Mamma – Delforge & Gréban

Essere madri è un viaggio meraviglioso e complicato. Significa andare oltre i propri confini, accettare la rivoluzione di cui si è portatrici, donarsi e donare. Significa una giostra continua di emozioni: felicità, speranza, paura, allegria, tristezza. Mille diverse sfumature che un piccolo grande libro ha saputo cogliere.

Ci sarà il tuo primo passo,
il tuo primo libro,
il tuo primo disegno.
Ci sarà il tuo primo bagno al mare,
la tua prima canzone,
la tua prima candelina.
Ci sarà il tuo primo film,
il tuo primo: “Mamma”.,
il tuo primo: “Ti voglio bene”.
Ci sarà il tuo primo scherzo,
il tuo primo cucchiaio di miele,
la tua prima margherita.
Coraggio,
non è ora di svegliarsi?
Ne abbiamo di cose da fare!

Mamma, la parola più amata. La prima che viene pronunciata, di solito, dai bimbi di ogni latitudine.

Come narrare, quindi, i vari momenti
e i mille modi diversi di essere mamma?

31 ritratti di mamme da tutto il mondo, tanto diverse e allo stesso tempo, nonostante epoche e luoghi differenti, tutte accomunate da sentimenti ed esperienze identiche. Un viaggio emozionante attraverso i paesi del mondo che racconta il rapporto esclusivo e il legame forte e indissolubile che si crea fra madre e figli, che va oltre lo spazio e il tempo.

“…Custodisci l’amore,
la felicità di essere come sei,

il gusto di ogni istante,
la gioia di stare con gli altri,
il coraggio di cambiare,
il bisogno di condividere e il piacere di ridere.
Se segui queste idee, giorno dopo giorno,
se resti te stessa, ovunque anche in famiglia,
se sai ascoltare, ma rifiuti di giudicare,
sarai una donna, figlia mia.”

Mamma, è un libro illustrato toccante e unico, è nato in Belgio ma già tradotto e pubblicato in 20 lingue, e Terre di Mezzo editore ha portato fortunatamente anche in Italia.
Davvero un splendido in ogni pagina, impreziosito dai brevi testi poetici di Hélène Delforge e dai grandi disegni, splendidi, di Quentin Gréban.
Mamma è un nome che evoca amore, affetto, legame, dolcezza, nostalgia, tanti sentimenti profondi e unici che Hélène Delforge – giornalista belga, autrice di libri per bambini e mamma – ha cercato di fissare sulla carta, in un connubbio ben riuscito fra parole e immagini. E lo ha fatto in modo esemplare.
Hélène, riesce a portare alla luce sfaccettature diverse dell’essere madre, evocando sentimenti che chi è già madre conosce molto bene.
Lo fa in modo discreto e usando poche parole che per la loro delicatezza, arrivano diritte al cuore.

“Mio tesoro,
mio gioiello,
meraviglia mia.
Resta al caldo, nella muraglia delle mie braccia.
Lascia che ancora per qualche anno ti difenda
dalla durezza del mondo.”

Le bellissime illustrazioni di Quentin Gréban– illustratore belga che dal 1999 ha pubblicato in diversi paesi d’Europa circa 50 libri per bambini – valorizzano a pieno il messaggio dell’autrice, ritraendo le mamme del mondo nei loro reali momenti di vita.
Le sue illustrazioni, descrivono in modo molto particolareggiato la situazione di mamme provenienti da diversi paesi del mondo e appartenenti a diverse epoche storiche, e insieme ai testi, scavano nel profondo dell’animo di queste donne.

“Sei arrivata tu.
Non dico: “Volevo scoprire il mondo, ma…”
Dico: “Voglio scoprire il mondo con te, per te, grazie a te”.
Non sei un freno, sei il mio motore.
Non sei un fardello, sei il mio portafortuna.”

