo” leggendo libri, le storie delle persone che ce l’avevano fatta!
Quanto ho invidiato quelle persone! Per anni ho letto e preso appunti, letto e preso appunti! Ma tutte le storie erano diverse, totalmente diverse dalla mia. Così complicate!
Poi un giorno arrivai al culmine: doveva cambiare qualcosa!
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E in un lampo… e arrivato l’essenziale! 5 semplie attitudini. 5 chiavi.
Semplici, facili da seguire, alia portata di tutti!
Oggi, nel momento in cui scrivo, e una bella giornata di sole. Sto ridendo e penso che… la vita e davvero una gran bella cosa. Mentre faccio il lavoro dei miei sogni (aiuto la diffusione di una culture del possibile su http://www.piuchepuoi.it) ho deciso di condiviedere tutto questo con te. Perche anche tu, da adesso, possa iniziare a vivere la vita che hai sempre sognato.
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Migliora la tua Vita!
Se ti interessano le tematiche del miglioramento personale saprai quanto è importante condividere le proprie esperienze con persone che hanno in comune con noi questa passione.
Incontriamo tantissime persone normalmente, abbiamo tantissime relazioni che contribuiscono alla ricchezza della nostra vita… eppure quando capita di passare del tempo con una persona che “la pensa come noi”… ci sentiamo rinnovati e ristorati!
Migliora La Tua Vita
il 6, 7 e 8 Novembre a Riccione
La quota di Iscrizione al Convegno è di soli 35,00 Euro
Per questo evento abbiamo messo insieme 20 dei maggiori autori ed esperti di tematiche relativamente allo sviluppo personale provenienti da 6 nazioni, riuniti con una sola missione:
fornirti strumenti ed idee per migliorare la tua vita.
Ma gli autori sono solo una parte di ciò che renderà questo convegno un ricordo indimenticabile.
Condividerai infatti questa esperienza con persone che – come te – sentono vivo il desiderio di miglioramento personale.
Ecco qui i 20 dei maggiori autori ed esperti di crescita personale:
Affrettati, sono rimasti gli ultimi posti… E’ un’occasione da non perdere!
Scopri il programma del Convegno qui
La quota di Iscrizione al Convegno è di 35,00 Euro