E’ tempo di andare – Kim Sena

“Non ti sto lasciando, Mia” disse Lucy.
“Sarò sempre lì ogni volta che chiuderai gli occhi.
Se ci ricordiamo l’una dell’altra
SAREMO SEMPRE INSIEME.”

È tempo di andare sussurra la civetta a Mia. Lei solleva lo sguardo dal libro che stava leggendo e lo ferma appena sotto a quello della civetta che tendendo il collo, vorrebbe incontrarlo, per dare conforto. O più fermezza alle sue parole. Si ferma lo sguardo di Mia, mentre la bambina appoggia il capo al tronco della quercia.

È tempo di andare sì, ma perché? Mia è incredula, perplessa.
Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto salutare la sua amica ma non riesce a capacitarsi dell’ora, dell’adesso, del tornare all’improvviso da dove si è arrivati. Tornano allora sul luogo del loro primo incontro, ripercorrono i ricordi della loro vita assieme.
Quando Mia era piccola, aveva trovato la civetta sotto la quercia: era caduta dal nido, aveva un’ala ferita. Così l’aveva portata a casa e l’aveva accudita e curata. Da quel momento avevano trascorso insieme ogni giornata. La loro amicizia era intensa e piena di tenerezza, per la civetta, però, a un certo punto è arrivato il momento di andare…


Il tramonto tinge tutto di un arancio morbido che inonda anche i petali delle peonie che regali e tuttavia lievi sostengono Mia, curano il suo dolore rendendo il ricordo immortale, mentre bambina e civetta si fondono l’una nel volto dell’altra, l’una nei pensieri dell’altra.

La luna è ormai alta in cielo, Mia e Lucy socchiudono gli occhi e immaginano.
Per Lucy è tempo di andare. Un abbraccio in silenzio, il nastro rosso sciolto, e tenui fiori d’ortensia a far da corolla al distacco.

“Ho sempre saputo che un giorno
avrei dovuto lasciarti andare”

disse Mia, e alzó lo sguardo
verso le nuvole che correvano.

Una storia che aiuta tutti, piccoli e grandi indistintamente, a trovare un modo di affrontare le inevitabili separazioni, e dar loro un senso.
Che tiene insieme chi resta e chi va.


Lasciarsi è sempre doloroso: l’autrice nell’albo cerca la strada per aiutare piccoli e grandi a vivere le separazioni e a dare loro un senso, nella certezza che i sentimenti autentici creano legami che la distanza non può intaccare.


A tessere il filo delle relazioni sono i ricordi, la certezza di poterli rievocare in qualunque momento, e di trovarvi rifugio quando serve. Entrambe infatti si promettono di guardare la luna e dedicarsi un pensiero ogni sera, sapendo che è ricambiato.

E’ tempo di andare è un splendido e delicatissimo libro che parla di perdita, di separazione, di mancanza con una dolcezza che solo lei, Kim Sena, può mostrarci con la sua penna e la sua matita. Grazie ad Orecchio Acerbo, che continua a diffondere meraviglie di questo valore!

Il tocco delicatissimo, onirico, delle illustrazioni di Kim Sena mette in questo libro anche tutto ciò che le illustrazioni non riescono a dire. L’illustratrice, nata in Corea del Sud, è da sempre innamorata della natura: lo si legge nei suoi disegni ricchissimi di particolari, in storie, come questa, che trasmettono a lettori di ogni età (non è soltanto un libro per bambini) anche il rispetto e la cura per l’ambiente, invitano alla cura delle creature più fragili e più piccole.

Ancora una volta, con le sue illustrazioni a matita raggiunge il contesto impalpabile del sogno. La poesia surreale dell’amicizia, della forza, del ricordo.

E’ tempo di andare, è metafora di vita

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Lea e l’elefante… una storia di Amicizia – Kim Sena

C’era una volta Lea, una bimba dai grandi occhi scuri, la camicetta con il fiocco e le scarpe lucide con il cinturino. Lea aveva proprio tutto: una bella casa, tanti giocattoli, persino una coroncina da mettere sul capo. Ma, nonostante tutte le belle cose che possedeva, la sua testa continuava a essere vuota e sopratutto lei non è felice.
Le giornate sono noiose e monotone. Un giorno riesce a parlare con un elefante che da tempo spiava dalla sua finestra e a diventarne amica.  Lo porta a casa, gli offre cibo e giochi, gli mostra i suoi tesori e cerca di stupirlo, ma ad un certo punto l’elefante chiede di poter tornare all’aperto dai suoi amici… decide allora di promettergli qualcosa di davvero eccezionale: lo farà volare.

