Le Caramelle magiche – Heena Baek

“Io gioco da solo.
Giocare da soli non è poi così male.
Gli altri bambini non immaginano neanche quanto possa essere divertente giocare con le biglie. Loro fanno altri giochi, e non mi invitano mai.
Per questo, alla fine ho deciso di giocare da solo.
Mi servono delle biglie nuove. Ehi, queste non le avevo mai viste prima d’ora.
‘Queste sono caramelle speciali. Sono deliziose!'”

Giocare da soli può essere divertente, soprattutto quando si ha un sacchetto pieno di biglie nuove. Questo è ciò che pensa Dong Dong, un bambino che non viene mai invitato a giocare con gli altri. Così, quando entra in un negozio in cerca di biglie, scopre che le biglie che sta per comprare sono in realtà caramelle speciali e deliziose.

Le caramelle sono rotonde come biglie e hanno sapori insoliti, come quella scozzese che sa di menta. Appena la inizia a gustare, Dong Dong si sente chiamare da una voce che proviene dal soggiorno e scopre che è il divano a parlare e a lamentarsi. È incredibile! Caramelle magiche?

La seconda caramella che Dong Dong mette in bocca ha macchie come il suo cane e gli permette di fare due chiacchiere con lui. Poi papà torna a casa e Dong Dong, nonostante il divieto di mangiare dopo essersi lavato i denti, di nascosto nella sua camera, mette in bocca la terza caramella, quella a puntini che sembra avere la barba.

Le storie di Heena Baek sono uniche e rimangono impresse nella mente del lettore per sempre. Sono visivamente ammalianti e raccontano storie in cui la vita quotidiana si intreccia con la meraviglia e la tenerezza. Heena Baek sa essere sempre divertente, spargendo una sottile ironia nelle sue parole e nei suoi personaggi. Heena Baek, che si è formata in Corea in tecnologie applicate all’educazione e poi si è specializzata in California in animazione, è strepitosa nella sua capacità di rendere ogni suo albo illustrato un vero e proprio set di cinema.
L’illustrazione del libro è semplicemente incredibile. Figure modellate, scenari strutturati e una perfetta profondità di campo danno al lettore la sensazione di essere dentro la storia, come se stesse guardando un’opera teatrale. L’autrice racconta che il processo creativo è lungo e laborioso, ma pieno di emozioni. Il primo passo è lo storyboard, poi la costruzione dei personaggi con fil di ferro, stagnola e argilla, poi il colore e l’abbigliamento. Infine, con i personaggi pronti, si passa agli scatti fotografici, che possono essere migliaia prima di raggiungere l’inquadratura perfetta.

Dong Dong continua a gustare le sue caramelle magiche, scoprendo sapori e sensazioni sempre nuove e sorprendenti. Ogni caramella gli offre un’esperienza unica e indimenticabile, può sentire i pensieri del suo divano, capire cosa turba il suo cane e scoprire che suo padre esigente in realtà lo ama. Anche la nonna morta gli parla e Dong Dong si rende conto che queste voci hanno molto da dire.

Le Caramelle Magiche, è un libro illustrato, scritto dalla pluripremiata autrice coreana Heena Baek edito da Terre di Mezzo, che accompagna i lettori in un viaggio emozionante con Dong Dong, mentre passa da solitario a coraggioso. Grazie alle voci, il bimbo scopre nuove comprensioni e guadagna fiducia in se stesso, permettendogli di cercare un nuovo amico.

Le espressioni di Dong Dong ispirano pozzi di empatia, dall’ilarità alle emozioni agrodolci mentre comunica con sua nonna. Questa storia è un viaggio meraviglioso che trasporta il lettore in un mondo magico all’interno della vita quotidiana. L’autrice ci ricorda che quanto più forte è la sua gioia durante il processo creativo, tanto più sarà apprezzato dai lettori.

Dong Dong impara anche che non c’è bisogno di avere tanti amici per essere felici, perché l’amicizia più importante è quella che si ha prima di tutto con se stessi e poi con un amico speciale.  Inoltre, giocando con le caramelle magiche, Dong Dong impara anche che tutto ciò che ci circonda può essere visto in modo diverso e che ogni cosa ha una sua magia se solo ci prendiamo il tempo di guardarla con occhi diversi.

In conclusione, Heena Baek in questo racconto, ci insegna che giocare da soli non è mai una cosa negativa, perché ci permette di divertirci con noi stessi e di scoprire nuovi mondi, di vedere con nuovi occhi le cose e le persone che ci stanno vicine.
Questa lettura fa nascere una piccola nuova consapevolezza in grandi e piccini, quel desiderio di assaporare a pieno una semplice caramella, e un semplice momento…perchè gustandolo a pieno, anche nella sua semplicità possiamo scoprire e trovare sapori, momenti e persone meravigliose 😉

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Chi ha rubato le lettere di Natale? – Alexandra Page

Gli appassionati di emozionanti avventure con animali e
magici mondi sotterranei si innamoreranno di “Chi ha rubato il Natale?”

Siamo alla vigilia di Natale nella Londra del 1952.
Il Natale si sta avvicinando, e Penny si sente più sola che mai: sua mamma è via per lavoro mentre suo zio vive per il suo lavoro all’ufficio postale, e non ha tempo da dedicarle. Durante l’assenza della mamma, pilota di aerei postali, Penny è ospite del burbero zio Frank, direttore di un animato ufficio della Royal Mail.
Penny si sente triste e un po’ abbandonata. Finché una notte tutto cambia quando Penny scopre una piccola e batuffolosa creatura parlante nel magazzino delle lettere: questa specie di furetto peloso sta cercando di rubarne una!

Superato il primo sconcerto, Penny fa amicizia con la creaturina e scopre un mondo segreto tra le gallerie sotterranee della città, abitato dal popolo degli Smistatori, piccoli guardiani che dedicano la loro vita a recuperare le lettere smarrite per riportarle ai legittimi destinatari.

