Finalmente Liberi! – Sarah Loulendo

Da piccola sono stata catturata nella savana…
Lì le giraffe vivono in libertà, brucano le foglie
dai rami più alti, cercano le pozze d’acqua per bere
e percorrono tranquille le vaste pianure…e io?
Ormai sono alta più di 5 metri, ma viaggio a bordo di un camion del circo.
Qualcuno mi lascerà correre?

Finalmente liberi! è un straordinario pop-up documentario, è eccezionale e davvero molto interessante. Direi addirittura che affronta un argomento essenziale: gli animali in cattività. Che si tratti del circo, dello zoo, dell’acquario… gli animali selvatici non sono fatti per vivere rinchiusi, in cattività in aree e spazi ristretti.
Aprendo le sagome di questo pop-up, il lettori scopriranno, accompagnati da un testo semplice e accessibile, le caratteristiche di 7 animali e del loro habitat / stile di vita. Quindi le illustrazioni messe in scena in pop-up metteranno due habitat in opposizione: gabbia contro libertà. Andremo quindi a scoprire l’orso polare, la giraffa, il rinoceronte, il pappagallo, la tigre, l’orca e il gorilla.

Questo pop-up è davvero molto ben progettato e trovo che questa consapevolezza del rispetto degli animali sia davvero significativa e concreta. Fin da subito, appena aperto il libro il bambino è coinvolto nel rilascio e nel salvataggio degli animali. In ogni pagina, svolgerà un ruolo salvifico liberando gli animali. Si capisce visivamente che l’animale non è fatto per vivere rinchiuso negli zoo. Questo pop-up, ancorato alle preoccupazioni attuali, spiega con rilevanza e originalità questo confronto tra prigionia / libertà e la posta in gioco che questo ha sulle specie animali. Originale, istruttivo, efficace, un documentario con illustrazioni classiche e una messa in scena giocosa e sensoriale.

Finalmente liberi! edito da L’Ippocampo è il risultato di un lavoro di squadra tra l’illustratrice Sarah Loulendo e l’ingegnere della carta Arnaud Roi. Insieme, hanno progettato un album pop-up di grande qualità. Per sensibilizzare il lettore al problema della prigionia degli animali selvatici, scelgono di renderli attori della loro liberazione.

E’ molto d’impatto l’aspetto pop-up, che prende tutto il suo interesse visualizzando immagini che non potrebbero essere più significative. Qui possiamo solo renderci conto delle conseguenze dell’uomo sulla natura e sugli animali. Questa necessità di possedere tutto e di appropriarsi degli animali, a favore del denaro.

Ideale per sensibilizzare i bambini alla biodiversità, alla natura e all’ecologia.
La giraffa è troppo grande per essere rinchiusa in un circo, il rinoceronte troppo grande per vivere in un recinto, l’orca stretta nel suo bacino o l’orso polare sulla sua banchisa di cemento… ci piace l’idea di spiegare a bambini perché gli animali non hanno molto da fare in uno zoo, perché sono infelici nelle gabbie e soprattutto stanno meglio nel loro ambiente naturale.
Ciascuno è presentato su una doppia pagina con un semplice testo a sinistra che descrive le principali caratteristiche dell’animale e il suo modo di vivere. Il testo è scritto in prima persona, personificando così gli animali e accentuando la nostra empatia. Nella pagina di destra l’animale viene disegnato in cattività e sollevando il lembo il bambino gli restituirà la sua libertà e lo scoprirà nel suo ambiente naturale. L’effetto ha molto successo!

Anche se è alta più di 5 metri e pesa quasi una tonnellata, la giraffa è troppo grande per vivere in un camion. E il doppio strato di pelo dell’orso polare lo tiene troppo caldo in un parco di animali lontano dalla sua banchisa nativa. E guarda questa tigre che gira nel suo recinto … Senza prede da cacciare, o ampi spazi per correre, si annoia. Tutti questi animali non hanno nulla a che fare in cattività. Quindi tocca a noi liberarli! Apriamo le persiane del libro e riportiamo il rinoceronte nella savana, lascia che i pappagalli volino nella foresta pluviale e l’orca trovi l’immensità dell’Oceano Atlantico!

Finalmente liberi! riesce perfettamente nella sua missione grazie a una messa in scena giocosa e interattiva ci permette di affrontare discussioni interessanti con i bambini!
Il progetto di questo libro è sensibilizzare i bambini alla natura e all’ecologia, e ha successo.

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Disegna! – Hervé Tullet

Disegna… un amico… minuscolo… a testa in giù…
Disegna… la luna… con la mano che trema…
Disegna… quello che ami… con gli occhi chiusi…
Disegna… un albero… senza alzare la matita

Prendi qualche foglio, matite colorate, pennarelli e… che il disegno abbia inizio!
Sono centinaia le possibilità per creare disegni improvvisandi e divertendosi, con gli amici, a scuola o a casa!
Hervé Tullet ci propone un’altro spunto di gioco originale: Disegna!, edito da Franco Cosimo Panini,  un gioco in cui l’unico obiettivo è passare del tempo insieme disegnando.


Il principio è semplice: vengono pescate a caso una carta a pois e una carta a strisce. Ogni giocatore deve disegnare, quindi, nel suo foglio quello che indica la carta pescata (a pois) e seguire il metoto indicato dalla carta pescata con le righe.


Se la carta pescata ha l’illustrazione di un dado, deve essere utilizzato il dado presente nella confezione per disegnare del colore e della quantità che uscirà dal lancio.
Con 30 carte a strisce e 36 carte a punti: le possibilità sono davvero moltissime e delle più bizzarre. Alcune istruzioni prevedono anche l’uso di stampini (inclusi nella confezione).

