La paura

Io ti ricordo semplicemente chi sei e quale sia il tuo vero potenziale: essere in grado di portare la luce nelle tenebre. Tu sei un messaggero della luce, un portatore di buone notizie al mondo.
Molte persone sono terrorizzate dalle ‘energie negative’ e vogliono sapere come possano proteggersi dai poteri del male, ad esempio, dalle tenebre.
E’ semplice da ricordare: le tenebre sono dove la luce non splende. Dove c’è la paura, c’è una proiezione delle tenebre: è ciò porta via la tua luce! Quando il tuo cuore è aperto, tu sei la luce nel buio.
La cosa paradossale è che invece di essere preoccupati, dovremmo imparare ad amare le tenebre. Far brillare la luce nelle tenebre con il nostro amore significa che non ci saranno più tenebre. Dove la paura svanisce, le tenebre svaniscono. Diamo potere a ciò che ci fa paura. I nostri poteri creativi sono ancora più potenti quando creiamo un’immagine vivida e colorata davanti agli occhi della nostra mente. Maggior energia mettiamo in questa immagine, più forte sarà il messaggio che verrà spedito e più energia ci metterà l’universo per mandarci un aiuto per realizzarla!
Quindi, l’intensità della nostra immaginazione, le volte in cui pensiamo a quell’immagine, creano un campo di energia capace di manifestare qualcosa nella nostra vita. Questa è quella che io chiamo la prima legge della manifestazione.
Quando siamo preoccupati da qualcosa, creiamo un’immagine di ciò che non vogliamo.
Per esempio: pensiamo all’idea di non volere l’artrite alle mani. La prima cosa che ci capita è di creare un’immagine delle mani con l’artrite. Più la cosa ci spaventa, più intensa e vivida diventerà quell’immagine e nel nostro cervello si scatena una fortissima attività cerebrale: quindi il rischio che ci colpisca l’artrite sarà maggiore. Più ci penseremo e maggiore sarà il rischio.

La prima Legge della manifestazione è:
Intensità x Frequenza = Maggiori Rischi

La ragione per cui molte persone non raggiungono niente di più è perché loro stesse non credono di essere capaci di ottenere più di ciò che hanno. Il nostro star bene la maggior parte delle volte è bloccato dalle nostre credenze. Esempi di credenze potrebbero essere: non ce lo meritiamo, non siamo abbastanza buoni, abbastanza intelligenti, abbastanza forti. Ci sono molte varianti a cui potremmo pensare.

Quindi la seconda Legge della manifestazione è:

Più credi di non essere all’altezza (o non abbastanza bravo, o abbastanza intelligente, o abbastanza carino, o con abbastanza talento) per raggiungere ciò che vuoi, più lontano andrai da quello che desideri.

Ciò che ti frena di più
dall’avere ciò che vuoi,
sei tu!!!

La paura di qualcosa ci porta a non credere in noi stessi amplificando le tenebre nelle quali viviamo. Dobbiamo affrontare le nostre paure per poter lasciar splendere la nostra luce nel buio. La luce illumina le vostre paure finché queste non verranno trasformate in amore. Come fare ciò? Non respingere le tue paure, ma avvicinati a loro con amore.
Senti la paura, cerca di sentire dove e come la percepisci, infondi molta luce e molto amore in quell’area! Continua a farlo fino a quando ti sentirai ‘comodo’ pensando a quelle sensazioni ‘paurose’.
Fai questo ogni volta che ti sentirai spaventato o impaurito. Vai incontro alle tue paure, non allontanarti da queste. La paura è una ferita, un ricordo che ha bisogno di essere curato. La paura è sicuramente una parte della nostra ombra, la miglior cosa da fare per guarirla è usare la luce (amore).

di Roy Martina

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Roy Martina in questo seminario ti seguirà passo dopo passo nella tenace realizzazione dei tuoi veri propositi. Vuoi che nella tua vita fluiscano più energia, più gioia ed entusiasmo?

Roy Martina ti insegnerà come ottenere queste benedizioni a patto di imparare a dialogare con il tuo subconscio, usando la sua enorme forza psichica a tuo vantaggio. Potrai così cancellare tutti i segni di paura, tristezza e apatia e mantenere la concentrazione su nuovi obiettivi professionali e personali.

Attraverso una strategia testata, mirata ed efficace, ricca di esercizi, tecniche innovative, affermazioni, visualizzazioni, potrai rompere gli schemi negativi che si frappongono tra te e il successo, ancorandoti ad una certezza che non ha prezzo: il riconoscimento, l’amore e la gratificazione sono già dentro di te. Questo video ti condurrà gradualmente ad ottenere i cambiamenti che desideri, seguendo la via della gioia e del piacere!

La Vera Meditazione

Macrolibrarsi.it presenta il libro: La Vera Meditazione - Adyashanti

Lascia che ogni cosa sia ciò che è

Ogni metodo di meditazione affronta necessariamente il rapporto tra l’ego e l’universo. Dal confronto tra noi stessi e gli oggetti e le persone che ci circondano nascono tutte le domande che muovono la nostra personale ricerca della consapevolezza.

Se ci fermiamo ad osservare il mondo senza farci domande su chi siamo noi osservatori, possiamo senz’altro approfondire la conoscenza di moltissimi aspetti che riguardano le realtà a noi esterne. Ma questo non significa ancora meditare veramente.

Cos’è quindi la Vera Meditazione? Per Adyashanti semplicemente non esiste. Esiste l’esperienza personale attraverso la quale ciascuno di noi può abbandonare il povero punto di vista dell’ego e prendere il largo, come una goccia d’acqua, nel mare dell’esistente.

Quel mare è la consapevolezza universale, altrimenti detta amore, spirito, intelligenza; un tutto che si riversa nel nostro ego e nel quale, al tempo stesso, siamo immersi.

Se avete intuito che vivere e meditare sono la stessa cosa, la Vera Meditazione è un raggio di luce che permetterà alla vostra serenità di sbocciare pienamente. Adyashanti, con la sobrietà e solarità che lo contraddistinguono, vi aiuterà a rimuovere i sassi che ostacolano il vostro cammino e a trovare la vostra piena, personale libertà

Scopri la libertà della perfetta consapevolezza

Adyashanti, letteralmente” Pace Perfetta”, è un maestro spirituale atipico. La vera meditazione, uno dei suoi best seller, non impone un metodo per raggiungere la consapevolezza, e non propone uno sforzo per raggiungere l’equilibrio desiderato.

Il semplice e potentissimo stimolo che deriva da queste pagine è quello di abbandonare le manipolazioni e prendere il largo nel mare dell’esistente per come ci si presenta. Un tuffo nella nostra interiorità che ci rende capaci di una serena e gratificante introspezione.

La vera meditazione propone una via del tutto personale al raggiungimento della consapevolezza, e media tra la rigidità della riflessione e l’eccessiva leggerezza di pensiero che a volte sfuma nelle nebbie del sogno.

La proposta di Adyashanti è di non estraniarci da quel che viviamo, perché la sicurezza, il silenzio e la consapevolezza non sono stati dell’essere, e non riguardano la percezione. La vera meditazione e la condizione di libertà che ne derivano è una conseguenza del saper vivere come pensiamo, e di pensare nello stesso modo in cui viviamo perché, come ci rivela Adyashanti, vivere e meditare sono la stessa cosa.

