Come portare l’Amore nella tua vita con l’aiuto degli Angeli

Come portare l’Amore nella tua vita con l’aiuto degli Angeli

Immagina di avere già al tuo fianco la persona con cui costruire la vita che hai sempre desiderato…

Forse non lo sai ma… gli Angeli ti possono aiutare a trovarla.
O meglio… sarà l’Amore a trovare te anzichè essere tu a trovare Lui…

Ti capita mai di avere la sensazione che manca una parte importante nella tua vita?

Gli incontri che fai NON sono mai casuali.
Tanto meno quello con la tua anima gemella.

Non devi pensare ad una relazione così e così, costruita sui compromessi. E neppure ad una persona con cui semplicemente stai bene.

Immagina invece due esseri connessi animicamente che si ritrovano per proseguire un viaggio entusiasmante e crescere insieme… dove ciascuno sente che la propria evoluzione è indissolubilmente collegata all’evoluzione dell’altro…

Pensa di avere accanto qualcuno con cui puoi condividere davvero tutto.

E’ questo che desideri? 
Ebbene… scoprirai che gli Angeli possono realmente aiutarti a trovare il vero Amore. Quello capace di riempire la tua vita di armonia, serenità e gioia.

Ma attenzione: quello che gli Angeli NON possono fare è indurre una persona ad innamorarsi di te.

In tutte le tradizioni spirituali c’è riferimento a qualche “figura” di questo tipo: esseri illuminati.
In quella cattolica si parla di Angeli, anche nell’Islam si parla di Angeli e Arcangeli, nel Buddismo e Bramanesimo ci sono numerose creature intermediarie amiche dell’uomo.

Cosa ci sarà di vero?

C’è solo un modo per scoprirlo

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Sono in tanti a parlarne.
Queste figure illuminate sono amiche dell’uomo (basti pensare agli angeli custodi) e, nelle varie tradizioni, si occupano ad aiutarlo nella realizzazione dei propri desideri, sogni, amore, salute.

Come fare a scoprire dunque cosa c’è di vero? C’è un solo modo: provare. Ecco le 2 fasi:

Fase 1: chiedi un segnale

In questa fase, anche se non sei sicuro della loro esistenza, chiedi un segnale, un qualsiasi segnale inerente a qualcosa che hai in mente, nel cuore.

Fase 2: ricevi i segnali

Ci sono 3 modalità principali attraverso le quali riceviamo i segnali:

Chiaroudienza: in questa modalità si ricevono segnali uditivi (voci, sussurri ecc)

Chiaroveggenza: in questa modalità si ricevono segnali visivi (immagini, scene ecc)

Chiarosapienza: in questa modalità si ricevono segnali sotto forma di sensazioni (positive/negative, calde/fredde ecc)

Ogni persona è prevalentemente di un tipo (canalizza i messaggi principalmente attraverso uno di questi 3 modi).

C’è solo un modo per saperlo..prova!
Chiedi un segnale, rimani consapevole dei segnali (uditivi, visivi, riguardanti le tue sensazioni), accetta i segnali.

La tecnica delle affermazioni

La nostra nascita è stata all’origine di una serie di convincimenti sulla vita e su noi stessi che si sono strutturati in schemi radicati presenti anche nell’individuo adulto. Tali schemi sono inconsci e dunque “automatici”, ovvero scattano senza che ci sia una vera e propria decisione da parte nostra e quasi sempre nemmeno la consapevolezza della loro esistenza. Una caratteristica di questi schemi è che si auto-alimentano cercando e creando continue conferme.

Per fare un esempio, accompagnati dal pensiero “io sono sbagliato” sperimenteremo continuamente nella nostra vita il rifiuto, la negazione, l’abbandono, il giudizio, la punizione, la scarsità, ecc…, tutti “figli” del nostro primo giudizio su noi stessi. Ecco dunque l’importanza di lasciare affiorare tali pensieri con la tecnica del Rebirthing in modo da prenderne consapevolezza e lavorare per lasciarli andare e sostituirli. Una delle tecniche per trasformarli è quella che prevede l’utilizzo di specifiche affermazioni. Non si cada nell’errore di ritenere la ripetizione di una frase una tecnica semplicistica e banale. Intanto consideriamo che se hanno un peso così influente quando sono al negativo dentro di noi, perché non dovrebbero essere efficaci quando espresse al positivo, magari a voce alta?

Consideriamo poi che fino da piccoli siamo abituati a ricevere ed elaborare noi stessi “slogan” che diventano veri e propri condizionamenti. “La vita è dura”, “bisogna sudarsi il pane”, “i soldi sono sporchi e rovinano”, ecc. ecc. ripetuti all’infinito dai nostri genitori lasceranno dentro di noi un simile convincimento. Anche la pubblicità utilizza con successo la tecnica delle affermazioni. Perché dunque non utilizzarla consapevolmente su noi stessi?