E così giocando una carta dopo l’altra, i bambini disegnano uomini, case, nuvole, spirali, fiori, amici… Le carte a strisce ravvivano il gioco dicendo qualche modo bizzarro per disegnare.

Disegna! E’ fedele al mondo di Hervé Tullet: colorato, creativo e divertente.
Disegna! E’ un gioco ideale per artisti in erba.
Disegna! Un gioco ideale per i genitori ed insegnanti che cercano attività SEMPLICI da offrire ai bambini.
Chi già conosce, i suoi libri e giochi, è grande fan di Hervé Tullet perchè sono piccoli gioielli che lasciano sempre un posto grande all’immaginazione e alla creatività.

Il contenuto del gioco:
36 carte a pois: ti dicono cosa disegnare
30 carte a righe: ti dicono come devi disegnare
6 stencil
1 dado con numeri e colori

Disegna! è un gioco molto giocoso, ed è molto piacevole per i bambini. Dalle stesse istruzioni, ci sono risultati molto diversi. Non facciamo necessariamente i disegni nello stesso posto sul foglio, o allo stesso modo 😉
Perfetto anche per i bambini a cui piace disegnare, ma non hanno idee. Avere indicazioni consente loro di realizzare disegni che non pensavano di poter fare.
Hervé Tullet ha ideato e disegnato più di 60 libri illustrati per i bambini che sono stati una rivoluzione nel campo. Come? Mettendo nelle loro mani, non solo una storia, ma degli strumenti per sviluppare la creatività. Pagine piene di idee dove individuo può costruire su la propria storia e che Tullet si presenta attraverso letture-performance per gruppi fino a 250 bambini.

“I bambini vogliono sapere tutto e non hanno pregiudizi. Essi, più sono piccoli e più sono aperti.
Tutto è comprensibile ed è in grado di comunicare per loro con un vasto repertorio di strumenti.
Tutto quello che dovete fare è mostrare qualcosa, per farla diventare l’inizio di una nuova cosa.”

Tullet

Tira il dado, pesca le carte dal mazzo e divertiti a disegnare come suggerisce Hervé Tullet!
Disegna… un triangolo… molto rapidamente… tre volte
Disegna… onde… a destra… chiudendo gli occhi

“ …da sempre mi rifiuto di imporre l’esercizio del bel disegno. Intuito e istinto guidano i
bambini nell’atto creativo”

La geniale intuizione comunicativa espressa nei suoi libri e giochi (che spesso non hanno bisogno di parole) sono diventati oramai “strumenti” per organizzare le attività permettendo così ai bambini di “giocare agli artisti” e non solo…!
Partendo dall’aspetto creativo e dal fascino che i suoi libri/giochi esercitano sui bambini si possono far vivere loro una serie di esperienze coinvolgenti, spaziando, con collegamenti multidisciplinari, dall’arte alla matematica.
Inclusività, cooperazione, interazione sono i punti fermi dell’arte collaborativa che ritroviamo sempre nelle sue opere e ora anche il fatto che nessuno sappia in anticipo cosa fare, rende il gioco molto attraente, un gran successo!
Se non avete idee per un regalo, Disegna! e anche tutti gli altri libri di Tullet sono davvero idee amatissime e sfiziose! 😉

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Uff! – Ilaria Guarducci

Ed era lì che Uff si sentiva all’apice della noia,
libero di fissare il vuoto, di sentirsi annoiato.
Ma così annoiato, così annoiato,
così tanto annoiato che….

Il libro parla di un bimbo di nome Uff che non si divertiva mai, proprio mai.
Il suo colore preferito era il grigio e amava solo la pasta in bianco.

“Si annoiava così tanto e così bene che
un giorno si chiuse nella sua stanza e
decise di autoproclamarsi sua maestà
il re supremo della noia”

Si annoiava sempre in ogni stagione e in ogni posizione quindi un giorno decide di creare il suo regno ricco di noia…prima partendo dalla corona, poi costruendosi un trono, un castello, una corte e anche una principessa che si doveva annoiare con lui…nel suo regno di noia Uff trova il suo ambiente perfetto e quasi quasi inizia a divertirsi!!!

Mamma, mi sto annoiando! Cosa facciamo?
Quante volte i vostri figli vi avranno fatto queste domande.
Non sottovalutiamo la noia…
E se il tuo bambino fosse così annoiato da arrivare a divertirsi con la noia? Al piccolo protagonista succede proprio così: non reagisce a niente di quello che i genitori propongono, ma da solo riesce a costruire un noiosissimo mondo nel quale si diverte.
La noia stimola la creatività e permette ai nostri bimbi di concepire idee geniali e brillanti. Spesso noi genitori abbiamo la tendenza a occupare tutto il tempo dei nostri bimbi, ma in realtà questo è un male, in quanto sottraiamo loro del tempo prezioso per volare con la fantasia.

La noia dovrebbe essere un diritto di ogni bambino e non un problema da risolvere. Infatti il protagonista Uff si attiva in prima persona e agisce di conseguenza per creare qualcosa in grado di superare la noia stessa.

Camelozampa ci presenta questo bellissimo e coloratissimo e ovviamente “noiosissimo” 😉 albo, scritto e illustrato da Ilaria Guarducci, che con questo suo stile di illustrazioni buffe ed incisive, smaschera in modo bizzarro le nostre ansie di genitori.
Un libro per cui è stato usato un font ad alta leggibilità
Un libro semplice ed efficace, dedicato a tutti i bambini di oggi che non trovano mai soddisfazione e si annoiano subito in ogni loro attività forse perché possiedono troppe cose o forse perché vengono accontentati in ogni loro desiderio…mentre Uff trova il divertimento e la sua giusta dimensione quando crea il suo regno immaginario ricco di nuove costruzioni e noiose ma al tempo stesso divertenti attività.