Una splendida introduzione alla meditazione per coloro che pensano di non averne il tempo o le capacità, un illuminante approccio personale alla meditazione per coloro che non hanno trovato nei vari metodi una risposta valida alle proprie domande.

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La Vita è veramente Semplice

“I cancelli della saggezza e della conoscenza sono sempre aperti”

LA VITA E’ VERAMENTE SEMPLICE: CIO’ CHE DIAMO CI RITORNA

Ciò che pensiamo di noi stessi, diventa reale per noi. Credo che ognuno, inclusa me stessa, sia al 100% responsabile di ogni avvenimento della propria vita, il meglio e il peggio. Ogni pensiero che abbiamo nella mente, crea il nostro futuro. Ognuno di noi produce le proprie esperienze tramite pensieri e sentimenti. Il contenuto della mente e le parole con cui ci esprimiamo, creano le nostre esperienze.
Siamo gli artefici delle situazioni, poi gettiamo al vento il nostro potere incolpando gli altri per le nostre frustrazioni. nessuna persona, nessun luogo, nessuna cosa ha alcuna autorità su di noi, perché “noi siamo gli unici pensatori nella nostra mente. Plasmiamo le nostre esperienze, la nostra realtà e chiunque presente in essa. Se la nostra mente sarà in pace, armonia e equilibrio, allora la nostra esistenza ne sarà un riflesso.

Quale di queste affermazioni vi appartiene?
“Son tutti pronti a saltarmi addosso”.
“Ricevo aiuto da parte di tutti”.
Ognuna di queste convinzioni creerà esperienze assolutamente differenti. Per noi si avvera ciò che crediamo di noi stessi e della vita.

Tratto da: Louise L. Hay Puoi Guarire la Tua Vita – ed. Armenia

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Un bel respiro profondo e sorridiamo!

Schiena dritta, testa alta! Un bel respiro profondo e sorridiamo! Muoviamoci con energia!
Bastano pochi istanti per percepire istantaneamente un miglioramento del nostro stato emotivo e una gradevole sensazione di maggiore forza fisica e mentale. Dalle più recenti scoperte sulla fisiologia umana sappiamo infatti che agendo volontariamente sulla postura del corpo è possibile modificare il nostro stato emotivo, sfruttando alcuni processi che si mettono in atto del tutto inconsciamente dentro di noi.

Ad ogni nostro pensiero si attivano nel nostro cervello determinati gruppi di neuroni e di sinapsi ossia le connessioni tra un neurone e l’altro. Tali attivazioni seguono dei modelli sempre molto simili, per cui se oggi ad esempio pensiamo ad un gatto, le aree cerebrali attivate saranno grosso modo le stesse anche tra un mese, o tra un anno.

Con le emozioni, essendo in fondo anch’esse dei “pensieri”, avviene la stessa cosa, quindi un certo stato emotivo per “affacciarsi” alla nostra mente richiede il coinvolgimento di determinate “aree del cervello” ben definite.

Attivando tali aree del cervello e attraverso un complesso “gioco” simpatico/parasimpatico (più avanti tratteremo anche questo argomento in modo più approfondito), nel corpo si determina sempre un rilascio di sostanze chimiche prodotte dal nostro stesso organismo e più o meno note (adrenalina, noradrenalina, endorfine, ecc…). Ne consegue che prendono vita tutta una serie di reazioni fisiologiche, in gran parte involontarie.
Frequenza del respiro, battito cardiaco, traspirazione, tono muscolare, movimenti intestinali e altri valori corporei vengono dunque immediatamente influenzati da questi stati emotivi interiori.

Oggi sappiamo che se si prende “volontariamente” il controllo di alcune di queste manifestazioni del corpo, come appunto la postura, il respiro o l’espressione del volto, anche solo simulando determinati stati emotivi, si può indurre coscientemente un processo inverso andando ad attivare le aree del cervello interessate proprio da quegli stati emotivi che desideriamo raggiungere.
E’ un po’ come girare il volante di un’auto senza toccarlo ma spostando dall’esterno le sole ruote anteriori! Il meccanismo che sfruttiamo è quello già esistente: non ci serve infatti modificare nemmeno un ingranaggio eppure possiamo muovere il volante senza toccarlo e senza neppure salire a bordo!

Inutile dire che quanto più impariamo ad indurre continuamente e con la nostra volontà stati emotivi positivi mediante questi meccanismi, tanto più semplice sarà per noi rimanere in tali stati per periodi sempre più lunghi, sino a trasformarli nel nostro “clima emotivo” abituale.

Chi ha praticato fin dalla prima giovinezza la danza classica in genere conserva un portamento e una postura eccellenti per tutta la vita, poiché ha dedicato così tanto tempo a correggere e curare questo aspetto del proprio corpo che non solamente si sono instaurati dei condizionamenti mentali positivi, entrati ormai a far parte integrante di sé ma si sono prodotti persino effetti permanenti sull’apparato muscolo-scheletrico dal momento che il continuo stimolo cosciente ha indotto uno sviluppo armonico della stessa colonna vertebrale e una eccellente forza e tonicità dei muscoli dorsali, determinanti nel mantenimento di questa postura ideale.

Da oggi dunque, per mantenere sempre una “vitapositiva”, schiena dritta! Testa alta e un bel sorriso!

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Il Pensiero positivo è cambiare noi stessi per mutare la realtà che ci circonda: la nuova filosofia del XXI secolo.

  • Come vincere la paura, la depressione e i sentimenti negativi con l’autostima
  • Pensare positivo: un’autoterapia per ottenere un migliore benessere psicofisico
  • Ottanta esercizi e spunti di meditazione per tramutare in successi gli insuccessi.

La vera ricchezza

La vera ricchezza è quella che proviene dall’amore verso gli altri, e verso te stesso. Non basta provarlo, però, dobbiamo anche trasmetterlo. Passiamo tutta la vita a rinviare le manifestazioni di amore, che spesso muoriamo senza averlo mai fatto.

Tu cosa hai fatto ultimamente per dimostrare alle persone a cui vuoi bene, l’amore che provi nei loro confronti?

Spesso pensiamo di dover compiere gesti eclatanti. In realtà non è così. Basta un semplice gesto, una parola, un’azione, ma fatta dal cuore. Passa un po’ più tempo con i tuoi figli. Chiama un amico al telefono per salutarlo, e sapere come sta. Manda un fiore a tua moglie. Accogli tuo marito con un caloro abbraccio. Sorridi ai tuoi colleghi quando entri in ufficio.

Fai qualcosa tutti i giorni, ma falla con amore. In ogni momento della tua giornata sei nella posizione di dimostrare l’aspetto più profondo di te. Lascia cadere i condizionamenti che ti impediscono di farlo. “Chissà cosa penserà?”, “Sono un uomo, non posso farlo”, “Già lo sa che l’amo”, “Non è il momento adatto”, “Così mi aprirò troppo, e verrò ferito”, “Non devo dimostrare affetto, è indice di debolezza, poi ne approfitteranno”.

Inzia a farlo ora. In questo stesso momento, cosa puoi fare, e per chi puoi farlo, per esprimere il tuo affetto?

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Un piccolo breviario della felicità da gustare ogni giorno per riscoprire i piccoli e i grandi piaceri della vita.

Un modo semplice ed efficace per riprendere contatto con se stessi, con chi ci sta intorno e con l’essenza profonda dell’esistenza.