Un aspetto importante quando si sta usando la tecnica delle affermazioni è che esse smuovono ciò che vanno ad intaccare, lasciando emergere tutti i pensieri negativi in contrasto con l’affermazione utilizzata. Tali pensieri non vanno ignorati ma lasciati venire a galla per essere consapevolizzati e lasciati andare. Quando non avremo più questo tipo di reazione alle nostre affermazioni, potremo ritenere di avere sostituito il pensiero negativo con quello nuovo positivo.

Come utilizzare questa tecnica:

Lavora con due o più affermazioni contemporaneamente (non aver paura di sovraccaricare la mente, è abituata a ben altri bombardamenti di messaggi).

Struttura le affermazioni personalizzandole: Io + nome + affermazione Es: Io Mario mi sento al sicuro nelle relazioni

Per le affermazioni scritte i momenti migliori sono la sera prima di addormentarsi o nei momenti di relax della giornata.

Dividi il foglio in due colonne. A sinistra scrivi le affermazioni in colonna. Fai una pausa e un respiro profondo dopo ognuna ascoltando le tue reazioni. Prendi nota sulla colonna di destra dei pensieri negativi che ti sono venuti. Continua fino a riempire il foglio. Concludi sempre l’esercizio con l’affermazione e non con un pensiero negativo.

Ripeti l’esercizio variando le affermazioni oltre che alla prima anche alla seconda e terza persona.

Sentiti libero di elaborare le affermazioni che senti più vere.

Ripetile mentalmente nei momenti “morti” della giornata.

Per Te alcune affermazioni:

  • Sono pronto ad amare ed essere amato incondizionatamente.
  • Ora so che il mio impegno è sempre apprezzato e il mio valore sempre riconosciuto.
  • Io sono vivo e sicuro nell’amore.
  • Vivere l’amore è per me sicuro e piacevole.
  • Più amo me stesso più sono amato.
  • Sono pronto a vivere l’amore nella verità.
  • Merito di vivere ed essere amato.
  • Sono sicuro nell’affidarmi.
  • Sono ora disposto a condividere la mia perfezione in ogni istante della mia vita/relazione.
  • Io sono sicuro nel completamento.
  • Il completamento è per me fonte di piacere.
  • Io mi apro ora ad una relazione lunga e piacevole.
  • Sono vivo e sicuro con la mia energia e le mie emozioni.
  • Io sono ora pronto a condividere con gli altri l’amore di Dio che è in me.
  • Io riconosco ora la perfezione della scelta di ognuno e della mia.
  • La mia energia è fonte di amore per me e per gli altri.
  • Sono viva e sicura anche da sola ma essere in una relazione è per me fonte di maggior piacere.
  • Sono sicuro nel cambiamento.
  • La mia sicurezza è nel mio amore.
  • Più sono nel mio potere più sono amata.
  • Più mi abbandono all’amore più sono viva e sicura.
  • Io ora so che la mia sicurezza è nell’abbandono.
  • LA mia energia è fonte di sostegno per me e per le donne/gli uomini.
  • Io sono perfetto nel mio tempo.
  • Essere uomo/donna è perfetto per il disegno divino della mia vita.
  • Scelgo ora di esprimere il mio potere nella mia femminilità.
  • Ora so che posso aprirmi all’amore in tutta sicurezza.
  • Scelgo ora di vivere ogni momento della mia vita nell’amore.
  • Io onoro la mia mascolinità/femminilità fonte di gioia e di piacere.
  • Più mi amo più sono al sicuro nelle mie scelte.
  • Se mi apro all’amore posso esprimere la mia forza e il mio valore senza bisogno del sostegno.
  • Io ora so che il sostegno dell’universo è la forma dell’amore di Dio.
  • Più lascio andare il controllo più sono viva e sicura.
  • Il mio amore e la mia energia sono la fonte del mio nutrimento.
  • Io merito di esprimere le mie qualità nel piacere.
  • Dio mi sostiene a manifestare il mio potere
  • Dio è felice che io sono auonoma/o e indipendente
  • Dio mi aiuta a prendermi cura di mè stessa/o

Sono pronto ad amare ed essere amato incondizionatamente.

Ora so che il mio impegno è sempre apprezzato e il mio valore sempre riconosciuto.

Io sono vivo e sicuro nell’amore.

Vivere l’amore è per me sicuro e piacevole.

Più amo me stesso più sono amato.

Sono pronto a vivere l’amore nella verità.

Merito di vivere ed essere amato.

Sono sicuro nell’affidarmi.

Sono ora disposto a condividere la mia perfezione in ogni istante della mia vita/relazione.

Io sono sicuro nel completamento.

Il completamento è per me fonte di piacere.

Io mi apro ora ad una relazione lunga e piacevole.

Essere dentro una donna è per me sicuro e piacevole.

Sono vivo e sicuro con la mia energia e le mie emozioni.

Io sono ora pronto a condividere con gli altri l’amore di Dio che è in me.

Io riconosco ora la perfezione della scelta di ognuno e della mia.

