Pelle d’Asino – Cécile Roumiguière

In “Pelle d’Asino” oltre all’importanza dei valori vi è la morale sul nostro destino; siamo noi gli artefici del nostro destino. Come tutte le grandi fiabe tutto ha inizio, con “C’era una volta…” in un grande Regno un re e una regina con la loro amatissima figlia. Purtroppo quella quiete è in procinto di finire perché la Regina si ammala e dopo poco la sua vita svanisce. Il Re nella disperazione di tale vuoto provocato dalla morte della moglie allontana la figlia e lascia il regno in pieno vuoto.

Per il bene dell’intero regno il Re deve trovare una nuova moglie, ma deve mantenere la promessa fatta alla sua defunta mogliePromettimi che ti risposerai solo se troverai una donna più bella di me…”. Per quanto il regno fu messo a soqquadro nessuno equiparava la bellezza della defunta regina solo una bambina, una giovane donna: sua figlia. La principessa terrorizzata da quell’orribile proposta chiede aiuto alla fata madrina che con astuzia aiuterà la giovane principessa a fuggire a quel terribile destino.
Le favole con le loro moralità nascoste ci insegnano che nulla è dovuto ma che bisogna sporcarsi le mani per ottenere qualcosa dalla vita e questa favola è decisamente tutto questo. Anche qui, una fata madrina con la sua solidarietà femminile, la sua presenza però è distante, il suo aiuto solo indicativo, perché la Principessa deve capire da sola cosa fare.

“Della madre aveva la bellezza e l’amore per la natura, del padre il carattere calmo e posato. Curiosa, guardava il mondo intorno a sé sorridendo. Non si sarebbe potuto desiderare figlia più perfetta”

Anche fuggire, viaggiare da sola e rifugiarsi nel villaggio alla fine della foresta ci fa intuire quanto questa giovane principessa sia intraprendente. Si adatta alla nuova vita senza tante storie, finché il destino non le viene incontro e lei decide di andare incontro a lui.
Grazie al suo immenso coraggio la principessa troverà un nuovo destino e un percorso di vita che la porterà alla felicità e a perdonare le gesta di un padre preso da un momento di disperazione.

Pelle D’Asino è il racconto di Cècile Roumiguière edito da Rizzoli basato sulle versioni di Charles Perrault e i Fratelli Grimm e sull’adattamento cinematografico “La favolosa storia di Pelle d’Asino” di Jacques Demy del 1970, accompagnata in ogni pagina dalle stupende illustrazioni della giovane illustratrice Alessandra Maria.

La collana di questo volume è presentata e diretta dall’illustratore francese Benjamin Lacombe; questa serie nasce con il grande desiderio di presentare i grandi classici con una veste innovativa impreziosita da giovani illustratori. I classici di questa collana sono stati tradotti e riadattati mantenendo però la loro potenza letteraria.
Una collana tutta da leggere, collezionare ma soprattutto amare.

L’autrice ha mantenuto l’ossatura del racconto, i suoi tratti caratteristici, aggiungendo però molti dettagli personali, creando così un racconto ricco, pregnante, che fa sognare.
Nonostante sia una fiaba con una componente “proibita”, risulta poi un ottimo punto di riflessione dal finale ovviamente positivo.
È una fiaba abbastanza complessa dal punto di vista psicologico, che tratta di crescita personale e di valori umani e, come specifica l’autrice nelle pagine conclusive, ci permette di ragionare sull’amore al di fuori del legame familiare.

Le illustrazioni di Alessandra Maria sono così reali tanto da prendere quasi vita agli occhi del lettore. I disegni variano tra il colore oro e nero, dando una dolcezza in tutti i tratti. Nei suoi disegni l’artista utilizza diverse tecniche quali carboncino, inchiostro e lumeggiatura con foglie d’oro.
Tematiche importanti sono alla base di questa fiaba come la crescita, l’abbandono, la famiglia e il destino.

Non è proprio la classica storia da raccontare ai propri bambini, ma è sicuramente un bel viaggio da affrontare in età adolescenziale e adulta. Una vera e propria opera d’arte e un piccolo gioiello da leggere e sfogliare.

Buona lettura!
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Il mare rubato – Gek Tessaro

C’è un castello; nel castello il re Romualdo
e sua figlia: la principessa Petunia.