Noi siamo quello che pensiamo di essere

Pensiero Positivo: Pensiero Nuovo?
Quella corrente di pensiero spirituale che oggi viene chiamata Pensiero Positivo e che sta travolgendo vecchie credenze, materialismo, pregiudizi, dogmi, superstizioni, in realtà è il più vecchio pensiero esistente. Si può rinvenirlo infatti tanto negli scritti dei mistici che in quello dei poeti.
Fin dai tempi più antichi gli scrittori illuminati hanno divulgato frammenti di verità nascosti fra le righe di scritti di vario genere sapendo che chi era in grado di capire avrebbe compreso, mentre il resto dell’umanità non avrebbe nemmeno sospettato la natura degli insegnamenti nascosti fra le righe.
Questo vale tanto per testi sacri di ogni religione quanto per scrittori antichi e moderni quali Dante, Shakespeare, Bacone, Pope, Browning, Emerson, Whitman, Carpenter.

Questo “Pensiero Nuovo” agisce in nome di tutto ciò che serve a migliorare l’essere umano, comunica fiducia in sé stessi, libertà, salvezza, amore per il prossimo, sviluppa forze latenti, dà sicurezza, progresso, salute e vita, insegna a porre al bando paure e superstizioni. Chi lo abbraccia trova dentro di sé quello di cui ha bisogno. Alcuni scettici ritengono che il Pensiero Positivo sia una delle tante mode passeggere che, periodicamente si presentano sulla cresta dell’onda cavalcata dai media, ma non dobbiamo farci fuorviare. Chi, uomo o donna, si aprirà ai veri principi su cui si fonda, troverà quella pace, quella sicurezza interiore, quella gioia profonda che difficilmente può essere espressa a parole, occorre infatti viverla, sentirla, per afferrarla in tutta la sua pienezza.

Con il Pensiero Positivo una persona può rinnovare completamente la propria struttura mentale coltivando una certa serie di pensieri e lasciando che essi si introducano nel subconscio che può essere considerato come un bimbo, capace cioè di essere plasmato secondo la nostra volontà. Naturalmente per far questo occorre volontà e perseveranza.

L’uomo può liberarsi dalla Paura?
Essere padroni del pensiero non consiste semplicemente nel saperlo concentrare e approfondire. Bisogna anche sapersi liberare dai pensieri inopportuni e ignobili. Tutti i pensieri negativi che si trovano più frequentemente nella mente degli esseri umani sono generati dalla paura, che provoca sentimenti come odio, preoccupazione, ansia, gelosia, invidia, ira.
Per chi vuole acquisire la vera libertà essa è l’ostacolo più difficile da sormontare, paralizza anche ogni tentativo di superare lo stadio del dubbio in cui ogni essere umano si imbatte quando si trova a compiere un atto importante per la sua esistenza.
Se noi riuscissimo a mantenere uno stato interiore di serenità, di calma, di fiducia in ogni situazione difficile della nostra vita, di fronte a qualsiasi avvenimento, anche grave, così da poterli affrontare con coraggio, lucidità e soprattutto con perfetta quiete emotiva, probabilmente potremmo evitare la maggior parte dei nostri malesseri fisici. Tuttavia questa “quiete emotiva” rappresenta un traguardo da raggiungere dopo una serie di maturazioni e di superamenti.

L’uomo può liberarsi dalla Paura? Certamente, perché con la volontà egli riesce sempre in tutto, gli basta ignorarla, estraniarla dalla sua struttura mentale, non considerarla. L’individuo che ha coscienza di sé stesso e sa di essere collegato con l’Universo, abbandona per sempre il sentimento della paura. Deve aver fede nella sua forza, nella sua potenza, nel suo destino, fede nella sua capacità di essere inserito nel Tutto e come tale costruttore della sua esistenza e quella dei suoi simili. Fede nell’operare della Legge Universale e coraggio nell’agire secondo i canoni di quella Legge.

La Legge dell’Attrazione
Sapere quello che un essere umano pensa lo si può dedurre da come agisce e da quale sia il suo stato di salute. Noi siamo infatti quello che pensiamo di essere, siamo come pensa il nostro cuore.
Colui o colei che è riuscito ad allontanare da sé i pensieri negativi, inviando intorno a sé soltanto amore, si vedrà ricolmare da ogni dove di pensieri affettuosi e tranquilli, mentre tutti quelli negativi gli passeranno a fianco senza sfiorarlo, in cerca di una mente più predisposta. E’ altrettanto vero che chi invece si lascerà andare a pensieri sfiduciati, dubbi e smarrimenti diverrà come una calamita capace di attrarre solo forze negative. E’ per questo che alcune persone si attraggono istintivamente.
Tutti subiamo l’influsso dei pensieri altrui: al cinema, al teatro, alla Tv, in ufficio, in chiesa….…basta l’onda-pensiero concentrata di uomini di grande forza mentale perché l’opinione pubblica venga influenzata.
E’ quindi opportuno fare molta attenzione a ciò che si legge, si vede, si ascolta ed anche sapersi circondare da persone a noi affini poiché in questo modo c’è uno scambio vicendevole che accresce il potere di tutti e preserva, entro certi limiti, da deleterie influenze esterne.

Si guarisce soltanto se si vuole guarire
Ogni metodo di cura naturale ha il proprio modo di risolvere i casi secondo le idee sulle quali è basato ma tutte le scuole tendono allo stesso fine, cercano cioè di applicare e mettere in azione il potere meraviglioso della mente sul corpo.
Il miglior metodo sta nel convincersi che siamo immuni da qualsiasi forma di malattia o che, tramite le nostre facoltà mentali, possiamo ovviare a qualsiasi disturbo di ordine fisico che si presenti.
Prepararsi quindi anticipatamente ad affrontare i disturbi e guarirci tramite la mente e la volontà. A volte comunque, quando si è ridotti ad un livello tale di sfiducia verso sé stessi, la mente così indebolita da sola non ce la fa a trovare dentro di sé questa forza per combattere la malattia. In questa circostanza ci si rivolgerà ad un aiuto esterno, ad un terapeuta che gradualmente desterà nella nostra mente quella forza latente che ci permetterà poi di proseguire da soli, contando sulle nostre capacità interiori. Il pensiero del terapeuta può avere molta parte nel processo di guarigione, può dirigere le forze e le energie che debellano o disperdono la malattia. Tale processo deve essere assecondato dalla visualizzazione, dall’uso di certe forze specifiche e adatte. A tutto ciò occorre aggiungere la capacità di stabilire il rapporto con il paziente e un cuore che sappia amare.

Gli esseri umani, con l’uso continuato della meditazione e della concentrazione, possono cercare di risvegliare alcune delle facoltà supercoscienti per avvalersene con enorme vantaggio. Tuttavia soltanto quando gli individui saranno pronti per queste nuove facoltà le potranno raggiungere perché solo così si eviterà un uso sbagliato. Chi vuole raggiungere facoltà psichiche elevate deve essere puro di mente e di cuore.
Col l’uso del pensiero positivo l’individuo si è reso conto che la sua mente può essere manovrata secondo le sue disposizioni ed essere plasmata a suo piacimento. Se si prefigge uno scopo, se vuol raggiunger una meta, gli basta mettere in azione il pulsante della volontà.
Ad ogni modo, non sempre conviene volere una cosa determinata poiché essa potrebbe non essere la più adatta al nostro attuale stadio di sviluppo mentale ed evolutivo.
E’ meglio quindi sperare, volere e dedicarsi all’idea del successo finale, lasciando che i particolari si svolgano da soli giorno per giorno, sempre certi che tutto ciò che avviene concorre alla nostra meta ultima. Non ci dobbiamo spaventare per le complicazioni che possono sorgere, non sempre la via che la “Legge” sceglierà sarà la più dritta. Condizione essenziale però è la fede incrollabile nella Legge Universale che non cessa mai di operare per il nostro bene.

