Ami la tua Vita?

Guardiamoci intorno per un momento.

Tutti noi amiamo le cose materiali, gli oggetti, ciò che possediamo. Amiamo fare shopping, acquistare, possedere, collezionare, essere proprietari.

Perché invece non proviamo ad amare di più la vita anziché le cose?

Sicuri che non ci sentiremmo meglio?

Pensiamoci: la nostra ossessione per le cose e gli oggetti è divenuta una condizione decisamente poco salutare. Quando avvertiamo un vuoto o una mancanza nella nostra vita, cerchiamo di colmarla acquistando cose. Quando abbiamo problemi, compriamo cose. E tutti questi oggetti stanno diventando sempre più costosi, sempre più grandi, sempre più luccicanti…. sempre più inutili.

Questa ossessione per le cose ci porta a possedere sempre più oggetti, sempre più confusione, sempre più disordine… e nulla di tutto ciò che acquistiamo è in grado di dare maggiore significato alla nostra esistenza.

Noi non siamo ciò che possediamo. Prova a semplificare. Elimina tuttò ciò che non ti è davvero necessario. Riscopri l’amore per la vita e la gioia delle esperienze, la meraviglia del contatto con il prossimo e il piacere delle emozioni.

Non hai bisogno di possedere oggetti e cose materiali per essere felici.

Prova a sostituire la ricerca delle cose con l’amore per la vita. E’ più semplice ed infinitamente più appagante.

Ecco alcuni suggerimenti che puoi mettere in pratica da subito:

Riscopri la passione per la vita.

Spesso, quando siamo depressi, facciamo shopping per cercare di sollevarci. Prova invece ad uscire e a riscoprire la bellezza della natura, apprezza la meraviglia del mondo intorno a te. Fai una passeggiata, un giro in bicicletta, nuota, fai sport. Assapora la vita, sentila scorrere nel tuo io più intimo e profondo.

Regala emozioni ed esperienze.
Acquistiamo oggetti per gli altri per cercare di dimostrare loro quanto li amiamo: ciò spesso ci impedisce di connetterci intimamente con il prossimo, blocca le nostre emozioni e ci mantiene distanti dalle persone cui invece vorremmo mostrare il nostro affetto. Prova allora a regalare esperienze anziché oggetti. Scrivi una lettera a chi vuoi bene, organizza una gita con gli amici, un breve viaggio con il tuo partner, qualcosa che possa trasmettere delle emozioni. Un’esperienza ha molto più significato di un oggetto.

Connettiti con il prossimo.
Se è da un pò che non vedi un tuo amico, chiamalo al telefono e invitalo a uscire. Togli tuo figlio da davanti la TV e portalo a fare una passeggiata nella natura. Organizza una serata romantica con il tuo partner. Vai a trovare i tuoi genitori o i tuoi nonni. E sii presente quando sei con loro – ascolta veramente, parlagli con il cuore.

Gestisci le tue emozioni.

Se avverti l’esigenza di fare shopping semplicemente perché vuoi risollevare il tuo umore, cerca innanzitutto di assumerne consapevolezza. Prova quindi a gestire le emozioni che sono la causa del tuo stato d’animo, anziché cercare di dimentarle facendo shopping. Se ti senti depresso, nervoso, ansioso, prova a sentire queste emozioni, prova a comprendere cosa le ha causate, prova a gestirle. La buona notizia è che immergersi nella vita, diventare più attivi e connettersi con il prossimo è un aiuto impagabile per superare gli stati emozionali negativi.

Comprendi che ciò che conta davvero è la vita, non le cose.
Gli oggetti sono oggetti – se li perdi, te li rubano o si rompono, in fondo non si tratta di un dramma, no? Se sei affezionato ad un oggetto perchè è legato a un ricordo piacevole o a una persona cui vuoi bene, focalizzati su quel ricordo o su quella persona, non sull’oggetto.

