Un papà

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Quando Dio creò il papà cominciò disegnando una sagoma piuttosto robusta e alta.
Una angelo che svolazzava sbirciò sul foglio e si fermò incuriosito.
Dio si girò e l’angelo “scoperto” arrossendo gli chiese “Cosa stai disegnando?“.
Dio rispose “Questo è un grande progetto“.
L’angelo annuì e chiese “Che nome gli hai dato?“.
L’ho chiamato papà” rispose Dio continuando a disegnare lo schizzo del papà sul foglio.
Papà….” pronunciò l’angelo “E a cosa servirebbe un papà?” chiese l’angioletto accarezzandosi le piume di un’ala.

Un papà” spiegò Dio Serve per dare aiuto ai propri figli, saprà incoraggiarli nei momenti difficili, saprà coccolarli quando si sentono tristi, giocherà con loro quando tornerà dal lavoro, saprà educarli insegnando cosa è giusto e cosa no.“.
Dio lavorò tutta la notte dando al padre una voce ferma e autorevole, e disegnò ad uno ad uno ogni lineamento. L’angelo che si era addormentato accanto a Dio, si svegliò di soprassalto e girandosi vide Dio che ancora stava disegnando. “Stai ancora lavorando al progetto del papà?” chiese curioso.
” rispose Dio con voce dolce e calma “Richiede tempo“.
L’angelo sbirciò ancora una volta sul foglio e disse “Ma non ti sembra troppo grosso questo papà se poi i bambini li hai fatti così piccoli?
Dio abbozzando un sorriso rispose: “E’ della grandezza giusta per farli sentire protetti e incutere quel po’ di timore perchè non se ne approfittino troppo e lo ascoltino quando insegnerà loro ad essere onesti e rispettosi“.
L’ angelo proseguì con un’altra domanda: “Non sono troppo grosse quelle mani?“.
No“, rispose Dio continuando il suo disegno “Sono grandi abbastanza per poterli prendere tra le braccia e farli sentire al sicuro“.
E quelli sono i suoi occhi? chiese ancora l’angioletto indicandoli sul disegno.
Esatto“, rispose Dio “Occhi che vedono e si accorgono di tutto pur rimanendo calmi e tolleranti“.
L’angelo storse il nasino e aggiunse “Non ti sembrano un po’ troppo severi?“.
Guardali meglio..” rispose Dio. Fu allora che l’angioletto si accorse che gli occhi del papà erano velati di lacrime mentre guardava con orgoglio e tenerezza il suo piccolo bambino.

Tanti auguri a tutti i papà!

Papà al Nido
Come far giocare insieme papà e bambini

“Padri non lo si è ma lo si diventa.”

E il nuovo padre è sempre più chiamato a interpretare il gesto maieutico, la “funzione ostetrica” di aiuto alla nascita del figlio, “tirare fuori” dal figlio la sua vera natura e vocazione. Non più quella di “mettere dentro” al bambino valori, norme, regole e rappresentazioni già precostituite di ciò che un figlio dovrebbe essere e diventare, in linea con i voleri degli adulti e della società che lo ha generato.

Ecco, allora, un manuale completo e assolutamente inedito per nidi che vogliano accogliere papà desiderosi di mettersi in gioco nella scoperta del proprio figlio.

Ecco un papà che prova a fare la pizza con la pasta di pane, un altro che suona la chitarra, un altro ancora che si dà al giardinaggio. Un papà che narra e anima una storia, un altro che propone la costruzione di un acquario con materiali di recupero, con i pesci di cartoncino e le alghe di carta crespa o velina.

Un altro padre conduce il gruppo alla costruzione della casa di legno degli scoiattoli, ma c’è anche chi allestisce un percorso motorio ad ostacoli.

C’è chi ricorda quanto gli piaceva cavalcare cavalli immaginari o realizzati con mezzi di fortuna e allora propone la costruzione di un destriero di cartone da indossare e dentro cui galoppare in giro per l’asilo… e il gioco poi continua… e alla fine per alcuni il cavallo è proprio papà!

Non è tanto importante trovare un’idea di gioco straordinaria, ma mettersi in gioco il più possibile.

Non cercare la Felicità!

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Se non trovi la Felicità forse è perché la cerchi dalla parte sbagliata,
non la cerchi nei tuoi panni…
Non la cerchi nel tuo focolare.
Secondo te, gli altri sono più felici, ma tu non vivi a casa loro…
Dimentichi che tutti hanno i loro problemi e se fossi al posto degli altri, certamente non ti piacerebbe.
Come puoi amare la Vita se il tuo cuore è pieno di invidia?
Se non ti ami?
Se non ti accetti?

Il più grande ostacolo alla felicità, forse, è sognare una Felicità troppo grande.
Cogli la Felicità col contagocce: sono le goccioline a fare gli oceani.
Non cercare la Felicità nei tuoi ricordi, non cercarla neppure nel futuro: cercala nel presente.
E’ qui, e qui soltanto, che essa è in attesa.
La Felicità non è un oggetto che puoi trovare fuori da te.
La Felicità è solo un progetto che parte da te e in te si realizza.
Non vi è mercato della Felicità.
Non vi è macchina della Felicità.

