La Zuppa del Coraggio – Maryann Cocca-Leffler

“Oliver aveva paura di tutto.
Aveva paura dei rumori di notte,
di provare cose nuove.
Aveva paura della sua stessa ombra!”
Ti serve un po’ di coraggio” disse il suo amico Zak
e io so dove puoi trovarlo“.

La zuppa del coraggio è la storia di un piccolo procione alle prese con una serie di paure che gli impediscono di condurre un’esistenza serena nel bosco, dato che Oliver si spaventa per il buio, per la solitudine, per le novità e persino per la sua stessa ombra.

Vedendolo piuttosto affranto, una volpe di nome Zak comprende che a Oliver serve un po’ di coraggio e lo invita a bere la fatidica “Zuppa del Coraggio” che Grande Orso sta preparando in un gigantesco pentolone.

Per completare la zuppa del coraggio manca tuttavia un ingrediente segreto che, guarda caso, si trova in una scatola custodita da un mostro, che vive in una grotta collocata in cima ad una montagna, al termine della “foresta proibita”. Alla sola idea di affrontare quello spaventoso viaggio, Oliver inizia a tremare, ma i suoi amici accorrono in suo aiuto porgendogli un’armatura, una zattera e un bastone, utili (rispettivamente) a combattere le bestie feroci, a cibarsi, a dragare il fiume e a sconfiggere il mostro nella grotta.

Mentre Oliver ha iniziato il suo viaggio verso la grotta del mostro, i suoi amici vengono colti da dubbi relativi alle sorti del piccolo procione e decidono di seguirlo nella foresta, dove incontrano gli oggetti abbandonati e iniziano a temere il peggio. In realtà Oliver si era liberato dell’armatura per essere più leggero, del cibo perché aveva trovato frutti commestibili e della zattera perché aveva trovato un passaggio sospeso sul fiume.

Giunto infine all’interno della grotta, dopo altre peripezie, Oliver si trova faccia a faccia col mostro ed inizia a nascondersi per la paura, non accorgendosi subito che il temibile mostro dalle sembianze umane è più spaventato di lui. Dopo una breve trattativa, il mostro acconsente a dare ad Oliver la fatidica scatola con l’ingrediente per la zuppa del coraggio e il procione, seguito dai suoi amici, ripercorre il cammino a ritroso.
Giunto nuovamente da Grande Orso però, Oliver aprì la scatola e scoprì che in realtà era vuota!

In un primo momento, sentì tanta tristezza dentro il suo cuore e percepì un po’ di delusione….. fino a quando…. l’orso gli disse:

“…non hai fatto il viaggio per niente.
Hai affrontato la foresta e la tua paura.
Il coraggio non sta dentro la SCATOLA,
è dentro di TE!”

La Zuppa del Coraggio di Maryann Cocca-Leffler pubblicato da Edizioni Il Punto d’Incontro è un’opera davvero divertente e azzeccata, ideale da leggere a tutti i bambini alle prese con paure e insicurezze.

La zuppa del coraggio descrive alla perfezione come si sente  il bambino di fronte alle sue paure; la storia che inizia con la fiducia nel potere altrui e che culmina con la scoperta di qualità interiori impreviste.
La zuppa del coraggio si inserisce a pieno titolo tra i grandi classici che mostrano al bambino l’importanza dell’agire autonomo e della scoperta, per renderli consapevoli delle loro vere potenzialità.

“E la zuppa del Coraggio?” domandò Oliver.
“Si chiama Zuppa del Coraggio perchè la offro solo ai coraggiosi!”
rispose Grande Orso.

Oliver quindi capì, che quella zuppa non aveva nessun potere magico; il coraggio era già dentro di lui ed era riuscito a tirarlo fuori!
Una storia perfetta per tutti i bambini che hanno qualche paura.
Una storia tutta da assaporare per i bambini che non amano la zuppa 😉

La zuppa del coraggio, probabilmente non lenirà tutte le paure dei bambini, ma li renderà consapevoli di quanto la soluzione ad ogni problema risieda dentro di loro e di quanto, un giorno, riusciranno a vincere ogni timore anche in assenza di filtri e armature

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Amelia di Cristina Bellemo

Amelia alza la testa e la vede in cielo per la prima volta…
Non sa che è una stella. Solo è meravigliosa,
la cosa più bella che abbia mai guardato.

Amelia è una morbida e ricciuta pecorella dal manto lanoso coperto di fiorellini. Vive in gregge e la notte si ripara con le altre nella stalla.

Ma una sera scorge una luce farfalla che nel cielo illumina più del solito e allora si perde a guardarla bene, la prima stella della sera, è là incanta e quando si ricorda di seguire le altre, ma scopre che il recinto è ormai chiuso e lei è rimasta fuori.
Dovrà passare la notte da sola, all’aperto. Quante cose nasconde la notte misteriosa?

Lei conosce il giorno dei fili d’erba.
I maggiolini.
I sassi bianchi dalle scaglie brillanti.
Le chiocciole.
Le formiche.
Le coccinelle.

“Anche la notte è viva?” si domanda.

Cosa c’è nel mondo là fuori di notte?
Se sei una pecora curiosa e sognatrice come Amelia, la notte è come uno scrigno di tesori che aspettano solo di essere scoperti.
Amelia di Cristina Bellemo, illustrato da Simona Mulazzani, edito da Il Castoro è una storia illustrata speciale per chi cerca una storia della buonanotte piena di poesia, magia e stelle. Un albo illustrato poetico, perfetto da leggere ad alto voce.

“Si fa coraggio perchè ha una paura così grande.”

