Un barattolo di Emozioni – Deborah Marcero – Recensione

A Luis piacevano le storie paurose,
le barzellette paurose,
e anche i cartoni animati paurosi.
Ma a Luis non piaceva avere paura.
Cercava di nasconderla…

Tutto inizia con la nera paura, sempre pronta a tornare, finché non la chiude in un barattolo
Libero dalla paura, Luis rapidamente mette tristezza, entusiasmo, rabbia, solitudine, gioia e delusione nei barattoli. Che sia negativa o positiva ogni emozione è soffocata nei barattoli, ancora prima dì venire a galla.
Fino a sentirsi vuoto, senza provare nulla o così crede, ma un semplice commento di un compagno gli fa provare “vergogna” ma Luis non vuole affrontare altri sentimenti.

Per un bambino, ma anche per un adulto, la gestione delle emozioni può essere un impresa
Accantonare, mettere da parte e non lasciare respirare quel sentimento pensando che non guardandolo negli occhi sparisca, per poi ritrovarselo di fronte più grande e potente

Luis pensa di mettere anche la vergogna in un barattolo, ma non c’è più posto, troppi sentimenti sono stati rinchiusi e e più spinge per fare posto ad altre emozioni da accantonare, più si dispera e viene travolto dai barattoli che esplodono in mille pezzi


Luis si ritrova a terra, circondato da emozioni, e si sente leggero, felice e triste, entusiasta e preoccupato, Luis si sente libero ora le può riconoscere, esprimere ma soprattutto condividerle!

“Quando fu pronto a guardare
ogni emozione negli occhi,
la abbracciò e la lasciò andare.”

Adesso con tutte le emozioni si sente finalmente libero di esternare, di mostrare tutte le emozioni che prova e di condividere con gli altri ogni sua fragilità.

Un Barattolo di Emozioni di Deborah Marcero edito da Terre di Mezzo è un albo illustrato che parla della potenza delle emozioni e della gestione di esse. Luis fa fatica a gestire ciò che prova, le emozioni negative e quelle positive lo mandano in confusione. L’unico modo per non provare quella spiacevole sensazione di discontrollo è rinchiudere le emozioni in un posto lontano. Ma ben presto Luis si rende conto di non poter rinchiudere la sua intera sfera emotiva in un posto lontano.

L’autrice affronta, ancora una volta, dopo il successo di “Un Barattolo di Stelle” una tematica importante con grande semplicità e ingenuità: non esistono emozioni buone o cattive, ma esistono strategie diverse per imparare a gestirle senza farsi travolgere dalla loro potenza esplosiva. Anche le illustrazioni sono immediate e coinvolgenti, sfruttando i colori e le forme per dare forza e significato a ciò che racconta.

Luis parla ai bambini ma anche a noi adulti e ci insegna che le emozioni vale la pena viverle, che nasconderle non servirà a nulla perché prima o poi usciranno fuori con tutta la loro forza.
La bellezza del sentire è parte della vita, è proprio imparare a cavalcare l’onda emotiva e esperirla fino in fondo, qualsiasi sfumatura essa possa avere.
Perchè quella sensazione di libertà che si prova una volta rotti tutti i barattoli è davvero impagabile! ❤

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Tu sei IL DONO più GRANDE – Storie per scoprire la fiducia, il coraggio e l’unicità dentro di sè

Tutte le bambine e i bambini sono unici, anche se ancora non lo sanno.

Tu sei il DONO più GRANDE edito da Il Battello a Vapore, raccoglie CINQUE STORIE di Simone Frasca, Sebastiano Ruiz Mignone, Richard Byrne, Tommaso Valsecchi, Thierry Lenain, che li incoraggeranno a scoprirlo: attraverso l’identificazione con i personaggi, le bambine e i bambini saranno stimolati ad aumentare la fiducia in sé, il CORAGGIO e la CONSAPEVOLEZZA che hanno di loro stessi.


Non solo: grazie al prezioso contributo della pedagogista Laura Mazzarelli, questo libro diventa uno STRUMENTO che propone all’adulto un metodo efficace per veicolare al meglio le storie, alle BAMBINE e ai BAMBINI una proposta di riflessione per VIAGGIARE ALLA SCOPERTA della BELLEZZA nascosta dentro ognuno di noi.
Infatti ogni racconto è preceduto da uno scritto dedicato agli adulti, per consentire loro di comprendere prima di leggere la storia, il messaggio che andranno a raccontare.


Come afferma la pedagogista Laura Mazzarelli che ha curato questi consigli utlilissimi, anche l’adulto mentre legge una storia ai bambini deve poter viverla, entrarci dentro, comprendere bene il significato di cosa sta raccontando, perchè i bambini li conosciamo molto bene…e le loro domande appena finita una lettura sono sempre lì pronte a spiazzare.

Ecco dunque che qui troviamo raccolte cinque storie che diventano un utile strumento di riflessione per viaggiare alla scoperta della bellezza nascosta dentro ognuno di noi, con i bambini.

“Tu sei il dono più grande. Storie per scoprire la fiducia, il coraggio, l’unicità dentro di sé” raccontano tematiche che possono far parte della vita di tutti i giorni, dalla paura dei mostri, l’ospedale, o ancora insieme a Pastafrolla e Pappamole toccheranno temi come l’accettazione di sè, l’aspettativa e la paura di deludere gli altri.
Insieme a Zeno il pinguino scopriranno il termine diversità, dell’autostima, dell’orgoglio, della fiducia e cosa accade se si cerca di far di tutto pur di farsi accettare.
Insieme a Panda troveranno il coraggio di allontanarsi per fare un percoso all’interno di sè stessi per ascoltare noi stessi e quelle risposte sacre che sono lì dentro che aspettano solo il momento opportuno di crescita per farsi strada. Infine con Zazì e Max si scopre il potere immenso della naturalezza e dei comportamenti dei bambini mentre giocano, e ci offrono l’occasione di riflettere sull’idea di società e dei ruoli in essa.