Uff, è una lettura che invita i piccoli lettori e pure i grandi alla pazienza, al saper aspettare quella cosa giusta che fa per noi, che fa aprire mente e corpo e ci dona vitalità per quello che amiamo di più.
Uff è davvero il manifesto del diritto alla NOIA e della sana libertà di annoiarsi! 😉

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Un Memo – Hervé Tullet

Si vede il potere di questa scatolina appena aperta:
qualsiasi bambino ne rimane catturato e potrebbe anche rimanere un’ora ad abbinare forme, trovare coppie, immaginare e creare liberamente percorsi combinando le carte.

Attenzione “adulti” non fatevi ingannare dal nome!
Un Memo,
venduto e realizzato da Franco Cosimo Panini Editore, non è un semplice memo inteso come carte uguali da trovare, o per lo meno non è solo questo. Il gioco propone tantissime carte bellissime davvero strane, artistiche, disegnate con linee, punti, cerchi, curve e ricurve, incroci, palle colorate.

Unendo le carte, i bambini saranno totalmente liberi di comporre disegni, ricchi di percorsi artistici, da soli o in coppia, in quattro, in cinque…
Questo gioco, è un viaggio, è una storia che non pone limiti: la fantasia è libera di volare.
Si costruiscono percorsi, anche per le macchinine, astratte realtà, incredibili intrighi. I disegni delle 44 carte portano la firma inconfondibile di Hervé Tullet ma sono lasciati liberi per ogni esperimento.
E attenzione, anche il retro delle carte, realizzate in monocromia può venire utilizzato 😉

Tullet, torna quindi con la sua “semplicità” a stimolare la memoria, la creatività e a liberare l’immaginazione di ogni bambino, sia di quelli piccoli che di quelli “grandi”!

Dopo centinaia di combinazioni, dopo aver immaginato e viaggiato sulle ali della libertà e dell’arte proviamo a prendere un bel foglio tanti pennarelli o pennelli e creiamo pure noi con i bambini nella magia della creatività!
Infatti il gioco può continuare sia a casa che a scuola, lasciando liberi i bambini di creare e costruire nuovi pezzi, nuove carte personalizzate , in gruppo o da soli 😉
Non c’è limite all’immaginazione dei bambini, quindi perché limitarli?
Ogni spazio è utile per giocare, creare e imparare, non rimane che provare!

“I bambini vogliono sapere tutto e non hanno pregiudizi.
Essi, più sono piccoli e più sono aperti.
Tutto è comprensibile
ed è in grado di comunicare per loro
con un vasto repertorio di strumenti.
Tutto quello che dovete fare è mostrare qualcosa,
per farla diventare l’inizio di una nuova cosa.
Tullet

Un Memo è si aggiunge con gran successo ai progetti di grafica e cartotecnica in cui riconosciamo la caratteristica principale dello stile di Tullet: la creatività è servita sul piatto d’argento per ogni bambino che vuole giocare, inventare, scoprire. Girando, ruotando, combinado le diverse carte e mischiandole a piacere, il bambino impara a creare in libertà dando sfogo alla sua fantasia.
È davvero divertente e adatto anche ai più piccini perché non ha regole complesse da seguire.
La scatola contiene 44 carte grandi e resistenti.

Puoi acquistarelo QUI:

Lo Schiaccianoci – George Balanchine e Valeria Docampo

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“Era la vigilia di Natale, e a casa Stahlbaum Maie e Fritz
erano così eccitati che sentivano il solletico alle dita dei piedi..”

Proprio così inizia la meravigliosa fiaba “Lo Schiaccianoci” di George Balanchine illustrato da Valeria Docampo, autrice di La grande fabbrica delle parole e La valle dei mulini, ed edito da Terre di Mezzo.
Lo Schiaccianoci è un grande classico di Natale, è una fiaba che si legge in modo facile, scorrevole e dolce come lo zucchero filato.
In questo libro, dal grande formato, viene narrata la storia di Marie e di suo fratello Fritz  Stahlbaum. Ambientata nel periodo natalizio, la fiaba ci racconta di come la bimba sia venuta in possesso di un magico schiaccianoci e delle vicende che ruotano attorno ad esso.

Quella sera Marie, riceve un regalo speciale dal suo caro padrino, uno schiaccianoci!
Marie si stava divertendo particolarmente con il suo nuovo regalo, quando il suo fratellino lo rompe per gelosia, lei se ne rammarica così tanto che finisce per voler trascorrere con l’ometto di legno ogni istante della nottata.
In questa notte magica, il salotto di casa sua, sotto al grande albero di natale, si anima come per magia, divenendo il teatro di una battaglia fra lo Schiaccianoci e il perfido Re dei Topi, una disputa che si protrae, a causa di un incantesimo, da molti anni.
Sarà proprio Marie a salvare lo schiaccianoci dal Re dei Topi, ed è così che si romperà l’incatesimo che lo imprigionava, trasformandolo in un bel principe!
Insieme, tra i fiocchi di neve i due andarono incontro ad un viaggio fantastico alla scoperta di un mondo a dir poco  incantato e paradisiaco!
Incontreranno la Fata Confetto, i bastoncini di zucchero, le pastorelle di marzapane che in punta di piedi  suonano il flauto.. Mamma zenzero e Fata ruguada, insomma una gioiosa festa per loro!