Ci sono persone che credono nella Felicità,
ci sono persone che costruiscono la loro Felicità.
Se allo specchio il tuo volto non ti piace,
a che servirà rompere lo specchio?
Non è lo specchio che va infranto… sei tu che devi cambiare!

C.E. Plourde

100 Modi per Cambiare Vita ed Essere Felici - Libro
Proposte, esperienze, riflessioni,
link e contatti per un’esistenza più felice e a impatto zero

Sono davvero tante le cose che si possono fare da soli o insieme ad altri per vivere meglio e più felicemente a partire dai propri talenti, passioni e sogni per ritrovarsi finalmente più ricchi dentro e dare senso, gioia e utilità alla nostra esistenza.

Per avere un punto di riferimento
agile e pratico sulle diverse opzioni ed esperienze in grado di cambiare
in meglio la nostra vita.

Un volumetto agile e pratico per illustrare 100 modi per trasformare radicalmente il proprio modo di vivere e migliorare le relazioni con gli altri.

Ogni scheda presenta una proposta alla portata di tutti per abbandonare la routine e inventarsi una nuova esistenza.

A completare il volume una ricca e stimolante gamma di letture, link a siti internazionali e ad associazioni a cui fare riferimento per uno stile di vita a impatto zero e più felice.

La profonda crisi che stiamo attraversando, se affrontata con ottimismo può essere ribaltata positivamente e vissuta come una formidabile occasione di cambiamento: è questa la sfida lanciata dagli autori di 100 modi per cambiare vita ed essere felici.

Se siete insoddisfatti del vostro quotidiano, se siete ancora alla ricerca di un’occupazione o se più semplicemente desiderate prendervi una lunga pausa dal tran tran di ogni giorno, questo è il libro che fa per voi.

In questo agile compendio troverete suggerimenti, indirizzi, link a siti web e letture di approfondimento per cambiare vita e trasformare,da subito, questo momento di difficoltà in un’opportunità.

Tra le pagine di questo volume troverete tutte le informazioni per prendervi un anno sabbatico, girare il mondo con pochi spiccioli grazie al couch surfing, andare a vivere in un ecovillaggio in Italia o all’estero, fare volontariato ambientale in qualche ong, lavorare in cambio di ospitalità nelle aziende biologiche e biodinamiche d’Europa, sperimentare l’economia de dono, imparare una nuova professione o una nuova lingua.
Macrolibrarsi.it presenta: Il Grande Libro di Ho'oponopono

Ti fidi di te?

autostima

Ti fidi di te? A volte le domande arrivano dritte, come un pugno nello stomaco. Sinceremante, tu come risponderesti a questa?

“La fiducia in sè stessi è il primo segreto del successo. L’essenza dell’eroismo”
– Ralph Waldo Emerson

“per sempre Autostima è un modello pratico e completo, una guida passo passo per abbattere la sfiducia e riconquistare il proprio potere personale, per sempre”.

Cosa significa non avere autostima?

Prova a pensarci. Come ti senti quando hai un basso livello di fiducia?

A questa mia domanda la maggior parte delle persone ha risposto: significa sentirsi inadeguati.

Rispetto a cosa?

Rispetto ad un progetto, rispetto alle persone, rispetto ad un obiettivo, a volte persino rispetto a sè stessi.

In realtà ci sono due gravi problemi riguardo l’Autostima
(uno riguardo a come si crea, l’altro legato all’approccio classico che utilizziamo spesso per recuperarla: attraverso i risultati). L’autostima non si recupera attraverso i risultati (è l’errore più grave).

Ti spiego nel dettaglio.

Ecco i 2 gravi problemi (nascosti)

Problema grave 1: avere scarsa autostima innesca un ciclo vizioso, come puoi vedere nella figura qui a fianco.

Leggiamola insieme: ciò che pensi determina i tuoi stati d’animo, i tuoi stati d’animo determinano le tue azioni, le tue azioni determinano i tuoi risultati, i tuoi risultati determinano ciò che pensi.

E se parti da una situazione di bassa fiducia cosa accade? Accade che ciò che pensi (mi sento inadeguato rispetto a…) determina stati d’animo negativi (vero?), uno stato d’animo negativo porta ad azioni inefficaci (e spesso inconcludenti), azioni inefficaci portano a risultati non in linea con le tue aspettative. E risultati non in linea con le tue aspettative? Fanno sprofondare il tuo livello di autostima.

Un ciclo vizioso e, come avrai capito, molto pericoloso.

Problema gravissimo 2: Il secondo problema grave è che spesso si cerca di recuperare l’autostima attraverso i risultati. Ti è mai capitato?

Errore gravissimo.

Perchè? Perchè come vedi nella figura qui a canto in questo caso stai cercando di recuperare l’autostima agendo sulle conseguenze e non sulle cause.