A seguire ogni racconto troviamo delle attività in cui i bambini possono sperimentarsi e rielaborare il contenuto letto. Attività perfette da fare a scuola o a casa!
Una lettura consigliata dai 4 anni e dai 7 anni per una lettura autonoma, scritto in stampato maiuscolo per consentire una lettura piacevole ai bambini, senza dimenticare che una storia apparentemente per bambini contiene sempre messaggi e significati profondi e che gli adulti dovrebbero ogni volta interrogarsi su questi significati, prima di narrare qualsiasi racconto.

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La Zuppa del Coraggio – Maryann Cocca-Leffler

“Oliver aveva paura di tutto.
Aveva paura dei rumori di notte,
di provare cose nuove.
Aveva paura della sua stessa ombra!”
Ti serve un po’ di coraggio” disse il suo amico Zak
e io so dove puoi trovarlo“.

La zuppa del coraggio è la storia di un piccolo procione alle prese con una serie di paure che gli impediscono di condurre un’esistenza serena nel bosco, dato che Oliver si spaventa per il buio, per la solitudine, per le novità e persino per la sua stessa ombra.

Vedendolo piuttosto affranto, una volpe di nome Zak comprende che a Oliver serve un po’ di coraggio e lo invita a bere la fatidica “Zuppa del Coraggio” che Grande Orso sta preparando in un gigantesco pentolone.

Per completare la zuppa del coraggio manca tuttavia un ingrediente segreto che, guarda caso, si trova in una scatola custodita da un mostro, che vive in una grotta collocata in cima ad una montagna, al termine della “foresta proibita”. Alla sola idea di affrontare quello spaventoso viaggio, Oliver inizia a tremare, ma i suoi amici accorrono in suo aiuto porgendogli un’armatura, una zattera e un bastone, utili (rispettivamente) a combattere le bestie feroci, a cibarsi, a dragare il fiume e a sconfiggere il mostro nella grotta.

Mentre Oliver ha iniziato il suo viaggio verso la grotta del mostro, i suoi amici vengono colti da dubbi relativi alle sorti del piccolo procione e decidono di seguirlo nella foresta, dove incontrano gli oggetti abbandonati e iniziano a temere il peggio. In realtà Oliver si era liberato dell’armatura per essere più leggero, del cibo perché aveva trovato frutti commestibili e della zattera perché aveva trovato un passaggio sospeso sul fiume.

Giunto infine all’interno della grotta, dopo altre peripezie, Oliver si trova faccia a faccia col mostro ed inizia a nascondersi per la paura, non accorgendosi subito che il temibile mostro dalle sembianze umane è più spaventato di lui. Dopo una breve trattativa, il mostro acconsente a dare ad Oliver la fatidica scatola con l’ingrediente per la zuppa del coraggio e il procione, seguito dai suoi amici, ripercorre il cammino a ritroso.
Giunto nuovamente da Grande Orso però, Oliver aprì la scatola e scoprì che in realtà era vuota!

In un primo momento, sentì tanta tristezza dentro il suo cuore e percepì un po’ di delusione….. fino a quando…. l’orso gli disse:

“…non hai fatto il viaggio per niente.
Hai affrontato la foresta e la tua paura.
Il coraggio non sta dentro la SCATOLA,
è dentro di TE!”

La Zuppa del Coraggio di Maryann Cocca-Leffler pubblicato da Edizioni Il Punto d’Incontro è un’opera davvero divertente e azzeccata, ideale da leggere a tutti i bambini alle prese con paure e insicurezze.

La zuppa del coraggio descrive alla perfezione come si sente  il bambino di fronte alle sue paure; la storia che inizia con la fiducia nel potere altrui e che culmina con la scoperta di qualità interiori impreviste.
La zuppa del coraggio si inserisce a pieno titolo tra i grandi classici che mostrano al bambino l’importanza dell’agire autonomo e della scoperta, per renderli consapevoli delle loro vere potenzialità.

“E la zuppa del Coraggio?” domandò Oliver.
“Si chiama Zuppa del Coraggio perchè la offro solo ai coraggiosi!”
rispose Grande Orso.

Oliver quindi capì, che quella zuppa non aveva nessun potere magico; il coraggio era già dentro di lui ed era riuscito a tirarlo fuori!
Una storia perfetta per tutti i bambini che hanno qualche paura.
Una storia tutta da assaporare per i bambini che non amano la zuppa 😉

La zuppa del coraggio, probabilmente non lenirà tutte le paure dei bambini, ma li renderà consapevoli di quanto la soluzione ad ogni problema risieda dentro di loro e di quanto, un giorno, riusciranno a vincere ogni timore anche in assenza di filtri e armature

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Più cattiva di un lupo – Amélie Javaux

“Per tutti i bambini che incontrano un lupo cattivo nel cortile della loro scuola.”

Carlotta ha sempre avuto paura del lupo, e anche se gli adulti dicono che non esiste, lei non gli crede perché ce n’è uno nella sua scuola. Viaggia in branco e si chiama… Agnese. È una ragazza della sua classe, a cui piace prendere in giro gli altri, le sue parole poi diventano zanne.