La storia dello Schiaccianoci si ama sempre e non delude mai, una storia molto gradevole, dolce e spensierata
La consiglio assolutamente ai bambini, ma anche ai grandi se hanno voglia di tornare un po’ bambini, tuffandosi in un mondo di pan di zenzero e caramelle e dove tutto profuma di una suggestiva magia Natalizia.
Una storia d’altri tempi che saprà avvolgervi come una calda coperta e vi farà assaporare certamente l’atmosfera del Natale!

Lo Schiaccianoci di George Balanchine, rende in modo magnifico il senso dell’avventura, il senso del sogno, il trascinamento in un altro mondo magico, insomma c’è tutto quello che piace ai bambini 😉
A renderlo ancora più speciale e profondo a mio parere è che al di là dell’atmosfera fiabesca, questa fiaba nasconde dei messaggi molto profondi, uno su tutti è il ricordarci il potere della fantasia dei più piccoli.

La bellezza di questo libro risiede, comunque, proprio nel suo essere una favola, un magico sogno che può portare tutti i bambini, ma anche gli adulti che un poco restano bambini, a sconfiggere le paure dell’infanzia e a vagare liberi e felici, fra dolci che ballano, vestiti di marzapane e di cioccolata, in un mondo senza paure e fatto solo di dolcezze:  forse, questo l’eterno sogno dei più piccini?

Se ti piace questo libro puoi acquistarlo qui:

Lo Schiaccianoci

George Balanchine

Spesso nella vita bisogna cambiare

Spesso  nella vita bisogna cambiare

Spesso nella vita bisogna cambiare

Spesso nella vita si ha bisogno di un cambiamento di direzione.
Qualcosa che sconvolga completamente le nostre aspettative, le nostre abitudini.
Perfino le nostre certezze.
Spesso si ha la necessità di superare i propri limiti, le barriere del possibile.
Questo avviene nel preciso istante in cui comprendiamo che ogni cosa ci sta stretta.
E come se non appartenessimo più a questo tempo, a questo momento.
Ci sentiamo distanti, staccati dal mondo intero.
Sentiamo il bisogno, irrefrenabile, di dare una svolta a quella vita che fino al giorno prima sentivamo nostra.
Quando avrete la percezione di sentire tutto questo dentro di voi, non siate spaventati, ma felici.
Non siete pazzi, ma liberi.

di M.Maini

Il Libro della Vita - Libro
Autori Vari
Se domandi risponde

Accadono cose che sono domande
passa un minuto oppure anni
e poi la vita risponde

A. Baricco

Un nuovo strumento di divinazione, pratico e di facile consultazione, che raccoglie quasi 200 risposte in grado di trasformare una qualunque domanda sulla propria vita quotidiana in un’occasione per crescere e migliorare se stessi.

“Il libro della vita” contiene infatti un repertorio di risposte per una vasta gamma di domande legate alle situazioni più varie e impensabili.

Basta semplicemente: appoggiare la mano sinistra sul libro; concentrarsi sulla domanda per pochi secondi; aprire il libro a caso per verificarne il responso sulla pagina di destra.

È possibile consultare il volume in merito agli argomenti più vari: l’amore, la salute, il lavoro, i rapporti con gli altri… Ogni risposta è corredata da un approfondimento sulla pagina di sinistra, il che permetterà al lettore di “cogliere l’antifona” in tempo reale interpretando correttamente i suggerimenti.

La risposta alla maggior parte dei problemi

La risposta alla maggior parte dei problemi

La risposta alla maggior parte dei problemi

Sono pronta a perdonare
Se rimaniamo in una prigione di rabbia giustiziere non possiamo essere liberi.
Anche se non sappiamo come perdonare possiamo permetterci di farlo.
L’universo risponde alle nostre preghiere e ci aiuterà a trovare la strada giusta.

Perdonarmi e perdonare gli altri mi libera dal passato.
Il perdono è la risposta alla maggior parte dei problemi.
È un dono che faccio.
Mi perdono e mi lascio andare in libertà.

Tutto quello che faccio mi soddisfa profondamente.
Non avremo mai l’opportunità di rivivere quel giorno, quindi dobbiamo assaporare ogni momento.
C’è ricchezza e soddisfazione in tutto quello che facciamo.

Ogni momento della giornata ha qualcosa di speciale per me, il mio istinto superiore ascolta il mio cuore.
Io sono in pace con il mio mondo e con la mia attività.

di Louise L. Hay

Pensieri del Cuore - Libro
Parole di Saggezza e infinita Bontà – edizione speciale

Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

Louise ci consiglia di immergerci ogni giorno nella lettura di qualche pagina del suo libro e di rilassarci lasciando che dentro di noi fluiscano soltanto “sentimenti limpidi”; le parole e le riflessioni che riecheggiano nella nostra mente rappresenteranno un utile riferimento per affrontare gli aspetti della vita che ci mettono a disagio.

I Figli una Nuova Visione – Osho

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 “Ogni bambino nasce felice, innocente, colmo di meraviglia. Poi accade qualcosa, e tutti quei bambini meravigliosi si perdono: la loro innocenza viene distrutta. E tutta la loro felicità si trasforma in disperazione. Osserva un bambino che raccoglie conchiglie e pietre colorate sulla spiaggia: è più felice dell’uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto? Quel segreto è anche il mio.”

In questo meraviglioso libro “I Figli una Nuova VisioneOsho ci guida a riscoprire la grande importanza dei condizionamenti che fin da bambini riceviamo e a nostra volta, anche inconsciamente diamo ai nostri figli.

