Siete pronti a giocare con la vostra ombra?
Ammettiamolo tutti prima o dopo abbiamo rincorso, come il cane rincorre la sua coda, la nostra ombra 😀
L’ombra è una cosa alla quale noi adulti non facciamo neppure caso, a meno che non si tratti di cercare un po’ di riparo quando il sole è troppo forte. Ma immaginate di non aver mai visto un’ombra e di non sapere cosa sia…come accade prima o poi ai bambini;
la scoperta di avere un emanazione del sé che si spalma sulle superfici a seconda della luce è per loro un momento assolutamente unico!
La luce può alla pari del “proprietario” dell’ombra, e credo sia proprio questo che affascina i bambini: il confronto con qualcosa che loro muovono ma che sembra non rispondere.
Ma che ne dite se l’ombra fosse anche una possibilità di avere un altro sè!?
Che, casomai, compensa le nostre difficoltà e ci rafforza?
Per il bambino potrebbe diventare davvero un grande alleato!
Proprio su questa possibilità gioca Ciao ombra!, l’albo illustrato di Anna Curti edito da Notes edizioni, un albo che con l’ombra e le paure gioca dando però alla prima non il potere di fare paura ma di dare coraggio 😉
Il piccolo gufo, Alfredo, si sente sopraffatto dagli altri, non riesce a darsi voce, potremmo dire quasi che ha paura della sua stessa ombra se non fosse proprio questa ad un certo punto a prendere in mano la situazione.
Che bellezza avere qualcuno sempre attaccato che può darci forza! L’ombra mano a mano prende vita, fa cose diverse dalla propria sorgente di vita, ha espressioni e movimenti diversi man mano che il piccolo gufo comincia ad acquisire maggiore libertà di movimento.
L’ombra si snatura fino quasi a diventare una sorta di amico immaginario e diventa talmente indipendente da diventare anche amica degli amici del piccolo gufo i quali a loro volta scoprono di avere anche loro dei Signor Ombra pronti a entrare in gioco nelle relazioni amicali. Una moltiplicazione di giochi d’ombre in cui anche le ombre scoprono di avere un’ombra che ha un’ombra e così via, ce lo lascia immaginare il finale aperto con tanto di punto interrogativo.
Ombra, specchio e amico immaginario che accompagna il piccolo Alfredo fino a quando il gufetto non iresce a guardare davanti a sè senza più aver paura..ed ecco l’ombra a ritirarsi non intimorita ma felice di aver fatto il proprio dovere.
Il vincitore, se così si può dire, non è l’ombra, ma il piccolo gufo che del proprio alter ego non ha più bisogno perché ha imparato a bastare a se stesso.
Guardare i nostri figli, i bambini a scuola o i nipotini che crescono e scoprono il mondo è una cosa meravigliosa. La loro curiosità e la voglia di imparare sono praticamente illimitate e a volte anche difficili da gestire per noi adulti (pensate alla famigerata fase dei perché!).
Altre volte, invece, assistere alle scoperte dei bambini può essere assolutamente esilarante, perché la loro ingenuità e le loro reazioni spontanee di fronte a cose a cui noi ormai non facciamo neanche più caso, possono lasciarci davvero senza parole.
Guardate e giocate insieme a loro con la luce e con il buio un’attività che si può svolgere dopo la lettura, a costo zero.
Il teatro delle ombre cinesi vanta una lunghissima tradizione ed è partendo da questi antichi spettacoli che potete crearne di nuovi, giocando con le mani, con le ombre del corpo, con ritagli e sagome di cartoncino ma anche con oggetti di uso casalingo e giocattoli, da riconoscere attraverso le ombre… vedrete che da gioco nasce gioco e i bambini di tutte le età ne rimarranno entusiasti.
Cosa vi servirà: un telo dietro cui nascondersi oppure un muro bianco su cui proiettare le figure; una fonte luminosa puntuale, come una torcia.
Buona lettura e buon divertimento!