Uscire dalla propria infelicità

La felicità può diventare quasi insopportabile se non si trova il modo di consumare l’eccesso di energia che l’accompagna. Per questo – come spiega Igor Sibaldi in questa intervista – lamentarsi e restare attaccati alle situazioni che creano infelicità è una modalità così diffusa: perché è un modo per consumare la propria vitalità eccedente.

– Come uscire dalle situazioni che ci rendono infelici?

Una persona normale in genere non ha nessuna intenzione di uscire dalla propria infelicità, sarebbe un pessimo affare: non avrebbe più niente di cui parlare. Se hai il mal di schiena o qualcosa ti è andato storto, allora c’è molto di cui parlare, e gli altri stanno anche a sentirti perché, visto che ti lamenti, sono quasi rassicurati di stare meglio di te.

In realtà nessuno è convinto di esistere davvero: in una società normale e civile tutti quanti sanno di essere più o meno uno strumento, un ingranaggio di un meccanismo, allora quando ci si può fermare e dire “ahi, mi fa male qui”, “come sono infelice” o “tizio mi ha lasciato…” il nostro io acquista valore, importanza.

Spesso, dal medico non si va per farsi guarire – sarebbe un grosso dispetto se il medico lo facesse – ma per farsi curare. Si resta lì il più a lungo possibile e si è disposti anche a pagare tantissimo purché il medico ci stia a sentire mentre diciamo “io”. Ad esempio, durante le mie consultazioni (Ndr – di angelologia) capita regolarmente che una persona su dieci si lamenti perché non è privata ma pubblica, infatti di fronte agli altri non c’è spazio per certe cose… ed è esattamente quello lo scopo. Dal medico puoi dire “io… io… io…” e “occupati di me” invece il tipo di indicazione che penso sia giusto dare è “occupati di te stesso” – non “io mi devo occupare di te”. Solo che quando una persona comincia a occuparsi di sé la sua capacità di conversazione crolla improvvisamente…

Immaginiamo, ad esempio, che la nostra spesa energetica sia indicata da un contatore come quello del gas. Il contatore di una persona che si lamenta va rapidissimo, nel senso che la spesa energetica di una persona che sta spiegando quanto soffre è gigantesca, è come se scaricasse un tir, come se andasse in palestra, dopodiché è contenta… La quota di energia di cui una persona dispone quotidianamente in genere è molto alta, e nella civiltà moderna dove si mangia tre volte al giorno, ci si sposta sempre in auto ecc., si hanno ben poche occasioni per consumare questa riserva allora, dato che non si sa cosa farne, ci si scarica lamentandosi e raccontando i propri problemi. In questo modo la sera si è stanchi e si può dormire, sennò subentra l’insonnia…

Diversamente, se un individuo usa l’unico modo esistente e immediatamente valido di essere felici cioè il non notare, il non dare assolutamente peso alle cose negative che vede intorno, e bensì vedere solamente le cose che vale la pena di vedere e che piacciono – il che è difficilissimo da fare – allora comincia a stare meravigliosamente bene. Al punto che, poi, subentra la paura… perché il problema è che quando si comincia a stare bene, la propria quantità di energia aumenta a dismisura; un individuo del genere rischia di diventare uno squilibrato, perché non sa assolutamente cosa farne e qualsiasi lavoro diventa inadatto.

In questa nostra civiltà svolgiamo lavori che richiedono pochissima energia rispetto a quella di cui si dispone, e quindi tutta questa energia che avanza va impiegata in qualche modo. Anche perché questa energia inutilizzata a un certo punto si trasforma in malattia – di quelle che consumano l’eccesso di energia, come quella richiesta per mettere in moto un raffreddore, produrre tutto quel muco, l’infiammazione ecc…

Come dicevo, per uscire veramente dall’infelicità l’atteggiamento è quello di andare in giro per la città ed evitare di notare o di soffermarsi su qualunque cosa che non sia gradita, e invece imporsi di notare solamente quello che piace. Una persona può essere brutta, antipatica, grassa, cattiva, violenta… ma puoi notare che le sue scarpe sono molto belle (“hai visto che belle scarpe che ha?”) e non spendi energia in questo, poi vai a comprarle subito mentre ci avresti impiegato un pomeriggio per trovare le scarpe che ti piacevano…

– Come la mettiamo con l’eccesso di energia? Come può una persona che ha questo atteggiamento, impiegare la propria energia evitando di attaccarsi all’infelicità e alla malattia?

Per impiegare l’energia ci sono due canali essenziali: la creatività e la sessualità.

– Allora c’è qualcos’altro rispetto all’ammalarsi e al lamentarsi…

Dare spazio alla creatività porta a sperimentare situazioni diverse, così come la sessualità può diventare molto attiva, però l’energia alla base è davvero eccedente e a volte non basta essere creativi e avere una vita sessuale regolare. Occorre trovare qualcosa di veramente significativo, una via come quella di un fisico nucleare, di un santo, di un poeta… ma c’è chi ha letto solo quattro libri in vita sua, e cosa può fare costui? Non gli rimane che trovare qualcosa di cui lamentarsi… lamentarsi del vicino di casa, del capo sul lavoro, di quell’altro problema e altro ancora, di modo che possa sentirsi stanco, avere sonno e tirarsi sù con un bel caffè.

Imperfetti e Felici
Come imparare a essere se stessi e a trovare il proprio posto in mezzo agli altri

Essere se stessi, finalmente. Non preoccuparsi dell’impressione che facciamo sugli altri. Agire senza temere la sconfitta, il giudizio altrui. Non tremare più di fronte alla possibilità di un rifiuto. E trovare serenamente posto in mezzo agli altri… Mai come in questo libro, Christophe André si rivolge al lettore come a un amico, condividendo le sue esperienze di medico e di uomo.

Essere consapevoli del senso di inadeguatezza di fronte alle sfide della vita che prima o poi coglie tutti noi è il punto di partenza fondamentale dal quale sviluppare una sana autostima.

E, passo dopo passo, André spiega come liberarsi da tale senso di inadeguatezza e come costruire una sicurezza che non prenda a esempio modelli irraggiungibili, ma che sia commisurata a noi, alle nostre capacità, alle nostre qualità e ai nostri difetti.

Non per cedere alla rassegnazione, ma per migliorare la nostra vita, per accettarci come siamo: imperfetti.

E per aspirare a quel che legittimamente vorremmo essere: felici. Imperfetti e felici.

Ridere la Vita

Ridere la Vita
La vita di Hotei, un maestro zen, non fu altro che una continua risata, rideva perfino nel sonno! Quanto prezioso è l’incontro con un uomo del genere! Troppo irriverente di fronte alla tragedia della nostra vita? Quando ridi davvero, il senso di tragedia scompare. Ma vogliamo veramente farne a meno?

Una volta per strada un barbone mi disse “signorina rida, così è più bella”. L’effetto immediato fu proprio una risata che regalai a me stessa e a quella persona che aveva saputo leggere nel mio volto il mio stato d’animo, così improvvisamente risollevato.

Questa è una prova, in piccolo, di quanto è stato di recente sperimentato da uno studio americano.

Una risata al giorno toglie il medico di torno. Già negli anni ’70 Norman Cousins noto pacifista americano e direttore di molti giornali aveva sostenuto qualcosa del genere. Infatti, quando gli vennero diagnosticate diverse malattie, tra cui una grave patologia al cuore, decise di autoprescriversi una terapia a base di film dei fratelli Marx. Raccontava: “dieci minuti di risate mi permettevano di dormire senza dolori per un paio d’ore. Quando l’effetto si esauriva, riaccendevo la tv”.