Ad ogni intervallo, pensieri, parole cattive, prese in giro… Nel pancino di Carlotta quella sensazione di rabbia e paura cresce, le impedisce di ridere, giocare, dormire e persino mangiare.
Carlotta è sempre più angosciata dalle prese in giro, ma non osa parlarne con i suoi genitori, che la vedono strana e sono molto preoccupati. Si sente sminuita e perde la fiducia in se stessa.

Una notte di luna piena, ancora infastidita, Carlotta non riesce ad addormentarsi.
E se la soluzione, per fermare tutto questo fosse diventare come loro, anche lei un lupo cattivo?


Per cercare di unirsi al gruppo di Agnese, anche lei si trasforma in un lupo, tira fuori le zanne… e per un po’ diventa lei stessa una bulla.
Il giorno dopo per far parte di quel gruppo anche lei grida al piccolo Simone.
La colpa di aver visto il terrore negli occhi di Simeone le stringe il cuore.
Si rende conto di quello che ha fatto al povero Simeone, era spaventato a morte proprio come lei, questo circolo vizioso deve essere spezzato.


Fortunatamente nel caldo abbraccio della mamma, prima di dormire, escono lacrime liberatorie che raccontano tutto.
Le parole svuotano la sua palla e la liberano. Si sente meglio.
Non vuole più essere amica del lupo, Carlotta non ha più paura del lupo.

“Ho capito che certe volte quando sei tanto spaventato
e magari le cose si mettono male,
la rabbia può farti diventare un lupo cattivo.”

Più cattiva di un lupo di Amélie Javaux edito da Mondadori affronta con forza e sensibilità la piaga del bullismo scolastico. La metafora del lupo è efficace e funziona molto bene con i bambini, portando forte e chiare le emozioni che troviamo con Carlotta. Tuttavia, è un peccato associare sempre il lupo alla crudeltà e alla paura 😉

È un albo illustrato, secondo me, indispensabile. Apre la discussione su pratiche che stanno diventando sempre più “comuni” e che si verificano sempre prima nella carriera scolastica. Questo argomento mi sta particolarmente a cuore e questo albo ci aiuta molto a riflettere anche come genitori e adulti che lavorano con i bambini.

Inoltre, questa storia evoca la situazione del bullo che a sua volta diventa un bullo, per paura e rabbia, ma anche per il desiderio di entrare in un gruppo, e questa è una posizione molto interessante, perchè sembra che sia sempre più frequente e che alcuni bambini siano fortemente condizionati dal comportamento di altri… un tema molto delicato e poco presente nei libri per bambini.
Non è sempre così facile risolvere una situazione così, ma trovo questa storia rassicurante. Sapere che puoi trovare aiuto da un adulto o dialogando.

“In due, ci si sente fortissimi.
In due, siamo già una banda di super amici da favola!”

Un libro che affronta con delicatezza il tema del bullismo, e che aiuta a sconfiggere anche i lupi più feroci.

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Forza, Daisy! – Jane Simmons

“Devi starmi vicino, Daisy”
disse Mamma Anatra.
“Va bene” disse Daisy.
Ma Daisy non ubbidì.

La madre di Daisy la avverte di starle vicino, ma ci sono tante distrazioni nello stagno!


Inizia così l’avventura di una piccola anatroccola, che guarda i pesci, gioca con le libellule, salta sulle ninfee, incontra una ranocchia, ma improvvisamente si rende conto di essersi allontanata troppo dalla mamma e quando un grosso pesce le passa sotto ed un falco le vola sul capo, benché al riparo nel canneto, Daisy vorrebbe tanto che la sua mamma fosse lì!


Per fortuna ecco arrivare Mamma Anatra: la piccola Daisy avrà imparato la lezione?

Forza, Daisy! di Jane Simmons edito da Logos fa parte della collana “Gli albi della Copi” e racconta una storia adorabile per i bambini più piccoli che ricorda l’importanza di ascoltare mamma, papà e gli adulti che li accompagnano.
I bimbi si riconoscono fin da subito nella piccola Daisy, stessa voglia di scoprire, stessa curiosità, e quel pizzico di sicurezza e spensieratezza che è marchio dei più piccoli 😉

L’autrice è un personaggio davvero particolare, in un’intervista ha raccontato da dove nasce la storia di Daisy, infatti ha sempre usato il mondo intorno a lei per le mie storie. Quando ha scritto e dipinto Forza, Daisy! viveva su una barca che si chiama Prosperity in Cornovaglia. I dipinti provengono da tutto ciò che poteva vedere, come gli anatroccoli che nuotavano intorno alla sua barca. Si perdevano sempre, proprio come il figlio di un suo amico che per poco non si perdeva nel mercato mentre lo attraversavano.

Le illustrazioni corrispondono perfettamente alla storia. Sono in effetti bellissimi dipinti, il lavoro del pennello è evidente nelle immagini e aggiungono un tocco stravagante e morbido per abbinare le parole. La storia stessa ha un ritmo perfetto. Non è una storia in rima, ma la struttura della frase breve e la ripetizione di parole e frasi aiuta l’interazione e consente ai bambini di “leggere” la storia da soli, inoltre è perfetta per una lettura ad alta voce in gruppo 😉

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Le storie della buonanotte di Piccolo Orso – Martin Waddell

“C’erano una volta due orsi.
Grande Orso e Piccolo Orso.
Grande Orso è l’orso grande
e Piccolo Orso è l’orso piccolo.”

