E quando tu desideri qualcosa..

[…] “Sono le forze che sembrano negative, ma che in realtà ti insegnano a realizzare la tua Leggenda Personale.

Preparano il tuo spirito e la tua volontà.

Perchè esiste una grande verità su questo pianeta: chiunque tu sia o qualunque cosa tu faccia, quando desideri una cosa con volontà, è perchè questo desiderio è nato nell’anima dell’Universo. Quella cosa rappresenta la tua missione sulla Terra.”

“Anche se si tratta soltanto di viaggiare? O di sposare la figlia di un commerciante di tessuti?”

“Oppure di cercare un tesoro. L’Anima del Mondo è alimentata dalla felicità degli uomini. O dall’infelicità, dall’invidia, dalla gelosia.

Realizzare la propria leggenda personale è il solo dovere degli uomini. Tutto è una sola cosa. E quando tu desideri qualcosa, tutto l’Universo cospira affinchè tu realizzi il tuo desiderio.”

[…] Sentì all’improvviso che avrebbe potuto guardare il mondo come la povera vittima di un ladro, oppure
come un avventuriero in cerca di un tesoro.

“Sono un avventuriero in cerca di un tesoro,” pensò deciso, prima di sprofondare esausto nel sonno.

estratto da L’Alchimista di Paulo Coelho

L'Alchimista - Edizione Illustrata

Da non perdere

Impara ad ascoltare il tuo cuore: è l’insegnamento che scaturisce da questa favola spirituale e magica. Alle frontiere tra il racconto da mille e una notte e l’apologo sapienziale, L’Alchimista è la storia di una iniziazione. Ne è protagonista Santiago, un giovane pastorello andaluso il quale, alla ricerca di un tesoro sognato, intraprende quel viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico, che al di là dello Stretto di Gibilterra e attraverso tutto il deserto nordafricano lo porterà fino all’Egitto delle Piramidi. E sarà proprio durante il viaggio che il giovane, grazie all’incontro con il vecchio Alchimista, salirà tutti i gradini della scala sapienziale: nella sua progressione sulla sabbia del deserto e, insieme, nella conoscenza di sé, scoprirà l’Anima del Mondo, l’Amore e il Linguaggio Universale, imparerà a parlare al sole e al vento e infine compirà la sua Leggenda Personale. Il miraggio, qui, non è più solo la mitica Pietra Filosofale dell’Alchimia, ma il raggiungimento di una concordanza totale con il mondo, grazie alla comprensione di quei “segni”, di quei segreti che è possibile captare solo riscoprendo un Linguaggio Universale fatto di coraggio, di fiducia e di saggezza che da tempo gli uomini hanno dimenticato.

La filosofia di vita di Louise Hay

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Louise Hay ha sempre affermato di non essere una guaritrice. Non guarisce nessuno. Il suo lavoro è una pietra miliare nel cammino. Qualcuno di voi ha già lavorato molto su se stesso, e questa filosofia sarà una revisione e un approfondimento di quanto voi già sapete. Qualcuno di voi è nuovo a queste idee e sta solo ora cominciando il suo viaggio interiore, potreste trovare che i vostri interruttori vengono accesi!
Rendiamoci conto che ognuno di noi, me incluso, imparerà qualcosa che gli consentirà di migliorare la qualità della sua vita.
E’ sempre possibile rilasciare vecchi schemi che ci hanno limitato per così tanto tempo. E’ sempre possibile permettere alle nuove idee di entrare nella nostra Coscienza. Idee che ci consentiranno di sbocciare in maniere che mai avremmo creduto possibili. Non si tratta di credere ma di provare, verificare. In realtà tutti conosciamo già questi punti, ma spesso ce ne dimentichiamo. Come al solito non si impara ma si ricorda solo quello che si sa già.


1. Ciò che diamo ci ritorna

Sempre. Questo messaggio circola da molto tempo. Ricordate la regola d’oro: “Non fate agli altri quello che non volete sia fatto a voi”. Questa regola d’oro non è stata creata per produrre colpevolezza. E’ una legge della natura che tu sarai trattato esattamente come tratti gli altri. Questo si applica anche ai nostri pensieri. Se noi giudichiamo e critichiamo, anche con il pensiero, anche noi saremo giudicati e criticati. Se amiamo e accettiamo noi stessi incondizionatamente e accettiamo anche gli altri incondizionatamente, allora attrarremo persone nelle nostre vite che ci daranno lo stesso Amore Incondizionato e Accettazione.
Pensieri di odio attraggono pensieri e azioni di odio. Pensieri di gelosia attraggono mancanza e perdita nelle nostre vite. D’altra parte pensieri di Perdono attraggono salute e prosperità. Pensieri d’Amore portano non solo Amore nelle nostre vite ma più positività di quanto noi stessi possiamo immaginare. Creando uno sbilanciamento nell?universo, che dovrà compensare e quindi riceveremo.

2. Quello che noi pensiamo di noi stessi e della nostra vita diventa reale per noi
Questo è il perché è importante esaminare in che cosa noi crediamo. Veramente troppo spesso ciò che crediamo deriva dalle credenze limitanti dei nostri genitori e della nostra società. Louise spesso chiede di sedere quietamente e di elencare i grandi temi della vita, scrivendo le credenze che abbiamo a proposito di questi argomenti.

Tipo: che cosa credi a proposito degli uomini, delle donne, dell’Amore, del sesso, della salute, del tuo corpo, della mancanza, della prosperità, dell’età, del lavoro, del successo, e di Dio?

E’ sorprendente quante di queste credenze sono state acquisite all’età di cinque anni. Sicuramente, non tutte queste vecchie credenze sono rilevanti nella nostra vita presente. E’ molto utile una “pulizia mentale” periodica. Dal momento che tutte le credenze sono scelte, puoi anche scegliere quelle che ti sostengono e ti nutrono di più. C?è anche un corollario a questo punto: le parole che usiamo per descrivere le nostre esperienze, creano la nostra realtà.
Attenzione alle parole che si usano! Una delle scoperte più importanti della nostra era. Provate a mettere un registratore vicino al telefono e poi ascoltate quali sono le vostre parole ricorrenti. E il tono che usate. Le frasi fatte che utilizzate e quanto le utilizzate.


3. I nostri pensieri sono creativi

Questa è la più importante legge della natura che abbiamo bisogno di conoscere. Un piccolo pensiero non fa una grande differenza, ma i pensieri sono come gocce d’acqua. Si accumulano nel tempo. Ed è così che se continuiamo a ripetere gli stessi pensieri ancora e ancora, loro crescono, e la goccia diventa una pozzanghera, e la pozzanghera uno stagno, e lo stagno un oceano. Se sono positivi, possiamo galleggiare nell’oceano della vita. Se i pensieri sono negativi, possiamo affogare in un mare di negatività.

Qual è il vostro normale atteggiamento quando vi svegliate la mattina? Se è un continuo lamentarsi e arrabbiarsi, quello sarà il tipo di giornata che avrete. Se è un’attitudine di speranza, fede, e Amore, quello sarà il giorno che vivrete perché è quello di cui avete bisogno. Sedete quietamente per qualche minuto e notate i vostri pensieri. Veramente volete il tipo di vita che questi pensieri creano? Scegliete pensieri che vi nutrono.

I nostri pensieri sono creativi e tu sei il pensatore! Qualsiasi oggetto o impresa è stato prima un pensiero nella mente di qualcuno, un?idea. Che idea abbiamo di noi stessi?
Quante volte nella vita ci fermiamo a creare, pardon pensare, a quello che vogliamo veramente? Se vogliamo realizzare qualcosa ci dobbiamo pensare, visualizzare, portare attenzione.