Oggi la sua intuizione è stata confermata da un nuovo studio di laboratorio condotto in America. D’altronde come spesso si dice nessun medico ci conosce meglio di noi stessi. Cousins è ricordato dunque come il padre della riso-terapia e proprio a lui, durante il congresso di società di biologia sperimentale americana, è stata dedicata una risata e un ricordo. Gli effetti di una risata sarebbero simili a quelli di una sessione di sport, infatti, ridere abbassa la pressione, riduce lo stress, stimola l’appetito e mette in moto il sistema immunitario.

Questi risultati sono stati visibili su alcuni volontari sottoposti alle “cure” di alcuni medici della Loma Linda University che, invece di adottare un metodo scientifico e sottoporre i pazienti a trattamenti e farmaci sperimentali, hanno prescritto la visione di film e vari sketch comici scelti dai pazienti stessi.

L’esperimento è durato tre settimane e ogni giorno i volontari “si somministravano” venti minuti ciascuno di commedie. Prima e dopo il controllo, i medici effettuavano gli esami del sangue confrontandoli con quelli eseguiti dopo aver visto film ansiogeni o tristi come Salvate il soldato Ryan.

I risultati sono strabilianti. Tutte le persone sottoposte all’esperimento erano a rischio diabete e con un livello di grasso nel sangue eccessivo. Dopo trattamenti con risate sonore e prolungate si è constatato un miglioramento dell’equilibrio ormonale. Il cortisolo e l’epinefrina, che generalmente durante i periodi di stress aumentano, si sono abbassati. Importanti riscontri si sono avuti anche nella diminuzione del livello di leptina e nell’aumento della grelina, importanti per migliorare l’appetito. Questo effetto non è sicuramente adatto a chi soffre di obesità. Per chi invece è sottoposto a chemioterapia oppure è stato ricoverato per lunghi periodi o ha sofferto di depressione post lutto, una cura a base di ilarità è proprio quello che ci vuole.

Una risata al giorno toglie il medico di torno. Già Negli anni ’70 Norman Cousins aveva sostenuto qualcosa del genere
E chi soffre di colesterolo cattivo ha trovato una nuova cura. Secondo l’equipe californiana, infatti, ridere abbasserebbe il colesterolo cattivo presente nel sangue così come si ridurrebbero quelle proteine che indicano uno stato di infiammazione del sistema cardiovascolare, causa di arteriosclerosi. Si regolarizza la pressione sanguigna e in generale migliora il tono generale dell’umore.

“Ridere – ha spiegato Lee Berk, il medico che ha condotto gli studi – ha l’effetto di modulare molti aspetti della salute umana e la risposta dell’organismo a un riso prolungato è analoga alla risposta che si ha dopo un’attività fisica moderata, aumento di appetito incluso”. Ma se ormai nessuno dubita più del fatto che il riso sia un’ottima medicina, lo specialista californiano ora vuole estendere i suoi studi anche agli effetti benefici dell’ascoltare musica o del cantare.

Oltre agli effetti fisici, ridere illumina il volto, lo distende, consentendogli di diventare un ottimo specchio per chi ci guarda e ci sta intorno. Spesso per strada si incontrano persone dai volti cupi e depressi, spenti e stanchi: basterebbe una risata per illuminarli trasformando completamente la percezione dei lineamenti.

E se anche gli effetti a livello fisico non fossero molto evidenti così come sostenuto dallo studio americano, almeno la nostra vita sarebbe contornata da sonore e lunghe risate!

Senza la salute il tutto è nulla

(Brano tratto dal libro “Prana. Energia che cura” di Alice Ki, pag. 22-23-24)

La salute non è tutto, ma senza la salute il tutto è nulla.

La mancanza di armonia, stress, depressione, tensioni emozionali, solitudine, dispiaceri, tristezza, delusioni indeboliscono il sistema immunitario del corpo umano e possono portare all’insorgere di diverse malattie fisiche e mentali. Per contro, l’armonia, serenità, rilassamento, gioia, soddisfazione rinforzano le nostre difese e aiutano a prevenire malattie e accelerare il processo di guarigione. Lo stato mentale ha infatti un impatto importante sullo stato fisico della persona in quanto il cervello ha la capacità di influenzare il sistema ormonale.

L’uomo deve godere di una buona salute di fondo se vuole raggiungere i suoi scopi, se desidera percorrere il suo cammino evolutivo. Dove non c’è salute la vita non può raggiungere la sua pienezza e il suo obiettivo. Essa è quindi di estrema importanza nella nostra realtà fisica ed è un mezzo per conoscere la bellezza dell’esistenza. Qualunque sia lo scopo che ci prefiggiamo nella vita è certo che, per riuscirci, dobbiamo essere in grado di sostenere lo sforzo necessario per ottenerlo. Ogni impegno richiede energia, qualsiasi cosa pensiamo e facciamo richiede energia vitale. Il concetto che la salute sia una cosa imprevedibile, un dono di Dio, un bene che si ha o non si ha, ci ha tenuti imprigionati da secoli e ha ostacolato l’espressione delle nostre forze interiori guaritrici.

Fin da quando siamo piccoli la società, le istituzioni, i poteri occulti e anche i genitori, fanno in modo di tarparci le ali dell’immaginazione e della libertà in modo da indurci a rientrare in schemi di pensiero prestabiliti e convenzionali ed essere così più facilmente manovrabili e ubbidienti. Cercano così di instaurare nella nostra mente un senso di incompetenza e sfiducia verso i nostri sensi, la nostra immaginazione, la nostra capacità di prenderci cura di noi. Gli individui liberi, che riflettono, che pensano con la propria testa, sono considerati modelli temibili e vanno arginati al più presto.

Fino a oggi, quando non ci si sentiva bene era naturale rivolgersi al medico, divenuto responsabile del nostro corpo. Le cose stanno per fortuna cambiando e si è fatto strada, grazie alla riscoperta delle medicine e terapie naturali e delle filosofie orientali, il pensiero che siamo invece noi, in prima persona, i veri artefici del nostro star bene, che abbiamo dentro di noi immense capacità psichiche e immaginative di autoguarigione, e quindi possiamo riprendere in mano le fila della nostra salute. Come continuano a ripetere i naturopati, ormai da anni, non esiste la malattia, esistono solo le persone malate che devono essere trattate come individui completi, in base alla loro costituzione, età, sensibilità emotiva e stato mentale.

La malattia non nasce “per caso” o per sfortuna, ma nasce per un disordine generato, inconsciamente o consciamente nell’essere stesso che vive e si pone in maniera non conforme alle leggi naturali universali. La malattia è quindi un lento e progressivo inquinamento e un’intossicazione che genera un’infiammazione, un’alterazione del “terreno” sul quale appaiono poi vari sintomi. Questi blocchi energetici possono generare mal di testa, mal di schiena, ingrassamento, dolori vari e malattie di ogni tipo. Ad esempio, causa di artrite può essere una critica continua nei confronti di se stessi o degli altri; l’eccessivo stress dovuto a paure e tensioni può causare ulcere e perdita di capelli; sensi di colpa possono creare dolori sparsi perché a livello inconscio la persona si vuole autopunire.