Una mattina la principessa Petunia
apre la finestra e guarda giù,
vede i riflessi del sole sul mare ed esclama:

“Papà, quella piscina là, la voglio qua!”

La principessa Petunia un giorno decide di volere il mare tutto per sé. Lo vuole acquistare, lo vuole far proprio. Il re, per accontentare la figlia, manda il Gran Ciambellano da un pescatore per contrattarne il costo.
Possono bastare otto soldi per comprare il mare e accontentare la piccola Petunia, dal temperamento un tantino volubile e con le idee piuttosto chiare?


Questo fatto però farà scatenare una serie di avvenimenti che porterà alla protesta i pirati, privati dello sforzo di arrembare navi ora arenate sul fondale marino. Pirati che furiosi, ma educati, riusciranno a riavere sotto le proprie imbarcazioni il sospirato mare rubato.

Il mare rubato di Gek Tessaro edito in Italia da Lapis Edizioni, ci accompagna in una favola senza tempo che racconta di un castello, di un re, della sua principessa e di un bizzarro desiderio di trasformare il mare abitato, incostante e irrequieto in una piscina immobile e placida all’interno di un vulcano spento.
Con un flusso incalzante e quasi musicale Tessaro illustra e racconta ai piccoli lettori di un mare verticale, un mare triste, un mare che ha smarrito la sua forma.
Dove i pesci già muti per natura lo diventano ancora di più, le balene con i musi lunghi sono obbligate a stare dritte, i paguri non trovano più la loro preziosa conchiglia e le seppie hanno perso il fondo sabbioso dove poter giocare.


Come sempre, il racconto viene affrontato con la leggerezza e la grazia tipica del tratto di Tessaro, con le sue immagini vitali, che sembrano muoversi e prendere consistenza all’interno della pagina bianca.
Il mare rubato con la sua tridimensionalità che mescola i pesci privati del proprio ambiente naturale con le navi incagliate in un deserto sabbioso.


Una storia divertente ma al tempo stesso profonda, e animè quanto mai moderna, è popolata dall’immaginario classico delle storie d’avventura per mare, con tutto il classico corredo di pirati, barbe lunghe e flotte impetuose ma ci interroga su quale può essere il valore di un mare sconfinato e pulsante.


Tutto ciò che vediamo non si può acquistare.
Tutto ciò che non ci appartiene non può essere nostro di diritto.
E’ una questione di principio, una questione etica e morale. Con, Il mare rubato, Tessaro vuole raccontare tutto questo. Partendo da una storia semplice, una fiaba che affonda le proprie radici nell’immaginario comune. Una narrazione che si fa vicenda e inevitabilmente si rapporta ai nostri giorni, a quello che proviamo e sentiamo nella nostra quotidianità.

Il mare rubato, parla ai piccoli e ai grandi lettori di sempre veicolando insegnamenti che non hanno confini temporali. Un libro che riesce a mescolare avventura, intraprendenza, spirito di condivisione e amore per tutto ciò che di naturale ci circonda lasciando da parte l’egoismo, i capricci e quel desiderio di avere tutto!

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Dolci di luna – Babalibri

Con il cuore che batteva forte
Xian-Zi vide per la prima volta

il mondo degli uomini.
Fu subito inebriata dal profumo dei fiori
e abbagliata dai colori meravigliosi del paesaggio.

La principessa Xian-Zi figlia dell’Imperatore di Giada, dal cielo guardava ogni giorno il mondo degli uomini, fino al giorno in cui decise di scendere sulla Terra.
Mentre camminava ammaliata da colori e profumi incontrò un uomo che le chiese disperato di guarire la madre gravemente ammalata. Xian-Zi non solo guarì la madre dell’uomo, ma decise di restare sulla terra con lui..da questo incontro nasce un bambino, Tian-Zi.

L’imperatore di Giada, resosi conto di essere sul punto di perdere la figlia per sempre, ordina a una sua fedele guardia di riportare a casa la principessa e così Tian-Zi cresce senza la sua mamma, fino a quando non decide di cercarla fino in cielo!

“Ogni sera, dal giorno in cui era nato,
la nonna di Tian-Zi gli aveva raccontato
la storia del Cammino del cielo e
il bimbo ormai la conosceva a memoria.

Un giorno d’autunno,
Tian-Zi preparò un grande zaino,
salutò la nonna e il padre e si avviò
lungo il Cammino del cielo:
voleva ritrovare sua madre.”