Sono suggerimenti da non sottovalutare per portare i bambini a vivere un futuro “diverso”, sono allo stesso tempo molto semplici ma radicali per chi sceglie di essere genitore;

Osho propone come soluzioni per non condizionare e reprimere i bambini nei desideri dei genitori alcune soluzioni: incoraggiare lo spirito d’avventura che i bambini hanno e il loro innato spirito di ricerca, per lasciarli quindi liberi di esplorare il mondo e anche loro stessi e la loro sessualità, creare fin dall’inizio relazioni di comunicazione fortemente ed assolutamente sincere ed oneste tra figli e genitori per evitare il ripetersi di “errori”  generazionali, vivere come nelle comuni, in alternativa alla famiglia singola, accettare la disubbidienza per lasciare gli orizzonti aperti alle avventure della vita.

E’ una visione sicuramente nuova per noi, che ci potrà risultare fin troppo rivoluzionaria ma ricordiamoci che ci sembra tale perché abbiamo paura perché siamo noi genitori che abbiamo progetti ben precisi, vorremmo che i nostri figli diventino questo o quest’altro, che diventino ricchi, rispettati, e famosi, vorremmo che i nostri figli soddisfino i nostri ego insoddisfatti, per far vivere alla fine a loro la vita che avremmo voluto vivere noi…

Al fine di amare i nostri figli sarebbe bello non far vivere attraverso di loro i nostri desideri ed ambizioni.

Loro hanno bisogno di amore e libertà ed è pura gioia vederli VIVERE la propria VITA e la propria libertà.

Se li amiamo veramente non gli imponiamo le nostre idee..

” Il bambino ha bisogno del tuo amore, non del tuo aiuto. Non puoi aiutarlo a raggiungere uno scopo che non conosci: tutto ciò che puoi fare è non interferire. E di solito, con la scusa dell’aiutare l’altro, si interferisce continuamente con lui, e poiché lo si fa in nome di qualcosa di bello, nessuno solleva obiezioni. La capacità di non interferire è una delle cose più difficili, non fa parte della natura della mente. La mente desidera interferire continuamente e con insistenza. Più riesci a interferire, più potente diventi.

 …Non si tratta di aiutare il bambino, si tratta di proteggerlo. Se hai un bambino, proteggilo da te stesso. Proteggilo da tutti coloro che possono influenzarlo. Esistono solo bambini che si portano appresso le paure e la debolezza dei loro padri, delle loro madri e di tutti i parenti, di quelli che hanno loro impedito di essere se stessi.

 …Se sei un genitore, hai bisogno di un grande coraggio: il coraggio di non interferire. Mostra al bambino direzioni sconosciute da esplorare. Non fargli temere il buio, non creare in lui l’incubo del fallimento o la paura per tutto ciò che è sconosciuto. Sostienilo. Quando inizia ad esplorare zone sconosciute dagli tutto il tuo appoggio, il tuo amore e le tue benedizioni.

 …Se ami, sarà molto facile. Non domandare “come fare” perché il “come” implica chiedere un metodo, una tecnica, e l’amore non è una tecnica. Ama i tuoi figli, gioisci della loro libertà.

 …Potranno essere felici solo se diventeranno ciò che devono diventare. Possono solo realizzare il seme che portano dentro di sé. …L’educazione è un ponte tra ciò che è potenziale e il suo realizzarsi. “

Infine Osho ci insegna che “ i bambini nascono attraverso di voi, ma appartengono a Dio, appartengono al tutto. Non possedeteli, non crediate che vi appartengano: come potrebbero appartenervi? Se questo modo di vedere si farà largo in voi, allora… solo allora non ci sarà più crudeltà.”

Il segreto della felicità è tutto qui: sii qui e ora!

Elisa – Crescere Leggendo

I Figli una Nuova Visione - Libro
La scienza dell’essere

Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

E se anche una sola volta hai assaporato cosa si provi a essere nel presente – a volte, mentre guardi un’alba o un tramonto, sii semplicemente presente, così potrai assaporarne il gusto – ti stupirai, ma arriverai a possedere per sempre la chiave che ti introduce nel reale.

Una chiave che può aprire tutte le porte dei misteri della vita..

Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: L'Amore non Muore Mai di Hernàn Huarache Mamani

Ti Amo Comunque

Ti Amo Comunque
La frase che trasformerà per sempre la tua vita

Cosa s’intende per Amore incondizionato?

Si può essere totalmente liberi?

Cosa si prova ad essere veramente felici?

Queste ed altre importanti domande troveranno risposta in questo prezioso “manuale d’amor proprio”.

L’autore ti aiuterà a scoprire chi sei veramente e perché ora stai vivendo una vita che non ti appartiene pienamente.

L’unico vero obiettivo dell’essere umano è quello di vivere costantemente nella gioia e nella felicità, e per raggiungere questo stato dell’Essere bisogna vivere in pace con tutto e tutti, in questo momento e in ogni attimo della propria vita.

Potrai capire tutte quelle dinamiche inconsce che ti spingono a fare sempre gli stessi errori, potrai scoprire cosa ti limita e come liberartene, cosa cerchi e come trovarlo, dove vuoi andare e come arrivarci, e soprattutto capirai come poter vivere finalmente la vita che meriti!

Quindi, Amare comunque noi stessi così come siamo e allo stesso modo tutto ciò che ci circonda, rappresenta il primo passo fondamentale verso la nostra libertà perché il Paradiso esiste veramente e possiamo viverlo “qui e ora”… dipende solo da noi!

Il Cielo ti Cerca

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In questa favola vera e illuminante, Richard Bach racconta, con la limpida semplicità di sempre, una storia di sogni e illusioni, speranza e voglia di libertà.