L’abitudine alla felicità
“La misura della sanità mentale è data dalla disposizione a vedere il bene dappertutto”, disse R.W. Emerson.
Anche il vecchio saggio re Salomone migliaia di anni fa disse nei suoi proverbi: “Un cuore felice fa del bene come una medicina, ma un cuore spezzato prosciuga le ossa”.

La medicina psicosomatica ha provato, ad esempio, che lo stomaco, il fegato, il cuore e tutti gli altri organi interni funzionano meglio quando siamo felici.
Come ha affermato il dott. Schindler “l’infelicità è la sola causa di tutti i disturbi psicosomatici e la felicità è il solo rimedio”.
La felicità non è qualcosa da guadagnarsi o da meritarsi, non è una dote morale, è un abito, come dice il dott. Schindler, è “uno stato mentale in cui abbiamo pensieri piacevoli per buona parte del tempo”.
La felicità non è la ricompensa alla virtù, disse Spinoza, ma la virtù stessa.
La felicità non sta nel futuro, ma nel presente, non deve essere condizionata alla soluzione di problemi esterni, la vita è una serie di problemi e se aspettiamo di risolverli tutti prima di essere felici, non lo saremo mai. Se vogliamo essere felici da subito, dobbiamo esserlo per abitudine mentale, non “a causa” di qualcosa.
“Noi non viviamo, speriamo soltanto di vivere, e aspettandoci sempre la felicità in futuro, è inevitabile che non siamo mai felici”, afferma Pascal.
La felicità è un fatto puramente interiore, non è un prodotto degli oggetti, ma delle idee, dei pensieri. Non capita a caso, ci si può allenare ad essere felici. E’ questione di scelta, di attenzione, di decidere quali pensieri sono nella nostra mente. Ci si può servire anche del metodo che consiste nel formarsi una impressione mentale creativa, nel farne esperienza concreta attraverso l’immaginazione e nel dar vita a nuove reazioni mentali “eseguendo e “agendo come se”. “La maggior parte delle persone è felice nella misura in cui hanno deciso di esserlo”, disse Abraham Lincoln.
Il consueto modo di pensare alla felicità degli esseri umani è: “Siate buoni e sarete felici”, oppure diciamo a noi stessi: “Sarei felice se avessi successo e buona salute”. Sarebbe invece più opportuno cominciare ad affermare: “Siate felici, e sarete buoni, avrete maggior successo e godrete di una salute migliore”.

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Senza la salute il tutto è nulla

(Brano tratto dal libro “Prana. Energia che cura” di Alice Ki, pag. 22-23-24)

La salute non è tutto, ma senza la salute il tutto è nulla.

La mancanza di armonia, stress, depressione, tensioni emozionali, solitudine, dispiaceri, tristezza, delusioni indeboliscono il sistema immunitario del corpo umano e possono portare all’insorgere di diverse malattie fisiche e mentali. Per contro, l’armonia, serenità, rilassamento, gioia, soddisfazione rinforzano le nostre difese e aiutano a prevenire malattie e accelerare il processo di guarigione. Lo stato mentale ha infatti un impatto importante sullo stato fisico della persona in quanto il cervello ha la capacità di influenzare il sistema ormonale.

L’uomo deve godere di una buona salute di fondo se vuole raggiungere i suoi scopi, se desidera percorrere il suo cammino evolutivo. Dove non c’è salute la vita non può raggiungere la sua pienezza e il suo obiettivo. Essa è quindi di estrema importanza nella nostra realtà fisica ed è un mezzo per conoscere la bellezza dell’esistenza. Qualunque sia lo scopo che ci prefiggiamo nella vita è certo che, per riuscirci, dobbiamo essere in grado di sostenere lo sforzo necessario per ottenerlo. Ogni impegno richiede energia, qualsiasi cosa pensiamo e facciamo richiede energia vitale. Il concetto che la salute sia una cosa imprevedibile, un dono di Dio, un bene che si ha o non si ha, ci ha tenuti imprigionati da secoli e ha ostacolato l’espressione delle nostre forze interiori guaritrici.

Fin da quando siamo piccoli la società, le istituzioni, i poteri occulti e anche i genitori, fanno in modo di tarparci le ali dell’immaginazione e della libertà in modo da indurci a rientrare in schemi di pensiero prestabiliti e convenzionali ed essere così più facilmente manovrabili e ubbidienti. Cercano così di instaurare nella nostra mente un senso di incompetenza e sfiducia verso i nostri sensi, la nostra immaginazione, la nostra capacità di prenderci cura di noi. Gli individui liberi, che riflettono, che pensano con la propria testa, sono considerati modelli temibili e vanno arginati al più presto.

Fino a oggi, quando non ci si sentiva bene era naturale rivolgersi al medico, divenuto responsabile del nostro corpo. Le cose stanno per fortuna cambiando e si è fatto strada, grazie alla riscoperta delle medicine e terapie naturali e delle filosofie orientali, il pensiero che siamo invece noi, in prima persona, i veri artefici del nostro star bene, che abbiamo dentro di noi immense capacità psichiche e immaginative di autoguarigione, e quindi possiamo riprendere in mano le fila della nostra salute. Come continuano a ripetere i naturopati, ormai da anni, non esiste la malattia, esistono solo le persone malate che devono essere trattate come individui completi, in base alla loro costituzione, età, sensibilità emotiva e stato mentale.

La malattia non nasce “per caso” o per sfortuna, ma nasce per un disordine generato, inconsciamente o consciamente nell’essere stesso che vive e si pone in maniera non conforme alle leggi naturali universali. La malattia è quindi un lento e progressivo inquinamento e un’intossicazione che genera un’infiammazione, un’alterazione del “terreno” sul quale appaiono poi vari sintomi. Questi blocchi energetici possono generare mal di testa, mal di schiena, ingrassamento, dolori vari e malattie di ogni tipo. Ad esempio, causa di artrite può essere una critica continua nei confronti di se stessi o degli altri; l’eccessivo stress dovuto a paure e tensioni può causare ulcere e perdita di capelli; sensi di colpa possono creare dolori sparsi perché a livello inconscio la persona si vuole autopunire.

Porgiamo sempre troppa poca attenzione alla nostra salute, mentre quando si tratta di affari stiamo molto attenti a prendere le misure necessarie per evitare perdite o altro. Per esempio, tutti noi siamo abbondantemente avvertiti dei pericoli del fumo, del bere, dell’eccesso di lavoro, sappiamo bene i rischi ai quali andiamo incontro e, nonostante ciò, molte persone continuano imperterrite a fumare, bere alcolici, a condurre una vita massacrante. L’essere umano desidera, da sempre, liberarsi da tutte le sofferenze ma si preoccupa solo di curare la disarmonia più tangibile, quella fisica. Non si rende conto che la causa reale di tutte le sue miserie sta nella sua mente e nella sua cecità spirituale di fronte al significato profondo e divino della vita. Comincia a essere considerata solo da poco tempo l’importanza che l’aspetto spirituale riveste nel complesso della nostra vita. La negligenza in questo settore è ancora elevata e si rimanda sempre il tempo di occuparsi della propria anima.