Tutte le storie contenute in questo libro iniziano così, in una bella caverna nel folto di un bosco. L’orso più grande è pronto a insegnare tutto quello che sa al suo cucciolo.
L’orso più piccolo non vede l’ora di scoprire il mondo che lo circonda.
Le storie della buonanotte di Piccolo Orso di Martin Waddell illustrato da Barabara Firth edito da NordSud è un unico volume che per la prima volta raccoglie le loro avventure:
Sogni d’oro, Piccolo Orso!; Torniamo a casa, Piccolo Orso; Non dormi, Piccolo Orso?; Bravo, Piccolo Orso.

La serie di Piccolo Orso è un intramontabile classico per l’infanzia, pubblicato per la prima volta negli anni 80′ e ancora oggi conquista i bambini raccontando la relazione tra il genitore e il suo bambino con calore e tenerezza, grazie alla magia dell’illustrazione e all’incanto di storie senza tempo.


Una serie di 4 carinissime storie perfetta per la buonanotte, per tematica e struttura. Affrontano con grande intelligenza e delicatezza anche il tema paura del buio, con un ritmo ripetitivo e ridondante quindi molto adatto per conciliare il sonno.
Un classico, adorabile libro della buonanotte che racconta storie semplici e universali in modo limpido e disarmante. In queste storie ritroviamo tutte le mamme e tutti i papà del mondo.
E ci sono tutti i bambini del mondo che cercano una scusa per non andare a dormire.


Ritroviamo situazioni che ben conosciamo con i “grandi” che con infinito amore e tanta pazienza spiegano ai piccoli che si è fatto tardi e che è arrivata l’ora di andare a nanna. E ci sono i piccoli che ancora una volta non vogliono proprio chiudere gli occhi e separarsi dai grandi, nemmeno se le palpebre si sono fatte pesanti pesanti.


Il libro è colmo di emozione, di senso e di verità, di gesti semplici, ripetuti, familiari.
Proprio come accade nella storia più amata, “Non dormi piccolo Orso?” perchè Grande Orso non è un papà qualsiasi. Piccolo Orso ha ragione, là fuori è buio. E nemmeno la lampada più gigantesca della terra potrà mai far scomparire il buio della notte.

Papà Orso prende il piccolo fra le sue braccia, ma non lo porta a letto con sé. Lo porta fuori. Nella notte. Ad affrontare la paura insieme, stretti stretti, guardandola in faccia…capisce che l’unico modo per vincere la paura del buio è accettarla e fronteggiarla insieme.

E magari rendersi conto coi propri occhi che anche il buio può regalare delle sorprese meravigliose.

Non vi svelo le altre storie per lasciarvi il piacere di gustarle insieme ai vostri cuccioli
Buone letture della Buonanotte

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Se incontrassi un orso – Silvia Borando

“Oh no, la mia palla…
in quella grotta!
Devo assolutamente
recuperarla ma…”
“…SE INCONTRASSI UN ORSO?”

Questa è la classica storia di chi si immagina già come andrà a finire una certa situazione, o ha dei preconcetti nati da racconti sentiti e risentiti chissà quante volte, situazioni nate da dicerie e poi la realtà arriva e con semplicità smentisce tutto.


Fin dalla copertina di Se incontrassi un Orso di Silvia Borando edito da Minibombo incontriamo il nostro piccolo scoiattolo protagonista che sta giocando a palla quando TUMP-TUMP-TUMP-TUMP balzo dopo balzo va a finire in una caverna.
Bisogna andare a recuperarla, ma solo l’idea lo spaventa e pensa ripensa:

”… Se incontrassi un orso?
Gli orsi sono creature terribili,
si sa…e le grotte sono piene di orsi!”.

Passo svelto e deciso entra, convinto a fare in fretta, deve sbrigarsi e nel buio fitto della caverna spera di non incontrare orsi, animali grossi, feroci, dallo sguardo inquietante!
Nel suo chiacchierare e discorrere tra se e se non si accorge che in tutto quel lungo tragitto percorre nella caverna al buio, non è solo, altri due grandi occhioni lo seguono, lo ascoltano.
Una gran bella sorpresa per i bambini quando scoprono chi c’era nella grotta e cosa accade dopo…

Ancora una volta Silvia Borando, conquista e cattura con un’avventura semplice, diretta e perfetta da leggere a voce alta.
In ogni pagina non manca un uso intelligente dei colori per comunicare messaggi, i timori del piccolo scoiattolo verso gli orsi e la sua sbadataggine che ribalta una situazione di pericolo dando vita a un buffissimo finale che strappa grandi sorrisi anche ai grandi.
Il monologo del caro scoiattolo si affianca a illustrazioni di grandi dimensioni e impatto visivo che aggiungono pathos alla lettura, rendendola coinvolgente ed emozionante.

“…Ma lei piuttosto cosa
ci faceva lì dentro?”

Oramai, adulti e bambini adorano tantissimo questo stile.
Uno stile semplice e puro che riesce perfettamente a creare aspettativa, cattura il piccolo lettore, sapendo che qualcosa accadrà nella pagina successiva o in quella ancora dopo, costruendo così pagina dopo pagina un finale sempre inaspettato, che accontenta tutti, non tralasciando mai un messaggio profondo.
Con quel invito giocoso a guardare in faccia le piccole o grandi paure, dando loro un nome e capendo se effettivamente fanno così paura…come dicevano… 😉

Sempre questo ingenuo, sospettoso e pauroso scoiattolo, chiamato dall’autrice del volume Silvia Borando ad affrontare la sua peggiore paura, si è aggiudicato un nuovo premio, dopo la Menzione Speciale del BolognaRagazzi CrossMediaAward. Infatti, Se incontrassi un orso, ha vinto negli scorsi giorni il premio Nati per leggere nella sezione Crescere con i libri, avendo ottenuto il maggior numero di voti da una giuria di lettori composta da bambini e bambine sul tema “All’aria aperta: avventure nella natura nei libri per bambini e bambine”.
Una lettura talmente simpatica che non può mancare nelle librerie dei bambini!

