Storia delle Donne – Carolina Capria e Mariella Martucci

Quando a scuola i ragazzi iniziano a studiare la scienza e la storia dell’umanità fanno la conoscenza dei grandi nomi di guerrieri, importanti scienziati e inventori, imperatori, navigatori…
Solitamente, sono tutti uomini.
Ma la Storia dell’umanità è stata davvero scritta solo dagli uomini?
Le donne che cosa facevano? E le bambine?

Sai che si pensa siano state proprio le donne del Paleolitico a inventare delle sacche per portare i neonati, l’odierna porta bebè?
Invece nell’antico Egitto, le donne potevano diventare scriba, sacerdotessa, o intraprendere la professione medica (sempre solo se appartenenti a una famiglia di un’elevata classe sociale, ahimè). Le cose non sono granché cambiate nella civiltà greca, la quale, ha dato vita alle prime olimpiadi nel 776 a.C., ma le donne vi sono state ammesse solo nel 1900! La storia ci racconta che durante il Medioevo o l’età moderna, le donne faticavano per diventare chi volevano: un poco di indipendenza era concessa solo a coloro che erano nate in famiglie molto ricche e importanti.

Curiosità:
Avrai notato che la maggior parte delle persone sono destrimane. Si pensa che ciò derivi dal fatto che, sin dall’epoca preistorica, le donne usassero stringere i propri bambini contro il cuore, in modo che il battito li confortasse. Questo faceva sì che tenessero impegnato il braccio e la mano sinistra, ritrovandosi con quella destra libera per svolgere le altre occupazioni.

 

Storia delle Donne – Per uno sguardo nuovo e inclusivo sul mondo di oggi di Carolina Capria e Mariella Martucci edito da Salani, ripercorre la storia dal punto di vista delle donne come non è mai stata raccontata, dal Paleolitico fino a oggi, mostrandoci il ruolo che esse hanno occupato nel corso dei secoli e presentandoci, pagina dopo pagina, molte donne che hanno avuto grande importanza per la nostra storia: da Cleopatra a Trotula de Ruggiero, da Lavinia Fontana a Mary Wollstonecraft, da Rosa Parks a Marie Curie.
Il contributo femminile, in ogni epoca, è stato importantissimo e vitale, ma non è mai stato correttamente riconosciuto, per questo la storia delle donne è, purtroppo, anche una storia dove i diritti calpestati e le differenze con gli uomini sono ben evidenti e questo libro, giustamente, ci racconta ciò che è stato senza menzogne.

E’ importante per i bambini e bambine di oggi, vedere da dove erano partite le donne, per capire meglio l’importanza di dove siamo arrivati e di ancora quante cose possono cambiare in futuro!


Ecco dunque che sono da esempio le tante donne che vengono raccontate in questo volume che, sfidando le convenzioni sociali, si sono affermate professionalmente e storicamente.
La storia delle donne è, in fondo, una storia di riscatto e questo libro oltre a voler dar luce a tutto questo grande percorso è un’invito per le bimbe di oggi di non smettere di inseguire i loro sogni, proprio come hanno fatto le donne raccontate in questo volume!

“L’impegno per un mondo migliore e più ugualitario non riguarda solo chi sta ai vertici della società.
Qualsiasi persona, con le proprie scelte, può dare quotidianamente un contributo…
Cercare di avere un mondo più giusto è compito di tutte e tutti.”

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La sorpresa della Volpe – Virginia Stefanini

Un giorno la Volpe ha un’idea delle sue.
“È un’idea talmente furba” pensa, “che nessuno riuscirà a indovinare che cosa ho in mente”.

La Volpe, è un animale molto furbo, molte storie ce lo insegnano e questa volta ne ha pensata una delle sue: è un’idea così geniale che nessuno riuscirà ad immaginarla! E così inizia la sua giornata in giro alla ricerca dei suoi cinque amici animali.

Il primo incontro è con l’Orso goloso e buongustaio di torte: viene invitato dalla volpe a recarsi all’albero cavo perché “ci sarà una sorpresa da leccarsi i baffi”!
L’Orso pensa subito alla cosa che gli piace di più cioè alla gara di torte e pertanto segue subito la volpe per essere sicuro che la “furbastra” non mangi tutti i dolci.

Il secondo incontro è con la Lepre sportiva: viene invitata a correre all’albero cavo per vivere un’occasione speciale da non farsi scappare! La lepre, appassionata di calcio vuole raggiungere l’albero sperando di fare una bella partita; è meglio seguirla prima che la volpe imbrogli l’arbitro!

Il terzo personaggio che incontra la volpe è il Topo appassionato di libri: viene invitato all’albero cavo per ascoltare una storia speciale…
Il topo è così curioso e desideroso di leggere nuove storie che segue la volpe con la paura che spariscano tutti i libri!

Il quarto animale che la volpe incontra è la Civetta appassionata di rock: viene invitata all’albero cavo per ascoltare qualcosa di speciale; la civetta corre veloce e pensa: ”meglio che segua la volpe, non vorrei entrasse senza biglietto”.

L’ultimo incontro è con la Tartaruga appassionata di circo: viene invitata a recarsi all’albero cavo per vedere una sorpresa che farà morire dal ridere tutti. Si dirige verso l’albero cavo in fretta per evitare che la volpe arrivi per prima!

L’orso, la lepre, il topo, la civetta e la tartaruga, decidono di seguire la volpe senza esitazione perché ripensano immediatamente a ciò che più li appassiona: le torte, il calcio, i libri, la musica rock, il circo.
Anche se sono un po’ diffidenti vogliono arrivare in fretta per evitare uno scherzetto della volpe furbastra. Si recano tutti verso l’albero cavo, appena entrano nell’albero cavo si fa buio e gli animali hanno paura.
Ma dov’è la sorpresa che volpe tanto elogiava?
Cos’ha nascosto nell’albero cavo?
Ha davvero una sorpresa per gli animali o vuole fare a tutti uno scherzo?

La Sorpresa della Volpe di Virginia Stefanini e Margherita Micheli edito da Camelozampa è un albo illustrato che racconta il pomeriggio di un gruppo di sei animali che scoprono che condividere le proprie passioni con gli altri, anche quando sono molto diverse, è l’idea più sorprendente che si possa avere.
(Il libro, inoltre, è stampata in un’edizione ad alta leggibilità.)
Virginia Stefanini costruisce un racconto brillante, con un finale davvero a sorpresa. Le illustrazioni di Margherita Micheli, dai raffinati toni pastello, invitano a un gioco alla scoperta dei deliziosi dettagli che caratterizzano ognuno dei protagonisti.
In compagnia di questi simpatici animali alle prese con le loro passioni scopriamo un racconto dolce e pieno di tenerezza su quello che facciamo perché i nostri amici capiscano quanto sono speciali per noi, ci aiuta a uscire dai pregiudizi e a capire che cosa è realmente la condivisone
Condividere ciò che amiamo senza imporlo agli altri,
condividere passioni e aprirsi alle passioni dell’altro,
senza per questo rinunciare alle proprie.
E’ questo che Virginia Stefanini racconta ai piccoli lettori. Racconta e non insegna perché questa storia non è mai moralista e questo grazie alla freschezza del personaggio della volpe e all’ironia che pervade il racconto
L’amicizia è un tema portante raccontato e illustrato con i giusti toni, l’amicizia contro ogni pregiudizio e al di là di ogni differenza.