Ma sull’esistenza degli Smistatori ora si addensa una grave minaccia. Qualcuno li vorrebbe sterminare e Penny è l’unica che può impedirlo. Riuscirà a salvare i suoi piccoli amici e il Natale?

“Chi ha rubato il Natale?” di Alexandra Page edito da Il Battello a Vapore è un libro incantevole per ogni bambino di circa 7-12 anni. Ciascuno dei 24 capitoli è molto breve, il che lo rende perfetto per la lettura prima di coricarsi. Ambientato nel periodo natalizio, quando la consegna della posta in tutto il mondo è più frenetica, questo libro è un regalo ideale. Il lettore è in grado di immaginare la casa dei selezionatori e la vita che conducono attraverso i passaggi descrittivi di Page.
Una storia avventurosa ispirato alla Mail Rail, la ferrovia che dal 1927 al 2003 trasportava la posta sotto le strade di Londra per ovviare ai ritardi nella consegna causati dallo smog e dal traffico congestionato. Lunga 35 chilometri, si estendeva tra le stazioni di Paddington e Whitechapel, e al culmine della sua attività trasportava 4 milioni di lettere al giorno.

La storia, molto animata e ricca colpi di scena, ricrea perfettamente la suggestiva atmosfera “fumo di Londra”, con scene e inseguimenti degni dei grandi classici di Sherlock Holmes.
Non a caso, il libro è finalista al BEST CRIME NOVEL FOR CHILDREN Award 2022, riconoscimento che premia i migliori thriller per bambini e ragazzi.
Unica pecca, l’assenza di grandi illustrazioni qua e là per accompagnare ancora di più il lettore dentro la storia…ma con piacere lasciamo fare alla fantasia, perchè questa storia lo merita!
(Le illustrazioni presenti nella recensione fanno parte della versione inglese)

Penny, è una bambina di dieci anni, un personaggio perfetto, coraggioso e leale che ci accompagna in questa avventura nella grigia Londra natalizia lasciandoci sempre un filo di suspense e con il fiato sospeso capitolo dopo capitolo, ma mai con un tono spaventoso. Solo con quel sano bisogno di continuare a leggere ancora e ancora 😉
Una lettura affascinante, commovente, suggestiva, accogliente, piena di amicizia, coraggio per fare la cosa giusta.
Una storia che cattura fin da subito i lettori in quell’incantesimo rapito che può creare solo una storia ben raccontata e ben realizzata.
Una storia Natalizia che appassiona! 

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L’Albero di Natale del signor Vitale – Robert Barry

L’albero di Natale del signor Vitale è
arrivato con una consegna speciale.
Immenso, appena tagliato e di un verde brillante…
L’albero più grande che avesse mai visto.

Il signor Vitale, con i suoi grandi baffi bianchi è così eccitato mentre l’albero viene portato nel suo enorme salone.
Ma attenzione la storia in rima non è incentrata sul signor Vitale, ma sul suo albero di Natale. Una volta sistemato il suo stravagante albero, si rende conto che è troppo alto.
Il maggiordomo, è stato chiamato in tutta fretta per tagliare la parte superiore, anche se sembrava uno spreco.

E’ un peccato buttare questa cima dell’albero, allora il maggiordomo procede a portarla alla signorina Adelaide, che è la cameriera del signor Vitale. Allestisce un albero da tavolo, ma la cima dell’albero si piega contro il soffitto della stanza. Quando stacca la punta in più e la butta fuori, viene raccolta, tagliata e passata ripetutamente, facendosi strada verso tante altre case e famiglie di animali, prima di finire piccolissima in una casa minuscola della famiglia topi che vive nella casa del signor Vitale, non troppo lontano dall’albero di Natale originale.

Pubblicata per la prima volta nel 1963, questa accattivante storia di Natale continua a catturare l’immaginazione dei bambini di tutto il mondo.
Cosa rende questo libro così attraente?


Ogni nuova acquisizione di alberi viene accolta con entusiasmo da un nuovo intrigante set di personaggi. Mi piacciono particolarmente l’Orso Sergiolino e la sua famiglia.


C’è qualcosa di commovente e allo stesso tempo esilarante nel dono inconsapevole della cima dell’albero. Ogni personaggio che taglia la cima dell’albero la butta via come spazzatura, e ogni personaggio che la trova la considera un grande dono che gli è stato fatto. La stimolante progressione degli eventi può spingere i bambini a riesaminare la loro definizione di “spazzatura”.

“Evviva Mamma Orsa! Idea eccezzionale!
E adesso ci mettiamo gli addobbi di Natale:
festoni di popcorn, ciambelle con le mele
lamponi e caramelle, croccanti d’orzo e miele!
…questa punta, che non ci serve più:
la lascerò qua fuori senza pensarci su.”

Il testo di Barry è divertente e trascina i lettori, grandi e piccini, nelle situazioni divertenti che affrontano questa piccola cima dell’albero che diventa più piccola in ogni casa.
Ogni pagina sembra trovare un perfetto equilibrio tra dettaglio e fornire un chiaro focus per i bambini che seguono e leggono la storia.

L’albero di Natale del signor Vitale di Robert Barry edito da Marameo, è una storia di Natale di buon cuore, e i giovani lettori si divertiranno moltissimo a scoprire dove andrà a finire l’albero di Natale sempre più piccolo. È quasi come se l’albero fosse un personaggio, che si fa strada di casa in casa come un pupazzo di neve che si scioglie lentamente.


Una storia che si fa amare e leggere con molto piacere più e più volte perché Più di tutto, L’albero di Natale del signor Vitale cattura e racconta la gioia delle famiglie che si riuniscono per celebrare la magia del Natale.
Punta dopo punta la gioia si diffonda e tutti ricevono un po’ di magia.

Quando arrivano le feste, non puoi sbagliare con una storia bella come L’albero di Natale del signor Vitale . Questo è un libro che rimarrà un punto fermo nella collezione di libri di Natale di ogni bambino

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La Piccola Renna – Michael Foreman

“La piccola renna si chiedeva cosa fosse tutto quel trambusto.
vedeva luci brillare alle finestre delle case coperte di neve…
La piccola renna sbirciò dentro quella stanza, dove c’era pure un bel calduccio.”