Porgiamo sempre troppa poca attenzione alla nostra salute, mentre quando si tratta di affari stiamo molto attenti a prendere le misure necessarie per evitare perdite o altro. Per esempio, tutti noi siamo abbondantemente avvertiti dei pericoli del fumo, del bere, dell’eccesso di lavoro, sappiamo bene i rischi ai quali andiamo incontro e, nonostante ciò, molte persone continuano imperterrite a fumare, bere alcolici, a condurre una vita massacrante. L’essere umano desidera, da sempre, liberarsi da tutte le sofferenze ma si preoccupa solo di curare la disarmonia più tangibile, quella fisica. Non si rende conto che la causa reale di tutte le sue miserie sta nella sua mente e nella sua cecità spirituale di fronte al significato profondo e divino della vita. Comincia a essere considerata solo da poco tempo l’importanza che l’aspetto spirituale riveste nel complesso della nostra vita. La negligenza in questo settore è ancora elevata e si rimanda sempre il tempo di occuparsi della propria anima.

Ogni malattia ha un suo significato spirituale, se ne stronchiamo i sintomi essi ritornano in una forma modificata in altri organi, producendo più dolore e sofferenza. Quando un uomo ha liberato la propria anima dall’ignoranza, dall’intolleranza, dall’irascibilità e dalla paura, è più difficile che possa soffrire di malattie fisiche o di ristrettezze materiali. Il corpo, nella cultura indù, è invece considerato il tempio entro il quale abitiamo in questa incarnazione allo scopo di portare avanti il lavoro sulla coscienza. A seconda della sua qualità vibratoria saremo in grado o meno di elevarla, infatti se il corpo è agitato, irrequieto, ci riporta verso il basso.

“Un medico dovrebbe conoscere l’uomo nella sua interezza e non solo nella sua forma esterna (…) Se trova malata una parte del corpo, deve cercare le cause che producono tale malattia e non limitarsi a trattare gli effetti esterni.”

Paracelso

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Come fare il pieno di energia? Come si utilizza e che posto ha nella nostra vita? Queste e altre domande trovano risposta in questo libro che unisce spiegazioni a consigli pratici, semplici e alla portata di tutti.

Tutto l’Universo è avvolto in un’energia che permea minerali, vegetali, animali ma anche l’intero pianeta e le galassie più lontane. Questa Energia di vita, che le diverse dottrine chiamano di volta in volta Prana, Ki, Chi, Takione, Orgone, circola liberamente nel nostro organismo dando salute e benessere e influenzando il respiro, l’alimentazione, il pensiero, le emozioni, la sessualità; quando invece l’energia si blocca o si perde, nascono il disagio e la malattia.

La Pranoterapia, alla quale è dedicata larga parte di questo libro, è quindi l’arte antica di canalizzare e riequilibrare l’energia vitale in funzione della salute. Una pratica di guarigione che ciascuno potrà apprendere e potenziare grazie alla ricerca interiore e agli esercizi proposti.


La guarigione a portata di mano

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Dieci anni di lavoro nel campo della microbiologia hanno fornito a Claudia Rainville il rigore, il metodo d’indagine e di analisi necessari per questa ricerca, durata a sua volta diciannove anni. L’esperienza personale della malattia (cancro, mal di schiena cronico, depressione nervosa e una quantità di operazioni) e l’autoguarigione completa che ne è seguita hanno condotto la Rainville a testare con altri la sua convinzione: VI È UNA CORRELAZIONE fra sintomo e causa profonda, confermata dal vissuto personale di migliaia di uomini e donne che si sono rivolti a Claudia Rainville. Se siete fra coloro che s’interrogano sul senso profondo della loro malattia, questo libro potrebbe condurvi alle cause profonde e dare il via ad un vero processo di autoguarigione. Leggere i sintomi come messaggi del corpo: una chiave semplice, fondata su un’enorme casistica, per comprendere cosa c’è dietro una malattia e guarire.

La metamedicina va al di là della semplice cancellazione del dolore o della scomparsa dei sintomi, incentrandosi sulla ricerca del fattore responsabile dei disturbi.

Ogni sintomo è un messaggio è un grande best seller di Macrolibrarsi ed è considerato dalle persone che lo hanno letto una bibbia della salute.

La filosofia di Patch Adams

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La sua scheda personale della scuola di medicina riporta che Hunter ‘Patch’ Adams venne bocciato per ‘eccessiva gaiezza’. Un tutor universitario una volta gli disse che “se voleva fare il clown doveva andare a lavorare in un circo”.
Patch di fatto voleva diventare un clown. Ma desiderava anche fare il medico. Riuscì ad esercitare entrambe le professioni combinando alcuni aspetti molto diversi della sua personalità. L’incredibile storia di Patch, che lo ha visto sia paziente che’medico di un istituto per malattie mentali, celebra il trionfo di un brioso individuo e dei suo inarrestabile tentativo di perseguire un sogno idealistico.

“Patch è un personaggio strano e anomalo, semplicemente incredibile”, osserva Robin Williams. “Indossa coloratissime camicie a fiori e una cravatta che, all’occasione, può anche emettere dei suoni. E’ un eccentrico, ma anche un medico che esercita la professione con passione e dedizione. Non ha mai voluto entrare a far parte del sistema, piuttosto voleva crearne uno nuovo”.
“Patch è una sorta di guaritore che cerca di scoprire come funzionano i pazienti. Che cosa gli piace? Cosa li stimola? Quali sono le loro passioni? Realizzare le fantasie dei pazienti può aumentare i valori delle loro endorfine e il loro desiderio di rimettersi”, racconta il regista Tom Shadyac.

Patch Adams decise di diventare medico quando, ancora adolescente, venne ricoverato in un istituto per malattie mentali perché soffriva di depressione. Frequentò il Medícal College of Virginia verso la fine degli anni ’60 e i primi ’70. Dopo la laurea fondò il Gesundheit: Institute, che sosteneva la necessità di un approccio alla medicina più olistico e personalizzato. Dopo un’iniziale resistenza dell’opinione pubblica, verso la metà degli anni ’80 la sua clinica poco ortodossa ha cominciato a ricevere una grande attenzione da parte dei media.
Nel 1993, Adams ha scritto un libro sul suo lavoro di medico, nel quale spiegava le ragioni delle strane prescrizioni ispirate allo humour e i motivi che lo spingevano a travestirsi da gorilla, a riempire una stanza di palloncini o una vasca da bagno di tagliatelle per strappare un sorriso, per instaurare un contatto spirituale con un paziente, o semplicemente per donargli un momento di piacere.

“Ho sempre pensato che fosse strano e triste il fatto che le persone non abbiano alcun problema a comportarsi in modo rabbioso o burbero, ma che siano imbarazzate dal dover mostrare sentimenti positivi”, spiega Patch. “Sappiamo tutti quanto sia importante l’amore, eppure, con quale frequenza viene provato o manifestato veramente? I mali che affliggono la maggior parte dei malati, come la sofferenza, la noia e la paura, non possono essere curati con una pillola”.
Impiegando metodi non convenzionali e strambe sorprese per alleviare l’ansia dei pazienti e agevolare la loro guarigione, Patch ha aiutato a diffondere la teoria, allora appena agli inizi, che i medici dovrebbero curare le persone e non le malattie. Egli sosteneva che la compassione, il coinvolgimento e l’empatia sono di aiuto ai medici quanto i medicinali innovativi e i progressi tecnologici. Un’opinione radicale, oggi come allora.