4. Noi meritiamo di essere amati

Tutti noi. Voi e io. Non dobbiamo “guadagnare” Amore. Non dobbiamo guadagnare il diritto di respirare; noi respiriamo perché esistiamo. Noi siamo degni di Amore perché esistiamo. Noi dobbiamo sapere solo questo. Noi meritiamo il nostro proprio Amore. Non permettiamo alle opinioni negative dei nostri genitori o ai pregiudizi popolari della nostra società di abbassare la nostra luce. La verità del vostro Essere è che voi potete essere amati, se VOI lo credete! Ricordate, i vostri pensieri creano la vostra realtà. Ciò che l’altra gente pensa non ha niente a che fare con questo. Dite a voi stessi adesso: “Io merito di essere amato.”

5. Auto-approvazione e auto-accetazione sono la chiave per i cambiamenti positivi
Quando siamo arrabbiati con noi stessi, quando giudichiamo e critichiamo qualunque cosa facciamo, quando abusiamo di noi stessi, le nostre vite non funzionano. Le vecchie credenze negative a proposito di noi stessi sono solo vecchi modi di pensare e non hanno base nella verità. Come possiamo aspettarci che gli altri ci amino e ci accettino se noi per primi non ci amiamo e non ci accettiamo? “Io amo e accetto me stesso esattamente come sono” è il più potente pensiero che vi aiuterà a creare un mondo di gioia.


6. Noi possiamo lasciare andare il passato e perdonare chiunque

Il passato esiste soltanto nella nostra mente. Trattenere vecchi dolori è un modo per punire noi stessi oggi per qualcosa che qualcuno ha fatto molto tempo fa. Questo non ha per niente senso. Troppo spesso noi sediamo in una prigione di risentimento auto-creato, e questo è un modo terribile per vivere. Libera te stesso. Perdonare non vuol dire giustificare il cattivo comportamento di qualcun altro; vuol dire lasciare andare il nostro risentimento su quella situazione. Chiunque, inclusi voi stessi, sta facendo il meglio che può in ogni momento, con la Comprensione, l’Attenzione, e la Conoscenza che ha in quel momento. Rinunciare al nostro risentimento e rimpiazzarlo con la comprensione libera noi stessi. Il Perdono è un dono a noi stessi.

7. Il perdono apre la via all’amore

L’Amore è l’obiettivo. L’Amore Incondizionato. Come ci arriviamo? Attraverso la porta del Perdono. Il perdono è come gli strati di una cipolla. Qualche volta è meglio cominciare con il perdonare le persone che sono più facili da perdonare, muovendosi verso dolori sempre maggiori man mano che diveniamo più sperti in questo processo. E così possiamo “sfogliare” i dolori uno ad uno fino a che non arriviamo ad un livello più profondo di comprensione. Troveremo l’Amore ad aspettarci. Amore e Perdono vanno mano nella mano.

8. L’Amore è la più potente forza di guarigione che c’è
L’Amore stimola il nostro sistema immunitario. Noi non possiamo guarire, o diventare interi, in un’atmosfera di odio. E mentre impariamo ad amare noi stessi diventiamo potenti. L’Amore ci aiuta a passare da vittime a vincitori. Il nostro Amore per noi stessi ci attrae verso quello di cui abbiamo bisogno per il nostro cammino di guarigione. Le persone che si sentono a posto con se stesse sono attraenti naturalmente.


9. Semplicemente decidete di volere

Non è necessario aspettare di sapere come fare tutte queste cose. Tutto quello che dobbiamo fare è volerle fare. Perché i nostri pensieri sono creativi. Se avete un pensiero, “Io voglio cominciare a rilasciare il giudizio, o a perdonare, o ad amare me stesso”, voi state mandando quel messaggio nell’Universo. E nel ripeterlo ancora e ancora, mettete in moto le Leggi dell’Attrazione. Nuove strade si dispiegheranno per aiutarvi. L’Universo vi ama ed è lì pronto ad aiutarvi a manifestare qualunque cosa voi decidiate di credere e di pensare. Sii veramente desideroso di avere una buona vita!

Vivere giorno per giorno pensando positivo per raggiungere i propri obiettivi

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Una piccola antologia di affermazioni positive, opera di una grande maestra di vita.

Secondo la visione di Louise L. Hay, i pensieri possiedono un enorme potere creativo, per cui svolgono un ruolo vitale nel processo di cambiamento. Le affermazioni non sono che piccoli avvertimenti destinati al nostro sé interiore, in grado di imbrigliare il potere del pensiero positivo e di indirizzarlo nella giusta direzione.

Louise ha concepito le sue affermazioni in maniera tale che investano tutti gli aspetti della vita, ed è buona cosa iniziare a leggerle e ripeterle da subito, soprattutto prima di andare a letto.

«Le numerose affermazioni positive contenute in questo piccolo libro vi mostreranno che il vostro punto di forza è sempre nel momento presente, poiché è nel presente che spargete i semi mentali per creare nuove esperienze.La sensazione di essere bloccati è illusoria, perché voi avete il potere di scegliere nuovi pensieri e nuovi modi di pensare. Così il vostro futuro sarà sempre più positivo, più ricco d’amore e più prospero. Riflettete su come vi piacerebbe vivere e su ciò che vorreste realizzare.Giorno per giorno vi aiuterò a guidare il vostro pensiero in modo positivo per realizzare questi obiettivi. Leggendo e ripetendo tali affermazioni la vostra mente inizierà a sviluppare nuove abitudini che potrete adottare per il resto della vostra vita!».
LOUISE L. HAY

Una guida pratica per capirsi e accettarsi, per vivere in armonia con se stessi e con gli altri, e riempire d’amore la propria vita.

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Solo se amiamo, accettiamo e approviamo realmente noi stessi, così come siamo, tutto andrà bene nella nostra vita. L’approvazione e l’accettazione di se stessi, qui e ora, sono le chiavi per arrivare a cambiamenti positivi in ogni aspetto della nostra vita.

Questo principio fondamentale costituisce il motivo ispiratore di Ama te stesso, il tema che ritorna, insistente e persuasivo in quest’opera originale, concepita da Louise Hay per offrire tutti gli strumenti utili per applicare concretamente nel quotidiano la filosofia del pensiero positivo.
Mediante gli esercizi di visualizzazione e i questionari, grazie all’uso ripetuto di affermazioni che infondono convinzioni positive, oltre che attraverso il lavoro allo specchio e l’attento ascolto del nostro corpo, che riflette i nostri pensieri e il nostro stato interiore, possiamo liberarci dagli schemi mentali negativi e cambiare la nostra vita.

Realizza i tuoi sogni!

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La parabola del ranocchio…

C’era una volta una gara … di ranocchi. L’obiettivo era arrivare in cima a una gran torre. Richiamata dall’insolito spettacolo, si radunò molta gente per vedere e fare il tifo. Cominciò la gara, ma in realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi del tipo: “Ma che pena!!! Non ce la faranno mai!” E così alcuni ranocchi, che percepirono questi commenti, cominciarono a desistere, sfiduciati, tranne uno, che continuava a cercare di raggiungere la cima. Ma la gente continuava:

“… Che pena!!! Non ce la faranno mai!…”

Sennonché molti ranocchi si diedero per vinti tranne il solito ranocchio testardo che continuava ad insistere. Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio testardo, che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine, la cima.