Tian-Zi vuol dire figlio del cielo. Ed è proprio verso il cielo che Tian-Zi si dirige in cerca di sua madre.
Il viaggio è lungo e pericoloso ma con l’aiuto di una gru riesce ad arrivare alle porte del Palazzo. Ad accoglierlo tutto l’amore e la commozione di sua madre.
Una gioia immensa riempie il cuore della principessa, che può finalmente riabbracciare suo figlio. Per lui prepara dolci che non esistono sulla Terra: i dolci di luna.
Si mangiano una volta l’anno con la luna piena.

Ancora una volta però è l’imperatore che si mette in mezzo tra madre e figlio: caccia dal regno di Giada il piccolo Tian-Zi, perché a nessun umano è concesso viverci.
Il dolore consuma la principessa a tal punto che suo padre le concede una volta all’anno, in occasione del ritorno sulla terra del bambino, di andare da lui con un paniere di dolci di Luna.
I primi sarà proprio lui a prepararli.


Dolci di Luna di Chen Jiang Honh edito da Babalibri è una storia che incanta i lettori grandi e piccoli, soffusa da un velo di malinconia, riesce a parlare direttamente al cuore di ognuno di noi, soprattutto grazie ai disegni che sanno esprimere in modo molto espressivo i sentimenti dei protagonisti, in particolare nei momenti di maggiore tensione e disperazione.

Tutto questo è attraversato dal mito legato alla festa della Luna.
Lei, la luna, meravigliosamente ritratta nella sua pienezza, è testimone muta di quel che accade sotto di lei. Accompagna parti del viaggio, la salita in cielo sul dorso della gru. È testimone della durezza dell’imperatore. Talvolta, enorme sul fondo, illumina la scena, talvolta, discreta, si vela nei contorni.

“…alla fine della notte non c’è la notte,
ma l’aurora,
e alla fine del mare non c’è il mare,
ma il cielo.”

Questo racconto parla ed esprime a pieno l’amore tra genitori e figli, la separazione e il dolore inconsolabile, il viaggio e il coraggio di un bambino per affrontarlo, la terra e il cielo così diversi e lontani tra loro, la tradizione e il mito, la magia che attraversa la fiaba. E anche il suo modo di dipingere tutto questo è ancora lì, a conquistare lo sguardo.
Come di consueto Chen Jiang Hong usa colori intensi ed espressivi, arricchendo le sue tavole con molti elementi della cultura cinese, in grado di avvolgere i piccoli e i grandi lettori in un’atmosfera tipicamente cinese.

“Fare libri per bambini, penso sia per me un destino. Non mi sono formato per diventare un autore e un illustratore di libri per bambini, non mi sono mai interessato a questo ambito creativo. Ci sono arrivato per caso […] Più il tempo passa, più credo ci sia stata proprio un’azione del destino. E questa cosa è importante per capire la mia visione.”

Dolci di Luna è un toccante albo sull’amore materno ispirato alle leggende che hanno dato vita alla Festa della luna e ai dolci che accompagnano questa giornata in Cina.
Per ricordare questa storia, infatti, ogni anno si celebra la festa della Luna, a metà dell’autunno: le famiglie si riuniscono per godere dello stare insieme, e lo fanno anche mangiando i tradizionali dolci di Luna.

Buona lettura!
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Una principessa indipendente – Babette Cole

La principessa Strafurbetta non voleva
sposarsi neanche per idea.
La vita da signorina era uno spasso!

E’ proprio una vera e propria fiaba tutta stravolta, quella di Babette Cole. Perché qui la principessa non è bellissima e buonissima e non obbedisce sempre a tutto quello che le dicono i genitori.

Sua madre la regina un giorno le disse:

“smettila di cincischiare con quelle bestiacce e trovat un marito!”
E va bene, chi di voi riuscirà a superare le prove che io gli sottoporrò, otterrà, come suol dire, la mia mano.” annunciò allora la principessa Strafurbetta

I pretendenti, intanto, arrivavano in tantissimi al castello e cercavano in tutti i modi di farsi notare da lei.
Lei libera di fare quello che le pare e molto felice nella sua condizione di zitella, non ci pensa neanche a prendere marito. Per questo sottopone i pretendenti alle prove più difficili ed impossibili che un uomo in età da moglie abbia mai dovuto sopportare.