Si alza il vento e la notte sembra viva di una vita diversa da quando tutto è luminoso e fragrante di sole ma pur sempre viva.
E così Amelia scopre che la notte ha rinnovate sorprese, certo occorre aguzzare la vista per scorgere bene tutte le varie felicità che la popolano: come quel disco luminoso di luce gialla che frettoloso sale in cielo, l’acqua fresca e calma del torrente, gli alberi dalle foglie d’argento, le montagne dei giganti sonnacchiosi dai capelli d’alberi, e ancora le voci e il battito del suo cuore…un dolce ritmo, come un tamburo sempre presente che la culla e lei si addormenta in un morbido tappeto di foglie, mentre il gufo dolcemente la guarda e sorride.
Dice bene il gufo Siamo in tanti qui.

Amelia ci insegna a non avere paura di ciò che non si conosce e che con un po’ di curiosità e coraggio, è possibile scoprire un mondo di meraviglia.


E’ una storia così tenera e morbida, proprio come Amelia che aiuta ad apprezzare le meraviglie della notte abbattendo le paure della notte.

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Per Sempre Amici – Przemyslaw Wechterowicz

Immaginate una valle e poi
immaginate una radura proprio in mezzo alla valle.

I gufi hanno il nido in alto, tra i rami dell’albero,
mentre i conigli hanno scavato la loro tana in mezzo alle radici.

Coniglietto vive di giorno. «Di mattina, non appena i raggi del sole si posano sul prato» il suo naso spunta fuori dalla tana e comincia a saltellare. Gufetto, invece, è sveglio di notte. «Quando la luna appare in cielo tra le stelle, dal nido dei gufi appaiono gli occhi di Gufetto che esce a esplorare i dintorni».

Coniglietto e Gufetto sono nati lo stesso giorno di primavera, abitano nella stessa grande quercia e non si sono mai incontrati. Sono loro i due piccoli protagonisti di Per sempre amici un altro capolavoro del duo Wechterowicz & Dziubak edito da Sinnos.


I colori sono quelli tipici del bosco, i motivi autunnali, lo spettatore rimane incantato dal colorato cielo stellato
Uno spazio praticamente inesistente li separa. Il nido della famiglia di Gufetto si trova tra i folti rami dell’albero, mentre i conigli hanno scavato la loro tana tra le sue radici. Le loro diverse abitudini, però, hanno fatto sì che nessuno dei due sia a conoscenza dell’esistenza dell’altro.

Un giorno però la mamma di Coniglietto gli dice:
«pieghi la testa proprio come il nostro vicino Gufetto!».
E quella stessa sera il papà di Gufetto rivolto al figlio:
«devi fare un saltello come fa sempre il nostro vicino Coniglietto!»

Gli occhietti di Gufetto e Coniglietto si riempiono subito di curiosità.
Sono troppo curiosi, non vedono l’ora di conoscersi. Ma le difficoltà sembrano proprio essere tante: potranno mai diventare amici un animale diurno e uno notturno?

Per molto tempo hanno fanno affidamento solo su ciò che i loro genitori avevano detto loro. Fino al giorno in cui le loro strade si incrociano e i loro occhi si incontrano per la prima volta.
Una volta riescono a superare in astuzia i momenti del giorno e della notte, ma sanno che il loro sogno più grande non diventerà mai realtà. Anche se … forse un po ‘di magia aiuterà?

“E’ un incontro magico, ma breve…
…ma adesso ognuno comincia a pensare spessissimo all’altro.
Entrambi vorrebbero tanto giocare insieme,
ma non sanno come fare.”

Inizia così un’amicizia insolita, ma GRANDE GRANDE!
L’intera storia è una favola sul potere dell’amicizia -tale nonostante tutto, di conoscersi e di essere affascinati da un’altra persona, ma anche dei limiti naturali che si frappongono a questa amicizia.
Quest’albo aiuta a capire come è possibile coltivare amicizie importanti; anche se non ci si può vedere spesso, perché anche essendo vicini di casa si è svegli in momenti diversi della giornata.

Per sempre Amici, è una storia che con emozione e semplicità racconta ai bambini quanto sia bella una vera amicizia!


Bello da regalare ad un AMICO SPECIALE
Una storia sul potere dell’amicizia contro ogni previsione. Sul fatto che se vogliamo davvero qualcosa, niente può fermarci o scoraggiarci.
..Anche se distante un vero amico è sicuramente vicino a te con il cuore.

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Tempesta – Guojing

Tempesta è un meraviglioso e commovente libro illustrato senza parole,
perfetto per gli amanti dei cani e dei silent books.

Un giorno come tanti, una ragazza scopre un cucciolo che dorme sotto una panchina in cima a una collina: trasandato, spaventato e solo. Sembra essersi perso, è solo e senza casa.
Quando lei cerca di avvicinarsi al cane, lui scappa, tornando a nascondersi sotto la panchina dopo che lei se ne va.


Con gentile persuasione, la ragazza cerca di fare amicizia con il cagnolino, ma il cane è troppo spaventato per lasciarla avvicinare. Giorno dopo giorno, la ragazza ci prova e, giorno dopo giorno, il cane scappa. Con perseveranza e pazienza, e con l’aiuto di un’allettante pallina da tennis, inizia un’amicizia timida.

Dopo alcuni giorni di insistenza, il cagnolino finalmente la segue a casa ma lei non lo vede.
Quando quella sera arriva una forte tempesta, si dirige nel diluvio per salvarlo, ma lui non è dove lei pensa che sarà.