Una storia perfetta per i bambini con tante paure, per i più coraggiosi, e per tutti i bambini che amano farsi delle grasse risate!

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Sei un fiore blu – Sonya Hartnett

“Agli altri bambini la scuola
piace, o almeno ci vanno
senza problemi. Io invece
non ci voglio andare mai.”

In Sei un fiore Blu di Sonya Hartnett, edito da Rizzoli, una ragazza si sveglia al mattino, ancora stesa nel suo lettino pensa che è quasi ora di andare a scuola, ma non ci vuole andare.
Una delicata esplorazione della consapevolezza di una bambina che sono le sue differenze individuali e la sua creatività a renderla speciale. Una storia meravigliosamente raccontata da uno dei migliori scrittori australiani, Sony Hartnett.

“A scuola impari a fare cose nuove,
ma io ho troppo paura di sbagliare.
A volte poi non capisco
quello che ci spiega la maestra.”

La scuola è il luogo per i bambini dove si creano i primi legami, le amicizie, dove si imparano sempre cose nuove e soprattutto ci si mette alla prova, ma lei ha troppa paura di sbagliare, sentendosi così non abbastanza all’altezza degli altri…escludendosi da tutto. L’unica cosa che le dà il sollievo sono i suoi disegni.
Ha molto talento nell’arte, ma in qualche modo non lo vede come un punto di forza perché è qualcosa di diverso da quello in cui tutti gli altri sono bravi.

Fortunatamente per lei, sua madre raccoglie la sua paura per la scuola e l’ansia di commettere errori o distinguersi e le dice come essere diversa può essere meraviglioso.
La piccola protagonista dialogando in cucina mentre la mamma prepara la pasta al forno comprende che anche se lei non sa correre forte come gli altri, non conosce una risposta in classe o non fa ridere come i suoi compagni, non significa essere peggiori ma semplicemente si è diversi.. ed è proprio quello che ci rende meravigliosamente unici!

“Essere diversi può essere facile,
ma alla fine capisci che è una bella cosa.”

Così la bambina esce per una passeggiata a guardare le nuvole insieme al suo gatto, e lì immersa in angoli della natura, splendidamente illustrati, riflette, rendendosi conto che tutto ciò che la circonda è unico e diverso.. dagli alberi, al canto degli uccelli e perfino i colori dei meravigliosi fiori, come quelli blu che vede lei e che spiccano in mezzo al campo giallo.

“Questo fiore non è giallo come gli altri, però è bello così, vero?
Il fatto che le cose siano diverse rende il mondo meraviglioso.”

Vede i fiori blu tra le centinaia di margherite gialle, gli alberi ad alto fusto tra quelli bassi ei vari colori e forme delle nuvole che volano sopra di lei.
Vede e sa che essere diversi va bene – potrebbe anche essere meraviglioso!

Sei un fiore blu, pagina dopo pagina porta con sè un messaggio delicato e potente, che arriva dritto al cuore di chi legge o ascolta questo racconto...cattura la complessa vita interiore di una bambina che impara a celebrare tutto ciò che la rende unica!
Sforzarsi di essere come tutti gli altri è una ricerca inutile, la rivelazione provoca un profondo cambiamento e una leggerezza riempie improvvisamente le pagine.

Una bella e delicata lettura, è un dono per quei bambini che si sentono diversi: i bambini tranquilli e premurosi che desiderano comprendere se stessi e il mondo che li circonda, e si irritano contro le strutture consolidate della routine scolastica quotidiana.
In particolare anche per i bambini più grandi che iniziano a notare quanto possano essere diversi dagli altri. Consente conversazioni sulle meravigliose differenze che tutti abbiamo e su come abbracciarle in ogni modo possibile.
Un ottimo libro da usare per sviluppare la consapevolezza dell’importanza delle differenze, la gentilezza verso gli altri e la gentilezza verso noi stessi.

Le illustrazioni di Gabriel Evans, completate ad acquerello e matita, sono bellissime e aggiungono un elemento di meraviglia a questo libro illustrato attraverso il suo uso di colori pastello.

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iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii – Barbro Lindgren

“Facciamo che siamo due gorilla.
Io sono il papà gorilla e tu sei il gorillino.”

Due fratellini si fingono gorilla. Uno è un po’ più grande, l’altro è un po’ più piccolo.
Quello un po’ più grande è il gorilla papà, quello un po’ più piccolo è il gorilla bambino.
E se arriva un coccodrillo? E se diventa tutto buio?
Il libro iiiiiiiiiiiiiiiiiiii di Barbro Lindgren è uscito per la prima volta nel 1971, ora lo troviamo anche nelle nostre librerie grazie a Lupoguido.

I bambini molto spesso giocano “a facciamo che“, proprio come i due bimbi che ritroviamo in questa storia e che prendono fin da subito le sembianze di due gorilla.
Eccoli dunque, papà gorilla e il suo piccolo gorillino che si aggirano nella foresta. Da subito i ruoli sono chiari: il maggiore decide cosa si andrà a compiere e il minore è trascinato.
Una storia piena di amore tra fratelli, eccitazione, giocosità e umorismo tipicamente stravagante di Lindgren.