La sorpresa della volpe e la sorpresa che è custodita all’interno rappresentano un invito a vivere la felicità condividendo le passioni di ciascuno, dando a tutti la possibilità di esprimersi per come si è, senza pensare a stereotipi e pregiudizi, mettendo in luce le proprie caratteristiche, i propri talenti, i propri limiti e le passioni. Una storia speciale con un finale a sorpresa!

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Spesso nella vita bisogna cambiare

Spesso  nella vita bisogna cambiare

Spesso nella vita bisogna cambiare

Spesso nella vita si ha bisogno di un cambiamento di direzione.
Qualcosa che sconvolga completamente le nostre aspettative, le nostre abitudini.
Perfino le nostre certezze.
Spesso si ha la necessità di superare i propri limiti, le barriere del possibile.
Questo avviene nel preciso istante in cui comprendiamo che ogni cosa ci sta stretta.
E come se non appartenessimo più a questo tempo, a questo momento.
Ci sentiamo distanti, staccati dal mondo intero.
Sentiamo il bisogno, irrefrenabile, di dare una svolta a quella vita che fino al giorno prima sentivamo nostra.
Quando avrete la percezione di sentire tutto questo dentro di voi, non siate spaventati, ma felici.
Non siete pazzi, ma liberi.

di M.Maini

Il Libro della Vita - Libro
Autori Vari
Se domandi risponde

Accadono cose che sono domande
passa un minuto oppure anni
e poi la vita risponde

A. Baricco

Un nuovo strumento di divinazione, pratico e di facile consultazione, che raccoglie quasi 200 risposte in grado di trasformare una qualunque domanda sulla propria vita quotidiana in un’occasione per crescere e migliorare se stessi.

“Il libro della vita” contiene infatti un repertorio di risposte per una vasta gamma di domande legate alle situazioni più varie e impensabili.

Basta semplicemente: appoggiare la mano sinistra sul libro; concentrarsi sulla domanda per pochi secondi; aprire il libro a caso per verificarne il responso sulla pagina di destra.

È possibile consultare il volume in merito agli argomenti più vari: l’amore, la salute, il lavoro, i rapporti con gli altri… Ogni risposta è corredata da un approfondimento sulla pagina di sinistra, il che permetterà al lettore di “cogliere l’antifona” in tempo reale interpretando correttamente i suggerimenti.

7 affermazioni per una nuova giornata vincente

1- Amo me stesso, sono fiducioso e sereno in ogni circostanza, sono coraggioso e forte e posso gestire tutto ciò che appare sul mio cammino.
2- Sono molto paziente qualsiasi cosa capiti, sono bravo a perdonare gli altri e provo compassione per quelli che sono bisognosi di aiuto e sofferenti.
3- Mi focalizzo sempre sul lato positivo delle cose e merito tutto ciò che desidero e molto altro ancora.
4- Realizzo i miei obiettivi con grazia, facilità e gioia e abbraccio e accetto tutto di me con amore.
5- Mi godo a pieno la vita, sono estremamente versatile e creativo e stabilisco limiti chiari.
6- Sono lo Yin e lo Yiang, il bene e il male, ho tutto dentro di me e tutto in me funziona con grazia, facilità e gioia.
7- Sono affettuoso e forte, ma con vulnerabilità, sono intelligente a livello emozionale, niente e nessuno potranno togliermi la positività e la forza.

di Roy Martina

L'Anello Mancante del Segreto
Prendi in mano la tua vita e il tuo futuro

Voto medio su 24 recensioni: Buono

Come si può imparare a vìvere il Segreto? Come funziona? Cosa succede quando ti trovi in difficoltà? L’Anello Mancante del Segretoo è un libro straordinario che ti fornisce gli strumenti giusti per rispondere alle molte domande lasciate in sospeso da The Secret:

Come puoi sfruttare al massimo la Legge di Attrazione?
Come influiscono la tua parte conscia e il subconscio nella tua vita?
Come puoi creare più salute, felicità e successo?
Come fai a sapere quando è il momento di agire e di prendere le decisioni giuste per te?
Come puoi controllare il tuo subconscio senza permettergli di compiere azioni autodistruttive?
Quali sono i metodi migliori per visualizzare i tuoi obiettivi e realizzarli più velocemente?
Con L’anello mancante del Segreto impari a far lavorare il tuo Io inconscio a tuo vantaggio, ottenendo, per mezzo della Legge di Attrazione, ciò che vuoi. Realizza il tuo sogno! Il sentiero tracciato dalla parole di Roy Martina è immediato, entusiasmante e porta dritto all’auto-realizzazìone.

“Hai deciso di realizzare qualcosa di importante nella vita, Assicurati di vivere la vita che era in serbo per te. La vita per cui sei nato, il cammino che ti conduce alla canzone del cuore e al sorriso eterno sul tuo viso”
Roy Martina

The Secret di Rhonda Byrne, è stato un best-seller internazionale e ha portato a una rivoluzione culturale nell’ambito del self-help. Sulla scia el successo del libro della Byrne sono stati scritti molti libri e ritrovati molti predecessori illustri e importanti per la loro valenza culturale nel movimento del Nuovo Pensiero; come Wallace Wattles, Charles Haanel, Prentice Mulford e tanti altri.

Il libro di Roy Martina ha in più che spiega come mettere in pratica gli insegnamenti della Byrne, ne chiarisce le eventuali lacune o le cose non facilmente praticabili e illustra cos’è in pratica la legge dell’attrazione, come funziona e come attivarla al meglio per ottenere i risultati che ci prefiggiamo.

Se vuoi una vita felice,

devi dedicarla a un obiettivo,

non a delle persone o a delle cose

Albert Einstein (1879-1955)

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Il senso NON comune della vita

Il senso non comune della vita

TEST – Quanta gioia c’è nella vostra vita?

1. La mattina vi svegliate spesso depressi senza motivo?
2. Concordate con William Blake quando afferma che: «L’energia è gioia immensa»?
3. A volte avete la sensazione che la vita vi abbia servito una pessima mano?
4. Tendete a mettervi a ballare ogni volta che sentite una musica che vi piace?
5. Vi rabbuiate quando siete stanchi?
6. Vi piacciono quasi tutte le cose che fate?
7. Vi sentite spesso svuotati di ogni energia?
8. Ridete molto di situazioni che gli altri non trovano divertenti?
9. Vi irritate quando la gente vuole convincervi a divertirvi?
10. Vi capita spesso di sprizzare energia in eccesso?
11. A volte trovate che la vostra vita non ha molto senso?
12. Cercate di trattenere il riso quando gli altri affrontano con troppa serietà le questioni di poco conto?
13. Vi capita di trovare eccessivi i vostri amici gioviali ed esuberanti?
14. Vi capita di mettervi a cantare senza accorgervene?
15. A volte quello che vi capita vi lascia indifferenti?
16. Normalmente vi sentite di buon umore e pieni di energia?
17. Pensate che sia sempre qualcun altro ad avere una chance?
18.Vi godete la vita come viene senza preoccuparvi di quello che accadrà?
19. Avete dimenticato l’ultima volta che vi siete sentiti al settimo cielo?
20. Vi sentite grati per essere vivi?