La piccola renna è la storia di un’amicizia tra un bambino e una renna. Un’amicizia che nasce per caso, come un desiderio impossibile che si realizza il giorno di Natale.
La storia inizia con l’immagine di un bosco notturno innevato. In un paesaggio ovattato e onirico, una piccola e giovane renna viene attirata dal trambusto che sente provenire da alcune casette di legno in lontananza.

Avvicinandosi curiosa alla soglia di una di queste case illuminate e brulicanti, vi scorge all’interno una lunga fila di ometti intenti ad avvolgere con la carta dalle mille fantasia, degli animali giocattolo gialli, rosa, verdi e blu.
In mezzo a tutto quel via vai e trambusto, la piccola renna finisce anche lei per essere incartata e impacchettata come un giocattolo regalo! Ed in men che non si dica scivola fin sulla slitta di Babbo Natale, che è pronto a fare il giro del mondo per consegnare i doni a tutti i bambini della Terra.

Sballottata tra i pacchi e avvolta in una carta da regalo rossa, infatti, può solo udire e avvertire sensazioni che non riesce a decifrare ma che il lettore vede bene: la slitta di Babbo Natale in volo nel cielo, le renne che tintinnano, il vento e la neve…

Finché il pacco-renna capitombola giù per terra sulla neve, sul tetto di un alto grattacielo.

E qui avviene l’incontro che segnerà l’intera storia. A trovarla è proprio un bambino che si stava occupando della voliera dove custodisce le sue colombe.
Il bambino decide di tenere la renna con sé e di prendersi cura di lei proprio lì, su quel tetto che si apre sul cielo. Non può portarla a casa, non glielo consentirebbero, ma può predisporre per lei una cuccia di paglia e un riparo caldo dentro la voliera in cui vivono le sue colombe.

Intanto il tempo si stava facendo più mite e la piccola renna diventava più grande. Un giorno, quando il bambino aprì la porta della voliera per far uscire le colombe, la renna volò fuori con loro.
Volarono insieme tutte le notti di quella lunga estate e sopra le foglie dorate dell’autunno.

Si percepisce fin da subito quanto il bambino sia affettuoso e responsabile, e adesso ha una nuova amica, a cui dà da mangiare panini al burro di arachidi, e con cui passeggiare osservando dall’alto il brulichio della metropoli sotto di loro.
C’è cura, condivisione e complicità tra la piccola renna e il bambino, una magica amicizia fatta di sguardi nei loro voli fantastici sui tetti, insieme (eh sì, la renna sa volare!), stagione dopo stagione fino ad arrivare nuovamente all’inverno quando la piccola renna, ormai adulta, deve seguire il suo destino. Ma la mattina di Natale il bambino si sveglia e troverà la vera magia

Caro bambino, grazie per esserti preso cura della mia renna più piccola.
Ci vediamo l’anno prossimo.

La piccola Renna di Michael Foreman edito da Camelozampa è una storia splendidamente illustrata con tavole grandi, emozionanti, cariche di attesa, meraviglia, magia.
E’ davvero un piccolo capolavoro, che porta il bambino a contatto con una realtà emotiva forte e densa di significato e con la rinnovata capacità di sognare.
E’ una storia molto suggestiva e coinvolgente, che profuma di neve fresca e di un caldo Natale, ecco questo libro proprio non me lo lascerei sfuggire per rendere ancora più magico il periodo natalizio!

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Il Natale di Coniglietto – Enid Blyton

“E’ quasi Natale” disse una sera il grande cavallo nel negozio di giocattoli.
“Che cos’è il Natale?” chiese un piccolo orsacchiotto.
“Oh, è il periodo più bello per i bambini” rispose il cavallo…

Con l’avvicinarsi del Natale, la maggior parte dei giocattoli nel negozio di giocattoli è entusiasta di andare in nuove case. Per il piccolo coniglietto non è così, lui è preoccupato. Non riesce a immaginare la vita fuori dal negozio o senza il suo migliore amico marinaio, con la carica a molla. Quando Coniglietto viene selezionato come regalo da regalare a una festa con tanti bambini, spera disperatamente di andare a casa di un bambino gentile, ma il suo nuovo proprietario non sembra troppo interessato a lui…anzi!
Per fortuna, una felice sorpresa è in serbo per lui!

 

Il Natale di Coniglietto di Enid Blyton edito da Mondadori è una storia perfetta per condividere con i bambini più piccoli lo spirito natalizio e la magia della vera Amicizia. Splendidamente illustrato con affascinanti immagini a colori che trasmettono con dolcezza le emozioni e il profumo del Natale.

“Dormirai con me la sera, se non ti dispiace dividere il letto con un altro giocattolo…
Secondo me andrete d’amore e d’accordo” disse Katy
Abbracciò entrambi, contenta, e diede loro il bacio della buonanotte.

Se noi adulti ripensiamo alla nostra infanzia, sappiamo quanto sia sempre stato emozionante il periodo natalizio. L’attesa della grande festa aumenta di giorno in giorno. Il periodo natalizio è il periodo più tranquillo dell’anno. I bambini amano fare i biscotti, aspettare l’occasione per costruire un pupazzo di neve e la magica attesa dei regali di Natale.

“Oh Coniglietto, quanto ci divertiremo!” disse il marinaio.
“Adesso potremo essere amici per tutta la vita!”

La lettura di storie di Natale fa anche parte di questo momento che è di pura intimità per ogni famiglia, è un modo speciale e ricco di emozioni per entrare insieme nell’atmosfera natalizia. Si trovano innumerevoli libri di Natale per bambini e Il Natale di Coniglietto è una lettura fresca di stampa in Italia che i bambini amano sin dalle prime pagine.
Per tutti i bambini che attendono la magia del natale.
Per tutti i bambini che ogni sera riservano un posticino nel letto ad un piccolo coniglietto e ai loro peluches
Per tutti i bambini che hanno un amico speciale!