Quindi, com’è naturale che fosse, gli altri vollero sapere come avesse fatto e uno degli altri ranocchi più curiosi si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere quella difficile prova. Non ottenne risposta. E cosi si scoprì che quel ranocchio vincitore… era sordo!

Non ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere negative… derubano le migliori speranze del tuo cuore! Ricorda sempre il potere che hanno le parole che ascolti o leggi. Per cui, preoccupati di essere sempre POSITIVO!

Sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni.

E ricorda: l’ottimismo è la concezione filosofica secondo la quale il mondo è ordinato positivamente e il bene deve necessariamente prevalere sul male.

Prove sbalorditive del potere della mente. Prefazione di Louise L. Hay

Prezzo € 10,97

invece di € 12,90 (-15%)

Sono grata a David Hamilton per aver scritto questo libro illuminante. Sono certa che le sue ricerche contribuiranno ad accrescere nelle persone la consapevolezza che siamo fatti di energia. Far entrare questa verità nella nostra vita ci darà il potere di vivere ogni giorno sapendo consciamente che ogni pensiero influenza direttamente il nostro mondo e gli dà forma. È difficile leggere questo libro senza diventare esseri umani che amano in modo più consapevole.
Dalla Prefazione di LOUISE L. HAY, autrice del bestseller “Puoi Guarire la Tua Vita

Questo libro descrive il modo in cui i nostri pensieri, sentimenti, idee, convinzioni, speranze e sogni modificano le condizioni del nostro corpo, le circostanze della nostra vita e perfino la situazione del mondo.

Siamo davvero ciò che pensiamo

David Hamilton esplora l’affascinante connessione tra mente e corpo, raccogliendo in queste pagine le ricerche condotte da scienziati, guaritori e mistici di tutto il mondo. Arricchito da una preziosa bibliografia, il volume ci aiuta a comprendere una grande verità: l’aspetto più significativo dei nostri pensieri è la sorgente da cui nascono. Le nostre azioni sono importanti, ma ancor più importante è l’idea che le ha fatte nascere perché… è davvero il pensiero che conta!

Grazie a questo libro scoprirai:

  • il potere dell’intenzione collettiva
  • gli effetti della meditazione sul corpo
  • come i pensieri possono influenzare la struttura del DNA
  • la verità su come guarire noi stessi e gli altri, anche a distanza

I messaggi del corpo

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Nella nostra società ed in particolare in quella occidentale alla quale apparteniamo siamo stati abituati da sempre per educazione, cultura, culto ecc… a tenere sotto controllo il nostro corpo, le nostre emozioni, i nostri istinti, i nostri bisogni corporei.

Appena un sintomo o un disturbo si presenta, psicologico o fisico lo scacciamo immediatamente con la pillolina magica. Un’arma a doppio taglio. Un malessere, una depressione o un sintomo fisico sono i segnali che ci manda l’anima attraverso il sensore che è il nostro corpo fisico e le sue emozioni o dolori per riportarci alla nostra naturalità. Purtroppo spesso non solo i messaggi non vengono ascoltati ma vengono soppressi con l’uso dei farmaci e solo momentaneamente allontanati. Il messaggio continuerà a ripresentarsi e a far sentire la propria voce. Non venendo colto nel tempo il rischio è quello di somatizzare i primi malesseri in disturbi di di entità sempre maggiore.

Perchè si presentano tali disturbi?

Emozioni negative come istinti repressi, rabbia, paura, frustrazione, senso di colpa e senso di ineguatezza spesso inconscio si traducono in depressione, cefalee, attacchi di panico, e altro.

Come fare dunque?

Prima cosa importante è riprendere in mano la nostra vita e riprenderci la nostra natura, e liberarci dai condizionameti che ci hanno allontanati dalla nostra essenza, rallentare i tempi, i ritmi e amarci di più, rispettarci di più e soprattutto imparare ad ascoltare il nostro corpo e la nostra anima, i messaggi che ci manda, ascoltare le nostre reali e naturali esigenze senza reprimerle, conoscerci meglio, capire ciò che ci fa stare realmente bene che spesso è diverso da ciò che gli altri si aspettano da noi.

Il nostro corpo è il veicolo col quale ci parla la nostra anima, quindi possiamo tranquillamente affidarci a noi stessi poichè nessuno può sapere cosa è meglio per noi, di noi stessi.

I genitori, i famigliari, i maestri, i medici, i preti, gli amici, i parenti non fanno altro che creare delle interferenze fra quello che siamo noi e la nostra vera essenza col rischio di disorientarci. E col tempo l’ascolto diventa sempre più incomprensibile poichè offuscato da tante onde di disturbo. Questo disorientamento che ci allontana dalla nostra reale natura crea problematiche psicologiche o fisiche. Ciò che arriva sotto forma di disturbo non è solo un messaggio ma un dono. Ascoltando il nostro corpo, la nostra anima percepiamo cosa non sta andando e dove invece desideriamo realmente andare. La terapia della soppressione del sintomo ci impedisce questa comunicazione fra noi e la nostra anima. Il sintomo va ascoltato, accolto e capito e deve essere interpretato come un indicazione per dare una svolta positiva alla nostra vita ci deve insegnare ad amarci di più. Sopprimendolo, continuando ad ascoltare gli altri che vorrebbero che noi fossimo uniformati secondo determinate regole, sopprimendo le nostre reali esigenze accontentando i nostri cari e i conoscienti, continuando a correre ad affannarci oberati dai “doveri” verso qualcosa e verso qualcuno che “crediamo” avere bisogno di noi o che si aspetta qualcosa da noi, e pensando che non è possibile fermare la nostra folle corsa il sintomo si somatizza ed iniziano a crearsi le malattie. Queste arrivano per fermarci, per farsi ascoltare. Il disagio, ascoltato per tempo e afidandoci al nostro medico interiore e a ciò che a da dirci possiamo evitare l’aggravarsi dei disturbi.

In tutti noi c’è uno sciamano, un maestro, un guaritore che ci parla attraverso il nostro corpo e nessuno ci conosce meglio, è la nostra parte spirituale collegata con la natura di tutte le cose. Le stesse malattie sono la risposta alla nostra mancanza di ascolto dello sciamano, del medico, del guaritore che è dentro tutti noi.

Abbiamo bisogno di far riemergere nella nostra vita tutte le nostre potenzialità latenti e spesso represse dalla società e da noi stessi che ne siamo condizionati. Abbiamo bisogno di far riemergere la parte creativa, la parte passionale, i talenti nascosti dentro di noi per sentirci appagati, felici e pieni di vita, solo cosi ritroviamo il benessere psicologico ed il benessere ficico. Ascoltando i messaggi che la nostra anima o il nostro se superiore, o la nostra parte spirtituale (è possibile identificarlo in vari modi) ci manda attraverso il nostro corpo.

Quindi imparare ad ascoltare il nostro corpo, il suo interno, i nostri organi, amarli, il nostro respiro, amare l’aria che entra ed esce dai polmoni, ascoltarla… fermarci quando stiamo correndo troppo e mettersi in ascolto.

Siamo abituati a sentire persone che si lamentano in continuazione per questo e per quello. Il lamento crea condizioni negative sia per chi lo esercita sia per chi lo ascolta. Siamo abituati a fare le vittime quando in realtà tutto dipende solo da noi anche se non ce ne rendiamo conto e gli avvenimenti esattamente come lo stato fisico sono la causa degli effetti che noi abbiamo creato e dell’energia che abbiamo messo alla nostra esistenza terrena. Quindi non esistono reali colpevoli, non c’è niente e nessuno al quale puntare il dito se qualcosa va storto, e nemmeno colpevolizzarci o rimurginare. Non abbiamo bisogno di creare ulteriore energia negativa, dobbiamo solo imparare ad amarci, a stimarci a bandire da noi senso di colpa o vittimismo, consapevoli che c’è una DEA dentro ogni donna ed un DIO dentro ad ogni uomo.