La mia energia è fonte di amore per me e per gli altri.

Sono viva e sicura anche da sola ma essere in una relazione è per me fonte di maggior piacere.

Sono sicuro nel cambiamento.

La mia sicurezza è nel mio amore.

Più sono nel mio potere più sono amata.

Più mi abbandono all’amore più sono viva e sicura.

Io ora so che la mia sicurezza è nell’abbandono.

LA mia energia è fonte di sostegno per me e per le donne/gli uomini.

Io sono perfetto nel mio tempo.

Essere uomo/donna è perfetto per il disegno divino della mia vita.

Scelgo ora di esprimere il mio potere nella mia femminilità.

Ora so che posso aprirmi all’amore in tutta sicurezza.

Scelgo ora di vivere ogni momento della mia vita nell’amore.

Io onoro la mia mscolinità/femminilità fonte di gioia e di piacere.

Più mi amo più sono al sicuro nelle mie scelte.

Se mi apro all’amore posso esprimere la mia forza e il mio valore senza bisogno del sostegno.

Io ora so che il sostegno dell’universo è la forma dell’amore di Dio.

Più lascio andare il controllo più sono viva e sicura.

Il mio amore e la mia energia sono la fonte del mio nutrimento.

Io merito di esprimere le mie qualità nel piacere.

Dio mi sostiene a manifestare il mio potere

Dio è felice che io sono auonoma/o e indipendente

Dio mi aiuta a prendermi cura di mè stessa/o

Come espandere il proprio potere e riprendere il dominio sulla propria vita

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“Sono eterno, immortale, universale e infinito. Le mie prospettive sono veramente illimitate. Questo è il mio giorno controllo tutto quel che succede. Accetto la piena responsabilità della mia vita. Io sono potere. Così sia.”

Un magnifico e impressionante piano d’azione per imparare ad aumentare il proprio potere e a riconquistare il controllo assoluto della propria vita. Il lettore imparerà a fare affidamento esclusivamente sulle proprie forze e ad accettare Dio come fonte d’energia dispensatrice di ogni bene.

– Come aumentare e tenere alta l’energia del corpo durante il giorno
– Come formulare le affermazioni in modo corretto
– Come coltivare uno stile di vita che permette l’evoluzione
– Come uscire dal cerchio e cambiare completamente vita

Inoltre una serie di esercizi per imparare la concentrazione, per uscire fuori dal corpo e per realizzare ogni desiderio compresa l’abbondanza.

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Che brutti ricordi..

Qual è la funzione dei brutti ricordi?

È notizia di poco tempo fa: alcuni ricercatori negli USA stanno sperimentando molecole in grado di eliminare selettivamente i brutti ricordi. Esperienze traumatiche del passato, lutti, violenze subite: forse un giorno, dicono, potremo cancellarli con una pillola. Nessuno però si chiede: che funzione svolgono questi ricordi? Perché il cervello non li elimina spontaneamente, come fa con le migliaia di istanti delle nostre giornate di cui non conserviamo nessuna traccia? Quale funzione evolutiva può esserci per noi nel mantenere proprio questi ricordi così spiacevoli?

Ecco perché i brutti ricordi tornano

Il cervello non fa niente per caso, tanto meno per sbaglio. È sempre lui a decidere cosa conservare e cosa eliminare, cosa deve entrare a fare parte della nostra personalità o cosa tagliare via perché dannoso. Questo significa che se qualcosa resiste ai continui colpi di spugna esercitati dal cervello sulla memoria, che costantemente ci purificano dai ricordi inutili, quel qualcosa è importante. Non dobbiamo intenderlo in modo letterale: il brutto ricordo non torna per fissarci su quel fatto del passato e ripeterci di continuo: “Guarda come sei stato sfortunato, non sarai più quello di prima”. Siamo noi che lo interpretiamo così, perché ci siamo identificati nell’idea di una vita già segnata in cui niente può più cambiare. Ma la vita non torna mai “quella di prima”, tutto in noi muta incessantemente.

I brutti ricordi sono nutrimento per le nostre radici

brutti ricordi sono, in realtà, importanti messaggi che ci mettono a disposizione un’esperienza passata allo scopo di trasformarci, per rendere le nostre radici più profonde e salde, per accrescere la nostra consapevolezza. Possono diventare  nutrimento per l’anima, purché ci avviciniamo a loro con l’atteggiamento giusto.

La tecnica che trasforma i brutti ricordi in una fiaba

– Quando arrivano i brutti ricordi di solito tentiamo di “non guardarli”, di sviare l’attenzione. Ma così il ricordo tornerà ancora più forte.