“Patch è stato fatto rientrare nella categoria degli illusi. E’ stato definito un nuovo Don Chisciotte”, osserva Williams. “Ma la gente ha apprezzato la sua dedizione, il suo impegno e la sua intelligenza. Non lotta contro i mulini a vento, fa tutto quello che è necessario ad aiutare le persone”.
Il film mostra come all’inizio pochissimi altri condividano la filosofia di Patch. Il preside della facoltà, il dottor Walcott, si oppone con fermezza ai suoi metodi, mentre Mitch (Philip Seymour Hofthian), il suo compagno di stanza, non lo ritiene altro che un babbeo rimasto bambino.

“Mitch è messo sotto pressione dalle aspettative dei genitori e dal pensiero di doversi misurare con l’idea che la sua famiglia ha dei successo”, spiega Hoffinan. “Ha l’acqua alla gola e non ha tempo, né pazienza, per chiunque non prenda la vita con la sua stessa serietà. Vede Patch vestito in modo strano, senza alcuna apparente preoccupazione, e prova immediatamente dell’astio nei suoi confronti. Mitch è convinto che il suo collega non sia adatto all’ambiente medico”.
L’entusiasmo di Patch contagia comunque una cerchia molto ristretta di persone, fra le quali l’infermiera Joletta (Irma P. Hall), che chiude un occhio quando Patch effettua i suoi giri di visite non autorizzati, e i compagni di corso Truman (Daniel London) e Carin (Monica Potter).

“Truman è un po’ un fifone. Teme di essere rimproverato e la fenna volontà di Patch di assumersi dei rischi e combattere l’autorità lo mette in soggezione”, spiega London. “Ammira veramente ciò che quest’uomo rappresenta e la considerazione che egli ha per elementi intangibili fondamentali quali la comunicazione e l’apertura.
Il Gesundheit Institute, una clinica non convenzionale nella quale i pazienti incontrano non solo un medico ma anche un amico, rappresenta il compimento dei sogno che Patch Adams ha sempre lottato per realizzare.
“L’assistenza medica è sempre più automatizzata. E’ diventato un business”, spiega Robin Williams. “Le persone hanno sempre meno contatti con i medici e gli infermieri, Il mio personaggio invece rifiuta di perdere la fiducia nell’importanza delle maniere gentili. E’ quel tipo di medico la cui sola presenza fa star meglio”.

“Oggi sappiamo tutto sulle endorfine e sull’importanza che la mente esercita nel processo di guarigione. Questa consapevolezza non esisteva ancora negli anni ’60 e ’70, quando Patch ha delineato la propria filosofia.”

Ovvero come un medico-clown cura gratuitamente i pazienti con l’allegria e con l’amore

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Questa è la storia dell’impegno di vita di Patch Adams nella trasformazione del sistema sanitario. Patch – ha scritto Jacopo Fo – è il più grande clown-sciamano che io abbia mai conosciuto. Lui è veramente un clown, non smette mai di esserlo.

È un clown che cura i bambini. Ed è uno sciamano perfetto. I suoi riti comici seguono esattamente la tradizione millenaria della magia bianca.

Patch non è uno che vanta guarigioni miracolose. Non gliene importa niente. Lui dice: Quando sono con i bambini, i bambini non sentono il dolore. Lui fa di più che fare miracoli. Lui va vestito da clown bianco con le alucce da angelo e l´arpa a far ridere le persone in punto di morte. Cosa c´è di più bello e importante che morire ridendo? Questo è un super-miracolo?

Affrontare la vita con la Mente Calma

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Calma la Mente è senz’altro uno dei migliori LIBRI introduttivi sulla MEDITAZIONE. La pratica della Meditazione è spesso fuggita da molti perché la ritengono troppo impegnativa, oppure troppo distante della nostra cultura. E’ frequente imbattersi in persone che ritengano il meditare un modo frivolo e un po’ furbo di fuggire dai problemi della vita. Ma è chiaro che i più grandi personaggi della storia del pensiero, come Ghandi, Buddha o Madre Teresa, non si mettevano certo a meditare per chiudersi in loro stessi e nel proprio egoismo autoreferenziale.

La Meditazione deve essere quindi qualcosa di più, una pratica tanto sconosciuta quanto efficace che permette di affrontare la vita con la Mente Calma. Certo, chi si illude di evitare le incombenze della quotidianità mettendosi a meditare probabilmente resterà deluso: le bollette da pagare vi arriveranno comunque, dovrete ancora alzarvi presto per andare a lavoro, e il vostro partner continuerà a rendervi partecipi dei suoi desideri non sempre facili da esaudire.

Ma imparando a Meditare è sicuramente possibile eliminare lo stato d’ansia che si accompagna a questi normalissimi eventi della vita. Leggere libri sulla meditazione, e metterla in pratica, è il primo passo per non vedere più le contingenze della quotidianità  come un problema: è possibile addirittura vedere oltre, e cominciare veramente a vivere piuttosto che limitarsi scavalcare o evitare ostacoli. E in effetti è proprio l’attesa dell’ostacolo successivo che ci trasforma in ostacolisti ansiotici e in balia degli eventi.Imparare a meditare è un buon modo per cambiare questa sgradevole sensazione ed avvicinarsi maggiormente alla vita che si desidera.

Ecco quindi come Ellwood introduce la Meditazione, un piccolo assaggio della grande energia che scaturisce dalle pagine di Calma la Mente.

Cos’è quindi la meditazione?

Etimologicamente la radice della parola, che deriva dal latino, è legata a termini diversi come «mezzo»«mediazione»«medico»«misura»; la sua antica forma ha anche sfumature di significato vicine a «valutazione»«riflessione». Tutto questo fa pensare a una medicina per la mente che sortisce il suo effetto misurando il tempo, finché non trova una mediana, un punto di equilibrio in esso la mente trova compensazione ai conflitti e gode di un riposo terapeutico nell’essere semplicemente se stessa.

La meditazione è un salutare arresto dell’azione. Il che è rivitalizzante e prepara il meditatore a gestire il mondo e la propria vita con maggiore efficacia.

Aggredisce le malattie del mondo a un livello prossimo alle loro radici più profonde e ostinate. Pascal una volta osservò: «Ho scoperto che tutta la cattiveria dell’uomo proviene dal non essere capace di stare seduto immobile in una stanza». Si riferiva, presumibilmente, agli uomini senza amore per la Mente Calma. Quelli che l’hanno sanno stare seduti in un’immobilità profonda e meravigliosa, senza fare alcun male, poi si alzano per muoversi nel mondo, con tranquillità, facendosi portatori di un bene attivo.

La concezione di meditazione come Mente CalmaSpirito a Riposo, è diversa da altre idee di meditazione. Per molte persone meditare significa pensare cose belle, fare ragionamenti ispirati o riflettere profondamente sulle verità sacre. In alcune tradizioni spirituali occidentali, la meditazione si basa sulla visualizzazione delle scritture o di altre scene religiose, per poi discernere interiormente i significati e le applicazioni. Eppure molti di questi stessi insegnanti ci dicono che il meditare si sposta, per mezzo della grazia, dalle visualizzazioni e cogitazioni attive verso un livello più alto: la contemplazione, ovvero, il semplice godere della presenza e dell’amore di Dio. […], le parole non rappresentano la cosa in sé, quindi il fatto che si preferisca chiamare ciò di cui abbiamo parlato Mente Calma, meditazione, contemplazione o in qualsiasi altro modo, non dovrebbe essere motivo di attrito e controversia. Parlerò in seguito dell’importanza della visualizzazione per l’ingresso nella Mente Calma, ma seguendo l’uso comune oggi, utilizzerò il termine meditazione per includere anche le possibilità contemplative indefinite.