Il tema dell’affidarsi è da subito presente tra le pagine. Affidarsi ad un altro comporta fiducia.
È quello che accade al piccolo gorilla che si trova a trasformare il suo “iiiiiiiiiiiiiiiiii” di gioia ed entusiasmo in un “iiiiiiiiiiiiiiiiii” di spavento quando il regista del gioco decide che entrerà in campo un feroce coccodrillo.
Ma il gioco, come la lettura, è necessario anche per sfidare i propri limiti, per sperimentare le emozioni negative. Il mondo fantastico creato dal gioco è un campo contenuto per fare le prime esperienze di ciò che poi si potrà incontrare nel reale, per tirare fuori emozioni vere.
Infatti il gioco del fratello diverte e rende felice il piccolo fino a quando il fratello fa arrivare nel gioco un coccodrillo…

“Adesso facciamo che arriva quatto quatto un coccodrillo?
NO.
Sì dai. Facciamo che arriva. Perchè nella giungla possono arrivare i coccodrilli. Eccolo!
No no no non lo voglio un coccodrillo!
Invece arriava lo stesso…
… Dai, urla!”

L’”iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii” del titolo ricorre quasi in ogni pagina, invitando chi legge e declinarne l’intonazione secondo le varie emozioni del registro narrativo, dall’entusiasmo alla paura, dall’eccitazione all’improvviso spavento. Il suono onomatopeico permette una lettura ad alta voce vivace e coinvolgente.


Una lettura che conquista senza farsi limiti di età! Dai 2 anni ai più grandi di 7/8 anni o più 😉

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I Tre Piccoli Gufi (POP-UP) – Martin Waddel

C’erano una volta tre piccoli gufi:
Sara, Bruno e Tobia.
Vivevano in un buco dentro il tronco
di un albero con Mamma Gufa.

I tre piccoli gufi, scritto nel 1992 da Martin Waddell e illustrato da Patrick Benson, edito da Mondadori è considerato un bestseller nel mondo della letteratura per l’infanzia ed è ora pubblicato anche nella versione POP-UP che si fa amare ancor di più dai bambini…e non solo 😉 !

La storia è semplice, breve e coinvolgente dal punto di vista emotivo.
Pensare molto è prerogativa dei gufi, lo sapevate già? Tutti i gufi pensano molto, anche i fratellini Sara, Bruno e Tobia.
I tre piccoli gufi si ritrovano d’improvviso – e nel bel mezzo della notte – nel nido senza la loro mamma. Dove sarà andata? I maggiori, Sara e Bruno, cercano di non farsi sopraffare dalla paura.

Il racconto si snoda intorno al dialogo fra i tre gufetti che affrontano la situazione con atteggiamenti diversi. Sara, la più grande, prende subito la parola (come tutte le femminucce d’altronde), mantiene il sangue freddo e prova a dare spiegazioni logiche alla scomparsa della mamma. Lei è, fra i tre, quella con l’approccio più razionale e speranzoso.

Bruno gestisce la sua ansia affidandosi ai pensieri della sorella e rinforzandoli.

Il gufetto Tobia, invece, non riesce a fare ipotesi, è sopraffatto dalle emozioni e quando parla sa esprimere solo il suo sentimento dominante: “Voglio la mamma!”.

Il dialogo fra i gufetti, in fondo, è il confronto fra le principali risposte interiori che ognuno di noi dà nei momenti di panico: risposta razionale e risposta emotiva, reazione di fiducia e reazione di insicurezza.
Il racconto prosegue in un crescendo di tensione accentuato dai colori scuri della notte. Anche l’ottimista Sara, dopo un bel po’ d’attesa, a un certo punto cede al terrore e pensa “Forse la mamma si è persa”, ma nell’abbraccio coi fratelli trova la forza di chiudere gli occhi e aspettare speranzosa.

E’ proprio Sara a proporre ai fratellini di sistemarsi tutti su un unico rametto, ancora più stretti l’uno all’altro, pelle a pelle, piuma a piuma. Questa è la scena che mi ha più profondamente commossa: la vicinanza e la solidarietà fra fratellini.
I tre gufetti capiscono che, stando uniti, possono sopportare meglio la paura: da qui una profonda riflessione sui legami affettivi e fraterni, sul coraggio e sulla speranza. Sara, Bruno e Tobia si addormentano stretti stretti sul ramo e quando la loro mamma torna sanno che ora tutto andrà bene.

“Perchè vi agitavate tanto?”
chiese mamma Gufa.
“Lo sapevate che sarei tornata.”

 

Le illustrazioni, ben curate e suggestive, sono accompagnate da un testo incisivo ma asciutto, essenziale: ciò rende il libro equilibrato e alla fine della narrazione si percepisce un senso di rassicurante calore.

I Tre piccoli Gufi, racconta una storia perfetta per i bambini dai 2 anni, con una trama che fa vibrare corde profonde. Questo libro, in Italia, è stato pubblicato per la prima volta da Mondadori nel 2004, un racconto che risulta sempre attuale perché interpreta sentimenti riposti nel cuore di tutti i bimbi di ogni tempo: la paura di perdere la mamma e l’ansia da separazione.

Non per mettervi ansia, ma è così, la paura fa parte del vivere naturale sia nell’adulto che nel bambino. E allora ben vengano libri come I tre piccoli gufi che, nella sua semplicità, arriva diretto al cuore e alla mente di tutti, grandi e piccini. Donando speranza e infondendo coraggio.