Se iniziamo ad amarci ed a stimarci istantaneamente inizieremo a tenere lontane dalla nostra vita le emozioni dannose che tanto ci disturbano o l’inutile senso di vittimismo consapevoli che noi siamo gli artefici del nostro destino. SOLO noi e nessuno altro. Nessuno ci può realmente aiutare poichè solo noi sappiamo cosa abbiamo bisogno e dentro di noi c’è un medico ed un maestro che ci conosce come nessun altro. E’ l’unico al quale dobbiamo dare ascolto.

Dobbiamo amarci mentre ci nutriamo e amare il cibo che stiamo masticando. Amare ogni cosa che facciamo, riempire la vita d’amore. In questo modo cambiamo l’energia intorno a noi e anche gli altri se ne accorgeranno e cambieranno a loro insaputa migliorando e non chiedendoci cose che si aspettano da noi. Queste dinamiche nel corso del tempo e degli anni sono fondamentali per una buona salute psicofisica.

Nel corso degli anni ho visto famiglie distruggersi dalla loro stessa co-dipendenza, dalle ansie e dallo stress, nelle quali ognuno si aspettava qualcosa dagli altri componenti della famiglia ed aggravare la propria e la loro situazione nel tempo fino a trasformarla in malattie dapprima leggere e poi gravi. Evitiamo di essere delle macchine e riappropiamoci della nostra naturale essenza del nostro vero IO.

Ascoltiamo i messaggi che il corpo ci manda per crescere come individui e capire ciò che desideriamo da questa esistenza terrena. E’ fondamentale per essere sani, felici e realizzati.

di Monica Giovine


Roy Martina

Equilibrio Emozionale

Dal massimo impegno all’annullamento di ogni fatica: la via che conduce alla pace e alla guarigione interiore


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Vivere partendo dalle proprie forze. Essere in equilibrio con le proprie emozioni. Possedere un forte senso di amor proprio e del rispetto di sé stessi. Non soffrire più di paure, tensioni, fobie e altre emozioni ostacolanti. Non è una cosa che desideriamo tutti? Roy Martina ha sviluppato un nuovo metodo (dopo quello di “Integrazione NeuroEmozionale”) con il quale si può cominciare da soli a individuare e risolvere quelle emozioni che costituiscono un elemento bloccante a livello fisico o psichico.

Equilibrio Emozionale è un metodo semplificato che potete mettere in pratica da soli: funziona in maniera veloce ed efficace. Roy Martina ha scoperto, grazie alla sua esperienza di medico, che molti disturbi sono difficili da trattare e che la loro analisi può richiedere molto tempo. Ha scoperto, inoltre, che un’emozione può costituire un ostacolo alla guarigione di molti disturbi fisici e psichici. Il nostro corpo indica, di volta in volta, se a livello emotivo siamo in equilibrio o meno.

Se l’Equilibrio Emozionale è disturbato, ne consegue una perdita d’energia, dell’amor proprio e del rispetto di sé stessi: si avvertono paura, fobia, insicurezza, rabbia, gelosia ed esiste la possibilità che si presentino disturbi, mancanza di vitalità e perdita d’energia. Equilibrio Emozionale è un metodo unico, rivoluzionario, basato sulla conoscenza antica dei percorsi dell’energia. È facile da apprendere e vi permetterà di scoprire il rapporto esistente tra il modo in cui vi sentite fisicamente e il vostro modo di comportarvi. Vi darà la chiave per creare ciò che volete.

Scarso amor proprio, fobie, depressioni, mal di testa, stanchezza e nervosismo apparterranno al passato. Grazie a questo libro l’Equilibrio Emozionale è ora alla portata di tutti ed è il primo passo verso una completa vitalità.

Lasciare andare il passato

Lasciare andare il passato

Ripercorrendo gli eventi della propria vita, ognuno di noi ha avuto successi e insuccessi. Ma se mettiamo a fuoco le situazioni che riteniamo non vadano per il meglio, possiamo notare che hanno delle caratteristiche in comune, delle costanti che si ripetono nel tempo e che alla lunga si rivelano determinanti affinché quelle situazioni vadano male.

Dice Louise Hay che per ogni situazione che si ripete c’è un bisogno dentro di noi.

Se non fosse così non avremmo bisogno dei fallimenti, dei rapporti mediocri, della povertà, degli eccessi o di qualunque altra cosa corrisponda a un nostro problema.

Questi comportamenti che non vorremmo avere sono però solo dei sintomi e volontà e disciplina non bastano se non si elimina la causa. I sintomi torneranno di nuovo quando la volontà a un certo punto verrà meno.

È fondamentale invece entrare in contatto con i bisogni sottostanti e imparare a comunicarli con efficacia. Sono bisogni fondamentali di amore, di nutrimento, di contatto, di accettazione, di riconoscimento, di sicurezza e considerazione che quasi sempre ci rifiutiamo di ammettere.

Da bambini abbiamo imparato che esprimere liberamente le nostre emozioni è una cosa negativa. E questo vale un po’ per tutte le emozioni ma in particolare per ciò che ha a che fare con la sessualità e la rabbia.

La rabbia è talmente repressa che molti di noi sono spaventati dalla propria rabbia: temiamo di non riuscire a controllarla e che ci spinga a compiere qualche azione dannosa. Il risultato è che la rabbia o esce in modo del tutto inconscio e incontrollato come in un attacco d’ira, oppure si esprime in modo nascosto o spostato.

E’ invece importante e liberatorio permettere a noi stessi anzitutto di sentirla completamente e renderci così finalmente conto di quanta ne abbiamo e poi di creare una situazione sicura dove poterla esprimere: da soli all’inizio è difficile, meglio con una guida, con una persona esperta di cui ci possiamo fidare.

In una situazione sicura possiamo permetterci di parlare ad alta voce o di urlare, di scalciare o diventare collerici, di insultare chi vogliamo, di colpire cuscini e materassi, o qualunque altra cosa vogliamo fare.

Dopo aver fatto ciò in un ambiente sicuro, saremo molto più coscienti della nostra rabbia e di quali situazioni ci fanno arrabbiare e impareremo a mostrarla (non ad agirla) senza troppa paura di compiere atti distruttivi.

Saremo capaci di affrontare tali situazioni nella maniera che riteniamo sia più efficace e cominceremo ad usare la fermezza al posto della rabbia per farci valere.

Impareremo a chiedere ciò che ci serve e a fare ciò che desideriamo senza farci influenzare dagli altri o sentirci in colpa per i nostri desideri.

Dopo aver provato e manifestato la nostra rabbia, è necessario cercare il dolore che essa nasconde per sentirlo ed esternarlo. Utilizziamo la rabbia come meccanismo di difesa per non sentire questo dolore.

Perdonare

Perdonare non vuol dire giustificare il cattivo comportamento di qualcun altro o diventare vittime della violenza altrui; vuol dire lasciare andare il nostro risentimento su quella situazione.

Rinunciare al nostro risentimento e trasformarlo in comprensione libera noi stessi. Il perdono è un dono che ci facciamo.

Non è facile perdonare chi riteniamo ci abbia fatto dei torti o delle cattiverie, quindi cominciamo con le situazioni che ci sembrano più facili, per attraversare man mano dolori sempre maggiori. Cominciamo con piccoli, ma autentici, atti di perdono.