Il Principe Riccio Terriccio ad esempio deve far smettere alle lumachine di papparsi di tutto il giardino…
Il Principe Scappalesto deve invece dare solo da mangiare al suoi dolci cuccioli… 😀
Il Principe Vertigilato deve liberarla da un’alta torre di vetro (che aveva lucidato per renderla più scivolosa)
E il Principe mani di burro? Lui doveva riuscire a spaccare un po’ di legna per il fuoco dalla foresta reale!
E così via, sfide strambe e bizzare per ogni principe che si presentava, Principe Garretto che fu scaraventatao dal suo pony, Principe Stracchino schiacciato sotto pacchi e borse di infinito shoppig della regina e infine per il Principe Gran Pinnato la missione di ripescare l’anello magico finito in bocca ad un “piccolo pesciolino” 😀

Uno dopo l’altro, i potenziali pretendenti fallirono, e le colorate illustrazioni ci incoraggiano a indicare e ridere della loro disavventure!
Ai giovani principi sconfitti e sconsolati non resta che tornare a casa.

Ecco fatto, fine della storia!
Strafurbetta era sicura di averla scampata.

Tuttavia un giorno si presenta a sorpresa il Principe Bellimbusto. Con gran sorpresa riuscì a completare senza sforzo le varie sfide che gli altri principi non avevano superato, a questo punto a Strafurbetta non rimaneva che dare un bacio magico!
Fortunatamente per lei, il bacio lo trasformò….!

Eravamo già pronti verso il classico lieto fine dove i protagonisti sono uniti da amore eterno, ebbene no! L’autrice ci stupisce e conferma ancora una volta il suo anticonformismo che permette alla principessa di vivere sola e felice per sempre.

Una principessa indipendente di Babette Cole edito da Mondadori, precedentemente pubblicato nel 1993 da Edizioni EL con il titolo La principessa birichina non è un classico libro ma è una parodia delle classiche storie a lieto fine, dove finalmente la principessa prende in mano la sua vita e decide per l’autonomia. Sempre vivaci e divertenti i disegni dell’illustratrice Babette Cole, che è anche autrice del testo.

Babette Cole ha scritto molti libri per bambini che sembrano presentare bambini “ribelli”. Una Principessa indipendente non fa certo eccezione a differenza di molte ragazze non si preoccupa del titolo, della fama o della fortuna. Questa principessa non vuole essere una regina: le piacciono la sua motocicletta, i suoi amici animali e la sua indipendenza!
In questa rielaborazione femminista di un classico tema fiabesco, la principessa sfida i desideri dei suoi genitori, supera in astuzia i suoi corteggiatori e rimane una ragazza giovane e contenta.
La storia della principessa di Babette Cole ha tutto ciò che un adulto e un bambino apprezzerebbero volentieri: grande senso dell’umorismo e un bellissimo messaggio sull’essere te stesso e difendere ciò in cui credi sia giusto.
Babette Cole ha fatto un lavoro meraviglioso sia nella storia che nelle illustrazioni. Le illustrazioni sono esilaranti quanto esuberanti.

Babette Cole, autrice di bestseller internazionali per l’infanzia, era famosa a livello mondiale per i suoi libri illustrati divertenti e spiritosi, capaci di far ridere dei difetti di mamme sbadate, papà severi, sorelle vanitose e fratelli insopportabili.

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Sarai la mia Principessa – Marcus Malte

Un giorno
Un giorno tu sarai qui
Un mattino o una sera
O una notte chissà

C’era una volta e ci sarà…
La più bella notte
Il più bel giorno per me

..Non ci sarà più giorno
Non ci sarà più notte
Senza di te
E’ una promessa

Sarai la mia principessa.

Un papà, pensa alla sua bambina che nascerà. E’ ancora nella pancia della mamma, ma suo padre la sta aspettando intensamente. Sconvolgerà, cambierà, ricoluzionerà la sua vita, ne è certo, ma sa che sarà bello.
Gli darà tutto, il suo amore, il suo tempo, perchè Lei sarà la sua principessa.

Sarai la mia principessa, scritto da Marcus Malte, illustrato in modo arioso, essenziale e delicato da Regis Lejonc e edito da L’ippocampo Ragazzi è un libro dal grande formato, come grande è l’Amore che trabocca in ogni pagina, in ogni parola, in ogni dedica, in ogni pensiero che un papà ha per la sua bambina
Questo albo incanta, scalda il cuore e fa pure scendere qualche lacrimuccia piena di emozione con le sue parole vibranti e le sue illustrazioni abbondanti che mostrano una bambina che cresce in un universo onirico e magico di molti riferimenti letterari classici e contemporanei.