Jamie Forbes è un pilota che non si stanca mai di volare: ha accumulato dodicimila ore di volo, ha guidato ogni tipo di aereo, e ogni volta che accende il motore prova la stessa magica emozione. Oggi che ha i capelli bianchi, Jamie insegna a volare a quelli che, come lui, sognano di avere le ali.

Finché, un mattino di settembre, durante un volo gli giunge il disperato SOS di una donna, Maria: è a bordo di un piccolo aereo e il pilota, suo marito, ha avuto un malore. Jamie le parla via radio, con dolcezza e fermezza, e le dà istruzioni per un atterraggio di fortuna. Con la sola forza della mente, la convince di poter volare: la ipnotizza. Proprio come ha fatto con lui il leggendario illusionista Blacksmith, che molti anni prima lo aveva persuaso a credere di essere prigioniero in una cella di pietra – mentre le mani tremanti di Jamie toccavano solo aria.

Soltanto ora, di fronte all’atterraggio miracoloso di Maria, Jamie Forbes capisce quella vecchia lezione. E si rende contro dell’immenso potere della suggestione nelle nostre vite, imparando che dobbiamo essere noi a dare forma alla realtà, e non la realtà, con le sue illusioni e i suoi inganni, a plasmare i nostri sogni e impedirci di viverli davvero.

Perché, come il gabbiano Jonathan Livingston, se solo lo vogliamo, possiamo essere tutti liberi di volare

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Andiamo bene come siamo, questa è la verità

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Vai bene come sei
Attenti a non cadere vittime della persuasione che non possiamo essere amati perché siamo troppo questo e troppo poco quell’ altro.
Andiamo bene come siamo, questa è la verità.
La diversità è la vita.
Vi sono stuoli di individui, per esempio, che prediligono le persone alte, oppure quelle basse: Ad alcuni piacciono le brune, altri preferiscono le bionde.
C’è chi apprezza i grassi, chi i magri: Chi ama i loquaci, chi ha un debole per i taciturni. E così via.
Meno ci sentiamo in torto per essere ciò che siamo, più sapremo di poter contare su un affetto veramente duraturo.
Con calma, con pazienza, scopriremo le persone che ci sapranno amare.
E da quel momento noi potremo contare su un’intera vita sgombra di artifici e delusioni, liberi di essere chi siamo.

Esternare il bisogno

Nessuno è mai tenuto a piangere o a soffrire in solitudine.
Eppure molti fra noi sarebbero disposti a patire in silenzio pur di non chiedere aiuto di cui peraltro hanno urgente necessità.
Tendiamo a ritenere che gli altri siano perfettamente consapevoli delle nostre pene, anche se noi non ne parliamo affatto.
E’ dalla forza emotiva, non dalla debolezza, che noi sappiamo trarre la capacità di invocare aiuto.
Il timore del rifiuto, o del ridicolo, o di qualunque altro impulso ci spinga a nascondere le nostre sofferenze, dev’essere sconfitto a ogni costo.
Diversamente, non otterremmo mai il supporto morale che ci occorre.
Naturalmente, nell’atto di sollecitare aiuto noi esprimiamo il nostro apprezzamento nei confronti di un’altra persona.
Implicitamente le facciamo capire che nutriamo fiducia in lei, che la reputiamo in gradi di aiutarci in un momento di grande vulnerabilità.
Non le chiediamo soluzioni. Vogliamo solo che sia presente, che ci accordi un sostegno temporaneo in attesa di trovare le nostre vie personale di superamento.
Un sano”Ho bisogno di te” è un’espressione importante d’amore.

SOLITUDINE COME SORGENTE D’AMORE
E’ bene tener presente che, indipendentemente dal numero delle persone che ci amano, ci circondano, hanno a cuore il nostro benessere e la nostra serenità, di fatto noi siamo veramente soli.
Nessuno, per quanto possa esserci vicino, può comprenderci perfettamente, capire le nostre paure, le nostre speranze, i nostri sogni.
Siamo ignoti perfino a noi stessi, e molti trascorrono l’intera vita nel tentativo di comprendere la loro vera essenza.
Tale estraniazione può diventare fonte di grande solitudine, ma non è detto che sia sempre così.
In realtà essa ci offre il destro di affrontare le nostre paure attraverso un processo di autorivelazione.
Noi sapremo davvero chi siamo solo quando vorremo scavare nei recessi più profondi del nostro io.
Altri scopriranno chi siamo solo quando ci arrischieremo a dischiuderci.
E’ un compito arduo, in continuo divenire. Attraverso l’accettazione della nostra solitudine, possiamo finalmente intuire l’autentico peso dell’amore e il motivo per cui vivere senza amore non è davvero possibile.

LA POSSESSIVITA’ FINISCE SEMPRE COL DISTRUGGERE CIO’ CHE SI PROPONE DI PROTEGGERE
Il controllo assoluto su un altro essere umano non è possibile e tantomeno auspicabile. Ed è sempre distruttivo.
Uno dei grandi miti sul vero amore vorrebbe che le vite di un uomo e di una donna fossero intrecciate per sempre, incamminate sulla stessa via, protese verso le stesse mete e i medesimi interessi, e che ogni istante di separazione fosse per loro un’eternità.
Quand’anche ciò fosse possibile, a me sembra tristissimo!
Sentirsi uniti, protetti, solidali è un sentimento del tutto naturale.
Ma diventa un problema quando noi ne facciamo un’esigenza esclusiva. Chi focalizza il proprio amore su un unico soggetto ha difficoltà nei suoi rapporti con gli altri.
Constatare che le persone che amiamo sanno amare, oltre a essere amate, dovrebbe essere un conforto, non una minaccia.
Dovremmo rallegrarci che abbiano interessi estranei alla nostra persona, che siano autosufficienti e abbiano fiducia in se stessi.
In realtà, noi siamo in grado di amare molte persone contemporaneamente senza con ciò diluire ciò che abbiamo da offrire.
Anzi, quanto più numerose sono le nostre esperienze affettive, tanto maggiore è il patrimonio che rechiamo con noi quando ci concentriamo su un rapporto intimo e profondo.
La spartizione non scredita la qualità dell’amore; al contrario viene intensificata e ulteriormente arricchita dalla nostra esperienza.