Non mi sembra la cosa più intelligente da fare, vero?

In effetti quando cerchi di recuperare la fiducia attraverso i risultati sei già all’interno di quel ciclo e, se continui a cercare di recuperare la tua autostima attraverso i risultati, non fai altro che aiutare la tua autostima a sprofondare sempre di più fino a sotto i livelli minimi(alimentando in modo sempre più negativo il ciclo vizioso).

La Soluzione? Eccola.

Ora che sei cosciente del perchè partire da un basso livello di autostima è così grave e soprattutto perchè cercare di recuperarla attraverso i risultati (approccio classico) è ancora più grave..ho una buona notizia per te: c’è la soluzione!

Quando hai un sistema… hai fatto bingo!

Come hai visto si può agire in profondità, molto in profondità e con relativa facilità. Basta conoscere i meccanismi.

In realtà la differenza la fa il sistema: o lo conosci o non lo conosci.

Avere in mano un sistema, un modello replicabile, qualcosa che faccia leva sulle radici di ogni cosa, ti permette di eliminare le resistenze e raggiungere risultati eccezionali in brevissimo tempo.

COME AUMENTARE LA TUA AUTOSTIMA DA SUBITO IN 2 PASSI

  • Cos’è l’autostima
  • Quali sono i punti fondamentali
  • Perchè puoi aumentare il tuo livello di fiducia personale in ogni momento
  • Il metodo in 2 passi per aumentare l’autostima

COME SPEZZARE LA PRIMA CATENA DELL’ANTI-AUTOSTIMA

  • Qual’è la prima catena dell’anti-autostima
  • Perchè è molto pericolosa
  • Le 2 tecniche per spezzare la prima catena
  • La mia personale esperienza con la prima catena

COME SPEZZARE LA SECONDA CATENA DELL’ANTI-AUTOSTIMA

  • Qual’è la seconda catena dell’anti-autostima
  • I 2 motivi per cui questa catena è pesante
  • Le 2 tecniche per spezzare la seconda catena
  • La mia personale esperienza con la seconda catena

I QUATTRO AMPLIFICATORI DELL’AUTOSTIMA

  • 4 tecniche semplici (e ad effetto immediato) per amplificare la tua autostima
  • Come mettere in pratica le 4 tecniche nel migliore dei modi
  • Come mettere il turbo all’autostima
  • La mia personale esperienza con i 4 amplificatori dell’autostima

Oltre al Video-Training

L’AUDIO MP3 DEL VIDEO TRAINING

Ho pensato di mettere nel pack anche l’audio del video-training, perchè è il formato più comodo. Se non hai tempo di guardare il video-training, oppure se vuoi ripassare i concetti puoi ascoltarlo dove vuoi tu e quando vuoi.

Puoi ascoltarlo in macchina mentre vai a lavorare, a casa mentre fai altre cose, in autobus…

GUIDA ALL’APPLICAZIONE RAPIDA

Nella guida all’applicazione rapida troverai tutto ciò che ti serve per mettere in pratica. Passo per passo questa guida ti accompagnerà verso il raggiungimento di un alto livello di autostima.

Troverai esercizi, guide, riassunti… la pratica è la cosa più importante!

MAPPA MENTALE

La mappa mentale non è altro che uno schema con immagini e testo, che riassume tutto il contenuto del video-training. Le mappe mentali sono utilissime, basta uno sguardo per farsi tornare alla mente tutto quello che si ha ascoltato.

Quindi non dovrai neanche prendere appunti perchè l’ho già fatto io per te.

TUTTE LE SLIDE

Se la mappa mentale (che è un riassunto) non ti basta, allora eccoti tutte le slide del video training.

Riceverai tutte le slide del video training in formato pdf per stamparle o guardarle a computer. Nel caso non ti ricordassi qualcosa.

Cosa ti può dare questo corso?

Immagina se tra poco diventassi una persona molto sicura di se, con molta fiducia in se stessa e con grande autostima…

La tua vita cambierebbe radicalmente, diventerai una persona di successo, non temerai nessuno e gli altri ti guarderanno con ammirazione.

Il potere dell’autostima è enorme. Tramite semplici tecniche finalmente anche tu potrai sentirti come una persona che ha una buona autostima.

E se ritrovassi fiducia e sicurezza?

E’ possibile.

Con le tecniche per aumentare subito l’autostima puoi essere già domani una persona migliore, con autostima e fiducia personale.

Ora tocca veramente solo a te.


…..

Per sempre Autostima
Per sempre Autostima

La Vita Come tu la Vuoi

La Vita Come tu la Vuoi

Realizza il tuo progetto più bello: te stesso Prefazione di Anthony Robbins

(-15%)

Il progetto più bello, te stesso

Abbiamo avuto il dono della vita ma ne passiamo la maggior parte correndo dietro a qualcosa o qualcuno, senza pensare a chi siamo e che cosa vogliamo. Molti arrivano ai momenti delle domande (i compleanni degli «anta» o le tragedie) troppo tardi, impreparati e nello stato d’animo meno adatto.