Cosa succederà a questo povero cagnolino? La ragazza lo vedrà mai più?
Le loro strade si incroceranno?
(Sono certa che puoi indovinare la risposta.
Tuttavia, guardare i due avvicinarsi è delizioso da guardare.)

Tempesta racconta ed esplora l’idea di fiducia, l’importanza del tempo e della determinazione nel promuovere una relazione d’amore e di grande Amicizia.
L’autrice, Guojing racconta intensamente come la fiducia non sia sempre facile, ma come, nel tempo, e con gentilezza e determinazione, l’amore possa crescere per sempre.

Tempesta, è una storia commovente sulla forte connessione emotiva tra cane e umano, ogni illustrazione è piena di amore e fa appello con successo al nostro sentimento umano più basilare.
Le illustrazioni di Guojing sono tali che non servono parole.

La storia si svolge a un ritmo naturale e i pannelli illustrati mostrano lo sviluppo esitante di una relazione. Il cagnolino è ombroso e non permette a nessuno di avvicinarsi. Ma la ragazza è tenace.
Guojing ha incorniciato perfettamente le sue emozioni nelle illustrazioni dall’aspetto morbido.
Su diverse pagine, perfettamente scandite, attraverso l’uso di pagine affiancate a tutta pagina e piccoli riquadri, osserviamo la loro relazione crescere gradualmente. Solo quando cade una violenta tempesta il racconto raggiunge il suo culmine.


È incredibile come tante emozioni e storie possano essere trasmesse senza parole.

Dopo il libro, Il figlio Unico, che abbiamo raccontato qui, l’autrice è tornata con un albo speciale, dedicato al suo cane scomparso, Guojing lo ha scritto chiaramente come un modo di guarigione e lo gestisce magnificamente. Tempesta, è un libro per tutti e l’ultima pagina scalderà il cuore più freddo.

Tempesta edito da Terre di Mezzo parla a tutti i lettori, grandi e piccini di fiducia, paura, solitudine, amore, perseveranza e gentilezza. Può essere consigliato per età 3-7, ma è davvero un libro per tutti gli amanti dei cani di qualsiasi età perchè può stimolare conversazioni sui problemi di mancanza di casa e insicurezza, o semplicemente essere goduto come la storia di un cane che trova una” casa per sempre.
Guojing segue magnificamente la sua storia, mostrando la pazienza e il tempo necessari per creare un senso di sicurezza e fiducia tra la ragazza e il cagnolino.

Ci sono momenti dolorosamente solitari di notte, il cane da solo, il cane con solo la sua palla, il cane fuori dalla finestra. Guojing dà a quei momenti lo spazio nel libro per essere lì, ammaliante e adorabile.

Un grande libro illustrato senza parole sulla costruzione della fiducia e sulla ricerca di una casa.
È difficile non amare questa dolce storia di un cagnolino solitario e una ragazza che ha molto amore da dare.
Incantevole, commovente è uno dei libri illustrati più belli

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Dormi tranquillo, piccolo coniglio – Stefan Gemmel

Era mostruosamente grande e mostruosamente
grosso e aveva la pelle verdissima.
Bodo era un dragim l’ultimo della sua specie.

Bodo è un drago dall’animo tenero che raccoglie fiori, saluta il sole e danza per la luna.
Un giorno Bodo incontra un piccolo coniglio che lo istruisce sulla vera natura dei draghi:
i draghi spaventano gli animali urlando con rabbia e facendo rumore, non raccolgono fiori e tanto meno cantano canzoni!

Spaventano gli animali?
Ma come si fa a spaventare gli animali?
Niente fiori? – chiese Bodo
Niente fiori! – risponde il coniglio

Bodo si lascia convincere dal piccolo amico e prova a fare l’urlo più terrificante che possa fare ma il risultato non è quello sperato!
Il coniglio piange dalla disperazione…forse Bodo l’ha spaventato troppo?!

“Scusa, ti ho spaventato?”
“No, Non mi hai spaventato” sussurò il coniglio
“sembravi un rinoceronte che fa la danza della pioggia”
“E allora perchè piangi?”

Il piccolo coniglio è alla ricerca di qualcuno che spaventi la sua paura per poter dormire perché la sera è così spaventato da non riuscire a chiudere occhio.
Bodo vuole aiutare il suo nuovo amico e urla talmente forte da far tremare tutto il bosco: adesso sì che è uno spaventoso drago! Quando cala il sole Bodo usa tutte le sue forze per urlare, strillare, saltare e fare più rumore che può!
Chiede al suo amico se la sua paura se n’è andata ma non ottiene risposta: il piccolo coniglio si è finalmente addormentato.
A Bodo, però, resta un’ultima domanda: “Chissà, dovrei forse chiedere scusa alla paura?”

Spesso quando arriva il momento di andare a letto i nostri bambini protestano, fanno i capricci e non vogliono arrendersi al sonno. Possiamo aiutarli a calmarsi e a rilassarsi, dimenticando le ansie e le tensioni della giornata, attraverso il libro e la nostra voce.
Inoltre sappiamo bene, ormai, quanto sia importante creare una routine della buonanotte che aiuti i bambini a rilassarsi e andare a letto sereni e tranquilli.
Leggere con loro un bel libro prima di dormire è un’ottima abitudine per i nostri bambini, che probabilmente la conserveranno anche in età adulta.