Chiave: se avete risposto “sì” a 8 o più domande contrassegnate con un numero dispari, la vostra amigdala lavora in eccesso.
Se la vostra risposta è “sì” a 8 o più domande contrassegnate da un numero pari, siete probabilmente felici, con una buona dose di dopamina in circolo.

Tratto da Il Senso non Comune della Vita

Stai cercando il senso della tua vita?

Sei sicuro di trovarlo continuando a guardare la realtà

sempre dallo stesso punto di vista, simile a quello degli altri?

Non ti sei mai chiesto “posso cambiare prospettiva”?

Tutto quello che hai imparato finora, dal sistema educativo, dalla famiglia e dalla società, ti ha fatto trascorrere una vita piena di consuetudini, simile a quella degli altri e per questo molto limitata e piena di false credenze. Non credi sia giunta l’ora di cambiare?

In questo straordinario manuale Mel Gill, consulente e psicoterapeuta, ti mostra, in maniera ironica, un modo nuovo e davvero non comune di interpretare ciò che accade a te e alle altre persone.

L’autore prima ti aiuta a cercare la tua vera natura e a riconoscere i tuoi limiti, attraverso una serie di questionari e test psicologici, e poi ti consiglia come migliorare te stesso grazie a ottimi strumenti studiati apposta per apportare e ottenere importanti cambiamenti nella tua vita.

L’opera si conclude con alcune lettere scritte da personaggi non comuni: Brian Tracy (autore e comunicatore, tiene seminari di leadership e sviluppo personale), Chris Evert (ex campionessa di tennis), Roy Rogers (attore e cantante) e altri ancora. Sono splendidi consigli e suggerimenti che ti aiuteranno a accrescere l’entusiasmo, la passione e la motivazione in ogni ambito della tua vita.

Tutto quello che abbiamo imparato finora ci ha fatto vivere una vita nella quale il nostro sentire è fin troppo comune e simile a quello degli altri e per questo enormemente limitato. Lo straordinario manuale del Dr. Gill mostra invece un modo nuovo e davvero fuori dal comune di interpretare ciò che ci accade, noi stessi e gli altri.

Ma se il lettore cerca istruzioni dettagliate, didascaliche e pesanti, ha decisamente sbagliato libro! In queste pagine infatti l’autore trasmette in modo ironico e leggero la sua profonda saggezza, attinta dai grandi maestri del passato e collaudata attraverso la propria esperienza.

Il risultato è il manuale che ogni persona avrebbe voluto ricevere il giorno in cui è nata, grazie al quale comprendere che la vita non deve essere necessariamente una lotta e che tutto può essere infinitamente più facile di quello che sembra.

La vita che ci appartiene è sacra e ricca di sorprese. Impariamo a viverla con entusiasmo e infinita passione.

Il Senso non Comune della Vita
(-15%)

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Scusi, posso chiederle quanti anni ha?

Scusi, posso chiederle quanti anni ha?

Come cambiare prospettiva di vita dimenticandoci della nostra età!
Quanti anni avreste se non sapeste la vostra età? Come vi sentireste se non sapeste quanto tempo fa siete nati? Avreste 20 anni, oppure 17, 95 o 5?

Sembra un gioco di parole, ma non lo è! Sicuramente è una riflessione che disorienta, perché, se non conosceste la vostra età, come fareste a riconoscere il modo “giusto” di comportarvi?
A tutti noi è stato insegnato a “comportarci secondo gli anni che abbiamo”. 
Ma se ce ne dimenticassimo?

Sappiamo tutti che da una persona di 40, 50 o 60 anni non ci si aspetta un comportamento da 17enne o da 90enne. Ci si aspetta che si comporti secondo la propria età, quindi da “adulto”. Questo significa che ci sono molte cose che potevamo fare quando avevamo 17 anni e che, si suppone, non possiamo più fare se abbiamo 40 o 50 anni.

Una volta ero ad una conferenza con Wayne Dyer (ndr, autore di bestseller come Credere per Vedere) che raccontò questa storia. Un giorno stava facendo jogging con la moglie e si trovò davanti una staccionata. Mentre si preparava a saltarla sua moglie gridò: “Non puoi farcela…” Ma era troppo tardi: lui aveva già saltato. Sua moglie lo rimproverò: “Wayne, non puoi saltare le staccionate in quel modo… hai 55 anni”. E lui disse: “Oh, me n’ero dimenticato”.
Incredibile, no?

È interessante notare come il pensiero sull’età ci limiti. Ci limita nel modo di vedere noi stessi e limita soprattutto l’idea di ciò che possiamo permetterci di fare.

Eccovi un’altra domanda. Guardate la foto di questa donna. Sono io.

Barbara Berger


Ora, che idea vi fate di me se pensate che ho 42 anni? Beh, probabilmente pensate che io sia una donna attiva, magari con un compagno, dei figli e una carriera.
E se vi dico che ho 49 anni? Adesso cosa pensate? È un po’ diverso, vero? Pensare che ho quasi 50 anni cambia il vostro punto di vista su di me e su ciò che faccio.
E se vi dico che in realtà ho 52 anni? La vostra idea su di me cambia di nuovo. Potete immaginare che i miei figli siano più grandi e potreste pensare:hey, ha un gran bell’aspetto per la sua età.
E se vi dico che in realtà ho 59 anni? La vostra idea su di me cambia ancora, vero? E probabilmente pensate: mio Dio, allora è anziana. Quasi 60 anni, wow! Questo cambia tutto, non trovate?
E se vi dico che ho 62 anni? Ora pensate: è straordinario, li porta davvero bene. Mi domando quali siano i suoi segreti di bellezza!
E se vi dico che in realtà ho 69 anni, beh allora probabilmente penserete: mio Dio, non può essere vero. Questa donna è davvero vecchia.


Sta tutto nei numeri, quindi? La vostra idea su di me, su chi sono, su ciò che posso fare, su quel che faccio nella vita, sulle mie relazioni personali, ecc., tutto si basa sulla vostra percezione di quanti anno ho.

E questo mi porta finalmente a ciò di cui vorrei parlarvi! Come forse saprete, io scrivo libri e tutti i miei libri parlano di come funziona la mente. E con questo intendo i modi in cui i nostri pensieri e le nostre idee influenzano la nostra esperienza di vita. Ho scoperto che il nostro modo di pensare e di vedere le cose è ciò che determina se siamo felici in questo momento oppure no. È davvero così semplice, ma molti di noi non conoscono ancora questo segreto.

