Ci sono donne…

donna_8 marzo

Ci sono donne che camminano controvento da una vita….
Ci sono donne che hanno occhi profondi e sconosciuti come oceani…
Ci sono donne che cambiano pelle per amore….
Ci sono donne che donano il loro cuore
…per poi ritrovarsi a raccattarne i cocci da sole…

Ci sono donne che in silenzio fanno ballare la propria anima
su una spiaggia al tramonto…
…se ti fermi un istante le puoi sorprendere…
…mentre lottano contro il proprio istinto…
…mentre fanno passeggiare il proprio dolore a piedi nudi…
…affrontando onde che ad ogni mareggiata sono sempre più minacciose…

Ci sono donne che chiudono gli occhi…ascoltando una musica lenta…
…che rende ancora più salate le loro lacrime…
Ci sono donne che con orgoglio ma con il nodo in gola….rinunciano alla felicità…
Ci sono donne che con i loro occhi fotografano quegli splendidi ma così
fugaci attimi in cui si sentono abbracciate dall’amore…
…sperando di mantenerli vivi e colorati per sempre…..
…se apri gli occhi un istante le puoi osservare…
…mentre disseminano briciole di se stesse
lungo il percorso verso quel treno che le porterà via…
…mentre urlano la loro rabbia contro vetri tremolanti di una casa diventata prigione…
…mentre sorridono di disperazione a chi le vorrebbe far tornare alla vita di sempre…

Ci sono donne che non si fermano davanti a nulla…
…perché non troveranno mai la fine di quel filo…
Ci sono donne che hanno fatto un nodo per ogni loro lacrima…
…sperando che arrivi qualcuno a scioglierli….
…non fermare il cuore di una donna….niente vale di più
…non far piangere una donna….ogni lacrima è un po’ di lei stessa che se ne va…
…non farla aspettare da sola ed impaurita seduta sul confine della pazzia…
…e se la vuoi amare…fallo davvero…con tutto te stesso….

stringila e proteggila….lotta per lei…uccidi per lei….piangi con lei…
…donale il più bel raggio di sole….ogni giorno…
…tieni sempre accesa quella luce nei suoi occhi…
…quella luce è speranza…è amore…è puro spirito…è vento…
…è la più bella stella di qualsiasi notte…

Dedicata a tutte le donne del MONDO!

Elogio di una Donna Normale
Storie di donne e dei loro spericolati sogni di tutti i giorni

Cosa vogliono le donne dagli uomini, dalla famiglia, dal lavoro e, soprattutto, da se stesse? Le donne normali, quelle che ogni giorno cercano di esprimersi e realizzarsi nella sfera affettiva, ma anche all’esterno, nel mondo, che cercano la felicità dentro e fuori casa.

«Ci vuole coraggio, di questi tempi, a essere normali.
A riconoscere come normali i propri desideri, le proprie aspirazioni
» sottolinea Irene Bernardini, psicologa, nelle prime pagine di questo umanissimo (e sincero) racconto dell’animo femminile. «Ho imparato che le donne hanno immense riserve di coraggio e di dignità.

E per farle affiorare serve a volte uno scossone da parte di un’altra donna.» È questo l’atteggiamento, sensibile ma fermo, con cui lei – l’«altra» donna – accompagna, fianco a fianco, «per un pezzo di strada» le sue pazienti: madri, mogli, compagne, amanti, casalinghe o affermate professioniste, innamorate, deluse, tradite.

Come Elisa, quarantenne single in carriera, un’esistenza all’apparenza perfetta, in realtà incapace di amare ed essere amata; o Elena, trentadue anni, stimata specialista in ginecologia e ostetricia, lavoro a contratto in una clinica universitaria finché non resta incinta di un collega «molto sposato» e le viene garbatamente suggerito di farsi da parte; o Grace, che cerca, con fatica e intelligenza, di creare un rapporto con i figli del suo compagno, perché bisogna «rispettare i bambini senza la fretta di amarli e farsi amare solo perché sono le creature del proprio uomo».

L’amore, i figli, il lavoro, la vita sociale sono bisogni faticosamente conciliabili, e trovare un equilibrio non è così facile.

Costruire una relazione che non si misuri soltanto con un «battito di farfalle nello stomaco», che non confonda sentimenti ed emozioni; vivere gli affetti senza la tentazione di abdicare ai propri sogni e ai propri talenti; essere madri non pensando i figli come un prolungamento di sé: non c’è un’unica ricetta per raggiungere questi equilibri delicati, per conciliare al meglio le esigenze e le aspirazioni, per sentirsi una «persona intera».