La tenerezza e la dolcezza di suo padre lo proteggeranno da tutti i pericoli e tutti i lupi.
Le parole volano e si liberano delicate da cuore a cuore per esprimere tutto questo amore, ricordandole anche che il suo amore è immenso e grande ma non imprigionerà la sua bambina in un palazzo protetto…

Il tuo palazzo eccolo
è il mio cuore
E’ un regno senza mura
il mio cuore

Vieni a viverci
Vieni a invaderlo
Questo è il tuo posto
Questa è la tua casa

Paura non avrai
Mai
Di niente
Né di lupi
Né di orchi
Né di mostri
Né di Loch Ness o di chissà dove

Il mio angelo sarai
E io il tuo custode

L’amore raccontato ed espresso è forte, ma è anche una carezza, è adornato di fantasia quando il padre parla del cattivo destino che avrebbe per i mostri che potrebbero minacciarlo 😉
Sarai la mia Principessa è un libro unico, perfetto per un papà, un futuro papà, che racconta i suoi desideri per la figlia con il cuore aperto.
Questa promessa di amore incondizionato è coerente con illustrazioni che sembrano ignorare il tempo che passa attraverso i dettagli delle ere antiche e attuali per creare un ponte tra generazioni.

Il tuo palazzo eccolo
E’ il mio cuore
Con tante stanze
Quante ne vorrai
E dentro ognuna
Il calore
Se d’inverno
Avrai freddo
Di un caminetto
Con un fuoco allegro
Se piangerai

È potente l’ondata di amore che irrompe nel cuore di un futuro padre.
Ma la forza di questo poemetto è che riesce a descrivere con parole e immagini tutta la contraddizione dell’amore che prova un padre verso la figlia, che consiste nell’amare senza soffocare, proteggere senza racchiudere, lasciare che sua figlia diventi se stessa, lontano dalla principessa immaginaria delle fiabe, che non smette di aspettare un principe affascinante. No questo padre la immagina domatrice della vita e pronta in tutta autonomia ad abbracciare il proprio destino, una giovane donna indipendente, forte e libera…mentre lui non smette comunque di amarla con infinita tenerezza.

Un libro toccante che richiama l’emozione di ogni momento.
Questa lettura accattivante e piacevole non è tuttavia molto accessibile ai più giovani, direi per i bambini dai 6/7 anni, ma sicuramente può essere un libro che si dona alla nascita e che vien custodito come un ricordo di Vita e di Amore.

Ci sono poche possibilità di non amare questo battito del cuore che potrebbe anche essere nostro così tanto che sta urlando la verità. Diventare genitore è la promessa di una nuova e grande storia che inizia e l’amore che nasce diventa una fonte di ispirazione traboccante e infinita…

Il mio amore sarà la tua fortezza
Il tuo riso squillante
Un baluardo sicuro
Contro la mia tristezza

Sarai la mia principessa.
E io sarò il tuo papà.

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Buoni come Noi (Non troppo però…)

Buoni come Noi (Non troppo però…)
Apri le finestrelle,
svela i segreti,
Scopri cosa c’è dietro.
Un Bambino, un Principe, una Principessa,
una Fatina….
I veri eroi di tutte le storie!
Vietato l’accesso ai bricconi!

Conosci davvero i simpatici e i buoni dei classici racconti?
Clotilde Perrin rivela tutti i trucchi e le astuzie delle classiche storie. Con i suoi lembi da sollevare e i suoi sistemi da attivare, Buoni come Noi (Non troppo però…) rivela i trucchi diabolici che permettono agli eroi di trionfare sui cattivi, piccoli segreti che tengono nascosti sotto i loro costumi e i loro portafogli!
Questo è un’insolito album, dal grande formato, e ci rivela che i “buoni” delle favole più famose hanno più di un trucco nelle loro borse per trionfare sui cattivi 😉
Buoni come noi (Non troppo però…) di Clotilde Perrin edito da Franco Cosimo Panini, offre una visione diversa dei personaggi che troviamo regolarmente nei racconti qui i “gentili” rivelano e ci fanno scoprire la loro vera personalità…

Tre pagine doppie, ognuna composta a destra, a tutta pagina, da un’eroe illustrato nella debita forma, e di cui si può esaminare la testa, il portafoglio, le tasche o la sottoveste;


il personaggio nasconde molte alette… alette tutte da sollevare per scoprire cosa nasconde, e per scoprire quali sono i trucchi che usa per trionfare sui cattivi, che non sapevamo fin’ora senza tralasciare quel pizzico di umorismo che piace tanto a grandi e piccini!