Una storia davvero carismatica, arricchita con immagini che sembrano vere fotografie, vivide e realistiche (i gufetti protagonisti non sono antropomorfizzati), ma pervase da toni poetici e fiabeschi.
Grazie a questa nuova versione POP-UP sembra quasi siano vicino a noi e ci sembra di sentire la morbidezza delle candide piume e il delicato fruscio delle ali di mamma gufo, mentre plana fra i rami degli alberi.

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Sei tu che mi salvi – Jimmy Liao

Quando mi sento…..
ho bisogno di trovare qualcuno,
metterci fronte a fronte
e parlare un po’.

Sei tu che mi salvi di Jimmy Liao, tradotto in italiano da Silvia Torchio, edito da Terre di Mezzo è un libro speciale. Speciale da regalare o regalarsi per quando si è tristi e tutto sembra cupo, quei momenti in cui abbiamo bisogno di sentirci dire “ti voglio bene, io ci sono per te!”


Ancora una volta Jimmy Liao, torna a con un libro illustrato unico e meraviglioso. Sebbene il target lo indirizzi dai 7 anni, penso proprio questa sia un’eccezionale lettura anche per gli adulti, per tutti quei lettori che non hanno paura di guardarsi dentro, o che stanno attraversando un periodo particolare, per giungere pagina dopo pagina al cuore della propria sfera emozionale.

Chiudi gli occhi e immagina…
il refrigerio della pioggia,
la bellezza dell’arcobaleno.
Accetta le tempeste che ti tormentano
e accogli il tormento di ogni tempesta.

La storia inizia con un bimbo che sta prendendo l’ultimo treno della sera. Lo sentiamo che sta soffrendo di solitudine mentre con la fronte tocca la sua solitudine attraverso il vetro. Ci fa provare subito commozione, compassione, malinconia, vedere che nel silenzio non trova il modo di reagire ed inizia a pensare di essere in difetto.
Basta girare pagina per riconoscere lo stile tipico di Jimmy Liao, tutto si illumina. La solitudine si riempie di voci e animali o visi amichevoli e rassicuranti. Il bimbo è entrato in un mondo di meraviglia e stupore.

Anche se ho solo un piccolo salvagente,
posso sempre sognare di nuotare nel grande oceano.
Giusto?

Jimmy Liao segue e ci racconta di un bambino e una bambina dall’infanzia fino all’età adulta, con gli inevitabili momenti difficili e quelli felici, resi visivamente come fossero delle dimensioni parallele iper colorate, e ci racconta che sono sempre le relazioni con gli altri a fare la differenza, e ad accompagnarci fuori dal buio.

“Da quanto tempo non sento queste parole.
E da quanto tempo non le pronuncio.

Ti voglio bene, ti voglio tantissimo bene.”

Attraverso le illustrazioni vividissime, quasi magiche, attraversiamo con lui gli stati d’animo e, dal bianco e nero, incontriamo i colori, nella gioia di un abbraccio, del conforto di una autentica manifestazione di genuino affetto.
E’ un passaggio segreto che dal manifesto lungo la strada porta ad una dimensione magica dove si possono avere tante risposte. Una dimensione dove i sentimenti non sono più repressi, ma viene dato ad ogni sensazione, ad ogni emozione spazio e voce.

Mi piace sognare di piacere alla persona persona che mi piace.
Mi piace sognare la persona che mi piace.
Mi piace svegliarmi e vedere quella persona.
Mi piace nei sogni.
E mi piace al risveglio.

Inizia un dialogo intimo, sincero e puro. Il desiderio concreto si materializza in modo poetico con una bambina e un gufo fronte a fronte. Perchè quando stiamo fronte a fronte non esistono distanze, non esistono paure.

Hai pensato al futuro?
Cos’è il futuro?
Il futuro è qualcosa che accadrà tra molto tempo.
Ma se è qualcosa che accadrà tra molto tempo,
perchè pensarci ora?
Quello a cui pensi adesso è un’illusione.

Le emozioni, i sentimenti, le paure si intrecciano l’una con l’altra nelle 130 pagine, la tristezza e la disperazione in un attimo vengono dissipati dalla speranza e dalla certezza.
Anche nei colori delle illustrazioni troviamo lo stesso scambio, cambiamo pagina come in una danza tra il bianco e nero, che subito dopo cede lo spazio ad arcobaleni di colori che trasmettono positività con scene di infinito amore.

Lui è lui.
Tu sei tu.
Smettila di soffrire facendo paragoni con gli altri.

L’autore ci invita a metterci comodi, ad ascoltare ogni emozione a portarla a galla, a darle un nome e sentire come piano piano si trasforma. Il testo e le illustrazioni sono essenziali e pure proprio per dare il giusto tempo di rispecchiarsi, riflettere, conoscere e conoscersi.
Con un delicatezza poetica, Sei tu che mi salvi ci parla momenti di vita…di sofferenza, angosce, incertezze, paure, ansie e preoccupazioni, ma non ci lascia lì al buio, no ci accompagna dentro i nostri timori, ma soprattutto con il suo stile sa trasmettere forza, coraggio, amore e speranza, tutto quello che è necessario per superarli.

Non so cosa fare:
per favore fai un passo indietro,
siediti piano piano,
sdraiati, fai un bel respiro.

Puoi inveire contro il mondo,
e piangere forte.

Per favore solleva il capo per guardare le stelle,
osserva le nuvole,
chiudi gli occhi, e rilassati.