Basterà che lui, tutto dipinto di bianco, si alleni correndo ogni giorno con un palloncino rosso legato sulla proboscide. La fiducia è talmente tanta che l’elefantino prova e riprova, ma questa non è la favola di Dumbo e il povero cucciolo non ottiene alcun successo. Anzi rimane sempre più solo e lontano dai propri amici.

Lea e l’elefante ci racconta una storia di amicizia, per bambini, scritto da Kim Sena (per Orecchio Acerbo Editore), giovane illustratrice di Seul. Dopo il grande successo di “Renna Bianca“, esce nelle libreria questo suo nuovo romanzo caratterizzato dai meravigliosi disegni a matita, che rendono il libro un meraviglioso gioiellino da poter legger con i proprio bimbi.

Un formato verticale molto grande, perfetto per rendere piena giustizia alle illustrazioni e alle parole, dove la piccola ed elegante sono la dimostrazione che il possedere e accumulare tanti oggetti costosi non riempie il vuoto che un amico può colmare.
Lea, nella sua reggia e con i suoi oggetti ricercati crede di avere le chiavi per la felicità ma è l’elefante a farle capire che i beni materiali sono destinati a distruggersi e rompersi mentre un legame d’affetto non conosce il logorio del tempo e la polvere.

Le splendide illustrazioni sfumate in grigio con tratti leggeri accompagnano in un mondo fantastico che va oltre l’apparenza e insegna che in due è più facile volare. Un albo stupendo da ogni punto di vista.
Dalla copertina alle pagine interne, l’unica nota di colore è rappresentata da un palloncino rosso, simbolo della vita che vuole altra vita e della fuga dall’isolamento.

Lea vuole rendere speciale il suo nuovo amico: lo dipinge di bianco, gli lega il palloncino alla punta della proboscide. Lui ci prova ad alzarsi da terra, ma niente e niente, non riesce a volare.
E intanto, con l’abilità di chi sa narrare attraverso immagini e dettagli, Sena ci mostra un accenno di sorriso sul volto di Lea e un velo di tristezza, ora, negli occhi dell’elefante.
Adesso è lui ad essersi abbandonato sul grande divano ed è sempre lui a guardare da una finestra la vita che scorre senza che vi partecipi, con gli amici elefanti a rotolarsi nel fango.
Una raffica fortissima di vento spazza via la grande casa, il dentro capace di imprigionare e separare dalla vera vita, che per sua natura ha bisogno degli altri, dell’incontro, della comunità.

I pastelli compaiono sullo sfondo, colorano di rosa le guance di Lea, rendono gli sguardi più attenti, sembra quasi che i due sorridano con gli occhi.

L’amicizia è basata sulla gratuità, non ha prezzo,
non si compra con la promessa di far volare qualcuno.

Così, ad un certo punto, sparisce pure il palloncino rosso: non ha più senso, non serve più.
Perchè è questo il messaggio che scopriranno entrambi, non c’è bisogno di promettere l’impossibile per volersi bene e fare amicizia, ne’ di tanti oggetti belli e costosi per riempire un vuoto che solo un amico può colmare.
Molto meglio è giocare insieme.
Perché, come dice l’elefante a Lea, ”anche se non sei così tanto speciale, noi due siamo amici’‘.
E allora, anche volare sarà possibile.

Lea e l’elefante con poche ma efficaci parole, racconta non solo una storia, ma insegna qualcosa che arriva al cuore.
Il suo racconto, con grande semplicità e limpidezza, parla di solitudine e di amicizia, di insicurezze e di chi riesce a farcele mettere da parte.
Lea e l’elefante pagina dopo pagina racconta proprio ciò che provano oggi molti bambini. Spiega infatti come una bambina può sentirsi sola anche se è circondata da mille giochi, sottolineando l’incapacità degli oggetti di riempire un vuoto che solamente l’amicizia può colmare.

“Da sola puoi farcela, ma se staremo vicini, io potrò sempre aiutarti”

A chi vuole andare oltre l’apparenza,
A chi ama volare con la fantasia
A chi cerca, in una semplice storia, la vera amicizia.
Buona lettura!

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Lea e l’elefante. Ediz. a colori

Kim Sena