La vita è una lunga serie di emozioni, di esperienze, di pensieri e di sentimenti. Al termine di questo viaggio, ti guarderai indietro e ricorderai le tue esperienze, le persone che ti hanno amato e quelle a cui hai voluto bene, le emozioni che hai vissuto e le passioni che ti hanno rapito. Non le cose che hai posseduto.

La Legge dell’Attrazione e l’Amore: 4 Percorsi per Amare Davvero!

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Dopo il successo di Il Potere dell’Amore, Roy Martina, medico e psicologo esperto di kinesiologia, ritorna con un libro che descrive il suo metodo di formazione personale applicato all’amore. Questo libro è il frutto più recente della ricerca di nuove strade per la cura degli stati di disagio e per la liberazione dei blocchi energetici che ci impediscono di percorrere il sentiero di luce e di amore verso la realizzazione personale.

Il dottor Martina ha studiato per molti anni l’approccio distico alla medicina e ne insegna i principi fondamentali: equilibrio, amore, gioia, saggezza. La sua missione coinvolge interamente i pazienti e i clienti che si rivolgono a lui per risolvere piccole e grandi problematiche e ha come fondamento l’insegnamento dell’amore come approccio alla vita.

Il primo principio del suo percorso di crescita e sviluppo personale infatti dice: “Ama e accetta te stesso così come sei”.

E il CD contiene una meditazione scritta da Roy Martina con voice over in italiano, intesa a risvegliare la forza d’amore dentro di te, insieme a musiche originali composte da Capitanata per sciogliere le tensioni di mente e corpo.

Questa è la chiave della felicità. Ed è già nelle tue mani.

È la cosa più semplice da fare: prendere quella chiave e aprire la prigione di convinzioni, pregiudizi, paure, insicurezze dentro la quale ti sei rinchiuso volontariamente, e uscire.

Amando veramente te stesso puoi farlo. Il mondo ti verrà incontro sotto una luce nuova e vivrai una vita felice, vibrerai all’unisono con i tuoi desideri e con l’energia dell’universo, e grazie alla legge dell’attrazione manifesterai i tuoi desideri. Perché tutto quello di cui hai bisogno è l’amore: All you need is love!

Quello che noi pensiamo poi lo viviamo!

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La Legge di attrazione

di Rhonda Byrne


La legge di attrazione dice che i simili si attraggono, ma in realtà si sta parlando a livello di pensiero.
Quando lo vedi nella tua mente, ce l’hai a portata di mano
L’effetto placebo è un esempio di legge di attrazione: quando un paziente crede veramente che la pastiglia costituisca una cura, riceve quello che crede e viene curato!
La legge di attrazione è una legge di Natura; è impersonale e non fa distinzione tra cose buone e cattive: capta i nostri pensieri e ce li trasmette come esperienze di vita. Quello che noi pensiamo poi lo viviamo!

Quando pensiamo a cose che vogliamo veramente concentriamo su di esse tutte le nostre intenzioni, e la legge di attrazione darà esattamente quello che abbiamo desiderato. Ma quando focalizziamo la nostra attenzione sulle cose che non vogliamo (“non voglio fare tardi”, “non voglio ammalarmi”, “non voglio morire”, ecc.) la legge di attrazione non presterà ascolto al fatto che non le vogliamo, ma procurerà le cose che stiamo pensando, e infatti poi si verificheranno puntualmente.


La legge di attrazione non tiene conto dei “no”, dei “non”
o qualsiasi altra negazione.

Per esempio:
“Non voglio fare tardi”      >  “voglio fare tardi”
“Non voglio ammalarmi”     >  “voglio ammalarmi”
“Non voglio litigare”          >  “voglio litigare”

La legge di attrazione ci dà quello a cui stiamo pensando!