Dormi tranquillo, piccolo coniglio di Stefan Gemmel, illustrato da Marie-Josè Sacré, edito da Bohem Press è una di quelle storie perfette per il pre-nanna, perchè questa è una tenera storia di una nuova grande amicizia, un’amicizia disposta a tutto pur di vedere sereno e felice l’amico.
Tutti i bimbi sogneranno il buon Bodo a loro fianco nei momenti di paura per scacciarla a suon di buffi urli e salti 😉

Bodo è un drago molto speciale, molto comprensivo, sensibile e adorabile… grande come un adulto, ma ancora piccolo nel cuore e aperto a tutto.
L’autore, Stefan Gemmel ha preso ispirazione per questa storia dai suoi figli, anche la scelta del drago non è casuale; visto sempre come una figura immensa e sputafuoco qui invece è adorabile e completamente pacifico, proprio per mostrare ai bambini che noi adulti siamo si grandi, ma siamo sempre lì vicino a loro…sappiamo essere forti se ne hanno bisogno o se hanno paura.

Una lettura molto piacevole, piace ai bambini avventurosi e spavaldi, piace ai bambini in cerca di coccole e sicurezza.

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La notte della Balena – Peppo Bianchessi

Una volta all’anno, in una notte
di mezza estate, arrivava la balena.
Era mio padre ad avvertirmi.
Mi mandava a letto prima del solito e poi,
a un certo punto della notte, veniva a svegliarmi.

Sono pochi i fortunati che riescono a vederla volare sopra la città, magari in una bella notte stellata d’estate.
Tutti insieme, ci si sveglia di notte, si sale sul tetto in silenzio, si porta qualche panino con burro salato, prosciutto e cetrioli, una coperta su cui sdraiarsi sul tetto di casa, e si aspetta tutti insieme con pazienza, proprio come fanno i tre protagonisti della storia, papà, mamma e bambino.
Insieme, aspettano ognuno al loro posto, finchè non arriva un filo di vento che si porta dietro un profumo di sale e alghe.

“E arriva lei.
Eclissava la luna,
lenta e maestosa
come le grandi navi del porto.
Girava senza fretta
A volte faceva le piroette
e ci mostrava la pancia.
Non finiva più tanto era grande.”

Maestosa, immensa ma amorevole e serena la grandissima balena si muove nel cielo con calma e grazie, e poi si avvicina a loro, si avvicina al papà di questa famiglia felice, si guardano profondamente negli occhi, restano così in silenzio a comunicare ad emozionarsi occhi negli occhi a raccontarsi fronte contro fronte, muso contro muso momenti di vita.

“Poi se ne andava.
Allora papà tornava a sedersi,
mangiavamo i panini
e parlavamo di lei.”

Non tutti possono vederla, non basta salire una notte d’estate sopra il tetto di casa, proprio come farà il bimbo quando il padre non c’è più…perchè come gli insegnerà la vita, e la sua famiglia, bisogna essere felici, insieme ed in armonia, magari sempre abbracciati con il naso all’insù, seduti su una grande coperta da picnic e lei quand’è il momento gusto arriva.
Perchè la balena annusa la felicità..e non solo lei…

La notte della balena di Peppo Binachessi edito da Rizzoli, è una storia illustrata che molto ha a che fare con la memoria e gli affetti che per ognuno di noi son più cari.
E’ un libro poetico, profondo e audace. Un’opera che ha il sapore delle stelle, quando i cieli tersi sembrano farle piovere direttamente nel nostro cuore.

Pagina dopo pagina è una storia che parla d’amore, di vita, di affetti, di mancanze ma anche e soprattutto di crescita, quella crescita unica e profonda che avviene solo dentro ognuno di noi quando ci si ferma con calma ad ascoltare e a vivere pienamente la vita, la realtà, la famiglia, chi ci sta vicino, i ricordi, il passato…
E che dire delle splendide illustrazioni a tutta pagina?
Sono enormi, affettuose, ci avvolgono e guardandole sembra proprio d’essere lì seduti sul tetto abbracciati a tutto tondo dalle emozioni che il testo essenziale ci racconta e ci fa vivere.
Questo è un viaggio in una notte d’estate, un viaggio nel tempo, nello spazio in cui, per il padre e per il bambino niente di ciò che conta davvero viene perso per sempre.

“Aspettammo.
E aspettammo ancora.
A un certo punto un filo di vento
ci portò un pò di fresco.”

La Notte della Balena è sì, una storia che nasce dalla perdita. Crescendo è inevitabile perdere persone o cose…la mancanza di un genitore che ci dava sicurezza, il trasloco da una casa dove si è vissuti fino ad allora, o una storia d’amore che finisce…ma insieme alla perdita della sicurezza legata a quella persona o cosa, spesso perdiamo anche noi stessi.


Questa storia nasce sì da una perdita, ma si conclude con il ritrovamento più immenso che possiamo avere.
La notte della balena, è si un grande e profondo viaggio, ma non lo è solo per il protagonista, che crescendo finalmente riesce a trovare il senso di una grande perdita e a guardare la sua vita da un altro punto di vista insieme a sua moglie a sua figlia, ma è anche il viaggio che riguarda più da vicino ogni persona, grande o piccola che lo sfoglia o lo legge. Perché la balena in fondo non è altro che “qualcosa che ognuno può vedere e interpretare a suo modo, per alcuni potrebbe essere uno dei suoi ricordi più belli, di quelli che riscaldano, che fanno scendere una lacrima di gioia e che son lì custoditi in una stella…

Una cosa è certa, il messaggio che porta con sè è davvero immenso e unico, è raccontato in modo delicato e avvolgente…inizi a leggerlo quasi con la testa tra le nuvole e termini con il cuore che si è illuminato di tante emozioni e ricordi, tante sensazioni che solo un libro così può trasmettere e farci dono…un dono che non ha prezzo.