Brani tratti dal libro: “Nati per amare” di Leo Buscaglia

Prezzo € 9,50
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Siamo tutti convinti che l’amore sia la cosa più importante della vita, che siamo “nati per amare”. Perché allora l’amore è così difficile da trovare, e spesso ci dà più sofferenze che gioie?

Per Leo Buscaglia, il ‘maestro d’amore’ più famoso del mondo, non lo troviamo perché non lo cerchiamo, e ci fa soffrire perché non lo comprendiamo. Anche l’amore, proprio come le altre discipline, dev’essere capito, imparato, studiato e praticato.

In questo ‘corso d’amore’ in duecento lezioni, o riflessioni, del famoso professore americano il lettore troverà, in un linguaggio semplice e universale, verità elementari ma spesso ignorate, princìpi che, se applicati ogni giorno, lo aiuteranno a vivere meglio e più intensamente, ad avere rapporti più armoniosi con gli altri.

L’amore è infatti il miglior antidoto contro la solitudine, la frustrazione e la paura, ci rende più protettivi, e soprattutto più creativi.

Stai bene, se ti vuoi bene

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La ricerca di un sano concetto di sé è fondamentale per avere rapporti equilibrati con se stessi e gli altri. E aiuta a orientare le proprie scelte verso soluzioni vantaggiose

Ma come definire l’autostima?

È prima di tutto la capacità di accettare i propri limiti, riconoscere le proprie qualità e relazionarsi con gli altri in modo autentico senza necessariamente sminuirli. La persona che si vuole bene sa esprimere bisogni, dubbi e certezze senza sentirsi umiliata nell’ammettere di aver bisogno degli altri. Nel confronto, chi ama se stesso sa esprimere il proprio dissenso senza ferire e senza denigrare. Non gioca con le persone e con se stesso. Mentre chi è colpito dalla «sindrome da palcoscenico» è imprigionato in un concetto di sé troppo alto e si preoccupa solo delle proprie ambizioni, dei sogni; risulta immune dal dolore, teme i sentimenti da cui forse si sente tradito per aver amato troppo o per essere stato travolto da passioni, forse durante l’infanzia.
Se l’eccesso di stima di sé è dannoso non lo è da meno la tendenza a sottovalutarsi, a esprimere un giudizio negativo sulla propria persona al punto da diventare vittima delle circostanze e dell’ambiente. La disistima porta a vivere un copione negativo, implacabile che spesso sfocia in atteggiamenti quasi patologici: la disistima porta l’individuo a provare quasi piacere nell’ascoltare i guai altrui che diventano ottimi alibi per giustificare il continuo sanguinare delle proprie ferite emotive.

L’autostima si può conquistare ma anche perdere. È decisivo il tipo di rapporto che instauriamo con gli altri. Secondo il professor Paul Watzlawick, dell’Istituto di ricerche mentali di Palo Alto (Usa), si possono ricevere tre risposte possibili circa la valutazione di sé: conferma, rifiuto e «disconferma». Proviamo a spiegarle.
La conferma del giudizio espresso su di sé è probabilmente il più grande fattore che garantisca lo sviluppo e la stabilità mentale. È stato dimostrato che la stabilità emotiva diminuisce nelle persone che comunicano solo con loro stesse.
Il rifiuto, invece, a volte doloroso, in un certo senso presuppone il riconoscimento del soggetto. Infatti, chi rifiuta non nega la realtà del giudizio che l’altro esprime su di sé. Anzi qualche volta certe forme di rifiuto possono essere costruttive, come per esempio il rifiuto dello psichiatra di accettare la definizione che il paziente dà di sé e della sua situazione.
Ciò che invece è totalmente squalificante è la risposta di «disconferma». Si tratta di una comunicazione realmente patologica. Infatti da un lato la risposta di rifiuto è dire all’altro: «Hai torto», dall’altro la «disconferma» sentenzia: «Tu non esisti».

Sopravvalutarsi

Recentemente, David Dunning, professore di psicologia all’Università Cornell (New York), ha illustrato alla stampa i risultati di un’indagine che mostra una generale tendenza a sopravvalutare la propria immagine e abilità. Per esempio, lo studio ha rivelato che il 98 per cento dei docenti universitari era convinto di svolgere il proprio lavoro con una competenza al di sopra della media. Lo stesso è avvenuto fra gli studenti, ognuno considerava se stesso più abile rispetto ai propri compagni. Un altro studio pubblicato dal “Journal of Applied Psychology” ha dimostrato che anche i dirigenti di azienda si ritenevano più capaci del direttore tipico.
Dunning sottolinea nel suo studio che i partecipanti meno competenti hanno mostrato una minore abilità a riconoscere la superiorità dei loro compagni e quando hanno confrontato le loro risposte non è diminuita la propria autostima, ma davano la colpa ai compilatori del test.
Insomma, la morale è semplice: non fidatevi troppo della vostra autovalutazione e cercate di avere un’opinione equilibrata di voi stessi.