Jimmy Liao è un noto illustratore e scrittore taiwanese. I suoi libri illustrati, scritti per adulti e ragazzi, sono pieni dei disegni stravaganti e colorati che ti aspetteresti di trovare in un libro di fiabe per bambini, ma le sue storie agrodolci tendono a coinvolgere temi più profondi come la solitudine, il desiderio, il destino e la speranza e sono aperte a interpretazioni molto diverse.

Non sai quanto puoi arrivare lontano,
e quanto in alto puoi saltare.
Sei molto più di quanto immagini.
Non devi porti dei limiti.

Quando ti senti giù, quando tutto è grigio intorno a te, quando non vedi una via d’uscita, c’è bisogno di qualcuno che ti dica stando fronte a fronte: io ci sono! E ti voglio bene, te ne voglio tantissimo.
Sei tu che mi salvi, è una storia che racconta e affronta la realtà.

E’ un mondo imperfetto in attesa di istanti perfetti.

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L’ombra di ognuno – Mélanie Rutten

Questo libro racconta la storia di un Cervo preoccupato,
un Coniglietto che vuole crescere in fretta,
di un Soldato arrabbiato con tutti e tutto,
di un Gatto che fa sempre lo stesso sogno,
di un Libro che desidera sapere ogni cosa
e di un’Ombra sempre (o quasi) nascosta.

La storia raccontata si sviluppa attraverso l’incontro di diversi personaggi le cui avventure sono trattate in brevi capitoli dove ogni protagonista affronterà le proprie paure e crescerà pian piano, aiutato dagli altri.


Nel racconto incontriamo un Coniglietto che ha fretta di crescere, un Cervo malinconico, un Gatto sportivo, un piccolo Soldato in guerra con se stesso, un Libro che ha sete di sapere e un’Ombra silenziosa.

“Di cosa hai paura, Coniglietto?”
“Che tu non ci sia più…”
Allora il Cervo lo abbracciava.
“Ma io sono qui. E ti voglio un bene grande”.
Come tutto l’universo?
“Come tutto l’universo…”
E l’universo girava intorno a loro. Il Cervo gli diceva anche che, su nel cielo, l’Orsa danzava attorno al suo piccolo e vegliava su di lui. Sempre. Anche quando c’erano le nuvole.

Ci sono ben sei storie, sei vite, legate tutte da un unico filo conduttore, chiarito solo alla fine del libro, grazie al quale ogni protagonista può raccontare se stesso e (soprattutto) quello che cerca e di cui ha bisogno. In questo racconto ogni personaggio è importante e necessario: lo è Cervo, che si ritrova ad essere inaspettatamente un genitore, e allo stesso modo lo è anche Coniglietto, che invece vorrebbe crescere ed esplorare il mondo, così come Soldato, che nascosto dietro l’elmo è alla ricerca del coraggio, mentre Gatto cerca soltanto il suo pallone e qualcuno con cui giocare, a differenza del curioso Libro che è invece alla ricerca delle risposte a tutte le sue domande, o della misteriosa ombra che silenziosamente ammira tutti.

«Quand’è che si sa di essere diventati grandi?» chiede il Coniglio.
«Quando si sa fare e disfare i nodi» dice il Soldato.
«No, quando si è innamorati» risponde il Gatto.
Il Coniglio pensa che sia quando si è capaci di costruire una casa.

Le loro strade si uniscono in un viaggio verso un vulcano, tra avventure nel bosco e notti stellate, in cui ognuno affronterà assieme agli altri le proprie paure: del buio, della solitudine, della separazione, della morte lontana dei genitori, della crescita.
E’ una storia che riesce a raccontare le sfide che ognuno di noi deve affrontare per poter crescere. Le paure che ci inseguono anche se partiamo cercando di fuggire lontano da loro, la rabbia che spesso ci assale togliendoci il fiato, ma non solo, in queste righe troviamo anche tante parole gentili e moltissimo coraggio. Una storia ricca di contenuti e di formazione.

L’ombra di Ognuno è un racconto di Mélanie Rutten illustratrice e scrittrice belga, che ha vinto diversi premi letterari, è stato tradotto e pubblicato in numerosi paesi sparsi in tutto il mondo e ora finalmente anche in Italia grazie alla traduzione di Sara Saorin e alla pubblicazione di Camelozampa.
In questo suo libro Mélanie Rutten ha racchiuso la magia delle prime scoperte e delle nuove amicizie, raccontate con innocenza e tanta sincerità; perché in realtà Soldato, Coniglietto e Gatto, non sono poi tanto diversi dai bambini.

“….Io posso raccontarvi una storia”” risponde il Gatto.
“Bah! Non servono a niente, le storie!”
“E invece sì” dice il Coniglio.
“Servono ad avere meno paura”.
“Meno paura di cosa?”
“Del buio… per esempio…”

Il testo è prima di tutto è delicato e mirato, e con moderazione affronta molti temi delicati e sensibili per i bambini. La storia è molto ben strutturata.


Le illustrazioni ci trasportano in un mondo fantastico fatto di china ed acquerelli e riescono, con tratti veloci, ad enfatizzare la vena poetica presente nella storia.
Un mix assolutamente perfetto che accompagna i primi lettori attraverso le loro paure, stimolandoli ad affrontare i timori, qualunque essi siano. Ponendo l’accento proprio sulla paura del buio, della solitudine e della separazione, finendo per mescolarsi a tematiche strettamente legate all’amicizia, al mutuo aiuto e la solidarietà, silenti motori di un abbraccio che avvolge il connubio tra timore e voglia di crescere.

L’ombra di ognuno, pagina dopo pagina ci accompagna in questo viaggio dove la fantasia dei desideri incontra la realtà delle emozioni e delle paure. Unico e meraviglioso!

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