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L’ultimo regalo di Natale – John Burningham

Era la vigilia di Natale.
Babbo Natale e le renne
erano finalmente tornati a casa.
Erano stanchissimi, perchè
avevano consegnato i regali
a tutti i bambini del mondo.

È la vigilia di Natale. Babbo Natale e le renne sono finalmente a casa – sono molto stanchi perché hanno consegnato regali ai bambini di tutto il mondo. Dopo aver fatto uno spuntuno, tutti a letto, serve proprio una bella dormita, anche alla renna che non si sente troppo bene forse per il lungo viaggio… Anche Babbo Natale indossa il pigiama e sta per andare a letto quando nota che c’è ancora un regalo nel suo sacco.

Oh no! Babbo Natale ha dimenticato di consegnare il regalo di Beniamino Stamberbugio. Babbo Natale sapeva tutto di Beniamino Stamberbugio – sapeva che i suoi genitori erano troppo poveri per comprargli regali, sapeva che l’unico regalo che Beniamino avrebbe avuto sarebbe stato il regalo che gli avrebbe portato Babbo Natale e sapeva che Beniamino viveva in una capanna in cima al Monte Rotolo, lassù molto, molto lontano.
Babbo Natale era molto stanco, le renne dormivano profondamente ma sapeva che doveva portare il regalo a Beniamino Stamberbugio.

Quindi si mise il cappotto sopra il pigiama, si mise gli stivali e il cappello, raccolse il sacco e iniziò a camminare attraverso la fredda notte d’inverno verso la casina dove abitava Beniamino Stamberbugio in cima al Monte Rotolo, che era molto, molto lontano lontano.
E così, si avvia e, con l’aiuto di alcune persone di buon cuore, infatti appena incontra un uomo con l’aaereoplano, subito Babbo Natale chiede se può aiutarlo.

“Scusi tanto, sono Babbo Natale.
Mi è rimasto nel sacco l’ultimo regalo,
che è per Beniamino Stamberbugio,
il bambino che abita nella casupola
in cima al Monte Rotolo,
lassù, molto, molto lontano.
E tra poco sarà Natale.”

Incominciò però a nevicare troppo forte per volare e l’aereo cade giù, ma dopo un piccolo tratto appena dopo la collina ecco che incotra l’uomo con la jeep, e via via intoppo dopo intoppo incontra e si fa aiutare anche dal ragazzo con la motocicletta, la ragazza con gli sci, e ancora lo scalatore con la corda, tutti gentili e desiderosi di aiutarlo se non fosse per improvvisi inconvenienti. Fortunatamente ognuno è riuscito ad aiutarlo a modo suo anche se per piccoli tratti e Babbo Natale riesce a farcela appena in tempo.

L’ultimo regalo di Natale di John Burningham edito da Mondadori è un libro magnifico che sottolinea lo spirito natalizio. Il dono stesso non ha importanza tanto quanto il viaggio nel dono. L’ultima riga della storia specula su cosa sia il dono “E chissà che cosa sarà…“. Ciò incoraggerà i bambini a sognare su ciò che pensano che Beniamino abbia ricevuto come regalo da Babbo Natale.
È una storia adorabile come è ambientata nel periodo natalizio e ha anche un elemento di umorismo che fa ridere i bambini.

Il testo ripetitivo è utile per coinvolgere i bambini più piccoli nella narrazione della storia:
“Scusi tanto, sono Babbo Natale. Mi è rimasto nel sacco l’ultimo regalo, che è per Beniamino Stamberbugio, il bambino che abita nella casupola in cima al Monte Rotolo, lassù, molto, molto lontano. E tra poco sarà Natale.”

La storia viene raccontata attraverso questa coinvolgente ripetizione e, quando Babbo Natale incontra un disastro dopo l’altro, quella ripetizione trasmette un senso di urgenza al lettore: Per favore, lascia che Babbo Natale arrivi a casa di Beniamino Stamberbugio in tempo! Per favore, non lasciarlo svegliare la mattina di Natale e non trovare un regalo! Sbrigati Babbo Natale, sbrigati!
È un viaggio lungo e arduo che richiede molti e diversi mezzi di trasporto, ma Babbo Natale non si scoraggia.

In questo libro natalizio John Burningham segue lo schema delle sue storie più amate per i bambini, portando il nostro eroe in un viaggio che è disseminato di un cast di persone utili attraverso splendidi paesaggi pittorici.
Infatti Babbo Natale viaggia attraversando panorami del mondo che si sta lentamente svegliando, viaggiando in aereo, in moto, con gli sci e infine percorrendo la cima delMonte Rotolo. Offre a Burningham ampie opportunità di riempire intere porzioni con grandi macchie di colore, luce e nelle scene più suggestive, ghiaccio e neve completamente neri.
Queste scene impressionistiche si adattano perfettamente alla vigilia di Natale e all’impossibile compito affrontato da Babbo Natale, che viene spesso rappresentato come un piccolo granello contro il vasto paesaggio.

Adoro come Babbo Natale diventa visibilmente più stanco man mano che la notte si consuma. Quando finalmente lo fa vicino a casa, le sue ginocchia stanno cedendo e la sua schiena è dolorosamente chinata. Ma come mostra l’ultima, meravigliosa immagine, è valsa la pena ogni passo.
La storia è semplice ma molto dolce. Ha le piccole frasi di ripetizione che adorano i bambini piccoli e le illustrazioni di Burningham sono piene di carattere. Questo è un libro di Natale che molti di voi potrebbero aver letto già da piccoli e chiuso in uno scatolone in soffitta…ora è ritornato per i bambini di oggi perchè è una storia che merita, merita di essere un classico Natalizio!