31 testi delicati come una carezza, sono immaginati come dialoghi o monologhi che ogni mamma rivolge al proprio figlio, 31 ritratti in tempi e spazi diversi.
Riflettono con pazienza e affetto tutto ciò che le madri vivono per i loro figli, tutto ciò che sono e saranno, perché siamo sinceri, per una madre un figlio sarà sempre il suo bambino.

“Tutta questa gente.
Tutti questi consigli non richiesti.
Tutte queste frasi che mi confondono…
Quando succhi tra le mie braccia, il mondo si ferma.
So che stai bene.”

Troviamo la donna tibetana sorridente, con il suo piccolo addormentato fra le braccia.
La giovane africana con lo sguardo lontano e il bimbo che sbuca dalla fascia portabebè.
La madre indiana che protegge suo figlio con gli occhi di tigre. Quella eschimese a caccia, fra le mani l’arpione, il bambino sprofondato nella sua pelliccia di volpe argentata.
E poi ecco anche il salto indietro nel tempo. Madri del Settecento e del dopoguerra, della Belle Époque e della rivoluzione hippy: peace & love, pollice sollevato e bimbo in spalla. Perché gli autori non dimenticano mai che ogni mamma è, prima di tutto, una donna, cambiano solo le condizioni di contorno. Non certo la sostanza!

“Che avventura!
Tu sei all’inizio, io quasi alla fine.
Tu hai tutto fra le mani,
io mi sciolgo fra le tue dita.
Ti passo il testimone.
Che avventura.
Che avventura!”

Sono mamme che parlano dei loro figli, delle sensazioni che gli hanno fatto vivere dentro e fuori dalla pancia e che li difendono come leonesse.
Sono mamme che non si rassegnano ad una società che le vuole incasellate, donne che hanno molto da dire e lo dicono con in braccio il loro bambino.

“Il nostro legame invisibile,
quello che mi fa riconoscere la tua sagoma,
il tuo pianto o il tuo colpo di tosse anche in mezzo alla folla.
Quel filo, dunque, saldamente annodato tra te e me, ha ceduto.
Sei troppo lontano. Dove sei?
E’ questo, lasciar crescere un bambino?
Accettare che tagli il filo per partire all’avventura?”

L’attesa, la paura, la speranza, la solitudine, il distacco, la severità, la stanchezza… sono parole che in qualche modo accomunano tutte le mamme, mamme che qualunque cosa succeda perdonano, abbracciano e accolgono

Un delicatissimo libro
per omaggiare ancora una volta
tutte le Mamme.

Mamma è un libro dal formato particolare, rettangolare e piuttosto grande, come grandi sono le emozioni che suscita, perché forte è la carica dei sentimenti che questi affreschi provocano, pagina dopo pagina ci si ritrova con il sorriso e con le lacrime… Essere madri è una delle esperienze più totalizzanti che una donna può vivere, ma oltre alla gioia e alla felicità sono da mettere in conto anche la fatica, il dolore, lo scoramento, la delusione…
Sebbene questo libro sia raccomandato dagli 8 anni, lo vedo più come un libro per tutte le mamme di oggi, di ieri e di domani, ma anche perfetto per un momento molto tenero e di complicità tra madre e figlio

“Promesso per tutta la vita
ti accoglierò a braccia aperte quando ti sarai fatto male.
Spazzerò via il dolore a forza di baci magici.”

Nel libro vediamo madri vere, combattenti, con coraggio e tanto amore da dare.
Mamme che hanno le loro virtù e anche i difetti.
Mamma, invita e ricorda di godere tutti i momenti, quelli più piccoli che possono sembrare insignificanti a quelli più forti e folli che scuotono la vita.
Mamma è un libro che parla al cuore di ogni mamma, senza retorica e luoghi comuni, è profondo, toccante ed emozionante…ogni mamma leggendolo si riconoscerà nel suo profondo!

“Oggi, siamo in due.
All’orizzonte una luce dorata.
Tra le mie braccia, il futuro.
Dorme”.

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Per farsi capire dal neonato…

Per farsi capire dal neonato...