– Proviamo invece a considerare i brutti ricordi come messaggeri. Ci stanno dicendo qualcosa e sta a noi interpretarlo. Per farlo, usiamo la fantasia: in un momento di calma, da soli, torniamo a quel ricordo, evochiamolo nella mente, percepiamo per qualche istante tutte le sensazioni che ci provoca senza giudicarle belle o brutte. Sentiamole e basta. Poi, senza sforzo, lasciamo che dal ricordo si sviluppi, nella mente, una storia, un racconto fatto di immagini e di parole. Proviamo a inventare un personaggio, ad esempio una bambina o un bambino, oppure un personaggio di fiaba, che si trovi a vivere quell’evento. Immaginiamolo bene: com’è vestito, cosa dice… Immaginiamo quindi che debba attraversare delle peripezie, che si sviluppano a partire dall’evento che ha scatenato il brutto ricordo, che incontri altri personaggi e debba compiere delle imprese, per poi giungere a un lieto fine. Perdiamoci un po’ in queste fantasie. Quando lo desideriamo, poniamo termine all’esperienza e torniamo alle normali occupazioni. Proviamo a rifare l’esercizio almeno una volta al giorno, quando i brutti ricordi tornano a visitarci.

– Attraverso questo esercizio, immergiamo il cervello nell’ambiente delle immagini e nelle fiabe. L’aspetto “letterale” dei fatti piano piano sfumerà lasciando emergere un significato simbolico più ampio, che indicherà il posto che quel ricordo occupa nella nostra interiorità, arricchendola. La storia che abbiamo immaginato, in modi misteriosi, racconterà qualcosa di noi, regalandoci col tempo più consapevolezza e serenità nei confronti di noi stessi e del nostro passato e mandando via le sofferenze che quei ricordi scatenavano.

di Raffaele Morelli

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C’è una piccola rivoluzione copernicana in questo libro, un ribaltamento di punto di vista che ci insegna a dare importanza a ciò che di solito consideriamo banale. E ci fa trovare la felicità dove non la si era mai neppure cercata. La formula segreta del benessere, spiega Raffaele Morelli, sta nascosta nei piccoli gesti quotidiani che compiamo senza dar loro nessuna importanza. È una forza segreta potenzialmente in grado di darci una gioia infinita, che però noi offuschiamo di continuo coi nostri ragionamenti e i nostri giudizi, col nostro ingolfarci di scopi e progetti.

Dopo averci fatto capire che Ciascuno è perfetto e che Non siamo nati per soffrire, Morelli propone in queste pagine un suo nuovo fondamentale insegnamento, che si incastona alla perfezione nella filosofia controcorrente con cui l’autore ha conquistato migliaia di lettori. Un approccio all’esistenza a tutto tondo capace, nella sua elementare radicalità, di dare una vera svolta alla nostra vita.

Autori Vari

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Un gruppo di sette cantanti di varie nazioni si incontrano per la prima volta in Italia, toccando il cuore e coinvolgendo con la sua fresca spontaneità e la gioiosa ispirazione delle sue melodie. Gioioso ascolto a tutti quanti!

Stai bene con il tuo corpo?

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Noi e il nostro corpo La relazione con il nostro corpo è qualcosa di estremamente delicato. Si tende quasi a dimenticarlo quando si sta bene, mentre monopolizza tutta l’attenzione non appena qualche meccanismo si inceppa. Il corpo può essere complice (nel piacere) o nemico (quando non corrisponde all’immagine che desideriamo).

Funge da “biglietto da visita” nel rapporto con gli altri anche perché, e lo sappiamo bene, si è spesso giudicati dalle apparenze. Il corpo diventa facilmente bersaglio di frustrazioni e insoddisfazioni derivanti dal conflitto tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere: spesso si diventa troppo esigenti e si finisce per disprezzarlo.

Convogliare tutte le attenzioni e le energie su aspetti legati all’esteriorità può impedire un contatto profondo con se stessi, ma cosa fare quando la nostra immagine ci rende insicuri? Come riuscire ad accettare un’imperfezione se la si considera la causa primaria di ogni infelicità?

Non sono poi moltissime le persone in grado di percepire se stesse come sono realmente: si tende spesso ad avere una visione frammentata del proprio corpo, isolandone singole parti come se non facessero parte di un insieme. Si può detestare il proprio naso ed amare le gambe o i capelli. L’immagine che abbiamo di noi può addirittura perdere ogni contatto con la realtà: una donna che pesa 40 chili può, ad esempio, continuare a vedersi grassa e soffrirne molto.

Il cosiddetto “ideale del sè” (cioè quello che inconsciamente vorremmo essere), influenza la capacità di percepire la nostra persona nella realtà. L’ideale di sé si nutre dapprima dello sguardo dei genitori e se la realtà familiare ha permesso vissuti “sufficientemente buoni” può maturare un sé tollerante, che aiuta a convivere serenamente con le imperfezioni. Ma lo sguardo deluso di un padre che ha desiderato invano che il figlio diventasse un campione in qualche sport, condizionerà il ragazzo, il quale potrebbe percepire il suo corpo goffo e inadeguato. Una madre che vive con angoscia la bellezza della propria figlia adolescente, perché costretta a fare i conti col tempo che passa e a dover prendere coscienza del cambiamento del suo corpo che invecchia, potrà rendere insicura la ragazza col suo sguardo “deluso”.