E dopo la lettura ecco alcune attività che si possono fare:

Scrivere una lettera di ringraziamento di Beniamino Stamberbugio a Babbo Natale descrivendo quale fosse il suo regalo.

Creare una mappa del viaggio di Babbo Natale fino alla cima del Monte Rotolo.

Disegnare Babbo Natale con il tuo mezzo di trasporto preferito dalla storia o un’altro 😉

Scrivi una serie di istruzioni per dire a Babbo Natale come arrivare a casa tua.

Ci sono molte altre attività che possono essere ispirate da questa storia non solo del Natale, ma dell’impegno, della perseveranza e del fare qualcosa di buono per qualcun altro.
Un libro adorabile con un messaggio sincero per questo speciale periodo dell’anno.

Cosa pensi sia stato il regalo di Natale di Beniamino Stamberbugio…!?
Buona lettura

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Il sapore della Luna – Michael Grejniec

Che sapore ha la luna… dolce, salata o amara?
Gli animali sono decisi a scoprirlo.
Riusciranno a raggiungerla?

Da molto tempo gli animali guardavano il cielo di notte. Che sapore aveva la luna?..
Incuriositi dalla luna e dal suo misterioso sapore, la tartaruga ebbe una bella idea per raggiungere questo corpo celeste in una notte di luna piena.

Come si può prevedere, la tartaruga chiede aiuto all’elefante, che chiede aiuto alla giraffa, che chiede aiuto alla zebra e così via….

“Se mi sali sulla schiena,
saremo abbastanza alti da toccare la luna.”

Sette animali si avvicendano per vincere la sfida, ma l’impresa non viene compiuta. Così i sette decisero di chiamare il topolino, che passava di là.
Per raggiungere la luna, bastava infatti veramente poco.
Il topolino, si arrampica in cima ad una vera e propria scala animale, riesce finalmente a toccare la luna e a staccarne un pezzettino che farà assaggiare a tutti i componenti della squadra.

Inizialmente nove paia di occhi la guardano, lei calma sorride in tutta la sua immensità e nel suo splendore.
Chi non ha mai sognato di dare un morso alla Luna?
Il sapore della Luna di Michael Grejniec edito da Kalandraka è una storia di un desiderio irraggiungibile e di una collaborazione vincente! 😉
Gli animali del racconto condividevano questo stesso desiderio, ma tutti i loro tentativi di allungarsi verso il cielo fallivano.
Un meraviglioso libro illustrato, che parla ai bambini di desideri, che in un primo momento sembrano irraggiungibili, ma diventano realizzabili grazie alla collaborazione.

E lei, la luna dal canto suo è stupefatta dal successo degli animali, nè è sorpresa e a dirla tutta anche un poco irritata. Per notti aveva giocato a farsi rincorrere dagli animali, illudendoli e ridacchiando di loro, sottovalutandone infine, annoiata dal gioco, le possibilità, specie se affidate a un esserino piccolo come il topolino.
E adesso? Dopo il morso del topolino ci guarda sorpresa con la bocca all’ingiù e in un lampo si ritrae e assottiglia fino a diventare uno spicchio, allontanandosi.

“Visto che sei qui, prova anche tu…”

Una storia che piace molto ai bambini, anche piccoli, per la sua struttura, che si basa sull’accumulazione e sulla ripetizione.
Il sapore della Luna, parla ai bambini di solidarietà e collaborazione tra animali diversi, uniti nello sforzo di cercare di realizzare un grande sogno comune e a fare la differenza alla fine sarà proprio il più piccolo tra loro. ❤

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In punta di piedi – Christine Schneider

“Bernardo, io ho fame!”
“Anch’io, Clara!”
In punta di piedi, il cuore che batte,
Bernardo e Clara si tuffano nella notte.

Due bambini in un grande letto che hanno fame e che decidono di sgattaiolare giù in cerca di cibo.
In punto di piedi, Bernardo e Clara si tuffano nella notte.
E’ già inoltrata l’ora di dormire, le luci sono spente e in casa c’è il silenzio della notte ma Clara e Bernardo hanno fame.


Così inizia l’avventurosa notte di questi due bimbi nella casa dei loro nonni.
Clara e Bernardo attraversano con coraggio i corridoi e le stanze scure, vorrebbero essere leggeri e silenziosi, ma nel buio di quella casa che sembra un museo, per le scale e davanti al frigo illuminato, qualche
BADABUM! CRASH! SPLASH! Shhhhhhhhhhhhhhh! è inevitabile!


Un oggetto cade, una decorazione traballa, ceramiche si infrangono… i movimenti dei bambini provocano rumori sospetti che mettono in allerta i nonni.


Ma quei rumori, i nonni Igino ed Ortensia elegantissimi nelle loro vestaglie retrò, li conoscono molto bene, come conoscono tutti gli insoliti abitanti – Cocò un pappagallo dal petto arancione, Grangrosso un gigantesco elefante, Milù un’enorme tigre e Boboa un lunghissimo serpente…insomma non sospettano minimamente la verità: secondo loro i colpevoli sono piuttosto loro 😉

Bernardo e Clara, riusciranno a non farsi scoprire
e soprattutto a portare a termine la loro missione notturna?