[..] Il perdono è quel processo di scioglimento dell’odio che nel tempo ci trasforma profondamente nel nostro modo di pensare, agire e sentire e ci libera dai legami col passato.

A questo serve infatti prendere coscienza della propria rabbia, serve a sciogliere l’odio distruttivo di cui essa è la punta dell’iceberg.

Perché il perdono sia autentico è necessario rinunciare all’odio vendicativo col quale vorremmo essere ripagati delle umiliazioni subite, invece di lenire le ferite che tali umiliazioni ci hanno prodotto.

Le affermazioni

Tutto ciò che abbiamo detto finora è possibile fin da ora, a patto che noi lo vogliamo. Dice Louise Hay che possiamo cominciare da subito a modificare gli schemi mentali a cui abbiamo ricorso finora, rendendo positivo il nostro modo di parlare e basandoci su schemi più positivi per i nostri pensieri.

Questo è possibile facendo uso delle affermazioni. Per affermazioni si intende scegliere consapevolmente frasi e termini che ci aiutino a metterci immediatamente nel processo per raggiungere quello che desideriamo.

Le affermazioni si possono fare davanti allo specchio, leggerle ad alta voce con convinzione, scriverle più volte al giorno o, perché no, anche cantarle.

Le affermazioni sono il primo passo per il cambiamento. Facendo affermazioni, diciamo all’inconscio che stiamo prendendo in mano la nostra situazione, che possiamo e vogliamo fare qualcosa per cambiare.

Le affermazioni usate con una certa costanza diventano convinzioni e produrranno sempre dei risultati.

Alcuni esempi di affermazioni:

* Sono una persona realizzata e sicura di sé

* Il mio corpo è vitale e la mia mente serena, sono in perfetta armonia

* Faccio tutte le cose con amore e ogni giorno la vita mi restituisce cose buone

* Riesco sempre a mettere in pratica le mie capacità e il mio talento

* Lavoro in un posto meraviglioso e i colleghi mi stimano

Perché le affermazioni siano funzionali è necessario che il messaggio da fornire all’inconscio sia ben chiaro. Quindi le frasi è meglio che siano dirette, precise e positive e lo scopo va dichiarato apertamente senza sottintesi. I verbi usati nelle affermazioni devono essere al presente.

Ad esempio la prima affermazione dice “Sono una persona realizzata e sicura di sé” e non “sarò una persona realizzata e sicura di sé“. E neanche “Non voglio più essere una persona insicura“.

Guardarci allo specchio e dirci ad esempio “ti amo” o “sono un uomo di successo” all’inizio potrà sembrarci poco buffo e verosimile, ma con le affermazioni stiamo gettando un seme.

di Claudio Faggi

http://www.ass-arcano.it/louise_hay.htm

Libro consigliato:


Louise L. Hay

Vivere!

Percorrere con successo il cammino dell’esistenza alla luce del pensiero positivo

Nel volume sono trattati i vari periodi e aspetti della vita umana, dall’infanzia alla vecchiaia, dal rapporto con il nostro corpo a quello con l’ambiente di lavoro.
Louise Hay ci insegna a prendere coscienza delle infinite risorse presenti in ciascuno di noi e a metterle al servizio delle nostre aspirazioni e del nostro benessere psicofisico. L’autrice propone inoltre una lista di 101 pensieri positivi in favore della vita da ripetere, meditare e assimilare per migliorare il rapporto con noi stessi e con quanti ci circondano, oltre che per sentirci finalmente appagati e felici.

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Conoscere le emozioni

emozioni

La qualità della nostra esistenza è influenzata dal modo in cui reagiamo emotivamente alle varie situazioni che ci troviamo ad affrontare.
Se le emozioni non sono comprese o se non vengono manifestate in modo costruttivo finiscono per dominare la nostra vita causando inutile sofferenza all’individuo, adulto o bambino che sia.

In tempi recenti la comprensione della vita emotiva si è notevolmente ampliata in seguito al diffondersi di nuove conoscenze sul funzionamento della mente e sui meccanismi sottostanti le diverse emozioni. Si è potuto constatare che non c’è un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste, ma che, al contrario, assume un ruolo attivo nella costruzione della sua realtà.

Gli psicologi hanno coniato l’espressione «dialogo interiore» per riferirsi al meccanismo attraverso il quale l’individuo elabora una propria visione degli eventi commentando internamente ogni esperienza personale. Sebbene spesso non ne siamo consapevoli, noi parliamo in continuazione a noi stessi e la maggior parte delle nostre reazioni emotive e dei nostri sentimenti sono influenzati dai contenuti di tali pensieri. Il modo in cui ognuno di noi parla a se stesso, interpretando e valutando la realtà circostante, può costituire un mezzo efficace per potenziare la capacità di affrontare varie situazioni problematiche.

La prima fase di questo percorso psico-educativo riguarda la consapevolezza emotiva, ossia il riconoscimento delle principali emozioni in se stessi e negli altri. Diversamente da altre procedure di educazione ora si vuole vedere come gestire le proprie emozioni, soprattutto quando si caratterizzano come emozioni negative o distruttive. La vera competenza emotiva consiste quindi nella conoscenza dei meccanismi mentali che stanno alla base delle emozioni.
Secondo gli studi non è l’evento a causare l’emozione, ma piuttosto sono i pensieri che determinano il tipo di reazione emotiva e comportamentale.

Si considerano «dannosi» quei pensieri che ci portano ad avere reazioni emotive esageratamene negative in
rapporto ad una data situazione.
Le caratteristiche dei pensieri dannosi sono essenzialmente queste:
–  descrivono in modo non realistico gli eventi distorcendoli;
–  sono pensieri esagerati, assolutistici;
–  non aiutano a raggiungere i propri scopi;
– portano a reazioni emotive eccessivamente intense e prolungate.

I pensieri utili comportano invece una visione più realistica e spesso positiva della realtà, che ridimensiona l’impatto emotivo di certi eventi e facilita il conseguimento dei propri scopi.

I principali tipi di pensieri dannosi sono i seguenti:
1. Pretese assolute. Sono una modalità di pensiero che solitamente si esprime con espressioni quali «Devo assolutamente ottenere quello che desidero», «Gli altri devono sempre trattarmi bene», «Certe cose non devono assolutamente succedere». L’illogicità di tale pensiero sta nel fatto che partendo da un obiettivo che si preferirebbe conseguire (ad esempio, ricevere approvazione dagli altri, ottenere considerazione e rispetto dagli altri), trasformiamo tale obiettivo da preferenza razionale ad esigenza assoluta che assume la forma di
«doverizzazione».
2. Pensiero catastrofico. Consiste nell’esagerare oltremodo l’aspetto spiacevole o doloroso di certi eventi. Tipici esempi sono: «È una cosa tremenda sbagliare», «È orribile essere criticati».
3.Intolleranza, insopportabilità. Si tratta di pensieri che denotano una bassa tolleranza nei confronti delle frustrazioni. Consistono nel ritenere che certi eventi (o talvolta certe persone) obiettivamente
spiacevoli non possono essere sopportati, ad esempio: «Non posso sopportare tutti questi compiti», «Non posso tollerare di essere trattato male».
4. Svalutazione globale di sé o degli altri. Consiste nel ritenere che poiché non si è riusciti bene in qualcosa, allora siamo un fallimento totale. Oppure la svalutazione globale può essere rivolta agli altri,
ritenendo che poiché uno o più aspetti del comportamento di una persona sono negativi, allora l’intera persona è negativa. Esempi di entrambi i tipi di svalutazione globale potrebbero essere: «Sono così stupido e incapace», «Sono proprio un perdente», «Quel mio compagno è una vera carogna».
5. Indispensabilità, bisogni assoluti. È un modo di pensare che ci porta erroneamente a considerare indispensabile ciò che in realtà è solo desiderabile, auspicabile, utile, ma di cui possiamo anche fare a
meno, pur con qualche inconveniente. Con questa forma di pensiero trasformiamo certi eventi, certe persone o certi oggetti in qualcosa di essenziale per la nostra felicità. È come se dicessimo «Posso essere
felice solo se avrò questo», ma così facendo ci costruiamo la nostra stessa infelicità. In molti casi ciò che consideriamo indispensabile sono l’approvazione, la stima, l’affetto, l’amicizia.
6. Generalizzare. Significa pensare in termini di «sempre», «mai», «tutti», «nessuno». Ad esempio «Mi va sempre tutto storto», «Non riesco mai a…», «Tutti se la prendono sempre con me», «Nessuno
mi vuole bene». Si tratta di pensieri poco realistici in quanto è altamente improbabile che certe cose si verifichino proprio sempre o mai o che tutti, proprio tutti, agiscano in un certo modo. Si tratta
piuttosto di generalizzazioni estreme che ci portano ad avere una visione disfattista della realtà.