Le regole d’oro

I dieci passi che possono cambiare la vita

1. Vivete nel momento presente
È  stato riscontrato che l’80 per cento dei pensieri quotidiani sono occupati da eventi passati o da speranze future, con grande spreco di energie.

2. Soffermatevi sui piccoli dettagli
L’ansia aumenta quando si segue un tipo di logica perverso che impone di correre, prevedere e provvedere. A volte è più utile fermarsi per contemplare anche piccoli dettagli del quotidiano: il giglio della campagna, il volo di un uccellino, lo sguardo limpido di un bimbo.

3. Agite in modo deliberato
Ogni giorno l’individuo riceve stimoli da situazioni esterne e dagli altri. Agire in modo deliberato significa riscoprire una profonda pace interiore che permette di lavorare senza ansia e con la certezza che la vita è ancora qualcosa di più che il semplice scorrere dell’esistenza.

4. Sviluppate la fiducia
L’atteggiamento fiducioso verso la vita protegge gli individui, ma soprattutto gli adolescenti, dal fare scelte errate, come la dipendenza da stupefacenti o da bevande alcoliche. Gli studenti che hanno una sana autostima hanno maggiori profitti a scuola.

5. Prendetevi delle pause
I ritmi imposti dalla società occidentale sono rapidi e veloci, periodicamente è utile prendere le distanze dalle proprie attività per ricaricarsi, prendersi qualche pausa e trovare nuovi stimoli per continuare la corsa.

6. Allontanatevi dalle dipendenze
La dipendenza spesso implica un atteggiamento di delega. L’alcolista delega alla bevanda la soluzione dei problemi. Ma anche la dipendenza dal pensiero degli altri è pericolosa. Prendersi invece piena responsabilità delle proprie azioni offre gioie più grandi.

7. Riscoprite il valore di un sorriso
Nella società del profitto, chi ama se stesso scopre il valore del dono. Si può donare un sorriso, una parola di incoraggiamento non per diventare dei professionisti delle «opere buone», ma per cogliere delle occasioni per diffondere azioni positive che danno speranza.

8. Sviluppate l’autocontrollo
Significa scegliere quello che è bene per il benessere globale personale e degli altri, scartando tutte quelle occasioni che, pur tentandoci, possono portarci a non rispettare le leggi naturali.

9. Amate senza condizioni
Non si ama l’altro perché l’altro è bello, ricco, intelligente, ma si ama. E basta. L’amore incondizionato è molto di più che una semplice emozione, è un principio che rende solidi e duraturi i rapporti.

10. Meditate
La vita possiede anche elementi misteriosi che trascendono l’individuo. L’occidente sta riscoprendo il senso della spiritualità come occasione di benessere; e l’esempio di Gesù di Nazaret che, nei vangeli, presenta un rapporto con Dio e gli altri originale e rivoluzionario.

di Giuseppe Marrazzo

fonte: http://www.maran-ata.it

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Da uno psichiatra molto amato dal grande pubblico, un forte impulso a volere più bene a se stessi e una guida pratica per imparare a cambiare, per mettere in moto i mutamenti grandi e piccoli della vita privata e degli affetti, ma anche del lavoro e della vita pubblica. Con una serie di esempi concreti tratti dallo studio della personalità e dalla vita quotidiana, Pasini ci insegna a vincere il torpore della routine, a comprendere fino in fondo il nostro carattere e superare le resistenze inconsce al miglioramento della nostra vita.

Quanto è importante, nella vita di una persona, l’autostima? Moltissimo, perché alla fiducia in se stessi e nelle proprie capacità sono strettamente legati i progetti per il futuro, il successo, la serenità, l’amore. E chi non è sicuro di sé rischia di scivolare nella depressione o diventare preda della frustrazione, della rabbia e del rancore.

Con questo libro Willy Pasini ci aiuta a capire meglio che cosa è l’autostima: come nasce, innanzitutto, e da cosa viene influenzata; quali sono le persone (i genitori, gli amici, i primi amori) e le situazioni (a scuola, nello sport, sul lavoro) che possono rafforzarla o, al contrario, incrinarla. Ma anche da cosa dipende nella vita adulta: quanto “pesano” i fattori estemi (come i piccoli e grandi insuccessi) e quanto quelli interni (come la percezione del proprio corpo).

E, ancora, per quale motivo alcune persone mettono costantemente in atto forme di “autosabotaggio”, mentre altre, in condizioni analoghe, trovano la forza di far crescere la propria sicurezza. La risposta a questi interrogativi emerge dall’analisi di numerosi casi, storie diverse tra loro ma tutte accomunate dalla scarsa fiducia in se stessi dei protagonisti, un atteggiamento che può provocare “danni” talvolta assai gravi: nella vita di coppia, nei rapporti professionali, nelle relazioni sociali, ma anche nella percezione del senso della propria esistenza, nella capacità di immaginare il futuro e di “pensare positivo”.

Un’attenzione particolare è rivolta alle donne, spesso vittime della mancanza di fiducia nelle proprie risorse, e a come è cambiata e in che direziono si sta evolvendo l’identità femminile. A tutti, poi, uomini e donne, vengono fornite alcune indicazioni su come coltivare l’autostima e su come migliorarla (dalle strategie quotidiane alle terapie più adatte, fino ai gruppi di autoaiuto), e proposti due test per valutarne il livello.
Perché la fiducia e il rispetto di sé sono la base essenziale su cui costruire la propria felicità, e perché l’autostima, come un fiore, deve essere coltivata ogni giorno