In questo senso, l’invecchiamento è l’esempio perfetto del modo in cui agisce questo meccanismo. Ecco perché ho iniziato questo articolo chiedendo come vi comportereste se non sapeste la vostra età? Ve l’ho chiesto perché volevo sottolineare il potere delle vostre idee sull’età. Volevo farvi notare:


–    quale influenza le vostre idee sull’età hanno sul vostro comportamento;
–    che se non sapeste la vostra età non sapreste come comportarvi;
–    che è opinione comune che ogni età (30, 40, 50, 60…) abbia le proprie regole di comportamento e queste regole di comportamento influenzano il modo in cui vi comportate e in cui vi sentite.


È davvero sorprendente.

Questo ci porta ad un altro interessante modo di considerare l’età. E se sceglieste di dimenticare la vostra età? Non importa se avete 30 anni, 40, 50 o 60! Che effetto avrebbe sulla vostra vita e sul vostro comportamento? Come vi farebbe sentire? Vi comportereste diversamente? Vi sentireste più liberi? Più giovani? Più vecchi? Più saggi? Più stupidi? O cos’altro? È un esperimento interessante. Come vi rapportereste ai vostri figli se non sapeste quanti anni avete? O ai vostri genitori? O ai vostri amici? Vi consiglio di provare a prendere un po’ di tempo per voi stessi, con calma, e riflettere su questi pensieri. È un esperimento interessante.


Secondo me abbiamo bisogno di un nuovo “copione” riguardo all’età! Ci siamo creati una prigione con i nostri stessi pensieri, ma è qualcosa di piuttosto folle, soprattutto perché ogni uomo, donna e bambino sulla faccia della terra vuole essere libero. Libero di essere se stesso a prescindere dal proprio sesso, religione, colore ed età!
Non vale anche per voi?
E secondo l’anagrafe, io ho…! Ora, qual è la vostra idea su di me?

Biografia
Di origine americana, Barbara Berger vive da molti anni in Danimarca, dove insegna e opera come consulente spirituale. Nelle sue opere comunica in un linguaggio semplice e leggero, la propria conoscenza dei principi e della saggezza spirituale antica, la scienza della mente e le più moderne pratiche mentali, guidando il lettore verso una soluzione delle proprie sofferenze e verso il raggiungimento dell’armonia interiore.

La Felicità Qui e Ora

In questo splendido libro, che sta riscuotendo grande successo in tutta Europa, l’autrice ti offre 10 consigli pratici per rivoluzionare la tua vita in poco tempo.

Esistono un solo luogo e un solo momento per essere felici: qui e ora! Scopri come conquistare la tua meritata felicità a partire da oggi. Tutti sappiamo che la felicità non dipende dal partner, dal lavoro, dall’età, dalla situazione finanziaria o dal proprio peso.

Perché allora ce ne dimentichiamo così spesso? Forse perché non ci è ancora del tutto chiaro come la realtà nasca dal nostro stesso pensiero.

Ecco una guida per afferrare questa verità fondamentale, superare brillantemente i momenti di crisi e rispondere sempre sì, quando qualcuno ti chiederà se sei felice.

Con tanti esercizi semplici e divertenti per ripercorrere i motivi che procurano l’infelicità e un’intera sezione per elaborare il tuo personalissimo piano di lavoro per una vita felice!

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Verso la Libertà..

Joe prese il dépliant dal tavolo di cucina e gli diede una rapida occhiata, finché una frase catturò la sua attenzione.
Nella maggior parte dei casi le persone finiscono per vivere una vita difficile e per porre dei limiti alla propria
felicità, perché il loro modo di pensare e le loro convinzioni precludono la possibilità di ottenere il meglio
che la vita ha da offrire.
Rilesse la frase con attenzione. In effetti, l’idea era accattivante: “ottenere il meglio che la vita ha da offrire”. Allo stesso
tempo, il fatto che fosse il suo modo di pensare a fare la differenza lo lasciò abbastanza perplesso. Sapeva che il suo approccio al mondo era migliorabile. Al contempo, però, questo fatto gli sembrava insuffi ciente a spiegare i suoi problemi. Una cosa comunque era certa: qualche miglioramento nella sua vita avrebbe di certo giovato. Si trattava però di capire cosa fare.
Joe lesse un’altra frase: Agisci come se fossi l’elemento che controlla la tua vita. Quando lo farai, allora lo sarai.

Mentre rifletteva sul senso di quelle parole, lasciò il dépliant sul tavolo e decise che era ora di andare a letto. Si infi lò sotto le coperte. Era sfi nito, eppure, come spesso gli capitava nell’ultimo periodo, invece di addormentarsi all’istante si ritrovò a fi ssare il soffi tto con gli occhi sbarrati, la mente assediata da preoccupazioni e pensieri spiacevoli. I suoi problemi di insonnia erano dovuti allo stress, come gli aveva detto il dottore. Be’, a questa conclusione era arrivato anche da solo, per quanto non fosse un medico ma un area manager di una grossa azienda. Anche quella sera, Joe si ritrovò a esaminare le varie sfaccettature della sua attuale posizione lavorativa: le sue mansioni lo rendevano insoddisfatto, il rapporto con la sua responsabile era pessimo e, ciliegina sulla torta, aveva sentito voci di corridoio riguardo a una possibile ristrutturazione aziendale.
Per quanto adesso gli risultasse difficile ricordarlo, la sua vita in altri momenti era stata diversa. Per un lungo periodo era stato più sereno, più soddisfatto di se stesso e delle cose che faceva.
Negli ultimi tempi, invece, i suoi pensieri dominanti erano lavoro e soldi, aveva abbandonato la palestra, era ingrassato e aveva ripreso a fumare. E Lisa lo aveva lasciato per un altro.
Perché sono stato così sfortunato? Joe se lo domandava spesso.
Sua sorella Maria, al riguardo, gli aveva spiegato che era inutile chiedersi il “perché”. Una volta gli aveva detto: “Sforzarsi per scoprire la ragione di un problema è molto meno utile che concentrarsi sul modo per risolverlo. Nella vita trovi quel che cerchi:
se ti concentri sui problemi, avrai in mente i problemi; se ti concentri sulla ricerca di soluzioni, troverai soluzioni”.
Lo squillo del telefono riscosse Joe dai suoi pensieri. Alzò la testa dal cuscino, domandandosi chi mai potesse chiamarlo a quell’ora. Afferrò il cellulare e guardò il display: era proprio Maria.