L’adolescenza e l’età matura sono momenti fondamentali per la costruzione dell’immagine di sé.

Per le donne la relazione con il proprio corpo è ancora più complicata perché l’adolescente deve, nel suo percorso di crescita, affermare la propria diversità, passando dall’essere “uguale alla propria madre” all’essere “differente e unica”, un percorso che può essere facilitato dallo sguardo del padre, che aiuta la costruzione dell’immagine della ragazza, riconoscendole un corpo. Il riappacificarsi con il proprio corpo è strettamente legato alla capacità di accettare la realtà, di riconoscersi come unici, di dare valore alla propria autonomia, di placare i conflitti legati allo sguardo dei nostri “genitori interni”.

Come può avvenire allora questa “riconciliazione” con il proprio corpo?
A volte capita che lo sguardo di chi ci desidera ci sveli qualcosa di noi che non conoscevamo: ci fa sentire diversi, più belli, più amabili, le carezze della persona amata fanno svanire magicamente tutti i nostri difetti.

E’ importante tenere sempre presente che il corpo non può essere considerato come un’entità separata dal mondo intrapsichico: ogni istante riceviamo messaggi che arrivano sotto forma di sensazioni fisiche (caldo, freddo, piacere o dolore fisico, etc.) o di sensazioni psichiche (tristezza, gioia, rabbia etc.). Un mal di testa, per esempio, potrebbe anche essere l’effetto di una rabbia soffocata, di tensioni non sciolte.

Il volto è il teatro delle nostre emozioni, i contorni più o meno rilassati degli occhi, le rughe intorno alle labbra raccontano di noi, della nostra età e soprattutto del nostro modo di accogliere il passare del tempo. Accettare i segni del tempo con serenità può essere un’impresa difficoltosa se già il rapporto con il nostro corpo è stato compromesso in precedenza. Sono molte le donne che assumono un atteggiamento di rassegnazione, bloccando così quel continuo processo di trasformazione mente-corpo grazie al quale ad una fine segue sempre una rinascita. Chi misura il proprio valore solo dagli sguardi adoranti degli altri, corre il rischio, quando questi non ci sono più, di scegliere di farsi da parte, di togliersi dal gioco, impedendo così ogni altra esplorazione di sé, di altri modi di essere: diventa impossibile scoprire un altro modo di prendersi cura di sé.

Non esiste limite di età per scoprire la propria creatività, per avere voglia di cambiare e di mettersi in discussione. Eventi come la fine di una relazione che non dava più nutrimento profondo o l’inizio di un nuovo lavoro più gratificante, possono essere, pur con tutte le comprensibili difficoltà, momenti stimolanti per cominciare una rinascita. Concentrarsi su un lifting o isolarsi dai rapporti interpersonali, sarebbero ancora una volta tentativi di voler separare, in maniera innaturale, il corpo dai vissuti interiori. L’illusione di assicurarsi l'”eterna giovinezza” rivela la difficoltà ad accettare i propri limiti e la tendenza a omologarsi a standard precostituiti.

Può un intervento di chirurgia estetica mettere davvero fine a tanti tormenti? Forse no. E’ importante soprattutto ricercare altre modalità per nutrire la propria autostima, altrimenti il “ritocco” non farà stare meglio.

L’esasperata tendenza a soddisfare criteri estetici dominanti finisce per influenzare i comportamenti alimentari, non più regolati da fattori quali fame, gusto, sazietà, ma costantemente dominati dalla ragione. Si diventa giudici severi di tutto quello che si mangia, si tende a dividere il cibo in buono (tutto ciò che è ipocalorico e che fa dimagrire) e cattivo (tutto ciò che fa ingrassare). Alla forza di volontà è affidato l’onere di evitare ogni “tentazione”, lasciando da parte spontaneità e naturalezza. La sensazione di poter sempre controllare il proprio peso sarebbe una dimostrazione della propria forza, ma allora come mai proprio chi cerca di controllare ossessivamente la propria alimentazione tende così spesso ad essere ansioso, irritabile e trova tanta difficoltà a concentrarsi?

In condizioni di stress, nervosismo, quando l’umore è giù, il cibo può rappresentare una sorta di “compensazione”: imporsi delle restrizioni impedisce di trovare una rapida “consolazione”. A questo punto, la trasgressione (rappresentata, ad esempio, da un pezzo di cioccolato divorata avidamente) genera insostenibili sensi di colpa e ulteriore bisogno di consolazione, in un perverso meccanismo che porterà a mangiare l’intera tavoletta di cioccolato.

A volte affrontare una dieta può essere necessario, ma attenzione al “fai da te”.
E’ fondamentale in questi casi rivolgersi ad un nutrizionista di fiducia che aiuterà ad individuare ed eliminare le cattive abitudini alimentari e, caso per caso, elaborerà diete personalizzate: magari si scoprirà che cibi considerati proibiti possono essere reinseriti nei propri pasti, con beneficio del palato e dell’umore.