Per farsi capire dal neonato…

“Per farsi capire dal neonato occorre parlare il linguaggio degli amanti.
Degli amanti? Sì degli amanti.
E cos’ è che dicono gli amanti?
Non si parlano: si toccano.
Sono timidi, pudichi.
Per toccarsi, per accarezzarsi, vanno a mettersi nel buio.
Spengono la luce. Oppure semplicemente chiudono gli occhi.
Rifanno la notte intorno a sé, la notte degli altri sensi.
Per essere più altro che tatto.
Nelle tenebre ritrovate si toccano, si palpano, si sfiorano.
Si circondano con le loro braccia
Rifanno intorno a sé la carne, l’ antica prigione.
Non fanno alcun rumore,le parole sono talmente inutili.
Sono le loro mani a parlare.
Sono i loro corpi a capire.
I loro respiri che si mescolano ed esplodono di gioia.
Ecco che cosa occorre al neonato.
Ecco che cosa capisce.
Ecco come parlargli: toccandolo, accarezzandolo.
Secondo il suo respiro.”

Frederick Leboyer

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Un Regalo al Giorno per Te!

Comincia ora la tua autostima

Non abbiamo bisogno del permesso di nessuno per sentirci bene e non dobbiamo aspettare che nessuno ci dia il via per avere successo.

Semplicemente comincia ora!

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Avete il permesso di stare bene con voi stessi, di gioire, di essere felici?
O pensate che con tutta la sofferenza che vedete attorno a voi, questo sia un atteggiamento egoista.
Avete il permesso di avere una forte autostima?
O sentite una vocina che vi dice: non pensare troppo bene di te stesso/a. Devi essere umile, non sei così capace dopo tutto.
Avete il permesso di dire no?
O pensate di non poterlo fare, che non sia educato, che poi non sarete più amati, stimati o che gli altri non possono vivere senza il vostro aiuto.
Avete il permesso di perdonare?
O pensate che dovete fargliela pagare, o nel caso siate voi “il peccatore” una vocina vi dice che dovete vivere tutta la vita portando il fardello della colpa.
Avete il permesso di cambiare?
O temete di tradire qualcuno. Oppure pensate che lasciare la vecchia strada vi porti nella terra dell’incertezza e avete paura di attraversare i carboni ardenti dell’ignoto.
Questa lista potrebbe andare avanti, ma credo abbiate afferrato il concetto. Potete diventare chi volete essere, e fare ciò che desiderate fare senza rompere nessuna legge universale, morale o governativa.
Per diventare ciò che desiderate diventare avete solo bisogno di fare un passo indietro e rendervi conto che non avete bisogno di alcun permesso esterno.

Ne sarà valsa la pena, sarà gratificante? Assolutamente sì. Il percorso stesso di muovervi verso i vostri obiettivi vi farà crescere, vi porterà a sviluppare le vostre capacità , i vostri talenti, il viaggio stesso vi porterà a diventare persone nuove.
Come possiamo dare agli altri ciò che noi stessi non abbiamo?
Se prima non siamo pieni di amore per noi stessi , come possiamo dare vero amore agli altri?
Se non stiamo bene con noi stessi, come possiamo gioire della compagnia altrui?
Se non ci diamo il permesso di cambiare , come possiamo incoraggiare gli altri a farlo?
Quindi la mia domanda per voi è:

“Cosa è che volete fare ma ne state ancora aspettando il permesso?”

Questa è una dichiarazione è stata scritta nel 1975 da Virginia Satir, psicologa e psicoterapeuta americana che è stata una delle figure più importanti nel campo della PNL.

Leggetela almeno una volta al giorno, tenetela in un luogo dove possiate vederla e ricordarvi di queste parole, fino a farle diventare la vostra piena realtà.
E quel giorno la vostra vita sarà cambiata.