I pensieri
I pensieri diventano le cose che si concretizzano nella vita.
I pensieri in pratica si trasformano in cose reali!
Mentre si pensa, i pensieri vengono proiettati nell’Universo e attraggono magneticamente tutte le cose simili che si trovano sulla medesima frequenza.
Tutto quello che viene emesso fa ritorno alla sorgente, e la sorgente siamo noi!



Il processo creativo

1° passo: CHIEDI
Diamo un ordine all’Universo, facciamogli sapere che cosa vogliamo. L’Universo reagirà ai nostri pensieri, ma se non abbiamo le idee chiare la legge di attrazione non potrà portare quello che vogliamo!

2° passo: CREDI
Crediamo che ciò che vogliamo sia già nostro!
Dobbiamo credere di aver ricevuto quello che abbiamo chiesto. Dobbiamo sapere che ciò che vogliamo è nostro nel momento in cui lo chiediamo. Necessità una fede totale e assoluta.
Nel momento in cui chiediamo, e crediamo sapendo di avere già a livello invisibile quello che vogliamo, l’intero Universo si muove per portarlo anche a livello visibile, cioè  reale.
Dobbiamo agire, parlare e pensare come se lo stessimo ricevendo ora, perché l’Universo è uno specchio e la legge di attrazione ci rimanda l’immagine dei nostri pensieri dominanti.

3° passo: RICEVI
Cominciamo a sentirci meravigliosamente bene all’idea di ricevere quello che abbiamo chiesto. Immaginiamo e viviamo come ci sentiremo quando arriverà, ma immaginiamolo adesso, in questo momento!
Quando abbiamo chiesto, crediamo di averlo ricevuto e tutto quello che resta da fare per averlo è sentirsi bene. Quando stiamo bene siamo sulla frequenza dell’accoglienza, siamo sulla frequenza che fa arrivare tutte le cose buone e riceveremo quello che abbiamo chiesto.
Quando sentiamo di averlo già e la sensazione è così reale che ti sembra di esserne già in possesso, credi di averlo ricevuto e lo riceverai!
Se crediamo a qualcosa solo a livello intellettuale, ma senza il supporto di un’emozione corrispondente, è inevitabile che abbiamo abbastanza forza per attrarre ciò che vogliamo nella vita. Dobbiamo sentirlo!

“Tutto quello che voi chiederete pregando,
credete di averlo già ottenuto e vi avverrà”
[ Matteo 11:24 ]

La gratitudine
La gratitudine è senz’altro il sistema migliore per far arrivare più cose nella nostra vita.
La pratica della gratitudine è una delle vie attraverso le quali arriva la ricchezza, qualsiasi essa sia.
Quando ringraziamo come se avessimo già ricevuto quello che volevamo, trasmettiamo un potente segnale all’Universo. Il segnale comunica che possediamo già quella cosa, dato che proviamo gratitudine per il fatto di averla.
Ogni mattina proviamo gratitudine per la giornata che ci aspetta, come se l’avessi già vissuta!

“Realizziamo qualunque cosa pensiamo e per la quale esprimiamo gratitudine”
Dottor John Demartini

Il processo di visualizzazione
Il motivo per cui la visualizzazione è così efficace dipende dal fatto che creiamo nella mente delle immagini in cui ci vediamo già in possesso di quello che vogliamo, dando origine a pensieri e sensazioni ed emozioni che proveremo se quella cosa fosse nostra.
La visualizzazione è un pensiero focalizzato con intensità sulle immagini, e per questo produce emozioni ugualmente intense. La visualizzazione invia questa intensa frequenza all’Universo che risponde restituendo le immagini come le abbiamo viste nella mente.