Regalare libri è un gesto bellissimo. Un libro può trasformarsi in un compagno di avventure, di giochi, di risate. Un libro libera la sua energia e riempie di profumi, di suoni e sapori tanti momenti della giornata. Un libro rivela i segreti della vita, cuce delicati passaggi, sprigiona la sua magia e regala sorrisi. Un libro a Natale è il dono speciale che con semplicità scalda i cuori ❤
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Il Coniglietto di Velluto o come i giocattoli diventano veri – Margery Williams

C’era una volta un coniglietto di velluto…

C’è qualcosa di speciale nelle relazioni che i bambini instaurano con i loro giocattoli e mai un libro lo ha evidenziato meglio di “il Coniglietto di Velluto”.

Pubblicato per la prima volta nel 1922, Il Coniglietto di Velluto è una storia fantastica che nella sua semplicità, ha insiti insegnamenti fondamentali: una storia che ha come protagonista un giocattolo donato per natale. Dopo i primi giochi e quell’entusiasmo derivante dalla novità, il bambino che riceve in dono il piccolo coniglio, lo ripone in un armadio, dimenticandolo. Una moltitudine di giocattoli più alla moda, prendono in giro il coniglietto dimenticato per via della sua semplicità, quasi noiosa, e lo accusano di non essere un gioco autentico a differenza loro.
Persino Timothy, il leone snodabile di legno realizzato dai soldati invalidi, che avrebbe dovuto essere di più ampie vedute, si dava delle arie.
Solo un giocattolo gli dimostra gentilezza…

“Il Cavallino di cuoio viveva nella camera del Bambino da molto più tempo degli altri.
Era vecchio, lo si vedeva dal suo manto rovinato e mezzo scucito e dalla sua coda spelacchiata. Era anche saggio. Nella sua vita aveva conosciuto molti giocattoli meccanici. Li aveva sentiti vantarsi e poi le aveva visti rompersi e finire nella spazzatura.
Il Cavallino di cuoio lo sapeva. E sapeva anche altri magici segreti che solo i giocattoli più vecchio conoscono.”

L’unico giocattolo ad essere gentile con il povero coniglietto è il saggio Cavallino di Cuoio che gli spiegherà il significato di essere Vero.

«Che cosa vuol dire essere VERI?», chiese un giorno il Coniglietto al Cavallino di cuoio.

«Essere Vero non dipende da come sei fatto», rispose il Cavallino di cuoio. «È qualcosa che ti succede. Quando un bambino ti vuole bene per tanto, tanto tempo, quanto tu per lui non sei solo qualcosa con cui giocare, ma qualcuno da amare DAVVERO, ecco, allora diventi VERO.»
«È una cosa che fa male?» domandò il coniglietto.

«Qualche volta», disse il Cavallino che era sempre sincero…
«Veri si diventa piano piano, ci vuole tempo.
Quando diventi vero, lo sei per sempre»

E così il coniglietto di velluto aspetta la sua occasione per diventare “vero”, e da lì a poco arriva, perché una sera il bambino non trova il suo cagnolino di porcellana e la tata gli propone proprio il coniglietto di velluto.
Da quel giorno il coniglietto il suo bambino diventano veramente inseparabili: condividono tutti i momenti belli della giornata, dai giochi, ai sogni, dalle nottate stretti stretti alle avventure in giardino con costruzioni di rami, dagli incidenti ai bagni. Sono sempre insieme, ed il Coniglietto viene trascinato, lanciato, appoggiato, portato in carriola…
Giocano insieme durante una lunga estate dorata e, anche se il Coniglietto diventa sempre più logoro e vecchio, diventa “reale” per il bambino che lo ama così tanto.
I conigli in giardino la pensano diversamente:
Come può Coniglio essere reale quando non può saltare e saltellare?

Però tutto cambia quando un giorno il «Bambino improvvisamente si ammalò».
Vediamo come Coniglietto vive con tristezza il vedere il suo amico ammalato, lontano da ogni giocattolo ed ogni forma di divertimento. Finchè un giorno gli adulti raccolgono tutti i giochi a contatto con il bambino nel periodo di degenza, in quanto aveva avuto la scarlattina, e sarebbero potuti essere infetti, quindi devono essere bruciati. Ecco che, mentre il coniglio aspetta di essere bruciato, piange una lacrima reale, da cui emerge una fata. La fata consola il piccolo coniglio dicendogli che, per il ragazzo, lui era reale, in quanto il bambino lo amava.

La fata che riconosce il ruolo che Coniglietto ha avuto nella vita del piccolo bambino: si è dunque meritato di diventare vero, vero per davvero.
Così accade la magia, da coniglietto di velluto, Coniglietto si trasformò in un coniglietto selvatico che da lontano, un giorno, può anche salutare il suo amico, il bambino.

L’autrice Margery Williams, ha un messaggio che arriva con delicatezza ai bambini che ascoltano e leggono ma anche per gli adulti: un adulto che legge la sua opera, non potrà fare a meno di chiedersi cos’è il reale. L’autrice che, di base, fa pervadere le sue opere da sfumature di sentimentalismo, non tralascia la tenacia di sottolineare l’importanza di accettare sé stessi, i difetti che rendono unici e che compongono l’autenticità di ognuno.

Il Coniglietto di Velluto o come i giocattoli diventano veri di Margery William splendidamente illustrato da Sarah Massini pubblicato da Emme Edizioni è una fiaba commovente sullo straordinario potere dell’amore, qui in versione integrale.
Le illustrazioni di Sarah Massini hanno un bellissimo fascino antico, completano perfettamente questa meravigliosa storia. Sfondi meravigliosamente dettagliati con colori tenui e con un uso favoloso di luci e ombre. Le illustrazioni a pagina intera ti trascinano nella storia e catturano l’amore tra il ragazzo e il suo coniglio.
Una rielaborazione di un classico può essere una cosa complicata da gestire, ma ciò che amo di questo è che ha utilizzato il testo originale, completo e integrale. La storia originale di Margery Williams è un classico molto amato per un’ottima ragione e sono così felice che sia qui nella sua interezza per far innamorare un’intera nuova generazione.
Da bambini ci piaceva pensare che i nostri giocattoli fossero reali, ora vediamo come sia lo stesso per i bambini di oggi… forse prendono vita quando dormiamo…  Questa è una storia con cui ogni singolo bambino può identificarsi, capire e divertirsi.