Io sono un uomo fortunato. Sono nato e cresciuto in una famiglia straordinaria, ho sempre avuto la possibilità di decidere e fare ciò che volevo, pagandone le conseguenze ma anche riscuotendo il premio. Mi sono goduto la vita: volevo viaggiare per il mondo e l’ho fatto, volevo essere libero e lo sono stato. Non ho mai preso impegni che non ero sicuro di poter mantenere. Sono sempre stato così e lo sarò sempre.

Sono sempre stato affascinato dalle persone, dai loro comportamenti, colpito dal fatto che tutti siano sempre pronti a giudicare le scelte altrui e sempre poco inclini ad assumersi la responsabilità della propria vita.

Nella speranza di dare una spiegazione all’esistenza, ho studiato le metodiche più avanzate con i migliori coach del mondo, arrivando alla conclusione che ciò che abbiamo è il risultato di quello che siamo e in cui crediamo.

Lo so, non ci volevano venticinque anni di studi internazionali per capirlo… bastava un po’ di buonsenso, ma forse ne ho poco. Quello che mi stupisce ancora è vedere come la maggior parte delle persone insoddisfatte e frustrate continui a vivere giorno per giorno, senza fermarsi a decidere, pianificare, cambiare, essere.

Se stai leggendo questo libro probabilmente sei come me. Mi sono sempre fatto domande che altri non si facevano. Alle elementari ero l’incubo delle suore, sempre pronto a porre domande scomode. Volevo capire. Perché le cose sono come sono? Perché facciamo quello che facciamo? È possibile che siamo così stupidi da pensare di poter essere felici o soddisfatti senza fare nulla per esserlo? «Essere», che bel verbo!

L’idea non è nuova:

se sei, se veramente sei, allora puoi credere, se credi fai, e se fai hai.

Tutto qui. Purtroppo, è meno facile di quanto sembri. È più semplice vivere lasciandosi guidare dagli eventi e prendersi qualche pausa per dimenticare che ciò che siamo e facciamo non ci piace.

Nel mio lavoro di coach incontro tutti i giorni persone che vogliono migliorare, e la cosa più buffa è che principalmente ho a che fare con persone che stanno bene. Sono proprio quelli che non avrebbero bisogno di un coach che lo cercano… strano, vero?

Eppure, è così: chi trarrebbe i maggiori vantaggi dalla lettura di queste pagine non le leggerà. Questo libro andrà invece in mano a chi si pone domande, vuole crescere e migliorarsi: insomma, persone che sono già avanti nel loro percorso. Perciò, caro lettore, la consapevolezza di voler essere di più dimostra che sei uno dei pochi, perché sono pochi quelli che rischiano, prendono decisioni difficili e rimangono fedeli a ciò che sono.

Io sono cresciuto con persone che hanno rispettato il mio modo di essere e mi hanno dato lo spazio per esprimerlo. Ora sono circondato da amici, colleghi e, soprattutto, da una famiglia, che mi stimolano ogni giorno a essere, credere e fare seguendo le mie inclinazioni e ciò che sono.

Sono fortunato, lo so. Ma mi piace pensare che ho contribuito a creare le mie fortune. E mi piace pensare che queste pagine saranno di stimolo per te. Forse ti faranno riflettere, forse ti faranno arrabbiare. Se ti spingeranno a cambiare per essere più fedele a te stesso avremo fatto qualcosa di bello insieme.

Posso assicurarti fin da subito che non hai abbastanza fantasia per immaginare quanto sarà straordinaria la tua vita se deciderai di realizzare il progetto più grande e più bello: te stesso.

Questo è il mio modello: il cuore di tutto è ciò che sei, attorno c’è ciò in cui credi, che è la base del tuo fare. Il risultato è ciò che hai, non è parte di te quindi cambia. È utile ma non determinante, quello che è dentro conta di più.

Macrolibrarsi.it presenta il libro: Vivi i tuoi Sogni di Mike Dooley

Esercizi di vita

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L’abbondanza

La più grande ironia della vita è che tutto ciò che vogliamo l’abbiamo già. Abbiamo in grande abbondanza ciò che desideriamo.

Forse non crederete che nel vostro caso, o per altre persone che conoscete, sia vero, ma è proprio così, ed è solo la convinzione che non lo sia a farlo sembrare falso nella nostra esperienza.

Il punto di vista gioca un ruolo importantissimo riguardo al modo in cui sperimentiamo la vita. Ciò che uno chiama “scarsità”, per un altro è “abbondanza”. Le nostre definizioni creano le nostre esperienze personali. E in seguito alle esperienze, le definizioni (ciò che io chiamo le nostre decisioni sulle cose) si fanno più salde. Se diciamo che una cosa è in un modo, sarà in quel modo.

…Appena decidete e dichiarate che la vostra vita non ha nulla a che fare con voi e con il vostro corpo, tutto ciò che avete sempre cercato, desiderato e lottato per ottenere vi arriverà automaticamente, che ironia, vero! E non ve importerà nulla. Perché ormai non ne avrete più bisogno. Vi godrete ogni cosa, certo. Ma non ne avrete bisogno. E finalmente avrete finito di lottare.