“Ciao, stavo giusto pensando a te.”
“Eri già a letto? Ti ho chiamato per ricordarti del corso di venerdì… Hai ancora il dépliant che ti ho dato?”
“Ho sempre pensato che tu avessi qualche potere telepatico, e adesso ne ho la prova: l’ho riletto giusto mezz’ora fa.”
“Visto? Lo sai che io ti tengo sempre d’occhio… E allora?” “Allora cosa?”, rispose Joe, che aveva già intuito dove sua
sorella volesse andare a parare.
“Ti sei iscritto al corso come mi avevi promesso?” “Lo sai che ogni promessa è debito… Specialmente quando
si ha una sorella particolarmente testarda. Sì, venerdì sarò là.
Sappi, comunque, che mi sono iscritto solo perché hai insistito: un corso sulla libertà personale non mi dice un granché.”
“Joe! Fidati di me, vedrai che imparerai un sacco di cose utili. Come avrai letto sul dépliant, è un corso di PNL, Programmazione Neuro-Linguistica. Sai almeno cos’è?”
“So solo che ne sei entusiasta, anche se non sei mai entrata nei particolari.” Fortunatamente, aggiunse mentalmente Joe, ma si guardò bene dal dirlo.
“Allora te lo spiego in poche parole: la PNL è un sistema per pensare e comunicare in modo più efficace. Secondo me è
una delle applicazioni più pratiche nell’ambito del miglioramento personale. Alcuni la definiscono la ‘psicologia del successo’.”
“E a cosa servirebbe, in pratica, questa PNL?”
“Be’, ad esempio a liberarti da pensieri, emozioni e comportamenti negativi.”
“Senti, so che sei convinta che mi aiuterà, ma mi sembra un po’ troppo bello per essere vero. Insomma, dubito che un
corso di tre giorni possa sistemare tutto.”
“Considerala un’ottima occasione per cambiare, anche se è ovvio che non potrà sistemare ‘tutto e subito’. Tre giorni sono comunque utili per cominciare a riflettere sul tuo modo di ragionare e iniziare ad assumere un maggior controllo dei tuoi pensieri. Ossia, della tua vita.”
“Scusa, Maria, ma come fa un tizio che racconta le sue teorie ad aiutarmi a ‘cambiare’, come dici tu?”
“È proprio questo il punto, Joe. Non si tratta mai solo di teorie. La persona che tiene il seminario ti racconterà alcune
sue esperienze e poi ti farà mettere in pratica diverse tecniche di PNL. Ti renderai conto fin da subito di come funziona. Credimi, ho seguito anch’io quel corso: è utile e divertente… E adesso piantala con le lagne! Puoi capire solo andandoci. Perciò, vacci.” “Ti ho già detto che ci andrò, stai tranquilla…”
Improvvisamente, a Joe venne in mente una domanda che Maria gli aveva posto un paio di mesi prima e che, in qualche modo, sembrava legata al genere di discorsi che stavano facendo.
“Mi ricordo che un po’ di tempo fa mi hai chiesto se sapessi perché alcune persone vivono felicemente e altre no. In questo corso troverò la soluzione?”
“Può darsi”, rispose Maria. “Ascolta, Joe, ti chiedo solo di andare e goderti i tre giorni, senza troppi preconcetti. Ti renderai conto di quanto tu possa infl uire su ciò che ti succede. E non essere troppo sorpreso quando ti accorgerai di divertirti…” Si augurarono vicendevolmente la buona notte. A quel punto, la speranza di prendere sonno ero poco più di un miraggio. Joe si trascinò fuori dal letto e andò in cucina per bere un bicchiere d’acqua. Guardò fuori dalla fi nestra. Si sentiva bloccato, intrappolato nel suo stile di vita. Pensò a quanto i suoi giorni, in quel momento, fossero diversi da come se li era immaginati. Sospirò e si incamminò nuovamente verso la camera da letto, riprendendo il dépliant dal tavolo della cucina.
Lo sfogliò ancora una volta: “I segreti della libertà personale.
Tre giorni con Richard Bandler”. Un’altra frase lo colpì.

“Il nostro limite più grande non è costituito da ciò che
vogliamo e non siamo in grado di fare, ma da ciò che
non abbiamo nemmeno considerato di poter fare.”

A Joe sembrò che quelle parole fossero indirizzate direttamente a lui. Con questa frase in mente tornò a letto, e questa
volta, nel giro di pochi minuti, si addormentò.

Estratto da: Scelgo la Libertà di Richard Bandler, Alessio Roberti, Owen Fitzpatrick

Scelgo la Libertà

Da non perdere

Un libro-corso unico: gli strumenti pratici della Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) per la prima volta spiegati attraverso la storia di un partecipante a un corso tenuto dal genio creativo della PNL.

Attraverso Scelgo la libertà imparerai in modo divertente ed efficace come applicare l’attitudine e le tecniche della PNL per migliorare la tua vita. Apprenderai come:

  • assumere un maggior controllo sui tuoi pensieri e sulle tue emozioni;
  • cambiare le convinzioni limitanti;
  • sostituire comportamenti improduttivi;
  • sfruttare maggiormente le tue risorse interne;
  • rendere più efficace la comunicazione con te stesso e con gli altri;
  • definire obiettivi di qualità per la tua vita personale e professionale.

Scelgo la libertà racconta la storia di Joe, una persona in cui ognuno di noi può riconoscersi.

Conquista la Vita che Meriti

BOB PROCTOR LIVE - SEI NATO RICCO: Conquista la Vita che Meriti

Per iscrizioni entro il 30/05/2010 SCONTO del 17 % !!

TRADUZIONE SIMULTANEA IN ITALIANO INCLUSA

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Il Maestro più carismatico di “The Secret”
in Italia per l’evento più esclusivo dell’anno

SEI NATO RICCO: Conquista la vita che meriti

18 Settembre 2010 – Milano Marittima
Palazzo dei Congressi

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“Gli unici limiti della mente sono quelli che noi stessi le imponiamo”
Napoleon Hill

Immaginate di vivere la vostra vita nel modo pieno e intenso
che sapete di meritare…
Una vita migliore vi aspetta già.
Venite a conquistarla!

“Basta che formuliate nella mente l’oggetto dei vostri desideri e io vi mostrerò come ottenerlo”.

Questo è quello che Bob Proctor vi insegnerà a fare. Il Maestro più brillante di “The Secret”, vi aiuterà a scoprire come impiegare e indirizzare subito la vostra mente per creare tutti i risultati concreti che desiderate ottenere.

Questo seminario della durata di un giorno è stato ideato appositamente per persone che, come voi, desiderano ardentemente vivere in un modo ricco e dinamicoconquistare Tempo, Denaro e Libertà.

Provate a immaginare una vita in cui potete concedervi il lusso quotidiano di fare quello che volete, quando volete.

NON LO CREDETE POSSIBILE?
VENITE A PROVARE!

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Stai bene, se ti vuoi bene

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La ricerca di un sano concetto di sé è fondamentale per avere rapporti equilibrati con se stessi e gli altri. E aiuta a orientare le proprie scelte verso soluzioni vantaggiose

Ma come definire l’autostima?