La storia, che oscilla tra la realtà e la fantasia, racconta una notte che potrebbe essere una come tante e invece diventa un’esperienza tanto imprevedibile quanto eccitante; affrontare il corridoio nero, non svegliare gli adulti, fare qualcosa di nascosto.
La prospettiva poi cambia: a volte sembra di essere lì dietro i due bimbi, senza sapere cosa sta per accadere, in altre illustrazioni li osserviamo in azione, speranzosi che non vengano scoperti nonostante piccoli e rumorosi incidenti.

Gli autori Christine Schneider ed Hervé Pinel, in questo albo illustrato, edito da Orecchio Acerbo, sono capaci di prendere per mano con maestria e accompagnare “In punta di piedi” i giovani lettori in una storia notturna dai tratti epici, al confine fra sogno e realtà.
Avvalendosi dell’uso di rime e assonanze, suoni onomatopeici e giochi di parole nei dialoghi dei due nonni, l’autrice tesse una storia con una trama dal ritmo brillante, perfetta per la lettura ad alta voce.
Anche le illustrazioni, con i loro giochi con i contrasti di colore e di luce, con le ombre e il vedo-non vedo, Hervé Pinel riesce a rappresentare perfettamente quella condizione di incertezza che la notte e il buio ci trasmettono e in cui tutto appare avvolto nel mistero.

Vi invito ad entrate in questa storia In punta di piedi, perchè è un’avventura sospesa tra sogno e realtà, una passeggiata tra luci, ombre;
Un libro che risveglia, nei piccoli lettori, ma anche nei grandi 😀 le emozioni che la notte porta con sé con parole in rima all’insegna del coraggio e della giocosità

“Ortensia, mi fai impazzire…
non sei ancora a dormire?”
“Shhhhh!………”

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Un Sogno di Luna – Zanna Davidson

In una notte stellata,
partii per il mondo dei sogni
con la mia barca color di luna.
Levai l’ancora, spiegai le vele
e seguii la voce del vento.

Una bimba ci fa emozionare, con un bel sogno poetico.


E’ una bellissima notte di luna piena, il cielo è splendidamente stellato, la bimba protagonista sta facendo un meraviglioso sogno pieno di magia nel quale vive un viaggio unico tra draghi, stelle e morbide nuvole.
Con una barchetta argentata in un mare di polvere di stelle, il piccolo lettore si ritrova insieme la bambina ad intraprendere uno strabiliante viaggio sulle ali del rosso drago dagli occhi profondi come la notte ma agile, forte e con le sue fiamme illumina con sicurezza la notte scura.
In ogni pagina un pop-up per stupirsi, sognare e salire sulle ali della fantasia insieme alla protagonista

La fantastica storia di Un Sogno di Luna di Zanna Davidson e Seo Kim edito da Sassi Junior ci porta dolcemente in un’altra dimensione.
Infatti l’autrice racconta una dolce avventura della buonanotte mentre una bambina si imbarca in un viaggio attraverso mari scuri nella sua minuscola e adorabile barca.

“..ci fermammo a riposare
tra i morbidi fiocchi di una nuvola,
e io espressi un desiderio.”

Le avventure con il suo nuovo amico, un drago, aiutano a spazzare paure notturne, il sauro infatti forma con Luna un duo formidabile e affronta i pericoli con fierezza, rafforzando l’autostima.

Il finale si chiude nella cameretta della piccola protagonista, anche qui, sogno e giornata appena vissuta si fondono e lasciano una carezza leggera che accompagna gli occhi stanchi e sognanti.
Un Sogno di Luna è un dolce esempio di quando l’immaginazione e il sogno si fondono in particolari illustrazioni e creazioni.

Buona lettura e buon viaggio sulle ali della fantasia 🙂
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Cosa sono le stelle? – Primissimi perchè

I bambini sono molto curiosi e cercano di scoprire il perché di ogni cosa. Talvolta, però, spiegare loro fenomeni complessi, può risultare una sfida.
Con il naso all’insù, stretti sotto la volta celeste incantati dallo splendore di un cielo punteggiato di sfavillanti bagliori ecco che arriva una super domanda!

Cosa sono le stelle?

Effettivamente per i loro occhioni curiosi esiste forse qualcosa di più affascinante di una notte piena di stelle?

È facile cadere nel tranello d’utilizzare termini e concetti astrusi e magari perdersi in chiacchiere. È vero, sul web possiamo trovare ampie guide che ci illustreranno tutto quello che i nostri bambini ci chiedono con della terminologia più adatta per loro, in questo modo riusciremo a fornire loro delle informazioni corrette che li aiutino a comprendere meglio tutti i vari fenomeni. Tuttavia, è molto importante rispondere a tutte le curiosità del bambino in maniera coinvolgente e diretta, in questo modo sarà sempre più stimolato a conoscere ogni cosa che accade intorno a lui.
Perchè i bambini sono in grado di capire qualunque cosa, se usiamo un linguaggio semplice e chiaro; grandi verità, concetti complicati, possono essere capiti facilmente anche dai più piccoli. L’astronomia è un campo che appassiona molto i bambini, per la sua carica di potenza e mistero.

Il libro cartonato, Cosa sono le stelle? pubblicato da Edizioni Usborne risponde alle più svariate domande dei bambini, facendo parte della linea Sollevo e scopro – Primissimi perchè
Sollevando le finestrelle di questi divertenti libri i piccoli lettori potranno soddisfare la loro curiosità ed apprendere qualcosa di nuovo ed in questo caso sappiamo rispondere e coinvolgere i bambini con la loro infinita curiosità 😉
Pur essendo semplice ed essenziale nelle definizioni, è completo dal punto di vista delle informazioni; gli argomenti scientifici sono trattati in modo davvero accurato ma a portata di bambino!