Le relazioni

Forse nulla ha causato tanti problemi e tanto dolore alla nostra specie quanto ciò che è stato creato per darci la gioia più grande: i nostri rapporti con gli altri.

Non abbiamo trovato un modo di vivere in armonia, a livello individuale, collettivo, sociale o politico. Ci è già molto difficile andare d’accordo, figuriamoci amare il prossimo.

Di che cosa si tratta? Da che cosa dipende? Io credo di saperlo grazie a ciò che Dio ci comunica in Conversazioni con Dio: molti di noi costruiscono delle relazioni per i motivi sbagliati. Cioè per motivi che non hanno nulla a che fare con lo scopo principale della nostra vita. Quando il motivo per entrare in un rapporto è in sintonia con il motivo dell’anima, non solo i nostri rapporti diventano sacri, ma anche gioiosi.

…L’amore dice: “Ciò che voglio per te è ciò che tu vuoi per te”. L’amore dice: “Ciò che scelgo per te è ciò che tu scegli per te”. Se dico: “Scelgo per te ciò che io voglio per te”, non ti amo. Amo me stesso attraverso di te, perché desidero ricevere ciò che voglio, invece di vedere te che ricevi ciò che vuoi.

…L’amore non dice mai di no. Sapete come lo so? Perché Dio non dice mai di no. E Dio e l’amore sono altri due termini intercambiabili. Dio non vi dirà mai di no, qualunque cosa chiediate. Anche se pensa che vi metterà nei guai. Dio non dice mai di no perché sa che alla fine non correte un grosso rischio. Non potete danneggiarvi in modo tale da non essere più. Potete soltanto evolvervicrescere, diventando sempre più chi siete realmente. Perciò Dio dice: “Scelgo per te ciò che tu scegli per te. E ti sfido a fare la stessa cosa con le persone che tu ami”.

…I problemi che tradizionalmente causano lotte di potere tra le persone quasi sempre hanno a che fare con il tempo, la disponibilità e le attività dell’altro. In altre parole, non passi abbastanza tempo con me, sei impegnato in attività che io non approvo. E combattiamo su tali questioni.

Ecco un esempio tratto dalla vita quotidiana: improvvisamente il vostro coniuge si butta animacorpo nel lavoro, e mentre prima passava molto tempo con voi, ora, dopo otto o dieci anni di matrimonio, ne trascorre pochissimo. E questo provoca un contrasto, perché voi vorreste avere il controllo del suo tempo.

Allora dite: “Ascolta, io voglio che passi in famiglia almeno tre fine settimana su quattro. Non voglio che tu sia sempre in giro, sempre impegnato in qualche grande progetto, o preoccupato per qualche problema di lavoro. Non mi presti nessuna attenzione”. Forse non usereste esattamente queste parole, ma il concetto sarebbe questo: “Voglio la tua attenzione, e il tuo tempo”.

E così inizia una lotta di potere. Forse il vostro partner cercherà di negoziare: “Okay, starò via soltando un week-end al mese, o al massimo due”. Si arriva a un accordo, ma se poi un mese il partner passa tre fine settimana fuori casa, inizia a sentirsi in colpa, a sentirsicontrollato, inizia a covare risentimento e presto ne segue un conflitto: “Che diritto hai di venirmi a dire come devo impiegare il mio tempo?”.

Io non entrerei mai in una lotta del genere. Se mia moglie facesse una cosa qualunque che io non approvo, o che per me non funziona, direi semplicemente: “Ascolta, tu hai il diritto di fare ciò che vuoi, però a me non piace che tu passi tre fine settimana al mese lontano da casa. E devo informarti che se continuerai a farlo, mi troverò qualcun altro con cui passare i fine settimana. Questa non è una minaccia. Non sto cercando di ricattarti. Sto solo annunciando ciò che funziona per me. Mi piace stare con qualcuno. Desidero condividere i giorni e il tempo della mia vita con una persona che amo. Se tu non vuoi essere quella persona, va benissimo, perciò fai come preferisci. Non c’è rancore, né rabbia, né desiderio di farti sentire dalla parte del torto. E’ solo una dichiarazione di come stanno le cose. Lascia che chiuda la discussione con questa frase: se io dovessi scegliere una persona da amare saresti tu. Perciò porto questo anello al dito. Tu non sei obbligata a fare la mia stessa scelta in questo momento, tuttavia devi sapere che anche se sei la prima persona che vorrei, posso scegliere anche qualcun altro”.

…La mia domanda riguarda il fatto di rispecchiarsi nei rapporti. Sai quando si dice che ciò che no ti piace negli altri e ciò che non ti piace in te stesso. Potresti parlarne?