È prima di tutto la capacità di accettare i propri limiti, riconoscere le proprie qualità e relazionarsi con gli altri in modo autentico senza necessariamente sminuirli. La persona che si vuole bene sa esprimere bisogni, dubbi e certezze senza sentirsi umiliata nell’ammettere di aver bisogno degli altri. Nel confronto, chi ama se stesso sa esprimere il proprio dissenso senza ferire e senza denigrare. Non gioca con le persone e con se stesso. Mentre chi è colpito dalla «sindrome da palcoscenico» è imprigionato in un concetto di sé troppo alto e si preoccupa solo delle proprie ambizioni, dei sogni; risulta immune dal dolore, teme i sentimenti da cui forse si sente tradito per aver amato troppo o per essere stato travolto da passioni, forse durante l’infanzia.
Se l’eccesso di stima di sé è dannoso non lo è da meno la tendenza a sottovalutarsi, a esprimere un giudizio negativo sulla propria persona al punto da diventare vittima delle circostanze e dell’ambiente. La disistima porta a vivere un copione negativo, implacabile che spesso sfocia in atteggiamenti quasi patologici: la disistima porta l’individuo a provare quasi piacere nell’ascoltare i guai altrui che diventano ottimi alibi per giustificare il continuo sanguinare delle proprie ferite emotive.

L’autostima si può conquistare ma anche perdere. È decisivo il tipo di rapporto che instauriamo con gli altri. Secondo il professor Paul Watzlawick, dell’Istituto di ricerche mentali di Palo Alto (Usa), si possono ricevere tre risposte possibili circa la valutazione di sé: conferma, rifiuto e «disconferma». Proviamo a spiegarle.
La conferma del giudizio espresso su di sé è probabilmente il più grande fattore che garantisca lo sviluppo e la stabilità mentale. È stato dimostrato che la stabilità emotiva diminuisce nelle persone che comunicano solo con loro stesse.
Il rifiuto, invece, a volte doloroso, in un certo senso presuppone il riconoscimento del soggetto. Infatti, chi rifiuta non nega la realtà del giudizio che l’altro esprime su di sé. Anzi qualche volta certe forme di rifiuto possono essere costruttive, come per esempio il rifiuto dello psichiatra di accettare la definizione che il paziente dà di sé e della sua situazione.
Ciò che invece è totalmente squalificante è la risposta di «disconferma». Si tratta di una comunicazione realmente patologica. Infatti da un lato la risposta di rifiuto è dire all’altro: «Hai torto», dall’altro la «disconferma» sentenzia: «Tu non esisti».

Sopravvalutarsi

Recentemente, David Dunning, professore di psicologia all’Università Cornell (New York), ha illustrato alla stampa i risultati di un’indagine che mostra una generale tendenza a sopravvalutare la propria immagine e abilità. Per esempio, lo studio ha rivelato che il 98 per cento dei docenti universitari era convinto di svolgere il proprio lavoro con una competenza al di sopra della media. Lo stesso è avvenuto fra gli studenti, ognuno considerava se stesso più abile rispetto ai propri compagni. Un altro studio pubblicato dal “Journal of Applied Psychology” ha dimostrato che anche i dirigenti di azienda si ritenevano più capaci del direttore tipico.
Dunning sottolinea nel suo studio che i partecipanti meno competenti hanno mostrato una minore abilità a riconoscere la superiorità dei loro compagni e quando hanno confrontato le loro risposte non è diminuita la propria autostima, ma davano la colpa ai compilatori del test.
Insomma, la morale è semplice: non fidatevi troppo della vostra autovalutazione e cercate di avere un’opinione equilibrata di voi stessi.

Le regole d’oro

I dieci passi che possono cambiare la vita

1. Vivete nel momento presente
È  stato riscontrato che l’80 per cento dei pensieri quotidiani sono occupati da eventi passati o da speranze future, con grande spreco di energie.

2. Soffermatevi sui piccoli dettagli
L’ansia aumenta quando si segue un tipo di logica perverso che impone di correre, prevedere e provvedere. A volte è più utile fermarsi per contemplare anche piccoli dettagli del quotidiano: il giglio della campagna, il volo di un uccellino, lo sguardo limpido di un bimbo.

3. Agite in modo deliberato
Ogni giorno l’individuo riceve stimoli da situazioni esterne e dagli altri. Agire in modo deliberato significa riscoprire una profonda pace interiore che permette di lavorare senza ansia e con la certezza che la vita è ancora qualcosa di più che il semplice scorrere dell’esistenza.

4. Sviluppate la fiducia
L’atteggiamento fiducioso verso la vita protegge gli individui, ma soprattutto gli adolescenti, dal fare scelte errate, come la dipendenza da stupefacenti o da bevande alcoliche. Gli studenti che hanno una sana autostima hanno maggiori profitti a scuola.

5. Prendetevi delle pause
I ritmi imposti dalla società occidentale sono rapidi e veloci, periodicamente è utile prendere le distanze dalle proprie attività per ricaricarsi, prendersi qualche pausa e trovare nuovi stimoli per continuare la corsa.

6. Allontanatevi dalle dipendenze
La dipendenza spesso implica un atteggiamento di delega. L’alcolista delega alla bevanda la soluzione dei problemi. Ma anche la dipendenza dal pensiero degli altri è pericolosa. Prendersi invece piena responsabilità delle proprie azioni offre gioie più grandi.

7. Riscoprite il valore di un sorriso
Nella società del profitto, chi ama se stesso scopre il valore del dono. Si può donare un sorriso, una parola di incoraggiamento non per diventare dei professionisti delle «opere buone», ma per cogliere delle occasioni per diffondere azioni positive che danno speranza.

8. Sviluppate l’autocontrollo
Significa scegliere quello che è bene per il benessere globale personale e degli altri, scartando tutte quelle occasioni che, pur tentandoci, possono portarci a non rispettare le leggi naturali.

9. Amate senza condizioni
Non si ama l’altro perché l’altro è bello, ricco, intelligente, ma si ama. E basta. L’amore incondizionato è molto di più che una semplice emozione, è un principio che rende solidi e duraturi i rapporti.

10. Meditate
La vita possiede anche elementi misteriosi che trascendono l’individuo. L’occidente sta riscoprendo il senso della spiritualità come occasione di benessere; e l’esempio di Gesù di Nazaret che, nei vangeli, presenta un rapporto con Dio e gli altri originale e rivoluzionario.

di Giuseppe Marrazzo

fonte: http://www.maran-ata.it

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Da uno psichiatra molto amato dal grande pubblico, un forte impulso a volere più bene a se stessi e una guida pratica per imparare a cambiare, per mettere in moto i mutamenti grandi e piccoli della vita privata e degli affetti, ma anche del lavoro e della vita pubblica. Con una serie di esempi concreti tratti dallo studio della personalità e dalla vita quotidiana, Pasini ci insegna a vincere il torpore della routine, a comprendere fino in fondo il nostro carattere e superare le resistenze inconsce al miglioramento della nostra vita.

Quanto è importante, nella vita di una persona, l’autostima? Moltissimo, perché alla fiducia in se stessi e nelle proprie capacità sono strettamente legati i progetti per il futuro, il successo, la serenità, l’amore. E chi non è sicuro di sé rischia di scivolare nella depressione o diventare preda della frustrazione, della rabbia e del rancore.