Cos’è una stella?
Com’è fatta una stella?


Possiamo visitare le stelle?
Quante sono le stelle?
Qual’è la stella più vicina?


Le stelle sono tutte uguali?

Usando le parole giuste e il linguaggio semplice, tutto diventa chiaro.
Un modo unico e originale di avvicinare i bambini al mondo dell’astronomia, dando risposta alle prime domande che i più piccoli si pongono (dai 3/4 anni) 😉
Tra pagine solide, tante alette da scoprire e sollevare ecco un’idea per trasformare una sera qualunque in una avventura straordinaria…un viaggio tra le stelle!
Il cielo è un immenso libro di fiabe aperto sopra di noi, e scoprirlo insieme ai bambini, tutti con il naso all’insù può dar vita ad un’avventura meravigliosa e che sicuramente ricorderanno sempre!

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Un Pensiero dopo la Pioggia – Miguel Cerro

C’era una volta un bosco meraviglioso,
pieno di luce, in cui vivevano
animali di ogni tipo.
Un giorno all’improvviso cominciò a piovere.

Un libro prezioso sia per le illustrazioni che per la sua storia.
Un pensiero dopo la pioggia è viaggio verso una meravigliosa foresta piena di luce in cui vivono tantissimi tipi di animali. Finché un giorno iniziò improvvisamente a piovere e pioveva sempre di più! Tanta e tanta pioggia scendeva dal cielo che gli animali dovettero andare a rifugiarsi nella montagna più alta del posto. Ma la pioggia continuava a scendere e l’acqua a salire e dovettero andare a rifugiarsi tutti in una grotta.

Finalmente da lì a poco, smise di piovere e gli animali iniziavano ad avere fame e sete. La volpe subito si offrì di cercare acqua e cibo, ma gli animali non si fidavano di lei e ben presto gli animali furono organizzati e il lavoro fu diviso in modo che potessero vivere nella grotta, tutti avevano qualche mansione, tutti esclusa la volpe a cui non era permesso fare nulla.

Quando calò la notte, la piccola volpe uscì a pensare e nel cuore della notte illuminata da una grande luna, le venne una grande idea! Poter illuminare l’interno della grotta che fino ad ora era rimasta sempre nell’oscurutà.

“Sarebbe meraviglioso
riempire la grotta di stelle.”

Il finale come sempre non ve lo svelo, ma è un finale da non perdere!
La volpe mostrerà che può aiutare i suoi compagni e che può anche farlo non solo aiutando l’intero gruppo ma anche aiutando altri animali.

Un pensiero dopo la Pioggia con testo ed illustrazioni di Miguel Cerro edito da Kalandraka
Un ottimo libro, una storia ricca di magia e significato che si è ben meritata di vincere VIII Premio Internazionale Compostela per Albi illustrati nel 2015.
Le illustrazioni hanno colori profondi, pieni di contrasti, ogni pagina è degna di essere incorniciata. Sono spettacolari e occupano l’intera pagina. Gli animali sono disegnati in modo molto originale, sfuggendo agli stereotipi. I colori intensi predominano, a volte scuri ma con un’atmosfera evocativa e meravigliosa.

Ci sono diverse letture che possono essere tratte dal tuo testo, da un lato ci arriva il messaggio che come il lavoro di squadra rende più facile superare le avversità e che il processo di adattamento è più sopportabile. La sopravvivenza è assicurata se tutti collaborano come succede nella foresta con tutti gli animali.
I bambini, si chiederanno sicuramente perché non permettono alla volpe di prendersi cura di qualsiasi compito. Se non si fidano della volpe, è perché pensano di non poterlo fare meglio o che diffidano solo delle sue buone intenzioni?
L’intento dell’opera è proprio questo, mostrare ai piccoli lettori come sia invece possibile soddisfare i bisogni primari di tutti semplicemente aiutandosi l’un con l’altro.

Tutti meritano l’opportunità di dimostrare il loro valore come accade alla volpe che all’inizio tutti sospettano dell’aiuto che è disposta a fornire, poiché questo è sempre stato considerato un animale furbo e inaffidabile. Ma alla fine ottiene un grande risultato che sorprende tutti.
E lo fa grazie alla sua perseveranza e all’immaginazione, un altro dei valori che enfatizza la storia.
È importante non dimenticare che c’è sempre qualcosa che possiamo o che sappiamo fare. Una delle cose che piace e i bambini ricordano di più è che la volpe, non si arrende e scopre che può contribuire al gruppo ❤

E, da allora,
in quella grotta…qualcosa cambiò!

Un pensiero dopo la Pioggia, lo consiglio vivamente, è una bellissima storia illustrata, una storia che mette in evidenza il lavoro di squadra, la distruzione del pregiudizio e la perseveranza.
Limportanza di dare un’opportunità alle persone, specialmente se sono così predisposte ad aiutare.

Un invito quindi a non lasciarsi influenzare da pregiudizi, e permettere a tutti di contribuire al bene del gruppo. Non mi stancherò mai di dire che i libri di Kalandraka sono libri magici, con meravigliose illustrazioni e messaggi nelle loro storie che considero necessarie per i più piccoli.

In questo libro si parla del desiderio di aiutare gli altri senza aspettarsi nulla in cambio, sempre desiderosi di superare se stessi, lasciando da parte la “competizione” con gli altri e soprattutto quella ricerca della felicità nell’immateriale.
Miguel Cerro ha trovato la chiave esatta per far funzionare questa storia che ci permette di pensare e riflettere con i piccoli lettori ma non solo…

Buona lettura!
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