Senza dubbio esistono livelli eccezionali di contemplazione che solo grandi santi hanno raggiunto, ma non è di questo che dobbiamo occuparci ora. Come molti degli stessi santi, spostiamo il nostro sguardo dalla flora e fauna esotica del misticismo al compito di aiutare chiunque, anche i principianti assoluti, a risollevare il livello generale della loro vita interiore.

Questo significa trovare per noi e per gli altri la strada per raggiungere lo stato di Mente Calma, in cui persino il più sacro lavorio mentale deve essere messo a tacere per un momento.

dal libro sulla meditazione Calma la Mente

Introduzione alla meditazione per tutti

La calma della mente si può raggiungere in molti modi: uno di questi è attraverso la meditazione. Calma la mente!…

Meditazione per tutti

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La realizzazione è dentro di noi

Macrolibrarsi.it presenta: La trilogia di Wallace Delois Wattles ispiratore di THE SECRET

Una lettura destinata a chi vuole scoprire e far fruttare i propri talenti, unendo la forza del pensiero creativo all’efficacia delle azioni quotidiane.


Wallace D. Wattles è uno dei principali ispiratori del Nuovo Pensiero. Con i suoi scritti ha influenzato le idee e la letteratura New Age e motivazionale degli ultimi cent’anni.
Nato negli Stati Uniti poco dopo la guerra di secessione, dopo aver sperimentato in gioventù molti fallimenti soprattutto a livello economico, decise di studiare a fondo le varie filosofie e religioni orientali. Alle idee apprese fece presto seguire un periodo d’intensa sperimentazione pratica. Fu solo quando immaginò se stesso come uno scrittore di successo e un personaggio di spicco e che iniziò a lavorare alla realizzazione di questa visione, che realizzò la sua fortuna.

Wattles, autore che viene citato da Rhonda Byrne in The Secret spiega come, al di là della ricchezza materiale, la causa di ogni successo sia dentro di noi, dal momento che ciascuno è in grado di fare ciò che vuole, se utilizza al meglio le proprie capacità.

Questo principio prende il nome di Legge dell’Attrazione e costituisce un insegnamento di saggezza che porta chi lo mette in pratica alla consapevolezza cosmica, alla comprensione dei principi che governano gli avvenimenti e al raggiungimento delle condizioni fisiche e mentali ottimali.

Wallace Delois Wattles scrive: “Le speciali facoltà usate nel nostro lavoro sono gli strumenti a nostra disposizione, ma il successo non dipende solo dall’avere o meno buoni strumenti; dipende più che altro dal potere di usare tali strumenti.
Assicuriamoci che i nostri strumenti non siano solo i migliori, ma siano anche tenuti nelle migliori condizioni; possiamo coltivare ogni facoltà per ottenere tutto ciò che desideriamo”.

“E’ per coloro che hanno avuto difficoltà fin’ora a trovare il tempo, una ragione e un’opportunità per studiare più approfonditamente le tematiche metafisiche, ma che vogliono dei risultati di prosperità e sono desiderosi di ottenere risultati scientifici sulla base delle loro azioni”.

“Pensare la salute quando si è circondati dalle apparenze della malattia, oppure pensare la ricchezza in mezzo alle apparenze della povertà, richiede potere. Ma chi acquisisce questo potere diventa una MENTE SUPERIORE. Può controllare il destino, può avere tutto ciò che vuole”

I libri di Wallace Delois Wattles:

Il libro che ha ispirato “The Secret – Il Segreto”

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Hai sempre pensato di essere destinato a vivere nella scarsità e nella mancanza?
Hai bisogno di soldi e non sai come fare?

Da oggi attingere alla fonte dell’abbondanza e della prosperità sarà semplice: Wallace wattles spiega un metodo scientifico infallibile per ottenere la ricchezza che si desidera.

Un manuale pratico e non filosofico, così come lo stesso Wattles lo definiscew, un documento moderno e attuale che, però, affonda le radici nelle teorie di straordinari pensatori come Cartesio, Spinosa, Schopenauer e Hegel.

Tante indispensabili istruzioni, espresse con chiarezza e semplicità, sul giusto modi di agire e di far affari nella vita quotidiana, per passare da un atteggiamento passivo a una mentalità creativa, per mantenere costanti la fermezza dei propri propositi e la fiducia in ciò che si fa.

Da oggi puoi plasmare a tuo piacimento la tua realtà; infatti c’è una sostanza che è il principio primario di tutto ciò che esiste.
L’uomo può imprimervi il proprio pensiero determinando la creazione della “cosa” da lui pensata.

Una lettura destinata a chi vuole scoprire e far fruttare i propri talenti, unendo la forza del pensiero creativo all’efficacia delle azioni quotidiane.

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Con la Legge dell’Abbondanza e Vivere secondo i propri scopi

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Perché ci sono delle persone che ottengono dalla vita tutto ciò che vogliono, mentre altre non riescono a realizzare i propri desideri?
Esiste una legge che permette di attrarre tutto il successo che desideriamo?

Wattles ci assicura che è proprio così e ci spiega che la causa di ogni successo è dentro di noi: per arrivare alla realizzazione di ciò che vogliamo dobbiamo solo imparare ad usare le nostre facoltà.

Ciascuno ha a propria disposizione una cassetta che contiene gli attrezzi per costruire e raggiungere il successo. Gli strumenti vanno tenuti con cura e usati nella maniera giusta e in questo manuale troviamo tutte le indicazioni per conservare e utilizzare la nostra personale cassetta sempre al meglio.

Come possiamo riconoscere quali sono gli strumenti più giusti da utilizzare di volta in volta?
Ne La Legge di Attrazione, troviamo tutte le risposte per arrivare alla piena realizzazione dei nostri desideri, che variano a seconda dell’obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere.

I consigli che troviamo nei tre saggi (La Legge di AttrazioneVivi secondo i Tuoi ScopiLaLegge dell’Abbondanza) sono ciò che ci serve se davvero vogliamo ottenere il successo che sogniamo da tanto tempo. Sono gli stessi strumenti che hanno permesso a Wattles di raggiungere prima la stabilità economica e poi la ricchezza e la sua realizzazione.

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Come già aveva fatto per La legge di attrazioneLa Scienza del diventare ricchi, Wallace D. Wattles ci spiega l’importanza che il pensiero ha nel determinare lo stato e la qualità della nostra vita.

Nel grande oceano dei pensieri in cui siamo immersi, la forza magnetica della nostra mente è in grado di attirare pensieri affini a quelli che generiamo e quindi di modificare la realtà. Anche per quanto riguarda la salute.

Il medico può curare i sintomi ma la nostra mente deve curare il corpo: per essere sani bisogna adottare un nuovo modo di pensare che ci permetta di ottenere una salute perfetta e ci liberi da medicine, dottori e ospedali.

«Il primo passo de La Scienza dello Star Bene consiste nel mettere il vostro pensiero in pieno contatto con la Salute. Il miglior modo per farlo è formare un’immagine mentale di voi stessi in salute, immaginare un corpo perfettamente forte e sano e trascorrere un certo tempo in contemplazione di quest’immagine, in modo da farne il pensiero abituale di voi stessi»

Il corpo e la tua energia

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Il corpo è un tempio che va rispettato, educato e assecondato per quanto attiene le enormi possibilità di cui dispone.