Con questo libro Willy Pasini ci aiuta a capire meglio che cosa è l’autostima: come nasce, innanzitutto, e da cosa viene influenzata; quali sono le persone (i genitori, gli amici, i primi amori) e le situazioni (a scuola, nello sport, sul lavoro) che possono rafforzarla o, al contrario, incrinarla. Ma anche da cosa dipende nella vita adulta: quanto “pesano” i fattori estemi (come i piccoli e grandi insuccessi) e quanto quelli interni (come la percezione del proprio corpo).

E, ancora, per quale motivo alcune persone mettono costantemente in atto forme di “autosabotaggio”, mentre altre, in condizioni analoghe, trovano la forza di far crescere la propria sicurezza. La risposta a questi interrogativi emerge dall’analisi di numerosi casi, storie diverse tra loro ma tutte accomunate dalla scarsa fiducia in se stessi dei protagonisti, un atteggiamento che può provocare “danni” talvolta assai gravi: nella vita di coppia, nei rapporti professionali, nelle relazioni sociali, ma anche nella percezione del senso della propria esistenza, nella capacità di immaginare il futuro e di “pensare positivo”.

Un’attenzione particolare è rivolta alle donne, spesso vittime della mancanza di fiducia nelle proprie risorse, e a come è cambiata e in che direziono si sta evolvendo l’identità femminile. A tutti, poi, uomini e donne, vengono fornite alcune indicazioni su come coltivare l’autostima e su come migliorarla (dalle strategie quotidiane alle terapie più adatte, fino ai gruppi di autoaiuto), e proposti due test per valutarne il livello.
Perché la fiducia e il rispetto di sé sono la base essenziale su cui costruire la propria felicità, e perché l’autostima, come un fiore, deve essere coltivata ogni giorno

Le nostre imperfezioni

autostima

Ogni giorno, un contadino portava l’acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell’asino, che gli trotterellava accanto.

Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua. L’altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia.

L’anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto piu’ che l’anfora nuova non perdeva l’occasione di far notare la sua perfezione: “non perdo neanche una stilla d’acqua, io!”.

Un mattino la vecchia anfora si confidò con il padrone: “lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite”.

Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all’anfora screpolata e le disse: “guarda il bordo della strada”. “Ma è bellissimo! tutto pieno di fiori!” rispose l’anfora. “Hai visto? e tutto questo solo grazie a te” disse il padrone . “Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada”. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno”. La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si sentì  morire di gioia.

Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, possiamo fare meraviglie con le nostre imperfezioni.

….Leggo spesso questo brano, credo sia davvero molto bello e profondo e ci fa capire che ognuno di noi puo’ fare la differenza nonostante i nostri limiti e le nostre imperfezioni….

Le 52 cose che puoi fare per migliorare la tua AUTOSTIMA

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A volte l’infelicità deriva da scarsa fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, con conseguente timore di sbagliare e di non essere all’altezza della situazione. Come superare paure e senso di inadeguatezza e divenire individui capaci di realizzare i propri desideri.

Vorrei ma non posso

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Quando ero piccola andavo al circo soprattutto perché mi piacevano gli animali. Ad attirarmi era in particolar modo l’elefante, perchè durante lo spettacolo quel bestione faceva sfoggio di un peso, di una dimensione e di una forza davvero fuori dal comune.

A colpirmi tuttavia era anche il fatto che dopo il suo numero, e fino a un momento prima di entrare in scena, l’elefante era sempre legato a un paletto conficcato nel suolo, con una catena che gli imprigionava una delle zampe.

Eppure il paletto era un minuscolo pezzo di legno piantato nel soltanto per pochi centimetri. E anche se la catena era grossa e forte, mi pareva ovvio che un animale in grado di sradicare un albero potesse liberarsi facilmente di quel paletto e fuggire.

Era davvero un bel mistero…

Che cosa lo teneva legato allora?
Perché non scappava?

Fu solo quando crebbi ed ebbi la fortuna di imbattermi in chi riuscì finalmente a dare una risposta a queste mie domande, che scoprii questo: l’elefante del circo, nonostante la sua forza e le sue monumentali dimensioni, non scappa perché è stato legato a un paletto simile quando era molto molto piccolo..

Chiusi gli occhi e immaginai l’elefantino indifeso appena nato, legato al paletto. Immaginavo che in quel momento l’elefantino provasse con tutte le sue poche forze a spingere, a tirare, nel tentativo di liberarsi, ma che nonostante gli sforzi non ci riuscisse perché quel paletto era troppo saldo per lui.

Lo vedevo addormentarsi sfinito e il giorno dopo provarci di nuovo, e così il giorno dopo e quello dopo ancora…

Finchè un giorno, un giorno terribile per la sua storia, l’animale accettò l’impotenza rassegnandosi al proprio destino…

E’ dunque questa la conclusione di questa triste storia: l’elefante enorme e possente che vediamo al circo non scappa perché, poveretto, crede di non poterlo fare.
Reca impresso il ricordo dell’impotenza sperimentata subito dopo la nascita.
E il brutto è che non è mai più ritornato seriamente su quel ricordo. E non ha mai più messo alla prova la sua forza, mai più…

Anche noi esseri umani abbiamo i nostri paletti che ci tengono imprigionati..

Anche noi siamo un po’ tutti come l’elefante del circo: andiamo in giro inconsapevoli, incatenati a centinaia di paletti che ci tolgono la libertà.

Viviamo pensando che “non possiamo” fare una serie di cose semplicemente perché una volta, quando eravamo piccoli o nelle nostre esperienze passate di adulti, ci abbiamo provato e abbiamo fallito, oppure perché, qualcuno ci ha detto e ripetuto che non saremmo stati in grado di farlo.

Allora abbiamo fatto come l’elefante, abbiamo inciso nella memoria questo messaggio: non posso, non posso e non potrò mai!

Siamo cresciuti portandoci dietro questo messaggio che ci siamo trasmessi da soli, perciò non proviamo più a liberarci del paletto.

Quando a volte sentiamo la stretta dei ceppi e facciamo cigolare le catene, guardiamo con la coda dell’occhio il paletto e pensiamo: “non posso e non potrò mai…

Viviamo condizionati dal ricordo di qualcosa accaduta durante la nostra infanzia o nel nostro passato, nonostante oggi non esista più…

Cosa sono dunque questi paletti che ci tolgono la libertà?

Questi paletti sono le nostre credenze o convinzioni limitanti che non ci permettono di accedere alle nostre risorse interiori imprigionandoci in limiti che noi stessi abbiamo creato..…

di Chiara Svegliado

Come spezzare il paradigma delle false credenze

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Questo libro è dedicato all’accettazione dell’enorme potere che è in ognuno di noi e alla consapevolezza di non essere mai a più di una credenza di distanza dal nostro più grande amore, dalla nostra più profonda guarigione e dai nostri più straordinari risultati e miracoli.
La scienza ha riconosciuto che siamo immersi in un universo plasmabile, dove ogni cosa e fenomeno, dagli atomi alle cellule e alle galassie, cambia per adeguarsi alle nostre credenze.