In un mondo pieno di rumore come il nostro, è difficile rimanere autentici, accettarci come si è e non come “dovremmo essere” secondo standard assurdi che spopolano nel web e non solo. Si è spinti a raggiungere una perfezione irrealizzabile nascondendo quei difetti che però ci rendono unici e autentici.

Troppo spesso tralasciamo quelle che sono le nostre aspirazioni per adeguarci a ciò che si aspettano gli altri da noi. Durante il percorso della vita è facile perdere la propria strada, ma è attraverso queste piccole e semplici letture che si può venire colpiti da un fulmine a ciel sereno che ci fa fermare e riflettere su ciò che stiamo facendo.

Buona lettura!
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Turlututù. Giochi di magia – Hervé Tullet

Mi chiamo Turlututù! Ho poteri magici! (davvero!)
Qui puoi fare magie anche tu.
Vuoi provare? 

Turlututù è un simpatico alieno con un enorme occhio al posto della testa e una con sopra una corona.
Viene da un paese lontano e ha bisogno che i bambini lo aiutino, dicendo parole magiche alla velocità che indica, soffiando, solleticando, premendo pulsanti colorati e molto altro.
Turlututù, attraverso queste sei mini-avventure, ci porta in un mondo di divertimento e coinvolgente “magia”.
Riuscirai a pronunciare correttamente l’incantesimo e rendere invisibile Turlututù?
Riuscirà Turlututù ad arrivare puntuale da Tarlatatà?

PERCHÉ CI PIACE COSÌ TANTO QUESTO LIBRO?

Turlututù, giochi di magia, racconta delle semplici avventure di un extraterrestre e lo fa coinvolgendo il piccolo lettore nelle storie presentate: il bambino dovrà allora aiutare attivamente Turlututù, a con parole magiche, frasi ripetute velocissimamente, soffiando forte fortissimo, e ancora battendo le mani o schiacciando pulsanti colorati … e molto altro!

Battere le mani, soffiare, premere e ripetere parole magiche insieme, attira attivamente i più piccoli nel mondo dei libri, stimola la loro immaginazione e risveglia il loro appetito per la lettura.

E’ un libro che richiede la presenza dell’adulto: sebbene, siano pagine accattivanti e facilmente comprensibili, è opportuno, almeno una prima lettura insieme, per consegnare al bimbo le precise richieste verbali del testo, creando in questo modo il coinvolgimento appropriato rispetto alle immagini presenti e dando significato a ciò che poi capita nelle pagine seguenti.

Ancora una volta Tullet porta una speciale occasione di sano intrattenimento, che permette anche al bambino di costruire un buon rapporto con lo strumento, LIBRO.
Le potenzialità di un libro, come si sa, sono molteplici e favorirne un uso consapevole e divertente fin dalla tenera età.

Hervé Tullet, l’autore, è un artista, padre di 3 figli e uno scrittore francese che traduce l’arte in storie. È conosciuto in Francia come “il principe dei libri di scuola materna”.

Le sue storie semplici invitano a giocare, scoprire, esplorare colori e forme in modo attivo e intuitivo.
Leggere è un invito al mondo della gioia, della magia e del divertimento – soffiamo, battiamo, solletichiamo, abbracciamo – ogni pagina è un compito interattivo che trasforma la lettura insieme in risate, vicinanza e gioia.

Turlututù invita e incoraggia a scherzare. Servono manine che percorrono le pagine, battono le mani, colorano, orecchie che ascoltano con attenzione i comandi, occhi perché la loro acutezza determina la correttezza del compito e un viso che deve ripetere parole lunghe e anche lunghissime.
Piacciono ai bambini ma anche a noi adulti, tutti i lavori di H.Tullet per l’idea, i compiti che coinvolgono il bambino e l’elemento sorpresa che tutti amano.

 

QUALI ATTIVITÀ POSSO FARE A CASA/A LEZIONE CON QUESTA STORIA?

Nella stessa storia, la pagina finale è un disegno che invita i bambini a colorare Turlututù con il colore preferito dopo aver giocato con i colori.
Disegnare Turlututù su oggetti e vasi per decorare il giardino. O creare Turlututù con un rotolo di carta e tanta fantasia 😉

Turlututù, Giochi di Magia di Hervè Tullet edito da Franco Cosimo Panini è un libro originale e vertiginoso come la fantasia dei più piccoli.
Un libro dove fantasia e divertimento s’intrecciano dando vita ad un albo delle illustrazioni tipiche di Tullet, e nella sua semplicità, geniale.
Se non sapete quale libro regalare a un bimbo curioso e che ama essere sorpreso o se volete favorire un buon rapporto del bambino con il mondo della lettura, sicuramente Hervé Tullet fa per voi: i suoi libri sono sempre un successo!
Poi se ci aggiungiamo la simpaticissima compagnia di Turlututù sarà Amore a prima vista! 😉

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Il piccolo Acero di carta – Enrico Previato

“Ciascuna di queste carezze di carta
conteneva una promessa
un sogno o un perché.”

Una mattina d’inverno un vento pungente camminava tra i vicoli della città di Naoko, la grande festa per la proclamazione dell’albero di Natale più bello aveva finalmente inizio.
In tutta la città, tra le persone e tra gli alberi c’era un gran mormorio. Molti già davano per vincitore il grande abete secolare, ma tutti ci provavano comunque.

“Credo che parteciperò anch’io!” disse anche un piccolo acero, che per il primo anno respirava la magia di questo evento in città.
Manco a dirlo fu subito deriso per questa coraggiosa scelta, ma…

“Era sicuro in cuor suo, che se si fosse impegnato,
un briciolo di possibilità l’avrebbe potuta ottenere”.