Mente e corpo non sono mai divisibili, imparare ad ascoltare i bisogni autentici del proprio corpo aiuta a comprendere più profondamente se stessi.

di Dott.ssa Mariacandida Mazzilli

Accettare, apprezzare e amare il nostro corpo per vivere in salute e in armonia

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Louise Hay, in questo agile volume, raccoglie 51 affermazioni positive per consentire a ogni suo fedele adepto di costruirsi un fisico sano, pieno di energia e vitalità. Le affermazioni rigurdano ogni parte del corpo (dalla testa ai piedi) e la loro assidua ripetizione acquista un valore terapeutico per la guarigione di ogni organo cui sono via via dedicate.

La pratica del pensiero positivo permette infatti di ristabilire quell’equilibrio psico-fisico. La cui rottura provoca la malattia. Chi è afflitto da qualche problema specifico potrà dunque ricorrere all’affermazione più opportuna per guarire dal disturbo di cui soffre, ma soprattutto per riconciliarsi con se stesso, imparando ad apprezzare quelle caratteristiche fisiche che non gli sono mai piaciute e la cui non accettazione ha probabilmente somatizzato.

Nella cassetta allegata la voce incisa accompagnerà l’ascoltatore nella pratica del pensiero positivo, favorendo il rapido conseguimento di un’eccellente salute, grazie a un rinnovato amore per il proprio corpo, per il proprio aspetto, per la propria persona.

L’amore è molto di più

UN SENTIMENTO CHIAMATO AMORE

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Come è capitato ad ognuno di noi, quando il bambino entra a far parte della famiglia, impara rapidamente che cosa significhi l’amore per i genitori; egli riceve un’enorme quantità di messaggi disorientanti e sovente contraddittori su ciò che viene considerato un comportamento accettabile o discutibile, e ben presto capisce quali atti suscitino il sorriso e quali la disapprovazione. Piuttosto precocemente, dunque, si deduce che l’amore da parte dei genitori è qualcosa che ci si guadagna mediante un comportamento corretto. Tale schema viene spesso rafforzato dall’istruzione religiosa, attraverso la quale si apprende come ottenere l’amore di Dio attraverso opere buone. Pertanto il piccolo si impadronisce delle regole del gioco (come conquistare l’approvazione ed evitare il biasimo), oppure rifiuta radicalmente la prassi e gli viene pertanto attribuita una cattiveria intriseca.

Tuttavia l’amore non consiste nell’approvazione. Se il benessere affettivo dipende sempre dal giudizio e dall’approvazione altrui, ci ritroviamo prigionieri di un ennesimo sistema chiuso, in cui siamo costretti a reprimere noi stessi per conquistare l’amore.
Inoltre, se si pensa di aver bisogno di approvazione per sopravvivere, come pare dimostrare il rapporto con i genitori, si provano ostilità e risentimento crescenti verso coloro che si desidera compiacere. In tal modo si vengono sempre ad odiare le persone di cui si ritiene di avere maggiore bisogno.
Pertanto, il gioco dell’approvazione-disaprovazione non è che una variante del gioco necessità-obbligo, ovvero compiacere e fare di tutto per mostrarci meritevoli d’amore, in modo da obbligare il prossimo ad amarci e magari indurlo a pensare che con le nostre richieste e necessità, gli siamo indispensabili.
L’amore è molto di più che ottenere approvazione, sebbene questa sia sovente il risultato naturale di un sano rapporto affettivo.

ESERCIZIO N. 1

Tracciate una linea verticale su un foglio bianco, dividendo la pagina a metà. In testa alla colonna di sinistra scrivete: “I pensieri di mia madre sull’amore erano…”, e in testa a quela di destra: “I pensieri di mio padre sull’amore erano…”; quindi osservate tali annotazioni.
Tentate di capire quale sistema di convinzioni sull’amore avevano i vostri genitori, cercando di non fare loro torto, e cominciate a rimuovere i pensieri negativi accogliendo al tempo stesso quelli positivi. Osservate quali sentimenti tale operazione suscita in voi.

Tratto da: Bob Mandel – La terapia dell’amore

Kathleen Keating

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Come un drago, l’amore è un magico paradosso. A volte feroce. A volte tenero. Sempre misterioso.
I gesti d’affetto non dipendono infatti da quanto facciamo, ma da quanto amore scorre in ciò che facciamo. Quindi siate amore, costruite amore. L’amore è il modo in cui è iniziata la nostra vita. E questo è il nostro destino: amare, essere amati e aggiungere amore al mondo in cui viviamo.
Questo è quindi un libro per tutti giovani e anziani, innamorati e non, colleghi, amici, in famiglia, utile tra coloro che sono legati da parentela o da gentilezza, o anche semplicemente con qualcuno che sta passando attraverso il nostro cuore.
Imparando a praticare la “terapia dell’amore”, impareremo anche a riceverla. Perché ricevere è dare. Dare è ricevere.
Osservate il vostro amore che cresce: dunque creda nell’energia trasformatrice dell’amore, può essere un “terapeuta dell’amore”.