Sulla sinistra la doppia pagina è dedicata ad una scheda dettagliata del personaggio con le sue caratteristiche fisiche, le sue qualità e difetti, i suoi piatti preferiti, ecc. insomma scopriamo una vera carta d’identità dove viene stilata una lista di punti deboli e punti di forza, accompagnata da tutte le indicazioni necessarie per conoscere il personaggio in profondità.
Inoltre diventa una bella occasione per (ri)scoprire il racconto.

Ma alla fine, questi BUONI ragazzi sono davvero così Buoni come Noi?!

Buoni come Noi e Cattivi come noi sono due maxi libri di grande successo che stupiscono i bambini.
Con uno stile ingenuo e ordinato, una tavolozza autunnale e un layout che simula perfettamente un giornale con titoli, iniziali e composizione su tre colonne. Il tono del testo, come da illustrazione, è leggero e divertente. Siamo lieti di osservare i piccoli dettagli ironici testuali o visivi nascosti qua e là.


Gli elementi da attivare sono semplici ma ben pensati, molto efficaci. A volte sono sovrapposti, un lembo può nascondere un altro, anche altri due! È qui che la dimensione dell’album ha senso: le animazioni sono facilmente manipolate da tutti i mignoli più o meno abili.

Un libro che può essere scoperto con delicatezza con i bambini della Scuola dell’infanzia, ma anche i più grandi apprezzeranno la scoperta aletta dopo aletta di questi personaggi 😉

Com’è nato il progetto di Clotilde Perrin e dei personaggi che ci racconta?

“A volte vorremmo sapere cosa c’è dentro gli individui. Mi piace la complessità delle persone, i loro sentimenti; Sono curioso di conoscere le loro emozioni.
Una notte, ho avuto il desiderio di creare un modello di carta da questa idea. Successivamente, il progetto è diventato più chiaro.
Volevo prendere personaggi noti a tutti…
Ecco quindi, se potessimo entrare nel lupo? nella sua testa? sai come funziona?
Cosa potrebbe esserci nel suo cuore?”

 

Un albo molto bello: 41 cm di altezza e umorismo!
Dopo Cattivi come Noi (pubblicato nel 2016), è il turno di conoscere Buoni come Noi!
Sempre con grande umorismo Clotilde Perrin ci offre un grande libro!
Un libro davvero UNICO (nel vero senso della parola)!

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Bea e la Strega Burlona!

“Bea amava le favole,
le piacevano tantissimo.
Per questo, una mattina
rimase felicemente sorpresa quando…
una PRINCIPESSA entrò
nella sua camera da letto!

Veloce! Non c’è tempo da perdere per le sottigliezze della principessa. Lei supplica assistenza, la STREGA STA ARRIVANDO!

Bea, spinge la principessa di tuchese vestita sotto il suo letto, cercando di mantenere la calma.
Ma proprio allora un unicorno irrompe nella sua camera da letto con la stessa invocazione di una STREGA che sarà qui a MOMENTI!
Bea, è presa un po’ alla sprovvista da questa strana situazione, ma che fare?! Poi gli unicorni le piacciono tanto! Ecco allora che lo chiude con fermezza e al sicuro dentro l’armadio.

Appena la piccola Bea va in bagno per vestirsi, trova una sirena che sbuca dalla vasca!

“Mi sto nascvondendo dalla strega. Mi puoi aiutare?”
Ovviamente la risposta è affermativa e Bea chiude ben bene la tenda della vasca per nascondere la sirena. 😉

E così via fino a nascondere un cavagliere con armatura, in cucina tra i tegami e le padelle, poi pure un ranocchio dentro la scatola dei cereali ed infine un Re che per nascondersi si ritrova un paralume in testa! 😀

Giusto in tempo, perchè di colpo si spalanca la porta e LA STREGA appare bella pimpante sopra alla sua scopa.