E così, il piccolo acero iniziò a pensare a come decorare i suoi piccoli rami.
Nelle sue tasche di corteccia trovò solo una castagna, due bottoni e una vecchia matita masticata. Doveva mettersi alla ricerca, e ben pensò di cercare decori inusuali nelle vie più isolate e meno frequentate di Naoko.
I vialetti lo condussero prima a scoprire la magia della spiaggia con i suoi tesori nascosti, che al suo passaggio pian piano emergevano. Poi arrivò anche in un vialetto dove i cittadini stendevano lunghi fili e vi appendevano con delle mollette abiti di ogni tipo e taglia per i forestieri.
Tra i suoi rami, il piccolo acero, ora non aveva più solo tre piccole cose trovate in tasca ma conchiglie bianche e a strisce, due calzini colorati e un berretto giallo.

“Sgranò gli occhi sbalordito e preso
da un’irrefrenabile euforia
iniziò a frugare dentro quei soffici cumuli bianchi”

La sua scoperta della città attraverso i vicoli continuò portandolo davanti a colline di carta e poi il grande giorno arrivò.
Avrà vinto il piccolo acero? Purtroppo no!
Ahimè, come da pronostico vinse il grande abete secolare, tutti erano in festa, e non si accorsero che il piccolo acero aveva perso le parole, il sorriso…stava piangendo, si sentiva solo, sbagliato, non apprezzato…
Tutto solo e triste, il piccolo acero ancora non sapeva che era un eroe.
Lui che aveva sognato con vera passione di raggiungere il suo obiettivo senza accorgersene portava tra i piccoli rami spogli un ritaglio di carta speciale.
Così speciale da smuovere i desideri e i cuori di una ragazza, della fioraia e di tutta la città.

“Tutti stringevano tra le mani piccole righe di inchiostro.
Era una danza di mani gentili..”

La ragazza, quella mattina, quando si avvicinò al piccolo acero triste e spoglio trovò appeso un foglietto strappato, ma si riuscivano ancora a leggere delle parole speciali…
Il piccolo Acero di Carta di Enrico Previato, magnificamente illustrato da Elena Marengoni edito da Calboni Edições ci accompagna pagina dopo pagina in una piccola piazza dove la magia e il potere dei desideri, dei sogni ha ancora vita e speranza negli sguardi e nelle parole scritte e donate.
La forza di volontà, la speranza e l’impegno, sono ingredienti speciali come ci insegna il piccolo acero.
Enrico, è tornato con una nuova favola tutta da assaporare in questo freddo inverno per ricordare a grandi e piccini che siamo tutti diversi, ma tutti speciali e se un giorno lasciamo scritto al vento un nostro desiderio… chissà forse questo un giorno si avvererà
Una storia speciale che dona speranza, bella da leggere e regalare non solo a Natale 😉
Dopo la lettura, troviamo un piccolo pezzo di carta, e scriviamo insieme ai bambini un pensiero speciale, un sogno, un desiderio nascosto…proprio come abbiamo fatto con i bambini della scuola Primaria “Benedetto Croce” di Granze.

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Il Maialino di Natale – J.K. Rowling

Jack adora il suo maialino di pezza, Mimalino, detto Lino. È sempre lì per lui, nei giorni belli e in quelli brutti. Una vigilia di Natale, però, succede una cosa terribile: Lino si perde. Ma la vigilia di Natale è il giorno dei miracoli e delle cause perse, è la notte in cui tutto può prendere vita… anche i giocattoli.

Jack è il piccolo protagonista della storia, un ragazzino come tanti altri, capace di amare profondamente il suo giocattolo preferito. Lino, il maialino di pezza chiamato in famiglia Mimalino è da sempre stato compagno di giochi e amico presente per Jack e per lui nutre un affetto sincero. Non importa quanto consunto sia ormai il tessuto di cui Lino è fatto o quanti rammenti e rattoppi abbia dovuto apportare la mamma, Lino è e sarà per sempre speciale per Jack, amico ed àncora di salvezza, un rifugio.
Questa nuova storia di J.K. Rowling di sicuro non esclude la magia e un’innumerevole dose di fantasia degna dell’autrice britannica che tanto adoriamo. Il libro si divide in nove parti, ognuna suddivisa poi in brevi capitoli.
Come accade in molte famiglie, Jack a soli sei anni assiste ai litigi e poi alla separazione dei suoi genitori. Il bambino soffre in silenzio per non far preoccupare la sua famiglia, sfogandosi e piangendo solo con il suo amico “Lino” il quale d’altronde: “capiva tutto al volo, non c’era bisogno di dirgli le cose ad alta voce”.

“Tutte le sue avventure avevano dato a Lino quel suo odore interessante, che a Jack piaceva molto. Era un miscuglio dei posti in cui era stato e della grotta calda e buia sotto le coperte di Jack. Aveva perfino una traccia del profumo della mamma, che abbracciava e baciava anche lui quando veniva a dare la buonanotte a Jack.”

Il giorno della Vigilia di Natale, Holly, la sorellastra di Jack, durante un litigio lancia Lino fuori dal finestrino, facendolo così sparire nella Terra dei Perduti. Per Jack viene acquistato un nuovo peluche: il Maialino di Natale – esatto, proprio quello raffigurato in copertina – ma il bambino non ne vuole sapere, lui vuole riavere indietro Lino e non uno stupido rimpiazzo! La fortuna vuole che arriva la notte dei miracoli e delle cause perse, una notte in cui tutto può succedere… e infatti a Jack viene offerta la possibilità di rimpicciolirsi ed entrare nella Terra dei Perduti alla ricerca del suo amico Lino.

Inizia così per Jack e il suo accompagnatore – il Maialino di Natale – un viaggio nella Terra dei Perduti. Un posto dove si percepisce la sofferenza delle cose perdute, le quali non smettono mai di sperare in un ritorno a casa.