Ogni malattia ha un suo significato spirituale, se ne stronchiamo i sintomi essi ritornano in una forma modificata in altri organi, producendo più dolore e sofferenza. Quando un uomo ha liberato la propria anima dall’ignoranza, dall’intolleranza, dall’irascibilità e dalla paura, è più difficile che possa soffrire di malattie fisiche o di ristrettezze materiali. Il corpo, nella cultura indù, è invece considerato il tempio entro il quale abitiamo in questa incarnazione allo scopo di portare avanti il lavoro sulla coscienza. A seconda della sua qualità vibratoria saremo in grado o meno di elevarla, infatti se il corpo è agitato, irrequieto, ci riporta verso il basso.

“Un medico dovrebbe conoscere l’uomo nella sua interezza e non solo nella sua forma esterna (…) Se trova malata una parte del corpo, deve cercare le cause che producono tale malattia e non limitarsi a trattare gli effetti esterni.”

Paracelso

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Come fare il pieno di energia? Come si utilizza e che posto ha nella nostra vita? Queste e altre domande trovano risposta in questo libro che unisce spiegazioni a consigli pratici, semplici e alla portata di tutti.

Tutto l’Universo è avvolto in un’energia che permea minerali, vegetali, animali ma anche l’intero pianeta e le galassie più lontane. Questa Energia di vita, che le diverse dottrine chiamano di volta in volta Prana, Ki, Chi, Takione, Orgone, circola liberamente nel nostro organismo dando salute e benessere e influenzando il respiro, l’alimentazione, il pensiero, le emozioni, la sessualità; quando invece l’energia si blocca o si perde, nascono il disagio e la malattia.

La Pranoterapia, alla quale è dedicata larga parte di questo libro, è quindi l’arte antica di canalizzare e riequilibrare l’energia vitale in funzione della salute. Una pratica di guarigione che ciascuno potrà apprendere e potenziare grazie alla ricerca interiore e agli esercizi proposti.


La guarigione a portata di mano

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Dieci anni di lavoro nel campo della microbiologia hanno fornito a Claudia Rainville il rigore, il metodo d’indagine e di analisi necessari per questa ricerca, durata a sua volta diciannove anni. L’esperienza personale della malattia (cancro, mal di schiena cronico, depressione nervosa e una quantità di operazioni) e l’autoguarigione completa che ne è seguita hanno condotto la Rainville a testare con altri la sua convinzione: VI È UNA CORRELAZIONE fra sintomo e causa profonda, confermata dal vissuto personale di migliaia di uomini e donne che si sono rivolti a Claudia Rainville. Se siete fra coloro che s’interrogano sul senso profondo della loro malattia, questo libro potrebbe condurvi alle cause profonde e dare il via ad un vero processo di autoguarigione. Leggere i sintomi come messaggi del corpo: una chiave semplice, fondata su un’enorme casistica, per comprendere cosa c’è dietro una malattia e guarire.

La metamedicina va al di là della semplice cancellazione del dolore o della scomparsa dei sintomi, incentrandosi sulla ricerca del fattore responsabile dei disturbi.

Ogni sintomo è un messaggio è un grande best seller di Macrolibrarsi ed è considerato dalle persone che lo hanno letto una bibbia della salute.

Se desideri essere felice..

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Tutto ciò che pensiamo, ancorché giusto, se ci rende infelici è sbagliato.

C’è poco da fare: nessuno ama i soprusi. Nessuno sopporta i furbetti. Nessuno tollera le situazioni in cui qualcuno si arricchisce a scapito di altri. Tutti noi viviamo anelando ad un mondo giusto e corretto che però, giorno dopo giorno, telegiornale dopo telegiornale, sembra dileguarsi sempre più lontano all’orizzonte.

Per questo motivo, sollecitati dalla nostra ricerca di verità e autenticità, sovente diventiamo nervosi e commettiamo errori cruciali. Spinti da un irrefrenabile desiderio di giustizia (e certi di essere nella ragione), iniziamo a combattere vere e proprie crociate contro ciò che reputiamo iniquo e insopportabile. In realtà, ironia della sorte, spesso in questo modo non facciamo che dare forza a ciò che vorremmo neutralizzare.

Perché ve ne sto parlando? Perché questo è un argomento che mi sta molto a cuore e che ho trattato nella seconda parte (Empower Your Life) del mio libro “La tua voce può cambiarti la vita“.

Molte persone mi dicono: “Non si può essere sempre positivi: il male esiste e quindi va eliminato, e il modo migliore e più veloce per farlo è quello di parlarne per sensibilizzare chi abbiamo intorno“.

Che il male vada combattuto non c’è dubbio. Che il modo migliore per farlo sia quello di parlarne, invece, purtroppo non è vero. Fateci caso. Tutto ciò di cui si parla, per il fatto stesso di parlarne continua ad esistere. E anzi, più ne parliamo con animosità e acredine, più permane nella nostra mente e nella nostra vita, sospinto con forza dal coinvolgimento emotivo. Questa, ad esempio, è la causa per la quale molte persone rimangono innamorate a vita di qualcuno che non le ama più: l’errore che commettono è quello di parlare tutti i giorni di quanto quella persona le abbia fatte soffrire rievocando ogni volta il ricordo.

La verità è che noi rendiamo concreto e vivo tutto ciò di cui parliamo. Viceversa, spesso il problema non esiste finché non se ne parla. Per questo motivo, se vogliamo davvero assicurare una vita felice a noi e a chi amiamo, dobbiamo combattere il male impegnandoci a non nominarlo mai. Viceversa, occorre parlare sempre con amore. Fateci caso: questa è la lezione dei grandi della storia, ad esempio Martin Luther King e Papa Wojtyla. Parlavano d’amore non perché le ingiustizie non esistessero, ma perché l’unico modo per neutralizzarle consisteva nel non evocarne mai la presenza.

Madre Teresa di Calcutta un giorno disse: “Qualcuno mi ha chiesto perchè non partecipo a manifestazioni contro la guerra. Ho risposto che non lo farò mai. Ma sono pronta a partecipare a qualunque manifestazione per la pace.

Maharishi Mahesh Yogi, il Guru indiano che insegnò la Meditazione Trascendentale ai Beatles, viene spesso ricordato per questa frase: “Don’t fight darkness – bring the light, and darkness will disappear” (Non combattere l’oscurità – porta la luce, e l’oscurità svanirà).

Anche io ho vissuto per anni con la convinzione che fosse giusto combattere le ingiustizie. Lo penso anche ora, ma ho cambiato strategia. Ora le combatto nominandole il meno possibile.

Perché la felicità è un fatto matematico.

Se abbiamo 5 ore e le trascorriamo parlando di problemi saremo infelici per 5 ore.
5 ore che non ritornano.
E se lo faremo tutto il mese, saremo tutto il mese infelici.
E se lo faremo tutta la vita saremo tutta la vita infelici.
E i problemi? Siamo sicuri che saranno svaniti?

Se una persona sta per inciampare occorrerà dirglielo. Se un bambino fa qualcosa di pericoloso, va fermato. Ma se ciò che diciamo anziché risolvere un problema crea solo malumori a noi e agli altri, va evitato assolutamente.