3 esercizi per capire l’energia vitale

Il nostro corpo ha capacità autoriparatrici e autoguaritrici. Come potrebbe essere altrimenti? Viceversa saremmo sempre ammalati. Un nonnulla ci annienterebbe. Anche quando ricorriamo a cure esterne, una parte determinante nella guarigione la mettiamo in prima persona. Non esiste medico, farmaco o sciamano che possa farci stare bene, se la guarigione non partisse dal nostro interno. A livello profondo. Non è tanto la “volontà” necessaria per stare bene e guarire, quanto porsi nella condizione giusta, naturale, perché ciò avvenga.

La tradizione e certi percorsi religiosi l’hanno sempre saputo. Il corpo è un tempio che va rispettato, educato e assecondato per quanto attiene le enormi possibilità di cui dispone. Oggi i ricercatori stanno dimostrando proprio questo. Ci sono stati della coscienza, metodi di meditazione e rilassamento, condizioni di autosuggestione e ipnosi, che possono aiutarci a stare bene e, a volte, favorire i processi di guarigione da una malattia. Oltre a pratiche volte a risvegliare in noi i processi di risanamento. Tutto ciò fa capo a quella che gli antichi chiamavano “energia vitale”. Termine caduto in disuso con l’avvento della moderna medicina e delle scienze biologiche. Ma che oggi torna, almeno come concetto, per cercare di interpretare l’insieme di ciò che, non solo ci tiene in vita, ma pure la preserva. Tanto dai danni prodotti dall’ambiente esterno, quanto quelli prodotti dall’interno. Compresi i nostri atteggiamenti mentali ed emotivi.

Uno dei mali del nostro tempo è ciò che conosciamo come stress. La tensione nervosa di voler fare tutto, incastrare 3.000 impegni nel tempo definito di una giornata. Il corpo e la mente non sono fatti per questo. Per durare a lungo in condizioni di costante conflitto, rabbia, collera. Il nostro corpo cerca l’equilibrio. Tutto ciò che interrompe o, addirittura spezza, questo equilibrio (virus, batteri, sostanze tossiche, ma anche stress acuto e cronico) mette a rischio la nostra salute. Occorre fermarsi e trovare soluzioni. Il sonno è una soluzione di cui la natura ci ha dotati. Così come tutto ciò che ci aiuta a mantenere e ritrovare i giusti ritmi vitali. Ogni giorno dobbiamo fermarci e recuperare energie psicofisiche. Non a caso, i disturbi del sonno vengono oggi considerati dalla medicina come un sintomo importante di cui bisogna andare a cercare le cause più profonde.

Thierry Janssen
è una interessante figura di medico-chirurgo che, a un certo punto della sua vita, ha deciso di studiare le medicine complementari. Ci informa delle sue scoperte e riflessioni nel libro “Respirare. Per una medicina integrata tra corpo e anima“. Ne prendiamo spunto per proporvi qualche esercizio.

Primo esercizio

Ognuno di noi ha dei campanelli d’allarme, delle spie luminose che si accendono per segnalarci che qualcosa non va nel nostro corpo o nella nostra vita. Saper percepire i nostri livelli di stress e porvi rimedio per tempo, è fondamentale per evitare danni alla nostra salute e alla nostra stessa esistenza. Voi come vi regolate? Provate a rispondere con altri e poi a confrontare le risposte.

* Ascolto sempre il mio corpo e mi rendo conto che qualcosa non va dai seguenti segnali…
* Non riesco a capire o comunque trascuro di considerare i messaggi che mi manda il corpo, perché…

Secondo esercizio

La medicina moderna dispone delle cure più potenti ed efficaci mai esistite in tutta la storia dell’uomo. Ciò ha permesso di estendere non solo la quantità della nostra vita, ma anche la qualità. Un tempo si moriva per le infezioni più banali e le partorienti erano sempre a rischio, sia per se stesse che per il nascituro. Tuttavia oggi molti specialisti, in particolare psicologi e psichiatri, affiancano le cure ortodosse con quelle complementari, per accelerare i processi terapeutici dei propri pazienti. Voi cosa ne pensate? Rispondete con altri e confrontatevi.

* Non ricorrerei mai a trattamenti che non siano dimostrati dalla scienza ufficiale, perché…
* Penso vi siano cure che, pur discostandosi dalla medicina ortodossa, possano essere efficaci in certi casi, per esempio…

Terzo esercizio

Alcune persone ritengono che passare l’informazione secondo cui ognuno di noi dispone di un potenziale di prevenzione e cura, porti le persone a colpevolizzarsi. Vale a dire: se mi ammalo, non ho fatto a sufficienza per non prevenire la mia patologia. Oppure: non ho messo in atto sufficienti precauzioni, stili di vita, trattamenti, per non cadere ammalato. Secondo questa ottica, curare è compito del medico, mentre il paziente ha una responsabilità molto limitata rispetto alle malattie di cui soffre. Ma è sempre così? Confrontatevi con altri nelle risposte: emergeranno aspetti interessanti.

* A seconda della malattia, ognuno di noi può avere anche una parte di responsabilità, per esempio…
* Non diciamo fesserie, qualsiasi malattia non è responsabilità di chi la contrae, perché…

fonte: http://www.psychologies.it/

Per una medicina integrata tra corpo e anima

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Sempre più persone, insoddisfatte delle risposte che la medicina ufficiale è in grado di dare, si rivolgono alle cosiddette “pratiche mediche alternative” o “complementari”. Molti aspetti dell’approccio medico tradizionale non soddisfano più: il rapporto gerarchico e anaffettivo tra specialista e paziente, l’uso massiccio e non bilanciato di quantità esagerate di medicinali, il concentrarsi sulla cura dei sintomi e non delle cause ecc.
Tra gli aspetti più trascurati dall’approccio scientifico vi è la questione del ruolo della mente nell’originarsi delle malattie e soprattutto nella loro cura. Come per certi versi dimostra il cosiddetto “effetto placebo” nella somministrazione dei medicinali, comincia ad affacciarsi l’idea che la mente possa governare la salute, talvolta in modo decisivo. Si tratta quindi di sondare le tante pratiche mediche esistenti, anche quelle cosiddette “alternative”, al fine di arrivare a un approccio curativo che tenga insieme mente e corpo.

Per avvicinare questo obiettivo, l’autore, medico chirurgo con una solida formazione, ha incontrato numerosi ricercatori e ha sperimentato direttamente molte delle pratiche mediche alternative. Il suo resoconto è quindi ispirato da valori correttamente “scientifici”, verificabili e ripetibili, che però incrinano la nostra visione “sacrale” della medicina.
Janssen considera il fattore umano e mentale il motore primo della guarigione. Dalla neuroimmunologia (incentrata sulla presenza del fattore stress) recupera il beneficio che apportano le emozioni positive, mentre le pratiche di rilassamento, meditazione e ipnosi sono valorizzate dagli stessi laboratori scientifici, che ne hanno attentamente monitorato le ricadute positive su corpo e mente. Altre pratiche, come i metodi di educazione somatica ispirati ad Alexander e Feldenkrais, pongono in rilievo la memoria emotiva del corpo. Lo yoga, il tai chi e il qigong sembrano invece mobilitare meccanismi di autoriparazione dell’organismo. L’agopuntura genera fattori reali e duraturi sul cervello.
Sono molte le pratiche a porre in crisi le certezze mediche “ufficiali”. E si tratta di discipline che pongono la questione salute come la risultante di un equilibrio tra mente e corpo.