I messaggi del corpo

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Nella nostra società ed in particolare in quella occidentale alla quale apparteniamo siamo stati abituati da sempre per educazione, cultura, culto ecc… a tenere sotto controllo il nostro corpo, le nostre emozioni, i nostri istinti, i nostri bisogni corporei.

Appena un sintomo o un disturbo si presenta, psicologico o fisico lo scacciamo immediatamente con la pillolina magica. Un’arma a doppio taglio. Un malessere, una depressione o un sintomo fisico sono i segnali che ci manda l’anima attraverso il sensore che è il nostro corpo fisico e le sue emozioni o dolori per riportarci alla nostra naturalità. Purtroppo spesso non solo i messaggi non vengono ascoltati ma vengono soppressi con l’uso dei farmaci e solo momentaneamente allontanati. Il messaggio continuerà a ripresentarsi e a far sentire la propria voce. Non venendo colto nel tempo il rischio è quello di somatizzare i primi malesseri in disturbi di di entità sempre maggiore.

Perchè si presentano tali disturbi?

Emozioni negative come istinti repressi, rabbia, paura, frustrazione, senso di colpa e senso di ineguatezza spesso inconscio si traducono in depressione, cefalee, attacchi di panico, e altro.

Come fare dunque?

Prima cosa importante è riprendere in mano la nostra vita e riprenderci la nostra natura, e liberarci dai condizionameti che ci hanno allontanati dalla nostra essenza, rallentare i tempi, i ritmi e amarci di più, rispettarci di più e soprattutto imparare ad ascoltare il nostro corpo e la nostra anima, i messaggi che ci manda, ascoltare le nostre reali e naturali esigenze senza reprimerle, conoscerci meglio, capire ciò che ci fa stare realmente bene che spesso è diverso da ciò che gli altri si aspettano da noi.

Il nostro corpo è il veicolo col quale ci parla la nostra anima, quindi possiamo tranquillamente affidarci a noi stessi poichè nessuno può sapere cosa è meglio per noi, di noi stessi.

I genitori, i famigliari, i maestri, i medici, i preti, gli amici, i parenti non fanno altro che creare delle interferenze fra quello che siamo noi e la nostra vera essenza col rischio di disorientarci. E col tempo l’ascolto diventa sempre più incomprensibile poichè offuscato da tante onde di disturbo. Questo disorientamento che ci allontana dalla nostra reale natura crea problematiche psicologiche o fisiche. Ciò che arriva sotto forma di disturbo non è solo un messaggio ma un dono. Ascoltando il nostro corpo, la nostra anima percepiamo cosa non sta andando e dove invece desideriamo realmente andare. La terapia della soppressione del sintomo ci impedisce questa comunicazione fra noi e la nostra anima. Il sintomo va ascoltato, accolto e capito e deve essere interpretato come un indicazione per dare una svolta positiva alla nostra vita ci deve insegnare ad amarci di più. Sopprimendolo, continuando ad ascoltare gli altri che vorrebbero che noi fossimo uniformati secondo determinate regole, sopprimendo le nostre reali esigenze accontentando i nostri cari e i conoscienti, continuando a correre ad affannarci oberati dai “doveri” verso qualcosa e verso qualcuno che “crediamo” avere bisogno di noi o che si aspetta qualcosa da noi, e pensando che non è possibile fermare la nostra folle corsa il sintomo si somatizza ed iniziano a crearsi le malattie. Queste arrivano per fermarci, per farsi ascoltare. Il disagio, ascoltato per tempo e afidandoci al nostro medico interiore e a ciò che a da dirci possiamo evitare l’aggravarsi dei disturbi.

In tutti noi c’è uno sciamano, un maestro, un guaritore che ci parla attraverso il nostro corpo e nessuno ci conosce meglio, è la nostra parte spirituale collegata con la natura di tutte le cose. Le stesse malattie sono la risposta alla nostra mancanza di ascolto dello sciamano, del medico, del guaritore che è dentro tutti noi.

Abbiamo bisogno di far riemergere nella nostra vita tutte le nostre potenzialità latenti e spesso represse dalla società e da noi stessi che ne siamo condizionati. Abbiamo bisogno di far riemergere la parte creativa, la parte passionale, i talenti nascosti dentro di noi per sentirci appagati, felici e pieni di vita, solo cosi ritroviamo il benessere psicologico ed il benessere ficico. Ascoltando i messaggi che la nostra anima o il nostro se superiore, o la nostra parte spirtituale (è possibile identificarlo in vari modi) ci manda attraverso il nostro corpo.