Dichiarazione di Autostima
In tutto il mondo non esiste nessuno che sia come me.
Tutto quello che proviene da me è autentico, perché sono soltanto io a sceglierlo.
Io possiedo tutto di me, il mio corpo, le mie sensazioni, la mia bocca, la mia voce, tutte le mie azioni, che siano per gli altri o per me stesso/ me stessa.
Possiedo le mie fantasie, i miei sogni, le mie speranze, le mie paure.
Possiedo tutti i miei trionfi e successi, tutti i miei fallimenti ed errori perché IO possiedo tutto di me e Io sono in grado di riconoscere intimamente me stesso/ me stessa.
Facendo questo IO posso amarmi e diventare mio amico/mia amica, in ogni mia parte.
So che ci sono aspetti di me che mi confondono, ed altri aspetti che non conosco – ma fino a quando continuo ad essere in amicizia ed in amore con me stesso e me stessa, IO posso cercare coraggiosamente e con speranza delle soluzioni alle incertezze e posso trovare strade per conoscere ancora di più su di me.
In qualsiasi modo io appaia e mi esprima, qualsiasi cosa io dica e faccia e qualsiasi cosa io pensi e senta, in un qualsiasi momento tutto ciò è ME, in maniera autentica.
Se in seguito alcune parti di come appaio, di come mi esprimo e di come io ho pensato, diventano sconvenienti, IO posso mettere da parte ciò che è sconveniente, tenere ciò che rimane ed inventare qualcosa di nuovo al posto di ciò che ho scartato.
Posso vedere, ascoltare, sentire, pensare, dire e fare.
Possiedo gli strumenti per sopravvivere, per essere vicino/vicina agli altri, per essere produttivo/produttiva, per dare un senso ed un ordine là fuori nel mondo delle persone ed alle cose al di fuori di me.
IO possiedo me stesso/me stessa ed allo stesso tempo posso ideare me stesso/me stessa.
IO sono me ed IO SONO GIUSTO / GIUSTA

Virginia Satir 1975

di A. Bryant


Jerry Minchinton

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Le 52 cose che puoi fare per migliorare la tua AUTOSTIMA


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A volte l’infelicità deriva da scarsa fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, con conseguente timore di sbagliare e di non essere all’altezza della situazione. Come superare paure e senso di inadeguatezza e divenire individui capaci di realizzare i propri desideri.

Libro consigliato:


John Banmen Meditazioni di Virginia Satir

Pace dentro di Me, pace con Te, pace nel Mondo

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Virginia Satir (1916-1988) è stata una pioniera nel campo della terapia familiare e ha sviluppato stra-tegie uniche per migliorare le comunicazioni e le relazioni umane. La sua comprensione, disponibilità d’animo e capacità le hanno procurato un rispetto a livello mondiale.
Questa raccolta postuma conduce il lettore ai limiti estremi delle idee di Virginia riguardo le complesse interazioni tra mente, corpo, emozioni e spirito. Il libro si apre con un breve saggio di Virginia su come lei abbia sviluppato e utilizzato le meditazioni per approfondire l’impatto delle sue tecniche cliniche. Premesso che il corpo è un tempio magnifico che ospita la nostra essenza umana, o spirito, Virginia ha poi esplorato le profonde interrelazioni tra corpo e spirito in una serie di toccanti temi che illuminano e guidano.
Un concetto che lega queste meditazioni è che possiamo sempre darci consapevoli messaggi d’amore, valore e stima in quanto esseri unici. Le affermazioni della Satir, tanto quanto le sue idee provocatorie, si presentano in una serie di brevi e comprensibilissimi brani che possono essere letti in solitudine o all’interno di gruppi.
Allegato al libro, un CD con alcune meditazioni lette da Barbara Ghezzi.

Com’è la tua autostima?

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Com’è la vostra auto-stima?
State più che bene con voi stessi? Oppure vi giudicate o criticate spesso? O magari siete convinti di valere meno rispetto a qualcun altro?

È solo con noi stessi che siamo certi di passare ventiquattr’ore su ventiquattro da quando nasciamo a quando lasceremo il corpo.
Le convinzioni riguardo a noi stessi e la relazione che abbiamo con noi stessi influenzano ogni area della nostra vita e ogni relazione con gli altri.
Non c’è da stupirsi quindi se l’autostima è un tema centrale nella nostra esistenza.
Eppure purtroppo su questo tema così importante c’è ancora tanta confusione.