Una nuova consapevolezza

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Benvenuti in questo angolo di mondo, dove per una strana coincidenza, noi tutti siamo stati chiamati a godere, se lo vogliamo, di un grandissimo privilegio, ovvero la conoscenza e la possibile gestione di tutta l’Energia che ci circonda: quella stessa Energia che non solo permea l’immensità dell’Universo e ci permette di vivere, ma che può proprio ora, ridisegnare il nostro destino, facendoci sentire sovrani di quello stesso regno che un tempo credevamo appartenere solo agli dei.

Cosa stia accadendo adesso, proprio qui e ora, non sta a noi dirlo, certo è che ci pare trattarsi di qualcosa di inequivocabile e decisamente sorprendente. Sembra che tutto ciò che ci circonda stia avendo una connotazione che sa di “tanto affascinante e di urgente”. Tanto lavoro, tante informazioni, tanti cambiamenti, tanto poco tempo per fare quello che solo pochi anni or sono, riuscivamo a fare, ma anche tante nuove scoperte, tante rinnovate speranze…tante sorprendenti opportunità…

La nostra vita pare trovarsi al centro di un continuo turbinio di eventi dove accanto alla sensazione della brevità del tempo c’è l’indiscutibile presa di consapevolezza che moltissimi degli enigmi della Scienza e della Tecnica stanno oggi arrivando alla portata di tutti. La gente può contare sempre più concretamente su moltissimi eccellenti autori che spiegano come veramente stia funzionando il nostro Universo, cosa e come possiamo conoscere e soprattutto come possiamo interagire per il nostro benessere di uomini e di anime vaganti fra le pagine bianche di quel famoso libretto di istruzioni per la vita, mai abbastanza chiaramente compreso.

Oggi, grazie a un numero rilevante di coincidenze, ci troviamo contemporaneamente di fronte all’impressionante potere delle cellule staminali, alla stravagante fantascienza della fisica quantistica, all’inimmaginabile rigenerazione interstellare, all’ineccepibile esplorazione teleguidata degli Universi intra ed extramolecolari, alle sorprendenti e incredibili tecniche di guarigione come l’EFT legate a meridiani ed emozioni, alle sbalorditive scoperte (o riscoperte) di metodi antichi di meditazione e respiro, e via dicendo di questo passo in ogni campo della Scienza e della Conoscenza.

Scoperte ed Istruzioni sempre più numerose sembrano in questi tempi diffondersi come benedizioni alla portata di tutti, e coloro che non si sono mai rassegnati a restare fuori dalla portata della comprensione della loro vita, sono ora nella possibilità di entrare, di conoscere, di sperimentare, di condividere, e di porsi al servizio di altri…se lo desiderano. Perché tutto sta divenendo possibile. E parecchio di ciò che fino a ieri veniva considerato blasfemo, oggi è schiacciato dall’inequivocabile meraviglia dei risultati.

Tanto per fare qualche esempio: Carl Simonton, medico specializzato in radioterapia, oncologo di fama internazionale, è considerato uno dei pionieri della psiconeuroimmunologia, fondatore del Simonton Cancer Center Italia, cura i malati di cancro tramite la consapevolezza dell’energia del pensiero, dell’atteggiamento mentale e dello stile di vita, dove l’uso di tecniche di rilassamento e di visualizzazione combinate alla terapia tradizionale raddoppiano l’aspettativa media di sopravvivenza dei malati.

Oppure andiamo in America, dove mediante tecniche precedentemente scoperte per puro caso, l’ingegnere Gary Craig ha potuto sanare nel giro di venti minuti l’Energia di migliaia e migliaia di fobie, malattie, paure e conflitti che perduravano da vent’anni o da tutta una vita. Senza essere un medico, senza essere uno psicologo, senza aver studiato biologia molecolare, quest’uomo ha cambiato la vita di un numero impressionante di persone, usando solo l’assestamento energetico, permettendo ad ognuno di essi di usare da solo e per sempre le poche semplici tecniche apprese.

Ma, se vicino a tutto questo ben di Dio, abbiamo l’impressione che ci manchi un po’ una guida, un indicatore, una bussola o più modernamente un navigatore satellitare, ebbene, forse questi libri possono darvi una mano a trovare prima e sperimentare poi, ciò che di più semplice e utile abbiamo avuto modo di trovare dopo anni e anni di ricerche e di studio.

Tratto da: Energia Emotiva Libera

Fonte: www.guarigionenaturale.com

Leggi l’articolo per approffondire meglio l’ EFT qui.


Andrea Fredi

EFT Emozioni nel Corpo – DVD

Disagi Fisici e Fobie. Come liberarti da ansia, stress, paure e blocchi emotivi in modo facile, autonomo ed indolore!


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EFT (Emotional Freedom Techniques) su Problemi Fisici e Fobie: quattro chiari esempi di come questa meravigliosa tecnica sia rapida, facile e straordinariamente efficace. Un metodo che sta cambiando i paradigmi della scienza, e che la obbliga ad interessarsi di queste scoperte che consentono risultati in genere rapidi, durevoli e profondi, anche su problemi fisici e fobie.

EFT (Emotional Freedom Techniques) è una tecnica di auto-aiuto che consente di riequilibrare il sistema energetico ottenendo così profondi miglioramenti a livello fisico, emotivo e mentale.

Inventata da un ingegnere di Stanford (USA), Gary Craig, è a tutt’oggi, vista la sua straordinaria efficacia, uno dei sistemi di auto-guarigione a maggior velocità di diffusione del mondo.

Impara come, attraverso questo potente metodo, puoi lasciar andare traumi, problemi fisici, stress, ansia, cattiva autostima e numerosi altri problemi.

Guarda Andrea Fredi, operatore ed insegnante di EFT, applicare questa tecnica a diversi casi specifici ottenendo immediatamente risultati. Ascolta le parole e le frasi utilizzate, veri e propri “codici di accesso” al problema. Gli esempi contenuti in questo DVD, uniti ad una formazione di qualità ed allo studio dei materiali offerti gratuitamente su internet rappresentano una impareggiabile risorsa di apprendimento.

Cosa potrai ottenere da questi DVD:
•     Apprenderai le basi del metodo ed alcune varianti veloci
•     Avrai a disposizione 4 sessioni da prendere ad esempio, per migliorare problemi fisici, paure, fobie
•     Potrai studiarle nei minimi dettagli
•     Vedrai in azione uno degli strumenti di trasformazione personale più potenti degli ultimi anni
•     Sentirai delle frasi che, abbinate al picchiettamento dei punti, favoriscono il benessere psicofisico

La felicità e la realizzazione della realtà desiderata è una meta ambita dall’uomo. Spesso la vita ti pone di fronte ad ostacoli che con il normale pensiero logico-lineare non riesci a risolvere. Esiste un altro modo di affrontare la vita? Questo video corso si pone l’obiettivo di fornire un nuovo strumento di pensiero, frutto del modellamento dei mistici…

Questo videocorso ti può cambiare la tua vita…

La vita quotidiana è spesso considerata pienamente sotto il nostro diretto controllo e gli imprevisti che ci accadono sono visti come eventi fuori dalla nostra portata, controllati dal destino, dal caso o da altre persone.

La vita dell’uomo occidentale è programmata sin dalla nascita, viene impostato un vero e proprio piano di vita razionale che deve conformarsi ai canoni della società. Quando le cose non funzionano, facciamo di tutto per riportare la vita nei binari della “normalità” e a volte non sappiamo dove andare per trovare la soluzione.

Eppure, la soluzione di tutti i problemi è sempre sotto il naso, disponibile a tutti!

Prima è indispensabile fare una precisazione: quello che pensi di essere e quello che sei realmente sono due cose differenti. La mente, quella piena di pensieri e preoccupazioni, quella cosa con cui ti identifichi molto volentieri, non è il tuo vero IO.