Quindi imparare ad ascoltare il nostro corpo, il suo interno, i nostri organi, amarli, il nostro respiro, amare l’aria che entra ed esce dai polmoni, ascoltarla… fermarci quando stiamo correndo troppo e mettersi in ascolto.

Siamo abituati a sentire persone che si lamentano in continuazione per questo e per quello. Il lamento crea condizioni negative sia per chi lo esercita sia per chi lo ascolta. Siamo abituati a fare le vittime quando in realtà tutto dipende solo da noi anche se non ce ne rendiamo conto e gli avvenimenti esattamente come lo stato fisico sono la causa degli effetti che noi abbiamo creato e dell’energia che abbiamo messo alla nostra esistenza terrena. Quindi non esistono reali colpevoli, non c’è niente e nessuno al quale puntare il dito se qualcosa va storto, e nemmeno colpevolizzarci o rimurginare. Non abbiamo bisogno di creare ulteriore energia negativa, dobbiamo solo imparare ad amarci, a stimarci a bandire da noi senso di colpa o vittimismo, consapevoli che c’è una DEA dentro ogni donna ed un DIO dentro ad ogni uomo.

Se iniziamo ad amarci ed a stimarci istantaneamente inizieremo a tenere lontane dalla nostra vita le emozioni dannose che tanto ci disturbano o l’inutile senso di vittimismo consapevoli che noi siamo gli artefici del nostro destino. SOLO noi e nessuno altro. Nessuno ci può realmente aiutare poichè solo noi sappiamo cosa abbiamo bisogno e dentro di noi c’è un medico ed un maestro che ci conosce come nessun altro. E’ l’unico al quale dobbiamo dare ascolto.

Dobbiamo amarci mentre ci nutriamo e amare il cibo che stiamo masticando. Amare ogni cosa che facciamo, riempire la vita d’amore. In questo modo cambiamo l’energia intorno a noi e anche gli altri se ne accorgeranno e cambieranno a loro insaputa migliorando e non chiedendoci cose che si aspettano da noi. Queste dinamiche nel corso del tempo e degli anni sono fondamentali per una buona salute psicofisica.

Nel corso degli anni ho visto famiglie distruggersi dalla loro stessa co-dipendenza, dalle ansie e dallo stress, nelle quali ognuno si aspettava qualcosa dagli altri componenti della famiglia ed aggravare la propria e la loro situazione nel tempo fino a trasformarla in malattie dapprima leggere e poi gravi. Evitiamo di essere delle macchine e riappropiamoci della nostra naturale essenza del nostro vero IO.

Ascoltiamo i messaggi che il corpo ci manda per crescere come individui e capire ciò che desideriamo da questa esistenza terrena. E’ fondamentale per essere sani, felici e realizzati.

di Monica Giovine


Roy Martina

Equilibrio Emozionale

Dal massimo impegno all’annullamento di ogni fatica: la via che conduce alla pace e alla guarigione interiore


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Vivere partendo dalle proprie forze. Essere in equilibrio con le proprie emozioni. Possedere un forte senso di amor proprio e del rispetto di sé stessi. Non soffrire più di paure, tensioni, fobie e altre emozioni ostacolanti. Non è una cosa che desideriamo tutti? Roy Martina ha sviluppato un nuovo metodo (dopo quello di “Integrazione NeuroEmozionale”) con il quale si può cominciare da soli a individuare e risolvere quelle emozioni che costituiscono un elemento bloccante a livello fisico o psichico.

Equilibrio Emozionale è un metodo semplificato che potete mettere in pratica da soli: funziona in maniera veloce ed efficace. Roy Martina ha scoperto, grazie alla sua esperienza di medico, che molti disturbi sono difficili da trattare e che la loro analisi può richiedere molto tempo. Ha scoperto, inoltre, che un’emozione può costituire un ostacolo alla guarigione di molti disturbi fisici e psichici. Il nostro corpo indica, di volta in volta, se a livello emotivo siamo in equilibrio o meno.

Se l’Equilibrio Emozionale è disturbato, ne consegue una perdita d’energia, dell’amor proprio e del rispetto di sé stessi: si avvertono paura, fobia, insicurezza, rabbia, gelosia ed esiste la possibilità che si presentino disturbi, mancanza di vitalità e perdita d’energia. Equilibrio Emozionale è un metodo unico, rivoluzionario, basato sulla conoscenza antica dei percorsi dell’energia. È facile da apprendere e vi permetterà di scoprire il rapporto esistente tra il modo in cui vi sentite fisicamente e il vostro modo di comportarvi. Vi darà la chiave per creare ciò che volete.

Scarso amor proprio, fobie, depressioni, mal di testa, stanchezza e nervosismo apparterranno al passato. Grazie a questo libro l’Equilibrio Emozionale è ora alla portata di tutti ed è il primo passo verso una completa vitalità.

Guardare

attornoOccorre guardare avanti, con attenzione tutto ciò che ci accade in torno, e da tutto possiamo trarre un messaggio, un insegnamento corretto.

Anonimo