Riconoscere le componenti irrazionali del proprio dialogo interiore è un passo molto importante per il superamento degli stati d’animo spiacevoli, ma non è sufficiente. Il passo successivo consiste nell’attaccare
tali pensieri negativi e nel sostituirli con altri più costruttivi.
Alcuni esempi di domande utili per «attaccare» i propri pensieri irrazionali e controproducenti sono:

  • Cosa c’è di vero in quello che penso, quali fatti potrei avere ignorato?
  • C’è qualche esagerazione nel mio modo di pensare?
  • Questo modo di pensare mi aiuta a stare meglio?
  • Questi pensieri mi sono utili per riuscire a ottenere quello che vorrei?
  • Qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere in questa situazione?
  • Quanto è probabile che si verifichi davvero? Sarebbe proprio terribile o insopportabile se ciò si verificasse?

Attaccare i pensieri irrazionali e negativi significa indebolirne la loro forza, in modo da introdurre nella nostra mente un dubbio sulla loro veridicità. Questo rende più facile sostituirli con altri più costruttivi.

Vediamo come procedere per trasformare i principali contenuti irrazionali del dialogo interiore che abbiamo considerato in precedenza.
Il pensiero assolutistico («devi assolutamente», «bisogna per forza») può essere sostituito con pensieri che esprimono desideri, opportunità, convenienza. Ad esempio, «Sarebbe meglio se…», «Vorrei
che…», «Conviene, è meglio…».
Il pensiero catastrofico può essere sostituito con pensieri che ridimensionano in modo più realistico l’evento. Ad esempio, «È spiacevole, è doloroso, ma non è la fine del mondo».
I pensieri che esprimono intolleranza o insopportabilità possono essere sostituiti constatando che certi eventi o certe persone «sono solo sgradevoli, fastidiosi, ma pur sempre sopportabili».
La tendenza a svalutare totalmente se stessi o gli altri con aggettivi denigratori può essere superata limitandosi a esprimere giudizi solo sui comportamenti e non sulle persone, ricordandosi che gli individui
sono qualcosa di molto più complesso della semplice somma dei loro comportamenti.

I pensieri che esprimono indispensabilità, bisogni assoluti possono essere sostituiti con affermazioni che esprimono preferenze, come «Mi piacerebbe… ma so che non è indispensabile anche se lo desidero molto», «Anche se non posso ottenere questa cosa potrò avere altre gratificazioni…».

I pensieri che esprimono generalizzazioni («sempre», «mai», «nessuno») possono essere trasformati ricorrendo a termini quali «spesso», «a volte», «molti», «qualcuno».

Questo lavoro di riconoscimento, attacco e trasformazione dei pensieri distruttivi richiede una certa pratica acquisibile mediante un allenamento costante da attuare per un periodo di tempo, almeno fino a
quando vecchie abitudini nel modo di pensare non lasceranno il posto ad altre più costruttive e positive.

Si tratta di sostituire vecchi percorsi mentali con nuovi percorsi che portano ad emozioni più funzionali e
soddisfacenti.

Da:  Giochi e attività sulle emozioni Di Pietro M. e Dacomo M.

Libro consigliato:


Serge Tisseron

Verità e Menzogne delle Emozioni

Comprendere la nostra sfera emotiva

Le emozioni sono quanto mai di moda: ascoltarle è sinonimo di sincerità, di autenticità, di star bene con se stessi. Ma, come i pensieri, anche le emozioni possono essere indotte, represse, mascherate: in una parola, false.
Sin dal primo vagito, assieme al latte materno ciascuno di noi assimila un bagaglio emotivo che contiene l’impronta fedele della propria storia familiare.

Custodito nei recessi sotterranei dell’inconscio, tale bagaglio riemerge continuamente mescolando e sfalsando i piani: capita così che dietro un’emozione che crediamo autentica se ne celi un’altra che non sappiamo riconoscere o accettare; o può accaderci addirittura di fare da cassa di risonanza a emozioni non nostre, sgorgate da una storia che non abbiamo vissuto. E in questo gioco di specchi in cui verità e menzogna si confondono, vengono spesso a galla segreti di famiglia, che, invisibili all’occhio della ragione, attraversano le generazioni sul filo sottile delle emozioni.

Un famoso psichiatra e psicanalista ci fornisce la chiave per la comprensione dei meccanismi sottesi al funzionamento della sfera emotiva, spiegandoci come scoprire e riconoscere le emozioni che crediamo nostre e che invece si sono impadronite di noi, e come liberarcene per dare spazio alla nostra emotività autentica e personale.

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Ascolta il Tuo medico interiore

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Nella nostra società ed in particolare in quella occidentale alla quale apparteniamo siamo stati abituati da sempre per educazione, cultura, culto ecc… a tenere sotto controllo il nostro corpo, le nostre emozioni, i nostri istinti, i nostri bisogni corporei. Appena un sintomo o un disturbo si presenta, psicologico o fisico lo scacciamo immediatamente con la pillolina magica. Un’arma a doppio taglio. Un malessere, una depressione o un sintomo fisico sono i segnali che ci manda l’anima attraverso il sensore che è il nostro corpo fisico e le sue emozioni o dolori per riportarci alla nostra naturalità. Purtroppo spesso non solo i messaggi non vengono ascoltati ma vengono soppressi con l’uso dei farmaci e solo momentaneamente allontanati. Il messaggio continuerà a ripresentarsi e a far sentire la propria voce. Non venendo colto nel tempo il rischio è quello di somatizzare i primi malesseri in disturbi di di entità sempre maggiore.

Perchè si presentano tali disturbi? Emozioni negative come istinti repressi, rabbia, paura, frustrazione, senso di colpa e senso di ineguatezza spesso inconscio si traducono in depressione, cefalee, attacchi di panico, e altro.

Come fare dunque? Prima cosa importante è riprendere in mano la nostra vita e riprenderci la nostra natura, e liberarci dai condizionameti che ci hanno allontanati dalla nostra essenza, rallentare i tempi, i ritmi e amarci di più, rispettarci di più e soprattutto imparare ad ascoltare il nostro corpo e la nostra anima, i messaggi che ci manda, ascoltare le nostre reali e naturali esigenze senza reprimerle, conoscerci meglio, capire ciò che ci fa stare realmente bene che spesso è diverso da ciò che gli altri si aspettano da noi.