Prima di nascere noi siamo pura energia, noi siamo ESSENZA. Siamo liberi da pregiudizi e da tutti gli schemi mentali che sono caratteristici della mente. Già quando siamo nel grembo materno cominciamo ad assorbire le emozioni e le informazioni di nostra madre: una volta venuti al mondo cominciamo ad assorbire come spugne ogni genere di informazione; in questo modo si forma la mente che è costituita da migliaia di pensieri che girano vorticosamente attorno all’essenza, rendendola temporaneamente prigioniera. Siamo pura energia avvolta da fitti pensieri assorbiti dall’ambiente esterno.

Tu puoi prendere contatto con il tuo vero io nel momento in cui riesci a fermare questo vortice e riesci a varcare lo spazio sacro; questo è possibile grazie alla meditazione in quanto ogni forma di pensiero si arresta.

L’essenza è direttamente collegata con l’ENERGIA UNIVERSALE che è infinita da tutte le parti. La fisica quantistica ha dimostrato che tutto quello che ci circonda è energia. L’aria, la sedia dove ci troviamo, il tavolo, i nostri vestiti sono energia che scorre a diversi velocità di vibrazione: Infatti la materia si forma in base alla vibrazione atomica. La differenza tra noi e la sedia su cui siamo seduti è data dalla diversa velocità di vibrazione dell’energia che ci compone.

L’energia elettrica e l’energia spirituale sono energia, ma si differenziano grazie al fatto che quella spirituale ha una vibrazione atomica più elevata rispetta all’altra: le nostre stesse ossa, carne e tessuti sono energia come può esserlo un pezzo di legno ma la materia si atteggia in maniera diversa in base alla FREQUENZA VIBRAZIONALE.

Comprendere le leggi dell’Energia Universale ci permette di realizzare la nostra esistenza, comprendere il funzionamento del Karma e sciogliere i nodi ciclici che ci imprigionano in situazioni negative.

Il video affronta tutte queste tematiche e cerca di dare risposte con strumenti pratici ed efficaci. Comprendere l’Energia Universale aiuta a sintonizzarsi con la realtà desiderata.


Carl Simonton Stephanie Matthews-Simonton James L. Creightn

Ritorno alla Salute

Tecniche di auto-aiuto che favoriscono la guarigione


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Tecniche di rilassamento e visualizzazione combinate per ridurre gli effetti collaterali di chi è sottoposto a trattamenti di tipo chemio o radioterapico. Questi esercizi sono in grado di sollecitare l’accettazione del dolore stimolando contemporaneamente il sistema immunitario del malato che diventa compartecipe del suo ritorno alla salute.

Oscar Carl Simonton, medico specializzato in radioterapia, oncologo di fama internazionale, è considerato uno dei pionieri della psico-neuro-immunologia. Il suo approccio si combina con i trattamenti tradizionali (chemioterapia e radioterapia) raddoppiando, secondo le statistiche americane, l’aspettativa media di sopravvivenza dei malati. È un metodo psico-oncologico che insegna a vivere malattia e trattamenti in modo più costruttivo, aumentandone l’efficacia grazie ad una migliore gestione dello stress e delle emozioni. L’uso di tecniche di rilassamento e visualizzazione combinate riduce gli effetti collaterali e consente una positiva elaborazione del dolore emozionale, migliorando sensibilmente la qualità di vita. Soprattutto stimola, com’è noto, il sistema immunitario: il malato diventa allora direttamente compartecipe del suo ritorno alla salute.

LEGGI UN BRANO di RITORNO ALLA SALUTE

Un metodo olistico di cura del cancro
Poiché il cancro è una malattia tanto terribile, nel momento in cui la gente sa che qualcuno ha il cancro, questa spesso diventa la caratteristica determinante di tale persona. L’individuo può svolgere numerosi altri ruoli (genitore, capoufficio, amante) e possedere numerose caratteristiche personali preziose (intelligenza, fascino, senso dell’umorismo) ma da quel momento in avanti sarà un “malato di cancro”. La piena identità umana della persona va perduta a vantaggio della sua identità oncologica. L’unica cosa di cui gli altri sono consapevoli, compreso spesso anche il medico, è il fatto fisico del cancro, e tutte le cure mirano al paziente in quanto “corpo”, non in quanto “persona”.
La nostra premessa centrale è che la malattia non è puramente un disturbo fisico ma piuttosto un disturbo dell’intera persona, la quale include non soltanto il corpo ma anche la mente e le emozioni. Noi riteniamo che gli stati emotivi e mentali svolgano un ruolo significativo sia nella predisposizione alla malattia, compreso il cancro, sia nel ristabilimento da ogni malattia. Crediamo che il cancro indichi spesso l’esistenza di altri problemi nella vita di un individuo, problemi aggravati o accresciuti da una serie di eventi stressanti verificatisi da sei a diciotto mesi prima dell’insorgere della malattia. Il malato oncologico normalmente ha reagito a questi problemi ed eventi stressanti con un profondo senso di disperazione o di “resa”. Questa reazione emotiva, secondo noi, innesca a sua volta una serie di reazioni fisiologiche che deprimono le difese naturali dell’organismo e lo predispongono alla produzione di cellule anomale.
Supponendo che le nostre convinzioni siano sostanzialmente giuste (e gran parte dei sette capitoli di questa prima parte vi dimostrerà perché noi le sosteniamo con tanta forza), allora diventa necessario che paziente e medico, nell’operare verso il ristabilimento, considerino non soltanto ciò che avviene a livello fisico ma, cosa altrettanto importante, ciò che accade nel resto della vita del paziente. Se l’intero sistema integrato di mente, corpo ed emozioni, che costituisce l’intera persona, non converge in direzione della salute, allora gli interventi puramente fisici possono non avere successo. Un programma di cura efficace, allora, si occuperà dell’intero essere umano e non si concentrerà sulla sola malattia, poiché questo sarebbe come curare un’epidemia di febbre gialla soltanto con i sulfamidici, senza prosciugare i fossati in cui si riproducono le zanzare che ne sono portatrici.

I risultati di questo metodo
Dopo tre anni trascorsi insegnando ai pazienti a usare la mente e le emozioni per modificare il decorso dei loro tumori maligni, decidemmo di condurre uno studio volto a distinguere tra gli effetti delle cure emotive e quelli delle cure mediche per dimostrare scientificamente che il trattamento emotivo aveva davvero un effetto.
Cominciammo studiando un gruppo di pazienti affetti da tumori maligni ritenuti incurabili dalla medicina.
Negli ultimi quattro anni abbiamo curato centocinquantanove pazienti di cui sessantatre ancora in vita, con un periodo di sopravvivenza medio di 24,4 mesi dalla diagnosi, mentre l’aspettativa di vita di questo gruppo, sulla base delle statistiche nazionali, è di dodici mesi.
Un gruppo di controllo è in corso di analisi, e i risultati preliminari indicano una sopravvivenza in sintonia con la norma nazionale e pari a meno della metà del periodo di sopravvivenza dei nostri pazienti. Quanto ai pazienti della nostra ricerca che sono morti, il loro periodo di sopravvivenza medio era di 20,3 mesi. In altre parole, i pazienti ancora in vita hanno vissuto in media il doppio di coloro che hanno ricevuto soltanto il trattamento medico; persino i pazienti che sono morti hanno comunque vissuto quasi il doppio rispetto al gruppo di controllo.