Cos’ è l’autostima?
Non si tratta certo di pompare sé stessi così da sentirci favolosi il cento per cento del tempo.
Non sono gli amici, o i genitori, o il partner, che ci dicono che siamo il top, il meglio del mondo ( o dell’Universo)…
Quello è solo ego gonfiato.
Ed è miseramente vulnerabile!
Basta un inconveniente, un fallimento, ed ecco che come uno spillo quella difficoltà buca il palloncino della nostra autostima e tutta l’ aria fuori esce…

Molti confondono l’autostima con l’auto efficacia o la fiducia in se stessi.
Altri credono che quel senso di benessere che l’autostima induce sia dato dall’approvazione e dalla stima altrui. Ebbene, l’autostima non è nessuna di queste due cose.
Forse la confusione nasce dal termine stima. Stimare implica fare una valutazione. Quando si stima il valore di un appartamento, un quadro, un gioiello, un esperto valuta quanto questo oggetto può valere.
Ma qual è il valore di un essere umano? E chi sarebbe l’esperto perito? Quale metro dobbiamo usare per questa valutazione?
A seconda della cultura potrebbe essere il denaro, il cervello, a bellezza, la carriera, i vestiti firmati e così via.
Ma qual è il sistema di valutazione corretto?
Quale metro di valutazione state usando per voi stessi?
Qualunque sistema adottiate, il problema è che è influenzato.

Avete valore solo se rispettate certe condizioni, che però possono cambiare o ci possono venire tolte in ogni momento. Queste condizioni, come ci insegna il buddismo, sono impermanenti.
Quindi, da un giorno all’altro, potreste assistere al grande crollo del vostro valore nella borsa mondiale dell’Essere Umano.
E allora? Perché non iniziare dando un valore incondizionato ad ogni essere umano?
Qual è il vostro valore?
Si tratta di celebrare ed onorare chi siamo in quanto esseri umani, indipendentemente dai riscontri di ciò che facciamo (carriera, età, aspetto fisico, soldi) o dall’approvazione altrui.
Per farlo non dobbiamo aspettare di raggiungere nessun obiettivo. Possiamo semplicemente decidere di sentirci così. Ora, in questo preciso momento.

Ricordate a voi stessi più spesso che potete:
«Non ho nulla da provare e tutto da sperimentare, io valgo in quanto essere umano, semplicemente perché esisto».

E’ una consapevolezza che nessuno dall’esterno può offrirvi. Deve arrivare da voi. Per questo si chiama autostima e non «stima da altri».

La parola “stima” significa “valore” e quindi possiamo pensare a questo processo come dare valore a noi stessi. Inoltre la prima parola “auto” ci fa capire che l’auto-stima può scaturire solo dalla propria valutazione e non dal valore che ci danno gli altri.
Cercare il nostro valore dagli altri e’ una trappola comune che porta a risultati molto insoddisfacenti in quanto, per natura, l’auto-stima non può essere raggiunta ricercando l’approvazione degli altri.
Paradossalmente otteniamo più approvazione o considerazione dagli altri quando ci diamo noi stessi valore.
E’ divertente il fatto che accettiamo molte cose nella vita, come una giornata di pioggia quando la desideravamo bella, oppure un amico che posticipa un appuntamento, ma abbiamo difficoltà ad accettare tutte le parti di noi.

Quando e’ stata l’ultima volta che vi siete accettati solo per il fatto di essere voi?
Voi siete unici, nessun altro può essere voi, non avete altro da fare che essere voi stessi – potete accettare questo?
Come sarebbe se vi accettaste incondizionatamente?