Per cui, la sintesi che vi propongo è questa: “Tutto ciò che pensi, ancorché giusto, se ti rende infelice è sbagliato: se desideri essere felice devi decidere di esserlo.

Per essere felici, parlate di cose belle: la gioia è incredibilmente contagiosa.
E’ così che si cambia il mondo.

Ciro Imparato

da: http://www.lastampa.it/
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  • In questo corso unico al mondo basato sul libro “La tua voce può cambiarti la vita” imparerai ad usare la tua voce per far capitare ciò che tu desideri e per riempire di gioia ogni relazione.
  • Ricorda: l’altezza non si può cambiare, LA VOCE SI’.
  • RelatoriCiro Imparato
  • Data: dal 27 al 29 Novembre 2009
  • Luogo: Napoli
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Scopriremo come comunicare le quattro emozioni fondamentali (simpatia, fiducia, autorevolezza, passione) e come evitare di trasmettere le due emozioni negative, per esprimere il meglio di noi.

Mentre guidiamo..

Semaforo_rosso

Mentre guidiamo, pensiamo ad arrivare, e sacrifichiamo il viaggio allo scopo della meta, ma la vita va trovata nel momento presente, non nel futuro. In effetti, una volta giunti a destinazione possiamo soffrire di più. Se dobbiamo parlare di una meta, cosa dire della nostra destinazione finale, il cimitero?

Non vogliamo andare verso la morte, bensì verso la vita. Ma dov’è? L’esistenza può essere trovata solo nel momento presente. Quindi, ogni chilometro he percorriamo, ogni passo che facciamo, deve portarci nel momento presente: questa è la pratica delle consapevolezza.

Quando vediamo un semaforo rosso o un segnale di stop, possiamo sorridergli e ringraziarlo, perché è un bodhisattva che ci aiuta a ritornare al momento presente. Il semaforo rosso è un campanello di consapevolezza. Possiamo averlo considerato un nemico che ci impediva di raggiungere il nostro obiettivo, ma ora sappiamo che il semaforo rosso è un amico che ci aiuta a resistere alla tentazione di accelerare e ci richiama al momento presente, dove possiamo trovare la vita, la gioia e la pace.

Thich Nhat Hanh
, “Present Moment, Wonderful Moment”.

e al bambino interiore

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Dedicati espressamente ai bambini, potranno anche esser letti dagli adulti, o dal bambino che forse è ancora dentro di loro. Thich Nhat Hanh, convinto che il nostro rapporto con i bambini sia indice della salute e armonia del nostro rapporto con gli altri e con il mondo, dice con parole semplici e all’apparenza infantili verità severe, che risuonano nella profondità di noi stessi.

L’infinito pare..

piccoli-gesti-infinito

L’infinito pare qualcosa di irraggiungibile, e inconcepibile dalla nostra mente.
Ma in realtà siamo costantemente circondati dall’infinito.
Così come pensiamo di non poter cambiare il mondo nel nostro piccolo,
così non pensiamo neanche di poter trovare l’infinito in tutto ciò che ci circonda.
La matematica ci insegna che una retta ha infiniti punti e un segmento,
o un numero è divisibile infinite volte, non è forse anche questo infinito?
Pensiamo all’infinito in esteso, ma se apri la tua mente puoi pensare anche
ad un infinito che si sviluppa all’interno, in qualcosa di sempre più piccolo.
Così anche ogni oggetto, ogni persona, ogni pianta, ogni animale e qualunque cosa ci circondi è infinita.
Quando troverai questa consapevolezza, scoprirai anche che puoi trovare l’infinito in ogni piccolo gesto della tua vita.
Che puoi creare un cambiamento infinito con un gesto.
Puoi recare un sentimento come l’amore, la gioia ma anche la rabbia e l’odio
in modo infinito con un piccolissimo gesto.
La realtà è che il mondo dipende da ogni sua infinita molecola e anche l’atto più piccolo
riesce a causa re un infinito cambiamento nel mondo.
Quindi cerca di fare il bene anche nel tuo piccolo, cerca di cambiare il mondo con i piccoli gesti
quotidiani e così determinerai un infinito e rendilo un infinito di bene e di gioia.
di Bruno Domenico

Prezzo € 8,80
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C’è una piccola rivoluzione copernicana in questo libro, un ribaltamento di punto di vista che ci insegna a dare importanza a ciò che di solito consideriamo banale. E ci fa trovare la felicità dove non la si era mai neppure cercata. La formula segreta del benessere, spiega Raffaele Morelli, sta nascosta nei piccoli gesti quotidiani che compiamo senza dar loro nessuna importanza. È una forza segreta potenzialmente in grado di darci una gioia infinita, che però noi offuschiamo di continuo coi nostri ragionamenti e i nostri giudizi, col nostro ingolfarci di scopi e progetti.

Dopo averci fatto capire che Ciascuno è perfetto e che Non siamo nati per soffrire, Morelli propone in queste pagine un suo nuovo fondamentale insegnamento, che si incastona alla perfezione nella filosofia controcorrente con cui l’autore ha conquistato migliaia di lettori. Un approccio all’esistenza a tutto tondo capace, nella sua elementare radicalità, di dare una vera svolta alla nostra vita.

Noi siamo quello che pensiamo

pensiamo

Questi sono anni di cambiamento: da una società in cui i problemi umani venivano posti in termini di benessere materiale, stiamo passando ad una in cui il tema politico più importante sta diventando quello della FELICITA’. Si sente la necessità di far fronte alla realtà contemporanea, travolta da innumerevoli cambiamenti e ormai priva del rassicurante sostegno di prospettive facilmente pianificabili, che portano ad un disagio e ad una confusione che si manifestano con crescente insistenza.

Mentre in passato potevamo sentire una certa sicurezza e stabilità per quanto riguardava il lavoro, il matrimonio, l’ambiente futuro, ora sembra tutto a rischio. I giornali riportano in continuazione articoli riguardanti fusioni di compagnie in cui migliaia di persone perdono il loro posto di lavoro. Poi ci sono i problemi dell’ecosistema, il riscaldamento globale, oggi entrato in azione sottoforma di uragani ed alluvioni. E infine, ci sono le relazioni quotidiane di conflitti armati in tutto il mondo che sebbene lontani, hanno comunque un effetto di instabilità.

Se confrontiamo lo stile di vita e il ritmo lavorativo di oggi con quello di una decina di anni fa, ci rendiamo conto di quanto siamo molto più stressati e sotto pressione per le questioni economiche e costretti ad un ritmo di vita assai più frenetico. Le fonti di stress provengono dal nostro ambiente più immediato, come i datori di lavoro, i familiari, e gli amici, ma nascono anche dentro di noi, dai nostri problemi personali, le nostre insicurezze e la mancanza di fiducia in noi stessi.
Oggi ci si rende però sempre più conto di quanto lo stress sia nocivo per la salute e la sfida di oggi è quella di trovare la strada verso un equilibrio tra una realtà esterna in trasformazione e una interna in evoluzione verso il raggiungimento di un proprio benessere. Quindi, se da una parte siamo stressati dai molteplici impegni e da necessità quotidiane, dall’altra sentiamo anche la necessità di nutrirci in modo più sano, di smettere di fumare, di fare un po’ di esercizio fisico o di apprendere una tecnica di rilassamento nella nostra giornata piena di cose da fare.. Oggi è indispensabile esaminare tutte le fonti di stress per cercare di capire in che modo possiamo affrontarle in maniera più efficace.