Il nostro corpo è il veicolo col quale ci parla la nostra anima, quindi possiamo tranquillamente affidarci a noi stessi poichè nessuno può sapere cosa è meglio per noi, di noi stessi. I genitori, i famigliari, i maestri, i medici, i preti, gli amici, i parenti non fanno altro che creare delle interferenze fra quello che siamo noi e la nostra vera essenza col rischio di disorientarci. E col tempo l’ascolto diventa sempre più incomprensibile poichè offuscato da tante onde di disturbo. Questo disorientamento che ci allontana dalla nostra reale natura crea problematiche psicologiche o fisiche. Ciò che arriva sotto forma di disturbo non è solo un messaggio ma un dono. Ascoltando il nostro corpo, la nostra anima percepiamo cosa non sta andando e dove invece desideriamo realmente andare. La terapia della soppressione del sintomo ci impedisce questa comunicazione fra noi e la nostra anima. Il sintomo va ascoltato, accolto e capito e deve essere interpretato come un indicazione per dare una svolta positiva alla nostra vita. Ci deve insegnare ad amarci di più. Sopprimendolo, continuando ad ascoltare gli altri che vorrebbero che noi fossimo uniformati secondo determinate regole, sopprimendo le nostre reali esigenze accontentando i nostri cari e i conoscenti, continuando a correre ad affannarci oberati dai “doveri” verso qualcosa e verso qualcuno che “crediamo” avere bisogno di noi o che si aspetta qualcosa da noi, e pensando che non è possibile fermare la nostra folle corsa il sintomo si somatizza ed iniziano a crearsi le malattie. Queste arrivano per fermarci, per farsi ascoltare. Il disagio, ascoltato per tempo e affidandoci al nostro medico interiore e a ciò che a da dirci possiamo evitare l’aggravarsi dei disturbi.

In tutti noi c’è uno sciamano, un maestro, un guaritore che ci parla attraverso il nostro corpo e nessuno ci conosce meglio, è la nostra parte spirituale collegata con la natura di tutte le cose. Le stesse malattie sono la risposta alla nostra mancanza di ascolto dello sciamano, del medico, del guaritore che è dentro tutti noi.

Abbiamo bisogno di far riemergere nella nostra vita tutte le nostre potenzialità latenti e spesso represse dalla società e da noi stessi che ne siamo condizionati. Abbiamo bisogno di far riemergere la parte creativa, la parte passionale, i talenti nascosti dentro di noi per sentirci appagati, felici e pieni di vita, solo cosi ritroviamo il benessere psicologico ed il benessere fisico. Ascoltando i messaggi che la nostra anima o il nostro se superiore, o la nostra parte spirituale (è possibile identificarlo in vari modi) ci manda attraverso il nostro corpo.

Quindi imparare ad ascoltare il nostro corpo, il suo interno, i nostri organi, amarli, il nostro respiro, amare l’aria che entra ed esce dai polmoni, ascoltarla… fermarci quando stiamo correndo troppo e mettersi in ascolto.

Siamo abituati a sentire persone che si lamentano in continuazione per questo e per quello. Il lamento crea condizioni negative sia per chi lo esercita sia per chi lo ascolta. Siamo abituati a fare le vittime quando in realtà tutto dipende solo da noi anche se non ce ne rendiamo conto e gli avvenimenti esattamente come lo stato fisico sono la causa degli effetti che noi abbiamo creato e dell’energia che abbiamo messo alla nostra esistenza terrena. Quindi non esistono reali colpevoli, non c’è niente e nessuno al quale puntare il dito se qualcosa va storto, e nemmeno colpevolizzarci o rimuginare. Non abbiamo bisogno di creare ulteriore energia negativa, dobbiamo solo imparare ad amarci a stimarci a bandire da noi senso di colpa o vittimismo, consapevoli che c’è un maestro dentro ad ogni uomo. Se iniziamo ad amarci ed a stimarci istantaneamente inizieremo a tenere lontane dalla nostra vita le emozioni dannose che tanto ci disturbano o l’inutile senso di vittimismo consapevoli che noi siamo gli artefici del nostro destino. SOLO noi e nessuno altro. Nessuno ci può realmente aiutare poichè solo noi sappiamo cosa abbiamo bisogno e dentro di noi c’è un medico ed un maestro che ci conosce come nessun altro. E’ l’unico al quale dobbiamo dare ascolto. Dobbiamo amarci mentre ci nutriamo e amare il cibo che stiamo masticando. Amare ogni cosa che facciamo, riempire la vita d’amore. In questo modo cambiamo l’energia intorno a noi e anche gli altri se ne accorgeranno e cambieranno a loro insaputa migliorando e non chiedendoci cose che si aspettano da noi. Queste dinamiche nel corso del tempo e degli anni sono fondamentali per una buona salute psicofisica.

Nel corso degli anni ho visto famiglie distruggersi dalla loro stessa co-dipendenza, dalle ansie e dallo stress, nelle quali ognuno si aspettava qualcosa dagli altri componenti della famiglia ed aggravare la propria e la loro situazione nel tempo fino a trasformarla in malattie dapprima leggere e poi gravi. Evitiamo di essere delle macchine e riappropriamoci della nostra naturale essenza del nostro vero IO. Ascoltiamo i messaggi che il corpo ci manda per crescere come individui e capire ciò che desideriamo da questa esistenza terrena.

E’ fondamentale per essere sani, felici e realizzati.

Libro consigliato:


Brandon Bays

The Journey

Una guida straordinaria per guarire la vostra vita e rendervi liberi

Di cosa parla
Nel 1992 a Brandon Bays venne diagnosticato un tumore, e lei si ritrovò improvvisamente a vivere un viaggio straordinario e liberatorio dell’ Anima. Dopo solo sei settimane e mezzo dalla diagnosi, ripetendo le analisi, i medici la giudicarono fisicamente sana, e questo senza medicine e soprattutto senza interventi invasivi.
L’intenso processo di guarigione che Brandon Bays è riuscita a ricostruire ed a  descrivere in questo libro, da allora ha liberato milioni di persone da blocchi emotivi e fisici.“The Journey”, guidandoci direttamente alle origini di qualunque difficoltà, ci offre gli strumenti per risolverla completamente e per sempre, attuando in noi una vera trasformazione.
Il dolore cronico semplicemente sparisce. L’ansia, la depressione ed i blocchi sessuali svaniscono. Tutti i problemi causati dalla mancanza di autostima, dalla perdita di una persona cara e dalla rabbia eccessiva si sciolgono. Le dipendenze scompaiono e le malattie guariscono.
A chi si rivolge
Si rivolge a chiunque sia in cerca di libertà, di guarigione, di felicità.

Che cos’ha di particolare
Questo libro offre una tecnica semplice, alla portata di tutti, applicabile da subito anche da casa e con i propri cari. Contiene esercizi partici e schede di lavoro dettagliate. The Journey è ormai un metodo ed un movimento di portata mondiale, che partecipa in modo attivo alla guarigione del pianeta.

Con processi pratici, semplici da usare The Journey ti fornisce:

  • la liberazione da anni di blocchi fisici e emotivi
  • il ritrovamento del pieno potenziale interiore
  • l’opportunità di vivere la propria vita come espressione del più alto potenziale
  • la possibilità di sperimentare la gioia illimitata dentro di sè
  • la vera libertà

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Saper perdonare

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Alcune situazioni ci fanno soffrire e ci sembrano imperdonabili, anche se sono causate da persone care. Tuttavia, bisogna saper perdonare, per ritrovare la serenità interiore.