“Decidi cosa vuoi avere. Credi di poterlo avere. Credi di meritartelo e di averlo a portata di mano. Poi chiudi gli occhi per qualche minuto e visualizzati in possesso di quello che vuoi, prova le sensazioni che avresti se fosse già tuo. Esci dalla visualizzazione e concentrati sulla gratitudine che già provi, e goditi davvero il possesso di quella cosa. Poi riprendi le tue attività normali e affida tutto all’Universo, confidando nel fatto che saprà come farti avere ciò che vuoi”. Jack Canfield


Neville Goddard consiglia un metodo di riflettere sugli eventi della giornata prima di andare a letto. Se un avvenimento o un momento non andato secondo i tuoi desideri, ripetilo mentalmente in un modo che ti entusiasmi. Ricreando quegli episodi nella tua mente proprio come li vuoi, ripulisci la frequenza dall’energia di quella giornata ed emetti un nuovo segnale e una nuova frequenza per l’indomani: hai così creato nuove immagini per il tuo futuro.

“L’immaginazione è tutto. E’ l’anteprima delle attrazioni che la vita ci riserva”
Albert Einstein (1879-1955)

Il segreto della salute
Il nostro corpo è il prodotto dei nostri pensieri.
Pensare alla salute perfetta è qualcosa che chiunque di noi può fare a livello interiore, indipendentemente da quello che ci succede intorno e all’esterno.
La nostra fisiologia crea la malattia per darci un feedback, per farci sapere che abbiamo una prospettiva sbilanciata o che in quel momento non proviamo amore e gratitudine.
I segnali e i sintomi fisici in questa ottica non sono così terribili.
L’amore e la gratitudine dissolvono ogni negatività nella nostra vita.
Il riso attrae la gioia, elimina la negatività e produce cure miracolose.


“Non c’è posto per la malattia in un corpo sano dal punto di vista emozionale. Il tuo corpo elimina milioni di cellule al secondo e nello stesso tempo ne crea milioni di nuove”. Bob Proctor


La scienza ha dimostrato che il nostro corpo viene completamente sostituto nel giro di pochi anni, com’è possibile allora che quella particolare degenerazione o malattia vi rimanga per anni? Può essere trattenuta nel nostro corpo solo dal pensiero, dall’osservazione della malattia e dall’attenzione che le si presta.

Formulare pensieri di protezione
Formuliamo pensieri di protezione. Non c’è posto per la malattia in un corpo dotato di pensieri armoniosi. I pensieri imperfetti sono causa di tutte le disgrazie dell’umanità, compresa la malattia, la povertà e l’infelicità.
Formulo pensieri perfetti. Vedo solo perfezione. Io sono la perfezione
Se abbiamo una malattia e ci concentriamo su di essa parlandone agli altri, finiamo per produrre altre cellule malate. Immaginiamo di vivere in un corpo perfettamente sano.
Parlare in continuazione della malattia alla gente, significa pensarci sempre.

La causa della malattia sta nel pensiero per cui è bene ripetere spesso: “Sto magnificamente. Mi sento proprio bene”, e senti che è davvero così.
Quando le persone si concentrano completamente su ciò che non va e sui loro sintomi, non fanno altro che perpetuare quella situazione. La guarigione non avverrà finché non avranno spostato l’attenzione della malattia alla salute. Così funziona la legge di attrazione.
Non dobbiamo lottare per liberarci dalla malattia, già il semplice lasciar andare i pensieri negativi consentirà al nostra naturale stato di salute di emergere dentro di noi. E il nostro corpo provvederà alla guarigione.


La Mente universale Unica
La meccanica quantistica lo conferma, e anche la cosmologia quantistica: L’Universo nasce dal pensiero e tutta la materia da cui siamo circondati è semplicemente pensiero precipitato. In definitiva siamo la fonte dell’Universo (…)
Quindi il tipo di corpo in termini di salute e il tipo di ambiente che creiamo dipende da come usiamo questo potere, se in modo positivo o negativo.