Il maialino di natale è un romanzo di J.K. Rowling edito da Salani e pagina dopo pagina affronta molte tematiche importanti, tra cui la famiglia, il Natale, l’affetto in tutte le sue forme ma, anche perchè sa parlare con grande rispetto dell’amore che ciascuno di noi nutre per i suoi oggetti del cuore. Probabilmente, con Il Maialino di Natale, un lettore adulto riesce a soffermarsi anche su tematiche più complesse come il valore delle cose.

Nel mondo consumista in cui viviamo, sostituire una cosa “obsoleta” con una nuova e innovativa è all’ordine del giorno… Questo romanzo parla proprio di questo, di quanto un oggetto possa avere un valore aggiunto, diverso da quello materiale, dato dai ricordi e dai forti sentimenti che gli sono stati attribuiti dal tempo.

Attraverso il suo viaggio magico nella Terra dei Perduti Jack saprà ritrovare Lino?
Cosa succederà tra loro?
Cambiamento, perdita, crescita, ricordo ed amore li troviamo in una storia che commuove e che dona ricchezza al cuore dei lettori che vi si accosteranno con onestà.
Scritto magnificamente, illustrato magistralmente, Il Maialino di Natale è un romanzo che va letto e riletto per essere amato sempre di più.

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Una festa inaspettata – Akiko Miyakoshi

“Quella mattina Kikko si era svegliata in un paesaggio invernale incantato.
Aveva nevicato tutta la notte.”

C’è qualcosa di estremamente unico e indescrivibile nel camminare nei boschi in inverno. È tutto tranquillo, ma la natura, sappiamo, nasconde molti segreti… Forse anche un po’ di magia.

Una festa inaspettata di Akiko Miyakoshi edito da Salani, esprime perfettamente questa sensazione. Quando una giovane ragazza di nome Kikko si rende conto che suo padre ha dimenticato la torta che avrebbe dovuto portare a casa della nonna, si offre di provare a raggiungerlo mentre si fa strada attraverso il bosco. Cercando il più velocemente possibile di raggiungerlo correndo sulla neve fresca, inciampa e cade, rovinando torta.


Ma Kikko non si fema, si alza e segue in fretta le orme di suo padre nella neve e si imbatte in una grande casa che non ha mai visto prima. Curiosa, Kikko sbircia attraverso la finestra, quando viene sorpresa da un piccolo agnellino che indossa un cappotto e porta una borsa.
Ancora più sorprendente, l’agnello parla, chiedendole con voce gentile:

“Sei qui per la merenda?”

Improvvisamente, Kikko si rende conto che il suo viaggio nei boschi si è trasformato in qualcosa di magico.

Ecco! Quanto è fantastica l’atmosfera in questa illustrazione? Quel preciso istante in cui le cose non sono assolutamente come sembrano?
Kikko entra in un incantevole momento di festa dedicato alla merenda. Subito viene accolta da una lista di ospiti di animali di tutte le forme e dimensioni.

“Benvenuta!” la salutarono
Un coniglio la fece accomodare.
“Avrai freddo” disse il cinghiale.
“Forza, vieni a scaldarti”
“Stiamo per fare merenda” aggiunse il coniglio.

Sentendosi nervosa ed eccitata, spiega agli animali che stava portando una torta da sua nonna, ma la torta si è rovinata lungo la strada. Gli animali la incoraggiarono a prendere un assortimento di torte che avevano alla festa per sostituire la torta rovinata.

Una festa inaspettata, è un albo illustrato è tranquillo e suggestivo, pieno di fantasia e meraviglia.
La pluripremiata autrice e illustratrice Akiko Miyakoshi ha splendidamente realizzato un originale libro illustrato che delizia e incanta. L’esclusiva presentazione visiva presenta principalmente illustrazioni in bianco e nero con l’uso occasionale di rosso o giallo per guidare i lettori attraverso le pagine. La miscela di coraggio e reticenza di Kikko insieme alla sua natura curiosa la rendono un personaggio con cui i bambini si rapportano, e i molti colpi di scena inaspettati della sua avventura fanno crescere l’intrigo.


Il finale è libero di essere interpretato dai lettori – in cui non è chiaro se Kikko abbia immaginato la merenda o se gli animali siano semplicemente scomparsi di nuovo nel bosco – offre ai bambini un’incredibile opportunità di valutare ciò che pensano sia successo.

Con l’utilizzo di un linguaggio fiabesco, semplice e accogliente di Miyakoshi, combinate con le scene fantasiose e il finale allegro rendono questa storia molto molto bella, perfetta da condividere.”
E’ delizioso quando la storia prende una piega nuova, e scopriamo che tutti gli animali sono il miglior tipo di compagnia.
E voi, siete mai andati ad una festa decisamente inaspettata e unica?
Questa è una storia meravigliosa da godersi tutto l’anno.

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Quando arrivi è Natale – Barbara Ferraro

«Il momento prima della partenza
è sempre quello più entusiasmante, ma
ancora più emozionanti sono gli attimi
in cui mi immagino come sarà…»

Quando arrivi è Nataleun racconto che profuma di sogni e natale, scritto da Barbara Ferraro ed illustrato da Serena Mabilia per Lupoguido edizioni.


Tobia è il piccolo protagonista della storia, insieme a mamme e papà partono in viaggio per trascorrere la Vigilia di Natale dai nonni, ma nonostante abbia controllato la lista delle cose da portar via diverse volte, si accorge di essersi dimenticato a casa il suo orsacchiotto Junior.
Capita proprio così, corri di qua, corri di là, e finisce che qualcosa rimane a casa, come Junior che rimane a terra sul pavimento, scordato.