Sai, ora non c’è quasi nulla che non mi piaccia negli altri, perché ho imparato molto tempo fa che ciò che non mi piaceva in loro corrispondeva a qualcosa in me che non amavo. E negli ultimi anni ho imparato ad apprezzare tutto di me. Non è straordinario? Voglio dire, per voi che ve ne state lì seduti a guardarmi deve essere difficile da credere, ma è vero: io mi piaccio molto. Mi piacciono il mio aspetto fisico, i miei atteggiamenti, le mie idee, la mia spontaneità, quella parte di me che non è affatto convenzionale. Sapete, mi piace anche come rido. Mi piace proprio tutto di me, ed è la prima volta nella vita che mi sento così. E poiché mi sento così, ci sono pochissime cose che non mi piacciono negli altri. Sono diventato terribilmente tollerante. E’ straordinario: vedo le persone intorno a me e le amo tutte. Trovo accettabili comportamenti, caratteristiche e tratti della personalitàche solo pochi anni fa avrei rifiutato in blocco.

Perciò credo che l’amore di  generi un amore enorme per gli altri, perché uno pensa: Beh, se posso amare me stesso, posso davvero amare qualunque cosa.

Da Esercizi di vita.
Di Neale Donald Walsch.

Prendi le redini della tua vita

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Ognuno porta in sé il seme di ciò che può diventare. Crescendo, spesso, finiamo col dimenticare chi siamo, di cosa siamo capaci e “ci peridiamo per strada”. Ma ritrovarci e realizzare il nostro progetto di vita è possibile.

Il “piccolo” dell’uomo nasce e da subito dimostra il suo temperamento giacché nei primi mesi di vita e anche nei primi anni, il suo contatto con il Sé è stretto e fluido ed egli manifesta peculiarità, attitudini, qualità, vocazioni le quali – se si prestasse loro la dovuta attenzione e il rispetto- sarebbero i sicuri segnali del suo progetto di vita.

Poi, come in tutte le favole, qualcosa succede e sulla strada del piccolo eroe compaiono gli ostacoli; quando è fortunato non si tratta di grandi violenze, ma di piccole continue interferenze col suo naturale funzionamento. Si sa, il bambino deve essere educato, i genitori da subito si sentono investiti dal sacro compito. Ciò che nessuno ha insegnato loro è che non dovrebbero assolutizzare niente e far notare al bambino che quanto gli comunicano è ciò che nella loro famiglia si trasmette di generazione in generazione, ma che in altre famiglie si fa in un altro modo e offrire esempi di un modo diverso di vivere e al bambino fare intravedere la possibilità di cambiare – quando sarà abbastanza grande da poterlo fare- ciò che riterrà opportuno senza incorrere nella disapprovazione di coloro che ama.

E invece a poco a poco i “no”, le ingiunzioni”, i “devi” lo allontanano dalla sua vera natura e lo disorientano, sì proprio così perché il Sé è essenzialmente orientamento, agisce come un radar che sa quali onde catturare per cui quando il piccolo viene allontanato dalla sua essenza, invece di andare nel mondo tranquillo e sicuro, annaspa, incespica di continuo, avanza tentoni come chi è afflitto da un handicap. E in molti casi il mondo diventa nemico e nascono paure di ogni tipo.

Quel bambino cresce conformandosi o ribellandosi ma non seguendo se stesso; a un certo punto però, diventato adulto, entra in crisi, l’anima bussa, chiede il conto.

Questo ipotetico cammino ci riguarda un po’ tutti, molti di noi in un certo momento della vita sentiranno un’intensa insoddisfazione e inizieranno quell’opera di riorientamento che impegnerà gran parte delle nostre forze e ci porterà a ritornare in noi stessi stesso e a ridefinirci. Guadagneremo un modo di stare nel mondo più consono alla nostra natura e di conseguenza serenità e gioia.

Da dove cominciare?

1. Tagliare i codici che hanno informato la nostra vita, ovviamente se l’hanno resa poco godibile. E’ disimparare, è disfarsi di cattive abitudini, dei maestri, è partire da sé, per passare da un’etica impersonale appresa a un’etica personale del volere e della responsabilità, per scoprire il mondo dei propri valori individuandoli a partire dai propri bisogni, desideri e ideali. Questa è la strada per individuarsi, differenziarsi, vivere.
Partire da sé è lottare per affermare le proprie posizioni perché tra i nostri” vicini” ci sarà sempre qualcuno che tenterà di depistarci, manipolarci in nome magari dell’amore o per fini egoistici. In tutti i miti l’eroe afferma se stesso lottando, superando numerosi ostacoli sul suo cammino; la via dell’eroe è la metafora di ogni vita che è forte e vuole risposte forti da ogni uomo e da ogni donna.

2. Taglio ma anche piega: nel lavoro di riordino della nostra personalità è basilare il “ritorno a Casa” ovvero piegarsi verso se stessi e,quasi atto medico, aver cura di sé, capire la forma che si desidera darsi, la forma che dirà dei nostri più intimi e personali desideri.