Sii consapevole dei tuoi pensieri
Tutto il potere risiede nella consapevolezza di esserne dotato e consiste nel continuare a esserne cosciente
Come si fa a diventare più consapevoli? Un metodo è quello di fermarti e chiederti: “Che cosa sto pensando in questo momento? Quali sono le mie sensazioni adesso?” Nell’istante in cui te lo chiedi sei consapevole, perché hai portato la tua mente al momento presente.
Ogni volta che ci pensi, fà in modo di tornare alla consapevolezza del qui e ora. Fallo centinaia di volte al giorno perché, ricordatelo bene, tutto il potere è racchiuso nel tuo esserne consapevole.

“La verità assoluta è che ‘l’Io’ è perfetto e completo;
il vero ‘Io’ è spirituale e quindi non può mai essere meno che perfetto;
non può mai soffrire di mancanze, limitazioni o malattie”
Charles Haanel (1866-1949)

Tratto da ” The Secret

di Rhonda Byrne


Il segreto ha viaggiato attraverso i secoli… per raggiungerti

Individua la felicità

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Noi tendiamo a dimenticare che la felicità non si identifica con il raggiungimento di qualcosa che non abbiamo; si tratta al contrario di individuare e apprezzare ciò che già possediamo.

Friedrich Koenig

Una strada per il tuo cuore

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Esistono vari sistemi che ci consentono di corrispondere alle esigenze della società, senza per questo rinunciare a
comportarci a modo nostro. È questione di tempo e di luogo; di imparare a distinguere il dove, il quando, il come.
Ciascuno di noi ha un suo modo di agire e di manifestarsi, e dev’essergli assicurata la possibilità di servirsene liberamente. Mille strade diverse conducono all’amore. Purché ascolti se stesso, ognuno troverà la propria. Non permettete a chicchessia di imporvi perentoriamente la sua.

In un libro dedicato agli Indiani Yaqui c’è un personaggio di nome Don Juan il quale afferma:

«Ogni strada non è che una fra un milione di strade. Pertanto dovete sempre tener presente che una strada è soltanto una strada. Se in questo momento sentite di non doverla percorrere, non siete obbligati a farlo in nessun caso. Una strada è solamente una strada. Il fatto che il vostro cuore vi esorti ad abbandonarla non è un affronto a voi stessi o agli altri. Ma la vostra decisione di proseguire lungo quella strada o di abbandonarla non deve avere attinenza alcuna con la paura o con l’ambizione. Attenti: ogni strada dev’essere osservata da vicino e deliberatamente. Provatela una volta, due, tre, quanto lo ritenete necessario. Poi ponetevi una domanda, ma solo a voi stessi; e la domanda è la seguente: Questa strada ha un cuore? Tutte le strade sono uguali. Non conducono in nessun luogo. Sono strade che attraversano il bosco, s’inoltrano nel bosco, passano sotto il bosco. Tutto sta ad accertare se quella strada ha un cuore. È il solo dato che conti. Se non ha cuore, è una strada sbagliata». Se la vostra strada è l’amore, la meta non ha importanza; il cammino che seguirete sarà fatto d’amore.

Potete essere «veri» solo quando non vi scostate dalla vostra strada. La cosa più difficile del mondo è il voler essere ciò che non siamo. Allontanandovi da voi, dovete al tempo stesso avvicinarvi sempre più a ciò che siete. Scoprirete che è un modo molto facile di essere. La cosa più facile al mondo è essere ciò che siete, essere voi stessi. La cosa più difficile è essere ciò che gli altri vogliono che voi siate. Non permettete loro di situarvi in questa posizione. Trovate il vostro «essere», siate chi siete, siate come siete. Dopo di che potrete vivere in tutta semplicità. Avrete l’energia necessaria per «respingere i fantasmi». Non avrete più fantasmi da scacciare. Non dovrete più recitare un ruolo che non sia di vostra competenza. Ve ne libererete una volta per tutte e potrete dire a voi stessi: «Ecco, quest’uomo, questa donna sono io. Prendetemi per quel che sono, con le mie debolezze, con la mia stupidità, con tutto il resto. E se non potete, lasciatemi essere me stesso».