Occorre forse talvolta essere un po’ acrobate, ma non è necessario essere speciali.

In fondo, le qualità più preziose, ci dice la Bernardini, sono proprio il coraggio di essere normali, la capacità di non strafare e di attingere con orgoglio alle risorse più tipicamente femminili: l’intelligenza affettiva, l’empatia, la generosità.
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Da dove viene la guarigione?

Macrolibrarsi.it presenta il libro: Le Origini della Malattia di Anonio Bertoli

Ci sono intrecci, relazioni e influenze che collegano un individuo alla sua famiglia, alla società in cui nasce e alla cultura di cui fa parte e, infine, alla specie biologica cui appartiene. È a partire da questa fitta rete che spesso hanno origine i problemi della persona – insoddisfazione, difficoltà nei rapporti, problemi di lavoro o di coppia, disagi o malattie fisiche.

Questa trama però è inconscia e proprio per questo difficilmente individuabile, ma portarla a livello di coscienza è indispensabile per uscire dal circolo vizioso del malessere e per educare l’inconscio affinché non torni a ripetere e radicalizzare ciò che ha imparato nel corso delle generazioni precedenti e della sua stessa biografia.

Questo è l’obiettivo della Psico-Bio-Genealogia che fonde, all’interno di un percorso organico, la Psicogenealogia e la Nuova Medicina di R.G.Hamer, partendo dalla convinzione che proprio l’albero genealogico – ovvero la tipizzazione degli archetipi primari maschile e femminile, che definisce nella sostanza ogni persona – costituisca la base di nevrosi, ossessioni e di molte malattie.

In sostanza tutti ereditiamo un’impronta psichica, una sorta di prigione che non siamo coscienti di possedere.

Ed è proprio da qui che nascono quei conflitti che si traducono in disagio.Da dove parte quindi l’approccio terapeutico della Psico-Bio-Genealogia? Dalla presa di coscienza del conflitto, così come nella Nuova Medicina e nella Psicogenealogia e, contemporaneamente, dalla necessità di far emergere l’origine vera, profonda e genealogica del disagio.

Ed è qui che trovano spazio gli atti paradossali o psicomagici, che l’autore descrive e propone nell’ultima parte del libro, traendo ispirazione da grandi maestri come M. Erickson, J. Haley o A. Jodorowsky.

L’approccio degli archetipi primari

Buono

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Il suono del mantra

mantra

Il suono si ripete, con le stesse cadenze, la voce che culla la mente e ti apre orizzonti lontani e perduti. Il mantra è una canto di libertà che arriva da Oriente, come il vento, come il viaggio profondo nell’anima, oltre la prigione della carne, del corpo.

Mantra è una parola che viene dal sanscrito e nasce dall’unione di manas (mente) e trayati (liberare). La ripetizione delle sillabe crea l’effetto cantilena. Il mantra più conosciuto è Om (Aum).

In Tibet molti buddhisti incidono i mantra nella roccia come forma di devozione. Il loro uso varia a seconda delle scuole spirituali o delle filosofie. Vengono utilizzati come amplificatori spirituali, parole e vibrazioni che inducono nei devoti una graduale concentrazione.

Ma nella loro concezione c’è anche qualcosa di magico e sacro, un rituale divino, che può servire a scacciare i demoni, ad accumulare ricchezza, a scongiurare pericoli o a eliminare i nemici. L’origine è in India, all’interno dell’Induismo vedico e nel Jainismo.

I mantra sono archetipi della realtà. Il mantra fondamentale è Aum, noto nell’induismo come il «pranava mantra», la sorgente di tutti i mantra. Il significato filosofico si fonda sull’idea Indù di nama-rupa o del nome-forma, che suppone che tutte le cose, le idee, o le entità presenti nell’esistenza e nel cosmo fenomenologico, hanno un nome e una forma di qualche genere.

Il nome-forma della vibrazione primordiale Aum è la prima manifestazione nama-rupa di Brahman, la realtà immanifesta. Prima dell’esistenza e al di là dell’esistenza l’unica sola realtà era Brahman, e sua la prima manifestazione nell’esistenza è Aum. Per questa ragione Aum viene considerato il mantra più potente e fondamentale, spesso usato come prefisso e suffisso in tutte le preghiere Indù.

Parole, preghiere, sillabe sacre per raggiungere l’equilibrio interiore

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Questo testo può essere utilizzato sia come pronto soccorso per la mente e le emozioni in caso di stress, depressione e paura, sia come guida spirituale durante la meditazione. Inoltre è di aiuto a chiunque sia coinvolto in professioni o interessi a livello terapeutico per migliorare le condizioni generali di altre persone.