3. Interrogare continuamente l’esperienza. Importanti le domande empiriche che sapremo rivolgerci. Ogni volta che un evento parla il linguaggio del disagio, provare ad estrarre dalla situazione il sentimento particolare che si è provato invidia, gelosia, vergogna e chiedersi: Quando e perché lo incontro, chi o che cosa mi evoca un tal sentimento? Che ha a che fare con la mia vita?
Quando un evento parla il linguaggio del benessere si fa la stessa cosa in modo da rendere ripetibile a volontà, e non casualmente, l’esperienza.
Per le cose che avvengono per caso chiedersi: Ma quante cose avevo prima lasciato accadere?
Per le cose che facciamo deliberatamente senza però ottenere gli effetti desiderati: Mi sono interrogato sulle mie motivazioni e l’intenzione qual era?

4. Coltivare le figure del cuore ovvero i valori personali di cui si diceva sopra e poi quelle configurazioni fatte di pensieri, sentimenti che sono il distillato, il portato di esperienze benefiche e ancora: nello spazio della nostra interiorità ci sono varie immagini di noi,alcune sono purtroppo costrittive e ostacolanti il nostro sviluppo, altre ci regalano invece un senso di espansione e libertà, fare di quest’ultime figure del cuore, e cioè richiamarle spesso alla coscienza, arricchirle,farne tesoro.
Tanto altro ancora si può fare, l’importante è non dimenticare che l’identità è in cammino per tutto il tempo del nostro percorso esistenziale. Ciò dà speranza.

Maria Castiglione

Passo dopo passo verso una vita migliore

Prezzo € 13,00
Compralo su Macrolibrarsi

Ogni giorno diverse scelte: come seguire quella più giusta? In base a cosa decidere? Con il pragmatismo che lo contraddistingue, Hal Urban ci guida passo dopo passo nel labirinto delle corrette decisioni giuste attraverso l’arte dell’umiltà, della pazienza, dell’empatia, della generosità, del coraggio, della saggezza, della capacità di perdonare: occorre adottare le scelte che migliorano la vita e i rapporti con gli altri, dando libero spazio alle virtù che potenzialmente albergano in noi, ma che prima di tutto bisogna saper riconoscere e affinare. Un libro pratico e pieno di indicazioni per un’esistenza più serena.

Vivere bene ogni giorno

vivere-presente

Le storie iniziano ed ognuno di noi inevitabilmente comincia a fare dei progetti che molto spesso risultano essere difficili da modificare.
Ci attacchiamo a stereotipi, alle esperienze delle nostre amiche, a quello che leggiamo sulle riviste, a volte facciamo nostro quello che non ci appartiene pur di crearci un’idea di come dovranno essere le nostre relazioni, sia di amicizia che sentimentali. E’ questo il problema; capire che a volte è necessario ristrutturare e perfezionare le nostre aspettative per godere maggiormente il presente.

Quando stringiamo una relazione, iniziamo subito un faticoso lavoro di pensieri e di strategie per tentare di prevedere dove andrà a finire e dove ci porterà, non capendo che è importante vivere con un po’ di imprevisto il futuro. Bisogna lasciare spazio alla nostra fantasia, sognare ogni giorno e non rincorrere un sogno che soggiaceva all’interno del nostro essere. A volte riusciamo ad essere felici proprio perché non siamo calcolatori e ci lasciamo trasportare dal nostro vissuto quotidiano.

Non possiamo smussare e ritagliare le nostre relazioni, le nostre storie in maniera perfetta ed ordinata per realizzare le nostre iniziali aspettative. Le relazioni a volte sono diverse da come le immaginavamo, le persone sono diverse ogni giorno, noi stessi cambiamo ogni giorno e non possiamo obbligare la nostra vita ad andare come avremmo voluto.
Spesso essa è eccezionale proprio perché ci sa sorprendere.

E’ importante, senz’altro, che ogni relazione prenda la direzione più giusta per noi, la direzione che ci dia serenità e che ci faccia stare bene, ma non possiamo sempre imporre noi il finale aspettato. Le emozioni più forti e più belle sono quelle che ci spiazzano ogni giorno, che non ci aspettiamo ricevere dall’altro, che ci fanno stringere il cuore dalla commozione.

Dobbiamo cercare di non aver paura di cambiare il nostro progetto. La vita purtroppo non sempre può darci quello che abbiamo sempre sognato e cercato. A volte non riusciamo a trovare l’uomo  o la donna perfetta, capita di non trovare il lavoro che ci dia serenità. Può succedere di non riuscire ad avere una famiglia numerosa perché non arrivano bambini. Possiamo innamorarci di un uomo divorziato e così rinunciare ad un matrimonio in chiesa.
Nel corso della nostra vita, ci possono capitare tante, tantissime cose inaspettate, ma noi dobbiamo essere forti e non aver paura di modificare il nostro finale.

A volte lasciarsi trasportare dal presente ci può far raggiungere mete più lontane e soddisfacenti.