E ora siamo pronti ad affrontare un viaggio nell’amore. Ma non sarà una strada, sarà qualcosa che condivideremo. Prendetene ciò che va bene per voi, la parte che vi confà.
Prima tuttavia voglio offrirvi un piccolo, prezioso frammento di pensiero filosofico. Lo ha scritto un certo Zinker, docente al Gestalt Institute di Cleveland.

«Se un uomo per la strada volesse inseguire il suo ego, a quali pensieri-guida dovrebbe pervenire per mutare la sua esistenza? Forse scoprirebbe che il suo cervello non è ancora morto, che il suo corpo non è atrofizzato, e che, indipendentemente da dove ora si trovi, è tuttora l’artefice del proprio destino. Stabilirebbe che può ancora mutare il suo destino prendendo la decisione affatto autonoma di cambiare radicalmente: lottando contro le meschine resistenze che in lui si oppongono al cambiamento e alla paura; imparando a conoscere più a fondo la sua meta; sforzandosi di far propria una condotta più rispondente alle sue esigenze reali; operando concretamente anziché formulando propositi e mantenendo l’azione a livello meramente concettuale, (smettiamola di parlare e cominciamo a fare) ingegnandosi di vedere, sentire e toccare davvero come se mai prima di allora avesse fatto uso dei suoi sensi; creando qualcosa con le proprie mani senza esigere da sé la perfezione;
escogitando il modo di operare in modo da sfidare continuamente se stesso; ascoltando le parole che profferisce rivolgendosi a sua moglie, ai suoi figli, ai suoi amici; porgendo l’orecchio alle parole e osservando gli occhi di chi si rivolge a lui, apprendendo l’arte di rispettare il processo dei propri fenomeni creativi e riponendo fede nel fatto che ben presto approderanno per lui a un risultato. Occorre tuttavia tener presente che non è possibile pervenire a un cambiamento senza sgobbare, senza darsi da fare, senza sporcarsi le mani. Non esistono formule, non esistono manuali che teorizzino e spieghino una volta per tutte come si fa a diventare. Io so una sola cosa: esisto, sono, divento, creo la mia vita e nessuno è in grado di sostituirmi, creandola in mia vece. Devo far fronte alle mie
manchevolezze, alle mie trasgressioni, ai miei errori, e assumerne la responsabilità.
Nessuno quanto me può soffrire del mio non-essere, ma domani è un altro giorno, devo decidere di alzarmi dal letto e continuare a vivere. E se fallisco nel mio intento, non ho il conforto di prendermela con il prossimo, con la vita o con Dio.»

  • Non possiamo dare ciò che non possediamo. Per dare amore, occorre possederlo.
  • Non possiamo insegnare ciò che non comprendiamo. Per insegnare ad amare bisogna capire l’amore.
  • Non possiamo sapere ciò che non studiamo. Per studiare l’amore bisogna viverlo nella realtà.
  • Non possiamo apprezzare una cosa che non conosciamo. Per conoscere l’amore dobbiamo saperlo recepire.
  • Non possiamo dubitare di una cosa nella quale vogliamo ‘aver fiducia. Per aver fiducia nell’amore bisogna realmente credervi.
  • Non possiamo accettare una cosa per la quale non siamo disposti a cedere. Per cedere all’amore dobbiamo esser vulnerabili all’amore.
  • Non possiamo vivere la realtà di una cosa alla quale non ci dedichiamo. Per votarci all’amore è necessario che l’amore proliferi costantemente in noi.

Leo Busaglia

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Leo Buscaglia

Amore

Vivere amando se stessi e gli altri è la grande sfida della nostra esistenza. L’avventura più esaltante e creativa. Un sentimento senza età che, per il famoso pedagogista americano, ci fa diventare una forza suprema, responsabile, senza più limiti dei pregiudizi. Attraverso il reciproco amore si può arrivare a completare l’infinito.