Cos’è il perdono?
Quando un uomo perdona un altro uomo, si libera delle emozioni negative che provava nei confronti di chi lo ha offeso. Tuttavia, una delusione, una grande umiliazione, un tradimento sono difficilmente perdonabili. Atto di coraggio per alcuni, o di debolezza per altri, il perdono riesce a rompere il legame con la persona che amavamo. Un legame fatto ormai di risentimento, d’amarezza e di odio… Saper perdonare, quindi, vuol dire voltare questa dolorosa pagina, senza amarezza. E significa anche accettare gli errori altrui. Se si pensa che tutti possono sbagliare, diventa impossibile odiare l’altro e si arriva addirittura, in alcuni casi, ad ammettere di avere una parte di responsabilità in quello che è successo. Saper perdonare significa, quindi, dare prova di grande tolleranza e apertura mentale, ammettere l’errore dell’altro, e accettare che questa persona ci ha fatto soffrire.

Perché perdonare?

Perdonare non significa dimenticare, e nemmeno capire o scusare un difetto o un atto che ci ha ferito; si tratta ancora meno di un favore che si concede “al colpevole”, o di un modo perché lui possa stare meglio e ricominciare!

Alcune buone ragioni per perdonare:
– Saper perdonare può essere un atto un po’ egoista, che si fa per se stessi, per sentirsi più leggeri e felici. Perché si sa: l’odio o la volontà di vendetta ci impediscono di dimenticare e, alla lunga, demoralizzano.
– Saper perdonare, vuole anche dire perdonare se stessi e uscire da uno stato d’insofferenza per riprendere le redini del proprio destino. Perdonare permette di togliersi un peso, liberarsi di un passato che ci opprime, recuperare la propria autonomia.
– In alcuni casi, il perdono può portare a una riconciliazione, prendendo le distanze dagli eventi che ci hanno offeso. Il perdono serve semplicemente a farci capire che non serve a niente rimproverare, ma si deve piuttosto prendere atto per andare avanti.

Le grandi tappe del perdono
Il perdono a volte è lungo e doloroso, e passa attraverso varie tappe:
La consapevolezza: ti hanno fatto del male e inizi a prenderne coscienza. Alcuni soffrono e rimuginano in silenzio, altri scelgono di sviluppare strategie diverse, razionalizzano l’accaduto, o rifiutano di accettare l’evento.
I rimproveri: hai scelto di prendere coscienza delle cose ed esprimere la tua rabbia e la tua indignazione. Questo è un passaggio doloroso ma importante per trasformare, in seguito, l’energia negativa in positiva. Esprimere l’odio e l’amarezza che provi, quindi, è necessario. Capita spesso di provare una vera e propria antipatia per la persona che ci ha ferito, il che a volte aiuta a superare la prova, ed è normale. Invece, è preferibile non rivedere la persona che ci ha offeso, almeno nei primi tempi. L’ideale è parlare ai propri cari di ciò che succede per scaricare le emozioni negative e,  ricevere consigli.
Relativizzare: in seguito arriva il periodo cerniera, durante il quale si fa una specie d’inventario. S’inizia a riconsiderare l’evento che ci ha ferito e s’impara a relativizzare. L’importante è prendere le distanze da quello che è successo, evitando di sentirsi in colpa.
Il perdono: bisogna accettare questo passaggio doloroso e uscire dal ruolo di vittima. Un’amica che ti ha tradita, un familiare che ti ha fatto del male, un uomo che ti ha abbandonata… riuscirai a perdonare solo a due condizioni: se non proverai più rancore nei confronti della persona che ti ha offesa, e se ti sentirai pronta a riprendere le redini della tua vita e ad andare avanti.

A volte il perdono può renderti più forte.

Devo perdonare tutto?
Non si tratta di sapere cosa si deve o non si deve perdonare, ma di capire se si è capaci di farlo. E’ tutta una questione di comprensione e di definizione del perdono.

Libri consigliati per il Perdono:


Gerald Jampolsky

La Forza del perdono

L’amore può salvare il mondo, il perdono può guarirci


Un messaggio semplice, diretto al cuore del lettore, che porta all’apprendimento del perdono di se stessi, del prossimo e della vita anche se deludente. Un’opera “positiva”, che non si sofferma sulle conseguenze nefaste del rifiuto del perdono, ma propone storie vere di piccoli e grandi miracoli suscitati da un atteggiamento di apertura all’amore.

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Il segreto

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THE SECRET raccoglie la saggezza dei maestri del mondo moderno, uomini e donne che l’hanno usato per procurarsi ricchezza, salute e felicità. Leggendo il libro ci viene spiegato dagli autori come un approccio diverso verso la realtà ci permette di uscire dalle costrizione di situazioni di forte disagio, come ottenere benessere, superare gli ostacoli e raggiungere ciò che molti ritengono impossibile. Comincerete a capire il potere nascosto e ancora inutilizzato che si trova dentro di voi, e questa rivelazione potrà colmare di gioia ogni aspetto della vostra esistenza.


Sei tu ad aver attratto tutto quello che c’è nella tua vita in questo momento, comprese le cose di cui ti lamenti. Di primo acchito so che in queste parole c’è qualcosa che detesti sentirti dire. Replicherai immediatamente: “Non sono io ad aver attratto l’incidente d’auto. Non sono io ad aver attirato quel cliente che mi dà filo da torcere. E neppure sono stato io ad attrare i debiti”.
E io sono qui a guardarti negli occhi e a dirti che sei proprio stato tu ad attrarre tutte queste cose. E’ uno dei concetti più difficili da afferrare, ma una volta che l’avrai accettato trasformerà la tua vita.

Niente può entrare nella tua esperienza, a meno che tu non lo richiami continuando a pensarci.

Le tue emozioni ti dicono subito che cosa stai pensando

La cosa più importante da sapere è che è impossibile sentirsi male e nello stesso tempo avere buoni pensieri, dato che sono i tuoi pensieri a provocare le tue emozioni.Se ti senti male è perché stai facendo pensieri che ti fanno stare male.
Quando ti senti male sei sulla frequenza che tende ad attirare altre cose negative.

D’altro canto, però, hai emozioni e sensazioni buone. Ti accorgi del loro arrivo perché ti fanno stare bene: Entusiasmo, gioia, gratitudine, amore.
Quando rendi onore alle buone emozioni ne attiri altre e attrai anche le cose che ti fanno star bene.

E’ impossibile sentirsi bene e nello stesso tempo avere pensieri negativi. Se ti senti bene è perché in questo momento i tuoi pensieri sono buoni.
Vedi, puoi avere tutto ciò che vuoi nella vita, non ci sono limiti. Ma a una condizione: devi sentirti bene.
… Se ti senti bene crei un futuro in linea con i tuoi desideri.
La legge di attrazione è all’opera in ogni secondo della tua giornata.

Tutto quello che pensiamo e sentiamo crea il nostro futuro.

Quando ti senti bene devi necessariamente avere buoni pensieri. In questo modo sei in armonia ed emetti una frequenza potente che richiama a te altre cose buone che ti fanno stare bene. Renditi conto che quando ti senti bene continui ad attrarre cose buone.


Nell’area video, puoi vedere alcuni spezzoni del film “The Secret” tratto dal libro di Rhonda Byrne.

Libro consigliato:



Rhonda Byrne

The Secret – Il Segreto

Macro Edizioni
ISBN: 8875078475

Prezzo € 18,60

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