E’ proprio la neuroscienza che oggi sostiene la necessità di prendere molto seriamente le nostre emozioni, sulle quali possiamo esercitare molto più controllo di quanto siamo abituati a credere.
Le emozioni sono il sale della vita, in determinati momenti ci aiutano e se sono positive, sono bellissime. Le nuove scoperte scientifiche ci assicurano che se cerchiamo di aumentare l’autoconsapevolezza, di controllare più efficacemente i nostri sentimenti negativi, di conservare il nostro ottimismo, di essere perseveranti nonostante le frustrazioni, di aumentare la nostra capacità di essere empatici e di curarci anche degli altri, possiamo sperare in una vita e in un futuro migliore.

Le soluzioni esistono. Ma ogni grosso cambiamento comincia con un piccolo passo. Per influire in modo positivo sul nostro ambiente, dobbiamo cercare di fare qualcosa di positivo personalmente. Via via che ci sforziamo di superare i nostri problemi personali, ci sentiamo più rilassati dentro di noi, riusciamo quindi a lavorare in modo più efficiente, nutriamo più interesse per la vita. Possiamo così occuparci anche maggiormente del nostro ambiente perché, anziché consumare tutte le nostre energie per risolvere i nostri drammi interiori, abbiamo le forze per guardare quello che accade intorno a noi, imparando ad avere rapporti più efficaci e sereni con gli altri. Se ci sentiamo sereni, le persone che ci stanno intorno iniziano a rilassarsi anch’esse e a sentirsi a loro agio.

Per riuscire a far questo, possiamo imparare ad organizzare la nostra mente in funzione della vita, imparando a coltivare fiducia in noi stessi, nelle nostre capacità e possibilità, attraverso l’elaborazione di nuovi processi di pensiero che si traducono in serenità, sicurezza e alla fine felicità.

A tal fine, è importante renderci conto che noi utilizziamo solo una minima parte del nostro enorme potenziale mentale: in genere solo l’ 8% e al massimo il 10 % delle nostre potenzialità: le persone di genio che raggiungono risultati eccellenti, usano forse il 20% delle loro capacità mentali, il resto va gettato dalla finestra; è come guidare una Ferrari e andare a 30 km all’ora!

Basta semplicemente aumentare anche solo un po’ l’utilizzo delle nostre capacità mentali, per raggiungere i risultati desiderati, per sviluppare la nostra creatività, uno dei beni più preziosi dell’uomo, indispensabile per farci trovare nuove vie, anzitutto per quanto concerne la nostra vita, il nostro modo di essere, le nostre aspirazioni personali, i nostri obiettivi professionali, per renderci più facili i rapporti umani.
Lo sviluppo della creatività in Occidente è stata impedita, o quanto meno rallentata e sminuita, da una scuola razionale, nozionistica e rigida.

E’ noto come il cervello si divide in due emisferi congiunti fra loro dal corpo calloso.
L’emisfero sinistro, che controlla la parte destra del corpo, è preposto prevalentemente al linguaggio, alla ragione, all’analisi, alla logica, alla rigidità del “TU DEVI”; l’emisfero destro, che controlla la parte sinistra del corpo, più dolce e più soave, è preposto prevalentemente alla creatività, all’intuizione, alla musicalità, alla visualizzazione, alla combinazione in modi nuovi.

Tenuto conto che molti problemi e molte incomprensioni nascono dall’utilizzo prevalente o esclusivo di uno dei due emisferi, è oltremodo opportuno l’addestramento a far lavorare ambedue gli emisferi cerebrali, ad armonizzare ed integrare il loro funzionamento congiunto.

Fino ad oggi è stata data la prevalenza alla logica e alla ragione ed era quasi una colpa sognare ad occhi aperti, essere spontanei e creativi. Ora finalmente si è arrivati ad incoraggiare le persone a usare e a mettere a frutto tutte le risorse del loro cervello, a sognare ad occhi aperti ed essere spontanee. Crescono sempre più gli investimenti sugli studi del cervello e sulle tecniche di realtà simulata. Il maggior futurologo vivente, Arthur Charles Clarke, giura che “la nostra mente sarà il luogo più bello in cui vivere; impareremo a governare la nostra vita manovrando meglio la nostra mente….con il tempo più che allo psicanalista, si ricorrerà all’ingegnere della mente…”.

La nostra cultura è ammalata perché utilizziamo troppo il pensiero razionale. Dobbiamo lasciar fluire le emozioni, imparare a star soli con noi stessi, fantasticare liberamente, trovare uno spazio nostro, così come fanno i bambini che vivono liberamente e felicemente.

Le tecniche del pensiero positivo permettono di fare tutto questo. Sono tecniche che ciascuno di noi potrà e dovrà fare proprie per utilizzarle da solo, perché come sostiene Galileo “Non puoi insegnare qualcosa ad un uomo. Lo puoi solo aiutare a scoprirla dentro di sé”.

Le tecniche del pensiero positivo permettono all’essere umano di ottenere un aumento delle capacità mentali e raggiungere quell’equilibrio psicosomatico, quella tranquillità e quella serenità nel lavoro o nella vita di tutti i giorni, necessarie per evitare di cadere nello stress.

La nostra mente è divisa tra conscio e inconscio, ma di questo inconscio sappiamo ben poco, trascurandone la notevole importanza. E’ come se possedessimo un palazzo, ne abitassimo solo il piano superiore ma ci fosse totalmente sconosciuto l’inferiore. E’ possibile dare degli ordini precisi alla nostra mente: una volta che abbiamo raggiunto uno stato di rilassamento, possiamo suggestionare in modo positivo il nostro subconscio facendo delle esperienze mentali ripetute.

Molti sono i metodi per raggiungere un buon rilassamento. Tali stati di rilassamento portano dallo stato di tensione elettrica cerebrale, con una frequenza da 21 a 12 hertz (oscillazioni) al secondo, chiamate beta, allo stato alfa, da 12 a 7 hertz al secondo.
Questa discesa di valore della frequenza porta a un livello psichico in cui siamo a contatto con il nostro subconscio. In tale livello, usando il linguaggio del nostro subconscio, che funziona per immagini, possiamo operare per qualsiasi modificazione desideriamo effettuare su di noi, relativamente alle nostre abitudini e ai nostri comportamenti, e possiamo dare l’avvio ad arricchimenti positivi della nostra personalità. Una volta appresa una tecnica di rilassamento e resala automatica, con un mese circa di addestramento, quando ci capita di trovarci in uno stato di tensione, è possibile, mettendosi in stato di rilassamento, abbassare immediatamente la propria tensione e ridurre lo stress.

La relazione tra fenomeni fisici e psichici è costante e, ad esempio, sotto l’influenza dello stress, alcuni ormoni producono un eccesso di secrezioni, quali l’andrenalina e il comportamento mentale influenza gli effetti psicosomatici. Se siamo stressati o tesi, il nostro organismo reagisce male. Sintetizziamo adrenalina e quando questa è eccessiva, fa male. Ma come sintetizziamo adrenalina, abbiamo anche la possibilità di sintetizzare endorfine, i famosi ormoni della felicità; sono sostanze che danno uno stato di euforia e ci aiutano a sentire meno il dolore e a ridurre lo stress. Quando ci poniamo in stato di rilassamento, portiamo il nostro encefalogramma a un livello più lieve, in quel modo produciamo più endorfine e quindi ci sentiamo meglio.