Ne consegue che il nostro unico limite è rappresentato dal modo in cui ognuno di noi concepisce e percepisce se stesso nell’universo di cui è co-creatore.

In queste pagine scoprirete come utilizzare l’immenso potere che deriva dalle vostre credenze, curando quelle che in passato vi hanno limitato, identificando quelle che possono far regredire la malattia dal vostro corpo, scoprendo quelle che creano nella vostra vita rapporti duraturi e capaci di nutrirvi e infine individuando quelle che portano la pace nella vostra vita, nella vostra famiglia, nella vostra comunità e nel mondo in cui vivete.

La guarigione spontanea delle credenze spiega e dimostra, in maniera chiara e completa, che siamo gli architetti e gli scultori della nostra realtà e che abbiamo il potere di guidare l’organizzazione delle particelle che compongono la materia.

Le credenze unite ai sentimenti che esse suscitano in noi sono il linguaggio dei miracoli.
Dopo il successo mondiale di La Matrix Divina, Gregg Braden ha subito raggiunto i primi posti delle classifiche con quest’opera fondamentale che ci aiuta a scoprire e realizzare le nostre passioni e aspirazioni più profonde.

Passi per essere Te stesso

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Essere presenti a se stessi è molto importante per vivere una vita viva e piena. Solo nel momento in cui siamo presenti a noi stessi e quindi attenti a ciò che ci accade possiamo riuscire a non farci sopraffare dagli eventi.

La consapevolezza si esercita con piccoli gesti e piccole attenzioni che sviluppano apertura nei confronti del mondo e allargano gli orizzonti percettivi di ciò che siamo e ciò che vogliamo diventare.

Prima di cambiare il mondo dobbiamo saper cambiare noi stessi. E quando abbiamo cambiato noi stessi abbiamo già cominciato a cambiare il mondo.

Cambiare non vuol dire diventare altro da ciò che siamo, ma vuol dire lasciare da parte ciò che crediamo di essere o ciò che gli altri vogliono che noi siamo, per entrare invece più in contatto con la nostra natura autentica con ciò che vogliamo, che sentiamo, che crediamo e con ciò che possiamo effettivamente diventare se solo diamo fiducia e sostegno alle nostre potenzialità sopite.

Questo processo si innesca imparando a diventare presenti a noi stessi, creandosi spazi e tempi di silenzio interiore da cui lasciar emergere nuovi colpi d’occhio sulla realtà, nuove risposte e, soprattutto, nuove domande. Potremo così cominciare a indirizzare la nostra vita verso attività che abbiano un senso per noi, rimettendo in gioco – come dice il sociologo Domenico De Masi – gli equilibri che la nostra vita ci costringe a rendere definitivi, aprendoci all’innovazione, al rinnovamento, al cambiamento, all’apprendimento e alla crescita.

Cosa ci piace veramente?
Sappiamo rispondere a questa domanda?

Conosciamo le nostre più profonde esigenze e sappiamo scegliere ciò che è meglio per noi senza farci condizionare dall’abitudine o dalle convenzioni nelle nostre scelte? Non è mai troppo tardi per imparare, basta iniziare a porsi la domanda e porsi in ascolto, per cogliere le risposte.

Tempo per sé

Spesso troviamo un senso alla nostra vita semplicemente affannandoci per gli altri e disperdendoci in mille attività. Ma finiamo col dimenticare noi stessi, e non potremo mai essere veramente utili agli altri se non avremo prima imparato a fare i conti con noi stessi. Prendiamo tempo, quindi, e dedichiamocelo, per una volta.

Osare

E’ nell’oltrepassare i propri limiti che ci sentiamo ancora più vivi e che sperimentiamo in pratica la nostra capacità di modificare la realtà con il nostro contributo. Non facciamoci limitare da idee preconcette di noi stessi, non rassegniamoci a dipendere dalle nostre paure e dalle nostre incertezze. Andiamo oltre, è possibile!

Essere curiosi

Il mondo è piccolo quando non alziamo gli occhi dal nostro giornale o dalle pratiche che dobbiamo sbrigare. Diventa immenso quando ci permettiamo di guardarci attorno, di cogliere ogni occasione per imparare qualcosa di nuovo per scambiare esperienze e informazioni con chi ci sta vicino e chi ci sta lontano, scoprendo così cose che, da soli, non avremmo mai conosciuto.

Ritrovare la passione

Non è nel distacco ma nell’amore per la vita che si esprime il più alto grado dell’umanità. La capacità di provare forti emozioni nasce dall’interno, non dipende da un oggetto piuttosto che da un altro, nasce dalla disponibilità a lasciarsi trascinare dal vento della vita, senza perdersi, ma giocandoci insieme, come potrebbe fare un abile velista.

Coltivare la meraviglia

Anche la capacità di divertirsi e di vivere appieno il presente non nasce dall’esterno ma da una disponibilità interna. Il mondo è sempre nuovo, giorno dopo giorno, momento dopo momento. Aprendo la mente ed educandola a cogliere l’unicità di ogni istante, trasformiamo il nostro tempo in un’avventura senza fine.

Marcella Danon

Fonte: http://www.lifegate.it


Hal Stone Sidra Stone

Il Critico Interiore

Mai più contro noi stessi!


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Tra i libri più significativi di Hal e Sidra Stone, conosciuti per aver creato e diffuso in tutto il mondo il metodo del Voice Dialogue, Il Critico Interiore rappresenta una guida unica e preziosa alla scoperta e alla trasformazione di noi stessi.

Ogni volta che sentiamo una voce interiore che critica ciò che siamo, il modo in cui agiamo, quello che diciamo e perfino ciò che pensiamo, stiamo ascoltando il nostro Critico, uno degli aspetti che compongono il meraviglioso caleidoscopio della nostra personalità.

Spesso questa voce risuona particolarmente distruttiva e come uno specchio deformante ci impedisce di considerare con lucidità il nostro corpo, la nostra psiche e i nostri comportamenti.

Come un genitore ansioso che crede di sapere ciò che è meglio per noi, il Critico Interiore ci tiene lontani da comportamenti e situazioni che potrebbero danneggiarci ma al tempo stesso limita la nostra capacità di rischiare e creare.

Spesso un’azione eccessiva del Critico dà origine alle nostre crisi di autostima, al nostro continuo confronto con gli altri e alla nostra paura dell’insuccesso.

Come impedire al Critico interiore di nuocerci
e come fare per trasformarlo in una vera risorsa per il nostro benessere?

Attraverso semplici ragionamenti, esempi immediati ed esercizi pratici, i coniugi Stone mostrano al lettore come recuperare dal proprio Critico Interiore le preziose facoltà che è in grado di offrirci: la capacità di valutare serenamente le nostre qualità e i nostri limiti e quella di giudicare con lucidità ed equilibrio persone e situazioni.

Una lettura che ci regalerà la fiducia in noi stessi
e la gratificante scoperta
di quanto possiamo stare bene con noi e con gli altri.