Fermatevi un momento e considerate un neonato. Se avete un figlio e pensate alla nascita del vostro bambino, questo e’ ancora più potente.
Al momento della nascita cosa può fare questo nuovo essere umano? La risposta e’: niente, tranne il piangere. Eppure anche se un neonato non può fare nulla– quanto valore gli diamo? Un valore enorme, un valore che non ha a che fare con ciò’ che fa, con i suoi risultati, ma con ciò che è.

Siamo tutti stati neonati. E tutti siamo venuti al mondo con un enorme valore intrinseco. Cosa ci ha indotto a scordare di onorare questo valore intrinseco?
L’errore fondamentale ma comune e’ quello di prendere un criterio interiore o un giudizio esterno per applicarlo al proprio senso di se e arrivare alla conclusione erronea “Non valgo”.
Ovvero occorre smettere di confondere le nostre azioni con quello che siamo! Noi siamo molto di più delle nostre azioni.

4 chiavi per una buona autostima:

1. chiave di sana auto-stima: Dare più valore a se stessi che alle azioni: la prima chiave per una sana autostima e’ quella di scindere il vostro “se” da quello che fate (le vostre azioni). Questa e’ la differenza

2. chiave di sana auto-stima: Non siamo responsabili per gli altri: La seconda chiave si riferisce all’accettazione del fatto che non siete responsabili “PER” come pensano e quello che provano gli altri, questo e’ compito loro.

3. chiave di sana auto-stima: Lasciare andare il passato: Ognuno di noi ha detto o fatto qualcosa di cui si e’ poi pentito ma questo non diminuisce il suo valore come persona, il passato non equivale al futuro e noi tutti abbiamo in noi il potere di scelta – la scelta di darci valore e di scegliere nuovi pensieri, nuove sensazioni, nuovi discorsi e nuovi comportamenti.

4. chiave di sana auto-stima: Smettere di svalutarsi: Quello che vi impedisce di realizzare il vostro potenziale e’ il vostro svalutarvi.
Diventate consapevoli che se questo e’ accaduto nel passato è nel vostro potere smettere e iniziare ad accettarvi e apprezzarvi oggi e ogni giorno.

Vi invitiamo quindi ora ad accettarvi come separati dalle vostre azioni.
E mentre accettate di essere un essere umano unico, forse potete iniziare ad apprezzare il potenziale che avete.
Nessuno puo’ essere voi nel modo in cui potete esserlo voi.

Avete un contributo unico da dare solamente per il fatto di essere sul pianeta in questo momento!

Tratto da Michael Hall


Michele Giannantonio Anna Laura Boldrini

Autostima Assertività e Atteggiamento Positivo

I fondamenti e la pratica della crescita personale

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La terza edizione di un classico della crescita personale. Assertività, autostima ed attenzione ai propri bisogni ed ai propri talenti, per bilanciare al meglio “disponibilità” e “determinazione”, affrontare con successo gli attacchi personali e i problemi in modo creativo e positivo, utilizzando le emozioni e le reazioni del nostro corpo.

Ormai un classico della crescita personale, è la terza edizione, arricchita ed aggiornata, di un’avvincente sequenza di spiegazioni scientifiche, suggerimenti pratici, tecniche, test ed esercizi, esposti con semplicità e coerenza per:

– dare il meglio di sé ed auto-stimarsi di conseguenza;
– essere più assertivi nei rapporti interpersonali;
– bilanciare al meglio “disponibilità” e “determinazione”;
– affrontare con successo le manipolazioni, gli attacchi e le critiche non costruttive;
– affrontare realisticamente ed in modo efficace i problemi;
– imparare a rilassarsi;
– capire e utilizzare le emozioni e le reazioni del corpo.

In questa terza edizione un nuovo capitolo su come affrontare le persone “difficili”.
Uno strumento concretamente utile e gradevole per migliorare l’atteggiamento verso la vita, scritto dagli autori di uno dei corsi più seguiti in Italia, da dieci anni, sull’autostima, l’assertività ed il pensiero positivo.
L’autostima, l’assertività e la capacità di utilizzare le nostre emozioni costituiscono il cuore della crescita personale.