Tristezza, dolore, incredulità. E’ una sofferenza palpabile ritrovarsi per la prima volta separati. Il primo a accorgersene però è l’orso, che magicamente si anima e nella solitudine dell’appartamento vuoto scoppia a piangere.
Junior è disperato e il suo grido di dolore giunge fino alle orecchie di un gabbiano loquace e invadente che sbuca dalla finestra.
Manco a dirlo seguono momenti spassose in cui l’orso e il gabbiano, di nome Ernesto, battibeccano, si stuzzicano, si studiano.
Come non ritrovarsi con il sorriso leggendo e ascoltando i dialoghi tra il furbo e affamato gabbiano e il triste orsacchiotto in cerca di una soluzione?!


Dopo aver compreso quanto sia triste orsacchiotto per l’accaduto, Ernesto decide di aiutarlo: Ti porto io dal tuo amico. E lo accoglie sulla sua schiena larga e morbida senza farsi spaventare dalla distanza o dalle prove impervie che lo aspettano.
Quanti imprevisti e che incontri assurdi farà Junior! Il più stupefacente sarà quello con i pesci che nuotano nelle nuvole pozza cariche di umidità, lassù nel cielo.

L’orsacchiotto Junior è quell’inseparabile compagno, è un orsacchiotto di peluche diventato per la sua pazienza e la sua presenza nei momenti belli, tristi o di noia, il miglior amico di Tobia.

Infatti mentre le tradizioni della famiglia in casa dai nonni si ripetono, i gesti, le decorazioni, le pietanze… tutto è come sempre ma niente è lo stesso per Tobia, senza Junior.
Per i bambini, ma anche per noi adulti, sapere che c’è qualcuno lì pronto ad ascoltarci sempre, ad accoglierci tra le sue braccia prima di dormire è un punto sicuro importante.


Questa storia, raccontata con dolcezza e attualità, ancora una volta mostra quanto l’amicizia sia quel bene prezioso e speciale, quanto l’Amicizia ci renda felici ma allo stesso tempo vulnerabili.
Quanto è nell’assenza, nel mancarsi l’un l’altro, che ci si rende conto di quanto ci si voglia bene e si abbia bisogno di stare vicini!
L’amicizia tra Tobia e Junior è tratta da una storia vera trasformata in un racconto fantastico che pagina dopo pagina si fa poesia, una poesia ancor più speciale perchè ci porta nei momenti quotidiani, in quei semplici e autentici momenti semplici ma speciali che sono poi lo scopo e il senso della nostra vita.

«È venuto fin qui, di notte!
Da solo! Per me!
Metto il naso in quello spazio soffice
che ha tra le orecchie e il collo,
sembra fatto apposta per me,
è della mia perfetta misura»

Quando arrivi è Natale è un dolcissimo racconto fantastico, una tenera storia d’amicizia profonda che ci accompagna nelle calde atmosfere natalizie.
Una storia che invita noi adulti a ricordarci quanto l’Amicizia sia un bene così essenziale e unico, e ricorda ai bambini come la fantasia e i sogni siano vita!
I testi di Barbara Ferro sono perfettamente in sintonia con le illustrazioni delicate di Serena Mabilia e si snodano in due fili paralleli che ci appassionano e senza accorgerci ci ritroviamo a sentire l’emozione e la frenesia della partenza, le spericolate avventure, la tristezza parlando con la nonna, il desiderio di un miracolo e lo stupore quando ad un tratto tutto pare così fantastico ma normale.

Tobia ci apre la porta color salvia di casa sua, per portarci in un racconto fantastico a riconoscere la magia nei piccoli gesti di tutti i giorni…non ci rimane che aprire più spesso queste porticine speciali!
Da non perdere per il finale pieno di calore e magia.

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L’onda di stelle – Dolores Brown

Il polpo raccontava sempre storie affascinanti.
Quella sera, tutti gli animali ascoltavano attendi
la leggenda dell’arcobaleno lunare.

Hai mai sentito parlare dell’arco lunare?
Una notte, il saggio polpo, raccontò loro di un fenomeno naturale che si verifica raramente con la sua bellezza ultraterrena, sono gli archi lunari e se mai ne avessero guardato uno, sarebbero stati trasformati in umani.


Un tardo pomeriggio la foca e la tartaruga Mimbi e Kipo si ritrovano in mezzo ad un temporale, ma appena le nuvole si dileguano ecco spuntare un arcobaleno lunare.
Di tutta fretta, si ricordano la leggenda raccontata dal polpo, e chiudono gli occhi.

Ormai è troppo tardi.
Avevano visto l’arcobaleno lunare
e i loro corpi stavo già prendendo una nuova forma.

L’onda di stelle di Dolores Brown e Sonja Wimmer edito da NubeOcho è una storia breve ma molto molto bella per la sua semplicità e la tenerezza che mostra in ogni pagina riccamente illustrata.
Sembra una fiaba scandinava.

Mimbi la foca, stringendo una bambola del re dei tritoni, diventa una ragazza e Kipo la tartaruga, priva del suo guscio, un ragazzo.
Fortunatamente trovano un pescatore gentile che potrebbe conoscere un modo per riportarli alle loro creature marine.

Ogni pagina presenta illustrazioni magnifiche che sono meravigliosamente dettagliate e descrivono davvero bene la storia. Una storia davvero unica con un fascino magico.
La storia fa muovere i più piccoli tra inquietudine, emozione e gioia per tutto ciò che sta accadendo ai protagonisti.
La storia li raggiunge davvero e riesce a trattenere l’attenzione dei più piccoli.

“Ricordavano spesso quel giorno,
il giorno in cui erano stati bambini.”

L’Onda delle Stelle è un racconto per tutte le età che regala una perfetta comunione tra storia e illustrazione, grazie alla quale favorisce l’amore, l’amicizia, l’autostima e la convinzione che la magia esista.

La loro vita sarà cambiata per sempre?
Il pescatore Guglielmo riuscirà ad aiutarli?
Non vi svelo il finale, ma vi assicuro che è molto dolce e a lieto fine 😉
Potremmo perderci ancora e ancora in questo meraviglioso mondo di arcobaleni lunari e leggende magiche, di persone gentili e speranza.
L’onda di stelle ricorda a grandi e piccini la magia delle fiabe e l’emozione di tornare bambini

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