“PRESA! E ora dimmi, dove sono gli altri?”
Bea che tanto ama le favole, ovviamente non vuole svelare il segreto, ma forse con un pizzico di magia la strega pimpante riuscirà a trovarli?!

Bea e la Strega Burlona di Greg Gormley e Steven Lenton edito da Picarona è un libro illustrato assolutamente divertente, giocoso e dal finale sorprendente e per niente spaventoso 😉 !
Lascierà a bocca aperta i bambini e lo vorranno leggere chissà quante altre volte di fila 😀

Grazie alle illustrazioni ricche di colore, che accompagnano questa avventura fiabesca e giococa in modo leggero e allegro e al testo scritto con caratteri che cambiano ad enfatizzare l’arrivo della strega o la paura dei personaggi fiabeschi..insomma un bel mix che rende Bea e la strega Burlona originale e d’effetto anche per le letture ad alta voce.

…psss ora a chi tocca contare?! 😀

Buona lettura e buon divertimento in questo mondo di favole giocose!
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C’è qualcosa di più noioso che essere una principessa rosa?

Carlotta non ne poteva più del rosa. E di essere una principessa.
C’era qualcosa di più noioso che essere una principessa rosa?
Ce lo racconta, pagina dopo pagina, in questo divertente libro per bambini Raquel Diaz Reguera.

Carlotta, a differenza delle principesse, si addormenta come un ghiro anche sopra un elefante, altro che notti insonni per minuscoli pisellini nascosti sotto cento materassi. Lei, invece di andarsene in giro a baciare rospi sogna di solcare i mari in cerca di avventure, o di liberare principi azzurri dalle fauci di lupi feroci.

Tutti le dicono che le principesse sono delicate e che non possono uscire perché si sciuperebbero.
Beh, sai che c’è? Carlotta non è d’accordo.
Lei vuole solo essere una bambina, non una principessa.
Ha persino conosciuto una principessa che passava il tempo a baciare rospi in attesa che si trasformassero in principi azzurri. Ma lei non vuole un principe azzurro.
E non solo.

E’ proprio un bel tipino la protagonista di questo libro per bambini C’è qualcosa di più noioso che essere una principessa rosa? Di R. Diaz Reguera edito da Settenove
Carlotta ad esempio vorrebbe essere una principessa astronoma, magari, o una chef, andare a caccia di draghi o magari addestrare farfalle. Girare il regno in mongolfiera, perchè no, oppure passare il tempo a risolvere misteri.

E invece le tocca rinunciare a vestirsi dei colori che le pare: deve ascoltare i saggi consigli di mamma e papà che cercano di convincerla che lei è trooooppo delicata anche solo per uscire dal palazzo (potrebbe rovinare i suoi preziosi vestiti di seta!)

Però l’ultima speranza è interrogare la sua fata madrina, e tutta la corte del re, se fosse necessario! Perchè ogni bimba ha diritto di esprimere i propri sogni di futuro e le proprie aspirazioni, e non è una “bambola” da adornare a piacimento.
Perché gli stereotipi, i luoghi comuni, i preconcetti in cui tutti siamo immersi sono difficili da ribaltare e scardinare, difficili anche solo da mettere in discussione. Ci vuole un bambino spesso per farlo. E C’è qualcosa di più noioso di essere una principessa rosa? dà ad ogni bambino e ad ogni genitore strumenti e spunti adatti.

Arrivato alla terza edizione in Spagna, è un libro per bambini con più livelli di lettura, per riflettere su uguaglianza, stereotipi e pari opportunità. Per questa ragione, il libro è stato scelto dalla Piattaforma dell’infanzia del Governo spagnolo per lavorare, con bambini e bambine nelle scuole, sulla percezione individuale dei propri diritti.

A colpire non è solamente per il titolo estremamente chiaro e diretto, colpisce per le sue illustrazioni così meravigliosamente piene di colore da riempirti gli occhi, attraverso le quali la piccola Carlotta ci darà, di pagina in pagina, delle valide alternative all’essere soltanto una principessa rosa e delicata.

Come a tutte le bambine del mondo anche alle “principesse” piace giocare e come ci suggerisce l’Autrice, per una volta il finale non è scontato ed è tutto ancora da inventare.
Un piccola fiaba per grandi e piccole principesse alternative in viaggio, e in crescita.

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C’è qualcosa di più noioso che essere una principessa rosa?

Raquel Diaz Reguera