Attraverso il rilassamento psicofisico è possibile migliorare la concentrazione, mantenere la calma quando ci si sente sotto stress, dormire meglio e svegliarsi meglio, migliorare in genere il proprio umore. Ciò che abbiamo nel nostro subconscio e che magari avevamo completamente rimosso, determina i nostri comportamenti automatici e ci fa reagire negativamente, scattare, innervosire, arrabbiare e talvolta “scoppiare”.

E’ pur vero che a volte situazioni e bagagli interiori molto pesanti frenano nel cammino per raggiungere quell’atteggiamento mentale positivo che ci mantiene in buona salute e che ci consente di rimanere sereni ed equilibrati dinnanzi a qualsiasi evenienza della nostra vita. Quella specie di pentola a pressione che è il nostro subconscio poi, se non ha una valvola, è sempre a rischio di scoppiare.

Chi è stato compresso come una molla e chi nella sua infanzia e nella sua giovinezza non ha ricevuto che rimbrotti e mortificazioni, e mai i gratificanti riconoscimenti e gli appoggi psicologici amorevoli e positivi che sono necessari come l’aria che si respira, dovrà lavorare molto per ripristinare la perduta dignità e ritrovare la fiducia in se stesso. Quanti errori sono stati compiuti e vengono compiuti nei nostri riguardi anche da parte delle persone che ci amano..

E così oggi noi siamo il frutto di ciò che è stato inserito in noi nel passato. I fattori che ci hanno determinato sono fattori ereditari e ambientali. Può essere che non abbiamo ereditato il fisico che avremmo voluto, né i genitori che avremmo sognato, né la culla d’amore a cui ogni creatura che viene al mondo avrebbe diritto, né l’ambiente stimolante e rassicurante indispensabile per la piena fioritura di quell’essere unico che è ciascuno di noi. Come risultato di queste carenze e di queste inadeguatezze può accadere che ci sentiamo talvolta infelici o depressi, o incapaci o senza entusiasmo.

Può capitare che l’immagine che abbiamo di noi stessi non riveli la potenza intrinseca che potrebbe essere espressa da ogni essere umano. E intanto ciascuno di noi si rapporta agli altri e alle situazioni della vita, a seconda dell’immagine che ha di se stesso. Se tale immagine è statica e se nulla mettiamo di nostro per modificare le situazioni, se ci sentiamo sempre delle vittime, la nostra vita non può mutare.

Ma per fortuna, ogni individuo ha la facoltà di trasformare la propria vita, cambiando i pensieri, perché i nostri pensieri determinano il nostro destino. Per farlo, è indispensabile andare dentro di noi a vedere cosa accade, cosa determina comportamenti sbagliati, a volte inconcepibili: atteggiamenti di negativismo ad oltranza, di villania, di reazioni violente, anche con le persone che rispettiamo e che amiamo. Sappiamo tutti che se rimaniamo compressi e chiusi nella nostra rigidità possono venirci tanti malanni, come l’ulcera, l’asma, la colite, quelle malattie chiamate psicosomatiche, che altro non sono se non il risultato del problema o dei problemi che dalla mente passano al corpo. E si può arrivare anche a malattie più serie.

Grazie alle tecniche del pensiero positivo, possiamo inserire quanti pensieri positivi vogliamo, per frantumare un po’ alla volta quelli negativi, per il ripristino del sentimento di umana dignità, ove sia crollato o sminuito, e per l’acquisizione o il recupero della totale fiducia in noi stessi e nelle nostre positive potenzialità. Possiamo trasformare la rabbia repressa in forza propulsiva orientata al successo, aumentare la nostra autostima individuando ed affrontando i meccanismi di autosabotaggio e i propri condizionamenti inconsci, trasformare i nostri errori e le esperienze negative in occasioni di crescita.

Abbiamo la tendenza a vedere il negativo negli altri, nelle situazioni, negli oggetti. E’ molto meglio cercare di vedere ciò che c’è di positivo nelle cose, nelle situazioni della nostra vita, nelle persone.

Pensare positivamente significa riconoscere innanzitutto che i pensieri che scegliamo di concepire danno origine alle esperienze che viviamo, determinando la qualità della nostra vita. L’unico modo per influire sul nostro comportamento o sulla riuscita delle nostre azioni è agire sul subcosciente, selezionando esclusivamente pensieri nuovi e positivi. I pensieri negativi, invece, ripetuti continuamente, influiscono negativamente sul subcosciente, portando a risultati negativi nel momento stesso in cui desideri e idee vengono tradotti in realtà. Se per esempio pensiamo di non essere capaci di fare qualcosa, questa idea diventa per noi vera e le nostre azioni tenderanno a confermare questa convinzione. Dobbiamo pertanto cambiare i nostri pensieri, in modo da ottenere comportamenti positivi.

Per concludere: il pensiero positivo non è, come un’interpretazione semplicistica potrebbe suggerire, un invito all’ottimismo forzato ignorando i dolori e le frustrazioni che ognuno di noi ha incontrato nella propria esperienza. E’ riconoscere il potere di scelta che abbiamo a disposizione ogni volta che interpretiamo la nostra realtà, poiché i pensieri che scegliamo di concepire danno origine alle esperienze che viviamo.

La maggior parte di noi crede di poter essere felice nel momento in cui si verificheranno determinate condizioni nella propria vita: un nuovo amore, un lavoro migliore, una casa più bella…… e se invece fosse il contrario? Se fossero la felicità, la gioia di essere vivi, la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità a creare il terreno ideale per attirare a sè relazioni costruttive, amicizie sincere, successi professionali, e tutto quello che si desidera?

di Chiara Svegliado

Mai più contro noi stessi!
ISBN: 9788875079451

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Tra i libri più significativi di Hal e Sidra Stone, conosciuti per aver creato e diffuso in tutto il mondo il metodo del Voice Dialogue, Il Critico Interiore rappresenta una guida unica e preziosa alla scoperta e alla trasformazione di noi stessi.

Ogni volta che sentiamo una voce interiore che critica ciò che siamo, il modo in cui agiamo, quello che diciamo e perfino ciò che pensiamo, stiamo ascoltando il nostro Critico, uno degli aspetti che compongono il meraviglioso caleidoscopio della nostra personalità.

Spesso questa voce risuona particolarmente distruttiva e come uno specchio deformante ci impedisce di considerare con lucidità il nostro corpo, la nostra psiche e i nostri comportamenti.

Come un genitore ansioso che crede di sapere ciò che è meglio per noi, il Critico Interiore ci tiene lontani da comportamenti e situazioni che potrebbero danneggiarci ma al tempo stesso limita la nostra capacità di rischiare e creare.

Spesso un’azione eccessiva del Critico dà origine alle nostre crisi di autostima, al nostro continuo confronto con gli altri e alla nostra paura dell’insuccesso.

Come impedire al Critico interiore di nuocerci
e come fare per trasformarlo in una vera risorsa per il nostro benessere?

Attraverso semplici ragionamenti, esempi immediati ed esercizi pratici, i coniugi Stone mostrano al lettore come recuperare dal proprio Critico Interiore le preziose facoltà che è in grado di offrirci: la capacità di valutare serenamente le nostre qualità e i nostri limiti e quella di giudicare con lucidità ed equilibrio persone e situazioni.

Una lettura che ci regalerà la fiducia in noi stessi
e la gratificante scoperta
di quanto possiamo stare bene con noi e con gli altri