Vivere bene oggi, senza lasciarsi condizionare dalle brutte esperienze di ieri

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Le esperienze negative lasciano dentro di noi pessimismo, senso di sfiducia, convinzioni limitanti e pregiudizi nei confronti di noi stessi e degli altri. Questo libro propone un metodo rapido e concreto per ripulire la mente da tutte queste scorie psicologiche.
Si tratta di una vera e propria alternativa al percorso della psicoanalisi. L’autore, infatti, non ci chiede di guardare indietro, di rientrare in contatto con i vissuti dolorosi , né di capire il perché degli eventi che ci sono capitati. Preferisce fornire al lettore una strategia più pratica, divertente e veloce per ristabilire un rapporto positivo con il proprio passato.
Gli esercizi e le riflessioni di questo manuale saranno di grande aiuto a chi:

•    è sfiduciato verso il presente, il futuro, se stesso o gli altri;
•    non riesce ad uscire dai ricordi negativi;
•    non crede di meritare granché dalla vita o si sente vittima della sfortuna;
•    vuole evitare di ripetere gli stessi errori;
•    desidera trasformare il passato nel suo maestro.

Baciarsi fa bene

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I risultati di una ricerca dicono che baciarsi fa bene al corpo e alla mente

Non avete ancora smaltito i chili ammucchiati ? Avete dei dolorini qui e là? Siete stressati da un capoufficio rompino?

Allora baciatevi ed i vostri problemi si squaglieranno come neve al sole! Sì, avete letto proprio bene… altro che diete spietate, visite dal medico, costosi corsi di training autogeno: baciate o meglio scambiatevi baci con vostra moglie, con la vostra morosa o chi volete voi, l’importante sono i baci.

Il consiglio non è stato messo in giro dagli adepti di qualche setta di erotomani o di produttori di dentifricio per vendervi qualche tubetto in più ma è il risultato di vere e proprie considerazioni scientifiche rese note da ricercatori.

Ogni volta che ci scambiamo un bacio, senza saperlo, realizziamo uno dei progetti psicobiologici fondamentali del nostro cervello, quello dell’attaccamento.

Il bacio infatti, anche il più innocente, anche quello dato sulle guance, è la dimostrazione che non siamo soli, che c’è qualcuno interessato a noi e questo ha una generale efficacia antidepressiva.

Ancora più significativo il bacio erotico in cui, oltre al contatto, c’è la componente umorale: baciandoci ci scambiamo piccole quantità di liquidi, proprio come durante un atto sessuale. Il bacio dunque come simulazione dell’amore completo e perciò molto gratificante.

Ma oltre a calmare la mente, il bacio allevia anche il dolore del corpo. Nell’atto stesso di baciarci infatti, il nostro cervello produce endorfine, le molecole del piacere o meglio della riduzione del dolore col risultato di farci percepire un lieve e gradevolissimo effetto analgesico.

Vi siete già messi a menar baci a destra e sinistra? Molto bene, bravi: le endorfine, sostanze dalla vita piuttosto breve, si dissolvono in pochi attimi e pertanto più ci baciamo, più ne produciamo e più a lungo godiamo del loro effetto antidolorifico.

I baci fanno aumentare anche il battito cardiaco e la pressione arteriosa che spingono in alto il livello degli zuccheri messi in circolazione nel sangue dal fegato contribuendo a diffondere un generale stato di benessere.

E veniamo ai chili di troppo.

Baciarsi non è cosa da poco e quando ci impegniamo in uno scambio di effusioni mettiamo in moto ben 39 muscoli.

Bisogna aggiungere che non sono soltanto gli innamorati a scambiarsi baci sulle labbra: presso alcuni popoli come i Russi, il salutarsi con baci sulla bocca serve a confermare un legame e a manifestare da propria disponibilità.

L’abitudine di baciarsi è molto antica, arriva infatti dalla preistoria, quando la madre masticava nella sua bocca il cibo prima di spingerla con la lingua in quella del suo piccolo ma non è raro vedere anche mamme dei giorni d’oggi fare la stessa cosa. Gli studiosi del comportamento considerano il bacio erotico come un’eredità di questa antica forma di amorevole nutrizione.

di Ugo Bosetti

ISBN: 9788862290517

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Nella tua vita niente avviene per caso.

Le persone e gli avvenimenti
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Per questo sbagliamo quando pensiamo
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Costruire il presente

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In realtà temiamo il domani solo perchè non sappiamo costruire il presente, e quando non sappiamo
costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati
perchè domani finisce sempre per diventare oggi, non so se ho reso l’idea.
Quindi non bisogna affatto dimenticare. Occorre vivere con la certezza che invecchieremo
e che non sarà nè bello nè piacevole nè allegro. E ripetersi che ciò che conta è adesso:
costruire, qualcosa, a ogni costo, con tutte le nostre forze …

per superarsi continuamente
e rendere ogni giorno imperituro.
Scalare passo dopo passo il proprio Everest personale, e farlo in modo tale
che ogni passo sia un pezzetto di eternità.


Ecco a cosa serve il futuro: a costruire il presente con veri progetti di vita.

(Muriel Barbery – L’eleganza del riccio)